STRUMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER L IDENTIFICAZIONE DEI BATTERI LATTICI DELL UVA E DEL VINO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STRUMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER L IDENTIFICAZIONE DEI BATTERI LATTICI DELL UVA E DEL VINO"

Transcript

1 ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DELLA VIGNA E DEL VINO STRUMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER L IDENTIFICAZIONE DEI BATTERI LATTICI DELL UVA E DEL VINO Risoluzione OIV-OENO , adottata nell Assemblea generale dell OIV del 22 giugno 2012 a Izmir 1

2 ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DELLA VIGNA E DEL VINO STRUMENTI DI BIOLOGIA MOLECOLARE PER L IDENTIFICAZIONE DEI BATTERI LATTICI DELL UVA E DEL VINO Informazioni generali Nel corso degli ultimi decenni, sono stati sviluppati differenti metodi molecolari per l identificazione dei batteri lattici (BL) d interesse enologico, allo scopo di ridurre il tempo di analisi di solito necessario per l esecuzione delle analisi fenotipiche. Inoltre, i metodi molecolari, non essendo influenzati dalle condizioni fisiologiche ed ambientali, permettono risultati di identificazione più affidabili. Tali metodi possono essere utilizzati per l identificazione dei batteri lattici nei mosti d uva e durante le varie fasi della vinificazione, dell invecchiamento e della conservazione del vino. Tali strumenti comprendono sia metodi coltura-dipendenti che metodi coltura indipendenti. I metodi molecolari permettono identificazioni a livello di specie e di ceppo. Inoltre, i ceppi batterici possono differenziarsi gli uni dagli altri ed inoltre i ceppi portatori di geni specifici possono essere individuati indipendentemente dalla specie. La tabella riassume i principali metodi molecolari utilizzati per l identificazione dei batteri lattici dell uva e del vino. 2

3 METODI COLTURA-DIPENDENTI (isolamento preliminare dei batteri su piastra e coltivazione) IDENTIFICAZIONE A LIVELLO DI SPECIE Ibridazione (1): dot blot su colonie Metodi basati sulla PCR: -amplificazione di una regione consenso e sequenziamento (3) IDENTIFICAZIONE A LIVELLO DI CEPPO Metodi basati sulla PCR: FUNZIONE SPECIFICA Ibridazione (2): dot blot, su colonie, in situ ( FISH ) e microscopio a fluorescenza Metodi basati sulla PCR: METODI COLTURA-INDIPENDENTI (ANALISI DIRETTA DEL CAMPIONE) -PCR specie-specifica -RFLP o ARDRA: amplificazione e restrizione (6) Ibridazione in situ e osservazione al microscopio a fluorescenza FISH (1) -RAPD: amplificazione random PFGE: restrizione del DNA genomico tramite l utilizzo di enzimi con pochi siti di taglio ed elettroforesi su gel in campo pulsato PCR specifiche (5) Ibridazione (2) in situ ( FISH ) 1 Ricerca di una specie o di una data funzione PCR (4) PCR (5) 2 Identificazione dei batteri senza a priori PCR-DGGE e sequenziamento (6) (1) Sonda specie-specifica (2) La sonda è rappresentata da un gene o da un frammento di gene o da una regione che codifica una specifica proteina (enzima) (3) I primer amplificano la regione consenso (16S rdna, rpob) (4) I primer sono specifici per la specie (5) I primer sono specifici per un gene o una regione che codifica una specifica proteina (enzima) (6) Le sequenze consenso amplificate vengono separate mediante elettroforesi su gel denaturante e, quindi, sequenziate. Ogni specie ha una sequenza specifica. 3

