Classificazione dei Rifiuti
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- Cornelio Castellani
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1 Classificazione dei Rifiuti Classi di Pericolo H4 H ottobre
2 Legislazione Legislazione di riferimento : D.Lgs. n 152 del 03/04/2006 Norme in materia ambientale Direttiva CEE n 548 del 27/06/1967 Direttiva del Consiglio, del 27 giugno 1967, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose. Direttiva CEE n 45 del 31/05/1999 Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 1999, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi
3 Classificazione Per quanto riguarda l attribuzione della caratteristica di pericolo Corrosivo ai rifiuti, si procede secondo quanto indicato nell allegato d al D.Lgs. 152/2006 : I rifiuti contrassegnati nell'elenco con un asterisco "*" sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi e ad essi si applicano le disposizioni della medesima direttiva, a condizione che non trovi applicazione l'articolo 1, paragrafo 5 ( cioè che non siano rifiuti domestici). Si ritiene che tali rifiuti presentino una o più caratteristiche indicate nell'allegato III della direttiva 91/689/CEE e, in riferimento ai codici da H3 a H8, H10 e H11 del medesimo allegato, una o più delle seguenti caratteristiche; - punto di infiammabilità = 55 C, - una o più sostanze classificate come molto tossiche in concentrazione totale = 0,1%, - una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale =3%, - una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale =25%, - una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione totale = 1%, - una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione totale = 5%, - una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione totale = 10%, - una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37 e R38 in concentrazione totale = 20%, Per sostanza pericolosa si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e s.m.i..
4 Frasi di Rischio R35: provoca gravi ustioni R34 : provoca ustioni R36 : irritante per gli occhi R37 : irritante per le vie respiratorie R38 : irritante per la pelle R41 : rischio di gravi lesioni oculari
5 Classificazione Quindi è necessario identificare e quantificare tutte le sostanze presenti in un preparato, alle quali viene attribuita la classificazione di Corrosivo secondo la Direttiva CE n 548 del 27/06/1967 e s.m.i. Quando sono note le sostanze presenti, la relativa classificazione e la relativa concentrazione, i dati di concentrazione vanno combinati secondo le formule indicate nell allegato II alla Direttiva 45/1999.
6 Sostanze pericolose - Rifiuti Il metodo di classificazione delle sostanze e preparati pericolosi applicato dalla direttiva 532/2000/CE ai rifiuti per la definizione di pericolosi o non pericolosi e recepito dal d.lgs. 152/06 s.m.i. ha sostanzialmente generato un parallelelismo, stabilendo anche per i rifiuti l adeguamento in funzione degli aggiornamenti inerenti le sostanze e preparati pericolosi.
7 Sostanze e preparati pericolosi Per la classificazione di corrosività, si deve tenere conto delle osservazioni di cui al paragrafo 3.2.5, dell'allegato VI, della direttiva 67/548/CEE, di seguito riportate: Le sostanze ed i preparati sono classificati come corrosivi e contrassegnati dal simbolo «C» e dall'indicazione di pericolo «Corrosivo» conformemente ai seguenti criteri: - una sostanza o un preparato sono considerati corrosivi se, applicati sulla pelle sana ed intatta di un animale, distruggono l'intero spessore del tessuto cutaneo in almeno un animale durante l'esecuzione del saggio di irritazione cutanea di cui al regolamento della Commissione sui metodi di prova di cui all'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1907/2006 o durante una prova con un metodo diverso ma equivalente, - la classificazione può basarsi sui risultati di saggi in vitro convalidati, ad esempio quelli indicati nel regolamento della Commissione sui metodi di prova di cui all'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1907/2006 (B.40. Corrosione cutanea: saggio di resistenza elettrica transcutanea della pelle di ratto e saggio del modello di cute umana), - una sostanza o un preparato sono considerati corrosivi anche nel caso in cui si possa prevedere il risultato, ad esempio in base a reazioni fortemente acide o alcaline rivelate, rispettivamente, da un ph minore di 2 oppure maggiore di 11,5 unità ph. Tuttavia, quando la classificazione è basata sui valori estremi del ph, è possibile tenere conto anche della riserva acido-alcalina. Ma se la riserva indica che la sostanza o il preparato in questione potrebbe non essere corrosivo occorre procedere ad ulteriori analisi per ottenere dati a conferma, di preferenza ricorrendo ad un adeguato saggio in vitro convalidato. La riserva acido-alcalina non basta da sola per classificare sostanze o preparati come non corrosivi.
