La riqualificazione degli impianti termici. Esempi svolti con TERMOLOG EpiX 7

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1 La riqualificazione degli impianti termici Esempi svolti con TERMOLOG EpiX 7

2 Ambito di intervento 1) nuova costruzione; 2) ristrutturazioni importanti 1 e 2 livello; 3) riqualificazione energetica; 4) nuova installazione impianto; 5) ristrutturazione di impianto; 6) Sostituzione del generatore.

3 Edificio di nuova costruzione è un edificio il cui titolo abilitativo sia stato richiesto dopo l entrata in vigore del presente provvedimento. Sono assimilati agli edifici di nuova costruzione: I. gli edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione, qualunque sia il titolo abilitativo necessario; II. l ampliamento di edifici esistenti, ovvero i nuovi volumi edilizi sempre che la nuova porzione abbia un volume lordo climatizzato superiore al 15% di quello esistente o comunque superiore a 500 m 3. L ampliamento può essere connesso funzionalmente al volume pre-esistente o costituire, a sua volta, una nuova unità immobiliare. (nuovo impianto o estensione impianto esistente)

4 Ristrutturazione importante I livello - intervento che interessa l involucro edilizio con un incidenza superiore al 50 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell edificio e comporta anche la ristrutturazione dell impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all intero edificio; II livello - intervento che interessa l involucro edilizio con un incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell edificio e può interessare l impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva)

5 Riqualificazione energetica nuova installazione di impianto: è un impianto termico installato in un edificio di nuova costruzione o in un edificio o porzione di edificio antecedentemente privo di impianto ristrutturazione di impianto: insieme di opere che comportano la modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione ed emissione del calore; trasformazione di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali nonché la risistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in caso di installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall impianto termico centralizzato;

6 Riqualificazione energetica sostituzione del generatore: rimozione di un generatore e l installazione di un altro, di potenza termica non superiore di più del 10% della potenza del generatore sostituito, destinato a erogare energia termica alle medesime utenze; rientra in questa fattispecie anche la rimozione di un generatore di calore a seguito dell allacciamento ad una rete di teleriscaldamento

7 edificio di nuova costuzione. e ristrutt. importante 1 livello: Verifica efficienza media stagionale impianti: η H > η H, limite η W > η W, limite η C > η C, limite

8 Riqualificazione energetica Nuova installazione o riqualificazione impianto: Verifica efficienza media stagionale impianti Termoregolazione Contabilizzazione Diagnosi energetica se il generatore ΦN,gh 100 kw con valutazioni delle variabili caldaia condensazione PdC elettrica cogenerazione teleriscaldamento solare termico

9 Riqualificazione energetica Sostituzione del generatore: Verifica efficienza media stagionale impianti Termoregolazione Contabilizzazione Obblighi rispettati se si rispettano limiti di rendimento o COP/GUE, se Φ N,gh > 10% dell esistente, si richiede verifica dimensionale UNI EN 12831

10 D.P.R. n. 74/2013 Le ispezioni si effettuano su impianti di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale non minore di 10 kw e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12 kw. L ispezione comprende una valutazione di efficienza energetica del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento rispetto al fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale ed estiva dell edificio, in riferimento al progetto dell impianto, se disponibile, e una consulenza sui possibili interventi atti a migliorare il rendimento energetico dell impianto in modo economicamente conveniente

11 D.P.R. n. 74/2013 maggiore responsabilità dell installatore e del manutentore che oltre a sottoscrivere i rapporti di controllo di efficienza energetica hanno l onere di definire e dichiarare esplicitamente al committente o all utente, in forma scritta e facendo riferimento alla documentazione tecnica del progettista dell impianto o del fabbricante degli apparecchi: a) quali siano le operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l impianto da loro installato o manutenuto, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose; b) con quale frequenza le operazioni di cui alla lettera a) vadano effettuate

12 D.M. n. 37/2008 Art. 1. Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l'impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura.