4 METODI COLTURA-DIPENDENTI 1. Informazioni preliminari I metodi di analisi sono applicati a colture pure o a colonie il cui DNA viene estratto e reso accessibile alle sonde. 1.1 Isolamento dei cloni e ottenimento di colture pure La maggior parte dei batteri che si sviluppano nel vino può essere isolata con le tecniche microbiologiche tradizionali, come il piastramento (coltura in piastre) su idonei mezzi di coltura agarizzati. In base alla loro concentrazione, tale procedura prevede una diluizione seriale del campione in soluzione fisiologica sterile (0,9% NaCl) necessaria prima della coltura su specifici mezzi nutritivi agarizzati. I batteri lattici dell'uva e del vino si sviluppano sui mezzi descritti per il conteggio (CII/MICRO/01/206). La popolazione batterica ottenuta può quindi essere identificata. I cloni vengono isolati sulla piastra e ri-coltivati nello stesso mezzo liquido, o coltivati di nuovo su piastra per purificare il ceppo isolato. Un singolo clone viene poi rimesso in coltura liquida al fine di fornire la biomassa pura da analizzare. In alcuni casi, la colonia è direttamente utilizzata per l'identificazione, ad esempio nella tecnica della PCR (reazione a catena della polimerasi). Nell ibridazione su colonia viene analizzata a totalità delle colonie sulla superficie della piastra. 1.2 Estrazione del DNA Il DNA deve essere estratto dalla biomassa raccolta dopo la coltura in liquido. Per l'ibridazione su colonie o per l analisi microscopica ( FISH ) viene ottenuto mediante lisi cellulare in situ. La metodica PCR diretta sulle colonie non necessita di una fase di estrazione; il DNA è disponibile per l'amplificazione durante il primo ciclo di aumento della temperatura del protocollo di amplificazione. 2. A livello di specie o per una specifica funzione 2.1 Ibridazione [ spot-on (dot blot) o colonie] con sonde di DNA specifiche di una specie o di una regione del genoma. Ambito d applicazione Identificazione dei batteri lattici vinari enzimatica). a livello di specie o di funzione specifica (attività Il principio comune dei metodi basati sull'ibridazione DNA-DNA è che frammenti di acidi nucleici complementari possono ibridarsi in condizioni specifiche che dipendono principalmente dalla temperatura e dalla forza ionica del tampone. Il DNA estratto dai batteri da identificare, chiamato DNA target, dopo la denaturazione a singolo filamento,, può riassociarsi in certe condizioni di ibridazione con un filamento singolo di DNA noto, chiamato sonda ( probe ), se le sequenze sono identiche o sufficientemente simili. Pertanto, la scelta della sonda è una decisione della massima importanza e determina il livello tassonomico dello studio. La sonda può essere costituita in tutto o in parte dal genoma che fornisce la specificità. Nella maggior parte dei casi, per l'identificazione della specie si utilizzano sonde del 16S rdna. Talvolta si 4

5 verifica la ibridazione crociata ( cross hybridization ) e si rende pertanto necessario trovare altre sequenze. Lo stesso principio si applica anche all'identificazione dei batteri portatori di geni specifici o regioni coinvolte in funzioni specifiche. Le sonde sono i geni, o parti di geni che codificano le proteine corrispondenti. Le applicazioni più note sono l'identificazione dei batteri che determinano alterazioni. Secondo l applicazione, esistono diverse procedure di ibridazione. (i) Metodi che utilizzano il DNA estratto dalla coltura del ceppo da identificare. Il DNA target, estratto dalla coltura da identificare, viene depositato e fissato su una membrana. Il DNA sonda, composto da un DNA marcato di riferimento, viene messo in contatto con la membrana che si trova nelle condizioni di temperatura di ibridazione. Dopo la reazione e i lavaggi destinati ad eliminare i residui di sonda non ibridata, la membrana viene trattata allo scopo di rivelare gli ibridi (DNA target/dna sonda). (ii) Metodi applicati alle cellule intere: sulle colonie. La