ITALIA - Il mercato delle autovetture nuove Gennaio/Agosto 2014
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- Muzio Ippolito
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1 ITALIA - Il mercato delle autovetture nuove Gennaio/Agosto 2014 Da dicembre ad aprile 2014, il mercato dell auto che aveva finalmente conseguito risultati positivi, a maggio subiva una battuta d arresto: -3,3% su maggio, che era già in calo del 7,5% su maggio A giugno invece il mercato risale: +4,3%, anche se il confronto avviene con giugno che aveva totalizzato appena unità, un risultato mai così basso, per questo mese, dal lontano 1978 ( unità). Il mercato a luglio cresce del 5,5% e ad agosto rimane sostanzialmente sugli stessi livelli del (-0,2%). A luglio e ad agosto 2014 sono state immatricolate rispettivamente e autovetture, che portano il consuntivo dei primi 8 mesi a poco più di 925 mila unità, con un incremento che scende al 3,5%, dal 6,1% di gennaio-marzo. La spinta al mercato è stata data nella prima parte dell anno dal noleggio, con un aumento delle vendite nel periodo di gennaio-agosto 2014 del 16% e una quota del 21,7% sul totale mercato. Si registra un dato positivo sul fronte delle vendite ai privati, che recuperano nei mesi di luglio e agosto, rispettivamente con aumenti dell 8,7% e dell 1,4% rispetto agli stessi mesi del ; nei primi 8 mesi la quota delle vendite ai privati sale dell 1,1% e passa al 59,8%. Vista la difficile situazione economica, è un buon segno e vedremo se si consoliderà nei prossimi mesi. L acquisto di un bene durevole, come l automobile, si caratterizza per un costo medio unitario elevato e per la possibilità di rinviare l acquisto, che in un economia matura con una bassa crescita demografica come quella italiana, si traduce in una domanda di sostituzione. Dall inizio della crisi il mercato delle autovetture delle famiglie, con la sola eccezione del 2009, anno in cui il mercato fu sostenuto dagli incentivi, è andato ridimensionandosi notevolmente. Le rinunce dell auto (per esempio: la seconda vettura detenuta dalla famiglia, l alternativa dei mezzi pubblici per chi vive nei grandi centri urbani) non sono rinviabili, oltre ad un certo limite dettato dalla vetustà del veicolo, per coloro che ne hanno la necessità per ragioni di lavoro o per la mancanza di alternative. 1
2 Il primo semestre del 2014 si è chiuso con una riduzione dell'attività economica determinata dal contributo negativo degli investimenti e dall'indebolimento dell'export. Secondo le previsioni dell Istat (Nota Mensile Agosto 2014) le recenti indicazioni provenienti dalle inchieste su famiglie e imprese confermano l'attuale fase di debolezza del sistema economico. Le previsioni per il terzo trimestre 2014 indicano una sostanziale stagnazione dell'economia che risentirebbe, come negli altri paesi europei, della mancata ripresa degli investimenti. I consumi mostrerebbero una dinamica lievemente positiva. Il proseguimento delle tensioni politiche internazionali potrebbe amplificare la minore vivacità della domanda estera, condizionando le prospettive delle esportazioni. Il ciclo economico internazionale risulta caratterizzato da un generale rallentamento che ha investito in misura significativa l area dell euro. Il modello di previsione di breve periodo dell Istat, che utilizza le informazioni congiunturali disponibili, indica un proseguimento della fase di stagnazione per il terzo trimestre del La variazione congiunturale del Pil prevista per T3 è pari a zero con un intervallo di confidenza compreso tra +0,2% e -0,2%. Alla variazione nulla contribuirebbero positivamente i consumi privati e in misura inferiore la domanda estera netta e negativamente