Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli

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1 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli 1

2 L ATER ALTO FRIULI pubblica il suo secondo Bilancio Sociale come strumento di trasparenza e accountability (disponibilità a rendere conto), descrivendone il processo ed il contenuto informativo essenziale in modo da consentire ai propri utenti e portatori di interesse di leggerlo e di interpretarlo correttamente al fine di creare valore condiviso. Il Bilancio Sociale è un documento fondamentale per poter assumere decisioni, controllarle e valutarle; gestire le priorità e le aspettative dei principali stakeholder; supportare la pianificazione strategica; verificare il raggiungimento degli obiettivi, e progettare gli impegni futuri. Con la seconda edizione del Bilancio Sociale ATER intende : promuovere e migliorare il processo interattivo di comunicazione; dare conto dell identità e del sistema di valori di riferimento assunti dall azienda e della loro declinazione nelle scelte, nei comportamenti gestionali nonché nei risultati e negli effetti; esporre gli obiettivi di miglioramento ed innovazione che l azienda si impegna a perseguire; fornire agli organi di governo elementi per la definizione delle strategie e contribuire allo sviluppo della responsabilità sociale; fornire a tutti gli stakeholder un quadro complessivo delle performance economiche e sociali al fine di consentire loro di formarsi un giudizio motivato sul comportamento dell azienda. 2

3 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli Lettera del Presidente Nota metodologica Le motivazioni del bilancio sociale Il gruppo di lavoro L IDENTITA 1. L istituzione 1.1. l assetto istituzionale 1.2. la presentazione ed identità aziendale 1.3. la storia dell ente 1.4. la missione 1.5 la governance l organo di governo l assetto organizzativo l organigramma l organizzazione e Competenze delle funzioni IL DISEGNO STRATEGICO 1.6 il territorio gli abitanti il patrimonio la politica ambientale IL CONTESTO OPERATIVO 1.7 le attività costruzione/riqualificazione / manutenzione la gestione assegnazione alloggi la relazione con gli Inquilini IL VALORE AGGIUNTO 2. Valori e disegno strategico 2.1. i valori 2.2. la strategia 2.3. l accrescimento del valore 2.4. il piano strategico 3. La qualità 4. Determinazione e riparto del valore aggiunto 4.1. prospetto di determinazione del valore aggiunto globale 4.2. distribuzione del valore aggiunto globale 4.3. la remunerazione LA RELAZIONE SOCIALE LE PROSPETTIVE FUTURE 5. Gli stakeholder 5.1. le finalità e contenuti della relazione sociale per i principali stakeholder 5.2. I principi gli utenti le risorse umane i fornitori gli enti Locali 6. Prospettive future 6.1. gli obiettivi strategici 6.2. Il futuro delle ATER 6.3. la qualità 6.4. i progetti 7. Miglioramento del bilancio sociale 7.1 il miglioramento del processo di rendicontazione Sociale 7.2 il miglioramento delle attività di relazione 3

4 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli Il nuovo Consiglio di Amministrazione di ATER ALTO FRIULI ha individuato alcuni valori fondamentali per indicare l operato dell Ente nei prossimi anni: Qualità dell abitare Qualità della vita Qualità delle relazioni La casa è, infatti, il primo luogo dove si incentrano e si saldano le molteplici identità individuali. Privilegiando la scelta di qualità della vita e delle relazioni intendiamo impegnarci a promuovere lo sviluppo attraverso l acquisizione di modelli di intervento capaci, da un lato, di sostenere e valorizzare le tradizioni e il patrimonio della comunità, dall altro, di venire incontro alle nuove esigenze che si manifestano nella società contemporanea e, quindi, nell inquilinato : anziani, single con figli a carico, coppie senza figli, famiglie tradizionali e allargate, separati o divorziati, persone con culture e abitudini diverse tra loro che entrano in contatto diretto ed interagiscono ogni giorno. SALUTO DEL PRESIDENTE In particolare, per i prossimi anni, l ATER ALTO FRIULI, in linea con le indicazioni del Parlamento europeo (che già da tempo si è fatto promotore di iniziative tese a fare di tali problematiche occasione di discussione a vasta scala in funzione del benessere comune), proseguirà l impegno: - in favore delle giovani famiglie investite dal problema casa, tornato di forte attualità anche in Italia; - per l adozione di tecnologie per il contenimento dei consumi energetici in funzione sia della salvaguardia della qualità dell ambiente sia di un maggior risparmio economico; - per il miglioramento dei rapporti e del dialogo con i propri utenti. Anche per perseguire con maggior efficacia quest ultimo obiettivo, si è deciso di redigere il presente Bilancio Sociale e di focalizzare l attenzione sul rapporto tra l Ente e i suoi utenti. Questo documento, infatti, avendo la duplice funzione di strumento di gestione e di comunicazione, consente, da un lato, di misurare le performance economiche, sociali e ambientali dell ente, dall altro, di rilevare le aspettative, il grado di soddisfazione e di consenso degli stakeholder (con particolare riguardo ai soggetti economici), rappresentando, quindi, un valido sistema informativo per assumere decisioni, gestire le priorità e le aspettative dei principali interlocutori, supportare la pianificazione strategica e verificare il raggiungimento degli obiettivi. 4

5 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli Nella zona interessata dalle attività di ATER ALTO FRIULI sono compresi 44 Comuni afferenti nelle macro aree territoriali di Gemonese, Carnia, Canal del Ferro e Valcanale: di questi ben 40 sono a carattere totalmente montano (cosi come definito dalla legge 25 luglio 1952, n. 991 e come riportato dai dati ISTAT), 2 a carattere parzialmente montano e 2 non montani. Proprio per l appartenenza ad un territorio che ha sofferto e soffre di un progressivo e inarrestabile fenomeno di spopolamento, l attività di ATER ALTO FRIULI è importante poiché costituisce un argine all abbandono della montagna. Alla luce dell attuale congiuntura economica decisamente sfavorevole e della riforma regionale delle ATER, che vuole omogeneizzare la gestione dei cinque enti attualmente esistenti (mantenendo la dislocazione degli Uffici sul territorio), fare un programma a medio e lungo periodo è un compito non semplice. Dal punto di vista operativo, nel 2013 saranno completati alcuni interventi con riguardo a tutti i principali sistemi di risparmio energetico e alla riqualificazione mediante interventi relativi agli infissi e alla coibentazione. Nel prossimo futuro l ATER ALTO FRIULI sarà anche impegnata nel recupero di alloggi. Infine, l impegno di ATER ALTO FRIULI sarà tale nel raggiungere nuovi obiettivi di sostenibilità e di benessere abitativo promuovendo la strategia già intrapresa di offrire informazione e formazione ai propri utenti per promuovere una qualità di vita migliore della popolazione che abita negli alloggi popolari. L ente continuerà ad adoperarsi per migliorare e perfezionare il proprio servizio nell ottica del risparmio, dell oculatezza degli investimenti, laddove c è maggior bisogno, della razionalizzazione al fine di garantire un concreto aiuto a chi più ha bisogno. In questa ottica, come accennato, l ATER ALTO FRIULI si è posta a completa disposizione a supporto e sostegno di questa linea nella consapevolezza che solo in questa forma potremo garantire un servizio alla comunità dell Alto Friuli e dell intera regione nei prossimi 30 anni. Claudio Serafini Presidente ATER Alto Friuli a del Presidente 5

6 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli Nota metodologica Sulla base del Bilancio Sociale 2011, e degli elementi emersi nel corso dell analisi relativa alla soddisfazione degli utenti, che ha fornito un quadro di insieme decisamente positivo sul sentiment espresso da questo gruppo prioritario di stakeholder, ATER ALTO FRIULI ha deciso di proseguire il percorso estendendo l analisi ad altri due gruppi di portatori di interesse quali i fornitori e gli enti locali (i Comuni del territorio) al fine di rispondere in modo sempre più efficace alle plurime necessità sociali manifestate dalle persone in cerca di alloggio. Inoltre, in questa seconda edizione, ATER ALTO FRIULI ha rafforzato lo sviluppo dei rapporti con gli stakeholder interni (i dipendenti) mediante una riflessione partecipativa sul proprio ruolo da parte di tutte le figure appartenenti al gruppo di Direzione, e ad un coinvolgimento dei dipendenti su valori e responsabilità. Il lavoro è stato articolato in diverse fasi: la raccolta delle informazioni quantitative e descrittive; una loro prima aggregazione; il riscontro, la discussione e la condivisione dei dati raccolti e, infine, l elaborazione dei medesimi in base a linee guida di riferimento e con le caratteristiche di seguito illustrate. Anche la seconda edizione del Bilancio Sociale si è ispirata al modello di rendicontazione del GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale). La struttura del documento si compone delle seguenti parti: l identità ed il profilo dell Azienda, che comprende la storia, i valori, la mission, la struttura organizzativa; il contesto operativo; le attività i valori e il disegno strategico, che comprende i principi guida; la strategia; la qualità i principali valori consuntivi finanziari; il conto economico sintetico; il valore aggiunto lordo il valore e le finalità della relazione sociale per ogni tipologia di stakeholder ; le risorse impiegate; i risultati raggiunti Le motivazioni del bilancio sociale L adozione del Bilancio Sociale presuppone da parte dell azienda la volontà di comunicare in maniera chiara e trasparente a tutti i propri portatori di interesse il valore della ricchezza qualitativa e quantitativa (Valore Aggiunto) che ATER ALTO FRIULI ha prodotto e distribuito in termini di risorse umane, comunità e ambiente. Il bilancio sociale è quindi l esito di un processo con il quale l amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato. In particolare, il bilancio sociale è un documento di carattere volontario e consuntivo di mandato. La finalità del bilancio sociale è quella di informare in maniera chiara ed intelligibile sull attività svolta dall ente locale in termini di coerenza tra gli obiettivi programmati, i risultati raggiunti e gli effetti sociali e ambientali prodotti. L ATER ALTO FRIULI per mezzo del bilancio sociale illustra ai cittadini, e a tutti gli attuali e potenziali portatori di interesse, le modalità di impiego delle risorse attratte, sviluppando meccanismi di controllo sociale e favorendo il processo di programmazione e controllo annuale. Il Bilancio Sociale fornisce al lettore le informazioni necessarie per approfondire la conoscenza di ATER ALTO FRIULI nell ambito delle tematiche di seguito descritte: 6

7 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli sostenibilità correttezza s o c i a l e legalità efficacia e t i c i t à efficienza coesione responsabilità collaborazione equità coinvolgimento valori mission competenza imparzialità cortesia q u a l i t à economicità vision ambiente trasparenza sinergia a s s i s t e n z a Identità aziendale Costituisce l anima aziendale, la componente storica, valoriale e di missione che sostiene ATER ALTO FRIULI nelle scelte e nelle strategie che sottendono alle attività ed iniziative economiche di sviluppo. Risorse interne Pone il focus sul capitale umano interno all azienda, con particolare attenzione alle politiche adottate in termini contrattuali, di conciliazione lavoro-famiglia, di salute e sicurezza, di valorizzazione e formazione. Rendicontazione Fotografa la produzione e la distribuzione del Valore Aggiunto, l indicatore dei dati economici raggiunti e dello scambio sociale realizzato dall impresa con i propri stakeholder. Relazione Rende visibile il rapporto esistente tra l impresa ed i propri stakeholder esterni, le politiche e le strategie adottate nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità che ATER ALTO FRIULI si pone. Prospettive future Indica gli impegni di miglioramento che ATER ALTO FRIULI individua quali prioritari per interagire, vicino e lontano nel tempo, con obiettivi di sostenibilità tanto sul piano economico quanto su quello sociale ed ambientale. 7

8 Azienda Territoriale per l'edilizia Residenziale dell'alto Friuli Il gruppo di lavoro Per la seconda stesura del documento ATER ALTO FRIULI ha istituito un gruppo di lavoro, che guidasse l organizzazione in una fase di maggior approfondimento del Bilancio Sociale rendendo il documento più aderente allo standard di riferimento del GBS, milgiorandone ed estendendone la struttura ed i contenuti. Il gruppo di lavoro è stato costituito da: Direttore in carica, dott. Daniele Damele; Responsabile Servizio Amministrativo, dott.ssa Sondra Canciani Responsabile Ufficio Ragioneria, s.a. Dante Scarsini FormTeam s.r.l., Fabrizio Macchia-CSR Advisor Inoltre, alla redazione del presente Bilancio Sociale hanno partecipato, secondo le proprie competenze, i responsabili di tutti gli uffici dell ATER ALTO FRIULI, fornendo dati e informazioni preziose per la ricostruzione di un quadro dettagliato di tutti gli aspetti della responsabilità sociale applicata per realizzare gli obiettivi dell organizzazione. 8

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10 ATER ALTO FRIULI - BILANCIO SOCIALE 2012 L ISTITUZIONE 1.1. Assetto istituzionale Forma giuridica: Ente Pubblico Economico Data di costituzione: 19 maggio 1922 Codice fiscale e Numero di iscrizione Registro Imprese di Udine: n Sezione Ordinaria Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): UD Classificazione ATECO 2002 Codice attività: (Regolamentazione dell attività degli organismi preposti alla gestione di progetti per l edilizia abitativa e l assetto del territorio e per la tutela dell ambiente). Classificazione ATECO 2007 Codice attività: (Regolamentazione dell attività degli organismi preposti alla gestione di progetti per l edilizia abitativa e l assetto del territorio e per la tutela dell ambiente) ATER ALTO FRIULI ha sede legale e operativa a: Tolmezzo in Via Matteotti, 7 cap Contatti : Tel. n Fax n ateraf@ater-altofriuli.regione.fvg.it Posta certificata: ater-altofriuli@certgov.fvg.it Sito internet: 10

