TADDEO BENEDETTO SCENDI DAL LETTO. Commedia brillante in due atti, in dialetto bresciano. di Velise Bonfante TRADUZIONE LETTERALE

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1 TADDEO BENEDETTO SCENDI DAL LETTO Commedia brillante in due atti, in dialetto bresciano di Velise Bonfante TRADUZIONE LETTERALE Nella traduzione, la scelta è stata quella di non attenersi ad un italiano corretto ma di rispettare le forme dialettali. Esempio: vo zo per le scale = vado giù per le scale (anziché scendo le scale). I proverbi e le parole intraducibili sono scritti in maiuscoletto. ATTO PRIMO Scena 1- In attesa di Celestino (Osvaldo è addormentato su una sedia e russa leggermente. Agnese entra in ciabatte e vestaglia, bigodini in testa, sbadiglia, si avvicina e osserva il marito, sospira, si stiracchia, si dirige alla finestra e guarda fuori facendo alcune considerazioni.) Agnese) Anche oggi sarà un giorno come un altro, oggi sarà preciso ad ieri e identico a domani. (Enfatizzando) Sempre quello, tutti i giorni la stessa storia, non capita mai nulla di nuovo in questa casa. Mi pare di diventare vecchia prima del tempo. (Si tocca i bigodini, si gratta la testa e prende fra le dita una ciocca di capelli osservandola ) Dovrò fare ancora la tinta a questi capelli. (Spia ancora fuori dalla finestra) Celestino non è ancora ritornato. Quando arriva non vorrei essere al suo posto. Ne sentirà quattro di quelle giuste da suo padre. Il mio Osvaldo è rimasto in piedi (lo guarda scotendo il capo) se fa per dire in piedi apposta ad aspettarlo. (Guarda l orologio) Beh, niente, andiamo a metter su (preparare) la colazione. (Agnese esce stiracchiandosi, dopo qualche attimo, la chiave gira nella toppa della porta d ingresso. Celestino entra con le scarpe in mano per non far rumore, passa davanti al padre e si dirige nelle camere. Prima di uscire si rivolge al pubblico.) Celestino) Non vedo l ora di toccare il letto. Che notte! Che notte! Mi hanno tirato dentro in una bisca. Ho giocato a poker e ho perso un mucchio di soldi. Che pollastro sono stato, pensare che mi credevo così furbo da voler essere io a spennarli, Come farò a pagarli non lo so, mi hanno minacciato di darmene un fracco se non do loro i soldi. E così, soprapensiero, passa col rosso infila un senso unico dalla parte sbagliata e come un sorcio che cade un bocca ad un gatto: casca in bocca alla polizia. Ed io a scappare e loro a corrermi dietro (imita la sirena). Per fortuna sono arrivato a seminarli. Ho gli occhi fuori dalla testa. A mio padre non dico nulla per non preoccuparlo. Neppure a mia madre dirò niente. Lo sapete che faccio: dico niente a nessuno, vado a letto e basta. Meno sanno e meglio è (sbadiglia) ah, se sono stanco. Il mio letto finalmente. (Esce. Nell uscire inavvertitamente sbatte la porta. Al rumore Osvaldo si riscuote, si guarda attorno spaesato, controlla assonnato l orologio. Entra Agnese.) Agnese) Guarda a che ore ritorna il nostro Celestino. Hai urlato almeno dietro a tuo figlio? Osvaldo) (Svegliandosi) Al Celestino? Agnese) Si, al Celestino. Glielo hai detto che non sono queste le ore per tornare a casa? E ti ha detto dove è stato fino a quest ora? Dov è andato? Che cosa ha fatto tutta notte in giro? Che ti ha detto?

