Integrale e derivata Integratore e derivatore - Un analisi grafica Matematica Elettronica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Integrale e derivata Integratore e derivatore - Un analisi grafica Matematica Elettronica"

Transcript

1 Integrale e derivata Integratore e derivatore - Un analisi grafica Matematica Elettronica Percorso didattico sull integratore e il derivatore svolto in compresenza dai docenti di matematica Lucia Pinzauti e elettronica Leonardo Barsantini dell Istituto secondario di secondo grado E. Balducci di Pontassieve. Il percorso è stato proposto alla classe VB ITI nell anno scolastico Il lavoro riprende una precedente attività, svolta nella classe terza, sulle funzioni definite a tratti. In quella occasione gli studenti avevano studiato tali funzioni tracciandone il grafico e scrivendone delle nuove in funzioni dei parametri forniti loro: ampiezza, periodo, duty cycle. Nella quinta si riprendono le funzioni tracciate allora e scelte per la loro significatività in elettronica: onda quadra, a dente di sega e triangolare. Il lavoro, svolto operativamente dagli studenti sia in classe che a casa, si articola in più fasi. Alcune ore sono state svolte in compresenza. Di seguito sono riportati le fasi del lavoro con alcune indicazioni teoriche per comprendere l attività impostata in classe. 1

2 Le onde Onda quadra Si osservi che qui sono disegnati anche i fronti di salita e discesa dell onda secondo la rappresentazione dell elettronica, ma non secondo quella della matematica, dove non si dovrebbero disegnare i tratti verticali. Di questo abbiamo discusso con gli studenti per porre l accento sulle due diverse rappresentazioni. Dente di sega Onda triangolare 2

3 Fase 1 La derivata Gli studenti applicano le loro conoscenze teoriche per tracciare la derivata delle funzione proposte. Per ogni funzione gli studenti, singolarmente, devono calcolare la derivata; tracciare il grafico della funzione s(t) e della sua derivata, con T = 6ms; indicare gli eventuali punti in cui s(t) non è continua e quelli in cui non è derivabile. Scheda 1 - Onda quadra s(t) 8 V - 5 V per per n T t T 2 T 2 nt nt t T nt con n = 0, 1, 2, Scheda 2 - Onda a dente di sega s(t) = 2(t nt) per n T t < T + nt con n = 0, 1, 2, Il coefficiente angolare è espresso in V/ms. 3

4 Scheda 3 - Onda triangolare 2t - 2nT s(t) - 2t 2(n 1)T con n = 0, 1, 2, per per n T t T 2 T 2 nt nt t T nt Il coefficiente angolare è espresso in V/ms. 4

5 Fase 2 Il derivatore Le stesse funzioni sono ora analizzate con il derivatore, un circuito elettronico realizzato in laboratorio. Gli studenti devono montare il circuito con un amplificatore operazionale, generare i segnali con T=6ms, visualizzare sull oscilloscopio il segnale di ingresso e di uscita dal derivatore reale a operazionale; confrontare i segnali di uscita dal derivatore con le derivate ottenute nella fase 1. (Scheda 4 Scheda 5 Scheda 6 ) Circuito derivatore 5

6 Derivata onda quadra con derivatore Si nota che la derivata ottenuta dal derivatore presenta degli impulsi, verso l alto e verso il basso, che la derivata matematica non presenta. Infatti la derivata di un onda quadra, (costante in ogni tratto) dove esiste, è zero. Qui sono presenti gli impulsi poiché i fronti di salita e di discesa dell onda hanno pendenza molto elevata, ma inferiore a 90. L onda reale è dunque un trapezio più che un quadrato o un rettangolo. Dalla lettura della scala del canale B dell oscilloscopio si deduce che gli impulsi hanno un ampiezza di circa 10 11V (un quadretto in verticale). In realtà la loro ampiezza è molto maggiore, ma qui è limitata dalla saturazione dei derivatori alimentati a ±12V (valore massimo in tensione permesso da un amplificatore operazionale e funzione dell alimentazione). Questo aspetto ha richiesto una specifica discussione con gli studenti per essere compreso. Si noti che il derivatore è invertente, cioè cambia il segno della derivata. 6

7 Derivata dente di sega con derivatore Anche l onda a dente di sega presenta l impulso in corrispondenza del fronte di discesa. Derivata onda triangolare con derivatore La derivata dell onda triangolare mostra un tempo di salita o di discesa, in corrispondenza dei fronti di salita e di discesa, diverso da zero. Qui si nota facilmente il fenomeno dell inversione prodotta dal derivatore: alla salita dell onda triangolare corrisponde, nella derivata, un tratto costante negativo e viceversa. 7

