VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE ai Sensi della Legge 447/95

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1 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AMBIENTALE ai Sensi della Legge 447/95 Relativa a: Attività estrattiva presso CAVA PERDERA ubicata all interno del Comune di Terenzo (PR) Sede Legale 132 Localita' Cassio, Terenzo, PR Tel descrizione REV DATA RILIEVI D.Lgs.n. 447/95 Legge Regionale 15/2001 DGR 673/2004 D.P.C.M DPCM 14/11/97 DPCM 16/03/1998 NTA Class. Ac. Territorio Comunale 0/ Aprile Aprile 2018 DATA EMISSIONE 09/04/2018 La Committenza Il tecnico competente in acustica Sig.ra Giulia Magnani Determina Autorizzazione Provincia di Parma (Legale Rappresentante) n. 738 del 14/03/2011 LA PIETRA DI CASSIO DI GIULIA MAGNANI (Dott. Ing. Fragni Barbara)

2 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.2 di 29 INDICE 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI NORMATIVA DI RIFERIMENTO SCOPO DEL LAVORO DATI IDENTIFICATIVI DELL ATTIVITÀ ANALISI DEL QUADRO NORMATIVO E DELL AREA OGGETTO DELLA VALUTAZIONE IL D.P.C.M. 01/03/1991 E IL D.P.C.M. 14/11/ ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI TERENZO (PR) INQUADRAMENTO DELL AREA OGGETTO DI INDAGINE CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE E DELLA RUMOROSITÀ AMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE DEI RECETTORI SENSIBILI CALCOLO DELL AUMENTO DELLA RUMOROSITA AMBIENTALE VALORI MISURATI/CALCOLATI E VERIFICA DEI LIMITI DI LEGGE CONCLUSIONI ALLEGATI REPORT RILIEVI ACUSTICI EFFETTUATI CRITERIO DIFFERENZIALE (ART.4 D.P.C.M ) CERTIFICATI DI TARATURA E SCHEDA TECNICA FONOMETRO AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI TECNICO COMPETENTE PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI TERENZO (PR)... 29

3 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.3 di 29 1 RIFERIMENTI LEGISLATIVI NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs.n. 447/95 - Legge Regionale 15/ DGR 673/ D.P.C.M DPCM 14/11/97 - DPCM 16/03/ NTA Class. Ac. Territorio Comunale. 2 SCOPO DEL LAVORO La presente relazione viene prodotta in base alle prescrizioni delle vigenti leggi (L. n 447/95 e L.R. Emilia Romagna n. 15 del 09/05/2001 ed alla Del. G.R. Emilia Romagna n del 09/10/ DPCM , DPCM D.P.C.M 16/03/1998) così come previsto dal PRG del Comune di Terenzo (PR). L intervento in esame prevede lo svolgimento delle attività estrattive per l area di cava denominata Cava Perdera ubicata in Cassio Parmense, nel comune di Terenzo (PR). La presente relazione riporta le condizioni dello stato acustico dell area in cui si svolge l attività della LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani le previsioni dell impatto acustico che l attività in esame comporterà sul clima acustico dell area in cui si svolge l attività di LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani al fine di verificare la compatibilità o meno dell intervento in esame con i limiti previsti dalla zonizzazione acustica del territorio comunale. Sono stati eseguiti i monitoraggi acustici previsti, secondo le seguenti procedure: è stato eseguito 1 monitoraggio acustico (M1F), lungo il lato NORD (Punto P1) del perimetro che delimita l area di pertinenza della ditta LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani, per la misura del rumore residuo. Tale campionamento ha avuto durata di circa 24 ore ed è stato eseguito in data 5-6 Aprile Il fonometro è stato posizionato con il microfono posto ad altezza di circa 2 metri dal p.c. Le condizioni meteo sono risultate stabili. La procedura utilizzata per compiere i rilievi fonometrici è rispondente alla normativa vigente in materia (Decreto Ministeriale 16/03/98). 3 DATI IDENTIFICATIVI DELL ATTIVITÀ Ragione Sociale Sede legale Insediamento in esame Tipologia di attività LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani Località Cassio, Terenzo (PR) Località Cassio, Terenzo (PR) Cava Perdera Estrazione di pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia Codice ISTAT Orario di Lavoro Lavoro diurno in turno unico / Tabella 1- Identificazione dell attività. 4 ANALISI DEL QUADRO NORMATIVO E DELL AREA OGGETTO DELLA VALUTAZIONE Si è proceduto ad una analisi quanto più possibile aggiornata del quadro legislativo attuale, sulla base sia dei dispositivi ad oggi pubblicati sulla G.U. della Repubblica, quali il D.P.C.M. 1 marzo 1991 e la nuova Legge Quadro sull Inquinamento Acustico (L. 26/10/1995, n. 447), e dei suoi decreti attuativi.