11 L IDENTITA e LA STORIA 1.2. Presentazione ed identità aziendale. L'ATER ALTO FRIULI è l'azienda in cui è stato trasformato l'istituto Autonomo per le Case Popolari dell Alto Friuli, in attuazione della Legge Regionale n. 24/1999. E' un ente pubblico economico, opera su tutto il territorio dell Alto Friuli con personalità giuridica, autonomia imprenditoriale, gestionale, patrimoniale e contabile, dotata di un proprio statuto e sottoposta alla vigilanza della Regione. Opera in materia di edilizia residenziale pubblica, realizzando gli obiettivi definiti dalla programmazione regionale nei settori dell abitazione e servizi residenziali e sociali, anche mediante autonome iniziative imprenditoriali ritenute utili al perseguimento dei propri fini istituzionali, e fornisce assistenza tecnica nelle stesse materie ed in quella dell assetto territoriale agli Enti locali, ad enti pubblici ed a soggetti privati. Quale gestore di servizi di interesse pubblico, ATER ALTO FRIULI mira ad essere Azienda qualificata, moderna e competitiva ed attenta all'utente attraverso lo sviluppo della propria capacità organizzativa e delle competenze del proprio personale. L'ATER è consapevole che una moderna gestione dei servizi significa : qualità del servizio; soddisfazione della domanda; contenimento dei costi inteso come razionalizzazione e riduzione delle inefficienze e dei disservizi in tutte le aree aziendali. 1.3 Storia dell ente DA IACP AD ATER, 90 ANNI AL SERVIZIO DEL TERRITORIO Gli esordi dell Iacp L'attività dell'istituto autonomo per le case popolari di Tolmezzo ha inizio in un periodo caratterizzato dalla penuria di alloggi e dalla domanda di case che investì la cittadina intorno al L'occasione fu offerta dall'approvazione da parte del governo del «testo unico delle leggi per le case popolari e l'industria edilizia» che autorizzava a concedere mutui ai Comuni ed agli Istituti autonomi che avessero per scopo esclusivo di compiere operazioni per le case popolari. Il progetto presentato, che prevedeva inizialmente la costruzione di 27 edifici, fu approvato dal Consiglio di amministrazione nel 1922 e portato a termine in soli 5 anni. Alla fine gli edifici costruiti furono 31, fornendo così a numerose famiglie un'abitazione con standard piuttosto elevati. Nacque così il quartiere Braida Marchi. Il dopoguerra Dopo questo primo e impegnativo intervento, l'attività dell'iacp di Tolmezzo registrò una lunga pausa, durata circa vent'anni. Un nuovo impulso si ebbe a partire dal 1946, da un lato per avviare la ricostruzione del Paese dopo la guerra, all altro, per alleviare il problema dell alto tasso di disoccupazione che si stava registrando anche in Carnia. Fu, in primis, per attenuare questo fenomeno che il Sindaco inoltrò al Prefetto la richiesta di finanziamento per un programma di lavori che prevedeva di realizzare una trentina di alloggi dando al contempo occupazione a 100 operai per 6 mesi. Nell'ottobre dello stesso anno il progetto fu approvato e immediatamente avviata la costruzione di circa 40 alloggi ultrapopolari. Il complesso alla fine realizzato constò in 11 fabbricati per un totale di 44 alloggi. Gli edifici, a due piani e tutti uguali, mantenevano una loro dignità edilizia nonostante la povertà delle finiture e vennero destinati ad accogliere le famiglie a reddito più basso del Comune. 11

12 L IDENTITA e LA STORIA L attività di Iacp Tolmezzo si concentrò per lo più su quest ultima possibilità in quanto, alcuni meccanismi legislativi, favorivano la realizzazione delle riparazioni da parte di Comuni, cooperative e privati. Venivano, inoltre, stabiliti anche gli standard minimi di carattere funzionale, dimensionale e igienico da garantire all interno di ciascuna unità abitativa in rapporto alla consistenza dei nuclei famigliari. Gli anni 50 A partire dal 1949, quando il problema della ricostruzione venne affrontato dal Governo con la legge n. 408/1949 intitolata «Disposizioni per l'incremento delle costruzioni edilizie», l'iacp di Tolmezzo fu sollecito a sfruttare queste nuove opportunità. Affidò ad un professionista locale l'incarico di redigere un progetto per due edifici da 6 e 12 alloggi, che vennero realizzati tra il 1952 e il A partire dai primi anni cinquanta e fino al 1972, inoltre, l'attività dell'iacp di Tolmezzo fu affiancata da quella dell'iacp provinciale di Udine e dell INA Casa, che attuarono non pochi interventi nella stessa Tolmezzo e in molti altri Comuni della Carnia. Nel decennio vennero costruiti 12 fabbricati con 67 alloggi, tutti finanziati con la legge 408/1949. In seguito vennero realizzati altri 3 edifici con 18 alloggi all'interno del vecchio quartiere Marchi Tra il 1960 e il 1970 l'attività dell'iacp di Tolmezzo, a parte un intervento di 18 alloggi in Betania, venne concentrata nella realizzazione del quartiere di via Forni di Sotto, una zona ancora completamente inedificata e priva di infrastrutture urbanistiche. Nell'arco di questi 10 anni vennero costruiti 16 blocchi per un totale di 93 alloggi. Il terremoto del 1976 Dopo il terremoto del settembre 1976, che colpì una vastissima area della Regione, con interi paesi distrutti nel Friuli Centrale e moltissimi danneggiamenti anche nelle zone circostanti, la Regione FVG predispose una complessa normativa (L.reg. 30/1977 e L.reg. 63/1977) per la ricostruzione del patrimonio residenziale. Con queste due leggi anche gli Iacp erano abilitati a intervenire direttamente e a dare il loro contributo attraverso: - l acquisizione di edifici da riattare; - la possibilità di ricostruire gli alloggi di loro proprietà e di proprietà dei Comuni, andati distrutti per effetto del sisma; Gli anni 80 e 90 In questo decennio l attività di Iacp si è distinta in due direzioni: da un lato si è proseguito nel realizzare nuove costruzioni, come già negli anni successivi al terremoto, dall altro si è cominciato a sviluppare il settore dei recuperi e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. A partire dal 1983, in un decennio, sono stati recuperati ben 17 edifici per un totale di 103 alloggi. La trasformazione in ATER ALTO FRIULI Con Legge Regionale della Regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia del 27 agosto 1999 n. 24 si viene ad attuare, analogamente a quanto già avvenuto in altre Regioni Italiane, la trasformazione degli attuali Istituti Autonomi per le Case Popolari (I.A.C.P.) in Aziende Territoriali per l Edilizia Residenziale (A.T.E.R.). 12

13 L IDENTITA e LA STORIA Questo passaggio degli IACP da Enti pubblici non-economici ad ATER (enti pubblici economici), è stata dettata principalmente dall esigenza di dare a tali Enti un ampia autonomia patrimoniale e contabile, consentendogli di operare sul mercato con criteri privatistici che consentano di agire in modo più efficace, salvaguardando nel contempo i diritti degli utenti delle categorie meno abbienti e mantenendo quindi una attenzione nei confronti dei soggetti disagiati e socialmente marginali. L ultimo decennio L impegno di ATER ALTO FRIULI dalla sua creazione ad oggi, è proseguito senza sosta lungo le direttrici già definite da Iacp, creando nuove abitazione e potenziando sempre più le attività di recupero edilizio, anche in funzione delle nuove esigenze di sostenibilità ambientale che sono intervenute nel corso degli anni. Il patrimonio di ATER ALTO FRIULI, oggi conta: circa alloggi; localizzati in 44 Comuni; che ospitano circa utenti. 13

14 LA MISSION 1.4 Missione L ATER ALTO FRIULI realizza gli obiettivi definiti dalla programmazione regionale nei settori dell abitazione e dei servizi residenziali e sociali, anche mediante autonome iniziative imprenditoriali ritenute utili al perseguimento dei propri fini istituzionali, e fornisce assistenza tecnica nelle stesse materie ed in quella dell assetto territoriale agli enti locali, ad enti pubblici ed a soggetti privati. La missione aziendale dell ATER ALTO FRIULI si riassume sinteticamente nell ampliamento dell offerta abitativa, nel sostegno al sistema sociale e vivibilità, nella creazione di reti nel territorio di competenza, nel sostegno all economia locale, nell aumento degli standard qualitativi degli alloggi, nella sostenibilità dell edilizia ecologica, nella valorizzazione del patrimonio, nel miglioramento organizzativo, nella valorizzazione del personale. In particolare l ATER ALTO FRIULI provvede a: a) realizzare gli interventi di edilizia residenziale e relativi servizi residenziali, assistiti da agevolazioni pubbliche o finanziati con mezzi propri; b) realizzare interventi edilizi, servizi residenziali, sociali, opere di urbanizzazione ed infrastrutture urbanistiche per conto di enti locali, enti pubblici e soggetti privati e nel settore dell edilizia residenziale universitaria, di cui all art. 18 della legge 2 dicembre 1991, n. 390; c) realizzare, per conto degli enti locali e privati, progetti urbanistici, piani particolareggiati e di recupero; d) gestire il patrimonio di loro proprietà e quello dello stato e degli enti locali, nonché il patrimonio di enti pubblici e privati affidato alla sua gestione; e) fornire agli enti locali assistenza tecnica ed amministrativa retribuita per lo svolgimento dell attività e per la gestione dei servizi di loro competenza, assumendone anche la diretta realizzazione e gestione; f) fornire assistenza tecnica e amministrativa retribuita ad enti pubblici e a soggetti privati nel settore dell edilizia; g) promuovere, per il migliore conseguimento delle proprie finalità, la costituzione di società di capitale o partecipazione a società di capitale, le cui attività rientrino nelle proprie finalità statutarie; h) intervenire mediante utilizzazione di risorse proprie, non vincolate ad altri scopi istituzionali, con fini calmieratori, sul mercato edilizio realizzando unità immobiliari allo scopo di locarle o venderle a prezzi economicamente competitivi; i) formulare proposte sulle localizzazioni degli interventi di edilizia residenziale pubblica; j) promuovere o partecipare con soggetti privati ad iniziative nel settore del recupero edilizio ed urbano; k) svolgere ogni altra funzione attribuita da leggi statali o regionali. L ATER ALTO FRIULI può svolgere ogni attività strumentale al raggiungimento delle proprie finalità, ivi comprese le attività di amministrazione di edifici condominiali. Il Gruppo di Direzione ha anche individuato una Mission integrativa di quella istituzionale, dalla forte valenza emotiva e di coinvolgimento, che è stata immediatamente recepita anche dall intero gruppo dei Collaboratori: Garantire una casa ai nostri utenti, affinché possano condurre una vita dignitosa individuando nella casa dignitosa uno strumento di base indispensabile per poter avere una vita dignitosa. 14

15 LA GOVERNANCE 1.5 La Governance L ATER ALTO FRIULI è un ente pubblico economico avente personalità giuridica, autonomia imprenditoriale, gestionale, patrimoniale e contabile ed è sottoposto alla vigilanza della Regione. La disciplina dell ordinamento e del funzionamento dell ATER ALTO FRIULI è stabilito dallo Statuto. Quest ultimo è adottato dal Consiglio di amministrazione ed è approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale, previa deliberazione della Giunta medesima L organo di Governo Consiglio di Amministrazione (DPReg 048/Pres dd 15/03/2013) Presidente V. presidente Consiglieri Claudio Serafini Sergio Emidio Bini Luciano Aita Manuele Braico Walter De Bortoli Domenico Marturano Alessandro Minisini Paolo Pittini Fulvio Sluga Daniele Stacco Collegio Sindacale (DPReg 0151/Pres dd 02/07/2010) Presidente Romana Nassimbeni - designato dall Assessore Regionale all ambiente e lavori pubblici Sindaci effettivi Mauro Moroldo - designato dall Assessore Regionale all ambiente e lavori pubblici Giovanni Cucci - designato dalla Provincia di Udine Sindaci supplenti Guido Chillemi - designato dall Assessore Regionale all ambiente e lavori pubblici Marcello Mazza - designato dalla Provincia di Udine 15

16 L ORGANO DI GOVERNO Presidente ha la rappresentanza legale dell'ater ALTO FRIULI, convoca e presiede le riunioni del Consiglio di amministrazione. Il Presidente può adottare, nei casi in cui l'urgenza dell'adempimento, debitamente motivata, sia incompatibile con i tempi necessari per l'adozione della deliberazione consiliare, i provvedimenti che sarebbero di competenza del Consiglio, convocandolo senza indugio per riferire in merito e chiederne la ratifica. La ratifica andrà sottoposta all esame del Consiglio alla prima riunione successiva all emissione dell atto dichiarato urgente. I provvedimenti adottati ai sensi del comma precedente sono immediatamente esecutivi. Il Consiglio di Amministrazione adotta lo statuto e le eventuali modificazioni; nomina e revoca il Direttore; stabilisce le linee di indirizzo generale dell ATER ALTO FRIULI, prefigura obiettivi pluriennali d attività, approvando interventi da realizzare; definisce i piani annuali e pluriennali d attività approvando gli interventi da realizzare; approva i regolamenti interni per il funzionamento dell ATER ALTO FRIULI e degli organi collegiali; delibera la partecipazione a società di capitale per la gestione e la realizzazione di interventi edilizi e quant altro statutariamente previsto per l attività dell azienda; nomina i componenti della commissione paritetica e istituisce eventuali altri organi collegiali operanti all interno dell ATER ALTO FRIULI con deliberazione in cui si evidenziano i compiti ad essi affidati e la loro attinenza con le funzioni svolte dall Ater medesima; approva i piani di vendita. Il Collegio Sindacale Esercita funzioni di controllo generale in conformità con il Codice Civile. In particolare valuta la conformità dell azione e dei risultati alle norme che ne disciplinano l attività, ai programmi ed agli indirizzi della Regione, nonché al principio del buon andamento. Il Direttore La nomina, la disciplina del rapporto di lavoro e le attribuzioni del Direttore sono disciplinate dalla legge, in particolare, il Direttore compie tutti gli atti di gestione non riservati agli organi dell Azienda; Il Direttore può delegare ai Dirigenti dell ATER le proprie attribuzioni, con particolare riferimento all emanazione di provvedimenti, ai poteri di spesa, alla stipula di atti e contratti ed alla firma di corrispondenza. L ATER ALTO FRIULI sta in giudizio per mezzo del Direttore, egli dispone in ordine alle liti attive e passive, nonché in ordine alle transazioni giudiziali e stragiudiziali, secondo quanto definito dal regolamento; L attuale Direttore, dott. Daniele Damele, è in carica dal 18 aprile

