Relazione Impianti comparto Produttivo Pallerone AULLA (MS) Lotto I
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1 Relazione Impianti comparto Produttivo Pallerone AULLA (MS) Lotto I 1/13
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3 Relazione progetto La presente relazione si pone l obbiettivo di confrontare il progetto originario con quanto realizzato fino ad ora nel Comparto produttivo di Pallerone, Aulla (MS) ed elencare le opere incompiute nonché i lavori per completare le stesse secondo il progetto originario. Sono stati effettuati diversi sopralluoghi al fine di valutare le opere ancora da realizzare per portare a completamento quanto inizialmente progettato. Si è tenuto conto anche della suddivisione in due lotti al fine di inserire le opere da completare nella giusta misura. Relativamente al progetto originario è stata fornita la seguente documentazione: Planimetria delle reti idriche (acquedotto e acquedotto industriale) Planimetria della rete di smaltimento acque piovane (fogne bianche) Planimetria reti tecnologiche (Distribuzione elettrica, Rete di telecomunicazione, rete gas) Planimetria rete fognaria (fogne nere) Planimetria rete antincendio Planimetria rete di pubblica illuminazione Relazione illuminotecnica della pubblica illuminazione Relazioni generali sulle alimentazioni e i quadri della pubblica illuminazione Relazione del dimensionamento dell impianto antincendio e dell acquedotto industriale Relazione del depuratore di marca ORM Impianto Pubblica Illuminazione Dai sopralluoghi effettuati l'impianto risulta parzialmente realizzato. L'impianto attualmente si presenta con i sostegni (Pali) parzialmente installati, la rimanente parte è depositata all'interno del comparto. 3/13
4 I corpi illuminanti sono parzialmente installati, quelli non installatati non sono stati trovati durante il sopralluogo.per quanto riguarda l'impianto e l'alimentazione elettrica non sono stati consegnati dei progetti esecutivi, pertanto non si è in grado di capire cosa sia stato realizzato rispetto al progettato, comunque, in generale, si può affermare che l'impianto elettrico si presenta parzialmente mancante e vandalizzato. Figura 1 Pali Pubblica illuminazione abbandonati nel comparto di Pallerone L'analisi del progetto illuminotecnico configura la zona con livelli illumino tecnici molto elevati, ad esempio nella strada di accesso siamo intorno a 2 cd/m2 (valore massimo previsto dalla uni 11248) e nel parcheggio intorno a valori di 1cd/m2, anch'essi molto elevati per un parcheggio. L'impianto totale per il lotto I e II prevedeva l'installazione di n 113 sostegni, 86 corpi illuminanti da 250 W e 89 da 150W per una potenza totale pari a (86 x x 150) W = 35,6 kw.se consideriamo le perdite di circuito e dei corpi illuminanti, per illuminare il comparto abbiamo necessità di una potenza installata pari a 35,6 kw, più le perdite dei corpi illuminanti (considerate il 15%), le perdite sui cavi, che ricordiamo essere per norma contenute entro il 5% di caduta di tensione, per arrivare quindi ad una potenza di esercizio stimata di 42 kw. Considerando che le ore annue di utilizzo di un impianto di pubblica illuminazione sono 4200 h, si stima che solamente per l illuminazione pubblica il consumo energetico annuo è paria (42 kw x 4200) = kwh. Considerando un costo medio di 18 4/13
5 centesimi di arriviamo ad una spesa prevista di circa ,00 annui. Tale considerazione, nonostante i vincoli geometrici e il materiale già installato, ci porta a rivedere il completamento del progetto ponendosi comunque l obbiettivo di ridurre drasticamente i consumi di esercizio che, se non si modifica il progetto originario uniti a quelli manutentivi diventerebbero inaccettabili. Di seguito viene descritta la situazione attuale: Pali attualmente installati: n 22 di altezza 10,80 m n 17 di altezza 8,80 m ne rimangono da installare n 9 da 10,80 m, n 65 da 8,80 m Come già detto, i pali sono presenti nel comparto ma mancano i corpi illuminanti. In totale i corpi illuminanti da installare sono 105 da 100 w ciascuno. In considerazione degli elevati rapporti illuminanti considerati nel progetto iniziale e del rendimento degli attuali corpi illuminanti rispetto quelli installati (tecnologia di 20 anni fa) si possono rivedere le potenze di installazione delle nuove armature da fornire ed installare. Rimane comunque in tale scelta il vincolo della geometria dell impianto, ovvero l'altezza e l'interdistanza dei pali già definita. Pertanto nei sostegni da 10,80 m, verranno installati dei corpi illuminanti da 150 W con lampade SAP e nei pali da 8,80 m dei corpi illuminanti da 100 W SAP. In totale l'impianto sarà composto da 44 corpi illuminati da 250W, 28 da 150W (già installati) e 71 da 100W per una potenza installata totale di (44x250W+45x150W+71x100W)= 22,3 Kw più le perdite del 15% e arriviamo a 26kW. In questo modo, essendo le ore di accensione annue della pubblica illuminazione circa 5/13
