Prot. 262/09. Venezia, 18 dicembre 2009

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1 Prot. 262/09 Venezia, 18 dicembre 2009 Ogg.: Presentazione del Progetto Europeo Sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo in Europa anno Egregi Signori/Direttori scolastici, siamo lieti di comunicarvi che il Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione avanzata dell Università Ca Foscari di Venezia ha vinto un bando di concorso europeo per il progetto Sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo in Europa nel quale sono coinvolti Paesi europei quali Italia, Francia, Bulgaria, Malta, Polonia e Romania e Paesi dell Africa sub-sahariana quali Camerun, Burkina Faso e Rwanda. Tale progetto ha già cominciato le iniziali attività di pianificazione e di contatto con i diversi attori. Il progetto si pone come obiettivo principale quello di educare i giovani e le loro famiglie allo sviluppo sostenibile al fine di modificare i loro comportamenti nei confronti delle problematiche e difficoltà incontrate dai Paesi dell Africa sub-sahariana. Il coinvolgimento del territorio è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del progetto pensato appositamente per le scuole, gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie, proprio perché si considera la scuola come una risorsa importante per la diffusione e la promozione di un processo educativo centrato sullo sviluppo sostenibile. Promuovendo una relazione attiva, collaborativa e continuativa tra le scuole del Nord e del Sud del mondo, grazie a gemellaggi e all attuazione dell Agenda 21 in ambiente scolastico, si intende concretizzare piani d azione educativi per lo sviluppo sostenibile e di solidarietà internazionale. Le scuole che aderiranno a tale progetto (una cui sintesi è qui allegata) saranno coinvolte nelle seguenti attività: 1) Corso per docenti relativo all educazione allo sviluppo sostenibile: come riuscire a realizzare un Agenda 21 in ambiente scolastico; 2) Attività di animazione nelle scuole sull educazione allo sviluppo sostenibile 3) Sperimentazione di un Agenda 21 in ambiente scolastico 4) Attività di sensibilizzazione rivolta ai genitori 5) Gemellaggi con scuole del Camerun, Burkina Faso e Rwanda. Inoltre, le scuole aderenti al progetto seguiranno un seminario di presentazione del progetto e di approfondimento delle attività connesse programmato per il 10 febbraio 2010 dalle ore alle presso il Vega Park, Palazzo Lybra (3 piano), via delle Industrie, 17/a - Porto Marghera (Ve).

2 Qualora il Vostro istituto scolastico ritenesse interessante aderire a questo progetto come scuola-partner, Vi chiediamo la cortesia di compilare la scheda di partecipazione e di inviarla al seguente indirizzo mail: progetto.gemellaggi@univirtual.it. Ulteriori richieste ed informazioni possono essere rivolte al seguente numero telefonico oppure inviate all indirizzo sopra riportato. Cordiali saluti F.to Il Presidente Prof. Umberto Margiotta