4 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.4 di IL D.P.C.M. 01/03/1991 E IL D.P.C.M. 14/11/1997 Il 1/3/1991 è stato emanato il D.P.C.M. dal titolo Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno ; nell allegato A al D.P.C.M. citato vengono sancite le modalità di misura del livello sonoro (quantificato in modo univoco tramite il Livello di Pressione Sonora Continuo Equivalente Ponderato A, L AeqT ) e le penalizzazioni nel caso di rumori con componenti impulsive o tonali. Nell allegato B vengono invece riportati i limiti massimi di rumorosità ammessa in funzione della destinazione d uso del territorio. In base al DPCM 01/03/1991 e al DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore si riportano di seguito i limiti massimi di rumorosità ammessa in funzione della destinazione d uso del territorio: Tabella 2- limiti massimi di rumorosità ammessa in funzione della destinazione d uso del territorio I - Aree particolarmente protette Leq = 50 db(a). II - Aree prevalentemente residenziali Leq = 55 db(a). III- Aree di tipo misto Leq = 60 db(a). IV - Aree di intensa attività umana Leq = 65 db(a). V - Aree prevalentemente industriali Leq = 70 db(a). VI - Aree esclusivamente industriali Leq = 70 db(a). Nel periodo notturno (dalle alle 6.00) i limiti di rumorosità delle classi I-V vengono ridotti di 10 db(a). La applicabilità dei limiti suddetti è subordinata alla zonizzazione del territorio, che compete ai singoli Comuni. In attesa che essi provvedano a tale incombenza, valgono comunque limiti provvisori basati sulla zonizzazione urbanistica. In particolare essi sono: Tabella 3- limiti provvisori basati sulla zonizzazione urbanistica - Tutto il territorio nazionale Leq = 70/60 db(a) (D/N) - Zona A D.M. 1444/68 Leq = 65/55 db(a) (D/N) - Zona B D.M. 1444/68 Leq = 60/50 db(a) (D/N) - Zona esclusivamente industriale Leq = 70/70 db(a) (D/N) Le aree residenziali di completamento sono usualmente classificate in zona B, mentre i centri storici sono in zona A. Per le zone non esclusivamente industriali indicate in precedenza, oltre ai limiti massimi in assoluto per il rumore, sono stabilite anche le seguenti differenze da non superare tra il livello equivalente del rumore ambientale e quello del rumore residuo (criterio differenziale): 5 db (A) per il Leq (A) durante il periodo diurno. 3 DB (A) per il Leq (A) durante il periodo notturno. La misura deve essere effettuata nel tempo di osservazione del fenomeno acustico negli ambienti abitativi.

5 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.5 di ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI TERENZO (PR) Il Comune di Terenzo NON ha ancora approvato una propria zonizzazione Acustica, pertanto occorre fare riferimento ai limiti stabiliti dal DPCM 01/03/1991 per il periodo transitorio, in relazione alla destinazione d uso del territorio in cui sorgerà la sede della ditta nonché il territorio circostante. Per individuare correttamente tali limiti si farà riferimento alla Tav.2 del PRG del Comune di Terenzo del Novembre 2013 approvata con delibera di Consiglio Comunale n 36 del 24/04/2014.

6 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.6 di 29 L attività estrattiva sorgerà quindi in zona specifica zona produttiva disciplinata da piano urbanistico attuativo di iniziativa privata cava perdera circondata prevalentemente da zone agricole normali; mentre si individua un recettore sensibile collocato nelle vicinanze del sito estrattivo identificato come Nuclei isolati e di fatto circondato da zone agricole normali.

7 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.7 di 29 In attesa che il comune di Terenzo provveda alla classificazione acustica, ai sensi dell art. 8 del DPCM 14/11/1997 si applicano i limiti di cui all art. 6, comma 1, del DPCM 01/03/91. Vista la collocazione urbanistica stabilita nel PRG del Comune di Terenzo (Si veda l estratto sopra riportato e Tav 2 in allegato ). Ai sensi dell art. 6 del DPCM 01/03/91, si ipotizza che: l azienda sia ubicata in zona Tutto il territorio Nazionale con limiti di immissione di 70 dba diurni e 60 dba notturni e limiti di immissione differenziali stabiliti in 5 dba (periodo diurno) e 3 dba (periodo notturno). il recettore sensibile maggiormente sfavorito R1 sia ubicato in zona B con limiti di immissione di 60 dba diurni e 50 dba notturni e limiti di immissione differenziali stabiliti in 5 dba (periodo diurno) e 3 dba (periodo notturno). I limiti considerati sono quindi i seguenti: Limiti massimi di rumorosità ammessa in funzione della destinazione d uso della zona in cui sorge la ditta Limite diurno Limite notturno Tutto il territorio Nazionale 70 db(a) 60 db(a) Limiti massimi di rumorosità ammessa in funzione della destinazione d uso del territorio circostante Limite diurno Limite notturno Zona B 60 db(a) 50 db(a) L azienda NON prevede lavoro notturno.