2 Osvaldo) Il Celestino! È tornato?!... niente mi ha detto Agnese) Niente ti ha detto! Altro che dirgliene quattro di quelle giuste, come al tuo solito non sarai stato capace di dirgli niente. Dai, andiamo di là, ti ho preparato la colazione. Per una volta mangerai con calmi prima di andare a lavorare. Osvaldo) La colazione? (Mezzo addormentato) E se chiudono le strade? Agnese) Le strade le chiudono più tardi prima che parta la corsa delle biciclette, su andiamo. (Osvaldo e Agnese escono stirandosi e sbadigliando) Scena 2 - Dolores e GR (Dolores entra tutta elegante, borsetta a tracolla e valigetta 24ore (o un fascicolo di carte), le appoggia. Dalla borsetta prende un porta cipria e s incipria il naso. Agnese fuori scena, grida infuriata: Taddeo benedetto vieni giù da quel letto! Dolores sente bussare, quando si rende conto che bussano alla finestra la apre. Con fare circospetto entra Taddeo Gi-Erre, figlio del suo datore di lavoro con una valigetta 24ore che tiene molto stretta.) Dolores) (Sorpresa lo aiuta ad oltrepassare la finestra) Signor Taddeo Gi-Erre! Che fa da queste parti! È venuto a trovarmi? (Romantica, cinguettando) È venuto per me? È questo il modo di venire dentro? (Al pubblico) Che bello! Come nei film! GR) Parli a bassa voce signorina Dolores, per carità che non mi scoprano. Non deve saperlo nessuno che sono qui. Sono riuscito a scappare, mi sono confuso in mezzo alla gente, fuori c è pieno di gente. Dolores) Certo. È perché stamattina c è la gara ciclistica amatoriale. Sono venuti anche quelli della televisione. Forse lo diranno anche al telegiornale. Ci sarà il sindaco, la mis. I corridori devono fare il giro del lago in bicicletta. È per quello che c è pieno di gente. GR) Di gente e di spie (guardingo) i nostri concorrenti stanno spiandomi signorina Dolores, (stringendo stretta la valigetta) vogliono rubarmi la formula della ranalite, son dietro tutti a cercarmi. Dolores) A cercare lei!? Non capisco signor Taddeo. GR) Stavo tornando da Torino con la formula della Ranalite e me sono accorto che mi pedinavano. Dolores) La pedinavano? Come fanno nei film di 007? GR) Certo, come nei film, ho avuto per un pezzo una macchina attaccata dietro alla mia. Io giravo e lei girava, io frenavo e lei frenava, andavo dritto e lei andava dritto. Dolores) Chissà che bello che era. Come sarà stato emozionante! GR) Emozionante? Avevo una paura! Quella gente lì, non scherza. Dolores) E cosa ha fatto dopo? (Elettrizzata) Mi racconti, so, mi racconti. (Al pubblico) Proprio come nei film! GR) Ho fatto finta di niente ed appena ho potuto ho sterzato a destra e sono scappato, ho piantato un accelerata e sono riuscito a seminarli. Mi sono ricordato che lei abitava da queste parti, Per non farmi vedere da nessuno sono arrampicato sulla pianta fin qui al secondo piano, ecco: e ora sono qui.

3 Dolores) Qui?! (A Taddeo) Ed io che dovrei fare? GR) Nascondermi signorina Dolores, (sempre circospetto) nascondermi, devo far perdere le me mie tracce. Dolores) Vuole nascondersi qui qui?! GR) Certo. Mio padre le sarà riconoscente signorina Dolores. La ricompenserà di tutto. Dolores) Non è questa la questione. Guardi che i nostri concorrenti lo sanno che io sono la segretaria personale di suo padre. Lo sanno tutti che lavoro per la ditta Taddeo e figlio manufatti in plastica GR) ( Interrompendola) Si, Taddeo (indicandosi) e figlio - specializzati in RANALITE. Proprio per quello, perché lo sanno tutti, mai nessuno penserà che sono venuto proprio a nascondermi dalla segretaria personale di mio padre. Dolores) Come nei film (a GR) ora dovrei partire, suo padre mi ha raccomandato molto di andare a Brescia a far firmare delle carte. (Al pubblico) Se rimango perdo il treno e se parto non saprò mai come andrà a finire! Che faccio? (a GR) Che dovrei fare? GR) Lei, signorina Dolores, faccia come al solito, nessuno deve sospettare. Ah, prima di partire telefoni a mio padre per favore e gli dica che ora sono qui al sicuro. Gli dica che può stare tranquillo. Dolores) Sì, ha ragione (si avvicina al telefono, compone il numero) Occupato. GR) Gli telefoneremo fra poco, nel frattempo, dov è che posso nascondermi? Dolores) Lo domando a mia cognata Agnese. GR) No per carità, neanche una parola con nessuno, meno gli altri sanno, meglio è per tutto. Nessuno deve sapere che io sono nascosto qui! È pericoloso! (Drammatico) Quella lì, è gente sensa scrupoli, violenta. Dolores) Come nei film? GR) Peggio ancora che nei film signorina Dolores, quella è fantasia e questa è realtà nuda e cruda. Dolores) (Impressionata) Oh, allora (si guarda attorno) nella mia stanza è al sicuro. La chiudiamo a chiave e non vi entra più nessuno, venga dietro a me (mi segua). (Fanno per avviarsi, aprono la porta ma Dolores vede Agnese e torna sui suoi passi.) Agnese) (Fuori scena, grida infuriata) Taddeo benedetto vieni giù da quel letto! Dolores) Non si può passare, c è mia cognata Agnese nel corridoio che sta facendo le faccende (agitandosi) e sta arrivando anche mio fratello Osvaldo. Che facciamo? Sarà meglio andare sul solaio, no, sul solaio va sempre la Rosy a stendere la biancheria, e alcune volte anche la Clara va a stendere meglio andare in cantina, su, andiamo, venga, mi segua. (Dolores lascia la sua borsetta ed escono precipitosamente. Scena 3 Osvaldo e Bigio Osvaldo) (Entra, beve il caffè bollente e soffia nella tazzina) È caldissimo e scotta la lingua questo caffè. S è fatto tardi. È meglio che mi spicci che non mi chiudano le strade, Vorrei dire, non so se mi spiego, guarda se devono organizzate le corse in bicicletta in un giorno feriale (predicando alla porta) fatele alla festa le corse in bici, non bloccare tutto un paese per quattro pisquani che corrono su due ruote.

