Compiti dei soggetti responsabili per l attuazione e gestione del Programma
|
|
- Nicolina Palla
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Compiti dei soggetti responsabili per l attuazione e gestione del Programma Compiti dell Organismo di Gestione (OdG) I principali compiti dell Organismo di Gestione, identificato nel Dirigente pro-tempore del Settore Pianificazione e Valutazione Interventi, sono i seguenti: Coordinamento e sorveglianza complessiva del Programma: verifica la corretta applicazione, da parte di tutte le strutture regionali preposte all attuazione delle diverse linee di intervento/progetti, delle modalità e procedure stabilite per la corretta realizzazione del Programma; verifica che i dati progettuali richiesti nelle attività di rendicontazione e controllo di 1 livello siano adeguatamente aggiornati su SIRGIL; - verifica, tramite il sistema SIRGIL e DWH, l avanzamento finanziario e fisico dei singoli progetti e, di conseguenza, dell intero Programma; - coordina le attività amministrative dei singoli responsabili per l attuazione dei vari interventi, anche attraverso la firma congiunta degli atti amministrativi; - verifica l effettuazione dei controlli di primo livello da parte dei singoli responsabili per l attuazione dei vari interventi; garantisce il coordinamento con gli altri Programmi regionali (in particolare i POR FESR, FSE e PSR), attraverso tavoli di confronto e partecipazione incrociata alle riunioni dei rispettivi Comitati. Selezione degli interventi: - supporta le strutture regionali nella definizione tanto dei criteri generali, che di quelli specifici, di selezione degli interventi da finanziare; - verifica la corretta applicazione dei criteri stessi nella selezione degli interventi da finanziare. Controlli documentali: - controlla, ad integrazione di quanto effettuato dalla struttura regionale competente, le schede di monitoraggio qualora presentino criticità segnalate dalla struttura stessa; - controlla la completezza e correttezza formale e sostanziale della documentazione prodotta dalla struttura responsabile regionale in fase di certificazione di spesa al Ministero e in occasione delle verifiche in loco. Controlli in loco: - effettua i seguenti controlli: o per un importo minimo pari al 5% del costo totale rendicontabile del Programma e comunque per tutti i progetti conclusi aventi un costo superiore a 5 Mio euro; o in relazione a situazioni critiche o problematiche nella fase di attuazione segnalate dalla struttura regionale competente.
2 Supporto alla certificazione della spesa:: verifica costantemente il raggiungimento delle soglie di spese FAS previste per la certificazione al Ministero; sollecita, al raggiungimento della soglia, i responsabili regionali/organismi intermedi, affinchè vengano effettuati tutti i controlli previsti; predispone, successivamente al controllo sulla completezza e correttezza formale e sostanziale della documentazione prodotta dalla struttura responsabile regionale, la dichiarazione di spesa, con relativa documentazione a corredo, da inviare all Organismo di Certificazione per gli adempimenti successivi relativi alla certificazione e richiesta pagamenti acconti/saldo al Ministero. Rapporti istituzionali e gestione flussi informativi: - adotta adeguate procedure di conservazione della documentazione di spesa; - verifica il corretto funzionamento del sistema informativo (SIRGIL) per consentire il corretto e adeguato flusso di informazioni a supporto delle attività gestionali, di rendicontazione, di controllo e certificazione, dei singoli progetti e dell intero programma PARFAS; - elabora Rapporti periodici sullo stato di attuazione finanziaria e fisica del Programma; - garantisce che l Organismo di Certificazione (OdC) riceva tutte le informazioni necessarie all espletamento delle sue funzioni; - garantisce un adeguato livello di informazione e pubblicità, sulla base delle modalità che saranno condivise con il MISE; - garantisce al Comitato di Sorveglianza (CdS) l adeguata circolazione di informazioni e fornisce aggiornamenti sullo stato di attuazione del Programma e sulle eventuali relative problematiche, proponendo al contempo soluzioni e/o azioni correttive; - sottopone al CdS le proposte di variazioni, anche finanziarie, del Programma; - supporta i lavori del CdS tramite la Segreteria Tecnica; - partecipa, a livello nazionale, agli incontri del Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria ; - garantisce la trasmissione dei dati di monitoraggio; - si raccorda con i soggetti istituzionale a livello ministeriale per gli adempimenti previsti dalla Delibera CIPE 41/2012.