8 Applicabilità ai rifiuti Adottando il principio di precauzione è abbastanza logico trasferire il concetto ai rifiuti, per cui la presenza di un valore di ph inferiore a 2 o superiore a 11,5 determina che il rifiuto sia classificato con classe di pericolo corrosivo. Di qui la classificazione del rifiuto come pericoloso. Ciò viene giustificato dal fatto che spesso la composizione del rifiuto non è nota e quindi difficoltoso individuare le specie chimiche a cui assegnare le frasi di rischio R35 ed R34. Infatti la classe di pericolo H8 è assegnabile esclusivamente ad un rifiuto pericoloso.
9 Criteri per assegnazione H8/H4 Frasi di rischio Concentrazione totale delle sostanze classificate come R35 Limiti per la classificazione come rifiuto pericoloso = 1% Limiti per assegnazione della frase di rischio H4: Irritante H8: Corrosivo 1% = conc. totale <5% conc. =5% Concentrazione totale delle sostanze classificate come R34 = 5% 5% = conc.totale <10% conc. = 10% Concentrazione totale delle sostanze classificate come R41 Concentrazione totale delle sostanze classificate come R36,37 o 38 = 10% conc. = 10% n/a = 20% conc. = 20% n/a n/a non applicabile
10 Classificazione sulla base del ph Quando il ph assume valori che possono far presumere che il rifiuto sia pericoloso, ma non sussistono elementi per distinguere se il rifiuto sia classificabile come irritante o corrosivo, si assume che il rifiuto sia Corrosivo H8. La misura del ph ove possibile deve essere condotta sul rifiuto tale e quale, utilizzando, se il rifiuto è caratterizzato da presenza di acqua, quantità recuperabili di liquido. Qualora il rifiuto sia allo stato secco o caratterizzato da umidità non recuperabile, si ricorre al test di cessione secondo il metodo CEN 12457:2004, misurando il ph del liquido di risulta. La valutazione secondo criterio del ph deve tener conto della riserva acida/alcalina, ove tale parametro risulti appropriato.
11 Valutazione secondo Young La riserva acida /alcalina viene determinata mediante titolazione ed espressa come grammi di sodio idrato equivalente per 100 grammi di sostanza. Un rifiuto è considerato corrosivo se : ph + 1/12 riserva alcalina = 14.5; o ph - 1/12 riserva acida = Se il rifiuto non è classificato come corrosivo su questa base, esso può essere classificato irritante se : ph + 1/6 riserva alcalina = 13; o ph - 1/6 riserva acida = 1.
12 Considerazioni Si deve ribadire che il ricorso a valutazione sulla base del ph deve rappresentare l estrema ratio di approccio, cioè quando non sia possibile riconoscere le specie chimiche che possono conferire al rifiuto le caratteristiche di H4 o H8. In realtà poiché il produttore conosce sia il proprio ciclo produttivo sia i costituenti significativi del rifiuto, è in grado di assegnare al rifiuto pericoloso l appropriata classe di pericolo. E pertanto fondamentale che il chimico a cui viene affidata tale classificazione, sviluppi la scheda di accompagnamento al rifiuto nella forma più appropriata ed esaustiva, consentendo quindi anche agli organi di controllo di svolgere la propria azione di verifica in piena cognizione di causa.
13 Riferimenti Confederazione Svizzera Ufficio Federale della sanità Pubblica
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