Fondamenti di Psicologia dello sviluppo. Prof.ssa Rosalba Larcan

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1 Fondamenti di Psicologia dello sviluppo Prof.ssa Rosalba Larcan

2 Evoluzione della disciplina Cambiamento dell oggetto di studio (età evolutiva vs. ciclo di vita) Cambiamento dei modelli teorici di riferimento (uni (uni-causali e deterministici vs. multi-causali e probabilistici) Cambiamento dei metodi di ricerca

3 Cambiamento dei metodi di ricerca Il bisogno di conoscenza

4 Principali finalità della ricerca Ampliare il nostro bagaglio di conoscenze su un determinato fenomeno (ricerca esplorativa; speculativa) Rispondere a specifici quesiti

5 Oggetto specifico della ricerca in ambito evolutivo Descrizione e spiegazione dei cambiamenti nel comportamento o nelle modalità di funzionamento dell individuo, che si presentano in funzione dell et età Identificazione del livello di competenza dell individuo a una data età e dei fattori che possono influenzarlo

6 I quesiti della ricerca scientifica Quando..?..? ricerca della norma e delle differenze individuali Come...?...? ricerca della norma e delle differenze individuali Ricerche descrittive Perché é? teorie-prevenzione prevenzione-interventiinterventi Ricerche esplicative e valutative

7 Si può rispondere ai quesiti in modo: soggettivo (intuizioni, esperienze personali, pareri di altre persone) oggettivo (ricerche scientificamente valide) Entrambe queste modalità influenzano le nostre conoscenze e il nostro comportamento

8 Come si scelgono i quesiti a cui cercare di rispondere? Interessi sociali Interessi culturali Osservazioni casuali (serendipity) Disponibilità di strumenti adeguati

9 Tipologie di ricerca Quantitativa Qualitativa Il modo di impostare una ricerca è influenzato dal paradigma teorico di riferimento del ricercatore

10 Paradigmi di base in Psicologia POSITIVISMO (ricerca quantitativa) I fenomeni psichici sono misurabili e riproducibili sperimentalmente. I risultati della ricerca devono essere validi e attendibili (falsificabili) COSTRUTTIVISMO (ricerca qualitativa) I fenomeni psichici non sono misurabili e riproducibili sperimentalmente L osservazione di un fenomeno non può essere oggettiva né generalizzabile, in quanto i fenomeni psichici sono fortemente influenzati dal contesto e dal significato che vi si attribuisce

11 Possibilità di interpretazioni erronee Approccio positivista: : l artificialitl artificialità delle condizioni di studio può alterare i risultati Approccio costruttivista: l interpretazione del dato osservato può essere alterata dal significato soggettivo che gli attribuisce il ricercatore

12 I metodi di ricerca scientifica Metodi quantitativi (Sperimentazione; osservazione sistematica diretta/indiretta) Metodi qualitativi (Osservazione naturalistica Osservazione naturalistica; studio di casi singoli; narrazioni) Metodo di ricerca longitudinale Metodo di ricerca trasversale

13 Disegno di ricerca trasversale Rilevazioni su soggetti di età differente da mettere a confronto Esempio: : i bambini di 7 anni hanno abilità mnemoniche diverse rispetto ai bambini di 9 anni? Media, mediana e moda dei punteggi ottenuti dai bambini di 7 anni si confrontano con quelle dei punteggi ottenuti dai bambini di 9 anni

14 Metodi quantitativi Ad ogni rilevazione viene attribuito un valore numerico Ai risultati si applicano le regole dei numeri (eleborazione( statistica) I risultati ottenuti su un campione si possono generalizzare alla popolazione di riferimento

15 I concetti di media, mediana e moda MODA: Dato che nel campione osservato si presenta con MAGGIOR FREQUENZA, ossia il dato che è prevalente in una situazione. MEDIA : Indicatore ipotetico della distribuzione dei dati rilevati sul campione: 1. si sommano tutti i valori; 2. si divide il risultato per il numero delle frequenze. MEDIANA : Valore che occupa il posto di MEZZO; si usa per conoscere se un dato è situato al di sopra o al di sotto del valore medio. E' il valore centrale, indica se c èc equilibrio tra i valori di una metà del campione analizzato e quelli rilevati sull'altra metà del campione. Per trovarlo occorre prendere tutti i dati ed ordinarli in modo crescente o decrescente, quindi individuare "il valore centrale".