3 Compiti delle strutture regionali competenti e degli organismi intermedi La Regione ha individuato nell ambito delle diverse Direzioni le strutture competenti per l attuazione dei singoli progetti o tipologie di interventi, nonché eventuali organismi intermedi, in relazione alle loro funzioni e competenze specifiche (tale organizzazione è schematizzata nella precedente tabella 1). Per quanto attiene l operatività, ogni responsabile regionale di progetto/organismo intermedio garantisce la corretta attuazione degli interventi e a tal fine svolge le seguenti funzioni: Attivazione dei progetti da attuarsi a regia regionale Predisposizione di un programma di interventi in coerenza con quanto previsto nel PAR in ordine alle priorità tematiche e/o settoriali e ai criteri per la definizione dell ammissibilità e della finanziabilità delle operazioni stabiliti dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 14 ottobre 2009, con indicazione delle motivazioni delle scelte, in particolare per quanto attiene alla cantierabilità degli interventi e alla complementarietà degli stessi con quelli finanziati dai Fondi Strutturali. Selezione dei progetti da attuarsi attraverso bandi o avvisi pubblici Tale funzione si esplica attraverso le seguenti attività: - predisposizione, in collaborazione con l OdG, dei criteri e modalità di selezione; - elaborazione di manifestazioni d interesse, bandi di gara e/o avvisi pubblici; - preparazione, pubblicazione/divulgazione della modulistica per la presentazione delle domande; - istruttoria degli interventi affidata ad una Commissione di valutazione che include esperti regionali di settore e/o esperti esterni in materia. In tale fase si assiste ad un duplice passaggio: 1. verifica di ammissibilità della domanda (in particolare: natura del proponente, coerenza con i contenuti del bando, completezza della proposta, coerenza temporale della realizzazione prevista ecc.): tutte le domande sono sottoposte a verifica di ammissibilità formale. Solo quelle valutate positivamente sono sottoposte alla successiva istruttoria di merito. Per le altre viene stilato un verbale che indica le motivazioni del rigetto (vizi formali o incompletezza della documentazione, domanda pervenuta oltre i termini ecc.); 2. valutazione di merito: tutte le domande ammissibili sono sottoposte all istruttoria di merito. Tale istruttoria può richiedere la costituzione di un Comitato tecnico, definito sulla base delle competenze necessarie per la valutazione delle domande. In alternativa, l operazione può essere svolta direttamente dalla struttura competente o dall Organismo intermedio. La selezione si conclude con: 1. predisposizione, in collaborazione con l OdG, degli atti amministrativi relativi all aggiudicazione del finanziamento; 2. comunicazione delle risultanze ai diretti interessati: per le domande ammesse a finanziamento, la struttura competente comunica ai soggetti beneficiari i conseguenti obblighi e adempimenti a loro carico; per le domande non finanziate sono comunicate le relative motivazioni e la tempistica per la formulazione di eventuale ricorso. Nel caso di procedure articolate in due fasi (manifestazione di interesse e successivo bando di concorso) possono partecipare al bando solo i soggetti che hanno aderito alla manifestazione di interesse;
4 - ammissione a finanziamento/assunzione di impegno: al termine della selezione le strutture competenti provvedono ad assumere gli impegni giuridicamente vincolanti a favore dei progetti/interventi valutati positivamente sino alla concorrenza dei fondi disponibili (con l eventuale costituzione di una lista di attesa in relazione al possibile reperimento di risorse aggiuntive o ad economie, ribassi d asta, revoche, ecc.). Selezione dei progetti per i quali il PAR prevede Accordi di Programma Quadro (APQ) Nel caso di interventi da attuarsi mediante strumenti di programmazione negoziata, la struttura regionale/organismo intermedio provvede all istruttoria e all attuazione dei medesimi in accordo con l OdG. Gestione degli interventi I responsabili regionali/organismi intermedi gestiscono i rapporti con i beneficiari informando l OdG sulle eventuali problematiche, proponendo altresì le corrispondenti azioni correttive. In particolare, la struttura competente si assicura che il beneficiario attivi tempestivamente la realizzazione dell intervento e che rispetti il cronoprogramma iniziale al fine di evitare il definanziamento delle risorse assegnate alla Regione a causa di ritardi nell avanzamento degli interventi e della relativa spesa. In particolare, il responsabile regionale/organismo intermedio deve: - verificare, bimestralmente, la completa e corretta compilazione delle schede di monitoraggio e garantire il costante aggiornamento dei relativi dati nel sistema informativo regionale (SIRGIL) controllando i dati tanto fisici quanto finanziari, al fine di consentire l adeguato svolgimento dei propri ruoli a tutte le strutture coinvolte ed in particolare all OdG ed all OdC; - in fase di richiesta di erogazione di acconti/saldi da parte del beneficiario, effettuare i controlli di primo livello al fine di accertare le conformità degli interventi finanziati attraverso le verifiche amministrative- contabili e in loco, come prescritto dalle procedure di controllo e certificazione. In particolare, le strutture competenti/organismi intermedi, alla ricezione della domanda di pagamento acconto/saldo, debbono: o accertare l ammissibilità della spesa, che deve essere attestata da fatture quietanzate; o verificare la veridicità, inerenza ed effettività dei pagamenti quietanzati; o apportare le eventuali rettifiche finanziarie in funzione delle suddette verifiche; o verificare la corretta compilazione della domanda di pagamento da parte del beneficiario finale; o provvedere alle verifiche in loco per tutti gli interventi ultimati, nonché per gli interventi che in fase