membrana viene applicata sulla superficie di agar nutritivo sopra le colonie che si sono sviluppate, per poi essere rimossa. Essa cattura le colonie che sono state trasferite per semplice contatto. A questo punto la membrana viene trattata per ottenere la lisi delle cellule (affinché il DNA sia accessibile) e l'ibridazione con sonda. Dopo l ibridazione, si ottiene un immagine della piastra in cui le colonie che vengono rivelate appartengono alla stessa specie della sonda di riferimento. Grazie all'utilizzo di numerose sonde di DNA specifiche, la tecnica permette l'identificazione delle specie di batteri lattici del campione dopo successive ibridazioni/de-ibridazioni della stessa membrana. Lonvaud-Funel, A., Fremaux, C., Biteau, N., Joyeux A. (1991a). Speciation of lactic acid bacteria from wines by hybridisation with DNA probes. Food Microbiol., 8, Lonvaud-Funel, A., Joyeux, A., Ledoux, O. (1991b). Specific enumeration of lactic acid bacteria in fermenting grape must and wine by hybridization with non isotopic DNA probes. J. Appl. Bacteriol., 71, Sohier, D., Coulon, J., Lonvaud-Funel, A. (1999). Molecular identification of Lactobacillus hilgardii and genetic relatedness with Lactobacillus brevis. Int. J. Syst. Bacteriol., 49, (iii) Polimorfismo di restrizione (RFLP) ribotipizzazione: I frammenti di restrizione ottenuti a seguito di digestione del DNA totale estratto dalla coltura sono separati mediante elettroforesi su gel di agarosio e trasferiti su membrane di nylon o nitrocellulosa per l'ibridazione con una sonda di DNA ribosomiale (Southern). La sonda è precedentemente marcata. Dopo l'ibridazione e la rivelazione, il profilo costituisce l immagine dei frammenti generati dalla restrizione per tutta la lunghezza della regione genomica complementare alla sonda. L'impiego di geni ribosomali nella sonda (o eventualmente di altri geni) permette di identificare il ceppo di una specie o sottospecie confrontando le dimensioni dei frammenti della regione ribosomiale (ribotipizzazione) (o eventualmente di un'altra regione specifica del genoma). 5

6 2.2 Metodi basati sulla PCR (reazione di polimerizzazione a catena) Ambito d applicazione Identificazione, a livello di specie, di batteri lattici precedentemente isolati dal mosto e da vini tramite coltura su piastra. La PCR può essere utilizzata per diversi livelli di identificazione, genere, specie o ceppo in funzione della scelta dei primer (breve sequenza oligonucleotidica). Il principio è che il primer trovi la regione complementare per appaiarsi con il DNA stampo analizzato. È a partire dall estremità del primer che la polimerizzazione viene condotta mediante duplicazione del tratto del DNA stampo, portando numerose copie dell amplificato Amplificazione delle regioni consenso e sequenziamento: sub-unità 16S dell RNA ribosomiale o rpob Il sequenziamento del prodotto amplificato del gene codificante per l rrna 16S rappresenta il metodo di base. Tale approccio è fondato sulla presenza certa dell RNA nei batteri. La sequenza nucleotidica di questo gene viene utilizzata per la classificazione filogenetica e per l'identificazione di isolati sconosciuti, dal momento che il database disponibile per questo gene è il più completo tra i geni batterici. La sequenza nucleotidica della regione tra i geni che codificano per l rrna 16S e 23S, definita spaziatore interno trascritto (ITS), può essere usata per l'identificazione, tuttavia la sua sequenza è meno conservata. In questo caso, la PCR utilizza i primer diretti verso regioni universali conservate dei geni di codifica dell rrna 16S e 23S, da una parte e dall altra dell ITS. Un'altra sequenza interessante è il gene rpob che