16 Esempio Verificare se ci sono differenze nell altezza tra uomini e donne Calcolare media, mediana e moda delle due distribuzioni Rappresentare graficamente Applicare un test statistico uomini donne

17 UOMINI Media = 177 Moda = 175 Mediana = 168, 170, 173, 175, 175, 175,, 180, 182, 185, 187 DONNE Media = Moda = 167 Mediana = 155,158,160, 162, 165, 167,, 167, 170, 171, 180

18 Disegno di ricerca longitudinale Prevede osservazioni (dirette/indirette) dello stesso soggetto o dello stesso gruppo di soggetti in periodi di tempo diversi Valido soprattutto nelle ricerche descrittive, meno nelle ricerche esplicative Limiti: Cambiamenti nel campione iniziale Difficoltà nell uso di strumenti analoghi

19 Esempio Verificare come cambia l altezza l col variare dell et età in età prescolare e se cambia differentemente tra maschi e femmine maschi femmine

20 Strumenti Devono essere adeguati alla variabile considerata e al livello di età oggetto di studio Questionari Inventari e check list, Test psicometrici Devono essere validi (misurare esattamente ciò che si prefiggono di misurare) e affidabili (fornire misure analoghe anche a distanza di tempo) Attraverso la standardizzazione si può ricavare il cutoff di normalità Prima di utilizzarli è necessario chiedere il consenso informato

21 1. I questionari Possono essere di vario tipo, sia per lunghezza (numero di item), che per struttura (anche se solitamente sono a scelta multipla o su Scala Likert). Possono essere utilizzati per esplorare un gran numero di ambiti: aspetti clinici, relazionali, di atteggiamento, di competenza. Possono essere specificatamente diretti per lo studio di particolari costrutti teorici (ansia, aggressività,, etc.) La preparazione e validazione dei questionari richiede sempre un lavoro preparatorio di tipo psicometrico, ed un loro adeguamento in base e agli esiti delle somministrazioni pilota (standardizzazioni, tarature, semplificazioni basate su estrazioni di fattori, eventuali traduzioni con back-translation translation,, riformulazione e riorganizzazione degli item, etc.).

22 La scala Likert Consiste in un insieme di item i cui punteggi vengono sommati per ottenere un punteggio totale che rappresenta la quantificazione del costrutto che si intende misurare Spesso vengono utilizzate scale con un numero pari di alternative, per evitare che i soggetti prendano posizioni intermedie o neutre.

23 Esempio di questionario

24 Inventario Check list Elenco di caratteristiche o di comportamenti che definiscono un costrutto psicologico Il soggetto o chi effettua l osservazione l deve indicare su scala Likert con quale frequenza/durata/intensità ciascuna situazione si verifica o si è verificata in un certo periodo di tempo

25 Esempio di inventario

26 Esempio di check list

27 2. I test psicometrici Servono a misurare aspetti elementari o complessi dell attivit attività psichica, del comportamento e della personalità attraverso la costruzione, l applicazione l e la verifica di reattivi psicologici o test. Esistono due grandi categorie di test: Test di performance,, detti anche cognitivi o di livello,, che valutano il livello di "competenze", prevalentemente di tipo cognitivo od esecutivo. Test non cognitivi,, che si occupano di valutazioni personologiche e/o cliniche e degli atteggiamenti.

28 I test di performance (o di livello) Sono test psicologici che vengono utilizzati per valutare il livello e la tipologia di capacità cognitive e di "livello intellettivo" del soggetto. I principali test di livello sono internamente costituiti da vari "subsets" subsets" " di item (domande), che valutano differenti tipi di capacità cognitive (logiche, linguistiche, numeriche, spaziali, etc.). Vengono usati soprattutto nella valutazione attitudinale, nell'ambito selettivo ed educativo, ed occasionalmente in ambito clinico, soprattutto nella clinica dei disturbi cognitivi. I più noti sono la WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale), le Matrici di Raven e la WISC-R.

