Relazione idrico/fognario

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2 Relazione idrico/fognario Premessa L acqua è una risorsa soltanto in apparenza illimitata; le risorse idriche naturali infatti stanno diventando sempre più scarse, sia a causa del cambiamento climatico globale che dei comportamenti irresponsabili dell uomo, pertanto, sensibilizzati da questa problematica, la nuova rete fognante delle acque bianche è stata concepita adottando sistemi di recupero delle acque piovane che saranno successivamente riutilizzate per l irrigazione del verde, pulizia dei piazzali esterni, ecc.. Il sistema di recupero e riutilizzo delle acque meteoriche sarà costituito da un serbatoio di raccolta delle acque meteoriche (posizionato in apposito locale interrato proveniente dai pluviali tramite opportuni filtri per l eliminazione del materiale in sospensione (foglie, detriti, sabbia, ecc. ); il serbatoio sarà dotato di "troppo pieno" per il deflusso dell'acqua in eccesso. L impianto di raccolta e riutilizzo delle acque piovane prevede i seguenti componenti essenziali: Il sistema di raccolta vero e proprio, cioè l insieme degli elementi che raccolgono le acque meteoriche e le convogliano verso il serbatoio di accumulo a partire dalle superfici di copertura investite dalla pioggia, quali grondaie, converse, pluviali; Il sistema di filtraggio, che ha la funzione di trattenere o separare dall acqua tutto il materiale (fogliame, detriti, ecc ) che, andando a depositarsi nel serbatoio di accumulo, determinerebbe un deterioramento della qualità dell acqua e un intasamento delle condotte o del sistema di pompaggio; Il serbatoio di accumulo, cioè la cisterna di raccolta delle acque meteoriche di appropriata capacità, con un accesso sicuro e dotata di dispositivo di troppo pieno.

3 Il sistema di utilizzo, mediante elettropompa sommersa. Particolare attenzione è stata prestata alle acque di dilavamento dei parcheggi e delle aree immediatamente vicine ad essi, in relazione al fatto che le acque meteoriche prima di essere immesse nella rete fognaria comunale saranno trattate nell impianto di depurazione nell ipotesi che queste siano inquinate da sostanze pericolose quali, olii, idrocarburi, ecc.. Riferimento Normativo: - Delibera C.I.T.A.I. del : Tutela delle acque dall inquinamento e s.m.i.. Valutazione della portata meteorica Ci si propone di effettuare una raccolta in canale interrato a pelo libero delle acque meteoriche riferite al bacino imbrifero. Il calcolo, viene eseguito facendo riferimento ai dati di piovosità della zona e tenendo conto del bacino di raccolta delle acque stesse. La portata assunta per il dimensionamento dei canali è stata calcolata con il metodo dell'invaso, applicando la relazione proposta dal G.Tesoriere : Q = x C x I x S Q del bacino cui la sezione sottende. Q = C x x I x S x 10 [mc/sec] 3600

4 Dove simboli hanno il seguente significato: C coefficiente di deflusso I intensità di pioggia (mm/h) S superficie sottesa (Ha) Il coefficiente di deflusso è anche definito come coefficiente di assorbimento dei terreni, seppure dipenda da altri fattori strettamente connessi. Rappresenta il rapporto tra il volume di acque defluita attraverso la sezione considerata nel tempo T ed il volume meteorico affluito al bacino nello stesso tempo. questo coefficiente, come è ben noto, dipende da numerosi fattori come la intensità di pioggia e la sua durata, il grado di umidità atmosferica, la natura dei terreni, ecc. Nel casi in esame, però poiché si tratta di piccoli bacini, interessano eventi di notevole intensità e breve durata e pertanto molti di questi fattori influiscono in misura poco rilevante. In progetti di fognatura e per piogge di durata di un ora, i valori di C comunemente adottati vanno da 0.10 per bacini interessati da giardini, boschi e parchi a per bacini interessati da costruzioni civili con notevole intensità edilizia. Per il presente progetto, vista la situazione edilizia e la previsione dello strumento urbanistico, si è fatto riferimento ai valori che normalmente vengono usati per zone abitate si è scelto il valore C =0.70, e per i bacini interessati da terreni agrari C =0.20. Calcolo delle Portate bianche Per la determinazione della portata si adotterà la formula di Bell modificata per la Sicilia realizzata su basi sperimentali, essendo I =80 mm ( intensità media in mm/h)

5 Calcolo delle Portate Q=2.755*C*J*A C 0,8 A (Ha) 1,42 Q (mc/sec) 0,60855 Dimensionamento delle tubazioni Si ipotizza di impiegare un tubo in PVC Ф400 Tubo 440 Portata Smaltibile i R=A/P Area Perimetro 0,03 0,11 0,15 1,3816 c V=cR 2/3 i 1/2 X=cR^1/ Q=XAVRi mc/sec Q Ф 440 Sono state osservate tutte le prescrizioni dell allegato n.4 della delibera del CITAI del , relativamente ai previsti impianti di raccolta ed allontanamento delle acque bianche e nere. Le canalizzazioni fognarie e le opere d'arte connesse saranno impermeabili alla penetrazione di acque dall'esterno e alla fuoriuscita di liquami dal loro interno nelle previste condizioni di esercizio, rispondenti alle norme DIN 4033 e Le sezioni prefabbricate assicureranno l'impermeabilità dei giunti di collegamento e la linearità del piano di scorrimento. Le canalizzazioni e le opere d'arte connesse resisteranno alle azioni di tipo fisico, chimico e biologico eventualmente provocate dalle acque reflue e/o superficiali correnti in esse. Tale resistenza sarà assicurata sia dal materiale costituente le canalizzazioni, che da idonei rivestimenti. Il regime delle velocità delle acque nelle canalizzazioni sarà tale da evitare sia la formazione di depositi di materiali, che l'abrasione delle superfici interne. I manufatti d ispezione sono stati previsti ad ogni confluenza di canalizzazione in un'altra, ad ogni variazione planimetrica tra due tronchi retti, ad ogni variazione di livelletta ed in corrispondenza d ogni opera d'arte particolare.

6 I manufatti di cui sopra, hanno dimensioni tali da consentire l'agevole accesso al personale addetto alle operazioni di manutenzione e controllo. La giacitura nel sottosuolo delle reti fognarie è realizzata in modo tale da evitare interferenze con quella d altri sottoservizi. In particolare le canalizzazioni fognarie sono sempre tenute debitamente distanti dalle condotte d acqua potabile. Saranno osservate, inoltre, le prescrizioni dell allegato tre ai punti n. 2.3 e della delibera del CITAI del , riguardo all istallazione ed esercizio degli impianti d acquedotto. Le caditoie sono munite di dispositivi idonei ad impedire l'uscita dalle canalizzazioni di animali vettori e/o di esalazioni moleste. Esse sono disposte a distanza mutua, tale da consentire la veloce evacuazione nella rete di fognatura delle acque di pioggia e comunque in maniera da evitare ristagni di acque sulle sedi stradali o sul piano di campagna. Di fatto, saranno costituite da pozzetto in conglomerato cementizio, con sifone antiratto, con chiusino con telaio in ghisa e riempimento conforme alle norme UNI EN 124, delle dimensioni di 50x80x50. Esse saranno collegate, con tubo 160 mm in PVC opportunamente sigillati, alla rete acque bianche in corrispondenza dei pozzetti.

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