codifica una sub-unità della RNA polimerasi. Questo si è mostrato più adatto per l'identificazione (almeno allo stato attuale delle conoscenze). Effettivamente esiste solo una copia di questo gene nei batteri, mentre ci sono più copie dell'operone ribosomiale, la cui sequenza può variare all interno della medesima specie. Tuttavia, il suo utilizzo è più raro poiché il database è relativamente meno documentato. Per i principali batteri lattici vinari, è stato realizzato un database e sono stati sviluppati primer per talii batteri lattici. Protocollo generale Il presente metodo necessita dell'estrazione del DNA della coltura pura da identificare. Il DNA estratto viene usato nella reazione di PCR. Dopo la separazione mediante elettroforesi, gli amplificati sono purificati utilizzando kit adeguati e, in seguito, sequenziati. Le sequenze dei geni codificanti l rrna 16S o l rpob così ottenute sono confrontate con le sequenze presenti nei database disponibili. Du Plessis, E.M.; Dicks L.M.T., Pretorius I.S., Lambrechts M.G., & du Toit M. (2004). Identification of lactic acid bacteria isolated from South African brandy base wines. Int. J. Food Microbiol. 91, Sato, H., Yanagida, F., Shinohara, T., Suzuki, M., Suzuki, K., Yokotsuka, K. (2001). Intraspecific diversity Oenococcus oeni. FEMS Microbiol. Lett. 202, Renouf, V., O. Claisse, and A. Lonvaud-Funel rpob gene: A target for identification of LAB cocci by PCR-DGGE and melting curves analyses in real time PCR. Microbiol. Met. 67:

7 2.2.2 PCR specie-specifica La tecnica di PCR viene adattata per l'identificazione diretta delle specie, poiché si possono trovare primer specifici che amplificano solo in una data specie. Diverse coppie di primer sono state descritte per l'identificazione di varie specie di batteri lattici. In enologia la specie più importante da identificare è Oenococcus oeni. I primer sono sintetizzati in base alle regioni che codificano l'enzima malolattico, che si differenziano secondo le specie. Zapparoli G, Torriani S, Pesente P, Dellaglio F., 1998.Design and evaluation of malolactic enzyme gene targeted primers for rapid identification and detection of Oenococcus oeni in wine. Lett Appl Microbiol. 27: Polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione (PTFR) (RFLP) Ambito d applicazione Identificazione delle specie di batteri lattici isolate dal vino. Secondo lo stesso principio della ribotipizzazione (si veda iii), l amplificazione tramite PCR della regione ribosomiale (o di un altra regione), seguita dalla restrizione del prodotto amplificato tramite enzimi appropriati, fornisce le stesse informazioni. Tuttavia, questo metodo è molto più semplice e rapido rispetto a quello della restrizione seguita dall ibridazione. La restrizione del gene che codifica l rrna 16S o del gene che codifica l RpbB con endonucleasi di restrizione appropriati e la separazione dei frammenti tramite elettroforesi su gel d agarosio danno come risultato un profilo dei frammenti di DNA che è specifico per una particolare specie. Risultati Differenziazione di isolati di O. oeni da altre specie tramite analisi RFLP del 16 S rrna. Identificazione delle specie batteriche dei batteri lattici tramite RFLP del gene rpob. Claisse, O., V. Renouf, and A. Lonvaud-Funel Differentiation of wine lactic acid bacteria species based on RFLP analysis of a partial sequence of rpob gene. Journal of microbiological methods 69: Zavaleta, A.I.; Martínez-Murcía, A.J.; Rodríguez-Valera, F. 16S-23S rdna intergenic sequences indicate that Leuconostoc oenos is phylognetically homogeneous. Microbiology, 1996, 142, Sato, H.; Yanagida, F.; Shinohara, T.; Yokosutka, K. Restriction fragment length polymorphism analysis of 16S rrna genes in lactic acid bacteria isolated from red wines. J. Biosc. Bioengin. 2000, 3, Identificazione a livello di ceppo Ambito d applicazione Identificazione dei batteri lattici del vino a livello di ceppo. 7