13 D.M. n. 37/2008 Art. 1. Ambito di applicazione 2. Gli impianti di cui al comma 1 sono classificati come segue: a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali;

14 D.M. n. 37/2008 Art. 1. Ambito di applicazione 2. Gli impianti di cui al comma 1 sono classificati come segue: a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali; d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; e) impianti per la distribuzione e l'utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; f) impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili; g) impianti di protezione antincendio.

15 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 1. Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l'osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice

16 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 2. Il progetto per l'installazione, trasformazione e ampliamento, è redatto da un professionista iscritto agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche richieste, nei seguenti casi: f) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c) [impianti di climatizzazione], dotati di canne fumarie collettive ramificate, nonché impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialità frigorifera pari o superiore a frigorie/ora;

17 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 2. Il progetto per l'installazione, trasformazione e ampliamento, è redatto da un professionista iscritto agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche richieste, nei seguenti casi: g) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera e), relativi alla distribuzione e l'utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore a 50 kw o dotati di canne fumarie collettive ramificate

18 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 3. I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell'arte. I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola dell'arte.

19 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 4. I progetti contengono almeno gli schemi dell'impianto e i disegni planimetrici nonché una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell'installazione, della trasformazione o dell'ampliamento dell'impianto stesso, con particolare riguardo alla tipologia e alle caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare. Nei luoghi a maggior rischio di incendio e in quelli con pericoli di esplosione, particolare attenzione è posta nella scelta dei materiali e componenti da utilizzare nel rispetto della specifica normativa tecnica vigente.

20 D.M. n. 37/2008 Art. 5. Progettazione degli impianti 5. Se l'impianto a base di progetto è variato in corso d'opera, il progetto presentato è integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti, alle quali, oltre che al progetto, l'installatore è tenuto a fare riferimento nella dichiarazione di conformità. 6. Il progetto, di cui al comma 2, è depositato presso lo sportello unico per l'edilizia del comune in cui deve essere realizzato l'impianto nei termini previsti all'articolo 11.

21 Nuovi moduli di TERMOLOG EpiX 7 RETI GAS CAMINI INAIL

22 Nuovi moduli di TERMOLOG EpiX 7 RETI GAS CAMINI INAIL

23 Dimensionamento Reti GAS - UNI 7129 Definisce i criteri per la progettazione, l installazione e il collaudo degli impianti domestici e similari per l utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a, 3a famiglia ed alimentati da rete di distribuzione GAS COMBUSTIBILI: 1a famiglia: gas manifatturato 2a famiglia: metano 3a famiglia: gpl

24 Dimensionamento Reti GAS - UNI 7129 Quando si applica si applica all impianto interno cioè alla tubazione a valle del punto di consegna che termina al collegamento di entrata degli apparecchi si riferisce ad apparecchi utilizzatori di singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kw la norma si applica per pressioni comprese tra un massimo ed un minimo in relazione al campo di funzionamento degli apparecchi: se d 0,8 Pmax = 40 mbar se d > 0,8 Pmax = 70 mbar

25 Dimensionamento Reti GAS - UNI 7129 Impianto interno:

26 Dimensionamento Reti GAS - UNI Fornisce i criteri per la progettazione, l installazione e la messa in servizio degli impianti civili extradomestici a gas della 1a, 2a, 3a famiglia, con pressione non maggiore di 0,5 bar, asserviti da: apparecchi singoli con portata termica nominale > 35 kw apparecchi installati in batteria o in cascata con portata termica complessiva > 35 kw Si applica anche ai rifacimenti di impianti civili extradomestici e a parti di essi.