la dinamica di investimenti e scorte. In base a queste previsioni, la crescita acquisita per il 2014 è pari a -0,3%. Le vendite di auto di marche nazionali si contraggono a luglio dello 0,7% e ad agosto del 6,7%; nel cumulato da inizio anno totalizzano 259 mila vendite (-0,8%) e una quota del 28% sul mercato totale. A gennaio/agosto 2014 sono cinque i modelli del costruttore nazionale che dominano la classifica, in ordine: Fiat Panda, Punto, 500L, 500 e Lancia Ypsilon. Regina della auto diesel è Fiat 500L, in testa alla top ten, al 3 posto Fiat Panda e al 6 posto Fiat Punto. Buone le performance di Maserati: nei primi 8 mesi del 2014 sono state immatricolate 898 autovetture, contro le 258 dell intero anno. La produzione nella fabbrica di Grugliasco vola: prodotti nel 1 semestre 2014 oltre 20mila esemplari, destinati quasi interamente all estero (ottima perfomance del marchio del Tridente in Giappone: +117% le vendite nel ). Nel cumulato gennaio-agosto 2014 hanno anche segno positivo le vendite di Fiat (+0,8%), Jeep (+40%), Ferrari (+14%). In calo Alfa Romeo, Lancia, DR Motor e Lamborghini. Il portafoglio ordini cresce nel bimestre luglio-agosto 2014 solo dello 0,5% sull analogo bimestre, il cumulato degli 8 mesi, scende a + 6,5% da +7,8% del 1 semestre Nel 2 trimestre 2014 gli ordini però registravano una crescita del 4,5%, più contenuta rispetto a quella dell 11% dei primi 3 mesi dell anno. 2
3 Confronto con i major markets europei - Da un confronto con i major markets europei, secondo i dati preliminari diffusi dalle Associazioni di settore, si registrano i seguenti andamenti : Luglio 2014: Germania +7% con vetture immatricolate; Spagna +10,9% con ; UK+6,6% con ; Francia -4,3% con Agosto e 8 mesi 2014: Germania nel mese e nel cumulato sono state immatricolate rispettivamente (0%) e (+3%) nuove autovetture; Spagna nel mese (+13,7%) e nel cumulato (+16,4%); Francia nel mese (-3%) e nel cumulato (+1,6%); UK nel mese (+9,4%) e nel cumulato (+10,1%). Le associazioni di settore SMMT (UK) e ANFAC (E), hanno rivisto al rialzo le previsioni delle vendite di auto nuove per il 2014, rispettivamente a 2,45 milioni unità il mercato in UK (+8%) e a 875mila il mercato in Spagna (+21%). Spagna e Regno Unito hanno aggredito la crisi della propria industria automotive, con una politica industriale in cui sono stati messi in campo molti strumenti a sostegno dell attività di settore e dell occupazione, che si stanno traducendo in risultati positivi per mercato, produzione ed export. Con le medesime finalità Anfia spinge da tempo sul Governo Italiano affinché la Consulta Automotive produca strumenti adeguati per affrontare le nuove sfide dell industria automobilistica e i tempi con cui serve rispondere ad una crisi di queste dimensioni devono essere rapidi e misurabili. Oltreoceano - Fiat-Chrysler registra un ottimo risultato, immatricolando negli Stati Uniti nel bimestre luglio-agosto 2014 oltre 364mila light vehices, con un incremento del 20%, che porta il consuntivo dei prima 8 mesi a light vehicles, il 14,2% in più. Il risultato di FCA è particolarmente positivo se raffrontato con quello delle vendite di Ford in calo dello 0,4%, mentre GM registra un incremento del 2,8%. La quota di Fiat Chrysler nei primi 8 mesi dell anno è pari al 12,4% (era dell 11,4% un anno fa). Il mercato statunitense totalizza nei primi 8 mesi 2014 oltre 11,1 mln di light vehicles (+5%). Le proiezioni stimano un mercato a fine anno di oltre 16 mln di LV (+4% sul ), Dati Ward s. In Brasile, Fiat mantiene la leadership nelle vendite di light vehicles nei primi 8 mesi 2014 con il 21,5% del mercato (dati Anfavea, l associazione di settore brasiliana), grazie all ottimo andamento delle vendite di veicoli commerciali che crescono del 20%, compensando il calo analogo delle vetture. Il mercato brasiliano dei light vehicles totalizza immatricolazioni (-9,5% su gennaio/agosto ). Le vendite di LV di Fiat ammontano a