6 4200, si stima un consumo di (4200 *26kW)= kwh. La spesa annua prevista, con questa nuova configurazione dell impianto, mantenendo il costo del kwh a 0,18 c e pari a circa ,00. Inoltre, prevediamo una distribuzione di alimentazione che permetta uno spegnimento parziale dell'impianto dopo un certo orario, non creando ovviamente zone buie ma permettendo di dimezzare da una certa ora in poi le lampade accese. Si stima che alle 22 si può dimezzare l'illuminazione permettendo cosi una riduzione dei consumi di un 40% e quindi anche di spesa energetica. Con questo ulteriore accorgimento, pertanto, si stima un costo annuo di ,00 ovvero il 30% di ciò che era stato previsto con il progetto iniziale. In futuro con un cambio tecnologico a corpi illuminanti più efficienti tale costo potrebbe essere ulteriormente ridotto di circa un ulteriore 40%. In considerazione di quanto esposto l'impianto di l'alimentazione sarà costituito da un unico quadro di alimentazione posizionato in maniera baricentrica all'impianto. Da tale quadro si dipartono 6 linee di alimentazione con cavo FG7OR 4x4 mmq. Le linee, meglio identificate in planimetria, alimentano in maniera sfalsata i punti luce; ovvero due corpi illuminanti contigui saranno alimentate da linee differenti, in modo tale da disalimentare, ad un certo orario, la metà delle linee di alimentazione. Impianto Antincendio Nel presente paragrafo vengono descritte le operazioni per portare a compimento l impianto antincendio. Verrà indicato per ciascun macro blocco quanto ancora da completare. L impianto è composto principalmente da seguenti elementi: 1. vasche di accumulo acqua: sono state realizzate due vasche da 125 mc per l accumulo dell acqua. Esse sono state calcolate in modo che la metà degli idranti (30) possano essere alimentati per almeno mezz ora alla portata massima. Le vasche sono state realizzate e possono essere considerate complete, ad eccezione della realizzazione del collegamento della tubazione di riempimento, che pesca acqua dal fiume, e del collegamento alle pompe gemelle dell impianto antincendio. Rispetto al progetto originario, che prevedeva un pozzo ed una pompa che consentiva di riempire la vasca, è stata progettata una variante che prevede di utilizzare l acqua del fiume. Per questa ragione va realizzata l intercettazione del 6/13
7 tubo di mandata, originariamente proveniente dal pozzo, che va collegato al tubo proveniente dalla pompa immersa nel fiume. I collegamenti dalle vasche alle pompe, invece, sono stati predisposti, ma vanno modificati perché realizzati in posizione errata. Per collegare l attacco della pompa è infatti necessario spostare in alto gli attacchi uscenti dalle vasche di circa 40 cm. Figura 2 Tubazione di riempimento delle vasche antincendio e acquedotto industriale 2. Cabina idrica: la struttura è stata realizzata. Essa è realizzata parzialmente sottoterra, per cui per accedervi è necessaria una scala. All interno del locale tecnico è presente l impianto di pressione e le pompe per l acquedotto industriale. È stato predisposto il quadro elettrico generale ma sono rimasti da realizzare i collegamenti con le apparecchiature elettriche e un sistema di telecontrollo che rilevi i segnali e le eventuali anomalie delle apparecchiature stesse. Manca la tubazione di collegamento verso la rete di distribuzione, l impianto di illuminazione e la pompa di sentina per svuotare la cabina da eventuali allagamenti e/o perdite. Inoltre deve essere fornita e posata in opera una scala in acciaio zincato autoportante con gradini antiscivolo per l accesso al locale tecnico.. Infine è necessario effettuare anche alcune opere di risanamento esterno alla struttura e riprendere la guaina isolante. 7/13
8 Figura 3 Cabina Idrica/Locale Tecnico 3. Gruppo di pressione: sono presenti le due pompe diesel e la pompa pilota per mantenere in pressione l impianto. Il gruppo di pressione è stato consegnato e lasciato in mezzo alla cabina idrica, per cui deve essere riposizionato secondo lo schema di progetto. Una volta riposizionato, va collegato, da un lato all uscita della vasca di accumulo e dall altro alla rete di distribuzione che arriva all esterno della cabina. Per il collegamento alla vasca di accumulo, si deve realizzare il raccordo con le flange di aspirazione già presenti nel locale tecnico e le bocche di aspirazione dei gruppi di pressurizzazione. Per compiere tale collegamento risulta necessario correggere l altezza dell uscita dalla vasca di accumulo. 8/13
9 Figura 4 Gruppo di pressione antincendio 4. Rete di distribuzione: la rete è stata realizzata e si trova all esterno della cabina. Rimane da realizzare, come già specificato nel punto precedente, il collegamento con il gruppo di pressurizzazione. Figura 5 Arrivo ex adduzione vasche e partenza antincendio e acquedotto industriale 9/13