8 8

9 9

10 10

11 Tutti questi grafici non sono di facile lettura. Il percorso dovrebbe anche permettere agli studenti di incrementare le loro competenze nell uso della strumentazione e, in particolare, nella lettura dell oscilloscopio. Si osservi, ad esempio, che non è tracciato nessun asse orizzontale di riferimento, che pure c è, e ed compito di chi usa lo strumento comprendere dove si trova questo riferimento orizzontale. Su questo abbiamo lavorato con gli studenti nel laboratorio di elettronica. Nelle ultime due foto, i segnali derivati non sono invertiti poiché l oscilloscopio permette, a sua volta, l inversione dei segnali e quindi, usando questa funzione, abbiamo raddrizzato le uscite. 11

12 Fase 3 L integrale Questa fase del percorso è analoga alla fase 1, con la differenza che adesso si devono calcolare gli integrali delle funzioni proposte, tracciare il grafico della funzione s(t) e della sua primitiva S(t), calcolare il valore massimo e minimo di S(t). Il periodo delle onde è sempre fissato a 6ms. Un ulteriore problema: si considerano onde con offset=0v per facilitare la visualizzazione dei segnali integrati sull oscilloscopio senza traslazioni dovute all offset che portano rapidamente in saturazione il segnale di uscita. Infatti l integratore è anche un amplificatore che amplifica soprattutto alle basse frequenze. Un offset nel segnale equivale a un segnale in continua (cioè a frequenza zero) che amplificato porta in saturazione l uscita (cioè oltre il limite concesso dall alimentazione) impedendo (o rendendo difficoltosa) la visualizzazione all oscilloscopio. La comprensione di questo aspetto non è banale per gli studenti. Scheda 7 - Data la funzione (onda a dente di sega) s(t) = 2(t nt)-6 per n T t < T + nt con n = 0, 1, 2, Il coefficiente angolare è espresso in V/ms, la costante 6 in volt. Determina, nel primo periodo, la primitiva S(t) di s(t) in modo che S(0) = 6. L onda a dente di sega è il caso più semplice di determinazione della costante. Per questo è proposto prima delle altre. 12

13 Scheda 8 - Data la funzione (onda quadra) s(t) 5 V - 5 V per per n T t T 2 T 2 nt nt t T nt con n = 0, 1, 2, Determina, nel primo periodo, la primitiva S(t) di s(t) in modo che S(1,5) = 0 e S(t) sia continua. Scheda 9 - Data la funzione (onda triangolare) 2t - 2nT - 3 s(t) - 2t 2(n 1)T - 3 con n = 0, 1, 2, per per n T t T 2 T 2 nt nt t T nt Il coefficiente angolare è espresso in V/ms, la costante 3 in volt. Determina, nel primo periodo, la primitiva S(t) di s(t) in modo che S(0) = 0 e S(t) sia continua. 13

14 L integrazione della funzione presenta un ulteriore passaggio, rispetto alla derivata, nella determinazione della costante di integrazione con le condizioni fornite. Consideriamo la funzione a dente di sega. In questo caso l integrale fornisce: S(t)= t 2 - (2nT+6)t + cost 0 t<6ms Per determinare la costante si impone che, con n=0, nel primo periodo per t=0 f(0)=6v. In tal modo la costante vale 6. f(t)= t 2-6t t<6ms. 14

15 L integrale dell onda quadra fornisce un onda triangolare: f(t)= 5t+cost f (t)=-5t+cost nel primo semiperiodo (0 t<3ms) nel secondo semiperiodo (3 t<6ms). Come si vede dal grafico, per determinare le costanti si può imporre che, con n=0, nel primo semiperiodo f(t)=0 per t=1,5ms e nel secondo semiperiodo f (t)=0 per t=4,5ms. In questo modo si ottiene: cost=-7,5 f(t)= 5t-7,5 f (t)=-5t+22,5 cost =22,5. 0 t<3ms 3 t<6ms (Un periodo può essere sufficiente). L onda triangolare oscilla fra il valore minimo di -7,5V e il valore massimo di 7,5V. 15

16 L integrale dell onda triangolare fornisce: f(t)= t 2 - (2nT+3)t + cost f(t)= -t 2 +[2(n+1)T-3]t + cost 0 t<3ms 3 t<6ms Come si vede dal grafico, per determinare le costanti si può imporre che, con n=0, nel primo semiperiodo f(t)=0 per t=0ms e nel secondo semiperiodo f(t)=0 per t=3ms. In questo modo si ottiene: cost=0 cost =-18. f(t)= t 2-3t f(t)= -t 2 + 9t t<3ms 3 t<6ms L onda f(t) oscilla fra il valore minimo di -2,25V e il valore massimo di 2,25V. 16