17 L ORGANIZZAZIONE L Assetto organizzativo L Azienda, in base a quanto stabilito dallo Statuto, realizza i propri compiti istituzionali medianti i seguenti organi: Gli Amministratori dell ATER ALTO FRIULI, con lungimiranza e senso di responsabilità, hanno già stabilito che la propria dotazione organica debba comprendere una sola figura professionale di dirigenza, quella del Direttore, mentre a capo del settore amministrativo e tecnico saranno poste due figure professionali Q1 e ciò in perfetta linea con le linee nazionali e regionali di revisione della spesa e la ipotesi di riorganizzazione regionale in corso di programmazione. Ciò porterà, anche in anticipo rispetto a quanto previsto dal legislatore regionale, ad una sensibile riduzione di spesa per cui i risparmi possibili sono già stati programmati. Direzione Direttore dott. Daniele Damele - nominato dal Consiglio di Amministrazione Ufficio Personale - Qualità Responsabile: rag. Cristina Lonardi Servizio Amministrativo Finanziario Responsabile di Servizio dr.ssa Sondra Canciani Ufficio Patrimonio Ufficio Gestioni Immobiliari Ufficio Amministrazione Ragioneria Responsabile: s.a. Dante Scarsini Ufficio Inquilinato/Protocollo Responsabile: s.a. Flavio Radivo Servizio Tecnico Responsabile di Servizio ing. Filaferro Giorgio Ufficio Progettazione-Costruzioni e Segreteria Tecnica Responsabile ing. Giovanni Rainis Ufficio Manutenzioni Responsabile: p.i. Osualdo Quaglia 17

18 ORGANIGRAMMA E FUNZIONI L Organigramma C.d.A. PRESIDENTE DAMELE DIRETTORE LONARDI RESPONSABILE PERSONALE GARANZIA QUALITA' FILAFERRO RESPONSABILE SERVIZIO TECNICO CANCIANI RESPONSABILE SERVIZIO AMMINISTRATIVO RAINIS RESPONSABILE PROGETTAZIONE- COSTRUZIONE E SEGRETERIA TECNICA QUAGLIA RESPONSABILE MANUTENZIONI RADIVO RESPONSABILE INQUILINATO SCARSINI RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE RAGIONERIA CELLA - PICCO ADDETTI PROGETTAZIONE- COSTRUZIONE SAVERI ADDETTO SEGRETERIA TECNICA ZULIANI - GUENZI ADDETTI MANUTENZIONI VALESIO ADDETTO PATRIMONIO- INFORMATICA OLIVOTTO ADDETTO GESTIONI IMMOBILIARI VALENTI - MICELLI ADDETTI INQUILINATO DI PIAZZA ADDETTO SERVIZI GENERALI DA RONCO ADDETTO AMMINISTRAZIONE RAGIONERIA Organizzazione e Competenze delle funzioni Direzione DIRETTORE È membro effettivo del Comitato Direttivo e Riferisce al Presidente. Approva gli elenchi professionisti redatti dai Responsabili dei Servizi. Redige e mantiene aggiornato l elenco dei materiali a scorta. Approva gli incarichi professionali. Ufficio Personale - Qualità In posizione di staff con la Direzione svolge compiti sia funzionali sia a livello organizzativo. Si occupa, in particolare, della gestione del personale (normativa e contabile) curandone gli aspetti fiscali e previdenziali. Il Responsabile della struttura svolge inoltre le funzioni di Responsabile Gestione Qualità (RGQ) e di segretari della Presidenza. 18

19 ORGANIGRAMMA E FUNZIONI Servizio Tecnico Ufficio Progettazioni - Costruzioni e Segreteria Tecnica Segue la realizzazione degli interventi a livello sia progettuale che esecutivo. Collabora, inoltre, con il Responsabile Tecnico e la Segreteria Tecnica per la programmazione, con particolare riferimento all impiego di innovazioni costruttive, sia a livello tecnologico sia di partnership. Collabora, inoltre, alle procedure di affidamento degli appalti e degli incarichi tecnici. Ufficio Segreteria Tecnica Collabora col Responsabile Tecnico per la programmazione e la gestione degli interventi nonché dei finanziamenti destinati a nuova costruzione, manutenzione straordinaria e recupero. Collabora con l Ufficio Progettazione e Costruzione per la realizzazione degli interventi e per l affidamento degli appalti e degli incarichi tecnici. Ufficio Manutenzioni Segue le manutenzioni, sia di pronto intervento sia straordinarie collaborando, per queste ultime, alla redazione dei progetti e fornendo il feed-back alla progettazione per quanto concerne l impiego dei materiali e l uso di tecnologie. Collabora con gli uffici amministrativi per i rilievi, le procedure di consegna e rilascio alloggi nonché per la vigilanza sulle condizioni di corretto utilizzo degli immobili locati in base alla vigente normativa. Servizio Amministrativo Finanziario Ufficio Patrimonio - Informatica Si occupa del patrimonio immobiliare curandone sia la parte tecnico-amministrativa (dalle acquisizioni alle cessioni) sia quella fiscale. Cura gli aspetti gestionali riferiti ai servizi informatici dell'ente Ufficio Gestioni Immobiliari Segue gli aspetti amministrativi delle gestioni condominiali e delle proprietà condominiali fornendo assistenza alla struttura tecnica per gli interventi in tali contesti ed a quella dell inquilinato per la gestione di procedure contrattuali. Ripartisce le spese per i servizi comuni sui fabbricati Ufficio Amministrazione - Ragioneria Si occupa di una serie di funzioni sostanzialmente riferibili alla sfera economica, tipicamente amministrativo-finanziaria e fiscale. Segue, in primo luogo, l attività contabile e di ragioneria occupandosi sia della contabilità generale sia di quella fiscale e della contabilità canoni, quest ultima dalla fatturazione alla rendicontazione, nonché gli acquisti di rilevanza generale per l Azienda. Inoltre segue gli aspetti amministrativi delle gestioni condominiali e delle proprietà condominiali fornendo assistenza alla struttura tecnica per gli interventi in tali contesti ed a quella dell inquilinato per la gestione di procedure contrattuali. Ufficio Inquilinato - Protocollo Si occupa delle procedure di assegnazione e dell anagrafe dell utenza, collaborando con il settore amministrativo e con il Servizio Tecnico. Segue la gestione delle locazioni a livello amministrativo e contrattuale. Segue il rispetto delle norme contrattuali e regolamentari per l inquilinato e fornisce un servizio generale di relazione con l utenza. Si occupa, inoltre, dei Servizi Generali (protocollo, centralino). 19

20 CONTESTO OPERATIVO 1.6 Il territorio Nella zona interessata dalle attività di ATER ALTO FRIULI sono compresi 44 Comuni afferenti nelle macro aree territoriali di Gemonese, Carnia, Canal del Ferro e Valcanale: Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Artegna, Bordano, Buja, Cavazzo Carnico, Cercivento, Chiusaforte, Comeglians, Dogna, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Lauco, Ligosullo, Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Osoppo, Ovaro, Paluzza, Paularo, Pontebba, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Resia, Resiutta, Rigolato, Sauris, Socchieve, Sutrio, Tarvisio, Tolmezzo, Trasaghis, Treppo Carnico, Venzone, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio. ALTO FRIULI 44 Comuni afferenti nelle macro aree territoriali di Gemonese, Carnia, Canal del Ferro e Valcanale Dei 44 Comuni ben 40 sono a carattere totalmente montano (cosi come definito dalla legge 25 luglio 1952, n. 991 e come riportato dai dati ISTAT), 2 a carattere parzialmente montano e 2 non montani. Suddivisione dei Comuni della zona di interesse dell'ater ALTO FRIULI in relazione alla tipologia del territorio 5% 5% 90% Totalmente montano Parzialmente montano Non montano 20

21 CONTESTO OPERATIVO Gli abitanti Proprio per l appartenenza ad un territorio che ha sofferto e soffre di un progressivo e inarrestabile fenomeno di spopolamento, l attività di ATER ALTO FRIULI è importante poiché costituisce un argine all abbandono della montagna. Si pensi che, solo nei Comuni del territorio servito da ATER ALTO FRIULI, negli ultimi 3 anni si sono persi ben residenti, con un trend di spopolamento ormai consolidato. Dal 2002 ad oggi la media si attesta sulle 330 persone in meno ogni anno, e in totale dal 2002 ad oggi in questi 44 Comuni si contano residenti in meno (dati ISTAT all'1/1/2012).. Trend della popolazione residente nei Comuni in cui opera ATER ALTO FRIULI Serie1 numero di residenti

22 CONTESTO OPERATIVO Un altro problema connesso alla demografia dei Comuni interessati è l'invecchiamento della popolazione con conseguente innalzamento dell'età media dei residenti. In tutti i Comuni in cui ATER ALTO FRIULI opera, la quota di popolazione di età 0-18 è inferiore alla quota di popolazione con più di 65 anni. Distribuzione per età della popolazione dei Comuni in cui opera l'ater ALTO FRIULI 23% 15% 0-18 anni 62% anni >65 anni Osservando lo stesso fenomeno rapportato con la popolosità dei singoli Comuni, si nota come la situazione sia ancora più drammatica nei piccoli centri: su 23 Comuni al di sotto dei residenti, ben 15 mostrano una presenza di popolazione al di sopra dei 65 anni che supera quella dei giovanissimi di oltre 10 punti percentuali (in 4 casi di oltre 20 punti). Nei 21 Comuni più grandi (sopra i 1000 residenti), invece, discrepanze superiori ai 10 punti percentuali si hanno solo in 8 casi e nessuno raggiunge la differenza di 20 punti. Con queste premesse, appare ancora più importante il servizio offerto da ATER ALTO FRIULI e l indirizzo che l ente si è posto per il prossimo futuro, ovvero di porre maggior attenzione verso le necessità espresse dalle giovani famiglie, al fine di trattenerle sul territorio. 22

23 L UTENZA ATER Gli utenti ATER ALTO FRIULI sono in prevalenza di genere femminile (56%), mentre i maschi sono in leggera minoranza (44%). Suddivisione degli utenti in base al genere 56% 44% Maschi Femmine Per quanto riguarda la distribuzione per età, la maggior parte (praticamente il 60%) degli utenti ha meno di 50 anni, con il 32% che ne ha meno di 30. Si conferma dunque la tendenza dell'anno scorso (2011), secondo cui i giovani tendono ad avere maggiori difficoltà nel trovare una casa di proprietà rispetto agli anziani; è auspicabile dunque una focalizzazione delle attività dell'ater ALTO FRIULI verso gli utenti di questa fascia d'età. Suddivisione degli utenti in base all'età 28% 12% 32% <30 anni anni 28% anni >70 anni Analizzando la provenienza geografica, la maggioranza degli utenti è originaria della Regione Friuli-Venezia Giulia (70%), con una componente minore provenienti da altre Regioni italiane (11%). Il 19% degli utenti è di origine straniera, e si può distinguere una maggioranza di origine europea (13%) e componenti residuali da Africa (3%), America Latina (2%), Asia e Oceania (1%). Poiché nei Comuni su cui opera l'ater ALTO FRIULI la popolazione straniera costituisce il 3% della popolazione, appare evidente il sostegno dell'ente a questo gruppo sociale che è spesso costituito da persone che vivono in condizioni di reddito relativamente più basso. Di tutti i cittadini stranieri del territorio di riferimento, il 15% vive in alloggi di proprietà dell'ente. 23

24 L UTENZA ATER Suddivisione degli utenti in base alla provenienza geografica 19% 70% Friuli-Venezia Giulia 11% 70% 11% 13% Altre regioni italiane Europa 3% Africa 2% America Latina 1% Asia e Oceania Per quanto riguarda il numero di utenti per nucleo familiare, il 66% dei nuclei familiari gestiti dall'ente sono costituiti da 1 o 2 persone. Togliendo il gruppo dei nuclei familiari con un solo componente (che è comunque il gruppo relativamente maggioritario), il numero medio di componenti sale a 2,96 a fronte dei 2,11 che si registrano sul territorio di riferimento. Suddivisione dei nuclei familiari in base al numero dei componenti 1 persona 2 persone 3 persone 4 persone 5 persone >5 persone Composizione dei nuclei familiari dell'ater ALTO FRIULI al 31/12/2012 Numero di famiglie così composte 1 persona persone persone persone persone 47 >5 persone 27 Totale:

25 L UTENZA ATER Gli indici sono coerenti con l'operatività dell'ater ALTO FRIULI In effetti, mentre in passato le famiglie numerose formate da giovani erano il target essenziale delle attività dell'ente, sempre più i giovani single, gli anziani che vivono da soli, gli immigrati, le famiglie con un solo genitore si stanno confermando come i principali beneficiari dell'azione dell' ATER ALTO FRIULI. Si può vedere un confronto tra la distribuzione dei nuclei familiari pluri-componente nell'utenza dell'ater ALTO FRIULI e la Provincia di Udine (dati non ancora aggiornati al Censimento 2011). Complessivamente, alla luce dei due grafici, si può concludere che l'utenza dell'ater ALTO FRIULI è relativamente più concentrata sulle famiglie con pochissimi (1 o 2) componenti e sulle famiglie molto numerose (da 5 componenti in su) Distribuzione delle famiglie pluri-componente 2 persone 3 persone 4 persone 5 persone >5 persone ATER Alto Friuli Provincia di Udine Per ultimo, ma non meno importante, analizziamo la distribuzione dell'utenza dell'ater ALTO FRIULI in base alla fasce di reddito individuate dall'ente stesso: fascia A reddito fino a euro annui fascia B - reddito da a euro annui fascia C reddito oltre i euro annui Nuclei familiari per fasce di reddito 2% 46% 52% A B C 25