8 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.8 di INQUADRAMENTO DELL AREA OGGETTO DI INDAGINE L area in cui è inserita l azienda è un area prevalentemente agricola e boschiva, come si può vedere dalla fotografia aerea qui sotto riportata. L intera area di pertinenza della Cava Perdera dove si svolge l attività LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani confina: a SUD con zone boschive classificate come indicato nel paragrafo precedente. a EST con zone boschive classificate come indicato nel paragrafo precedente. a NORD con zone boschive classificate come indicato nel paragrafo precedente. a OVEST con zone boschive classificate come indicato nel paragrafo precedente. Cava Perdera Figura 3. Inquadramento satellitare dell area oggetto di indagine

9 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.9 di 29 5 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE E DELLA RUMOROSITÀ AMBIENTALE La ditta LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani svolgerà il proprio lavoro in orario diurno, con turno di 8 ore, usualmente dalle 7.30 alle e dalle alle Le attività verranno quindi comunque svolte in fascia diurna. Per la caratterizzazione della rumorosità ambientale in assenza della sorgente disturbante si è preso in considerazione il rilievo del rumore di fondo effettuato in data 5 e 6 Aprile 2018 nel punto di misura M1F. È bene considerare che la morfologia del territorio circostante e la vegetazione nei dintorni dell area di pertinenza della cava limitano fortemente la propagazione delle emissioni sonore verso l esterno; che pertanto non influenzeranno significativamente il rumore ambientale presente ai recettori. Il funzionamento delle attrezzature previste per l attività estrattiva non sarà continuativo nell arco del turno di lavoro; le macchine da lavoro verranno utilizzate in base all occorrenza; pertanto l influenza delle emissioni sonore determinate dalle suddette sul rumore ambientale esistente si prevede limitata. Al fine quindi di valutare tale effetto sulla rumorosità ambientale presente in prossimità dei recettori sensibili, si procede al calcolo di aumento della rumorosità ambientale. Le attrezzature previste per lo svolgimento delle attività in ambito estrattivo sono le seguenti: Pala gommata; Autocarro 4 assi; Escavatore. Al fine quindi di valutare tale effetto sulla rumorosità ambientale presente nell area adiacente si è deciso di procedere nel seguente modo: è stata effettuata una misura in corrispondenza del lato NORD (M1); Si è proceduto al calcolo del livello sonoro contribuito dalle sorgenti rumorose E1-E2-E3, considerando il valore di potenza sonora e la distanza misurata fra il punto di misura M1 e il baricentro della sorgente stessa. In tale calcolo si è tenuto conto oltre alla distanza geometrica fra sorgente ricevitore anche della direttività della sorgente sonora. È bene sottolineare che a fini maggiormente cautelativi, si è deciso di considerare una rumorosità media pari alla potenza sonora emessa dalle sorgenti nelle condizioni di lavoro più gravose inoltre la reale attività delle sorgenti previste, come indicato in precedenza, è sporadica e non continuativa nell arco del turno di lavoro; pertanto si può supporre, a fini maggiormente cautelativi, che il funzionamento nell arco del turno lavorativo sia inferiore a 8 ore ciascuno valutando così una situazione di lavoro peggiorativa difficilmente riscontrabile nella normale conduzione delle attività.

10 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.10 di 29 6 CARATTERIZZAZIONE DEI RECETTORI SENSIBILI La morfologia montagnosa del territorio circostante la cava rende il recettore R1 unico recettore sensibile ubicato ad una distanza di 241 metri dal confine di Cava in direzione Ovest. L influenza delle emissioni sonore in oggetto sul rumore ambientale esistente al recettore R1 è irrilevante grazie all elevata distanza tra sorgenti in esame e recettori e per mezzo dei versanti rocciosi e della fitta vegetazione presente che fungono da barriere naturali alla propagazione del rumore. Dall analisi della zonizzazione acustica si evidenziano le seguenti corrispondenze: Recettori Limite diurno Limite notturno Classe R1 60 db(a) 50 db(a) Zona B R1 d=241 M1 Vedi i risultati dei rilievi acustici in allegato al presente documento. L azienda non prevede lavoro notturno. Nessuna sorgente sonora risulta attiva in orario notturno. Pertanto al fine quindi di rilevare l effetto della rumorosità emessa dalla LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani e di verificarne la compatibilità o meno con i limiti previsti dal PRG del territorio circostante si dovrà considerare il solo periodo diurno. Vedi i calcoli seguenti e i risultati dei rilievi acustici in allegato al presente documento.