17 Fase 4 L integratore Le stesse funzioni sono ora analizzate con l integratore, un circuito elettronico realizzato in laboratorio. Gli studenti devono montare il circuito con un amplificatore operazionale, generare i segnali con T=6ms, visualizzare sull oscilloscopio il segnale di ingresso e di uscita dall integratore reale a operazionale; confrontare i segnali di uscita dall integratore con gli integrali della fase 3. (Scheda 10 Scheda 11 Scheda 12) Integrale dente di sega con integratore Qui si nota l inversione introdotta dall integratore. 17

18 Integrale onda quadra con integratore Integrale onda triangolare con integratore 18

19 Nota al percorso Perché il derivatore deriva La carica sul condensatore è: q=c * (v s -0) Per la legge di Ohm: (0-v o )=R * i Inoltre: q=c * v s -v o =R * i 19

20 Perché l integratore integra v s -0=R * i 20

Derivata e derivatore: Un analisi grafica

Derivata e derivatore: Un analisi grafica Derivata e derivatore: Un analisi grafica La trasversalità dei saperi Matematica e elettronica Classe V Istituto Tecnico Industriale/Tecnologico Leonardo Barsantini - docente di elettronica Lucia Pinzauti

Dettagli

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica

Classe IV specializzazione elettronica. Elettrotecnica ed elettronica Macro unità n 1 Classe IV specializzazione elettronica Elettrotecnica ed elettronica Reti elettriche, segnali e diodi Leggi fondamentali: legge di Ohm, principi di Kirchhoff, teorema della sovrapposizione

Dettagli

GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI GLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Prof. Michele Burgarelli 0 Grazie agli studenti della 5 AM a.s. 2013/2014 dell'itis Rossi di Vicenza Grazie a chi ha dato un essenziale supporto per la stesura di tali dispense.

Dettagli

RELAZIONE DI LABORATORIO

RELAZIONE DI LABORATORIO RELAZIONE DI LABORATORIO Esercitazione di laboratorio di Elettrotecnica N 4 Svolta in data 11/01/2011 Corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale Docente del corso ZICH RICCARDO Squadra (A,B,C) B Tavolo

Dettagli

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore

Dettagli

Relazione di Laboratorio Elettronica

Relazione di Laboratorio Elettronica Relazione di Laboratorio Elettronica OGGETTO: Funzionamento di un circuito derivatore con amplificatore operazionale DATI INIZIALI: Vcc = ±15V f 1 = 400Hz f 2 = 1KHz f 3 = 30KHz RIFERIMENTI TEORICI: Derivatore

Dettagli

Tensioni e corrente variabili

Tensioni e corrente variabili Tensioni e corrente variabili Spesso, nella pratica, le tensioni e le correnti all interno di un circuito risultano variabili rispetto al tempo. Se questa variabilità porta informazione, si parla spesso

Dettagli

Esercitazione 6: Convertitori A/D Delta e Sigma-Delta

Esercitazione 6: Convertitori A/D Delta e Sigma-Delta Esercitazione 6: Convertitori A/D Delta e Sigma-Delta Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Verificare il comportamento di un convertitore A/D differenziale - Determinare

Dettagli

Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra

Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra Esercitazione 1 Filtro del I ordine Risposta ad un segnale sinusoidale Risposta ad un onda quadra TABELLE DEI COLORI 4 ANELLI. 1 ANELLO 2 ANELLO 3 ANELLO 4 ANELLO Nero. 0 x 1 - Marrone 1 1 x 10 - Rosso

Dettagli

M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE. Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO

M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE. Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: ELETTRONICA, TELECOMUNICAZIONI E APPLICAZIONI Il candidato, formulando eventuali

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO Be2 Esercizi parte B (2)» Generatore Q-T e Q» Monostabili» Laboratorio ELN-1 AA 2014-15 23/09/2014-1 ElapBe2-2014 DDC Page 1

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione Come utilizzare gli esercizi ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO Be2 Esercizi parte B (2)» Generatore Q-T e Q» Monostabili» Laboratorio ELN-1 AA 2015-16 Esercizi

Dettagli

Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali

Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali Misure con l oscilloscopio (e non) su circuiti con amplificatori operazionali Edgardo Smerieri Laura Faè PLS - AIF - Corso Estivo di Fisica Genova 2009 Amplificatore operazionale perché? Moltiplicazione