8 3.1 Metodi basati sulla PCR: amplificazione casuale del DNA (Randomly Amplified Polymorphic DNA (RAPD) La RAPD è basata sulla PCR eseguita mediante l utilizzo di primer di sequenze arbitrarie in grado di ibridarsi in differenti punti del genoma per studiare il polimorfismo genomico del DNA. Un singolo primer oligonucleotidico arbitrario lungo circa 10 nucleotidi viene utilizzato per l'amplificazione di segmenti randomizzati di DNA genomico e genera un profilo caratteristico composto da brevi frammenti di DNA di varie lunghezze. È anche possibile utilizzare una combinazione di due o più oligonucleotidi (RAPD multiplex) in una singola PCR per generare profili RAPD più affidabili per la tipizzazione dei ceppi. I profili RAPD sono caratteristici dei vari ceppi e la loro affidabilità e capacità di discriminazione dipendono dalle sequenze dei primer. Risultati Questo metodo consente di ottenere un impronta genetica caratteristica del ceppo. Può essere utilizzato per controllare il buon attecchimento (ovvero il successo dell inoculo) delle colture starter di batteri malolattici durante la vinificazione. L'inconveniente principale è rappresentato dalla mancanza di ripetibilità e riproducibilità. Bartowsky, E.J., McCarthy, J.M., Henscheke, P.A. (2003). Differentiation of Australian wine isolates of Oenococcus oeni using random amplified polymorphic DNA (RAPD). Aus. J. of Grape and Wine Res., 9, Du Plessis, E.M., Dicks, L.M.T. (1995). Evaluation of random amplified polymorphic DNA (RAPD)-PCR as a method to differentiate Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus crispatus, Lactobacillus amylovorans, Lactobacillus gallinarum, Lactobacillus gasseri, and Lactobacillus johnsonii. Curr. Microbiol., 31, Reguant, C., Bordons, A. (2003). Typification of Oenococcus oeni strains by multiplex RAPD- PCR and study of population dynamics during malolactic fermentation. J. Appl. Microbiol., 95, Rodas, A.M., Ferrer, S., Pardo, I. (2005). Polyphasic study of wine Lactobacillus strains: taxonomic implications. Int. J. Sys. Evol. Microbiol., 55, Zavaleta, A.I., Martinez-Murcia, A.J., Rodriguez-Valera, F. (1997). Intraspecific genetic diversity of Oenococcus oeni as derived from DNA fingerprinting and sequence analyses. Appl. Environ. Microbiol., 63(4), Analisi del profilo di restrizione del genoma tramite Elettroforesi su gel in campo pulsato (Pulsed Field Gel Electrophoresis - PFGE) Il DNA genomico viene digerito grazie ad enzimi di restrizione con pochi siti di taglio. La totalità del genoma viene frammentato in un numero di frammenti adeguato sia per una facile lettura che per una chiara differenziazione tra ceppi. Le cellule batteriche derivanti da colture fresche vengono recuperate tramite centrifugazione e immobilizzate in blocchi d'agarosio. La lisi della cellula e la restrizione del DNA genomico sono condotte nei blocchi affinché il DNA venga specificatamente tagliato solo dall'enzima e non a caso da effetti meccanici. I blocchi di gel sono caricati sul gel d'agarosio e i frammenti separati mediante elettroforesi PFGE. Grazie 8