di realizzazione registrino difficoltà di avanzamento o problematiche specifiche; successivamente trasmettere all OdG la documentazione probante; o predisporre gli atti amministrativi inerenti alle varie liquidazioni; - valutare e approvare le eventuali modifiche di progetto; - aggiornare il piano finanziario del progetto/intervento sulla base dei ribassi d asta registrati, autorizzando eventualmente il riutilizzo interno al progetto della quota FAS dei ribassi stessi, esclusivamente per opere migliorative e complementari, purché strettamente connesse all intervento (si evidenzia che comunque, in fase di prima attuazione del Programma, tale uso non è consentito ); - procedere allo scorrimento della lista d attesa a seguito di risorse resesi disponibili per ribassi, economie, rinunce, revoche, con l assunzione di impegni a favore dei primi progetti ammissibili ma non finanziati per carenza di risorse finanziarie;
5 - archiviare tutta la documentazione inerente i progetti finanziati, ivi compresi i verbali dei controlli effettuati. Supporto alla certificazione della spesa Le strutture competenti/organismi intermedi in fase di certificazione della spesa al Ministero competente, devono provvedere ad effettuare i controlli di primo livello di loro competenza. In particolare, si richiede di : o accertare l ammissibilità della spesa, che deve essere attestata da fatture quietanzate; o verificare la veridicità, inerenza ed effettività dei pagamenti quietanzati; o apportare le eventuali rettifiche finanziarie in funzione delle suddette verifiche; o elaborare ed inviare all OdG la dichiarazione di spesa quietanzata e controllata, nonchè tutti i documenti attestanti i controlli effettuati. Compiti dell Organismo di Certificazione (OdC) L Organismo di Certificazione, responsabile della corretta certificazione delle spese nei confronti del MISE-DPS e della conseguente gestione degli anticipi e degli acconti, adempie a tutte le funzioni attribuite a tale organo dalla Deliberazione CIPE n. 166/2007 e dal PAR FAS Liguria In particolare esso è incaricato dei seguenti compiti: - verificare le spese dichiarate; - certificare, sulla base delle verifiche e dei controlli effettuati, che: la dichiarazione delle spese è corretta, proviene da sistemi di contabilità affidabili ed è basata su documenti giustificativi verificabili; le spese dichiarate sono conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili e sono state sostenute in rapporto alle operazioni selezionate nell ambito del Programma; - elaborare e trasmettere al Ministero le dichiarazioni certificate delle spese con relative domande di pagamento, in base alla documentazione presentata dall OdG; - mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate/certificate. Il Manuale delle procedure dell Organismo di Certificazione del Programma PAR FAS Liguria Programmazione , approvato con Decreto dirigenziale n del 20/11/2012, costituisce uno strumento operativo vincolante per tutti i soggetti coinvolti, ai diversi livelli, nell attività di certificazione della spesa finanziata dal FAS. Esso da un lato fornisce il quadro di insieme delle attività facenti capo all OdC, dall altro contiene istruzioni di dettaglio per la realizzazione delle singole attività, anche attraverso la predisposizione della modulistica e di note esplicative, in parte mutuate da analoga esperienza in ambito di programmazione comunitaria.
6
Allegato 15 Rapporto sull audit delle operazioni
Allegato 15 Rapporto sull audit delle operazioni POR FESR/FSE 2007/2013 Regolamento (CE) n. 1083/2006 e Regolamento (CE) n. 1828/2006 Rapporto sull audit delle operazioni Acquisizione di beni e servizi
Dettagli141 Competitività regionale e occupazione per il periodo (di seguito POR CRO FSE );
5.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 49 Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Istruzione ed Educazione Settore
DettagliFORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore DI GIAMBERARDINO GIAMBATTISTA
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Area: DETERMINAZIONE N. G11495 del 10/10/2016 Proposta n. 15000 del 10/10/2016 Oggetto: POR FSE 2014/2020 Rettifica
DettagliMODELLO DI GOVERNANCE DEL POR FESR FSE Istituzione nell ambito dei Servizi di cui alla DGR N.409/2016
MODELLO DI GOVERNANCE DEL POR FESR FSE 2014-2020 Istituzione nell ambito dei Servizi di cui alla DGR N.409/2016 ALLEGATO 1 SERVIZIO COORDINAMENTO PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA FONDO FESR FSE UFFICIO N. 1:
DettagliPOR FESR 2007/2013. Asse II Inclusione, Servizi Sociali, Istruzione e Legalità, Linea f. Avviso pubblico nella vita e nella casa
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA POR FESR 2007/2013 Asse II Inclusione, Servizi Sociali, Istruzione e Legalità, Linea 2.2.2 f Avviso pubblico nella vita e nella casa Cagliari,
DettagliACCORDO DI PARTENARIATO TRA
Allegato 3 FORMAT ACCORDO DI PARTENARIATO Misura 16: Cooperazione art. 35 Reg. (UE) 1305/2013. Sottomisura 16.4: Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e
DettagliGiunta Regionale della Campania. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 30 del 13 giugno 2005
Giunta Regionale della Campania Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 30 del 13 giugno 2005 REGIONE CAMPANIA Giunta Regionale - Seduta del 15 aprile 2005 - Deliberazione N. 496 - Area Generale
DettagliMod. B - copia DECRETO N. 381 DEL 13/07/2017
DECRETO N. 381 DEL 13/07/2017 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico
DettagliMod. B - copia DECRETO N. 691 DEL 31 OTTOBRE 2017
DECRETO N. 691 DEL 31 OTTOBRE 2017 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo
DettagliIL DIRETTORE DELLA DIREZIONE LAVORO
DECRETO N. 670 DEL 07/08/2018 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico
DettagliLe opere e gli interventi previsti nel Programma devono obbligatoriamente configurarsi come investimenti pubblici.