Dettagli

RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO

RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO Elettronica Applicata a.a. 2016/2017 Esercitazione N 4 RADDRIZZATORE AD UNA SEMIONDA AMPLIFICATORE LOGARITMICO Elena Biagi Marco Calzolai Andrea Giombetti Piergentili Simona Granchi Enrico Vannacci www.uscndlab.dinfo.unifi.it

Dettagli

Elettronica I - Seconda Esercitazione - RISPOSTA IN FREQUENZA DI CIRCUITI CON AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

Elettronica I - Seconda Esercitazione - RISPOSTA IN FREQUENZA DI CIRCUITI CON AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Elettronica I - Seconda Esercitazione - RISPOSTA IN FREQUENZA DI CIRCUITI CON AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Configurazione Invertente Circuito ATTIVO: l amplificatore operazionale va alimentato OpAmp Ideale

Dettagli

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0. D0MINIO Determinare il dominio della funzione f ln 4 + Deve essere 4 + > 0 Ovviamente 0 Se > 0, 4 + 4 + quindi 0 < < > Se < 0, 4 + 4 4 e, ricordando che < 0, deve essere 4 < 0 dunque 7 < < 0 Il campo di

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA I (DU) Guida alle esercitazioni di laboratorio - AA Circuiti con Amplificatori Operazionali

ELETTRONICA APPLICATA I (DU) Guida alle esercitazioni di laboratorio - AA Circuiti con Amplificatori Operazionali Guida alle esercitazioni di laboratorio AA 19992000 Esercitazione n. 4 Circuiti con Amplificatori Operazionali 4.1 Amplificatore AC Montare il circuito riportato nello schema a lato, con alimentazione

Dettagli

Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Lab. Did. Elettronica Circuitale - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Generatore di Funzioni T T i - TG2000 Genera i segnali di

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO B8 Esercizi parte B (2)» Generatore Q-T e Q» Monostabili» Laboratorio ELN-1 22/10/2013-1 ElapB8-2013 DDC Page 1 2013 DDC 1 Come

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Sessione ordinaria 009 Seconda prova scritta M049 ESAME DI STATO DI ISTITUTO POFESSIONALE COSO DI ODINAMENTO Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTIE ELETTONICHE Tema di: ELETTONICA, TELECOMUNICAZIONI E APPLICAZIONI

Dettagli

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1

Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 1 Esercizio 1: Progettare un amplificatore operazionale in configurazione invertente come rappresentato in Figura 1. Utilizzare l ampificatore operazionale

Dettagli

3) Terminare la linea con una resistenza variabile ( Ω); dalla condizione di riflessione nulla verificare l impedenza caratteristica.

3) Terminare la linea con una resistenza variabile ( Ω); dalla condizione di riflessione nulla verificare l impedenza caratteristica. Appendice C 233 1) Misurare la lunghezza elettrica T L della linea. 2) Dal valore di T L e dalla lunghezza geometrica calcolare la velocità di propagazione dei segnali lungo la linea e la costante dielettrica

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 4 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 3-5-07) Amplificatori operazionali non ideali Il comportamento degli amplificatori operazionali reali si

Dettagli

Classe V specializzazione elettronica. Sistemi automatici

Classe V specializzazione elettronica. Sistemi automatici Macro unità n 1 Classe V specializzazione elettronica Sistemi automatici Sistema di sviluppo Arduino e traduttori Gli studenti proseguono e approfondiscono lo studio dei sistemi a microcontrollore e del

Dettagli

POWER METER STRUMENTAZIONE. Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata.

POWER METER STRUMENTAZIONE. Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata. 76 STRUMENTAZIONE POWER METER Realizziamo un ottimo misuratore di potenza dei segnali radio impiegabile sia al banco che sul campo. Prima puntata. di FULVIO DE SANTIS U no strumento che non dovrebbe mancare

Dettagli

L oscilloscopio: introduzione

L oscilloscopio: introduzione L oscilloscopio: introduzione Ampiezza y Tubo a raggi catodici canale Y canale X segnale base tempi asse tempi t ingresso L oscilloscopio è uno strumento che visualizza su uno schermo l andamento di una

Dettagli

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2

ω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2 . Studio della loro risposta ad un onda quadra 1 Filtri elettrici ideali: sono quadrupoli che trasmettono un segnale di ingresso in un certo intervallo di frequenze ovvero esiste una banda di pulsazioni

Dettagli

Misure di tensione alternata 1

Misure di tensione alternata 1 1/5 1 Introduzione 1 La seguente esercitazione di laboratorio riguarda l uso dei voltmetri nella modalità di misura di tensioni in alternata. Obiettivo dell esercitazione, oltre a raffinare la dimestichezza