4 Analisi del mercato ITALIA nel dettaglio: Mercato per alimentazione Il mercato delle vetture diesel cresce dell 8% a gennaio-agosto 2014 e conquista il 55,6% del totale mercato. Le vetture a benzina raggiungono quasi la quota del 30%, con un calo in volumi del 3%. Le vendite di vetture ad alimentazione alternativa aumentano del 16,6% a luglio e appena dello 0,1% ad agosto, con una quota rispettivamente del 17 e del 17,4%. Nel cumulato il mercato delle auto a trazione alternativa aumenta del 2%. Continua il buon andamento delle vendite delle vetture ibride (+54%), che hanno totalizzato unità. Il mercato delle vetture puro elettrico conta solo 698 unità (+34%). La possibilità di usufruire di una rete di ricerca capillare è uno degli elementi che, superate le criticità attuali dovute ai costi e alle tecnologie, ne favoriranno la diffusione. A tale proposito fra le varie attività in corso, l Unione Petrolifera riporta nella Relazione annuale, che a primavera del Eni ed Enel hanno firmato un accordo per l installazione di colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli ecologici presso le stazioni di servizio Eni. Nella prima fase sperimentale si tratterà solo di dieci postazioni che nel 2014 verranno collocate tra Emilia Romagna e Veneto. In Germania alcune compagnie petrolifere (Shell, Total e Omv) insieme a Daimler e ai produttori di idrogeno Air Liquid and Linde, hanno lanciato ad ottobre il progetto H 2 Mobility, nel quale saranno investiti 350 milioni di euro per la realizzazioni di 400 stazioni di servizio per il rifornimento di idrogeno ai veicoli elettrici alimentati a celle a combustibile. In particolare, il piano di lavoro prevede la realizzazione di una stazione di servizio ogni 90 km di autostrada e la presenza di almeno 10 impianti per ciascuna area urbana tedesca. Immatricolazioni autovetture nuove con alimentazione alternative Trend mensile /2014 TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/AGO % GEN/AGO /13 DIESEL , ,9-5, , ,6 7,8 BENZINA , ,8-14, , ,5-3,0 BZ+GPL , ,9-9, , ,6-0,8 BZ+METANO , ,2 26, , ,8-3,5 ELETTRICA 525 0, ,1 64, , ,1 34,0 IBRIDA BE , ,1 149, , ,4 62,9 IBRIDA BT 92 0,0 4 0,0-95,7 4 0,0 0 0,0 IBRIDA GE , , , ,0-42,6 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,5 ALIM. ALTERN , ,3 5, , ,9 2,0 4
5 Immatricolazioni autovetture nuove Trend mensile agosto / agosto2014 VOLUMI ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 GPL METANO PEV/IBRIDE TOTALE QUOTE ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 GPL 10,0 8,9 8,2 8,3 8,5 8,0 8,2 7,4 7,3 9,2 8,9 9,9 9,9 METANO 6,5 5,4 4,7 5,5 5,7 4,9 3,6 4,1 4,2 5,0 4,8 5,8 6,2 PEV/IBRIDE 0,9 1,5 1,5 1,6 1,8 1,4 1,4 1,4 1,3 2,2 1,6 1,3 1,3 TOTALE 17,4 15,8 14,4 15,4 16,0 14,3 13,2 13,0 12,8 16,3 15,3 17,0 17,4 L aumento dei prezzi dei carburanti e il calo generalizzato dei consumi, incluso quelli di benzina e gasolio, hanno spinto gli acquirenti verso modelli ad alimentazione alternativa, le cui vendite sono passate dal 5,6% di quota del 2011 al 15,3% del, attestandosi nei primi 8 mesi dell anno al 14,9%. L incidenza fiscale (accise+iva) sul prezzo medio alla pompa dei carburanti settimanale al 1 /09/2014 sale al 60,1% del prezzo della benzina, al 56,4% del prezzo del gasolio e al 37,2% del GPL. Alle accise nazionali si aggiungono poi anche quelle regionali (applicate in Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria), che il federalismo ha determinato. /lt ITALIA MEDIA UE