11 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.11 di 29 7 CALCOLO DELL AUMENTO DELLA RUMOROSITA AMBIENTALE Per il calcolo dell aumento della rumorosità ambientale si è proceduto, come già accennato alla determinazione della potenza sonora emessa dalle sorgenti E1-E2-E3. Per la determinazione della potenza sonora delle singole sorgenti si ricorre ai dati riportati sui Manuali di Uso e Manutenzione e Dichiarazioni di Conformità delle singole attrezzature considerate. Attrezzature utilizzate E1 Pala gommata Fiat Kobelco 270 E2 Autocarro 4 assi Mercedes Actros E3 Escavatore Fiat Kobelco 385 Livello di pressione sonora Lw 107 db(a) 91 db(a) 107 db(a) Si è proceduto poi al calcolo del livello sonoro contribuito dalle singole sorgenti E1-E2-E3 considerando il valore della distanza misurata fra il fra il punto di misura P1 in prossimità dei recettori sensibili e il baricentro delle sorgenti stesse. In tale calcolo si è tenuto conto oltre alla distanza geometrica fra sorgente e ricevitore anche della direttività della sorgente sonora (ID=0). Lw E1 = 107 db livello di potenza sonora alla sorgente de1 = 93 m distanza fonometro Punto M1 sorgente E1 Lp E1 = 59,6 db livello di pressione sonora E1 calcolato al Punto M1 Lw E2 = 91 db livello di potenza sonora alla sorgente de2 = 85 m distanza fonometro Punto M1 sorgente E2 Lp E2 = 44,4 db livello di pressione sonora E2 calcolato al Punto M1 Lw E3 = 107 db livello di potenza sonora alla sorgente de3 = 95 m distanza fonometro Punto M1 sorgente E3 Lp E3 = 59,4 db livello di pressione sonora E3 calcolato al Punto M1 Si è proceduto infine alla somma delle pressioni sonore al recettore (punto M1) prodotte da ciascuna sorgente sonora considerata secondo la seguente formula. Si ottengono i seguenti valori di rumorosità ambientale i Leq diurno misurato in M1 SORGENTE RUMOROSA E1 SORGENTE RUMOROSA E2 SORGENTE RUMOROSA E3 La,eq,tot diurno in M1= Lp,i (db) 50,2 db(a) LpE1 = livello di pressione sonora E1 calcolato al Punto M1= 59,6 db(a) LpE2 = livello di pressione sonora E2 calcolato al Punto M1= 44,4 db(a) LpE3 = livello di pressione sonora E3 calcolato al Punto M1= 59,4 db(a) *62,8 db(a) Ricordiamo che, a fini maggiormente cautelativi, i calcoli sono stati effettuati considerando attive tutte le sorgenti di rumore contemporaneamente attive; pertanto è stata valutata una situazione di lavoro peggiorativa difficilmente riscontrabile nella normale conduzione delle attività.

12 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.12 di 29 8 VALORI MISURATI/CALCOLATI E VERIFICA DEI LIMITI DI LEGGE I risultati del rilievo acustico del rumore di fondo M1F sono riassunti in tab. seguente: Il livello di rumore di fondo DIURNO è stato acquisito nella fascia oraria (Data 05/04/2018). Il livello di rumore di fondo NOTTURNO è stato acquisito nella fascia oraria (Data 05-06/04/2018). DATI DIURNO NOTTURNO M1F Leq 50,2 db(a) 58,8 db(a) VERIFICA Leq OK OK L A eq max 77,7 db(a) 81,9 db(a) L A eq min 24,6 db(a) 26,8 db(a) L A eq h gravosa 55,5 db(a) 61,0 db(a) L A eq h silenziosa 36,2 db(a) 55,5 db(a) KI 0,0 db(a) KT 0,0 db(a) KB 0,0 db(a) Δ L A eq -19,8-1,2 LD +3,7* / VERIFICA LD OK / CLASSE DI RISPETTO V LIMITI 70 db(a) 60 db(a) Tabella 5 - Valori misurati e verifica dei limiti di legge *Per l analisi del criterio differenziale si rimanda all Allegato 10.2 del presente documento. Di seguito i risultati del calcolo di aumento della rumorosità ambientale dovuto alle sorgenti sonore che saranno operative all interno dell ambito estrattivo E1-E2-E3 sono riassunti e confrontati con i limiti previsti per legge. La,eq,tot diurno Limite Diurno Verifica 62,8 db(a) 70 db(a) OK Si riscontra pertanto che il valore limite previsto dalla classificazione applicabile al sito estrattivo ed ai recettori sensibili risulta rispettato. L azienda non prevede lavoro notturno. Nessuna sorgente sonora risulta attiva in orario notturno. Vedi i risultati dei rilievi acustici in allegato al presente documento.