Dettagli

questi sono i simboli dei componenti più diffusi

questi sono i simboli dei componenti più diffusi Cx - Presentazione del gruppo di lezioni C /3 Con quali componenti si compongono i circuiti amplificatori? u i C questi sono i simboli dei componenti più diffusi Cx - Presentazione del gruppo di lezioni

Dettagli

DAC Digital Analogic Converter

DAC Digital Analogic Converter DAC Digital Analogic Converter Osserviamo lo schema elettrico riportato qui a lato, rappresenta un convertitore Digitale-Analogico a n Bit. Si osservino le resistenze che di volta in volta sono divise

Dettagli

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi

L OSCILLOSCOPIO. Ing. Stefano Severi L OSCILLOSCOPIO Ing. Stefano Severi L oscilloscopio è in grado di visualizzare solo l andamento di tensioni periodiche PANNELLO FRONTALE DI UN OSCILLOSCOPIO una sezione di trigger schermo menù buttons

Dettagli

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA

Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Elettronica I - Laboratorio Didattico - BREVE INTRODUZIONE AGLI STRUMENTI DEL BANCO DI MISURA Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Generatore di Funzioni Tektronix CFG280 Genera i segnali di tensione

Dettagli

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi È dato un segnale analogico avente banda 2 khz e dinamica compresa tra -2 V e 2V. Tale segnale deve essere convertito in segnale digitale da un

Dettagli

Alimentatore Tektronix PS283. Silvia Roncelli Lab. Did. di Elettronica Circuitale 1

Alimentatore Tektronix PS283. Silvia Roncelli Lab. Did. di Elettronica Circuitale 1 Alimentatore Tektronix PS283 Silvia Roncelli Lab. Did. di Elettronica Circuitale 1 Generatore di Tensione Silvia Roncelli Lab. Did. di Elettronica Circuitale 2 Regolazione Tensione e Limite di Corrente

Dettagli

Esercitazione Oscilloscopio

Esercitazione Oscilloscopio Esercitazione Oscilloscopio - 1 Esercitazione Oscilloscopio 1 - Oggetto Uso dell oscilloscopio. Rilievo della caratteristica tensione-corrente di un diodo. Misure di capacità mediante misure di sfasamento.

Dettagli

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento. ITEC - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Sessione ordinaria 206 ARTICOLAZIONE ELETTRONICA Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE ) 2) Schema a blocchi e progetto

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MODULARE

PROGRAMMAZIONE MODULARE PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 DOCENTI: G. GANGALE -- E. SAPORITO Indirizzo: INFORMATICA - SIRIO Disciplina: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Classe: 5^ Sezione: AIS Ore settimanali:

Dettagli

L amplificatore operazionale

L amplificatore operazionale L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile

Dettagli

Laboratorio di Telecomunicazioni

Laboratorio di Telecomunicazioni I.I.S. Perlasca sez. ITIS Vobarno (BS) Data 02 /10/15 Laboratorio di Telecomunicazioni Castellini Fabio Cognome e Nome Relazione n 1 Classe Gruppo 4 Obiettivo L esperienza, suddivisa in 2 parti distinte,

Dettagli

Elettronica analogica: cenni

Elettronica analogica: cenni Elettronica analogica: cenni VERSIONE 23.5.01 valle del componente di acquisizione dati nella struttura funzionale di un sistema di misura: misurando x y y z sens elab pres ambiente w abbiamo già considerato

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MODULARE

PROGRAMMAZIONE MODULARE PROGRAMMAZIONE MODULARE ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Indirizzo: INFORMATICA - SIRIO Disciplina: TELECOMUNICAZIONI Classe: 4^ Sezione: AIS DOCENTI: G. GANGALE -- E. SAPORITO Ore settimanali: 1 ora di teoria

Dettagli

I SEGNALI SINUSOIDALI

I SEGNALI SINUSOIDALI I SEGNALI SINUSOIDALI I segnali sinusoidali sono i segnali più importanti nello studio dell elettronica e dell elettrotecnica. La forma d onda sinusoidale è una funzione matematica indispensabile per interpretare

Dettagli

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2018/2019 CLASSE 5 G Disciplina: Elettronica PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Elaborata e sottoscritta dai docenti: cognome nome Milio Davide

Dettagli

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ]

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] 4 5 4 5 7 1 7 1 1. 1 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO BLOCCO U1 ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] +15 +15 U1 U2 va(t) vin R1 3 2 6 vout1 R3 3 2 6 vout2 5k 1k LF351 LF351-15 R2 20k C1-15 R4 20k C2