9 all'azione del campo elettrico pulsato, vengono separati frammenti di grandi dimensioni, perché generati dagli enzimi aventi rari siti di taglio. Le restrizioni con endonucleasi ApaI e NotI sono quelle più frequentemente usate e ben si adattano a rivelare il polimorfismo tra i ceppi di O. oeni. Inoltre, gli enzimi SfiI e SmaI sono stati utilizzati per differenziare a livello intraspecifico le varie specie vinarie di Lactobacillus. Risultati Questa tecnica è la più affidabile per l'identificazione a livello di ceppo. È riproducibile e, se necessario, l'uso di un secondo enzima elimina, in generale, ogni dubbio dopo la prima restrizione. Questa tecnica può essere utilizzata per il controllo della purezza delle colture durante la produzione di starter. Si tratta della tecnica più appropriata per la valutazione della sopravvivenza e della prevalenza degli starter dopo l'inoculo per la fermentazione malolattica. Gli svantaggi principali di questa tecnica sono i tempi lunghi, dovuti alla fase preliminare di coltura necessaria prima di procedere alla restrizione, oltre all esigenza di una strumentazione speciale e onerosa. Gindreau, E., Joyeux, A., De Revel, G., Claisse, O., Lonvaud-Funel, A. (1997). Evaluation del établissement des levains malolactiques au sein de la microflore bactérienne indigene. J. Int. Sci. Vigne Vin 31, Pardo I., Rodas A.; Ferrer S. (1998). Study on populations dynamics of Oenococcus oeni in wine by using RFLP-PFGE. Les entretiens scientifiques Lallemand nº 6. pp Rodas, A.M., Ferrer, S., Pardo, I. (2005). Polyphasic study of wine Lactobacillus strains: taxonomic implications. Int. J. Sys. Evol. Microbiol., 55, Zapparoli, G., Reguant, C., Bordons, A., Torrioni, S., Dellaglio, F. (2000). Genomic DNA fingerprinting of Oenococcus oeni strains by pulsed-field electrophoresis and randomly amplified polymorphic DNA-PCR. Current Microbiol., 40, METODI COLTURA-INDIPENDENTI 1. Informazioni preliminari I metodi coltura-indipendenti permettono di determinare la diversità delle popolazioni batteriche che si sviluppano durante la vinificazione senza la necessità di procedure di isolamento e coltura. Pertanto, individuano anche le cellule batteriche vitali ma non coltivabili (VBNC). Queste tecniche comportano: - La PCR: dopo l'estrazione del DNA totale da campioni di mosto o di vino, si esegue l amplificazione mediante la tecnica della PCR (Reazione a catena della polimerasi) con primer universali di amplificazione del DNA 16S o primer specifici della specie o del ceppo; - L'ibridazione in situ: utilizzazione di sonde specifiche per ibridare direttamente il DNA dei batteri presenti nel campione. L'osservazione si avvale della microscopia. 1.1 Estrazione del DNA da campioni di mosto o di vino Dei metodi di estrazione e amplificazione del DNA sono stati messi a punto per lavorare partendo da campioni di mosti e vini. Sono stati descritti numerosi protocolli per l'estrazione 9

10 del DNA (Baleiras-Couto e Eiras-Dias, 2005; Jara et al., 2008; Pinzani et al., 2004, Savazzini e Martinelli, 2006; Marques et al., 2010). In linea generale, vengono utilizzati vari kit commerciali, secondo le raccomandazioni del produttore o alcuni protocolli modificati. Renouf et al., 2006 hanno descritto il seguente protocollo per l'estrazione del DNA che è stato adattato ai campioni di vino: Centrifugare 10 ml di vino a g a temperatura ambiente per 10 min. Lavare il centrifugato in 1 ml di buffer TE (Tris 10 mm, EDTA 1mM). Dopo una seconda centrifugazione ( g per 5 min), eliminare il surnatante e risospendere il centrifugato in 300 µl di 0,5 mm EDTA ph 8. A questo punto, aggiungere 300 µl di biglie di vetro () ( 0,1 mm) e mescolare i campioni alla massima velocità per 10 minuti. In seguito, aggiungere 300 µl di soluzione di lisi e 200 µl di soluzione di precipitazione delle proteine e agitare per 20 s. Eseguire la precipitazione dei frammenti cellulari mantenendo la provetta in ghiaccio per 5 minuti. Dopo un'ulteriore centrifugazione ( g per 3 min), trasferire