26 L UTENZA ATER Alla fascia A appartengono 537 famiglie (il 52% del totale), alla fascia B appartengono 483 famiglie (il 46% del totale) e solamente 22 famiglie appartengono alla fascia di reddito C (2% del totale). Circa l andamento dei canoni di locazione va ricordato che nel 2012 si sono applicati i criteri approvati per il biennio 2012/2013 con riferimento ai redditi Il reddito è utilizzato dall'ente per determinare i canoni d'affitto che ogni nucleo familiare è tenuto a pagare. I canoni d'affitto per l'anno 2012 sono stati determinati in base ai redditi dell'anno 2010, secondo le modalità previste dalla deliberazione consiliare n. 85/2011 del 18/12/2011. Il canone minimo è fissato in euro 35,00. Nonostante ciò, nel 2012 ben 60 famiglie (in crescita dalle 44 del 2011) ha richiesto una riduzione del canone. Delle 60 richieste, 43 sono state accolte e successivamente a 11 di queste famiglie è stato ripristinato il canone precedentemente attribuito, mentre alle rimanenti 32 il canone è stato ridotto. Delle 17 richieste non accolte, 16 sono state respinte per mancanza di requisiti e 1 è stata ritirata. Va comunque ribadita, la necessità di una modifica normativa a livello regionale che attribuisca un valore oggettivo ai canoni di locazione, temperato da agevolazioni in base al reddito che però non deve essere l unica effettiva discriminante nel sistema di calcolo. Va ricordato che anche nel 2012 sono state avviate numerose azioni di recupero della morosità da parte di assegnatari in locazione con conseguenti vertenze legali di sfratto. Si è pervenuti alla soluzione di alcune pratiche pendenti anche con il recupero delle spese legali mentre in alcuni casi è stato necessario procedere esecutivamente allo sgombero ed al recupero della disponibilità degli alloggi. L innalzamento dell età media dei residenti, conseguente al trasferimento delle giovani coppie che cercano l alloggio vicino al luogo di lavoro, non trova risposte nei Comuni di residenza originari. Per quanto riguarda la distribuzione per età, la maggior parte (praticamente il 60%) degli utenti ha meno di 50 anni, con il 32% che ne ha meno di 30. Si conferma dunque la tendenza dell'anno scorso (2011), secondo cui i giovani tendono ad avere maggiori difficoltà nel trovare una casa di proprietà rispetto agli anziani; è auspicabile dunque una focalizzazione delle attività dell'ater ALTO FRIULI verso gli utenti di questa fascia d'età. 26

27 IL PATRIMONIO Il Patrimonio La quasi totalità del patrimonio edilizio di ATER ALTO FRIULI è costituito da unità immobiliari ad uso abitativo, infatti, solo 5 unità hanno destinazione diversa e sono quelle utilizzate per le attività operative dell ente (2 magazzini, 1 ufficio e la sede aziendale). Al 31/12/2012 il patrimonio abitativo gestito in locazione ammontava a unità immobiliari, di queste 60 risultavano non locate perché in attesa di assegnazione, manutenzione o ristrutturazione o sono state poste in vendita. La distribuzione del patrimonio immobiliare sul territorio risulta così distribuita: COMUNI ALTO FRIULI (Alloggi di E.R.P. gestiti dall ATER al 31/12/2012) ALLOGGI A LOCAZIONE SEMPLICE DI PROPRIETA' ATER Amaro (9) Ampezzo (28) Arta Terme (13) Artegna (22) Bordano (15) Buia (18) Cavazzo Carnico (4) Cercivento (4) Chiusaforte (6) Comeglians (18) Dogna (9) Enemonzo (0) Forni Avoltri (4) Forni di Sopra (12) Forni di Sotto (26) Gemona del Friuli (208) Lauco (23) Ligosullo (0) Malborghetto Valbruna (0) Moggio Udinese (34) Montenars (6) Osoppo (98) Ovaro (22) Paluzza (11) Paularo (6) Pontebba (23) Prato Carnico (13) Preone (8) Ravascletto (0) Raveo (0) Resia (4) Resiutta (0) Rigolato (4) Sauris (0) Socchieve (10) Sutrio (12) Tarvisio (110) Tolmezzo (273) Trasaghis (13) Treppo Carnico (0) Venzone (6) Verzegnis (0) Villa Santina (42) Zuglio (6) TOTALE alloggi 27

28 IL PATRIMONIO ALLOGGI DI CAVE DEL PREDIL TARVISIO - fraz. Cave del Predil (19) TOTALE 19 alloggi LOCAZIONI COMMERCIALI GEMONA DEL FRIULI (2) TOTALE 2 locazioni UNITA' IMMOBILIARI DIVERSE (BOX, DEPOSITI, VANI COMUNI) TOLMEZZO (1) TOTALE 1 immobiliari diverse 28

29 IL PATRIMONIO SEDE ATER ALTO FRIULI TOLMEZZO (2) TOTALE 2 unità sede RIEPILOGO TOTALE ALLOGGI A LOCAZIONE (DI CUI 60 SFITTI: 7 A CAVE E 53 ALTROVE) TOTALE ALLOGGI AL 31/12/ TOTALE LOCAZIONI COMMERCIALI 2 TOTALE UNITA' IMMOBILIARI DIVERSE 1 TOTALE SEDE 2 TOTALE COMPLESSIVO UNITA' IMMOBILIARI Nel corso dell'esercizio sono stati effettuati investimenti nelle seguenti aree: Immobilizzazioni Acquisizioni dell esercizio Terreni e fabbricati Impianti e macchinari 0 Attrezzature industriali e commerciali 0 Altri beni

30 L AMBIENTE La Politica Ambientale Come già emerso nel capitolo precedente, negli ultimi anni ATER ALTO FRIULI si è impegnato con sempre maggior intensità per adottare una politica ambientale volta alla preservazione del territorio e al risparmio energetico. Nel corso dell esercizio 2012: non si sono verificati danni causati all ambiente per cui l Azienda possa essere dichiarata colpevole non sono state inflitte sanzioni o pene per reati o danni ambientali alla nostra Azienda Si conferma quindi, in accordo con le principali normative nel campo specifico del risparmio energetico (DLgs 192/ Dlgs 211/2006) l intenzione dell Azienda di intervenire con opere volte al benessere degli utenti ed a garantire minori consumi energetici e minori emissioni in atmosfera, a vantaggio di tutta la comunità e dell ambiente Nel triennio , su ,08 spesi in opere edili, più del 28% è stato impiegato per importanti interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e, con maggior precisione, ben il 17% per veri e propri interventi volti al risparmio energetico. Si specifica, a completamento di quanto sopra riportato che, ovviamente, anche gli interventi di nuova costruzione rispettano tutte le normative di settore riguardanti il risparmio energetico. Oltre a continuare a perseguire la strada dell adozione delle più moderne soluzioni di contenimento del consumo energetico (impianti termici supportati da pannelli solari, infissi di pregio che contengano le dispersioni, ecc.), un altro fronte su cui l Amministrazione di ATER ALTO FRIULI si è cimentata con notevoli sforzi, è stata la promozione di comportamenti più sostenibili da parte dei suoi utenti. Allo scopo sono state dedicate diverse pagine nel Notiziario del mese di settembre, su cui, con una veste grafica fresca e accattivante, vengono riportati molti suggerimenti di carattere pratico, facilmente applicabili da tutte le famiglie per contenere il proprio dispendio (e quindi anche la propria spesa) di: Energia termica Energia elettrica Acqua. Inoltre, sul sito internet, vengono pubblicate notizie e consigli per contenere i consumi più significativi in quel preciso periodo dell anno, anche nell ottica di raggiungere un maggior benessere fisico e di ridurre eventuali problemi di salute correlati a cattive abitudini domestiche. Nel ribadire che l Azienda è impegnata a privilegiare, in vario modo, l impiego di soluzioni impiantistiche e costruttive innovative nel campo del risparmio energetico e dell architettura eco-compatibile va sottolineato che la recente normativa tecnica, statale e regionale, impone soluzioni sempre più onerose senza possibilità di deroghe nell ambito dell edilizia residenziale pubblica. Detto aumento di costi insieme alla contrazione delle risorse pone di fatto pesanti interrogativi sulle prossime possibilità di intervento. 30

31 LE ATTIVITA 1.7 Le Attività L ATER ALTO FRIULI, come tutte le altre ATER, ha anche un effetto calmieratore del mercato privato delle locazioni abitative e di sostegno all economia in generale essendo l edilizia un settore trainante della struttura economica del Paese. Appare ancora più importante il servizio offerto da ATER ALTO FRIULI e la necessità che lo stesso operi con ancora più incisività nel prossimo futuro, in armonia con le indicazioni programmatiche della Regione, con una struttura operativa potenziata rispetto all attuale affinché si possano costruire/ristrutturare più abitazioni in locazione da assegnare a giovani famiglie e non solo, al fine di trattenerle sul territorio. FABBISOGNO EDILIZIA SOVVENZIONATA TRIENNO ATER ALTO FRIULI Domande valide a giugno 2012 Ulteriori domande previste al Totale domande ANNO 2012 II semestre ALLOGGI DA ASSEGNARE ANNO 2013 ANNO 2014 nuovi n. risulta n. nuovi n. risulta n. nuovi n. risulta n TOTALE ASSEGNAZIONI FABBISOGNO RESIDUO AL Tenuto conto del territorio in cui opera l ATER ALTO FRIULI tale funzione ricopre una particolare importanza a beneficio della popolazione dei Comuni montani interessati per cui se dovesse venire a mancare o ridursi il suo peso, il tessuto sociale ed economico ne risulterebbe gravemente penalizzato. Per poter mantenere e possibilmente aumentare tale presidio sul territorio l ATER ALTO FRIULI necessita di un potenziamento dell attività costruttiva/recupero/ristrutturazione relativamente all edilizia residenziale pubblica in particolare sovvenzionata stante che oggi sono in aumento le richieste di locazione degli alloggi, e in calo quelle di acquisto. La progettazione e la successiva costruzione vengono avviate a seguito dell'attività programmatoria definita dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un'analisi di fattibilità preliminare svolta dal Servizio Tecnico. La programmazione riguarda gli interventi di nuova costruzione, recupero destinato alla creazione di nuovi alloggi, manutenzione straordinaria. 31

32 LE ATTIVITA Da un punto di vista generale si segnala che l ATER ALTO FRIULI, date le caratteristiche del territorio, esegue un numero notevole di interventi di piccola entità, sia di nuove costruzioni, sia di recupero e manutenzione, con un impegno che risulta più oneroso rispetto ad altre realtà regionali, a parità di importi appaltati. D altra parte il criterio di scelta della dimensione degli interventi come attualmente applicato da parte dell Azienda appare adeguato alle esigenze che si manifestano nel particolare ambito in cui si trova ad operare Costruzione / riqualificazione /manutenzione La seguente tabella riporta gli interventi realizzati o in corso di realizzazione nel 2012: Interventi realizzati o in corso di realizzazione nel 2012 Località Tipologia di intervento Categoria edilizia Costo totale intervento Data inizio lavori Data fine lavori Villa Santina, località Invillino, 2 blocco Realizzazione di nuovi alloggi Sovvenzionata ,05 12/04/ Tolmezzo, via Illegio 40 Completamento lavori intervento di ristrutturazione edilizia Sovvenzionata , Osoppo Via Cernaia Riqualificazione energetica e manutenzione straordinaria Sovvenzionata ,50 25/06/ /08/2012 Tolmezzo, via Val Chiarsò Riqualificazione energetica - realizzazione verande Sovvenzionata ,71 19/10/ TOTALE ,02 I primi due lavori si riferiscono a interventi inerenti nuovi alloggi per un importo complessivo pari a ,01 mentre i successivi 2 sono riferibili ad interventi di riqualificazione energetica, per un importo globale pari a ,21. Gli interventi di manutenzione straordinaria per l anno 2012 ammontano a complessivi ,34. Pertanto percentualmente gli interventi per il 2012 sono così ripartiti: Realizzazione di nuovi alloggi: 72% Riqualificazione energetica: 17% Manutenzione straordinaria: 11% Tutti gli interventi previsti permetteranno un notevole risparmio energetico nel rispetto delle più recenti norme in materia. 32

33 ATER ALTO FRIULI - BILANCIO SOCIALE 2012 LE ATTIVITA La Gestione assegnazione alloggi Nell esercizio chiuso al 31/12/2012 il patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica (Erp) gestito in locazione ammontava a tutti di proprietà dell Azienda. Di tali alloggi 60 risultavano non locati perché in attesa di assegnazione e/o di manutenzione e/o ristrutturazione o posti in vendita; di questi 7 a Cave del Predil. Vi sono inoltre 5 unità immobiliari diverse (2 magazzini, 1 ufficio, la sede aziendale). Gli alloggi in cui vi è la gestione dei servizi comuni da parte dell Azienda sono complessivamente 762 (di cui 695 in locazione), mentre vi sono inoltre altri 255 alloggi (di cui 235 in locazione) in cui è stato effettuato il riparto di alcune spese comuni; i condomini gestiti da amministratori esterni in cui l ATER ALTO FRIULI partecipa come condomino sono 34. I canoni d affitto per l esercizio 2012 sono stati determinati sui redditi 2010 secondo le modalità previste dalla deliberazione consiliare n. 85/2011 del 19/12/2011, il canone minimo è stato fissato in 35,00. Le aree a maggiore tensione abitativa sono quelle di Tolmezzo, Gemona del Friuli, Osoppo e Tarvisio. Nel 2012 sono stati stipulati 50 contratti di locazione di cui: 2 cambi alloggio, 13 subentri, 28 alloggi di risulta, 6 nuovi alloggi e 1 alloggio di edilizia convenzionata. Sono 5 le domande riguardanti gli anziani presentate ai sensi dell art. 21 della L.R. 10/98 e art. 8 Regolamento DPR 13/4/2004 n. 0119/Pres. di cui 1 non accolta per mancanza di requisiti. Solo 2 domande riguardante sfrattati e separati sono state presentate ai sensi dell art. 52 della L.R. 75/52 o art. 8 Regolamento DPR 13/4/2004 n. 0119/Pres. di cui 1 non è stata accolta per mancanza di requisiti. Sono passate da 44 a 60 le nuove domande di riduzione canone; di queste il Consiglio di Amministrazione ne ha accolte 43 (successivamente a 11 domande è stato ripristinato il canone precedentemente attribuito); 16 sono state le domande respinte perché senza requisiti e 1 ritirata per mancanza di requisiti. Nel corso del 2012 è proseguito il controllo sui redditi dichiarati dai nuclei familiare in occasione del censimento dell utenza riguardante i redditi 2010, redditi necessari per la determinazione del canone per il biennio 2012/