MEDIA UME Benzina s. pb 0,695 0,675 0,674 Gasolio auto 0,706 0,689 0,691 Gpl Auto 0,482 0,454 0,488 Rispetto ai prezzi medi europei, alla stessa data (01/09/2014), il prezzo industriale dei carburanti risulta più alto in Italia rispetto alla media europea. Consumi di carburante - Numeri indice (2009=100) Benzina Gasolio GPL Sul fronte dei consumi nel, i consumi di benzina e gasolio si contraggono rispettivamente del 4,6% e del 2,5%. Continuano a crescere i consumi di GPL: +13% nel. Nei primi 7 mesi 2014 si registra il calo dei consumi del 3,1% per la benzina, mentre i consumi di gasolio ritornano ai livelli di un anno fa. Salgono dell 1,8% i consumi di GPL per autotrazione. 5
6 Mercato per modalità d acquisto E proseguito il deterioramento del clima di fiducia dei consumatori. Ad agosto, l indice è diminuito di 3 punti rispetto a luglio. Alla diminuzione ha contribuito la forte attenuazione dei contributi favorevoli provenienti dai giudizi sulla situazione attuale e futura dell economia italiana e, in misura minore, quelli sulle condizioni del mercato del lavoro. Ha inciso negativamente anche il ridimensionamento della convenienza, attuale e futura, del risparmio (componente del clima personale) mentre un marcato deterioramento ha interessato i giudizi sull acquisto di beni durevoli. Il disagio finanziario delle famiglie (misurato come somma delle frequenze di risposta usa i risparmi e contrae debiti ) è lievemente diminuito. In T2, secondo i dati della contabilità nazionale a valori concatenati, la spesa privata per consumi ha evidenziato un lieve incremento (+0,1%). La percentuale di consumatori che ha (b) le domande vengono poste ogni tre mesi (c) Modalità di risposta: "++": certamente si; "+": probabilmente si ; "-": manifestato l intenzione di acquisto di N.B: per effetto degli arrotondamenti la somma delle modalità delle singole un auto (certamente si) secondo l indagine domande può discostarsi da 100 ISTAT, sale da 5,1 (aprile) a 6,3 (luglio). Raddoppia quasi la percentuale di quelli che probabilmente acquisteranno un auto nei prossimi 12 mesi che passa da 5,6 (aprile) a 10,1 (luglio). Immatricolazioni autovetture per tipo d acquisto Trend Indagine ISTAT sulla fiducia dei consumatori: serie grezze (a) Intenzioni di acquisto di beni durevoli nei successivi 12 mesi (b) PERIODO Autovettura (c) NR 2011 Gennaio 1,2 3,1 3,8 91,7 0,4 Aprile 1,3 3,4 9,7 85,5 0,3 Luglio 0,9 1,9 4,3 92,5 0,5 Ottobre 0,7 2,1 3,5 93,4 0, Gennaio 1,1 1,9 5,4 91,1 0,6 Aprile 0,9 2,7 8,2 88,0 0,4 Luglio 1,3 3,0 6,8 88,7 0,3 Ottobre 1,1 2,6 5,6 90,3 0,5 Gennaio 1,1 1,7 4,7 92,2 0,5 Aprile 0,9 2,1 4,6 92,3 0,2 Luglio 1,4 5,0 6,8 86,6 0,4 Ottobre 1,6 4,9 5,8 87,2 0, Gennaio 1,1 4,0 4,8 89,9 0,4 Aprile 2,5 5,1 5,6 86,3 0,6 Luglio 1,5 6,3 10,1 81,9 0,3 (a) Frequenze percentuali per modalità di risposta Dopo l anno 2009, in Italia non sono più state stanziate politiche d incentivo pubblico che negli anni precedenti avevano sostenuto il settore, anticipando di fatto la domanda di sostituzione. Alla mancanza di sostegno pubblico si è sommata la difficoltà per le famiglie di accedere al mercato del credito, che aveva sostenuto le compravendite prima della recessione, infine si è aggiunto un vero e proprio cambiamento delle abitudini di consumo, legato a fattori diversi come l invecchiamento della popolazione, modalità alternative di 6