il surnatante contenente il DNA in una nuova provetta da microcentrifuga e aggiungere 60 µl di soluzione Poli-Vinil-Pirrolidone (PVP) al 10%. Agitare su vortex ad alta velocità per 10 s, in modo da permettere la precipitazione dei polifenoli del vino responsabili dell inibizione della reazione di amplificazione. Dopo la centrifugazione ( g per 2 min), trasferire il surnatante in una provetta pulita da microcentrifuga da 1,5 ml contenente 300 µl di isopropanolo a temperatura ambiente. Mescolare delicatamente il contenuto della provetta per inversione, finché non si osserva una massa visibile di DNA. Dopo la centrifugazione ( g per 15 min), aggiungere al centrifugato 300 µl di etanolo al 70% a temperatura ambiente, prima della fase definitiva di centrifugazione ( g per 2 min). Prestando la massima attenzione, aspirare l'etanolo e lasciare asciugare la provetta. Utilizzare un totale di 50 µl di acqua pura PPI (per preparazioni iniettabili) unita a 1 µl di RNase per reidratare il DNA durante la notte ad una temperatura di 4 C. Dopo la reidratazione, conservare il DNA a -20 C. Baleiras-Couto M.M., Eiras-Dias J.E. (2006). Detection and identification of grape varieties in must and wine using nuclear and chloroplast microsatellite markers. Analytica Chimica Acta 563: Jara C., Mateo E., Guillamón J.M., Torija M.J., Mas A. (2008) Analysis of several methods for the extraction of high quality DNA from acetic acid bacteria in wine and vinegar for characterization by PCR-based methods. Int. J. Food Microb, 128: Marques A.P., Zé-Zé L., San-Romão M.V., Tenreiro,R. (2010) A novel method for identification of Oenococcus oeni and its specific detection in wine. International Journal of Food Microbiology 142: Pinzani P., Bonciani L., Pazzagli M., Orlando C., Guerrini S. and Granchi L.(2004) Rapid detection of Oenococcus oeni in wine by real-time quantitative PCR. Lett. Appl. Microb., 38: Savazzini F., Martinelli L. (2006) DNA analysis in wines: Development of methods for enhanced extraction and real-time polymerase chain reaction quantification Analytica Chimica Acta, 563:

11 2. Identificazione della specie 2.1 Reazione di polimerizzazione a catena - Elettroforesi su gel in gradiente denaturante (PCR- DGGE) e sequenziamento Ambito d applicazione Identificazione dei batteri lattici vinari a livello di specie in una popolazione mista. La PCR-DGGE viene eseguita dopo l'estrazione del DNA dal campione e consiste in un'amplificazione di regioni ipervariabili di geni che codificano il gene 16S rrna o altri geni, ad esempio il gene rpob (che codifica la subunità β della polimerasi RNA) che sono circondate da regioni consenso. Gli amplificati di DNA, tutti identici in termini di dimensioni, ma con differenze in termini di sequenza, se si tratta di specie differenti, sono separate mediante elettroforesi su gel di poliacrilammide contenente un gradiente ben definito di componenti denaturanti (di norma si tratta di urea e formammide). I frammenti di DNA a doppio filamento migrano attraversando il gel finché non vengono denaturati dalle condizioni chimiche, pertanto la migrazione risulta rallentata ed alla fine si arresta. Tuttavia, i frammenti non vengono completamente denaturati, ciò è dovuto al GC clamp che si forma come conseguenza dell'utilizzo di un primer caratterizzato da un estremità 5 ricca in GC. La posizione nel gel dove il frammento di dsdna si denatura nel gel e diventa DNA a doppio filamento dipende dalla sequenza del nucleotide e dal tenore in % di G+C del frammento. Le diverse sequenze si posizioneranno in differenti zone denaturanti e, conseguentemente, anche in differenti posizioni all'interno del gel, nei punti