3 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE ED EDUCAZONE ALLO SVILUPPO IN EUROPA PREMESSE: In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo sostenibile, le Nazioni Unite insistono non solo sul bisogno di educare ed informare le persone, ma anche sulla necessità di garantire che questo processo educativo venga sostenuto da un ragionamento etico. Ecco perché la nozione di sviluppo sostenibile non deve essere astratto, ma venir iscritto nell azione e nella partecipazione attiva con riferimento agli Obiettivi del Millennio. La scuola rappresenta, in tal senso, una risorsa. Questo progetto, infatti, ha come obiettivo la valorizzazione della risorsa scuola promuovendo una relazione attiva, collaborativa e continuativa tra le scuole del Nord e del Sud del mondo. L attuazione di Agende 21 scolastiche orientate alla cooperazione decentrata, (che è parte integrante della Dichiarazione del Millennio) si concretizza in piani d azione educativi per lo sviluppo sostenibile nell ambiente scolastico e in azioni concrete di solidarietà internazionale tra le scuole attraverso gemellaggi Nord/Sud. Questi progetti scolastici permetteranno sistematicamente di sviluppare microprogetti di cooperazione decentrata, come adozioni a distanza di alunni, insegnanti, agricoltori; microfinanziamenti per l emancipazione delle donne; la partecipazione di alunni del Nord e del Sud, la realizzazione di centri per giovani. La cooperazione allo sviluppo introdotta nello scenario scolastico ha un duplice obiettivo: mette in relazione da una parte scuole, villaggi e città del Nord e del Sud del mondo; e dall altra parte alunni, genitori, insegnanti ed imprenditori. L idea centrale del progetto, quindi, ha l ambizione di stimolare tra gli alunni un azione differenziata, ma al contempo unificata per proteggere e costruire assieme un mondo migliore: creare una sinergia trasversale forte tra gli attori locali attraverso progetti di solidarietà e collaborazione internazionale a beneficio di scuole e comunità autoctone dell Africa Sub-sahariana. PAESI PARTNER E ASSOCIATI I paesi partner al progetto sono 5: 3 dell unione Europea (Italia, Francia Bulgaria) e 2 tra i paesi in via di sviluppo (Camerun e Burkina Faso). I paesi associati al progetto sono: Malta, Polonia, Romania e Rwanda. OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI Il progetto promosso dall Unione Europea si pone come obiettivo generale quello di educare i giovani e le loro famiglie allo sviluppo sostenibile al fine di modificare i loro comportamenti nei confronti delle problematiche e difficoltà che i paesi dell Africa subsahariana incontrano. Attorno a questo macro-obiettivo ruotano delle azioni specifiche: 1. Sensibilizzare i giovani e le loro famiglie riguardo alle situazioni problematiche e difficili dei paesi dell Africa sub-sahariana e nella fattispecie del Camerun, Burkina Faso e Rwanda; 2. Attuare nelle scuole dei paesi partner (Italia, Francia, Bulgaria, Camerun e Burkina Faso) le Agende 21 scolastiche promotrici di piani educativi centrati sull azione e basati sulla cooperazione decentrata, atti al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo nell Africa sub-sahariana grazie anche a gemellaggi tra le scuole; 3. Sostenere conoscenza, formazione e competenze dei dirigenti scolastici e degli insegnanti dei Paesi partner relativamente allo sviluppo sostenibile; alla sua applicazione nell ambiente scolastico attraverso la pianificazione e l attuazione dell Agenda 21 scolastica; gemellaggi scolastici Nord/Sud.

4 4. Sperimentare e diffondere un modello di formazione e di informazione degli alunni e dei loro genitori sia del Nord che del Sud sulle problematiche dello sviluppo e degli Obiettivi del Millennio; 5. Sostenere almeno 50 microprogetti di cooperazione decentrata coinvolgendo istituzioni scolastiche, insegnanti, alunni e genitori degli alunni dei paesi partner e associati; 6. Organizzare un Convegno Internazionale di educazione agli Obiettivi del Millennio per l Africa sub-sahariana grazie ad attività che sensibilizzano l opinione pubblica sulle principali problematiche dello sviluppo in Africa e che mettono in luce i risultati del progetto stesso. ATTORI COINVOLTI: - 75 scuole dei territori comunitari e partner (Italia, Francia, Bulgaria, Camerun e Burkina Faso) e asscociati (Malta, Polonia, Romania, Rwanda); alunni, 600 insegnanti, più di famiglie di alunni - una ventina di comunità locali europee, in particolare delle zone partner e associate al progetto (Italia, Francia, Malta, Polonia e Romania); - la diaspora africana in Europa che sarà coinvolta nelle azioni formative e di animazione delle attività scolastiche. a. Le scuole europee: - Esse dovranno attuare un Agenda 21 scolastica relativa allo sviluppo sostenibile. Questa azione sarà principalmente realizzata sui territori francesi, italiani e bulgari, mentre i territori di Malta, della Romania e della Polonia beneficeranno del progetto. Il punto centrale dell Agenda 21 è la cooperazione decentrata. Nell Agenda 21 dovranno essere presentate delle attività didattiche relative ai problemi di sviluppo nell Africa nera (Camerun, Burkina Faso e Rwanda) mantenendo dei legami epistolari via internet con le scuole africane, impegnandosi a raccogliere fondi per aiutare le scuole e le loro popolazioni, per esempio con adozioni a distanza degli alunni, degli agricoltori, delle donne, delle associazioni, ecc. - Esse saranno impegnate in azioni di sensibilizzazione nei confronti degli amministratori locali, dei genitori, delle imprese e dell opinione pubblica. b. Le scuole del Camerun e di Burkina Faso e indirettamente del Rwanda: - Esse saranno impegnate nell azione attraverso scambi epistolari con le scuole europee, l attuazione delle Agenda 21, la sensibilizzazione degli alunni sui problemi di sviluppo del loro continente e del loro paese, la partecipazione attiva degli alunni nell attuazione dei progetti di sviluppo locale. c. Le comunità locali europee e sub-sahariane: Esse saranno impegnate nell azione di consapevolezza politica della questione relativa alla cooperazione decentrata, assistendo le scuole, promuovendo un programma di sensibilizzazione territoriale sulle tematiche del progetto. d. Le comunità autoctone: Esse sono coinvolte nel progetto in quanto attori diretti beneficiari dei progetti. Esse dovranno mobilizzare le scuole, sensibilizzare le popolazioni, evidenziare i beneficiari diretti quali famiglie, associazioni e agricoltori che saranno adottati a distanza. e. Altri attori: Piccole e medie imprese, radio e televisione, organizzazioni non governative, associazioni di migranti africani, istituzioni pubbliche e private specializzate nello sviluppo, gli operatori del settore pubblico (università, centri di ricerca,