Allegato 1 MODALITA PER LA PREDISPOSIZIONE, L APPROVAZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PROGRAMMI TRIENNALI DI INVESTIMENTO DELLE UNIONI DI COMUNI MONTANI E MODALITÀ DI CONCESSIONE, LIQUIDAZIONE E REVOCA DEL
DettagliDeterminazione Dirigenziale
MUNICIPIO ROMA VII UFFICIO BILANCIO - CONTROLLO DI GESTIONE Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO CI/2530/2017 del 05/09/2017 NUMERO PROTOCOLLO CI/174329/2017 del 05/09/2017 Oggetto: Reperimento
Dettaglifonte:
ESECUTORE DEL CONTROLLO DATA DESTINATARIO CONTATTI Checklist AdG Sezione A Struttura organizzativa SI NO N/A NOTE A.1 Le funzioni previste e le ripartizioni dei compiti sono conformi al sistema di gestione
DettagliDIREZIONE URBANISTICA E POLITICHE ABITATIVE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE URBANISTICA E POLITICHE ABITATIVE SETTORE PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Responsabile di settore: CARLETTI MARCO Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 553/2016
DettagliFORMAT ACCORDO DI PARTENARIATO ACCORDO DI PARTENARIATO
Allegato 3 FORMAT ACCORDO DI PARTNARIATO Oggetto: PSR CAMPANIA 2014 2020 - MISURA 19 Sviluppo locale di tipo partecipativo LADR - Sottomisura 19.2 - Tipologia di intervento 19.2.1 Strategia di Sviluppo
DettagliProcedimenti. Page 1
Direzione Struttura Tipologia di Procedimento Durata Attivazione N procedimenti Responsabile Istanza (I) Ufficio (U) Percentuale dei proc. conclusi nei termini Percentuale dei proc. conclusi oltre i termini
DettagliASSE IX Assistenza Tecnica e Cooperazione Interregionale
ASSE IX Assistenza Tecnica e Cooperazione Interregionale Obiettivi Specifici Obiettivi Operativi Requisiti di Ricevibilità Comuni Condizionalità QSN Requisiti di Ammissibilità Comuni 9.1 Sostenere l Amministrazione
DettagliDecreto Dirigenziale n. 65 del 17/06/2016
Decreto Dirigenziale n. 65 del 17/06/2016 Dipartimento 51 - Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economico Direzione Generale 1 - Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo
DettagliMod. B - copia DECRETO N. 162 DEL 3/05/2017
DECRETO N. 162 DEL 3/05/2017 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico
DettagliALLEGATO B. Programma PIU Europa. Sistema di gestione e controllo. 1 Il Referente del PIU Europa Dirigente III Settore Maurizio Durante
ALLEGATO B Programma PIU Europa Sistema di gestione e controllo 1 Il Referente del INDICE 1. RIFERIMENTI NORMATIVI...3 2. GLI ORGANISMI INTERMEDI NELLA POLITICA REGIONALE..4 3. LA GESTIONE DEL PIU EUROPA
DettagliPOR CReO FESR TOSCANA
ALLEGATO A POR CReO FESR TOSCANA 2007-2013 MODIFICA DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE E PROGETTI RETROSPETTIVI INDIRIZZI OPERATIVI 1 Premessa Nel mese di marzo 2012 la Commissione Europea ha approvato il
DettagliFORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGR., ORGAN. E ATT.OFF.ISTR., DIR.ST.SCOL. UNIV. DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGR., ORGAN. E ATT.OFF.ISTR., DIR.ST.SCOL. UNIV. DETERMINAZIONE N. G10129 del 09/09/2016 Proposta n. 13140
DettagliDIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO (AT) SETTORE 8 - RIFIUTI
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO (AT) SETTORE 8 - RIFIUTI Assunto il 04/07/2018 Numero Registro Dipartimento: 739 DECRETO DIRIGENZIALE Registro dei decreti dei Dirigenti
DettagliCHECK-LIST N. 3 - INGEGNERIA FINANZIARIA CONTROLLO DOCUMENTALE E IN LOCO SULL OPERAZIONE FINANZIATA E VERBALE. POR Calabria FSE
CHECK-LIST N. 3 - INGEGNERIA FINANZIARIA CONTROLLO DOCUMENTALE E IN LOCO SULL OPERAZIONE FINANZIATA E VERBALE Controlli eseguiti ai sensi dell art. 60.b del Reg CE 1083/2006 e art. 13.2 del Reg. CE 1828/2006
DettagliProcedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione Calabria
REGIONE CALABRIA Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Procedura per l aggiornamento e il monitoraggio del Repertorio delle Qualificazioni e delle Competenze della Regione
DettagliRegolamento per la gestione dei Progetti finanziati
AOU Regolamento per la gestione dei Progetti finanziati INDICE TITOLO I DEFINIZIONI GENERALI Art. 1.1 Oggetto Art. 1.2 Definizione di progetto Art. 1.3 Classificazione dei progetti Art. 1.4 Enti coinvolti
DettagliPROGRAMMAZIONE FAS REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PAR del FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE ********************
PROGRAMMAZIONE FAS 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PAR del FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE 2007-2013 ******************** REGOLAMENTO INTERNO Il Comitato di Sorveglianza del Programma