4 Bigio) (Entra dalla porta d ingresso, tutto tremolante con un bel bastone) Io ho visto tutto caro Osvaldo, tutto e posso testimoniare. Osvaldo) Buongiorno nonno Bigio. Vi siete alzato presto questa mattina, come mai? Bigio) (Si guarda attorno) Per forza mi sono alzato presto, devo controllare. Ci sono spie ovunque caro Osvaldo. Ci sono spie in tutti gli angoli. (Guardingo.) Però io, nel controllare, ho visto tutto ed ora ti racconto Osvaldo) Non ho tempo ora nonno Bigio per le vostre storie. Me lo racconterete questa sera quando torno. Bigio) Questa sera può essere tardi Osvaldo, senti: ho visto uno arrampicarsi sulla pianta e scavalcare la tua finestre per entrare in casa tua. Non ho capito se era russo o americano ma di sicuro era una spia. L ho visto io, con i miei occhi: ho ancora la vista buna. Clara) (Entra senza bussare) Guardalo qui dov è. (Al nonno) Nonno, non andare per le case a stufare la gente ancora la mattina presto. Dai (Lo afferra per un braccio e lo trascina fuori) torniamo a casa nostra. (Ad Osvaldo) Scusa Osvaldo, ho girato un attimo l occhio e mi è scappato. Osvaldo) Non fa niente Clara, non ci sono problemi col nonno Bigio. Clara) I problemi lui li crea a me, vede spie ovunque. (Escono.) Scena 4 Osvaldo e Agnese Agnese) (Entra ciabattando con scopa e paletta, guanti di gomma, bigodini in testa, calzine di lana, grembiule: classica casalinga trasandata, si guarda attorno) è già andata a prendere il treno tua sorella Dolores? Osvaldo) Non lo so, non l ho vista la Dolores (appoggia la tazzina, mette l orologio, infila il cappotto, preparandosi ad uscire). Agnese) (Vede la valigetta) Si vede che non è ancora partita, c è ancora qui la valigetta! Pensare che aveva così fretta, aveva paura di perdere il treno. (Ad Osvaldo) Se ti faccio due polpette per mezzogiorno va bene? (Si ferma in mezzo alla stanza, chiude gli occhi e porge la guancia per ricevere il bacio di saluto) O preferisci una bistecca impanata? E le polpette le faccio al Celestino o altrimenti al mio Taddeo. Osvaldo) Fa quello che vuoi, mi va sempre bene tutto, ciao Agnese (prende il giornale e fa per uscire). Agnese) (Apre gli occhi e lo richiama) Osvaldo fermati! E allora? Dove stai andando?! Osvaldo) (Agitando il giornale) Dove vuoi che vada a quest ora. Dove può andare uno come me a quest ora? A lavorare! Non farmi perdere tempo che non chiudano le strade. Agnese) (Lo trattiene per una manica) Per te questo è perdere tempo. Lo chiami perdere tempo. Non era così una volta caro il mio Osvaldo fra me e te. Osvaldo) Una volta non avevi quegli aggeggi sulla testa e quegli arnesi alle mani! Agnese) Questi? (Toccandosi i bigodini) Io lo faccio per te, per essere più bella! Osvaldo) (Squadrandola da cima a fondo) Infatti, in tutti questi anni c è stato un miglioramento

5 enorme. Vorrei dire, non so se mi spiego: si vede proprio la differenza. Agnese) (Polemica) Cosa vorresti dire? Che la tua segretaria non va in giro coi bigodini? Che ha le mani più belle delle mie? (Accarezzandosi i guanti di gomma) Col smalto rosso, le unghie lunghe. Osvaldo) Sei gelosa anche di questa ora? Non iniziare con le tue solite polemiche Agnese. Vorrei dire, non so se mi spiego, una che scrive a macchina tutto il giorno come fa ad avere le unghie lunghe! Agnese) Allora avrà (si tocca le ciglia) le ciglia finte che sfarfallano! (Secca) Qualcosa ha più di me! Per forza caro il mio Osvaldo. Osvaldo) A parte il fatto che basterebbe poco per avere qualcosa più di te (ironico) cara la mia Agnese. Comunque non dirmi che sei gelosa anche della mia nuova segretaria! Agnese) E allora fammela conoscere questa nuova segretaria. Osvaldo) Per fartela conoscere serve l occasione giusta. Agnese) Occasione che non è mai capitata. Possibile! Le occasioni a volte bisogna crearle. E come mai da quando hai questa nuova segretaria sono aumentati i tuoi straordinari la sera e inoltre vai a lavorare anche il sabato mattina? Osvaldo) Non dire sciocchezze, le ore che faccio