13 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.13 di 29 9 CONCLUSIONI Dai valori misurati e dai calcoli effettuati, emerge che la cava di estrazione di LA PIETRA DI CASSIO di Giulia Magnani ubicato all interno dell ambito denominato Cava Perdera in Cassio Parmense Comune di Terenzo (PR) emetterà una rumorosità che rispetta ampiamente i limiti di zona diurni imposti dalla Classificazione del territorio come da PRG del Comune di Terenzo (PR) e i limiti di immissione differenziali imposti dal D.P.C.M Art. 4. A seguito dei risultati ottenuti si esprime parere favorevole all installazione del progetto valutato. Terenzo (PR) 9 Aprile 2018 Il tecnico competente in acustica Determina Autorizzazione Provincia di Parma n. 738 del 14/03/2011 (Dott. Ing. Fragni Barbara)

14 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Ai sensi della L.447/95 ED.1 REV.0 Pag.14 di ALLEGATI REPORT RILIEVI ACUSTICI EFFETTUATI CRITERIO DIFFERENZIALE (Art.4 D.P.C.M ) CERTIFICATI DI TARATURA E SCHEDA TECNICA DEL FONOMETRO AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI TECNICO COMPETENTE PLANIMETRIA E MAPPALE CATASTALE DELL UNITÀ IMMOBILIARE IN OGGETTO ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI TERENZO (PR)

15 10.1 REPORT RILIEVI ACUSTICI EFFETTUATI

16 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.16 di 29 Date rilevamenti: RILIEVO M1F: Giovedì 05/04/2018, Venerdì 06/04/2018 Luogo: LA PIETRA DI CASSIO DI GIULIA MAGNANI Cava Perdera Terenzo (PR) Condizioni meteorologiche: Giovedì 05/04/2018 conformi a quanto indicato al punto 7, allegato B del Decreto 16 marzo Venerdì 06/04/2018 conformi a quanto indicato al punto 7, allegato B del Decreto 16 marzo Strumentazione utilizzata: Fonometro Integratore 01Db Metravib tipo DUO mtr. N Fonometro classe 1 secondo IEC DIREZIONI DI RIFERIMENTO 0-90 (Certificato di Taratura LAT A), IEC EN IEC CEI EA-4/02 Preamplificatore microfono integrato Microfono tipo 40CD MTR. N Calibratore di precisione DELTA OHM HD Schermo antivento per esterni. Calibrazione della strumentazione: effettuata all inizio della misura accertando la tollerabilità prevista. Tempo di riferimento: DIURNO Tempi e sito di misura Collocazione Strumento: Rumore M1F-P1 VISTA AEREA POSTAZIONE DI MISURA 1^ MISURA: M1F (fascia diurna) 08:30:00 (Giovedì 05/04/2018) 17:00:00 (Giovedì 05/04/2018) Rilievo per misurazione rumore RESIDUO postazione M1 2^ MISURA: M1F (fascia notturna) 22:00:00 (Giovedì 05/04/2018) 06:00:00 (Venerdì 06/04/2018) Rilievo per misurazione rumore RESIDUO postazione M1 Vedi Fig. Sotto. Il fonometro è stato posizionato con il microfono posto sul confine, ad altezza di circa 2 metri dal p.c, in prossimità del recettore maggiormente sfavorito. Il rumore residuo risulta avere carattere non stazionario, i picchi sono legati a fenomeni episodici, di natura antropica e veicolare con particolare riferimento ad eventuale traffico veicolare lungo le strade di cava. Non è stata rilevata la presenza di componenti tonali e impulsive (Decreto 16 Marzo 1998). FOTO POSTAZIONE DI MISURA