7 trasporto (voli low cost, treni ad alta velocità, noleggio, car sharing, bicicletta, a piedi), la crisi dei redditi e gli elevati costi per l utilizzo dell auto. A fronte della perdita di capacità di spesa da parte degli italiani si è risposto in questi anni con l inasprimento delle imposizioni fiscali sull auto, giunte a livelli tali da generare una profonda contrazione del mercato, con conseguenze gravi sia a livello industriale, sia sul parco circolante sempre più obsoleto, poco sicuro e inquinante. Secondo le stime elaborate e pubblicate a fine luglio dall Area Economica di Anfia ( relativamente al carico fiscale sulla motorizzazione in Italia si conferma anche per il il pesante contributo versato dal settore: l entità del prelievo fiscale che ha gravato sulla filiera automotive italiana si attesta a 70,5 miliardi di Euro. A fronte di una leggera crescita (+0,6%) del totale delle entrate tributarie nazionali rispetto al 2012 derivante da un andamento positivo delle imposte dirette (+1,9%) e negativo delle imposte indirette, basate sui consumi (-1%) il gettito proveniente dal settore automotive è sceso del 2,7%, mantenendo comunque una quota percentuale sul gettito complessivo calcolato secondo il criterio di cassa non distante da quella del 2012: 16,5% contro 17%. Da un confronto sugli ultimi 5 anni, il gettito proveniente dal settore automotive è cresciuto del 6,3% tra 2009 e, con una quota percentuale sul gettito complessivo passata dal 16% al 16,5%, dopo il picco del 17% nel E significativo notare che, nello stesso periodo, il gettito IPT e IVA derivante dall acquisto degli autoveicoli è calato del 30,2% a causa del forte ridimensionamento dei volumi di nuove immatricolazioni (-39,8%), mentre, al contrario, il gettito derivante da possesso (bollo auto) e utilizzo dei mezzi, è cresciuto rispettivamente del 4,6% e del 13,2%. Nella ripartizione del prelievo calcolata sui diversi momenti impositivi del ciclo di vita contributivo degli autoveicoli, resta saldamente al primo posto la quota di tassazione derivante dall utilizzo dell autoveicolo nel corso dell anno, pari all 82,2% del gettito complessivo proveniente dal comparto per un valore di 58 miliardi di Euro (-2,6% rispetto al 2012, in cui valeva 59,5 miliardi). Nel, la percentuale del gettito fiscale derivante dal comparto sul PIL sale al 4,5% (era 4,4% nel 2012), mantenendo il primato tra i maggiori Paesi europei, visto che la media è del 3,2%. Sarebbe finalmente il momento di mettere in campo tutti gli strumenti (fiscali, normativi, economici) che facilitino il rinnovamento del parco e gli investimenti in infrastrutture per sistemi di trasporto intelligenti. Immatricolazioni per tipologia di acquirente TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/AGO % GEN/AGO /13 Privati proprietari , ,9-7, , ,8 0,3 Leasing persone fisiche , ,7 4, , ,4-8,5 Società proprietarie , ,7-4, , ,2 1,7 Leasing persone giur , ,5-16, , ,6 9,7 Noleggio , ,9-7, , ,7 15,9 Taxi , ,3 5, , ,3-0,8 Altri 280 0, ,0-33, , ,0 12,4 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,5 Le vetture acquistate direttamente da privati (persone fisiche escluso leasing) sono passate dal 64,9% del 2011 al 62,2% del 2012, per calare ancora nel al 61,9%. A gennaio-giugno 2014 le vetture intestate a persone fisiche rappresentavano solo il 58,7% di tutto l immatricolato, salito al 59,8% nei primi 8 mesi 2014, grazie al recupero nel bimestre luglio-agosto. 7
8 Complessivamente, le vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 38,1% del mercato nel contro il 37,8% del Le vetture intestate ad aziende (società, leasing, noleggio, taxi) sono il 41,3%, il noleggio registra una crescita del 19% e una quota che passa al 23,5% dal 20,3% di un anno fa. La stagionalità del noleggio si evidenzia in un aumento delle vendite tra i mesi di febbraio/marzo e giugno, in questi mesi nel 2014 il peso percentuale è più alto dei due anni precedenti. Possiamo evidenziare tra le tendenze in atto che contribuiscono a modificare la struttura della domanda un interesse crescente del consumatore verso quelle formule che privilegiano l uso del bene automobile rispetto al possesso: noleggio e car sharing in particolare. 8