sono sempre quelle. Ed ho lavorato ancora di sabato mattina, non è la prima volta se è per quello, inoltre, ricorda che la mia segretaria nuova è sposata. Agnese) Questo non vuol dire niente.al giorno d oggi non vuol proprio dire niente caro il mio Osvaldo! Osvaldo) (Guarda l orologio per l ennesima volta) Guarda, lasciami andare a lavorare che non ho voglia di ascoltare stupidaggini ancora la mattina presto, per di più ho passato la notte sveglio ad aspettare il Celestino (esce, torna sui suoi passi). Tieni chiuso il Taddeo, mi raccomando, che non succeda qualcosa di brutto con tutta quella gente che c è in giro. Non ha tanto buon senso quel cane, inoltre lo sai come gli piacciono le biciclette (riesce). Agnese) Lo so, lo so che Taddeo è un birichino e gli piacciono le biciclette. (Rimasta sola si tocca i bigodini) Li ho portati per tutta notte. E che fatica a non muovere mai la testa sul cuscino. Bel ringraziamento per i miei sacrifici non pensiamoci, non facciamoci il sangue amaro. Scena 5 Agnese e Bigio Bigio) (Entra dall ingresso) Agnese, menomale che ti ho trovato senti, è importante senti Agnese) Buongiorno nono Bigio. Bigio) Ho visto tutto cara Agnese, tutto e posso testimoniare. (Si guarda attorno) Tu hai un uomo in casa, è entrato dalla finestra. Sta attenta Agnese, c è pieno di spie, ci sono spie in tutti gli angoli. Agnese) (Assecondandolo) Lo so, lo so nonno Bigio che è pieno di spie. Bigio) Nel controllare ho visto tutto ed ora ti racconto senti

6 Agnese) (Lo prende sotto braccio per riaccompagnarlo a casa) Me lo racconterete intanto che torniamo di là a casa vostra, andiamo prima che la Clara si preoccupi. Bigio) Agnese senti, ho visto uno arrampicarsi sulla pianta, scavalcare la finestra ed entrare in casa tua. Credimi. Agnese) Certo che vi credo. Di sicuro una spia! Russa o americana? Bigio) Non ho ben capito se era russo o americano, ma ha scavalcato la tua finestra ti dico ed ora (Escono.) Scena 6 Dolores e Gi Erre Taddeo (La scena resta vuota alcuni attimi poi ricompaiono Gi-Erre e Dolores con fare circospetto.) GR) Mi rincresce di darle tutto questo disturbo Dolores. Dolores) Nessun disturbo signor Taddeo, solo che mi fa meraviglia tutti quei topi, non pensavo che in cantina ci fossero tutti quei topi. Nei film di solito non ci sono topi! GR) Più che topi mi parevano pantegane. E che pantegane! Perché non tenete un bel gatto? Dolores) Non possiamo tenere un gatto perché mia cognata ha uno stupido di cagnetto bianco e nero che non può vedere né i gatti e né le biciclette. (Spiegando) Le rincorre sempre a rischio di farle cadere per terra. (Guarda fuori dalla porta, controllando la cognata) Mio fratello è andato al lavoro e mia cognata è di là che chiacchiera con la sua amica Clara. (Tornando sui suoi passi.) Speriamo di fare in tempo a prendere il treno per Brescia. GR) Non stia a preoccuparsi signorina Dolores. Mio padre capirà. Dolores) Sono documenti importanti e se i non saranno firmati si blocca tutta l esportazione bacalite. GR) E se i nostri concorrenti mi acchiappano, si blocca tutta la fabbrica. Dolores) (Al pubblico) Che bello! Mi pare de vivere un avventura in un film (a GR) Ora signor Taddeo venga che lo nascondo nella mia camera. GR) Prima telefoni a mio padre e gli racconti la situazione per favore. Dolores) Certo (va al telefono) e gli chiediamo consiglio. (Soppesando la cornetta) Ci saranno per caso le microspie qui dentro? Ci sarà il telefono sotto controllo come nei film di 007? Dovrò parlare in codice GR) Giusto: parli in codice. (Al pubblico) Mio padre ha una segretaria che è perla. Efficiente al massimo. (Idea, a Dolores) Signorina, dica a mio padre che Ranabòtol (girino) è al sicuro. Dolores) (Perplessa) Ranabòtol? (Dopo aver composto il numero) Occupato GR) Aspettiamo un momento. Dolores) Come mai Ranabòtol? Mentre aspettiamo mi tolga questa curiosità signor Taddeo. GR) Non chiamarmi più signor Taddeo. È ora che mi chiami Gi Erre Dolores e che mi dai del tu.