10 5. Idranti: non sono stati forniti. È necessario quindi prevedere la fornitura e posa in opera degli idranti (60). Rete di Telecomunicazione Dai sopralluoghi effettuati si può affermare che la distribuzione principale della rete di telecomunicazione è stata realizzata completamente. Mancano tre colonnine Telecom e i collegamenti secondari, ovvero la distribuzione verso gli edifici. Per questa ragione sono state inserite nelle ramificazioni anche la realizzazione di tubazioni di diametro 50 e 125 e alcuni pozzetti. Si può affermare che la rete di cavidotti al servizio della rete di telecomunicazioni sia stata quasi completamente realizzata per i lotti 1 e 2. Impianto Depurazione / fogne nere Il progetto originario prevedeva un impianto di depurazione per lo smaltimento di tutti gli scarichi civili o ad essi assimilabili della capacità di 500 AE (Abitanti Equivalenti). L impianto selezionato è della ditta ORM. L impianto di depurazione non è stato realizzato. Sul posto si trovano solamente le vasche. Figura 6 Vasche impianto depurazione ORM 10/13
11 Non vi è traccia delle pompe ed in generale delle apparecchiature elettriche previste. Nell ipotesi, abbastanza plausibile, che possano essere riutilizzate le vasche, per completare l opera è necessario riacquistare il materiale e metterlo in opera. Sulla base dello schema previsto dalla ORM sono necessari gli apparati elettrici (2 elettropompe trifase di sollevamento/equalizzatore ad immersione, 1 soffiante trifase tipo bistadio a canali laterali CL 10/21, 2 soffianti monofase a membrana mod. 200), il vano tecnico, dove allocare le soffianti, il quadro di distribuzione e l impianto elettrico per l alimentazione degli apparati elettrici. Inoltre è previsto un impianto di allarme sonoro con avvisatore esterno al locale che entri in funzione in caso di anomalia su qualsiasi apparecchiatura elettrica. Per quanto riguarda la rete di raccolta delle fogne nere, essa è quasi completamente realizzata. Mancano i collegamenti alle utenze. Per questa ragione sono stati preventivati circa 50 metri di sviluppo con relativi pozzetti (3) e l adeguamento delle altezze dei pozzetti al manto stradale. Fogne bianche Per quanto rilevabile durante il sopralluogo, la rete di smaltimento delle acque meteoriche è stata quasi completamente realizzata. A parte qualche piccolo tratto appartenente al lotto I, circa una cinquantina di metri, mancano da completare il parcheggio sud-ovest e il raccordo del parcheggio nord-est. Per questa ragione sono stati preventivati circa 460 metri di sviluppo con i relativi pozzetti (circa 50). Acquedotto industriale Nel presente paragrafo vengono descritte le operazioni per portare a compimento l acquedotto industriale. Essendo il locale tecnico in comune, molti aspetti sono in analogia con l impianto antincendio, per cui si seguirà lo stesso schema di verifica. L impianto è composto principalmente da: 1. vasche di accumulo acqua: sono state realizzate due vasche da 125 mc per l accumulo dell acqua. Le vasche sono state realizzate e possono essere considerate complete, ad eccezione della realizzazione del collegamento della tubazione di riempimento, che pesca acqua dal fiume, e del collegamento alle pompe che portano in pressione l acquedotto. Come già indicato, rispetto al progetto originario, che prevedeva un pozzo ed una pompa che consentiva di riempire la vasca, è stata 11/13
12 progettata una variante che prevede di utilizzare l acqua del fiume. Per questa ragione va realizzata l intercettazione del tubo di mandata, originariamente proveniente dal pozzo, e collegato al tubo proveniente dalla pompa immersa nel fiume. Tale collegamento può essere condiviso con le opere per l antincendio. I collegamenti dalle vasche alle pompe sono stati già realizzati. 2. Cabina idrica: essa è in comune con l impianto antincendio, per cui valgono le stesse considerazioni. In aggiunta possiamo dire che all interno della struttura sono presenti le pompe per l acquedotto industriale. È stato predisposto il quadro elettrico generale ma sono rimasti da realizzare i collegamenti con le apparecchiature elettriche. Anche per l acquedotto industriale, manca la tubazione di collegamento verso la rete di distribuzione. 3. Gruppo pompe: il gruppo pompe è stato consegnato e lasciato in mezzo alla cabina idrica. Per questa ragione le pompe dovranno essere riposizionate secondo lo schema di progetto. Una volta collocate le pompe, dovranno essere effettuati i collegamenti sia con l uscita della vasca di accumulo, sia con la rete di distribuzione che arriva all esterno della cabina. Per il collegamento alla vasca di accumulo, si deve realizzare il raccordo con le flange di aspirazione già presenti nel locale tecnico e le bocche di aspirazione dei gruppi di pressurizzazione. 4. Rete di distribuzione: la rete è stata realizzata e si trova all esterno della cabina. Rimane da realizzare, come già specificato nel punto precedente, il collegamento con il gruppo di pressurizzazione. Acquedotto Per quanto rilevabile durante il sopralluogo, la rete di distribuzione principale è stata realizzata. Per completarla sarà necessario collegarla con la rete dell acquedotto pubblico. Per tale ragione è stato previsto di realizzare un tratto di tubazione di circa 150 metri per arrivare all acquedotto pubblico. Ing. Benedetto La Rosa 12/13
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