34 LE ATTIVITA La Relazione con gli Inquilini Nel corso del 2012, ATER ALTO FRIULI ha intrapreso un attività di indagine che ha coinvolto i propri utenti residenti in 21 diversi Comuni dell alto Friuli, il cui numero campionario è stato definito sulla base del numero di alloggi assegnati in ciascun Comune e/o perché di particolare interesse, della quale si riporta una sintesi della parte relativa alla relazione tra utenti e struttura ATER ALTO FRIULI sul grado di soddisfazione sui servizi in generale e di manutenzione: Facilità di accesso e qualità del servizio di sportello Facilità di contatto con gli uffici 7,6 Giudizi concentrati su punteggi molto positivi Tempi di attesa prima di poter parlare con l'operatore corretto 7,6 Giudizi concentrati su punteggi molto positivi Disponibilità e cortesia del personale 7,6 Giudizi concentrati su punteggi molto positivi Competenza del personale 7,4 Giudizi concentrati su punteggi molto positivi Chiarezza e completezza della documentazione fornita 7,3 Giudizi positivi, anche per la disponibilità e l'aiuto del personale nella spiegazione e compilazione dei moduli Chiarezza della risposta ottenuta 7,1 Giudizi positivi, con anche qui alcuni problemi relativi all'inizio di alcuni lavori di manutenzione Tempi di attesa per ottenere una risposta a una richiesta avanzata 6,7 Alcuni lavori di manutenzione possono richiedere molto tempo prima di iniziare; da qui la presenza di alcuni giudizi negativi Tempi di risposta e qualità del servizio manutenzione Cortesia del personale addetto alla manutenzione Rapidità degli interventi di manutenzione Interventi di manutenzione straordinaria Controllo effettuati sullo stato del fabbricato Disponibilità del personale addetto alla manutenzione a raccogliere eventuali segnalazioni 7,5 Giudizi positivi, anche se una consistente fetta di inquilini non è mai entrato in contatto con il personale addetto alla manutenzione 6 Giudizi anche molto differenti a seconda della tipologia di intervento 5,8 Punteggi polarizzati per la presenza/assenza di interventi recenti 5,1 Distribuzione dei giudizi molto omogenea: molti voti positivi ma anche una consistente presenza di voti medi e bassi - Molto difficile calcolare un punteggio medio in quanto il maggior numero di valutazioni sono del tipo Non so ; spesso il personale appartiene a ditte esterne e non può raccogliere segnalazioni da fare ad ATER ALTO FRIULI. Per chi sa rispondere, punteggi in genere molto positivi. 34

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36 VALORI E DISEGNO STRATEGICO 2. Valori e disegno strategico 2.1. I valori La casa è il primo luogo dove si incentrano e si saldano le molteplici identità individuali (di quartiere, di paese, di Regione, di famiglia, di gruppo sociale). Privilegiando la scelta di qualità della vita e delle relazioni ATER ALTO FRIULI si impegna a promuovere il proprio sviluppo attraverso l acquisizione di modelli di intervento capaci, da un lato, di sostenere e valorizzare le tradizioni e il patrimonio della comunità, in piena conformità con l assetto storico del territorio, dall altro, di venire incontro alle nuove esigenze che si manifestano con la sempre maggior diversificazione delle utenze che compongono la società contemporanea e, quindi, l inquilinato anziani, single con figli a carico, coppie senza figli, stranieri, famiglie tradizionali e allargate, persone con culture e abitudini diverse tra loro che entrano in contatto diretto ed interagiscono ogni giorno La strategia Il disegno strategico complessivo, sulla base dei valori definiti, stabilisce gli obiettivi di medio-lungo periodo e individua gli strumenti (iniziative, progetti, risorse) necessari al loro conseguimento. Per traslare il proprio scopo istituzionale nella realtà, il Consiglio di Amministrazione di ATER ALTO FRIULI ha individuato 3 macro valori fondamentali e intrinsecamente connessi, sui quali declina la propria strategia di intervento : Sostenibilità sociale Relazionarsi in modo trasparente con gli utenti non solo perseguendo concretamente il soddisfacimento del bisogno abitativo di quanti hanno difficoltà ad accedere al mercato della casa, ma anche operando secondo criteri di obiettività, imparzialità e giustizia, favorendo il diritto all informazione ed alla trasparenza e garantendo la possibilità di formulare suggerimenti ed indicazioni. Qualità dell abitare Garantire la massima attenzione alle attese e ai bisogni dei singoli territori realizzando programmi edilizi fortemente inseriti nel contesto comunitario e sociale, che rappresentino occasione di ripensamento e miglioramento della qualità della vita e dei rapporti umani. Qualità delle relazioni Mettere al centro dell attenzione quotidiana gli individui con le attese, le aspettative, i limiti e le difficoltà del vivere quotidiano. Valorizzare le risorse umane individuando percorsi di formazione e condividendo processi di miglioramento trasversali. A tal fine fondamentali sono un forte coinvolgimento emotivo, il senso e l orgoglio di appartenenza e il grado di soddisfazione dei collaboratori. 36

37 VALORI E DISEGNO STRATEGICO In particolare, per i prossimi anni, ATER ALTO FRIULI, in linea con le indicazioni del Parlamento europeo (che già da tempo si è fatto promotore di iniziative tese a fare di tali problematiche occasione di discussione a vasta scala in funzione del benessere comune), proseguirà l impegno: in favore in favore di giovani coppie, famiglie, disoccupati, separati e divorziati, investiti dal problema casa tornato di forte attualità anche in Italia; per l adozione di tecnologie per il contenimento dei consumi energetici in funzione sia della salvaguardia della qualità dell ambiente sia di un maggior risparmio economico Accrescimento del valore La consapevolezza dei risvolti sociali e ambientali che accompagnano le attività svolte da ATER ALTO FRIULI, e la considerazione dell'importanza rivestita tanto da un approccio cooperativo con gli stakeholder quanto per l impegno sociale sul territorio di ATER ALTO FRIULI stesso, hanno ispirato anche un insieme di regole che sono in linea con gli standard richiesti dal mercato e dal contesto normativo nazionale e regionale, per esprimere gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione dell azienda, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Contribuiscono, quindi, alla formazione del valore, non solo le performance di tipo economico in senso stretto, ma assumo un aspetto di straordinaria rilevanza per il suo accrescimento anche parametri quali: la qualità del servizio per i clienti la trasparenza nei confronti degli utenti la consapevolezza della rilevanza sociale dell attività e la conseguente necessità di considerare adeguatamente tutti gli interessi coinvolti la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo la cultura organizzativa interna E proprio a riguardo di quest ultimo sull aspetto, nel corso dell anno ATER ALTO FRIULI ha intrapreso un percorso di riflessione ed elaborazione sulla cultura organizzativa di ATER ALTO FRIULI e sulle sue ricadute sulla motivazione, soddisfazione e valorizzazione di tutti i suoi Collaboratori. Per Cultura organizzativa si intende comunemente quell insieme di regole scritte e non scritte, di Valori, di assunti di base e di stili di leadership che governano, più o meno consapevolmente, un organizzazione. Pilastri della Cultura Organizzativa sono la Missione ed i Valori. Fermo restando quelli indicati dallo Statuto è intenzione di ATER ALTO FRIULI creare un ulteriore strato valoriale con il contribuito di tutti i Collaboratori, in base al loro ruolo, a partire dal Direttore generale che avrà il compito di indicare i Valori Core, Qualificanti e Desiderati mentre il gruppo dei Collaboratori fornirà indicazione dei Valori Emergenti. 37

38 VALORI E DISEGNO STRATEGICO I principali valori, tracciati ed anticipati dal Direttore Generale e condivisi dal Gruppo di Direzione, sono : APERTURA Mi piace venire a lavorare, trascorro bene le mie ore al lavoro, mi diverte fare ciò che faccio.. Propongo innovazioni aprendomi al nuovo e accolgo proposte innovative che mi giungono da altri, chiunque essi siano. Nel mio vocabolario non esiste: si è sempre fatto così,.. DISPONIBILITÀ Coltivo le relazioni interne al mio Ente, con gli utenti e i soggetti esterni perché so essere questo un modo vincente di lavorare facendo meno fatica ottenendo risultati più rilevanti. APPREZZAMENTO / GRATIFICAZIONE Apprezzo il lavoro dei colleghi e non lesino appezzamenti positivi nei confronti del loro lavoro. CONTRIBUZIONE / ATTACCAMENTO Mi adopero per la soluzione di eventuali problemi che dovessero sorgere in seno all Ente contribuendo con idee, lavoro, ragionamenti. APPARTENENZA / ORGOGLIO Sento un senso di appartenenza all ATER quando lavoro e anche nei momenti di riposo. È un carattere identitario di orgoglio e riconoscenza verso un Azienda alla quale do e voglio dare tanto e dalla quale ricevo altrettanto. AUTONOMIA / RESPONSABILITÀ Rispetto le regole, miro al risultato che mi viene chiesto e che so anche da solo quale essere essendo capace di autogestirmi positivamente. TALENTO Non è determinante quanto lavoro, ma il rispetto delle scadenze e la qualità del mio lavoro. ALTRUISMO Non faccio prevalere il mio carattere e la mia indole nelle relazioni con colleghi, utenti e soggetti esterni con cui entro in contatto, ma tengo sempre presente qual è l obiettivo dell Azienda aldilà di me. DEDIZIONE Comunico con tutti anche quando mi sono svegliato con il piede sbagliato (i miei problemi personali li lascio fuori dall ufficio). RISPETTO Da avere verso le persone e le regole. Alle persone guardo con favore, attenzione, disponibilità, ascolto; alle regole guardo con il desiderio di metterle in pratica con lealtà. TEMPESTIVITÀ Attuare nel minor tempo possibile quanto richiesto a favore dell Azienda e dell utenza corrispondendo alle loro necessità e non a quella di placare l ansia di chi mi chiede di svolgere quel determinato compito. 38

39 VALORI E DISEGNO STRATEGICO 2.4. Piano strategico VALORE OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVO OPERATIVO Ampliamento dell offerta Abitativa Incremento del patrimonio Diversificazione delle tipologie di alloggio SOSTENIBILITÀ SOCIALE Sostegno al sistema sociale e Vivibilità Creazione di reti sul territorio Riduzione della conflittualità sociale Soluzione di esigenze particolari dell utenza Sviluppo delle interrelazioni con soggetti a favore di terzi Sostegno all economia locale Sostegno alle famiglie Sostegno alle imprese del settore edilizio QUALITÀ DEGLI ALLOGGI Aumento dello standard qualitativo degli alloggi Gestione della manutenzione straordinaria Gestione del Servizio Energia Gestione del Servizio Ascensori QUALITÀ AMBIENTALE Sostenibilità dell edilizia ecologica Implementazione di tecniche costruttive con materiali ecologici Riqualificazione energetica di impianti ed edifici QUALITÀ URBANA Valorizzazione del patrimonio architettonico storico e riqualificazione urbanistica Recupero del patrimonio edilizio storico QUALITÀ ORGANIZZATIVA Miglioramento organizzativo Valorizzazione del personale Rafforzamento del Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001:2008 Progetti per il miglioramento organizzativo interno Sviluppo formativo del personale Incentivazione economica del personale 39

40 LA QUALITA 3. La qualità La volontà di trasparenza e l attenzione di ATER ALTO FRIULI nei confronti dei propri utenti si è concretizzata in una serie di azioni volte alla promozione della qualità a 360. A partire dal 2007 l ATER ALTO FRIULI si è impegnato in un percorso di qualificazione del proprio servizio ottenendo in data 31/12/2007 la certificazione del Sistema Qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000 e successivamente in data 03/12/2009, l aggiornamento nella nuova edizione UNI EN ISO 9001:2008. (Ente certificatore esterno SGS ITALIA S.p.A. Milano) L'amministrazione di ATER ALTO FRIULI è, infatti, consapevole che lo sviluppo della propria capacità organizzativa e delle competenze del proprio personale significa qualità del servizio, soddisfazione della domanda e contenimento dei costi attraverso la riduzione delle inefficienze e dei disservizi. Queste considerazioni hanno portato l Azienda ad individuare: nella norma UNI EN ISO 9004 il modello di riferimento di gestione e conduzione aziendale; nella norma UNI EN ISO 9001 il modello di riferimento di Gestione della Qualità per la realizzazione del proprio sistema di gestione aziendale. Il campo di applicazione del Sistema di Gestione per la Qualità è, quindi, esteso a tutte le aree aziendali e ad eventuali soggetti terzi chiamati a svolgere attività per conto dell Ente che devono attenersi a: modalità di distribuzione delle responsabilità modalità di esecuzione dei controlli modalità di registrazione degli interventi così come previsti dal manuale qualità di ATER ALTO FRIULI. Scopo della certificazione: Progettazione di edifici civili, direzione lavori e coordinamento di costruzioni, ristrutturazioni e manutenzioni ordinarie e straordinarie degli edifici di proprietà. Erogazione del servizio di gestione degli immobili di edilizia residenziale pubblica. Settore EA: 34 (Studi di consulenza tecnica, ingegneria) / 35 (Servizi professionali d'impresa) La gestione del sistema qualità garantisce che tutte le attività svolte dagli uffici certificati (Servizio Amministrativo, Servizio Tecnico, Direzione) rispettino le modalità operative contenute nelle procedure, istruzioni e direttive apposite. Il sistema prevede la raccolta, l'elaborazione, il controllo e la comunicazione dei dati al Comitato di Qualità per l'individuazione delle più opportune azioni di miglioramento. Il sistematico riesame dei processi di lavoro e dei loro risultati (attuato anche attraverso le visite ispettive interne ed esterne) consente il continuo miglioramento dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità dei servizi dell' Ente, al fine di accrescere la soddisfazione delle richieste del cliente. 40