7 Dolores) (Timida) Del tu signor Taddeo? GR) Ancora con questo signor Taddeo, chiamami Gi Erre Dolores. Tutti i miei amici mi chiamano Gi Erre Dolores) E va bene: Gi Erre, ma che tipo di nome è Gi Erre? GR) Ora ti spiego: ti ricordi Dallas quello della Televisione? Dolores) Certo, non ho perso nemmeno una puntata di Dallas. GR) In Dallas c era il Gej-ar invece io sono Gi Erre che sta per Girolamo Rinaldo, i nomi dei miei due nonni. Dolores) Girolamo Rinaldo? (Ricompone il numero che dà ancora segno di occupato.) GR) Mi hanno battezzato con due nomi per non perdere l eredità e non far torno a nessuno dei due. Però, siccome i due nomi accorciati facevano Gino Rino e accorciati ancora facevano Gi-rino, quando ero piccolino di soprannome mi chiamavano tutti Ranabòtol. Dolores) Ora capisco il nome in codice (al pubblico) proprio come nei film (Guardandolo sorridendo) Ranabòtol! GR) (Offeso) Non c è niente da ridere. Dolores) Mi scusi Ranabòtol, cioè, volevo dire signor Taddeo (ricompone il numero al telefono). GR) Dolores, chiamami Gi Erre e che sia finita. Dolores) Va bene va bene (al telefono) Pronto. Dovrei parlare col signor Taddeo padre, grazie sì sì. GR) Ti raccomando, parla in codice che non ci sia il telefono sotto controllo. Dolores) (A GR) Lascia fare a me (nella cornetta) Buongiorno signor Taddeo, sì Ranabotól è al sicuro, mi prendo io cura di lui Trovato stagno ma perso treno appena le acque si saranno calmate parto per Brescia... va bene... Stia tranquillo, d accordo arrivederla, (al pubblico)che emozione! GR) Allora? Dolores) Tutto a posto. Venga di là nella mia camera che le spiego il piano di suo padre e la chiudo dentro a chiave. GR) (Correggendola) Ti chiudo dentro a chiave Dolores) (Sorridendo) Ti chiudo dentro a chiave Scena 7 - Dolores e Agnese (Escono, la scena resta vuota alcuni attimi, rientra Agnese, si toglie il grembiule) Agnese) Le faccende le farò dopo, mi preparo e vado a vedere la partenza delle corse con la Clara. Dolores) (Rientra e riprende la valigetta e la borsetta) Ciao Agnese, ci vediamo. Agnese) Con tutta la tua fretta non sei ancora partita? (Le versa il caffè) hi già fatto colazione?

8 Dolores) La farò sul treno, ora non ho tempo.. È meglio che mi spicci prima che chiudano le strade. Mancava solo la gara delle biciclette questa mattina. Agnese) fai ancora in tempo a bere un goccio di caffè. È ancora presto, le strade non sono ancora state chiuse. (Le porge la tazzina.) Lo sai che andrò a vedere la partenza delle biciclette con la Clara? Pensa che saranno più di cento quelli che corrono in bici. Faranno addirittura il giro del lago e ci sono anche quelli della televisione, il sindaco, la miss a proposito, fammi controllare il Taddeo che non mi scappi, piacciono troppo le biciclette a quello lì. (Agnese va in camera a controllare il cane.) (Dolores beve il caffè e con indifferenza la controlla a sua volta.) Dolores) (Al pubblico) Non c è pericolo, ho chiuso la porta della mia camera a chiave. Però non si sa mai, mia cognata è una curiosona. Agnese) (Dopo alcuni attimi si sente fuori scena) Taddeo benedetto vieni giù da quel letto! Scena 8 Dolores e Bigio Bigio) (Entra dalla porta d ingresso) Oh! La signorina Dolores. Senti Dolores senti Dolores) Buongiorno nonno Bigio. Bigio) Ho visto tutto Dolores, tutto e posso testimoniare. (Si guarda attorno) Sta attenta, ci sono spie in tutti gli angoli, senti, ho visto uno scavalcare la finestra per entrare in casa tua. Dolores) (Allarmata) Avete visto uno entrare dalla finestra? Bigio) Certo, dal vestito non ho capito bene se era Agnese) Oh, (rientra e lo prende sotto braccio per riaccompagnarlo a casa) è qui ancora, attraversa il corridoio ed è sempre qui con le sue storie di spie. Torniamo di là a casa vostra, su andiamo nonno Bigio che la Clara non si preoccupi per niente. Bigio) Agnese ascolta, ho visto uno scavalcare la tua finestra ed entrare dentro la tua casa. L ho visto io con i miei occhi ed ho una vista buona. Agnese) Lo so, lo so nonno Bigio, ed era una spia, giusto?! Russo o americano? (Nonno Bigio esce accompagnato da Agnese. Dolores rimasta sola) Scena 9 Dolores e GR Dolores) Che spavento. Devo avvisare il signor Taddeo, cioè il mio Gi Erre, delle manie del nonno Bigio (avviandosi) era ora che si decidesse a passare al tu passetto passetto, un passetto alla volta, proprio come nei film. Chissà! Se son rose fioriranno. (Nell andare verso le camere quasi si scontra con GR che rientra sospettoso.) GR) Ho sentito la tua voce Dolores e mi sono fidato a venir fuori. Questo non è un posto sicuro. Dolores) Perché? GR) Mi hanno già scoperto. Dolores) Chi ti ha scoperto? È impossibile, sta tranquillo, il nonno Bigio non è pericoloso. Non gli crede nessuno quando parla.