29 Tipologie di test di performance Test di abilità: si propongono di misurare le capacità degli individui in specifici ambiti. Un esempio è il PFT ( (Paper Folding Test) ) che è un test di abilità di visualizzazione spaziale. Test di profitto: si propongono di valutare il grado di acquisizione di abilità o contenuti a seguito di formazione. Test attitudinali: dovrebbero predire la possibile prestazione futura in un'area in cui l'individuo non ha ancora ricevuto una formazione Test di intelligenza: : la mancata convergenza verso una definizione chiara e condivisa del costrutto fa sìs che in ogni test la stessa cosa venga misurata a partire da presupposti diversi. Nel 1912 William Stern propose una misura standard per la quantificazione dell'intelligenza, enza, data dal rapporto fra l'età mentale e l'età cronologica. Tale rapporto venne nominato Quoziente d intelligenzad Test neuropsicologici: sono volti alla valutazione di funzioni quali attenzione, memoria, abilità visuo-spaziali spaziali,linguaggio, ecc. in situazioni di sospetto deficit dovuto all invecchiamento e/o un danno cerebrale.

30 I test non cognitivi misurano caratteristiche quali la personalità o gli atteggiamenti. In genere gli item sono costituiti da frasi che descrivono un comportamento o un'inclinazione verso un particolare oggetto sociale e rispetto alle quali il soggetto deve esprimere il proprio grado di accordo o la frequenza con cui effettua quel determinato comportamento. In questo tipo di item non esiste una risposta corretta, perché lo scopo è rilevare il punto di vista del soggetto. Anche i test proiettivi fanno parte dei test di prestazione tipica.

31 3. Il metodo sperimentale Il fenomeno oggetto di studio (VD( VD) ) viene artificialmente provocato per individuarne le cause (VI( VI) E indispensabile un gruppo di controllo in cui non si fa agire la variabile indipendente (VI) E indispensabile isolare e controllare (neutralizzandole) le variabili che potrebbero influenzare i risultati (variabili( confusive o di disturbo) Può essere utilizzato in laboratorio o in contesti naturali

32 La prospettiva ecologica Assumere una prospettiva ecologica significa tenere conto delle interazioni dinamiche tra il ricercatore, il soggetto e il contesto in cui avviene la ricerca

33 Variabili indipendenti e variabili dipendenti Variabili indipendenti : fattori che rappresentano le ipotetiche cause del fenomeno oggetto di studio Variabili dipendenti: : comportamenti osservati e misurati

34 Variabili confusive (o di disturbo) Fattori estranei alla ricerca, non specificamente previsti nell ipotesi, che potrebbero comunque influenzare i risultati Esempi: Effetto Sperimentatore (influenza delle caratteristiche di chi raccoglie i dati) Effetto Rosenthal (le aspettative del ricercatore sui risultati del suo esperimento influenzano, seppure involontariamente, i risultati) Effetto Hauthorne (modificazioni che si verificano per effetto della presenza di osservatori) Desiderabilità sociale (tendenza a dare risposte socialmente accettabili) Acquiescenza (tendenza a rispondere positivamente ad ogni domanda, a prescindere dal suo contenuto) Effetto Effetto Desiderabilit Acquiescenza

35 Ciclo della ricerca Decidere il tipo di ricerca (esplorativa, descrittiva, esplicativa) che si vuole condurre Individuare una teoria di riferimento (letteratura scientifica) Formulare un ipotesi (es. relazione tra variabili) Selezionare il campione (controllando le possibili variabili confusive) Scegliere gli strumenti d indagine d (operazionalizzazione delle variabili) Raccogliere i dati in base ad una specifica procedura Elaborare statisticamente i dati Interpretare i risultati in relazione all ipotesi formulata Collegare i propri risultati con la teoria di riferimento