17 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.17 di 29 REPORT DIURNO (05/04/2018) File _082441_000000_1.CMG Ubicazione Pdicassio Tipo dati Leq Pesatura A Unit db Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Periodo Giorno 24h (Lg) Intervallo temporale Giorno 24h 06:00 22:00 K = 0 dba Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Lg Leq Lmin Lmax db db db db Livello 50,2 50,2 24,6 77,7 File _082441_000000_1.CMG Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax StdDev Pdicassio Leq A db 50,2 24,6 77,7 8,6 Pdicassio Slow A db 50,2 25,7 74,7 8,2 Pdicassio Fast A db 50,2 24,9 76,7 8,5 Pdicassio Impuls A db 55,3 26,9 80,0 8,9 Pdicassio Picco C db 44,5 104,4 11,3 Pdicassio Slow Ist A db 50,2 25,7 74,7 8,2 Pdicassio Fast Inst A db 50,2 24,9 77,2 8,5 Pdicassio Impuls inst A db 55,4 26,8 80,0 8,9 Pdicassio Slow Max A db 25,8 74,7 8,2 Pdicassio Fast Max A db 25,1 77,3 8,6 Pdicassio Impuls Max A db 26,9 80,1 8,9 Pdicassio Slow Min A db 25,7 74,6 8,2 Pdicassio Fast Min A db 24,8 76,2 8,3 Pdicassio Impuls Min A db 26,8 80,0 8,9 COMPONENTI TONALI E IMPULSIVE IN FASCIA DIURNA Decreto 16 marzo 1998 File _082441_000000_1.CMG Ubicazione Pdicassio Sorgente DUO TRIGGER CODE Tipo dati Leq Pesatura A Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Tempo di riferimento Diurno (tra le h 6:00 e le h 22:00) Componenti impulsive Conteggio impulsi 0 Frequenza di ripetizione 0,0 impulsi / ora Ripetitività autorizzata 10 Fattore correttivo KI 0,0 dba Componenti tonali Fattore correttivo KT 0,0 dba Componenti bassa frequenza Fattore correttivo KB 0,0 dba Presenza di rumore a tempo parziale Fattore correttivo KP -3,0 dba Livelli Rumore ambientale misurato LM 32,2 dba Rumore ambientale LA = LM + KP 29,2 dba Rumore residuo LR 48,9 dba Differenziale LD = LA - LR -19,7 dba Rumore corretto LC = LA + KI + KT + KB 29,2 dba File _082441_000000_1.CMG Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Ubicazione Pdicassio Pesatura A Tipo dati Leq Unit db Periodo pio silenzioso (1h) Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Livello 36,2 dba Periodo pio rumoroso (1h) Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Livello 55,5 dba CONDIZIONI METEO Temperatura media 15 C Temperatura minima 13 C Temperatura massima 17 C Punto di rugiada 12 C Umidità media 83 % Umidità minima 67 % Umidità massima 93 % Visibilità media 10 km Velocità vento media 7 km/h Velocità max vento 13 km/h Raffica - Pressione media 1015 mb Pressione media - Pioggia - Fenomeni Nessuno Condizione Meteo Poco nuvoloso

18 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.18 di 29 TRACCIATO TEMPORALE DEL LIVELLO SONORO Pdicassio Leq 200ms A 05/04/ ,2dB 3h00m00s000 SEL 90,5dB h 18h 19h 20h Segnale // Mis. MAPPA TEMPORALE DELLO SPETTRO Pdicassio [medio] 400Hz 44.6dB (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Pdicassio Leq 200ms A 05/04/ ,2dB 3h00m00s000 SEL 90,5dB h 18h 19h 20h Segnale // Mis.

19 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.19 di 29 GRAFICO DELLA DISTRIBUZIONE D AMPIEZZA Pdicassio 1/3 O tt 1kHz 1dBLin 0.0 % GRAFICO DELLA DISTRIBUZIONE CUMULATIVA Pdicassio 1/3 O tt 1kHz 1dBLin %

