LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI
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- Florindo Milano
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1 LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato. La definizione degli importi relativi alla retribuzione di posizione e alla retribuzione di risultato è strettamente correlata alla valutazione della posizione e dei risultatati raggiunti. A tal fine si definiscono due distinte schede di valutazione. La scheda per la valutazione della posizione di quadro aziendale tiene conto delle seguenti tre famiglie principali: competenza professionale complessità funzionale complessità gestionale La valutazione del raggiungimento degli obiettivi viene effettuata al termine dell anno di riferimento, con momenti di verifica durante l incarico, e tiene conto delle seguenti tre famiglie principali: analisi e programmazione realizzazione relazioni
2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE: FAMIGLIE FATTORI LIVELLI A. COMPETENZA PROFESSIONALE A1 A2 CONOSCENZE AMBITO DI APPLICAZIONE A1.1 Specializzate A1.2 Eterogenee A2.1 Settoriale A2.2 Intersettoriale B. COMPLESSITA FUNZIONALE B1 B2 DISCREZIONALITA B1.1 Diretta B1.2 Orientata B2.1 Specifica RILEVANZA DELLA ATTIVITA B2.2 Generale C. COMPLESSITA GESTIONALE C1 C2 RELAZIONI STRUTTURA C1.1 Interne ed esterne C1.2 Coordinamento C2.2 Fino a 10 collaboratori C2.3 Oltre 10 collaboratori
3 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE: Posizione: Punti: FAMIGLIE FATTORI LIVELLI PUNTI C. COMPETENZA PROFESSIONALE A1 A2 CONOSCENZE AMBITO DI APPLICAZIONE A1.1 Specializzate 10 A1.2 Eterogenee 12 A2.1 Settoriale 10 A2.2 Intersettoriale 12 D. COMPLESSITA FUNZIONALE B1 B2 DISCREZIONALITA B1.1 Diretta 10 B1.2 Orientata 15 B2.1 Specifica 10 RILEVANZA DELLA ATTIVITA B2.2 Generale 15 C. COMPLESSITA GESTIONALE C1 C2 C1.1 Interne ed esterne 10 RELAZIONI C1.2 Coordinamento 15 C2.2 Fino a 10 collaboratori 8 STRUTTURA C2.3 Oltre 10 collaboratori 16 PUNTEGGIO: MAX. 85 MIN. 58
4 DECLARATORIA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE COMPETENZA PROFESSIONALE La competenza professionale prende in considerazione le competenze richieste per lo svolgimento delle attività inerenti alla posizione. La famiglia delle competenze è composta da due dimensioni: le conoscenze necessarie a ricoprire la posizione e l ambito del campo di applicazione delle medesime. CONOSCENZE Specializzate Sono le posizioni che richiedono l applicazione di teorie e l acquisizione di principi di tipo scientifico, di tipo amministrativo e di tipo specialistico quali ad esempio tecniche, economiche, pedagogiche e culturali. Eterogenee Sono le posizioni per cui occorre possedere conoscenze e capacità diversificate di tipo giuridico-amministrativo, tecnico, informatico, ecc., accompagnate da elevata esperienza. AMBITO DI APPLICAZIONE Settoriale Utilizzo di competenze necessarie all esecuzione ed alla supervisione di attività specifiche all interno del proprio ambito. Intersettoriale Utilizzo di competenze per l integrazione di attività omogenee fra loro per natura e prodotti, per una pluralità di servizi e unità organizzative.
5 COMPLESSITA FUNZIONALE La complessità della funzione misura il grado di autonomia della posizione. E formata dalla discrezionalità che la posizione ha nello svolgimento dei propri compiti e dalla rilevanza delle attività svolte. DISCREZIONALITA Diretta La posizione, nello svolgere la propria attività, usufruisce di procedure predefinite da leggi o da altre fonti e tratteggiate per sommi capi. Orientata La posizione svolge prevalentemente un attività in cui è richiesto un elevato grado di capacità propositiva, di rielaborazione e di innovazione. RILEVANZA DELLE ATTIVITA Specifica La posizione svolge prevalentemente un tipo di attività amministrativa o specialistica. Svolge anche attività di gestione di progetti. Per entrambe le funzioni controlla i risultati, i costi, i tempi di attuazione. Generale La posizione svolge molteplici attività anche a livello interfunzionale garantendo, se necessario il coordinamento di gruppi di lavoro e controllando i risultati, i costi e i tempi di attuazione.