9 GR) Non è un uomo che mi fa paura, è la voce di una donna che continua: Taddeo benedetto vieni giù da quel letto! e mi fa fare certi salti. Prima, per lo spavento sono caduto dal letto, guarda che bernoccolo (indicandole un punto sul capo). Dolores) (Lo osserva e lo accarezza in quel punto) Mi rincresce, ma sta tranquillo, non diceva a te. GR) No! E a chi? Ti garantisco che continua a dire (imitandola) Taddeo benedetto vieni giù da quel letto! Dolores) È perché via via, torna de là che sta venendo mia cognata Agnese. (Dolores lo spinge nelle camere. Escono tutti e due.) Scena 10 Dolores e Agnese Agnese) (Rientra) Che solfa le spie del nonno Bigio. Bisogna aver pazienza con gli anziani, una volta o l altra, se il Signore ci mantiene la salute, diverremo vecchi anche noi, (si guarda attorno) dov è la Dolores? Dolores) (Rientra) Sono qui Agnese (guarda l orologio) Agnese fammi un piacere. Bisogna che cambi nome al Taddeo. Agnese) Che ti viene in mente? Perché dovrei cambiare nome al mio cagnolino? Dolores) Perché si chiama come il mio principale. Lo sai che non vorrei fare brutte figure. Ci tengo a non fare brutte figure. Cosa ti costa cambiare nome al cane? Agnese) Non posso. Dopo non mi ascolta più. Già fa fatica ora inoltre, è dal tempo dei miei nonni che i nostri cagnolini si chiamano Taddeo. C è stato un Taddeo Primo, un Taddeo Secondo e questo è Taddeo nono. Dolores) Sì, fa anche tu come la dinastia dei Papi: Pio Uno Pio due Pio tre Agnese) Pio nono Pio decimo non vi avevo pensato. Dolores) Che figura facciamo se per caso dovesse venire qua il mio principale. Me lo dici? Agnese) Non è colma né mia né del mio cagnolino se lui di cognome fa Taddeo. Non preoccuparti Dolores. Quando mai verrà qua il tuo principale. Qui a fare?! In tutti questi anni non è mai venuto. Inoltre, perché non lo cambia lui il nome. Dolores) Non è così semplice cambiare nome. C è tutta la carta intestata: Ditta Taddeo e figlio - Manufatti in plastica - specializzati in RANALITE - esportatori in tutto il mondo (Apre la borsetta, prende il portafoglio e sfila alcune banconote) Ecco Agnese, sono per i prossimi sei mesi, però mi raccomando, che nella mia camera non entri nessuno. Agnese) Va bene, va bene (prende i soldi e li mette in tasca). Quand è che ti farai una casa tua Dolores? Dolores) Ti dà fastidio tenermi libera una stanza? Ti ho sempre pagato una specie di affitto. Agnese) Non pensavo ai soldi. È casa tua questa; ma non hai voglia di farti una casa tua? Dolores) Verrà anche quel momento cara Agnese, e forse presto. (Raccogliendo la sua roba) Lasciami andare prima che chiudano le strade. Speriamo di fare in tempo a passare e riuscire a prendere il treno. Mancavano solo i ciclisti stamattina. Ciao Agnese (esce).