41 LA QUALITA Nel 2012 ha avuto luogo il controllo annuale con esito positivo. Ogni anno il Consiglio di Amministrazione definisce le Politiche per la Qualità ed il Comitato Direttivo individua gli obiettivi specifici necessari al soddisfacimento di tali Politiche entro tempi prestabiliti. La Politica per la Qualità scaturisce da un analisi attenta ed oggettiva della situazione interna aziendale, dai risultati conseguiti e dagli obiettivi futuri dell Azienda nonché dall evoluzione del mercato e dalle richieste degli Utenti. La Direzione è molto attenta ai suggerimenti e alle idee di tutte le funzioni aziendali, si confronta con le funzioni responsabili e discute con esse la Politica per la Qualità. L impegno in favore del raggiungimento di più alti standard di qualità si è fatto ancora più intenso, a partire dal 2011 con: l adozione del primo Bilancio Sociale che, avendo la duplice funzione di strumento di gestione e di strumento di comunicazione, consente, da un lato, di misurare le performance economiche, sociali e ambientali dell ente, dall altro, di rilevare le aspettative, il grado di soddisfazione e di consenso degli stakeholder, rappresentando, quindi, un valido sistema informativo per assumere decisioni, controllarle e valutarle; per gestire le priorità e le aspettative dei principali interlocutori; per supportare la pianificazione strategica; per verificare il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, attivando adeguati canali di ascolto, consente e, contestualmente, aumenta la comprensione dell attività svolta da ATER ALTO FRIULI rendendo sistematico il dialogo e la comunicazione a due vie. la realizzazione di una indagine di Customer Satisfaction presso gli utenti (i cui risultati sono oggetto di un apposito capitolo di questo documento) e proseguendo nel dicembre 2012, con deliberazione da parte del Presidente del piano strategico, con i seguenti obiettivi: proseguire i processi di riqualificazione e organizzazione qualificare l attività edilizia in base a criteri di sostenibilità ambientale e sociale e di risparmio energetico aggiornare le graduatorie di assegnazione con cadenza biennale per rilevare la effettiva necessità di alloggi offrire servizi a terzi (Comuni, RUP e fabbricati propri) effettuare investimenti immobiliari utilizzando fondi aziendali per fornire alloggi a prezzo calmierato migliorare il rapporto di sfittanza e disponibilità nella gestione degli alloggi di risulta intervenendo sui tempi di manutenzione favorire i processi di risparmio della spesa attuando sinergie e cooperando con le ATER regionali 41

42 VALORE AGGIUTO 4. Determinazione e riparto del valore aggiunto ATER ALTO FRIULI in riferimento alle sue finalità istituzionali, produce servizi e prestazioni in un processo gestionale anche di creazione di Valore Aggiunto. Il calcolo del Valore Aggiunto e della sua distribuzione è comunque di grande utilità, esso infatti rappresenta un legame con la contabilità economico-patrimoniale e con i principali documenti contabili. Consente, inoltre, la valutazione dell efficienza raggiunta nell impiego delle risorse e consente di comprendere come queste sono state distribuite. Pertanto il Valore Aggiunto è essenziale per le finalità e la determinazione del valore nella rendicontazione sociale. Le componenti economiche del Valore Aggiunto e la distribuzione dello stesso assumono un significato particolare nell azienda pubblica dove i valori economici debbono essere analizzati in costante riferimento non solo ai noti principi contabili, ma anche ai valori etici, istituzionali e sociali che, appunto, caratterizzano il governo ed i comportamenti operativi di ogni azienda. Il valore aggiunto è identificato come la differenza tra valore della produzione lorda (proventi della gestione) e consumi intermedi di beni e servizi necessari per lo svolgimento dell attività (costi esterni). Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti: il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi; il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni all Azienda e delle liberalità esterne ( stakeholder ). La struttura del valore aggiunto proposta richiama quella consigliata dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (G.B.S.) che prende in considerazione il Valore Aggiunto Globale netto, ovvero quello derivante da tutte le attività dell Azienda siano esse caratteristiche, accessorie o straordinarie. Il concetto di valore aggiunto permette di valutare il risultato della gestione aziendale in termini di ricchezza distribuita nel corso di un determinato periodo ad una serie di soggetti individuati: personale, con riguardo alle retribuzioni e oneri ad esse collegati; Pubblica Amministrazione, in relazione al totale delle imposte versate; remunerazione del capitale di credito (finanziatori); remunerazione dell Azienda. Nella costruzione del Bilancio Sociale è importante ricordare che l ATER ALTO FRIULI per disposizione legislativa è obbligata a locare gli immobili a prezzi sociali. Per tale ragione al conto economico riclassificato si aggiungono ai soli fini del Bilancio Sociale i maggiori ricavi derivanti dalla differenza tra i canoni effettivamente richiesti agli assegnatari e i canoni applicabili in regime di mercato. La differenza rappresenta la remunerazione sociale che deriva alla comunità degli utenti dalla gestione del patrimonio ATER ALTO FRIULI. 42

43 VALORE AGGIUTO Al fine di procedere a questa ulteriore analisi occorre approfondire come si è giunti alla stima della remunerazione sociale. Il canone medio di mercato è stato determinato in base ai dati rilevati all Osservatorio del Mercato Immobiliare dell Agenzia del Territorio, prendendo come riferimento il secondo semestre del 2012 e del Il valore è stato calcolato in misura estremamente prudenziale basando l analisi su un alloggio economico di mq 76 in alcuni dei Comuni più significativi dove sono presenti le strutture di ATER ALTO FRIULI: TOLMEZZO GEMONA DEL FRIULI ARTEGNA BUJA OSOPPO TARVISIO AMARO Nel computo non sono stati considerati Box / Autorimesse. Contestualmente sono stati recepiti i dati consuntivi 2012 finalizzati a stimare la misura di canone medio. COMUNE Mq in min max media min max media TARVISIO 3,4 4,7 4,05 3,9 5,7 4,8 TOLMEZZO 2,8 4,1 3,45 3,6 4,9 4,25 GEMONA DEL FRIULI 3 4,1 3,55 3,4 4,5 3,95 BUIA 2,6 3,5 3,05 2,4 3,4 2,9 ARTEGNA 2,4 3,4 2,9 2,2 3,3 2,75 OSOPPO 2,4 3,4 2,9 2,2 3,3 2,75 AMARO 2,2 3,2 2,7 2,2 3,2 2,7 MEDIA /MQ mensile 3,23 3,44 MEDIA MQ/ALLOGGIO ATER CANONE MERCATO MEDIO mensile ,65 N. ALLOGGI ATER LOCATI RICAVI PER LOCAZIONE ALLOGGI MEDIA MQ/ALLOGGIO CANONE ATER MEDIO mensile DIFFERENZA CANONE MERCATO/ATER ,65 Il canone di locazione medio per gli inquilini di sovvenzionata ammontava ad 125,39 a gennaio 2012 e ad 118,73 a gennaio Media ponderata =

44 VALORE AGGIUTO 4.1. Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto Globale Il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto Globale mette in evidenza la contrapposizione articolata dei componenti della gestione di esercizio, provenienti direttamente dal sistema di contabilità economico-patrimoniale (*) Conto Bilancio Conto Bilancio Economico Sociale Economico Sociale VALORE DELLA PRODUZIONE Canoni di Locazione Differenza fra canoni di mercato e valori ATER Altri Ricavi caratteristici Altri ricavi e proventi COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE Per materie prime, sussid., di cons e merci Variazione delle rimanenze Per servizi Oneri diversi di gestione Valore Aggiunto tipico LORDO Proventi Finanziari Proventi Straordinari Oneri Straordinari VALORE AGGIUNTO GLOBALE DA DISTRIBUIRE Nota (*): nelle tabelle relative alla Distribuzione del Valore Aggiunto Globale nella edizione 2011del Bilancio Sociale, il dato relativo alla Differenza fra canoni di mercato e valori ATER era stato fornito su base mensile 44

45 VALORE AGGIUTO 4.2. Distribuzione del Valore Aggiunto Globale Il prospetto di riparto del Valore Aggiunto Globale si compone dalle seguenti parti: a) Remunerazione Sociale - valore derivante dalla differenza tra fra i canoni di mercato e quelli applicati da ATER ALTO FRIULI. b) Remunerazione del Personale - rivolto al personale che intrattiene con l azienda rapporti di lavoro e collaborazione continuativa e che è ad essa legato da interessi prevalenti e durevoli. c) Remunerazione della PA - rappresenta il beneficio economico acquisito dalla Pubblica Amministrazione, in termini diretti, per effetto delle attività di natura non istituzionale svolte dall azienda. d) Remunerazione del Capitale di Credito - Gli stakeholder dell aggregato in oggetto sono i fornitori di capitali ad interesse esplicito: di funzionamento o di finanziamento; di breve e di lungo termine. e) Remunerazione dell'azienda - è rappresentato dalle riserve e gli altri accantonamenti destinati alla conservazione e all incremento del patrimonio. Conto Economico Bilancio Sociale Conto Economico Bilancio Sociale A) Remunerazione SOCIALE Differenza fra canoni di mercato e canoni ATER (*) Totale A B) Remunerazione del PERSONALE Costi per il Personale dipendente Totale B C) Remunerazione della PA ICI/IMU Altre Imposte (IRES- IRAP - IVA Indetraibile) Totale C D) Remunerazione del CAPITALE DI CREDITO Interessi Passivi Totale D E) Remunerazione dell'azienda Ammortamenti Utile Totale E VALORE AGGIUNTO SOCIALE DISTRIBUITO

46 VALORE AGGIUTO 4.3 La remunerazione Nella concezione del Bilancio Sociale, l Azienda è una squadra di soggetti che collaborano al fine di creare ricchezza, la cui distribuzione va a beneficio di tutti. In questa prospettiva, il reddito va considerato non come l esclusiva ricchezza generata, ma come una delle quote di distribuzione della ricchezza globale, che per l anno 2012 si registra un incremento del 9% sul Certamente la più significativa è la remunerazione sociale valorizzata attraverso una simulazione ricavata dalla differenza fra i canoni di mercato e quelli applicati da ATER ALTO FRIULI. Essa incide per circa il 50% sul valore aggiunto totale che, considerate le difficili dinamiche economiche degli ultimi anni, risulta un valore estremamente importante. Allo stesso modo la retribuzione del personale costituisce un ulteriore quota di ricchezza, che remunera le risorse umane che hanno contribuito a realizzarla; circa il 28% è stato ripartito alle risorse umane a conferma del fatto che il capitale umano viene considerato dall azienda componente centrale e imprescindibile nello sviluppo dell attività. Per quanto riguarda la remunerazione della Pubblica Amministrazione, costituita dalle imposte dirette e indirette, si registra un incremento dell incidenza percentuale dal 5,2% del 2011 all 11,5%, dato prevalentemente dal passaggio da ICI ad IMU. DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO A) Remunerazione Sociale B) Remunerazione del Personale C) Remunerazione della PA D) Remunerazione Capitale Credito E) Remunerazione dell'azienda A) Remunerazione Sociale B) Remunerazione del Personale C) Remunerazione della PA D) Remunerazione Capitale Credito E) Remunerazione dell'azienda

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48 GLI STAKEHOLDER 5. Gli stakeholder Gli stakeholder sono i soggetti con cui ATER ALTO FRIULI interagisce continuamente e verso cui è rivolta l intera attività aziendale. Gli stakeholder primari, sono tutti quegli individui e gruppi ben identificabili da cui ATER ALTO FRIULI dipende per la sua sopravvivenza: utenti, dipendenti, fornitori, enti locali, collettività, ambiente. In senso più ampio, stakeholder è chiunque possa influenzare o essere influenzato dall attività dell organizzazione in termini di servizi, politiche e processi Le finalità e contenuti della relazione sociale per i principali stakeholder La Relazione sociale permette di consentire alle diverse categorie di stakeholder la valutazione dei risultati raggiunti dall ATER ALTO FRIULI nel perseguimento della propria missione, e la valutazione degli impatti generati sul territorio e sul benessere della collettività di riferimento. Nel percorso di rendicontazione intrapreso, ATER ALTO FRIULI ha iniziato con l esplicitare nel Bilancio Sociale del 2011, le relazioni con i due dei principali stakeholder (Utenti e Dipendenti): Utenti Risorse Umane sono i destinatari primari a cui è rivolta la complessa attività aziendale. Rappresentano coloro che occupano un alloggio o ne richiedono l assegnazione. Famiglie, anziani, giovani coppie: sono i primi destinatari dell attività di ATER ALTO FRIULI e i soggetti verso cui sono indirizzate con maggior intensità le azioni di responsabilità sociale, al fine di soddisfare le loro esigenze non solo abitative. sono l interlocutore principale di ATER ALTO FRIULI. Il personale rappresenta, infatti, I dipendenti sono il vero patrimonio dinamico dell azienda per un agire responsabile e di qualità. Rappresentano il fulcro dell attività aziendale, ricoprendo un ruolo chiave per il perseguimento della mission che contribuisce a raggiungere grazie all impegno quotidiano e all attività di collaborazione. Nel presente documento di rendicontazione 2012, è stata inserita la relazione con i Fornitori e gli Enti Locali : Fornitori Enti Locali sono i soggetti che insieme ad ATER ALTO FRIULI riescono a dar vita all edificazione ed agli interventi di recupero edilizio necessari e alla realizzazione di nuovi alloggi. Sono partner indispensabili per un efficace politica di responsabilità sociale soprattutto verso l utenza e l ambiente, per la creazione di alloggi. i Comuni sono un interlocutore con cui l Azienda interagisce e collabora creando sinergie fondamentali per lo svolgimento della propria attività. 48