27 Dimensionamento Reti GAS - UNI Quando si applica:

28 Dimensionamento Reti GAS - UNI Quando si applica:

29 Dimensionamento Reti GAS - UNI 11528, Appendice A Dimensionamento delle tubazioni Perdite distribuite: λ: coeff. d attrito V: velocità del fluido [m/s] γ: massa specifica [kg/m 3 ] Di: diametro interno [mm] L: lunghezza tratto tubo [m]

30 Dimensionamento Reti GAS - UNI 11528, Appendice A Dimensionamento delle tubazioni Perdite concentrate: K: coefficiente da tabella V: velocità del fluido [m/s] γ: massa specifica [kg/m 3 ]

31 Dimensionamento Reti GAS - UNI 11528, Perdite per dislivelli: Appendice A Dimensionamento delle tubazioni h: differenza di quota tra inizio e fine tubo γg: massa specifica gas [kg/m 3 ] γa: massa specifica aria [kg/m 3 ] g: accelerazione di gravità [m/s 2 ]

32 Dimensionamento Reti GAS - UNI 7129 Verifiche Le sezioni delle tubazioni che costituiscono l impianto devono essere tali da garantire una portata di gas sufficiente a coprire la massima richiesta, limitando la perdita di pressione fra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiori di: 0,5 mbar per i gas della 1a famiglia (gas manifatturato) 1,0 mbar per i gas della 2a famiglia (gas naturale) 2,0 mbar per i gas della 3a famiglia (gpl)

33 Dimensionamento Reti GAS - UNI 7129 Verifiche 0,5 mbar per i gas della 1a famiglia (gas manifatturato) 1,0 mbar per i gas della 2a famiglia (gas naturale) 2,0 mbar per i gas della 3a famiglia (gpl) Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammettono perdite di carico doppie di quelle sopra riportate

34 Dimensionamento Reti GAS - UNI Verifiche E necessario calcolare le perdite di carico tra l inizio dell impianto e l apparecchio di utilizzazione: deve essere assicurata all apparecchio di utilizzazione la pressione necessaria per il suo corretto utilizzo.

35 Nuovi moduli di TERMOLOG EpiX 7 RETI GAS CAMINI INAIL

36 Dimensionamento Canne fumarie - UNI Funzionamento a pressione negativa o positiva Camini e canali da fumo asserviti ad un unico apparecchio Funzionamento a secco o a umido

37 Dimensionamento UNI Camini a pressione negativa 1. Tiraggio minimo all ingresso dei fumi nel camino deve essere maggiore o uguale del tiraggio minimo richiesto 2. Tiraggio minimo all ingresso dei fumi nel camino deve essere maggiore o uguale della resistenza alla pressione effettiva dell aria comburente 3. Tiraggio massimo all ingresso dei fumi nel camino deve essere minore o uguale del tiraggio massimo permesso 4. Temperatura della parete interna allo sbocco del camino deve essere maggiore o uguale della temperatura limite

38 Dimensionamento UNI

39 Dimensionamento UNI Camini a pressione positiva 1. La pressione positiva massima all ingresso dei fumi nel camino deve essere minore o uguale della pressione differenziale massima nello stesso punto 2. La pressione positiva massima nel canale da fumo e nel camino non deve essere maggiore della pressione massima per la quale sono stati progettati 3. La pressione positiva minima all ingresso dei fumi nel camino deve essere maggiore o uguale della pressione differenziale minima nello stesso punto 4. Temperatura della parete interna allo sbocco del camino deve essere maggiore o uguale della temperatura limite

40 Dimensionamento UNI Condizioni esterne per la verifica 1. Tiraggio minimo e pressione positiva massima in condizioni di capacità del camino minima: temperatura esterna massima 2. Tiraggio massimo e pressione positiva minima in condizioni per le quali la temperatura interna del camino è minima: temperatura esterna minima

41 Dimensionamento Canne fumarie - Esempio pratico: Dimensionamento canna fumaria relativa ad impianto con caminetto a legna UNI

42 Dimensionamento Canne fumarie - Esempio pratico: Dimensionamento canna fumaria relativa ad impianto con stufa a pellet UNI