10 Agnese) Ciao Dolores. (Si avvicina alla finestra) Che bella vita che fa mia cognata Dolores, segretaria personale di un uomo così importante toh, (sorpresa) guarda là il mio Taddeo è scappato. È riuscito a scappare quel porcello di un cane! (Apre la finestra e chiama) Taddeo, Taddeo quando si mette in testa di scappare non ci sono santi che tengono. Taddeo Taddeo (al pubblico) non mi ascolta quel brutto scimmiotto (chiama ancora) Taddeo Taddeo se va là Clara) (Entrando) Sei pronta Agnese? Scena 11 Clara e Agnese Agnese) (Si sistema un poco) Sì, pronta o no, bisogna andare. È scappato il mio Taddeo. Disperato di un cane (lo chiama ancora) Taddeo Taddeo Clara) Come ha fatto a scappare? Abitiamo al secondo piano di un condominio?! Agnese) È molto furbo il cagnolino! Riesce a passare tra le stecche della ringhiera del balcone, salta sulle tegole del garage, poi fa un altro salto sulla basculante, si vede che qualcuno l ha lasciata aperta, vicino c è quel grosso vaso di fiori della Cecilia e via che va glielo avrò detto cento volte alla Cecilia di togliere quel vaso! Clara) Però, com è intelligente il tuo cagnolino! Agnese) I bastardini sono più intelligenti di quelli di razza, cara mia. Clara) Intelligente e furbo. Agnese) A volte è perfino più furbo di me. Andiamo a rincorrerlo, speriamo di prenderlo. (Chiama ancora dalla finestra) Taddeo, Taddeo fermati! Taddeo sì ciao. Va velocissimo quel disgraziato di un cane. Clara) (Guardando anche lei dalla finestra) Non si vede già più! Agnese) Con tutte le biciclette in giro, speriamo che non capiti nulla di brutto. A lui piace moltissimo rincorrere le biciclette. Su dai, andiamo a cercarlo. Clara) Sì, andiamo, vengo anch io così ti aiuto. Agnese) E il nonno Bigio? Clara) Tutto a posto, gli ho dato in mano il cannocchiale così controlla le spie. Agnese) Gli hai nascosto il telefono. Clara) Per forza, altrimenti continua a telefonare negli uffici, al 112, al 113, al Agnese) Avrà il suo bel d affare con tutte quelle spie. Pensa che ne ha vista una scavalcare la mia finestra. Clara) Porta pazienza Agnese, poveretto, non ha nient altro da fare. Così gli passa il tempo (escono). Scena 12 GR GR) (Entra) Menomale che non c è nessuno. Ho spiato dalla finestra. Fuori c è una confusione incredibile, non sono affatto tranquillo. (Al pubblico) Mi piacerebbe sapere cosa ha quella

11 donna di continuare a chiamarmi (imitandola) Taddeo Taddeo. (Preoccupato) Bisogna che cerchi subito un altro posto ove nascondermi. Per di più lei non vuole che stia sul letto! Chissà come mai? (Compone un numero al telefono) Pronto sì Ranabòtol, bisogna che cambi aria no, come no! Devo restare nel mio stagno! Va bene va bene come non detto. (Depone la cornetta) Mio padre mi ha detto di non muovermi e per ora di restare qui. (Al pubblico) Tornerò nella camera della Dolores (esce). Scena 13 Osvaldo Osvaldo) (Dopo qualche attimo di scena vuota Osvaldo rientra)tutto bloccato e non posso più andare al lavoro. Tutto bloccato. Menomale che ho raccomandato a mia moglie di tenere ben chiuso il nostro Taddeo. (Pensando) Chissà se lo faranno vedere al telegiornale stasera (Va al telefono e compone un numero) Pronto Signora sì, faccia lei al mio posto non posso venire in ufficio per ora, ci sono tutte le strade bloccate ah, l ha già sentito anche lei quello che è successo va bene grazie.(depone la cornetta e spiega mimando) Cose dell altro mondo. I corridori erano quasi pronti per partire quando uno stupido di cagnetto ha attraversato la strada. Un corridore ha perso l equilibrio, è caduto in terra ed altri 15 che stavano arrivando patapùnf gli sono andati addosso. Uno, per non cadere, si è attaccato ad una moto della scorta, e così giù anche quello addosso ad un gruppo do persone. E giù a rotoli anche quelli. Una bici è andata addosso ad un tipo grande e grosso. Questo tale per non cadere si è attaccato al palco e siccome il palco era stato fatto alla belle e meglio, cioè costruiti in quattro e quattr otto, casca anche il palco.sopra vi ci trovava il sindaco con i giornalisti e la mis: tutti a gambe levate. Un quarantotto. E tutto per colpa di uno stupido cagnetto bianco e nero! Non vorrei essere nel proprietario di quel cagnolino. Ora chissà chi pagherà tutti i danni. E quelli della televisione che filmavano, chissà se lo faranno vedere al telegiornale stasera. Bigio) (Entra) Osvaldo, Osvaldo. Osvaldo) Oh! Cosa c è ancora nonno Bigio. Scena 14 Osvaldo e nonno Bigio Bigio) Un ombra. Col cannocchiale ho visto un ombra qui, in questa stanza. Osvaldo) Un'ombra? (Perplesso) Sarà stata la mia ombra. Bigio) No, la conosco la tua ombra, era un ombra (Indicando con la mano l altezza e la corporatura di GR) pressappoco così. Osvaldo) (Assecondandolo) Allora sarà stata una spia di sicuro. Bigio) Certo, una spia. Ha fatto finta di niente ed ha telefonato a Osvaldo) (Interrompendolo) Ero io che telefonato nonno Bigio. Bigio) Tu, ti conosco. No, era una spia che telefonava, avrà telefonato al suo quartiere generale? Osvaldo) Al suo quartiere generale? Russo o americano? Bigio) Quello è voler conoscere troppo da me! Col cannocchiale non si vedono i numeri del telefono. Però sono sicuro di quello che dico: ho visto un ombra e ti garantisco che era qui, vicino al telefono ed ha anche telefonato. Ho fatto bene a venire a dirtelo? Osvaldo) Certo, avete fatto benissimo a venire a dirmelo nonno Bigio. Bigio) Cerca di stare attento Osvaldo, che non abbia la pistola e che non ti spari. Osvaldo) Certo certo, starò attento. Andiamo di là nonno Bigio, andiamo che vi accompagno a casa. Bigio) (Impuntandosi) Mi credi o non mi credi?! Ti dico Osvaldo che qui c era un ombra che telefonava, proprio qui, credimi.