6 COMPLESSITA GESTIONALE La complessità gestionale prende in considerazione la complessità del contesto e le conseguenti responsabilità: definisce il grado di importanza della direzione della struttura, di progetti, sia nei rapporti interni che trasversali alla struttura e nelle relazioni ed attività verso l esterno. La complessità gestionale è rappresentata da due dimensioni: le relazioni e la struttura. RELAZIONI Interne ed esterne La posizione richiede un sistema di relazioni sia interne che esterne in rapporto all attività ed agli obiettivi assegnati. Coordinamento La posizione, oltre al sistema di relazioni sia interne che esterne, richiede la capacità di coordinare gruppi di lavoro e/o progetti trasversali all intera struttura. STRUTTURA Fino a 10 collaboratori assegnati Oltre 10 collaboratori assegnati
7 DECLARATORIA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL RISULTATO ANALISI E PROGRAMMAZIONE ANALISI La capacità di analisi e programmazione è quella competenza che, partendo dalla valutazione dei problemi, crea una o più ipotesi di percorso per la loro soluzione attraverso l elaborazione di un programma o un piano di lavoro. L individuazione dei programmi e dei problemi non può fare a meno di una capacità di selezione e valutazione degli stessi. In un contesto operativo e di gestione i problemi sono sempre più di uno e a volte la reale difficoltà consiste nel capire la loro rilevanza, e dare ad essi un ordine di priorità. Tale ordine viene di solito attribuito attraverso un attenta valutazione delle criticità e della rilevanza. La capacità di selezionare e di valutare i problemi è un fattore importante dell organizzazione, più il contesto operativo è complesso più tale capacità è rilevante. Descrittori: Percepire, individuare e scomporre il proprio campo d azione. Capacità di operare per feed-back, con verifiche puntuali sulla propria attività e su quelle dei propri collaboratori. La valutazione della rilevanza presuppone la capacità di effettuare alcune scelte di priorità ai fini dell attività di pianificazione. Anticipare i potenziali problemi è la capacità di effettuare sintesi sulla base di elementi ed informazioni e, conseguentemente, saper prevedere i fenomeni e prevenire i problemi. DEFINIZIONE E IMPOSTAZIONE Per definizione ed impostazione si intende la capacità di pianificare ed organizzare il lavoro proprio e dei collaboratori. Descrittori: Con costruzione del piano si intende la capacità di articolare gli obiettivi in un programma di lavoro, con conseguente individuazione delle risorse coinvolte e dei tempi di realizzazione. Con razionalizzazione delle risorse si intende la capacità di ottimizzare l utilizzo delle risorse.