Dettagli

AMPLIFICATORE INVERTENTE E NON INVERTENTE CON DIVERSO GUADAGNO RELATIVAMENTE ALLA SEMIONDA POSITIVA E ALLA SEMIONDA NEGATIVA DEL SEGNALE D INGRESSO

AMPLIFICATORE INVERTENTE E NON INVERTENTE CON DIVERSO GUADAGNO RELATIVAMENTE ALLA SEMIONDA POSITIVA E ALLA SEMIONDA NEGATIVA DEL SEGNALE D INGRESSO MPLIFICTOE INVETENTE E NON INVETENTE CON DIVESO GUDGNO ELTIVMENTE LL SEMIOND POSITIV E LL SEMIOND NEGTIV DEL SEGNLE D INGESSO Si diversifica l amplificazione relativamente alla semionda positiva (amplificazione

Dettagli

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f é crescente nell intervallo (a, b) se

Dettagli

Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Prova Scritta

Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Prova Scritta Corso di Strumentazione e Misure Elettroniche 18/07/03 Per una corretta elaborazione di un segnale, è necessario conoscerne lo spettro di frequenza, cioè almeno il modulo delle componenti sinusoidali in

Dettagli

Analisi del circuito. Prima di svolgere i cinque punti richiesti dal tema analizziamo brevemente lo schema proposto.

Analisi del circuito. Prima di svolgere i cinque punti richiesti dal tema analizziamo brevemente lo schema proposto. Analisi del circuito Prima di svolgere i cinque punti richiesti dal tema analizziamo brevemente lo schema proposto. Il blocco A è chiaramente un astabile con frequenza f 0 khz T Il blocco B (da progettare)

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

Amplificatori Differenziali

Amplificatori Differenziali Amplificatori Differenziali nei simboli non si esplicitano gli alimentatori DC, cioè Normalmente i circuiti che realizzano l amplificatore differenziale e operazionale non contengono un nodo elettricamente

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 1. Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 1. Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741 Laboratorio di Elettronica II Esperienza 1 Misura delle NON idealità dell Op-Amp UA741 Attività Misura delle principali non idealità di un Op-Amp commerciale Parte I: non-idealità statiche: - tensione

Dettagli

Amplificatori Differenziali

Amplificatori Differenziali Amplificatori Differenziali nei simboli non si esplicitano gli alimentatori DC, cioè Normalmente i circuiti che realizzano l amplificatore differenziale e operazionale non contengono un nodo elettricamente

Dettagli

Soluzione del tema di maturità DEL 19 GIUGNO ITIS: indirizzo ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONE. Tema di ELETTRONICA

Soluzione del tema di maturità DEL 19 GIUGNO ITIS: indirizzo ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONE. Tema di ELETTRONICA 1 Soluzione del tema di maturità DEL 19 GIUGNO 2014 ITIS: indirizzo ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONE Tema di ELETTRONICA A cura di Prof.ssa Maria Rosa Malizia Il candidato fatte le ipotesi aggiuntive che

Dettagli

STUDIO DI UN GENERATORE DI ONDE QUADRE, TRIANGOLARI E PSEUDOSINUSOIDALI

STUDIO DI UN GENERATORE DI ONDE QUADRE, TRIANGOLARI E PSEUDOSINUSOIDALI I..I. odesto PANEI B A R I a Re David, 86-705 BARI 080-54.54. - Fax 080-54.64.3 Internet http://www.itispanetti.it email : BAF05000C@istruzione.it SUDIO DI UN GENERAORE DI ONDE QUADRE, RIANGOLARI E PSEUDOSINUSOIDALI

Dettagli

4 - Visualizzazione di forme d onda in funzione del tempo

4 - Visualizzazione di forme d onda in funzione del tempo Esercitazione Oscilloscopio - 1 Esercitazione Oscilloscopio 1 - Oggetto Uso dell oscilloscopio. Rilievo della caratteristica tensione-corrente di un diodo. Misure di capacità mediante misure di sfasamento.

Dettagli

SISTEMI. impostazione SISTEMI. progettazione. 2/4 Con quali componenti si compongono i circuiti amplificatori?