12 Osvaldo) Vi credo, vi credo. Andiamo di là ora nonno Bigio. (Lo spinge fuori ed escono tutti e due. Dopo qualche attimo rientrano Clara e Agnese con un grosso scatolone.) Scena 15 Agnese e Clara Agnese) Piano, piano. Fai piano Clara, poverino che pedata! Clara) Più piano di così Agnese. Agnese) Poverino il mio Taddeo (guarda nello scatolone) che pedata che gli ha piantato quello là con quei brutti scarponi. Poverino il mio cagnolino! Che botta! Clara) Il tuo Taddeo avrà preso una botta, ma gli altri, altro che botta: sono caduti tutti come tanti birilli. Hai visto come filmavano quelli della televisione? Magari stasera lo faranno vedere al telegiornale. Agnese) Più che al telegiornale dovrebbero farlo vedere a Paperissima. Clara) Brrrrummm e quelli del palco, tutti a gambe all aria. E le biciclette tutte ingarbugliate, ruote di qui, ruote di là. E la mis con le gambe all aria, il sindaco che urlava arrabbiato (imitandolo) ve la farò pagare, ve la farò pagare. Carte, fogli, macchine fotografiche e giornalisti e fotografi tutti ammucchiati. Un quarant otto. Non ti viene da ridere a pensarci? Agnese) Ridere? Guarda il mio Taddeo poverino (indicando lo scatolone inizia a piangere) Mi viene da piangere solo a guardarlo (lo chiama) Taddeo Taddeo. Clara) E ora che fai? Cioè, che facciamo? Agnese) (Ricomponendosi) Lo nascondiamo. Nessuno dovrà pensare a noi. Non abbiamo nemmeno l assicurazione. Clara) Guarda che il tuo Taddeo è conosciuto in giro. Lo sanno tutti che hai un cagnetto bianco e nero. Agnese) Ce ne sono di asini che si assomigliano. Servono le prove per dire che è mio. La sua parola contro quella del mio Taddeo. Clara) Avrà tante virtù, ma a me, non risulta che sia capace di parlare il tuo Taddeo. Agnese) Di parlare no, ma è capace di farsi capire. E hai visto com è stato intelligente e furbo il mio Taddeo? Come mia ha visto è corso subito a nascondersi dietro a me. Clara) Menomale che eravamo rimaste indietro per via del tuo foulard sopra i bigodini e nessuno ci ha visto mentre mettevamo il tuo Taddeo nello scatolone. Agnese) E menomale che c era questo scatolone ha portata di mano ed ho potuto nascondervelo dentro. (Guardando nello scatolone) Poverino, chissà che spavento che ha preso il mio Taddeo! Clara) Lo spavento non è nulla in confronto alla pedata- Agnese) Poverino, che pedata che si è preso! (Lo chiama) Taddeo Taddeo. Pare quasi morto. Lo sai che faremo in tanto che si calmano le cose. Lo nasconderemo e non diremo nulla a nessuno. Clara) Come fai a nasconderlo? Lui è un cane. E se abbaia? Agnese) Cosa vuoi che abbai! Non abbaierà più per un bel pezzo poveretto. Guarda in che condizioni me lo hanno conciato! Se vengono a cercarlo dirò loro che è tre giorni che è ammalato e che non si è mai mosso da questo scatolone. Non ci sarà solo il mio di cagnolino bianco e nero. Anche la Giustina ha un cane bianco e nero. Clara) Anche la Mariuccia ha un cagnolino bianco e nero se è per quello. Agnese) Visto (pensando) e anche la Monica se è per quello. Lei e suo marito lo portano sempre a

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