8 REALIZZAZIONE E quel tipo di competenza che fa riferimento alla capacità di condurre e concludere il lavoro. Nella realizzazione si considera il modo in cui sia i progetti che l insieme delle attività di lavoro e degli obiettivi vengono perseguiti e realizzati, non solo cioè il semplice raggiungimento degli obiettivi, ma anche come questi vengono raggiunti. PROGETTUALITA Con questo fattore si intende la capacità di introdurre processi di innovazione attraverso nuove metodologie di gestione. In genere si tratta di individuare possibili iniziative e soluzioni dimostrando intuizione e capacità propositiva. La progettualità implica anche la capacità di analisi delle criticità e degli scostamenti che emergono rispetto alla pianificazione delle attività per l eventuale adattamento alle variazioni delle previsioni e la ridefinizione dei programmi individuando soluzioni alternative. Descrittori: L innovazione dei processi di lavoro è la capacità di trovare soluzioni organizzative per la razionalizzazione dei processi e la semplificazione delle procedure. L adattamento alle variazioni si manifesta attraverso l adattamento agli imprevisti (con la riformulazione dei piani), la flessibilità a gestire l emergenza o il cambiamento. L iniziativa personale è la capacità nel promuovere ed adottare linee di condotta innovative rispondenti ad esigenze non consolidate del momento. CAPACITA GESTIONALI Con capacità gestionale si intende la capacità di conseguire gli obiettivi assegnati. Nella capacità gestionale va ricompresa la capacità di conseguire efficienza attraverso una migliore utilizzazione delle risorse finanziarie ed umane e di raggiungere il risultato con economicità. Descrittori: Capacità di assumersi responsabilità: grado di responsabilità nell assumere la decisione e nel prefigurare una soluzione, correlata con la complessità e la rilevanza del contesto. Capacità di individuare soluzioni alternative: individuare soluzioni non predefinite da norme, procedure o quadri generali di riferimento. Prontezza è la velocità di soluzione dei problemi. Raggiungimento degli obiettivi e dei progetti assegnati: capacità di realizzare gli obiettivi assegnati.
9 RELAZIONI E quella competenza che meglio definisce l interazione del soggetto con altre persone nello svolgimento delle attività previste dall organizzazione. Questa capacità di interazione si manifesta all interno e all esterno dell ente, verso i propri collaboratori, i dirigenti e verso altre funzioni. La capacità di relazione si può definire anche come capacità di coordinamento, di motivazione del personale, di attenzione al coinvolgimento del clienteutente nell attività e nei servizi dell ente. COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO Per comunicazione si intende la capacità di trasmettere le informazioni e le conoscenze ai propri collaboratori, alle altre componenti dell organizzazione ed ai cittadini utenti, attivando processi di feed-back anche attraverso la propensione ad accogliere suggerimenti tramite lo scambio delle informazioni. Si intende anche la capacità di operare trasversalmente stimolando la collaborazione degli uffici coinvolti nel processo. Per capacità di coordinamento si intende l abilità nel coinvolgere e motivare il personale nell attività, creando un clima organizzativo favorevole e dirigendo i propri collaboratori. Descrittori: L interazione è la capacità di interagire e lavorare in comune con altre funzioni dell Ente, promuovendo il confronto con il ruolo dirigenziale e con i propri collaboratori. S intende inoltre la disponibilità ad accogliere informazioni e suggerimenti. La capacità di coinvolgimento è rilevabile nelle modalità con cui vengono distribuiti i compiti e le responsabilità e nel tipo di supervisione esercitata (controllo più per risultato che per procedura); è la propensione a valorizzare il lavoro altrui ed ad attivare lavori comuni tra più ruoli e funzioni. L autorevolezza è la capacità di usare correttamente l autorità, nella gestione degli obiettivi, nel controllo dei tempi, nella distribuzione dei compiti, nella gestione dei conflitti, nell uso corretto delle regole per la gestione dei propri collaboratori. ORIENTAMENTO AL CLIENTE Per orientamento al cliente si intende l attenzione verso i bisogni dell utenza interna ed esterna, l individuazione dei bisogni inespressi o potenziali e la soddisfazione degli stessi attraverso adeguati servizi o prodotti. Descrittori: Attenzione ai problemi dell utenza significa capacità di ascolto e di individuazione delle risorse e degli strumenti per la soluzione delle richieste della stessa. Rappresenta il grado di conoscenza dell utenza esterna ed interna sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo; conoscere l utenza significa avere presenti tutte le caratteristiche che la contraddistinguono. Le iniziative concrete verso il pubblico sono volte a soddisfare i bisogni espressi dall utenza e ad individuare quelli inespressi o potenziali.
