Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo. I temi della mostra. NIPPON-multimedia.

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Teodora Marchi
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1 I temi della mostra

2 Benvenuto Le stampe erotiche, chiamate shunga, acquistano popolarità in Giappone nel periodo che va dal 1600 al 1800, grazie all emergenza di una classe sociale molto forte economicamente. Stampate su carta con tavolette di legno intagliate, oltre al loro esplicito erotismo, rappresentano anche un fenomeno artistico importante. Queste stampe offrono infatti uno sguardo su molti aspetti peculiari della società giapponese dell epoca. Gli shunga La parola shunga significa letteralmente pitture della primavera. La primavera talvolta era usata in Giappone come metafora per alludere al sesso. Gli shunga sono stampe erotiche appartenenti alle xilografie policrome della scuola ukiyo-e. Le stampe rappresentano una delle espressioni artistiche di maggior rilievo nel periodo compreso tra il XVII e XIX secolo. Questo periodo è conosciuto sia come periodo Edo, dall antico nome di Tokyo, sia come periodo Tokugawa, dal nome della dinastia al potere. La classe dirigente a quell epoca era l aristocrazia. Accanto a questi nobili però, c era una vasta classe di mercanti e artigiani molto ricchi, chiamati Chonin. I Chonin, esclusi dal potere politico, erano desiderosi di godersi la vita. Appassionati frequentatori del teatro Kabuki, erano anche grandi consumatori di stampe ukiyo-e e shunga. Perfino i grandi maestri dell ukiyo-e, dunque, lavorarono agli shunga, che garantivano migliori guadagni. Gli shunga nascono normalmente in serie di 12, come i mesi dell anno. Hanno diversi formati: stampe, libri, libretti tascabili. Le stampe decoravano la casa, i libri potevano essere presi in prestito, mentre i libretti erano portati in giro come portafortuna, sia da uomini sia da donne. Gli artisti e le scuole Diverse scuole furono attive nella realizzazione di shunga. Le scuole sono fondate dagli artisti più famosi, e normalmente tutti i discepoli prendono il nome del primo maestro. Molti pittori shunga stavano a Edo o ad Osaka, centri ricchi e importanti, più dell allora capitale imperiale Kyoto. Fino al 1760, il cosiddetto periodo dei primitivi, le stampe sono monocrome e le forme più massicce. Il periodo d oro, tra il 1760 e il 1820, si caratterizza per stampe policrome, forme più slanciate e anche più ricche. NIPPON-multimedia ı. I temi della mostra 2

Queste stampe offrono infatti uno sguardo su molti aspetti peculiari della società giapponese dell epoca. Gli shunga La parola shunga significa letteralmente pitture della primavera.

3 Infine nel periodo tardo, che va fino alla fine XIX secolo, la tendenza è quella di riproporre dei temi classici reinterpretati. Kitagawa Utamaru è forse il più famoso pittore di shunga; visse tra il 1753 e il È noto soprattutto per la sua capacità di rappresentare la bellezza femminile, introducendone la componente psicologica. Un altro maestro è Isoda Koryusai, attivo tra il 1760 e il Koryusai era un Samurai. Divenuto un ronin alla morte del suo padrone e quindi sciolto dal vincolo di fedeltà, si dedicò alla pittura. Nishikawa Sukenobu, uno dei primitivi, fu attivo a Kyoto. Le sue stampe in bianco e nero, in particolare di figure femminili, sono caratterizzate da un tratto delicato. Un maestro del periodo d oro, invece, è Torii Kiyonaga, il cui nome alla nascita era Sekiguchi Shinsuke. Prese il nome dalla scuola Torii, di cui fu il quarto titolare. La scuola Torii era legata alla rappresentazione degli attori del teatro Kabuki. Katsushika Hokusai, nato nel 1760 in un sobborgo contadino di Edo, a 18 anni iniziò l apprendistato come incisore su legno. Si dedicò alla rappresentazione del teatro kabuki e di paesaggi, come le vedute del Monte Fuji. Spesso è difficile attribuire i lavori a questo maestro perché lungo la propria vita assunse molti pseudonimi, probabilmente per evitare la censura politica. Eros e oltre l eros Ad un primo sguardo, l amplesso e le dimensioni smisurate degli organi genitali sembrano l unico soggetto delle stampe shunga. L aspetto erotico era importante a più livelli: per stimolare i sensi ed intrattenere, ed anche forse sorprendentemente per educare le giovani donne alla vita sessuale. La scena dell amplesso, certo, attirava l attenzione degli acquirenti delle stampe del tempo, tanto quanto oggi quella dei visitatori. È comunque molto interessante dedicarsi ai dettagli oltre l Eros, ai piccoli elementi di cornice, vero messaggio del pittore. Gli shunga, infatti, regalano uno sguardo sulla società giapponese di quel periodo: i volti, il kimono, i mobili, il rito del tè, lo scorrere delle stagioni, i paesaggi. Sono dettagli che permettono di cogliere aspetti di una borghesia ricca e desiderosa di godersi la vita, su molti fronti. Alle volte gli shunga mostrano anche ambienti domestici e familiari, ma per lo più è il mondo della ricca borghesia ad essere rappresentato, la vita mondana, e con lei gli interni delle case verdi, le case a pagamento delle geishe e delle oiran, molto pulite, eleganti e curate. NIPPON-multimedia ı. I temi della mostra 3

È noto soprattutto per la sua capacità di rappresentare la bellezza femminile, introducendone la componente psicologica. Un altro maestro è Isoda Koryusai, attivo tra il 1760 e il 1780.