36 Come garantire scientificità Uso di campioni rappresentativi Uso di strumenti standardizzati o validati (interviste, check check list,, questionari, test psicometrici, osservazioni sistematiche) Controllo dei fattori di disturbo Analisi statistiche (generalizzazione dei risultati)

37 Esempio Leggere ai bambini pre-linguistici fa aumentare la loro quantità di vocalizzazioni? Costruire un piano di ricerca sperimentale sulla base di quali e quante informazioni si vogliono ricavare, seguendo il ciclo della ricerca In particolare: Individuare VI e VD Selezionare il campione,, controllando le variabili potenzialmente di disturbo

38 Metodi qualitativi Descrivono concetti ed eventi senza riferimento specifico ai numeri Non richiedono campioni ampi e rappresentativi Non consentono ampie generalizzazioni Sono basati prevalentemente sull osservazione naturalistica e sul metodo narrativo Forniscono indicazioni utili in ambito applicativo (educativo e clinico)

39 L osservazione naturalistica E una registrazione del comportamento in assenza di tentativi di influenzarlo I soggetti sono liberi di variare le loro risposte I risultati vengono interpretati dal ricercatore sulla base di un modello teorico

40 Strumenti e metodi Colloqui Interviste strutturate semi-strutturate strutturate Aperte Osservazione (diretta/indiretta) Studi di casi singoli

41 Interviste Questo metodo permette di raccogliere una grande varietà di informazioni, in quanto oltre alle risposte alle domande può essere osservato anche il comportamento non verbale, la latenza delle risposte o la gestualità.

42 Intervista strutturata L intervistatore pone delle domande seguendo una precisa sequenza e senza influenzare la persona Domande aperte: : sono molto generali e quindi permettono allo intervistato di esprimersi liberamente. Il ricercatore deve registrare letteralmente la risposta. Domande semi aperte: : consentono all intervistato di specificare l alternativa l aggiungendo commenti. Domande chiuse: : l intervistato l deve scegliere una risposta tra quelle offerte dal ricercatore.

43 Intervista semi-strutturata strutturata L intervistatore può porre le domande pre- determinate nell ordine che ritiene più utile caso per caso Può formulare le domande nel modo che ritiene più adatto all intervistato Il ricercatore per ottenere una effettiva partecipazione deve tenere uno stile di conduzione non direttivo che prevede: l astensione da ogni valutazione. un atteggiamento di disponibilità,, accettazione ed interesse.

44 L intervista aperta L intervista non strutturata è denominata così in quanto non vi sono domande preparate in precedenza e all intervistato è proposto soltanto un tema su cui discutere. L intervistatore deve cercare di limitare le eccessive divagazioni dai temi di interesse, senza assumere atteggiamenti costrittivi. Questa forma di intervista viene spesso definita colloquio in profondità per porre l accento sul fatto che è collocata in un conteso più comunicativo che interrogatorio.

45 L osservazione

46 Lo studio del caso singolo Si usa prevalentemente in psicologia clinica,, o nello studio di casi rari,, su uno o pochi soggetti con caratteristiche simili Vengono utilizzati: video-registrazioni, biografie e metodi narrativi (colloqui, interviste, ecc.) Da distinguere dalla ricerca sperimentale applicata su casi singoli

47 Esempio di ricerca sperimentale su soggetto singolo A B A B A= assenza di trattamento (osservazioni di confronto) B= trattamento (fase sperimentale)

48 Etica della ricerca Rapporti di potere tra ricercatore e partecipante (desiderabilità sociale) I partecipanti devono sentirsi liberi di partecipare o ritirarsi (consenso informato) L uso dell inganno nelle sperimentazioni Protezione dal danno fisico e psicologico Garantire la privacy

49 In sintesi La ricerca quantitativa è più opportuna quando si fa riferimento a ciò che accomuna i comportamenti di popolazioni di individui La ricerca qualitativa è più opportuna quando si vogliono cogliere aspetti individuali che possono essere generalizzati solo a pochi individui I due tipi di ricerca si integrano e sono entrambi necessari all elaborazione di teorie sullo sviluppo

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