5 organizzazioni internazionali), organizzazioni autoctone, organizzazioni di lotta contro la corruzione, chiese o comunità religiose, i media. TEMI AFFRONTATI NELL AZIONE: Le principali questioni che saranno affrontate durante questo progetto ruotano essenzialmente attorno a due tematiche: a. I problemi di sviluppo riguardanti gli Obiettivi del Millennio riguardano: - Il problema dell educazione nell Africa sub-sahariana - I cambiamenti climatici - La deforestazione e la biodiversità culturale - Il problema sanitario - Il problema della corruzione b. I problemi relativi alla coerenza sugli obiettivi di sviluppo riguardano: - L immigrazione africana in Europa - Il ruolo dei migranti come mediatori interculturali nei progetti di cooperazione decentrata nell Africa sub-sahariana Tutti questi temi saranno oggetto di riflessioni nelle scuole attraverso scambi epistolari coadiuvate da: attività di supporto alle competenze degli insegnanti che saranno portati a comprendere in maniera più precisa le specificità africane al fine di permettere una migliore lettura dei problemi dello sviluppo nell Africa sub-sahariana; da attività didattiche e di sensibilizzazione dei genitori e dell opinione pubblica. RISULTATI ATTESI: 1. Rafforzare nelle scuole la capacità di concettualizzare, coordinare e programmare attività educative relative allo sviluppo sostenibile con il coinvolgimento di 120 dirigenti scolastici europei e africani 2. Rafforzare negli alunni la capacità a realizzare un Agenda 21 scolastica relativa alla cooperazione decentrata attraverso: - la realizzazione di 30 Agende 21 - il finanziamento di 50 microprogetti di cooperazione decentrata - il coinvolgimento di 75 scuole per l attuazione dei progetti di educazione allo sviluppo 3. Sostenere le capacità degli insegnanti attraverso una formazione iniziale e continua per riuscire ad integrare lo sviluppo sostenibile negli insegnamenti disciplinari coinvolgendo 300 insegnanti europei e 300 insegnanti africani. 4. Sviluppare le capacità degli attori, in particolar modo degli alunni, residenti nei paesi del Nord e del Sud ad elaborare, condividere e realizzare in maniera partecipativa e collaborativa un piano di cooperazione alunni europei e africani in quanto attori delle azioni del progetto; alunni impegnati nella realizzazione dei microprogetti; - 3 programmi TV realizzati da 60 alunni del Nord e del Sud sulle tematiche della cooperazione decentrata. 5. Rafforzare nelle famiglie degli alunni le conoscenze e le azioni relative allo sviluppo sostenibile e agli Obiettivi del Millennio promuovendo soprattutto l adozione a distanza ed il volontariato attraverso il coinvolgimento di circa genitori. 6. Promuovere le buone pratiche e iniziative pilota tra le diverse istituzioni e strutture coinvolte nel progetto. 7. Centinaia di migliaia di persone hanno rafforzato le loro competenze e preso coscienza della necessità di passare all azione per poter aiutare i paesi dell Africa sub-sahariana allo scopo di raggiungere gli Obiettivi del Millennio per lo