10 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISULTATO PER I QUADRI AZIENDALI NOME E COGNOME FAMIGLIE FATTORI DESCRITTORI Insuff. Suff. Buono Ottimo A ANALISI E PROGRAMMAZIONE (24 punti) A1. ANALISI (12 punti) A2. DEFINIZIONE E IMPOSTAZIONE (12 punti) A1.1 Percepire, individuare e scomporre (4 punti) A1.2 Valutare la rilevanza (4 punti) A1.3 Anticipare (4 punti) A2.1 Costruzione del piano (6 punti) A2.2 Razionalizzazione delle risorse (6 punti) B. REALIZZAZIONE (52 punti) B1. PROGETTUALITA (20 punti) B2. CAPACITA GESTIONALI (32 punti) B1.1 Innovazione processi di lavoro (7 punti) B1.2 Adattamento alle variazioni (7 punti) B1.3 Iniziativa personale (6 punti) B2.1 Capacità di assumersi responsabilità (9 punti) B2.2 Capacità di individuare soluzioni alternative (9 punti) B2.3 Prontezza nella soluzione dei problemi (8 punti) B2.4 Raggiungimento obiettivi e progetti assegnati (6 punti) * C. RELAZIONI (24 punti) C1. COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO (15 punti) C1.1 Capacità di interazione (5 punti) C1.2 Coinvolgimento (5 punti) C1.3 Autorevolezza (5 punti) C2.1 Conoscenza e attenzione ai problemi C2. ORIENTAMENTO dell utenza (4 punti) AL CLIENTE (9 punti) C2.2 Iniziative verso l utenza (5 punti) Totale (max 100) * NOTA: Per la valutazione di questo elemento si fa riferimento al raggiungimento del progetto assegnato specificando in quale percentuale è stato raggiunto (raggiunto in misura inferiore al 60% = punti 0 - raggiunto oltre il 60% = punti 3 - pienamente raggiunto = punti 6)
11 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISULTATO PER I QUADRI AZIENDALI FAMIGLIE FATTORI DESCRITTORI Insuff. Suff. Buono Ottimo A1. ANALISI (12 punti) A1.1 Percepire, individuare e scomporre (4 punti) A1.2 Valutare la rilevanza (4 punti) A ANALISI E PROGRAMMAZIONE (24 punti) A2. DEFINIZIONE E IMPOSTAZIONE (12 punti) A1.3 Anticipare (4 punti) A2.1 Costruzione del piano (6 punti) A2.2 Razionalizzazione delle risorse (6 punti) B1. PROGETTUALITA (20 punti) B1.1 Innovazione processi di lavoro (7 punti) B1.2 Adattamento alle variazioni (7 punti) B. REALIZZAZIONE (52 punti) B2. CAPACITA GESTIONALI (32 punti) B1.3 Iniziativa personale (6 punti) B2.1 Capacità di assumersi responsabilità (9 punti) B2.2 Capacità di individuare soluzioni alternative (9 punti) B2.3 Prontezza nella soluzione dei problemi (8 punti) B2.4 Raggiungimento obiettivi e progetti assegnati (6 punti) * C. RELAZIONI (24 punti) C1. COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO (15 punti) C2. ORIENTAMENTO AL CLIENTE (9 punti) C1.1 Capacità di interazione (5 punti) C1.2 Coinvolgimento (5 punti) C1.3 Autorevolezza (5 punti) C2.1 Conoscenza e attenzione ai problemi dell utenza (4 punti) C2.2 Iniziative verso l utenza (5 punti) Totale (max 100) * NOTA: Per la valutazione di questo elemento si fa riferimento al raggiungimento del progetto assegnato specificando in quale percentuale è stato raggiunto (raggiunto in misura inferiore al 60% = punti 0 - raggiunto oltre il 60% = punti 3 - pienamente raggiunto = punti 6)
12 Scheda di valutazione della prestazione del Quadro Aziendale - Anno 2002 NOME E COGNOME: POSIZIONE: AREA: SERVIZIO: ANALISI E PROGRAMMAZIONE (Descrizione) PUNTI REALIZZAZIONE (Descrizione) PUNTI
13 RELAZIONI (Descrizione) PUNTI OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO TOTALE PUNTI OSSERVAZIONI DEL DIPENDENTE Data FIRMA DEL DIPENDENTE FIRMA DEL CAPO AREA
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