49 GLI STAKEHOLDER Nei prossimi piani di sviluppo e miglioramento continuo del processo di rendicontazione, verrà inserita la relazione con ulteriori portatori di interesse, quali: Ambiente è un interlocutore sicuramente interessato da qualsiasi tipologia di attività edilizia svolta, viene tenuto nella massima considerazione dall Azienda sin dalle prime fasi di progettazione degli interventi, attraverso le valutazioni dei possibili impatti ambientali ed anche nella fase della ricerca, con la promozione di iniziative specifiche. L ambiente naturale come bene comune da preservare, verso il quale ATER ALTO FRIULI attua comportamenti virtuosi nello svolgimento della sua attività costruttiva e nell utilizzo responsabile delle risorse naturali ed energetiche. Collettività è l interlocutore diffuso, ricettivo, anche se in maniera indiretta, di tutte le attività che ATER ALTO FRIULI effettua in campo sociale, economico ed ambientale. Coerentemente con la propria filosofia di vicinanza al territorio e alle necessità della comunità, è uno dei principali stakeholder che ATER ALTO FRIULI deve tenere in considerazione. La Collettività: è un interlocutore speciale che coerentemente con la propria filosofia di vicinanza al territorio ed alle necessità della comunità, si propone di essere punto di riferimento per la stessa promuovendo iniziative per la soddisfazione del suo fabbisogno I principi Per ogni tipologia di stakeholder ATER ALTO FRIULI ha declinato una serie di principi mediante i quali svolge quotidianamente la propria attività di relazione con i maggiori portatori di interesse. Tramite questi principi, diventa più comprensibile ogni singola azione intrapresa all interno di una strategia tesa alla trasparenza ed al miglioramento continuo della relazione con ogni singolo stakeholder Gli Utenti La soddisfazione dell'utente viene verificata attraverso la raccolta e l analisi dei reclami scritti e delle non conformità rilevate. Inoltre, per il costante monitoraggio della soddisfazione dell Utente, l'ater utilizza indagini ad hoc al fine di misurare la soddisfazione dell Utente. In particolare, l'ater verifica con tempistica definita dal Comitato Direttivo la soddisfazione dei propri Utenti in maniera documentata attraverso appositi questionari compilati dagli Utenti stessi o attraverso interviste condotte da proprio personale. Gli esiti di queste verifiche vengono esaminati in sede di Comitato Direttivo che ne tiene conto per la determinazione degli obiettivi di miglioramento dell'azienda. In occasione della redazione del suo primo Bilancio Sociale (2011), ATER ALTO FRIULI ponendo al centro del proprio progetto di rendicontazione gli Utenti, come principale stakeholder, ha intrapreso un azione di customer satisfaction, il cui processo di trattamento delle informazioni raccolte è stato gestito in maniera equa ed obiettiva. Tali informazioni che, consentono l identificazione dell utenza intervistata sono disponibili solo ai fini del processo di analisi della soddisfazione del cliente, nel pieno rispetto dei requisiti di riservatezza dei dati personali richiamati dalle vigenti disposizioni di legge. Una sintesi dell analisi è riportata nello specifico allegato al Bilancio Sociale

50 GLI STAKEHOLDER La lettura critica dei risultati conseguiti consente di individuare gli aspetti qualitativi del servizio che necessitano di interventi correttivi tempestivi ed efficaci e, non da ultimo, di supportare la direzione nella definizione degli impegni strategici e delle linee guida da assumere a riferimento per un efficace decisione aziendale. Si sottolinea inoltre, che gli effetti della crisi occupazionale sono decisamente avvertibili nel territorio di competenza, il che sta comportando un sensibile aumento delle richieste di riduzione canoni, riscontrabile già dal 2010 ed ancor più durante il Per mantenere fede al proprio ruolo sociale l Azienda ha mantenuto i parametri già stabiliti nel biennio precedente per l accoglimento delle richieste ma ciò, inevitabilmente, comporta una riduzione delle entrate da canoni di locazione. I rapporti di tipo contrattuale con l'utenza sono regolamentati, in genere, per legge. ATER ha redatto appositi regolamenti interni in merito alla predisposizione delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi, ai criteri di assegnazione ed alla gestione dei servizi collegati. I regolamenti vengono approvati dal Consiglio di Amministrazione di ATER ovvero dagli Organi interessati. Per i servizi più rilevanti sono state redatte apposite procedure. Per tutti questi servizi vengono valutate le necessità dell'utenza e la capacità di ATER di fornire i seguenti servizi: GESTIONE SERVIZI COMUNI ASSEGNAZIONE ALLOGGIO DISDETTA CONTRATTO CESSIONE ALLOGGI EDILIZIA SOVVENZIONATA CRITERI DI RELAZIONE TRASPARENZA QUALITA' SERIVIZIO IMPARZIALITA' EFFICENZA CORTESIA MIGLIORAMENTO CONTINUO 50

51 GLI STAKEHOLDER Le Risorse umane Il contesto lavorativo in cui l ATER ALTO FRIULI opera è normato in modo efficiente ed esaustivo: la corretta applicazione di tutte le normative di settore e degli accordi sindacali vigenti è, quindi, la prima garanzia di tutela per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Per misurare la qualità della Responsabilità Sociale nei confronti delle Risorse umane interne, ci si è avvalsi di Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate. La struttura di questi indicatori si basa sul concetto di lavoro dignitoso così come presentato nell agenda dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, ovvero con alla base quattro elementi: Occupazione Dialogo Diritti Protezione Quello che si intende perseguire attraverso le linee guida dell OIL è, infatti, una crescita economica in un contesto di equa globalizzazione, attraverso una combinazione equilibrata di obiettivi sociali ed economici. In materia di gestione del personale, inoltre, va ricordato che nel 2012 è entrato a pieno regime il nuovo sistema di valutazione e calcolo degli incentivi di produttività del personale, I progetti/obiettivi sono stati affidati ad inizio anno ai dipendenti e durante il corso dell'anno si è svolta positivamente l'attività di monitoraggio prevista dalla procedura. Nell analisi dei dati relativi al presente aspetto, si è tenuto in considerazione il fatto che, la politica di gestione del personale attuata da ATER ALTO FRIULI, mira ad assicurare stabilità e concretezza ai suoi dipendenti. Gli occupati di ATER ALTO FRIULI al 31 dicembre 2012 sono 20 tutti dipendenti (di cui 1 a tempo pieno fino al ). Segmentando i dipendenti in base ai profili professionali, l organizzazione risulta così composta: per il 20% da personale che svolge funzioni di coordinamento e controllo dei lavori e/o funzioni professionali specialistiche e complesse Livello A; per il 60% da personale che svolge attività di elevato contenuto professionale tecniche e/o amministrative, specialistiche oppure attività ausiliarie complesse, anche gestendo altri lavoratori Livello B; per il 20% da figure dirigenziali (quadri e dirigenti) Livelli Q e DIR. Da queste suddivisioni si può rilevare come l attività dell Ente abbia ormai delle caratteristiche, per tipologia e complessità delle attività svolte e per l ampiezza del territorio gestito, tali per cui le competenze richieste sono sempre più a carattere manageriale e di responsabilità piuttosto che meramente operative. Una sintesi della situazione aggiornata al 2012 è riportata nello specifico allegato al Bilancio Sociale Tenuto conto del ruolo sociale dell impresa come evidenziato anche dal documento sulla relazione sulla gestione del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili, si ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni attinenti l ambiente e al personale. Nel corso dell esercizio non si sono verificati i seguenti eventi: morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola; infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola; addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing. 51

52 GLI STAKEHOLDER Nel corso dell esercizio la nostra Azienda ha effettuato un generale adeguamento alla nuova normativa in materia di sicurezza del personale. CRITERI DI RELAZIONE APERTURA DISPONIBILITA' APPARTENENZA COINVOLGIMENTO APPREZZAMENTO QUALFICAZZIONE FORMAZIONE I Fornitori Si tratta di attori coinvolti nel processo produttivo dell ATER ALTO FRIULI per quanto riguarda gli interventi di edilizia, gli interventi di manutenzione e fornitura di servizi, soggetti ai quali garantire il rispetto dei contratti, ed a loro volta obbligati al rispetto delle regole etiche seguite dall ente. Sono tenuti sotto controllo attraverso l'adozione di apposite procedure gli acquisti di tutti i servizi ed i prodotti necessari ad assicurare la conformità del prodotto/servizio finale alle richieste dell Utente. In particolare sono considerati strategici i fornitori di servizi tecnici legati alla progettazione e fornitori di servizi di manutenzione. Da un punto di vista generale si segnala che l ATER ALTO FRIULI, date le caratteristiche del territorio, esegue un numero notevole di interventi di piccola entità, sia di nuove costruzioni, sia di recupero e manutenzione, con un impegno che risulta più oneroso rispetto ad altre realtà regionali, a parità di importi appaltati. Va segnalato però, che tale numerosità e diversità degli interventi moltiplica le procedure burocratiche legate alle gare d appalto, agli affidamenti dei lavori in genere e alla successiva gestione dei lavori stessi (subappalti, DURC, POS, CIG) che rallentano in materia notevole l attività tecnica, appesantita anche dalle continue modifiche della legislazione sia nel campo dei lavori pubblici, sia nel campo dell urbanistica, nonché in campo tecnico (nuove norme sulle strutture, sugli impianti, sui prodotti), considerando che si devono tenere presenti norme a livello europeo, a livello nazionale, regionale e comunale. 52

53 GLI STAKEHOLDER A tal fine il sistema di approvvigionamento dell'ater ATER ALTO FRIULI si basa: sull individuazione delle prestazioni che possono condizionare la qualità del prodotto/servizio fornito all Utente; sull attenta selezione e controllo costante nel tempo dei fornitori; sulla formalizzazione scritta dei rapporti con il fornitore, contenente la chiara identificazione delservizio richiesto e delle condizioni di fornitura. Sono considerati strategici i fornitori di servizi di: progettazione, assistenza e Direzione dei Lavori; collaudo; topografia; indagini geologiche e geotecniche; servizi utilizzati per lavori di costruzione, ristrutturazione e manutenzione di immobili in carico ad ATER. Per la parte concernente il Servizio Tecnico, vengono di seguito definiti i criteri di selezione dei fornitori, di servizi e di lavori. Si applica integralmente la disciplina prevista dal Codice dei Contratti (e relativo Regolamento) e dalla normativa specifica di settore, nazionale e regionale (L.R. 14/2002 e s.m.i e relativo Regolamento): Esecuzione di lavori di importo superiore a ,00 : in un unico caso sinora trattato è stata utilizzata la Procedura ristretta semplificata come previsto dall art. 21 della L.r. 14/2002 e dell art. 57 del Regolamento di attuazione della medesima legge. Esecuzione di lavori di importo superiore a ,00 ed inferiore ad ,00: si applica come modalità di gara la Procedura negoziata come prevista dall art. 22, co. 2 bis e 2 ter, della L.r. 14/2002 c.s.m.. Applicata anche la procedura prevista dall art. 67 del Regolamento n. 0165/Pres del 2003 nel caso siano lavori specifici inseriti nel Regolamento di contabilità ed amministrazione del Patrimonio Aziendale approvato con deliberazione di CdA n. 4 dd. 30/01/2012. Per lavori di importo inferiore a ,00: nonostante l affidamento possa essere anche fatto direttamente, come previsto dal summenzionato Regolamento di contabilità ed amministrazione del Patrimonio Aziendale, l ATER ALTO FRIULI non ha mai provveduto ad affidare direttamente oltre all importo di circa ,00., richiedendo comunque e sempre preventivi ad almeno 3 ditte per importi superiori a ,00 e fino ad ,00. Anche nel caso di eventuale affidamento diretto, per importanti minimi, viene comunque sempre valutata attentamente la congruità dei prezzi offerti dalle ditte. I servizi di progettazione ed accessori vengono il più possibile redatti internamente. Vengono affidati all esterno solamente i servizi accessori alla progettazione (per mancanza di professionalità interne), come per esempio calcoli specifici, impianti, relazioni geologiche, indagini geotecniche, collaudi, ecc.). Le attività relative all affidamento di incarichi di progettazione sono definite dal Regolamento per l affidamento di attività di progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo e accessorie approvato con deliberazione di CdA n. 20 del 12/03/2012. Nel caso specifico non si sono mai affidati importi superiori ad ,00 ed il modus operandi per l affidamento è l affidamento diretto per importi di alcune migliaia di euro (generalmente fino a ,00), mentre, per importi superiori si richiede un preventivo ad almeno 3 professionisti o ditte. I soggetti vengono individuati dal RUP, secondo criteri di professionalità, rotazione ed imparzialità e sulla base di una procedura selettiva mediante curricula fra professionisti scelti dall Elenco Professionisti dell Azienda. 53

54 GLI STAKEHOLDER Tutti gli affidamenti di lavori e di servizi sono accuratamente monitorati dai tecnici sia in fase di preventivazione (verifica di congruità dei prezzi) che durante l esecuzione dei lavori, con ripetute e costanti verifiche in cantiere. Il pagamento viene eseguito solamente a seguito di una verifica finale dell operato da parte di un tecnico. E difficile stabilire una casistica specifica dei fornitori (intesi come esecutori di lavori). Infatti, tale casistica può variare in maniera evidente di anno in anno, a seconda della tipologia di lavori prevista e da eseguire. Da una verifica dei pagamenti effettuati nel 2012 (primi 50 fornitori per importo pagato) è emerso, ad esempio, che gli importi più elevati sono ovviamente riferiti alle imprese che hanno vinto le gare di appalto di importo più elevato (circa ,00) per l esecuzione di nuovi fabbricati ovvero per lavori di riqualificazione energetica e funzionale. CRITERI DI RELAZIONE ECONOMICITA' AFFIDABILITA' RISPETTO DELLE NORMATIVE QUALFICAZIONE TERRITORIALITA' Gli Enti Locali Gli Enti Locali sono Amministrazioni con cui l ATER ALTO FRIULI dialoga e collabora continuativamente, in un ottica di sinergia per la risoluzione dei problemi della comunità e del territorio. In un ottica di collaborazione e sinergia, l ATER ALTO FRIULI intrattiene, infatti, rapporti con numerosi enti locali, per attivare e supportare il territorio soprattutto su problematiche inerenti alla disponibilità di abitazioni e della risoluzione di problematiche di morosità, vista l acuirsi della tensione economica derivata dal protrarsi del periodo di crisi. I rapporti con i Comuni consistono principalmente: nel formulare proposte sulle localizzazioni degli interventi di edilizia residenziale pubblica finanziati con fondi pubblici; intervenire mediante l utilizzazione di risorse proprie, non vincolate ad altri scopi istituzionali, con fini calmieratori, sul mercato edilizio realizzando unità immobiliari allo scopo di locarle o venderle a prezzi economicamente competitivi (attualmente è in costruzione un edificio di edilizia convenzionata in Comune di Amaro). 54