6 sviluppo attraverso la campagna di sensibilizzazione organizzata dal Convegno ed i programmi televisivi realizzati dai giovani. PRINCIPALI ATTIVITA SVILUPPO DEL PROGETTO Fase 1: Valutazione dei bisogni 1. Inchiesta partecipativa all interno delle scuole impegnate nel progetto relativamente agli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo, ai gemellaggi scolastici, allo sviluppo sostenibile. Questa inchiesta coinvolgerà gli alunni, gli insegnanti ed i genitori degli alunni Fase 2: Pianificazione 2. Elaborazione di una guida d orientamento dell Agenda 21 scolastica sulla cooperazione decentrata atta a indirizzare le istituzioni scolastiche del Nord nello sviluppo attuando nel concreto un progetto di Agenda Elaborazione del contenuto del seminario di formazione blended (virtuale ed in presenza) degli insegnanti delle scuole coinvolte nel progetto sull Educazione allo sviluppo sostenibile nel quadro degli Obiettivi del Millennio. 4. Realizzazione di un seminario di formazione per i genitori degli alunni sulle adozioni a distanza, sulla solidarietà internazionale in Africa attraverso attività di volontariato e adozioni a distanza. Il corso ha la durata di 4 ore: si tratta di una formazione concreta centrata sulle buone pratiche, testimonianze e attività dimostrative 5. Elaborazione dei contenuti della formazione e sensibilizzazione ludica degli alunni relativamente ai 5 temi di sviluppo dell Africa (educazione, desertificazione, deforestazione, sistema sanitario, corruzione) identificati in questo progetto 6. Attuazione di una piattaforma virtuale per la formazione degli insegnanti e per gli scambi epistolari tra le scuole Fase 3: Attuazione 7. Attuazione dell Agenda 21 sulla cooperazione decentrata: questa attività consiste nella programmazione unitaria di una strategia di educazione allo sviluppo dell intera comunità scolastica, un attuazione delle linee guida con due obiettivi specifici: a) sperimentazione delle diverse attività concepite precedentemente e b) personalizzazione delle linee guida 8. Formazione blended degli insegnanti delle scuole coinvolte nel progetto sull educazione allo sviluppo sostenibile nel quadro degli Obiettivi del Millennio 9. Seminari di formazione per i genitori degli alunni sulle adozioni a distanza e sulla solidarietà internazionale in Africa. 10. Incontri di sensibilizzazione degli alunni sui 5 temi di sviluppo dell Africa identificati nel progetto. 11. Attuazione delle attività di personalizzazione dell Agenda 21 scolastica locale sulla cooperazione decentrata attraverso scambi epistolari liberi e 8 workshop virtuali sul tema del progetto 12. Attuazione di microprogetti scolastici di aiuto alle scuole africane ed in particolare nel Camerun, Rwanda e Burkina Faso 13. Ricerca di sovvenzioni per i microprogetti attraverso l organizzazione di attività di sensibilizzazione nelle imprese, di attività sportive, artistiche, musicali e teatrali da parte degli attori del progetto di sviluppo sostenibile 14. Finanziamento di 50 microprogetti e viaggio di un gruppo di alunni al fine di concretizzare l attuazione di alcuni di questi progetti

7 DIVULGAZIONE: Piano di gestione dei risultati 15. Seminari di resoconto nelle scuole ed imprese riguardante l attuazione dei microprogetti da parte degli alunni europei e delle loro famiglie di ritorno dall Africa attraverso programmi radiofonici e televisivi 16. Organizzazione del Convegno Internazionale sugli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo dell Africa attraverso dei café tematici, spettacoli per giovani, attività all aperto (danza, musica, teatro). Il Convegno si terrà in Italia e durerà circa quindici giorni 17. Produzione di un documentario per l azione e la promozione 18. Produzione di materiale didattico 19. Diffusione dei risultati del progetto nelle radio e nelle TV dei paesi africani

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