20 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.20 di 29 REPORTO NOTTURNO (05-06/04/2018) File _082441_000000_1.CMG Ubicazione Pdicassio Tipo dati Leq Pesatura A Unit db Inizio 05/04/ Fine 07/04/ Periodo Notte 24h (Ln) Intervallo temporale Notte 24h 22:00 06:00 K = 0 dba Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Ln Leq Lmin Lmax db db db db Livello 58,8 58,8 26,8 81,9 File _082441_000000_1.CMG Inizio 05/04/ Fine 06/04/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax StdDev Pdicassio Leq A db 58,8 26,8 81,9 8,4 Pdicassio Slow A db 58,8 27,4 75,6 7,9 Pdicassio Fast A db 58,8 27,0 79,2 8,3 Pdicassio Impuls A db 66,5 27,8 84,6 8,9 Pdicassio Picco C db 48,8 111,1 7,6 Pdicassio Slow Ist A db 58,8 27,4 75,7 7,9 Pdicassio Fast Inst A db 58,8 27,0 80,4 8,3 Pdicassio Impuls inst A db 66,5 27,9 84,7 8,9 Pdicassio Slow Max A db 27,4 75,7 8,0 Pdicassio Fast Max A db 27,2 80,5 8,4 Pdicassio Impuls Max A db 27,9 84,7 8,9 Pdicassio Slow Min A db 27,4 75,6 7,9 Pdicassio Fast Min A db 26,8 78,5 8,1 Pdicassio Impuls Min A db 27,9 84,6 8,9 COMPONENTI TONALI E IMPULSIVE IN FASCIA NOTTURNA Decreto 16 marzo 1998 File _082441_000000_1.CMG Ubicazione Pdicassio Sorgente DUO TRIGGER CODE Tipo dati Leq Pesatura A Inizio 05/04/ Fine 06/04/ Tempo di riferimento Notturno (tra le h 22:00 e le h 6:00) Componenti impulsive Conteggio impulsi 10 Frequenza di ripetizione 1,2 impulsi / ora Ripetitività autorizzata 2 impulsi / ora Fattore correttivo KI 0,0 dba Componenti tonali Fattore correttivo KT 0,0 dba Componenti bassa frequenza Fattore correttivo KB 0,0 dba Livelli Rumore ambientale LA 38,4 dba Rumore residuo LR 47,9 dba Differenziale LD = LA - LR -9,5 dba Rumore corretto LC = LA + KI + KT + KB 38,4 dba File _082441_000000_1.CMG Inizio 05/04/ Fine 06/04/ Ubicazione Pdicassio Pesatura A Tipo dati Leq Unit db Periodo pio silenzioso (1h) Inizio 05/04/ Fine 05/04/ Livello 55,5 dba Periodo pio rumoroso (1h) Inizio 05/04/ Fine 06/04/ Livello 61,0 dba CONDIZIONI METEO Temperatura media 15 C Temperatura minima 13 C Temperatura massima 17 C Punto di rugiada 12 C Umidità media 83 % Umidità minima 67 % Umidità massima 93 % Visibilità media 10 km Velocità vento media 7 km/h Velocità max vento 13 km/h Raffica - Pressione media 1015 mb Pressione media - Pioggia - Fenomeni Nessuno Condizione Meteo Poco nuvoloso

21 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.21 di 29 TRACCIATO TEMPORALE DEL LIVELLO SONORO Pdicassio Leq 500ms A 06/04/ ,1dB 8h00m00s000 SEL 110,7dB h 23h 00h 01h 02h 03h 04h 05h 06h Segnale // Mis. MAPPA TEMPORALE DELLO SPETTRO Pdicassio [medio] 400Hz 59.7dB (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Pdicassio Leq 500ms A 05/04/ ,1dB 8h00m00s000 SEL 110,7dB h 23h 00h 01h 02h 03h 04h 05h 06h Segnale // Mis.

22 REPORT RILIEVI ACUSTICI ALL Pag.22 di 29 GRAFICO DELLA DISTRIBUZIONE D AMPIEZZA Pdicassio 1/3 O tt 1kHz 1dBLin 0.0 % GRAFICO DELLA DISTRIBUZIONE CUMULATIVA Pdicassio 1/3 O tt 1kHz 1dBLin %

23 10.2 CRITERIO DIFFERENZIALE (ART.4 D.P.C.M )