9 La formula del noleggio potrebbe diventare interessante anche per i privati, una parte dei quali sembrano già indirizzati verso l affitto dell auto piuttosto che l acquisto. Saranno le offerte formulate dalle aziende ai cosiddetti codici fiscali che renderanno appetibile e praticabile questa strada. Pesa, però su tutto il comparto delle vetture intestate a società e noleggio, la sfavorevole fiscalità rispetto agli altri Paesi europei. In Italia, la deducibilità è stata ridotta in pochi mesi (prima dalla Legge Fornero e poi dalla Legge di Stabilità ) dal 40% al 20%, mentre in ambito UE arriva fino al 100%. Inoltre, le soglie di deducibilità per le auto utilizzate da imprese e professionisti sono ferme addirittura al 1997, non essendo mai state rivalutate secondo gli indici Istat come, invece, sarebbe previsto. Anche l Iva è detraibile solo al 40%, mentre nei principali Paesi UE la detraibilità arriva al 100%. Per queste ragioni, l incidenza delle auto aziendali in Italia resta comunque molto più bassa che in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Le Associazioni chiedono almeno un ripristino alla normativa precedente alla Legge Fornero. La diffusione del servizio car sharing, determinerà, secondo una ricerca di Alix Partners, nei prossimi sei anni una significativa perdita nella vendita di auto nuove in Usa e in Europa. I grandi gruppi automobilistici non potranno non tenere conto di questi dati nella definizione delle loro strategie di breve-medio e lungo termine e dovranno essere in grado di cogliere l opportunità del car sharing introducendo modelli e dotazioni pensati ad hoc e sviluppando alleanze con i fornitori del servizio al fine di diventare player integrati nell offerta di servizi di car sharing e dovranno compensare i fattori che limitano il consumatore nell acquisto di nuove auto - come l integrazione dei costi di gestione in pacchetti prepagati, semplificazione delle operazioni di manutenzione - e migliorare la politica di comunicazione e di pricing. Non si può ridurre il crollo del mercato alla perdita di appeal del bene auto, viste le alternative non sempre adeguate, di certo il mondo dell automobile sta cambiando, anzi potremmo dire evolvendo, grazie alle grandi opportunità che tecnologia e innovazione continuano ad offrire sia in termini di prodotto (veicoli più efficienti, puliti e sicuri) sia in termini di servizi offerti ad un numero crescente di utilizzatori e non più possessori dell auto (car sharing, car pooling, noleggio). L auto farà parte sempre più di un sistema di mobilità che andrà integrandosi tra le diverse modalità di trasporto. L offerta di tecnologia che va estendendosi su tutti i modelli, anche quelli più economici, migliora gli standard di sicurezza, riduce i consumi, consente l interconnessione con l esterno. 9
10 Mercato per segmento A gennaio/agosto 2014 crescono le vendite di tutti i segmenti ad eccezione di utilitarie, medie, superiori, sportive, SUV medi, Monovolumi medi e Multispazio. Le vetture alto di gamma (Superiori, Lusso, Sportive, SUV Grandi, Monovolumi Grandi) crescono del 2,7%, dopo la pesante flessione del 23% circa nel, dovuta all introduzione del superbollo, che ha penalizzato le vendite dei modelli con potenza superiore a 185 KW, soggetti alla sovrattassa. Le vendite dei cosiddetti combi, veicoli che nascono come veicoli commerciali ma sono immatricolati come autovetture, sono più che raddoppiate nei primi 8 mesi dell anno. Immatricolazioni per segmento TOTALE 2012 % TOTALE GEN/AGO /12 % GEN/AGO /13 Superutilitarie , ,1-7, , ,5 0,0 Utilitarie , ,3-10, , ,4-0,5 Medio-inferiori , ,6-1, , ,9 5,0 Medie , ,9-24, , ,0-15,4 Superiori , ,3-14, , ,1-14,2 Lusso , ,1-27, , ,1 45,4 Sportive , ,4-35, , ,3-19,7 SUV Piccoli , ,9 75, , ,5 64,8 SUV Compatti , ,6-7, , ,4 11,1 SUV Medi/ , ,1-24, , ,7-12,1 SUV Grandi , ,9-21, , ,0 35,3 Monovolumi piccol , ,7 25, , ,3 13,5 Monovolumi medi , ,7-21, , ,3-11,3 Monovolumi grand , ,4-33, , ,4 3,9 Multispazio , ,5-13, , ,2-18,4 Combi , ,5-4, , ,8 73,4 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,5 alto di gamma , ,0-22, , ,9 2,7 Le vendite complessive di vetture dei segmenti A e B passano da una quota di mercato del 52% nel 2008 (anno precedente all introduzione degli incentivi del 2009, che porteranno la quota al 58%) al 47% dei primi 8 mesi 2014, per contro i SUV (compatti, medi, grandi) passano da una quota del 9% al 20% nello stesso periodo. 10
11 Mercato per area geografica Nei primi 8 mesi dell anno crescono le immatricolazioni in Val d Aosta (+750%) e Trentino Alto-Adige (+17%), come effetto dell aumento delle vendite nel comparto del noleggio. Le regioni autonome (Valle d Aosta e Trentino Alto Adige), non hanno adottato, grazie ai loro statuti speciali, gli obblighi di maggiorazione sull IPT previsti dalle Legge n. 148/2011 entrata in vigore il 17 settembre 2011, che avevano sostanzialmente abolito il beneficio della tassazione fissa sugli atti soggetti a Iva (in pratica, gli acquisti effettuati presso un commerciante di veicoli). Il successivo D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 art. 9, comma 2 convertito nella Legge 7 dicembre 2012, n. 213 ha infatti ulteriormente rivisto la disciplina dell imposta provinciale di trascrizione, consentendo di eseguire le formalità relative all IPT su tutto il territorio nazionale, con destinazione del gettito d imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio). Tuttavia, tale modifica non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli. Immatricolazioni per regione TOTALE 2012 % TOTALE /12 GEN/AGO % GEN/AGO /13 VALLE D'AOSTA , ,6-77, , ,2 750,2 PIEMONTE , ,4 9, , ,8-20,9 LOMBARDIA , ,8-7, , ,2 1,9 LIGURIA , ,1-6, , ,0 1,0 ITALIA NORD-OVEST , ,0-7, , ,3 2,0 FRIULI , ,8-6, , ,8 9,6 TRENTINO ALTO ADIGE , ,6-11, , ,7 17,3 VENETO , ,7-6, , ,5 3,7 EMILIA ROMAGNA , ,7-1, , ,2 0,5 ITALIA NORD-EST , ,8-7, , ,3 8,9 TOSCANA , ,1 12, , ,1 6,4 UMBRIA , ,3-8, , ,2-1,6 MARCHE , ,3-6, , ,2 2,8 LAZIO , ,7-15, , ,8-7,2 ITALIA CENTRO , ,5-4, , ,3-0,1 ABRUZZI , ,6-10, , ,5-0,1 BASILICATA , ,4-3, , ,4 14,5 CAMPANIA , ,7-11, , ,7 3,4 MOLISE , ,2-10, , ,2 8,1 PUGLIA , ,1-4, , ,8-1,1 CALABRIA , ,6-7, , ,5-0,6 SICILIA , ,7-14, , ,4-2,3 SARDEGNA , ,6-10, , ,6 5,8 ITALIA SUD-ISOLE , ,8-9, , ,1 1,0 TOTALE , ,0-7, , ,0 3,5 11
12 Le regioni del Nord-Est registrano un aumento dell immatricolato dell 8,9%, grazie ai volumi immatricolati nel Trentino Alto Adige, e conquistano il 32,3% del mercato, pari a 1,6 punti in più rispetto ad un anno fa. Il Nord-Ovest recupera il 2%, grazie alle immatricolazioni in Valle d Aosta (che compensano il calo in Piemonte); le regioni del Centro registrano un calo di mercato medio dello 0,1%; le vendite nelle regioni del Sud e le isole aumentano dell 1%. Trasferimenti di proprietà e radiazioni Nei primi 8 mesi dell anno sono stati registrati 2,7 milioni di passaggi di proprietà, al lordo delle minivolture, si riduce il calo di passaggi rispetto ad un anno fa (-0,36%), grazie alle vendite di agosto cresciute del 9%. Marisa Saglietto ANFIA Area Studi e Statistiche TORINO Corso G. Ferraris 61 m.saglietto@anfia.it Il presente documento è disponibile su: 12
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