SISTEMI. impostazione SISTEMI. progettazione. 2/4 Con quali componenti si compongono i circuiti amplificatori? Cy - Presentazione del gruppo di lezioni C /4 Dove siamo? TEM B impostazione D componenti analogici C E componenti digitali F TEM progettazione Cy - Presentazione del gruppo di lezioni C 2/4 Con quali

Dettagli

Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica. x2 1 x x + 7 ; d) f (x) =

Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica. x2 1 x x + 7 ; d) f (x) = Soluzioni degli Esercizi per il Corso di Istituzioni di Matematica 1 La retta tangente al grafico di f nel punto ( 0, f( 0 ha equazione y = f( 0 + f ( 0 ( 0. a y = 2; b y = log 2 (e( 1; c y = 1 2 + 1 4

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2018-2019 Indirizzo: Trasporti e Logistica Classe: 4 A t Ore settimanali previste:3 (di cui 2 di laboratorio) Libro di testo: ELETTROTECNICA, ELETTRONICA e AUTOMAZIONE ed.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Pag. 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina ELETTRONICA a.s.2013/14 Classe: V Sez. A ETS INDIRIZZO: ELETTRONICA Docente : Prof. Antonio Sarigu Pag. 2 di 5 ARTICOLAZIONE ORARIA Sono previste

Dettagli

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013 I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 3 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 6--) Integratore Dato che l ingresso invertente è virtualmente a massa si ha vi ( t) ir ( t) R Inoltre i

Dettagli

USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA

USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA B. Cottalasso R. Ferrando AIF PLS Corso Estivo di Fisica Genova 2009 1 Scopo dell esperimento Ci si propone di misurare la velocità

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA Sezioni Associate. PROVA PLURIDISCIPLINARE D ESAME DI QUALIFICA Anno scolastico

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA Sezioni Associate. PROVA PLURIDISCIPLINARE D ESAME DI QUALIFICA Anno scolastico ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA Sezioni Associate I.P.S.C. F. BESTA Via Tonale, 22 - Sondrio email sorc010003@istruzione.it Via Torelli, 3 - Sondrio Tel. 0342515107 Fax 0342515097 Tel. 0342212502

Dettagli

SECONDA ESERCITAZIONE

SECONDA ESERCITAZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo : Allievi: SECONDA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread

Dettagli

CLEAI, matematica generale: esercizi svolti #2

CLEAI, matematica generale: esercizi svolti #2 CLEAI, matematica generale: esercizi svolti #2 Studio di funzione Disegnare il grafico della seguente funzione (la derivata seconda è facoltativa): { x f(x) := 2 e 2x se x 1 x 2 1 se x > 1 Evidenziare

Dettagli

Le modulazioni impulsive

Le modulazioni impulsive Le modulazioni impulsive a cura di Francesco Galgani (www.galgani.it) Indice 1 Introduzione 2 2 La modulazione PAM 3 2.1 Cenni teorici....................................... 3 2.2 Simulazione con il computer

Dettagli

Amplificatori Differenziali

Amplificatori Differenziali Amplificatori Differenziali nei simboli non si esplicitano gli alimentatori DC, cioè Normalmente i circuiti che realizzano l amplificatore differenziale e operazionale non contengono un nodo elettricamente

Dettagli

MOSFET o semplicemente MOS

MOSFET o semplicemente MOS MOSFET o semplicemente MOS Sono dei transistor e come tali si possono usare come dispositivi amplificatori e come interruttori (switch), proprio come i BJT. Rispetto ai BJT hanno però i seguenti vantaggi:

Dettagli

Elettronica. Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio. Andrea Mola

Elettronica. Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio. Andrea Mola Elettronica Appunti per le classi quinte I.T.I.S. Cartesio Andrea Mola 3 maggio 2014 Indice 1 Generatori di forme d onda 3 1.1 Generatori di onde quadre o rettangolari................ 3 1.1.1 Multivibratore

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE Ing. Luigi Biagiotti Tel. 051 2093034 / 051 2093068 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti

Dettagli

Amplificatori Operazionali

Amplificatori Operazionali Amplificatori Operazionali L'amplificatore Operazionale e' un amplificatore differenziale in continua con guadagni molto grandi, resistenze di ingresso alte e resistenze di uscita piccole. Il simbolo circuitale

Dettagli

Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione

Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento di amplificatori operazionali

Dettagli

Laboratorio di Fenomeni ondulatori II anno CdL in Fisica

Laboratorio di Fenomeni ondulatori II anno CdL in Fisica Laboratorio di Fenomeni ondulatori II anno CdL in Fisica Introduzione I suoni a frequenza determinata, quali quelli emessi nel pronunciare le vocali ad intonazione fissa o da uno strumento musicale che

Dettagli

Amplificatori operazionali.

Amplificatori operazionali. Amplificatori operazionali. 1 Dal VCVS all amplificatore operazionale. Amplificatori operazionali. =S( ) I = 0 V M I - = 0 S( ) - I out -V M Fig. 1 - Un VCVS particolare: l amplificatore operazionale perfetto.