55 GLI STAKEHOLDER Alcune attività svolte con l ausilio del Comuni: Commissione Accertamento requisiti soggettivi Presso l ATER ALTO FRIULI è istituita una Commissione per l accertamento dei requisiti soggettivi (art. 13 L.R. 24/99) nei confronti di tutti coloro che intendono beneficiare degli interventi di edilizia residenziale pubblica. La Commissione provvede altresì alla formazione della graduatoria dei richiedenti di interventi di edilizia sovvenzionata e di edilizia convenzionata, la cui assegnazione avviene attraverso bandi. La Commissione per l accertamento dei requisiti soggettivi è composta anche da un rappresentante dei Comuni nei quali opera l ATER ALTO FRILUI designato dall ANCI e per gli interventi di edilizia sovvenzionata e convenzionata, dal Sindaco, o da un suo delegato, del Comune in cui sorgono gli alloggi. Fondo Sociale Al fine di assicurare la tutela delle fasce più deboli di utenti degli alloggi di edilizia residenziale, presso ciascuna ATER è istituito un apposito Fondo sociale (art. 16 L.R. 24/99). Al finanziamento del Fondo sociale provvedono: a) l ATER, mediante stanziamento determinato nell ambito dei piani finanziari; b) i Comuni, relativamente agli alloggi ubicati nel proprio territorio, anche utilizzando le assegnazioni di cui al Fondo sociale regionale di cui all articolo 4, comma 4, della legge regionale 15 febbraio 1999, n. 4; c) la Regione con finanziamenti all uopo stanziati periodicamente nel bilancio, per le finalità di cui all articolo 2, comma 3.Le modalità di utilizzazione del Fondo sociale, nonché le procedure di contribuzione dei Comuni, sono stabilite da apposito regolamento adottato dal Consiglio di amministrazione dell ATER, sentiti i Comuni nei quali opera l ATER medesima, ed approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale, previa deliberazione della Giunta medesima (DPGR 5 novembre 2001, n. 0410/Pres. modificato con DPR 28 luglio 2009 n. 0211/Pres.). Gestione della morosità dell Utenza L ATER ha regolamentato la gestione delle vertenze nei confronti degli assegnatari in locazione che non pagano l affitto prevedendo una fase informativa preliminare presso le Amministrazioni Comunali competenti al fine di individuare i casi socialmente bisognosi di assistenza prima di attivare le azioni legali. La procedura in argomento potrà prevedere i casi e le modalità alternative all azione di sfratto che, comunque, rimane l unica soluzione percorribile a fronte di perdurante inadempimento. CRITERI DI RELAZIONE EFFICIENZA SINERGIA COORDINAMENTO COLLABORAZIONE GESTIONE DELLE COMPLESSITA' 55

56 PROSPETTIVE FUTURE 6. Prospettive future 6.1 Gli obiettivi strategici Le linee strategiche deliberate dal Presidente nel dicembre 2012, prevedono: proseguire i processi di riqualificazione e organizzazione qualificare l attività edilizia in base a criteri di sostenibilità ambientale e sociale e di risparmio energetico aggiornare le graduatorie di assegnazione con cadenza biennale per rilevare la effettiva necessità di alloggi offrire servizi a terzi (Comuni, RUP e fabbricati propri) effettuare investimenti immobiliari utilizzando fondi aziendali per fornire alloggi a prezzo calmierato migliorare il rapporto di sfittanza e disponibilità nella gestione degli alloggi di risulta intervenendo sui tempi di manutenzione favorire i processi di risparmio della spesa attuando sinergie e cooperando con altre ATER regionali processo di unificazione delle ATER Per quanto riguarda il miglioramento dei processi di riqualificazione e organizzazione, nel 2013 ATER ALTO FRIULI porterà a compimento un progetto sulla Cultura Organizzativa per tutti i suoi Collaboratori. Il percorso si comporrà di tre parti: 1) la prima, riguardante una riflessione sul proprio ruolo di tutte le figure appartenenti al cosiddetto gruppo di Direzione dell ATER ALTO FRIULI; 2) la seconda, la partecipazione di tutti i collaboratori di ATER ALTO FRIULI di ogni ordine e grado, nel riflettere sui Valori e sui comportamenti adeguati da essi derivanti; 3) il percorso si concluderà con un Team Building emozionale, basato sui temi della Condivisione e Fiducia ; Un ulteriore importante passo, che verrà intrapreso da tutti i membri del Gruppo di Direzione, sarà individuare la Missione del Gruppo, ovvero la cosiddetta Missione di Ruolo. La Missione di Ruolo ricopre un ruolo fondamentale in un processo di cambiamento perché aiuta le persone a riflettere e far proprio il pensiero sulle responsabilità del Ruolo o, per meglio dire, sul fine ultimo per il quale esiste ed agisce un Ruolo organizzativo. Parliamo infatti di Ruolo, che è la modalità interpretativa del singolo e dell organizzazione sulle funzioni e le responsabilità proprie di una posizione organizzativa alla luce della Cultura Organizzativa dell impresa. Mentre una Posizione, infatti, si può grossomodo ricavare da un qualsiasi manuale di organizzazione aziendale, il Ruolo richiede di indossare i panni del protagonista, dell attore aziendale che recita la propria posizione alla luce del film che l organizzazione intende proiettare al suo interno e verso il pubblico ( stakeholder ), ovviamente filtrato dalle sensazioni, dalle percezioni e dalle abilità e competenze del singolo. 56

57 PROSPETTIVE FUTURE Ed è proprio qui lo snodo di allineamento tra la Persona e l Organizzazione: quanto più esisterà un comune sentire ed un modo univoco di interpretare il ruolo quanto più l organizzazione sarà allineata ed armonica. Inoltre, e non è cosa da poco, il Ruolo aiuta la persona ad essere propositivo, proattivo e responsabile in quanto, per l appunto, si sente attore protagonista e non comparsa. 6.2 Il futuro delle ATER E in corso di elaborazione una procedura concernente le modifiche legislative in fase di definizione nella Regione FVG anche a confronto con le eventuali proposte presenti in altre Regioni italiane con precipuo riferimento al sistema organizzativo ATER, ai risparmi possibili e alle conseguenze e necessità dell ATER ALTO FRIULI. Tale ipotesi evidenzia l esigenza della Regione di conseguire un unità decisionale tra gli organismi operanti nel settore dell edilizia residenziale pubblica con conseguenti risparmi gestionali, una razionalizzazione delle procedure e un riassetto organizzativo degli enti operanti nel settore, al fine di migliorare i servizi da rendere all utenza nell ottica di un contenimento complessivo dei costi come previsto dalla LR 16 del La riorganizzazione delle ATER Regionali terrà conto del fatto che le stesse hanno come obiettivo precipuo l allargamento del mercato delle locazioni, la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, la realizzazione di nuovo favorendo interventi di recupero e di riqualificazione urbanistica e, inoltre, di tutelare gli utenti e le categorie meno abbienti nonché di determinare effetti calmieratori del mercato privato delle locazioni abitative. L attuale livello di servizi erogati dalle ATER consiste nella: gestione, in ambito regionale, di circa alloggi con una popolazione servita di circa abitanti; realizzazione di programmi costruttivi in corso per la realizzazione di circa 800 alloggi (nuovi o di ristrutturazione) con un investimento di circa ,00 finanziato con il fondo di rotazione regionale, altri finanziamenti agevolati e con fondi propri; realizzazione di programmi di recupero di alloggi di risulta (per normale turn-over) per circa 800 unità all anno con un impegno finanziario di bilancio di circa ,00; con evidenti positivi riflessi per l edilizia; I bilanci delle cinque ATER attuali presentano tutti chiusura in utile seppur limitato, pur in presenza di rilevanti oneri manutentivi del proprio patrimonio in buona parte vetusto e degradato per l età e per l uso, incidenti per il 30% circa dei canoni e l appesantimento di imposte e tasse per un ulteriore 20% (tra cui l IRAP e l IMU), anche tenuto conto che l apporto proveniente dalla vendita annuale degli alloggi risulta in genere non rilevante e, peraltro, assolutamente non remunerativo. Si ritiene, pertanto, necessario, al fine di ottenere una razionalizzazione della spesa ed il raggiungimento di una rilevante economia di scala negli anni a venire (con previsione di alcuni milioni di euro nei prossimi cinque anni), riscrivere le regole che determinano le azioni settoriali, tenendo conto dei profondi cambiamenti che ha percorso la nostra società, la quale è mutata rispetto alla composizione sociale e alla capacità di reddito dei cittadini e delle famiglie. Primario è puntare a risparmi gestionali, ovvero a una razionalizzazione delle procedure ed un riassetto organizzativo, il cui fine è di migliorare i servizi da rendere all utenza, con un contenimento complessivo dei costi. 57

58 PROSPETTIVE FUTURE Ciò determinerebbe che l ATER unica opererebbe come un unico Ente mentre le sedi decentrate opererebbero tutte in armonia operativa e tecnica fra di loro con la differenziazione data solamente dalle norme tecniche vigenti nelle varie zone (razionalizzazione ed omogeneizzazione di comportamenti e procedure). La razionalizzazione e omogeneizzazione delle procedure assicureranno a tutti i cittadini della regione, che stanno usufruendo o che hanno i requisiti per poter usufruire dei servizi ATER, uniformità di servizi e pari opportunità, dando risposta a molte attese senza creare problematici traumi nel tessuto sociale, particolarmente in questi momenti di grave situazione economica in cui versa il Paese. Nello stesso tempo, come accennato, viene assicurato il conseguimento di significativi risparmi gestionali La razionalizzazione e omogeneizzazione delle procedure dovrebbe riguardare anche la formazione dei bandi, i criteri di determinazione dei canoni, dei contratti di locazione e relativi regolamenti di conduzione, dei bilanci, del personale, della progettazione con standard edilizi con parametri uniformi, degli appalti dei servizi, di mobilità degli inquilini oggi limitata al territorio di competenza di ogni singola ATER. Secondo la Regione le future ATER debbono avere un preciso ruolo nell'ambito di quel sistema di protezione sociale di cui una casa in affitto a prezzi accessibili (per i nuovi poveri, i giovani, le famiglie in via di costituzione) è parte importante. La riforma dovrà servire a meglio rispondere alla domanda delle fasce più deboli dei cittadini anche con strumenti innovativi come l' "housing sociale" oltre che come volano per rilanciare l economia partendo dall attività edilizia che verrà generata. Gli obiettivi della riorganizzazione avranno una ricaduta positiva su aree differenti ma pariteticamente importanti: unità decisionale tra gli organismi operanti nel settore con conseguenti risparmi gestionali una razionalizzazione ed omogeneizzazione delle procedure un riassetto organizzativo dei servizi da rendere all utenza un contenimento complessivo dei costi equità sociale su tutto il territorio regionale omogeneizzazione e uniformità risparmi e ricalibrazione di spesa e investimenti 58

59 ATER ALTO FRIULI - BILANCIO SOCIALE 2012 PROSPETTIVE FUTURE L obiettivo è di operare nel territorio in armonia tecnica ed operativa con la differenziazione data solamente dalle norme tecniche vigenti nelle varie zone (razionalizzazione ed omogeneizzazione di comportamenti e procedure) assicurando a tutti i cittadini della regione uniformità di servizi e pari opportunità. Per dare tempestività di azione e mantenere l interfaccia con l utenza e gli Enti territoriali, al fine di rendere l azione dell Amministrazione Regionale più tempestiva ed incisiva, si ritiene necessario mantenere la struttura operativa dell ATER ALTO FRIULI sul posto, magari anche integrandola con figure professionali nuove (con eventuali trasferimenti da altre ATER che dovrebbero avere esuberi). L accorpamento amministrativo dei servizi che si possono centralizzare appaiono logici (protocollo informatico, elaborazione dati, sito web, servizi legali appalti, ragioneria, segreteria generale, gestioni immobiliari, gestione sicurezza gestione del personale, atti di compravendita) con, ovviamente, unificazione ed omogeneizzazione delle procedure delle varie attività che devono essere uniformi per tutto il territorio regionale (canone minimo, software di gestione anche del personale, ecc.). Il personale potrebbe mantenere la sua dislocazione fisica e operare on-line con programmi informatici unici al fine di mantenere quei rapporti interpersonali che si ritengono indispensabili per l ottimale riuscita del servizio. 6.3 La qualità Per quanto riguarda gli obiettivi 2013 in tema di politica della qualità, essi non potranno non tener conto delle decisioni che saranno adottate dalle ATER sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio Regionale. La riforma comporterà una completa riorganizzazione, attualmente ancora in fase di studio, che troverà ATER ALTO FRIULI pronta a cogliere questa ristrutturazione come una opportunità per: razionalizzare il servizio migliorare la risposta all utenza migliorare l efficienza economica cooperare con le altre ATER della Regione 59

60 PROSPETTIVE FUTURE 6.4. I progetti Costruzione Tipologia di intervento /località Numero di alloggi Costo complessivo Termini di consegna alloggi Interventi di edilizia sovvenzionata Villa Santina Interventi di edilizia convenzionata Amaro , ,00 30/07/ /01/2015 Interventi di edilizia sovvenzionata Gemona del Friuli ,00 01/02/2016 interventi di edilizia a canone concordato/housing sociale Venzone ,00 01/12/2015 totali ,00 Ristrutturazione Tipologia di intervento /località Numero di alloggi Costo complessivo Termini esecuzione interventi Interventi di ristrutturazione edilizia di 9 minialloggi Gemona del Friuli, vicolo De Brugnis ,00 30/12/2014 Manutenzione straordinaria Tipologia di intervento /località Numero di alloggi Costo complessivo Termini esecuzione interventi manutenzione straordinaria (Gemona, via Tarcento) manutenzione straordinaria (Tolmezzo, via Val Chiarsò) manutenzione straordinaria (Tarvisio, via Segherie) manutenzione straordinaria (Gemona, via Tarcento) , , , ,00 30/09/ /12/ /12/ /12/2013 totali ,00 60

61 PROSPETTIVE FUTURE Interventi dell'ater ALTO FRIULI suddivisi per tipologia (importo) 9% 11% Costruzione Manutenzione Ristrutturazione e recupero 80% Interventi dell'ater ALTO FRIULI suddivisi per tipologia (numero di alloggi interessati) 8% 27% Costruzione Manutenzione Ristrutturazione e recupero 65% 61

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