43 Nuovi moduli di TERMOLOG EpiX 7 RETI GAS CAMINI INAIL

44 Compiti dell INAIL in materia di impianti termici Per gli impianti termici con potenzialità > 35 kw: Esame progetti (D.M. 01/12/1975) Verifiche di conformità al progetto approvato (D.M. 01/12/1975) Dopo 5 anni, esclusivamente per impianti termici con potenzialità > 116 kw e necessari all attuazione di un processo produttivo: Prime verifiche periodiche (D.Lgs. n. 81/08 e s.m.i., D.M. 11 Aprile 2011, circolare MLPS n. 23/2012, circolare MLPS n. 5/2015)

45 INAIL: Esame Progetto e Verifica di Conformità D.M. 1 dicembre 1975 NORME DI SICUREZZA PER APPARECCHI CONTENENTI LIQUIDI CALDI SOTTO PRESSIONE (Suppl. Ord. G.U. 06 febbraio 1976 n. 33)

46 D.M. 1 dicembre 1975 Articolo 18 L installatore di impianti di riscaldamento è tenuto a presentare denuncia nei seguenti casi: a) Impianti centralizzati di nuova costruzione di potenzialità globale superiore a 35 kw b) Impianti centralizzati sottoposti a modifiche interessanti di potenzialità globale superiore a 35 kw

47 D.M. 1 dicembre 1975 Articolo 18 Modifiche interessanti impianto centralizzato possono riguardare: dispositivi di sicurezza e di protezione del generatore; sostituzione o modifica del generatore, con aumento della potenzialità o variazione della pressione di targa precedente; Installazione o modifica di circuiti con nuovi vasi di espansione

48 Modalità denuncia degli impianti Circolare INAIL A00-09/ /2011

49 Contenuti denuncia degli impianti Denuncia Richiesta esame di progetto Mod. RD Mod. RR Mod. RR generatore Mod. RR circuiti intercettabili

50 Contenuti denuncia degli impianti Per impianti complessi, qualora la relazione redatta su modello RR sia insufficiente a descrivere il tipo di impianto, essa dovrà essere integrata da una relazione supplementare Raccolta R Edizione 2009 Specificazioni tecniche applicative del Titolo II del DM

51 Raccolta R Dimensionamento dispositivi Vaso di espansione Vaso chiuso a diaframma

52 Raccolta R Dimensionamento dispositivi Valvola di sicurezza Che cos è? Valvola che automaticamente scarica una quantità di fluido tale da impedire che sia superata la pressione di sicurezza prefissata E caratterizzata da una pressione di taratura e da una portata di scarico. E cosa deve rispettare? La pressione di taratura deve essere non superiore a quella di targa della caldaia. La valvola deve richiudersi entro lo scarto di chiusura ammesso

53 Raccolta R Dimensionamento dispositivi Valvola di scarico termico Che cos è? Le valvole di scarico termico vengono impiegate negli impianti di riscaldamento con la funzione di scaricare l acqua dell impianto al raggiungimento della temperatura di taratura. E cosa deve rispettare? Al raggiungimento del valore di taratura, la valvola si apre e scarica l acqua dell impianto. Reintegro totale: Qsc > Qn/0,093 [l/h] Reintegro parziale: Qsc > Qn/0,029 [l/h]

54 Raccolta R Dimensionamento dispositivi Manometro Che cos è? Strumento di controllo della pressione. E cosa deve rispettare? Il fondo scala dei manometri deve essere compreso tra 1,25 e 2 volte la pressione massima di esercizio dell'impianto intendendosi per tale la pressione di taratura della valvola di sicurezza (vaso chiuso) ola pressione idrostatica dell'impianto (vaso aperto).

55 Raccolta R Dimensionamento dispositivi Pressostato Che cos è? I pressostati sono dispositivi che sono configurati per rilevare una variazione di pressione e rispondere in modo specifico. E cosa deve rispettare? Il pressostato sarà tarato ad una pressione inferiore alla taratura della valvola di sicurezza.

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