DettagliProvincia dell'aquila
Nr. Progr. 47535 Determinazione dirigenziale n 129 del 13.12.2013 avente per oggetto: Ufficio di provenienza della determinazione: SETTORE 2.1 - POLITICHE DEL LAVORO, FORM. PROFES. Dirigente del Settore:
DettagliREGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI
REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI SETTORE MINIERE ED ENERGIA. Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Edo Bernini Decreto N 2012
DettagliScambio elettronico dei dati. art. 122 Reg. RDC 1303/13. Sistemi di Gestione e Controllo FSE-FESR Programmazione
Scambio elettronico dei dati art. 122 Reg. RDC 1303/13 Sistemi di Gestione e Controllo FSE-FESR Programmazione 2014-2020 S.I. FSE FESR Flussi informativi Capitoli, impegni, delibere, determine Atto di
DettagliIL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO
DECRETO N. 730 DEL 16/11/2015 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse I Occupabilità - Obiettivo Tematico 8 Priorità d investimento 8.v Obiettivo Specifico 4
DettagliGIUNTA REGIONALE TOSCANA
GIUNTA REGIONALE TOSCANA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR 2014-2020 Obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell occupazione DESCRIZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE E DI CONTROLLO Descrizione delle
DettagliDecreto Dirigenziale n. 152 del 29/04/2016
Decreto Dirigenziale n. 152 del 29/04/2016 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 91 - Direzione di Staff Affari Generali e Controllo di Gestione Oggetto
Dettaglilo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
DETERMINAZIONE n 52304/5557 D.G. Oggetto: P.O.R. 2007/2013 - Accelerazione flussi di cassa per il pagamento delle spese dei Beneficiari/attuatori entro il 31.12.2015 ANTICIPAZIONE SALDO - Integrazione
Dettaglilo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
DETERMINAZIONE n 31363/2985 D.G. del 15/7/2015 Oggetto: P.O.R. 2007/2013 - Accelerazione flussi di cassa per il pagamento delle spese dei beneficiari entro il 31.12.2015 - Integrazione al Vademecum per
DettagliNell anno, il giorno del mese di TRA
ALLEGATO A CONTRATTO PER AFFIDAMENTO SERVIZIO FINALIZZATO ALL ESECUZIONE DEI CONTROLLI AMMINISTRATIVI IN LOCO PREVISTI DALL ART. 60, LETTERA B, DEL REG. (CE) 1083/2006 NELL AMBITO DEL PROGRAMMA DELLA REGIONE
DettagliIl Monitoraggio nella programmazione giugno 2017
Il Monitoraggio nella programmazione 2014-2020 Il contesto normativo Accordo di Partenariato 2014-2020 (Allegato II) Il Sistema Nazionale di Monitoraggio unitario: gestito dal MEF RGS - IGRUE; assicura
DettagliObiettivo Cooperazione Territoriale PO Italia - Svizzera Prime tappe per l avvio dei progetti
Obiettivo Cooperazione Territoriale PO Italia - Svizzera 2007-2013 Prime tappe per l avvio dei progetti INFODAY: incontro AdG/STC e referenti unici di progetto Bolzano, 19 ottobre 2010 Torino, 25 ottobre
DettagliPunto 13 all ordine del giorno del V Comitato di Sorveglianza
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA INFORMATIVA DELL AUTORITÀ DI GESTIONE SULLA SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Punto 13 all ordine del giorno del V Comitato
DettagliCOMUNE DI TREVISO DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO/DIRETTORE GENERALE DEL 29/08/2019
Registro determinazioni n. 1322 Documento composto da n. 6 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 911 AUTORITA' URBANA DETERMINAZIONE DEL
DettagliFORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore BUCCHERI GIOVANNA
REGIONE LAZIO Direzione: Area: FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE E ATTUAZIONE OFFERTA ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO SCOLASTICO
DettagliREGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO DECRETO DEL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO SETTORE (assunto il 28 Dicembre 2016 prot. N 1684 ) Registro dei decreti dei Dirigenti della
DettagliVisto il Reg. (CE) n.1083/2006 del Consiglio dell 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali;
come degli stati di avanzamento finanziario e della rendicontazione dei contributi, con la tempistica fissata nel paragrafo precedente, costituisce motivo di revoca totale del contributo assegnato; - di
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020 ADOTTATO DALLA CE CON DECISIONE C(2015) 923 FINAL DEL 12 FEBBRAIO 2015 MANUALE DI ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE RELATIVO ALL ATTUAZIONE
DettagliPREMESSO. CHE, con delibera n del 22/12/2009, in conformità a quanto disposto nella D.G.R. n.1276/2009, si è provveduto:
A.G.C. 05 - Ecologia, Tutela dell'ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile - Settore Tutela dell'ambiente, Disinquinamento - Decreto dirigenziale n.499 del 23 aprile 2010 POR FESR 2007/2013 - Asse
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 402 del 04/07/2017
Delibera della Giunta Regionale n. 402 del 04/07/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 3 - Direzione Generale autorità di gestione fondo euroepo di sviluppo regionale
DettagliPIANO DELLE VALUTAZIONI
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA PIANO DELLE VALUTAZIONI PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO DEL GRUPPO DI PILOTAGGIO Modificato nella Riunione del Gruppo
DettagliSCHEMA DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E L AMMINISTRAZIONE COMUNALE
SCHEMA DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DELL UNIONE MONTANA DELL ESINO-FRASASSI PER ATTUAZIONE INTERVENTO POR FESR 2014-2020 - ASSE 2 AZIONE 6.2B La Regione Marche (di
DettagliAllegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte.
Allegato 2 Funzioni, attività, macroprocessi e processi delle strutture del Consiglio regionale del Piemonte. Anni 2016-2018 AREA SPECIFICA AREA OBBLIGATORIA AREA GENERALE FUNZIONI, ATTIVITA, MACROPROCESSI
DettagliInserire titolo presentazione
Bando per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà dei Comuni sino a 1.000 abitanti, delle Comunità Montane, delle fusioni e delle Unioni di Comuni Inserire titolo presentazione Bando
Dettagli1. Funzioni affidate ad ARTEA
1. Funzioni affidate ad ARTEA ARTEA, ai sensi dell art. 2 comma 6 del Regolamento (CE) 1083/2006, opera quale Organismo Intermedio (OI) in house alla Regione Toscana, garantendo nel rispetto dei regolamenti
DettagliDecreto Dirigenziale n. 93 del 18/05/2018
Decreto Dirigenziale n. 93 del 18/05/2018 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 1 - DG di gestione fondo sociale europeo e fondo per lo sviluppo e la coesione U.O.D. 5 -
DettagliProt. n Cagliari, 17/11/2015. Loro sedi
Prot. n. 18812 Cagliari, 17/11/2015 Ai beneficiari dell avviso pubblico 7 Petali di Loto Loro sedi Oggetto: POR FSE 2007-2013 Asse III Inclusione sociale - Avviso pubblico 7 Petali di Loto - Circolare
DettagliREGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020
REGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020 Check list di controllo operazioni in regime concessorio Programma Operativo Asse Obiettivo Specifico Azione Responsabile di Obiettivo Specifico Responsabile unico di
DettagliCOMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari. Regolamento per il funzionamento dell Ufficio per le Relazioni con il Pubblico
COMUNE DI CAPOTERRA Provincia di Cagliari Regolamento per il funzionamento dell Ufficio per le Relazioni con il Pubblico Approvato con Deliberazione della Giunta Comunale N. 165 del 05/10/2011 INDICE CAPO
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 798 del 28/12/2016
Delibera della Giunta Regionale n. 798 del 28/12/2016 Direzione Generale 16 - Direzione Generale Autorità di Gestione Fondo Europeo Sviluppo Regionale Oggetto dell'atto: DELIBERAZIONI DI GIUNTA REGIONALE
DettagliDIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO (AT) SETTORE 7 - TUTELA DELLE ACQUE INTERNE E COSTIERE, ACQUE BALNEAZIONE, TUTELA DELLE SPIAGGE
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO (AT) SETTORE 7 - TUTELA DELLE ACQUE INTERNE E COSTIERE, ACQUE BALNEAZIONE, TUTELA DELLE SPIAGGE Assunto il 26/02/2018 Numero Registro
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 474 del 06/09/2012 A.G.C. 21 Programmazione e Gestione dei Rifiuti Settore 1 Programmazione Oggetto dell'atto: ATTUAZIONE PUNTI 5, 6, 7 ED 8 D.G.R. N. 385 DEL 31/07/2012
DettagliSETTORE ATTIVITA' FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA E PESCA IN MARE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE ATTIVITA' FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA E PESCA IN MARE Responsabile di settore: BANTI PAOLO Decreto soggetto a controllo di
DettagliREGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020
Programma Operativo Asse Obiettivo Specifico Azione Responsabile di Obiettivo Specifico Direzione Generale Responsabile per il controllo di I Livello RESPONSABILE DI GESTIONE REGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020
DettagliBurc n. 71 del 25 Luglio 2017
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO 7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI SETTORE Politiche energetiche ed efficienza energetica DECRETO DEL DIRIGENTE DEL (assunto il
DettagliOrganigramma. Roma, ottobre 2015