4 Gli shunga e la società giapponese Gli shunga ci permettono di cogliere molti aspetti della società giapponese nel periodo tra il 1600 e il Possiamo comprendere il ruolo della donna, che secondo l etica confuciana - è soggetta ad una triplice sottomissione: serva del padre prima, del marito poi, infine dei figli. I matrimoni in quel periodo sono combinati e se l uomo non ne è soddisfatto, ha il diritto di andare a cercare altrove quelle passioni che non è riuscito a trovare all interno del matrimonio. Nelle grandi città c erano interi quartieri di donne a pagamento, detti case verdi, in cui gli uomini trovavano geishe e oiran. Le oiran sono le prostitute. Le geishe sono invece donne che intrattengono l uomo, ma ad alto livello, con musica, canto, danza, cerimonia del tè etc. Le donne ritratte in atteggiamento colto negli shunga, ad esempio mentre scrivono, sono quasi sempre geishe: donne colte, eleganti e raffinate. Gli uomini, fuori dal matrimonio, non cercavano solo avventure a pagamento, ma vere e proprie relazioni intellettuali, che le loro mogli poco colte non potevano offrire. Le oiran appaiono invece con un abbigliamento meno raffinato, più appariscente, piuttosto eccessivo. Gli shunga servono anche da manuale della buona moglie, insegnando come comportarsi col marito. Le rare rappresentazioni di mogli, come la donna che allatta, si possono cogliere grazie ad un particolare copricapo, lo tsunokakushi, che poteva essere indossato solo da donne sposate. Le tecniche degli shunga Gli shunga, e le stampe ukiyo-e in generale, derivano dalla pittura. Inizialmente erano rotoli che venivano dipinti. L origine è antica e cinese, importata successivamente in Giappone. Dalle pitture costose si passò poi alle stampe, diminuendo i costi e favorendo una diffusione su larga scala. Le stampe si ottenevano grazie a matrici di legno incise. In principio, le stampe erano monocrome, poi divennero policrome, grazie a passaggi di matrici con colori diversi sovrapposti l uno all altro. La figura principale nella produzione di shunga era il libraio-editore, che commissionava ad un pittore il soggetto, sosteneva i costi e infine curava la collocazione sul mercato del prodotto finito. Cruciale per il successo della stampa era ovviamente il pittore, cioè colui che eseguiva materialmente il lavoro, facendo il disegno a pennello. Il disegno veniva quindi inciso sulla matrice di legno da un artigiano incisore. Il capo bottega normalmente si occupava delle parti più difficili, mentre il lavoro più grossolano veniva lasciato agli apprendisti. NIPPON-multimedia ı. I temi della mostra 4

I matrimoni in quel periodo sono combinati e se l uomo non ne è soddisfatto, ha il diritto di andare a cercare altrove quelle passioni che non è riuscito a trovare all interno del matrimonio.

5 Difficoltà si ponevano quando si trattava di incidere delle trame molto sottili e molto fitte su uno spazio piccolo, come nel caso di una zanzariera. Infine c era lo stampatore, dalla cui abilità dipendeva l esito finale, soprattutto nelle stampe policrome. Ogni colore era steso su una matrice e sovrapponendo le varie matrici venivano fatti più passaggi. Era lo stampatore quindi ad avere il merito di realizzare gli effetti sul colore. La mostra La mostra comprende stampe shunga realizzate tra il 1600 e il 1800 e ospita una varietà di formati: stampe, libri e libretti. La mostra, presso il Museo delle Culture, è suddivisa in quattro sale: la prima sala presenta una selezione di immagini del primo periodo, la seconda sala invece è dedicata a Utamaro, il più noto dei maestri di shunga. Nella terza sala si possono ammirare una serie di libri di shunga, rappresentanti dell ultimo periodo. La quarta sala, presenta una multivisione interattiva con le immagini delle opere in catalogo ma non esposte. Invito alla Mostra La mostra - Arte ed Eros in Giappone nel periodo Edo è un occasione straordinaria per apprezzare appieno un importante espressione artistica di grandissimo rilievo in Giappone fino alla fine del XIX secolo. Le stampe erotiche, per la loro estetica e per le loro tematiche, hanno esercitato un influenza profonda sulla cultura giapponese contemporanea, inclusi i Manga. NIPPON-multimedia ı. I temi della mostra 5

Ogni colore era steso su una matrice e sovrapponendo le varie matrici venivano fatti più passaggi. Era lo stampatore quindi ad avere il merito di realizzare gli effetti sul colore.

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