24 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.24 di 29 CRITERIO DIFFERENZIALE (Art.4 D.P.C.M ) Il DPCM introduce un ulteriore criterio per la tutela della popolazione dall inquinamento acustico. I livelli sonori misurati all interno degli ambienti abitativi devono rispettare valori limite differenziali di immissione (definiti all art. 2, comma 3, lettera b) della Legge 447/95) di 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno. Tali valori non si applicano nelle aree classificate in classe VI (aree esclusivamente industriali). L applicazione del criterio differenziale è vincolata al superamento dei seguenti valori di soglia al di sotto dei quali ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: - rumore misurato a finestre aperte: 50 dba nel periodo diurno e 40 dba in quello notturno; - rumore misurato a finestre chiuse: 35 dba nel periodo diurno e 25 dba in quello notturno. Tali disposizioni non si applicano alla rumorosità prodotta: - dalle infrastrutture stradali, ferroviarie aeroportuali e marittime; - da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; - da servizi e impianti fissi dell edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo arrecato all interno dello stesso. Presso le strutture scolastiche devono essere rispettati unicamente i limiti diurni qualora, nel periodo notturno, vi sia assenza dei soggetti fruitori. Le aree e le attività soggette a regimi legislativi specifici sono trattate in dettaglio nel paragrafo successivo 1.4 Zone/Attività particolari. Le tecniche di rilevamento, la strumentazione e le modalità di misura del rumore sono quelle indicate nel Decreto del Ministero dell'ambiente del 16/3/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. La differenza tra il rumore ambientale (rumore rilevato con la sorgente rumorosa attiva) e il rumore residuo (rumore rilevato escludendo la sorgente disturbante;) non può essere superiore a 5 dba in diurno o 3 dba in notturno. Poiché l azienda confina con recettori sensibili della medesima classe IV, occorre verificare il rispetto dei limiti differenziali di immissione. Tale dimostrazione è stata evidenziata dalla tabella di seguito riportata. Non essendo stato possibile effettuare le misure negli ambienti abitativi del recettore maggiormente sensibile R1 si è deciso di procedere con il semplice calcolo del Livello differenziale di rumore (LD): differenza tra livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR) nel punto di misura (M1). In questo modo è possibile verificare se il criterio differenziale, con i valori misurati e calcolati, sia rispettato presso il ricettore all esterno dell abitazione. E evidente che se tale criterio e rispettato all esterno dell abitazione, deve essere rispettato anche all interno. Tale dimostrazione è stata evidenziata dai calcoli di seguito riportati. Si è proceduto poi al calcolo del livello sonoro contribuito dalle singole sorgenti E1-E2-E3 considerando il valore della distanza misurata fra il fra il recettore sensibile e il baricentro delle sorgenti stesse. In tale calcolo si è tenuto conto oltre alla distanza geometrica fra sorgente e ricevitore anche della direttività della sorgente sonora (ID=0). Lw E1 = 107 db livello di potenza sonora alla sorgente de1 = 334 m distanza recettore sorgente E1 Lp E1 = 48,5 db livello di pressione sonora E1 calcolato al recettore Lw E2 = 91 db livello di potenza sonora alla sorgente

25 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.25 di 29 de2 = 326 m distanza recettore sorgente E2 Lp E2 = 32,7 db livello di pressione sonora E2 calcolato al recettore Lw E3 = 107 db livello di potenza sonora alla sorgente de3 = 336 m distanza recettore sorgente E3 Lp E3 = 48,5 db livello di pressione sonora E3 calcolato al recettore Si è proceduto infine alla somma delle pressioni sonore al recettore sensibile (R1) prodotte da ciascuna sorgente sonora considerata secondo la seguente formula. Si ottengono i seguenti valori di rumorosità ambientale i Leq diurno misurato in M1 SORGENTE RUMOROSA E1 SORGENTE RUMOROSA E2 SORGENTE RUMOROSA E3 La,eq,tot diurno in M1= Lp,i (db) 50,2 db(a) LpE1 = livello di pressione sonora E1 calcolato al recettore R1= 48,5 db(a) LpE2 = livello di pressione sonora E2 calcolato al recettore R1= 32,7 db(a) LpE3 = livello di pressione sonora E3 calcolato al recettore R1= 48,5 db(a) *53,9 db(a) Ovvero 53,9 db(a) 50,2 db(a) = 3,7 db(a) < 5 db(a) pertanto il limite differenziale è rispettato.

26 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.26 di 29 Considerando un La,eq,tot diurno in M1 calcolato pari a 62,8 db(a) e una distanza da M1 al recettore R1 pari a 241 metri si ottiene che il La,eq,tot diurno portato al recettore è pari a 7,2 db(a) un valore trascurabile che non ha alcuna incidenza sul livello complessivo del rumore di fondo misurato. DATI DIURNO AMBIENTALE La,eq totale calcolato al ricettore (Punto M1) - DIURNO Leq 50,2 db(a) RESIDUO La,eq residuo misurato al ricettore (M1F Punto M1) - DIURNO Leq 50,2 db(a) LD 0 LIMITE LD +5 VERIFICA LD OK CLASSE Tutto il territorio Nazionale

27 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.27 di CERTIFICATI DI TARATURA E SCHEDA TECNICA FONOMETRO Allegati alla presente relazione, sono presenti i relativi certificati di taratura degli strumenti utilizzati.

28 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.28 di AUTORIZZAZIONE ALLO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI TECNICO COMPETENTE Allegati alla presente relazione, è presente autorizzazione allo svolgimento dell attività di Tecnico Competente in Acustica Ambientale.

29 MONITORAGGIO ACUSTICO CRITERIO DIFFERENZIALE ALL Pag.29 di PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI TERENZO (PR)

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