Organigramma Roma, ottobre 2015 Organigramma Normative e Certificazioni, cura: il monitoraggio delle normative che hanno impatto sull operatività aziendale la gestione del sistema della Sicurezza aziendale
DettagliIl Dirigente Responsabile/ Il Responsabile di P.O. delegato: Angelita Luciani. Decreto N 1841 del 23 Aprile 2012
REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO INDUSTRIA, ARTIGIANATO, INNOVAZIONE TECNOLOGICA SETTORE RICERCA
DettagliN. prot. 1165/04-02 del 07/03/2019 All Albo Al Sito web AVVISO INTERNO PER LA SELEZIONE DI PROGETTISTA/ TUTOR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale Bovio-Colletta Via San Giovanni a Carbonara, 31 Napoli 80139 Tel. 081293556 Fax 081293765 e-mail: naic81000g@istruzione.it
DettagliMANUALE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA
Allegato B ALL AVVISO PER LA RELIZZAZIONE DI: - PERCORSI SPERIMENTALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE IN APPRENDISTATO AI SENSI DELL ART. 50 D.LGS. N. 276/03 E SS.MM.II. - AZIONI DI SISTEMA
DettagliDecreto Dirigenziale n. 2 del 18/01/2017
Decreto Dirigenziale n. 2 del 18/01/2017 Dipartimento 60 - Uffici speciali Direzione Generale 6 - Centrale Acquisti proc finanz. progetti relativi a infrastrutt.progettazion U.O.D. 1 - UOD Centrale Acquisti
DettagliIl sistema di gestione e controllo: funzioni e organismi responsabili
Il sistema di gestione e controllo: funzioni e organismi responsabili Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento
DettagliPunto 8 OdG Stato di attuazione delle misure contenute nel PRA
P.O.R. F.E.S.R. LIGURIA 2014/2020 INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL OCCUPAZIONE Comitato di Sorveglianza 05.08.2015 Punto 8 OdG Stato di attuazione delle misure contenute nel PRA Genova, 5 agosto
Dettagli-------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliDecreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE SISMICA Responsabile di settore: GALLORI FRANCO Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno
DettagliDECRETO N Del 30/06/2017 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
DECRETO N. 7930 Del 30/06/2017 Identificativo Atto n. 413 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto P.O.R. F.S.E. 2014-2020 APPROVAZIONE DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DEI PROGETTI INTERAZIENDALI
DettagliBurc n. 71 del 25 Luglio 2017
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO 7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI SETTORE Politiche energetiche ed efficienza energetica DECRETO DEL DIRIGENTE DEL (assunto il
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag.
15/10/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85 Pag. 90 di 667 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 3 ottobre 2013, n. 307 Approvazione dei criteri e
DettagliPOLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZ. SOCIO-ASSISTENZIALE DETERMINAZIONE. Estensore VILLETTI GERMANA
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZ. SOCIO-ASSISTENZIALE DETERMINAZIONE N. G13721 del 10/11/2015 Proposta n. 17246 del 06/11/2015
DettagliFORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore BUCCHERI GIOVANNA
REGIONE LAZIO Direzione: Area: FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITÀ, DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE E ATTUAZIONE OFFERTA ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO SCOLASTICO
DettagliRinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie
Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA
DettagliBurc n. 71 del 25 Luglio 2017
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI SETTORE ATTIVITA' PRODUTTIVE ED ENERGIA SOSTENIBILE DECRETO DEL DIRIGENTE DEL (assunto il
DettagliDECRETO N Del 10/11/2017
DECRETO N. 13988 Del 10/11/2017 Identificativo Atto n. 715 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto BANDO PER LA SELEZIONE DI PROGETTI TERRITORIALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AL
DettagliBANDO DISTRETTI DELL ATTRATTIVITA TERRITORIALE INTEGRATA TURISTICA E COMMERCIALE DI AREA VASTA
Allegato A) BANDO DISTRETTI DELL ATTRATTIVITA TERRITORIALE INTEGRATA TURISTICA E COMMERCIALE DI AREA VASTA LINEE GUIDA PER LA RENDICONTAZIONE Il Soggetto Capofila agisce in nome e per conto del partenariato,
DettagliREGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020
Programma Operativo Asse Obiettivo Specifico Azione Responsabile di Obiettivo Specifico Responsabile unico di procedimento Responsabile per il controllo di I Livello REGIONE CAMPANIA PO FSE 2014/2020 Check
DettagliORGANISMI INTERMEDI. Check-list per l'audit di sistema P.O. FSE Si No N/A NOTE CHIARA DEFINIZIONE, ALLOCAZIONE E SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI
Check-list per l'audit di sistema P.O. FSE Si No N/A NOTE I ORGANISMI INTERMEDI CHIARA DEFINIZIONE, ALLOCAZIONE E SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI 1 Chiara definizione ed assegnazione delle funzioni 1.1 Esistono
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE OPERANTE COME CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA. Art. 1 Finalità e organizzazione
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE OPERANTE COME CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA Art. 1 Finalità e organizzazione I Comuni di Selargius e Sinnai, in applicazione di quanto previsto in tema
DettagliCOMUNE DI CAPOLIVERI
COMUNE DI CAPOLIVERI PROVINCIA DI LIVORNO C O P I A DETERMINAZIONE DEL SETTORE 14 : ORGANI ISTITUZIONALI APPROVAZIONE SCHEMA LETTERA DI INVITO PER AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE PER REPERIMENTO FONTI
DettagliPOR Campania FSE Asse 5 Assistenza Tecnica Obiettivo Specifico 22
POR Campania FSE 2014-2020 Asse 5 Assistenza Tecnica Obiettivo Specifico 22 Azioni di supporto all Autorità di gestione, e delle altre Autorità del Programma, per la programmazione, gestione, monitoraggio,
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE 2014-2020 ADOTTATO DALLA CE CON DECISIONE C(2015) 923 FINAL DEL 12 FEBBRAIO 2015 MANUALE DI ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE RELATIVO ALL ATTUAZIONE
DettagliRegione Campania ALLEGATI STRUMENTI OPERATIVI. ALLEGATO I Check- list. ALLEGATO II Verbale visita in loco
Regione Campania ALLEGATI STRUMENTI OPERATIVI ALLEGATO I Check- list ALLEGATO II Verbale visita in loco ALLEGATO III Verbale di controllo fascicolo progetto ALLEGATO IV Elenco irregolarità (COCOLAF) Decreto
DettagliComune di Mazara del Vallo
Comune di Mazara del Vallo Provincia Regionale di Trapani *********** DEFINIZIONE DELLE MISURE ORGANIZZATIVE FINALIZZATE AL RISPETTO DEL PRINCIPIO DELLA TEMPESTIVITA' DEI PAGAMENTI DA PARTE DELL'ENTE.
DettagliSCHEDA PROGETTO. Denominazione del progetto:
ALLEGATO A Legge regionale 28 dicembre 2007 n. 26, Art. 41 - D.G.R. n. 758 del 2.10.2009 Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale SCHEDA PROGETTO Denominazione
Dettaglifonte: http://burc.regione.campania.it 1 di 11
SEZIONE GENERALE Progetto Retrospettivo: Progetto: Obiettivo Operativo: Codice Smile: Verificato da: CUP: Check List per liquidazione Check List per certificazione Decreto di proposta di liquidazione:
DettagliREGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA SETTORE N. 4 Coordinamento e Attuazione S3
REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA SETTORE N. 4 Coordinamento e Attuazione S3 DECRETO DEL DIRIGENTE DI SETTORE (assunto il 12 GIUGNO 2017 prot. n. 89) REGISTRO DEI DECRETI
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO EUROPA Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 17 DI DATA 22 Febbraio 2019 OGGETTO: Modifica e approvazione di determinate check list necessarie per lo svolgimento
DettagliDecreto Dirigenziale n. 446 del 06/12/2016
Decreto Dirigenziale n. 446 del 06/12/2016 Dipartimento 51 - Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economico Direzione Generale 2 - Direzione Generale Sviluppo Economico e le Attività Produttive
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO EUROPA Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 180 DI DATA 16 Ottobre 2018 OGGETTO: Approvazione della check list "Verifica sul posto - operazione non avente contenuto
DettagliCOMUNE DI TREVISO. codice ufficio: 282 SETTORE POLIZIA LOCALE, AFFARI GENERALI E ISTITUZIONALI
Registro determinazioni n. 513 Documento composto da n. 6 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 282 SETTORE POLIZIA LOCALE, AFFARI GENERALI
DettagliProgramma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani. Allegato 1. Funzionigramma
Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani Allegato 1 Funzionigramma Per ciascuna funzione indicata in organigramma (vedi Figura 1: Modello Organizzativo della Direzione Regionale Lavoro
DettagliDECRETO N Del 04/04/2019
DECRETO N. 4722 Del 04/04/2019 Identificativo Atto n. 245 DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI, MONTAGNA E PICCOLI COMUNI Oggetto PROGRAMMA DI COOPERAZIONE INTERREG V-A ITALIA-SVIZZERA 2014-2020. MODIFICA DEGLI
DettagliIL DIRETTORE DELLA SEZIONE LAVORO
DECRETO N. 99 DEL 29/02/2016 OGGETTO: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Asse II Inclusione sociale - Obiettivo Tematico 9 Priorità d investimento 9.i Obiettivo Specifico
Dettagli