Dettagli

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 5 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA DATI: VIn = 20mV

Dettagli

Laboratorio di Elettronica A.A. 2001/2002. Calendario delle Esperienze. 04/03 Inizio dei corsi salta - 22/04 RECUPERO delle lezioni precedenti -

Laboratorio di Elettronica A.A. 2001/2002. Calendario delle Esperienze. 04/03 Inizio dei corsi salta - 22/04 RECUPERO delle lezioni precedenti - Laboratorio di Elettronica A.A. 2/22 Calendario delle Esperienze Data Info File /3 Inizio dei corsi salta /3 Descrizione strumentazione prova su breadboard E_ 8/3 Amplificatore a opamp. Banda passante

Dettagli

TRASFORMATE DI LAPLACE

TRASFORMATE DI LAPLACE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm TRASFORMATE DI LAPLACE Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17

ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17 ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2016/17 Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docenti: Erbaggio Maria Pia (teoria) e Vaccaro Valter (laboratorio) Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

Dettagli

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2

Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2 Laboratorio di Elettronica T Esperienza 7 Circuiti a diodi 2 Cognome Nome Matricola Postazione N 1 Misura delle resistenze La corrente nei circuiti che dovrete analizzare nel seguito verranno misurate

Dettagli

Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA

Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA Esercitazione 4 : CONVERTITORE D/A CON RETE A SCALA Specifiche Progettare un convertitore D/A a 6 bit utilizzando una rete a scala pilotata con deviatori di tensione. L'uscita deve coprire il campo 0-10

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Introduzione. Costruzione dei luoghi ad M costante... 5 Costruzione dei luoghi a N costante... 6

Introduzione. Costruzione dei luoghi ad M costante... 5 Costruzione dei luoghi a N costante... 6 Appunti di Controlli Automatici 1 Capitolo 7 parte III Luoghi ad M e ad N costanti Introduzione... 1 Costruzione dei luoghi ad M costante... 5 Costruzione dei luoghi a N costante... 6 Introduzione Consideriamo

Dettagli

Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi

Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi Esperienza 6 : semplici circuiti con diodi Corso di Laboratorio di Elettromagnetismo e Circuiti, prof. S. Masi 1 MISURA DELLA CARATTERISTICA DEL DIODO CON L OSCILLOSCOPIO E IL TRASFORMATORE Sono disponibili:

Dettagli

ESAME DI STATO. SECONDA PROVA SCRITTA. Sessione ordinaria Matematica Soluzione dei due problemi.

ESAME DI STATO. SECONDA PROVA SCRITTA. Sessione ordinaria Matematica Soluzione dei due problemi. ESAME DI STATO. SECONDA PROVA SCRITTA. Sessione ordinaria 15. Matematica Soluzione dei due problemi. 1 Testo e soluzioni sono reperibili in molti siti, tra i quali http://www.matematica.it/tomasi/matls/15/m557.pdf

Dettagli

A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E.

A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E. A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E. UNITA DI APPRENDIMENTO 1: AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Essere capace di progettare le principali configurazioni circuitali con op-amp. Caratteristiche

Dettagli

Grafici di funzioni: valore assoluto, parabole 1 / 21

Grafici di funzioni: valore assoluto, parabole 1 / 21 Grafici di funzioni: valore assoluto, parabole 1 / 21 Grafico di una funzione 2 / 21 Per prima cosa stabiliamo un collegamento diretto tra la geometria analitica e lo studio di funzioni. Definizione: Siano

Dettagli

Lab. T.P.S.E.E. - ITT Cerulli

Lab. T.P.S.E.E. - ITT Cerulli IL TEMPORIZZATORE INTEGRATO 555 Questo dispositivo è in grado di funzionare sia come generatore d onda quadra (multivibratore astabile) che come multivibratore monostabile (generatore di impulso singolo).

Dettagli

RELAZIONE DI LABORATORIO

RELAZIONE DI LABORATORIO RELAZIONE DI LABORATORIO Esercitazione di laboratorio di Elettrotecnica N 2 Svolta in data 02/11/2010 Corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale Docente del corso ZICH RICCARDO Squadra (A,B,C) B Tavolo

Dettagli

ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI R 1 =1 K

ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI R 1 =1 K ESPERIENZA 4 DIODI E RADDRIZZATORI PARTE A: Tracciamento della curava caratteristica del diodo Scopo dell'esperienza è studiare la caratterisica tensione-corrente dei diodi. Schema del circuito base utilizzato:

Dettagli