in cui si arresta il frammento di DNA. Gli amplificati di DNA dei batteri di specie differenti saranno quindi separati dallo loro distanza di migrazione all interno del gel. Pertanto, l identificazione finale di ciascuna specie è ottenuta sia confrontando la distanza di migrazione con un DNA di riferimento della specie, sia mediante purificazione e sequenziamento del DNA della banda estratta dal gel e successivo confronto con le banche dati disponibili (Gen Bank, Questa tecnica è stata impiegata con successo per l'identificazione di numerose specie di batteri lattici del vino in miscele complesse. Innanzitutto, sono state utilizzate come DNA target le regioni 16SrDNA (Lopez et al., 2003), ma recentemente è stato dimostrato che il gene housekeeping rpob, che codifica la subunità beta dell RNA polimerasi, è un DNA target migliore, per la differenziazione delle specie tramite analisi PCR-DGGE diretta, rispetto al gene 16S rrna (Rantsiou et al. 2004; Renouf et al. 2006; Renouf et al. 2007, Spano et al. 2007). Lopez I., Ruiz-Larrea F., Cocolin L., Orr E., Phister T., Marshall M., VanderGheynst J., and Mills D.A. (2003) Design and Evaluation of PCR Primers for Analysis of Bacterial Populations in Wine by Denaturing Gradient Gel Electrophoresis. Appl. Environ.Microbiol Rantsiou, K., Comi, G., Cocolin, L., The rpob gene as a target for PCR-DGGE analysis to follow lactic acid bacteria population dynamics during food fermentations. Food Microbiol. 21, Renouf V., Claisse O., Miot-Sertier C.,.Lonvaud-Funel A (2006) Lactic acid bacteria evolution during winemaking:use of rpob gene as a target for PCR-DGGE analysis. Food Microbiol., 23:

12 Renouf V., Strehaiano P. and Lonvaud-Funel A. (2007) Yeast and bacteria analysis of grape, wine and cellar equipments by PCR-DGGE. J. Int. Sci. Vigne Vin, 41: Spano G., Lonvaud-Funel A., Claisse O., Massa S. (2007) In Vivo PCR-DGGE Analysis of Lactobacillus plantarum and Oenococcus oeni Populations in Red Wine. Cur.Microbiol., 54: Reazione di polimerizzazione a catena (PCR) con primer specie-specifici Ambito d applicazione Ricerca delle varie specie dei batteri lattici in un campione di vino o di mosto. Il principio generale è basato sul fatto che i primer specifici per le specie si ibridano sul DNA stampo della miscela di DNA estratto dal vino o dal mosto se trovano le sequenze complementari. La loro ibridazione provoca la reazione di amplificazione. Solo il DNA della specie corrispondente ai primer scelti sarà amplificato, se questa specie è presente. Procedura La ricerca di Oenococcus oeni è possibile in quanto sono stati messi a punto dei primer specifici per questa specie. Dopo l'estrazione del DNA dai campioni di mosto o di vino, le reazioni di PCR sono realizzate secondo le condizioni descritte nei protocolli specifici. Zapparoli et al., 1998 e Bartowsky e Henschke (1999) hanno sviluppato condizioni di PCR che consentono l'identificazione di O. oeni tramite l'utilizzo di primer specifici per il gene dell'enzima malolattico o il gene 16 S rrna. Zapparoli G, Torriani S, Pesente P, Dellaglio F., 1998.Design and evaluation of malolactic enzyme gene targeted primers for rapid identification and detection of Oenococcus oeni in wine. Lett Appl Microbiol. 27: Bartowsky E.J., Henscke P.A Use of a polymerase chain reactionfor specific detection of the malolactic fermentation bacterium Oenococcus oeni (formerly Leuconostoc oenos) in grape juice and wine samples. Austr. J. Grape Wine Res. 5: Individuazione dei ceppi particolari di batteri lattici caratterizzati dalla presenza di un gene codificante per una funzione particolare; ricerca di batteri dannosi. Il principio e il protocollo sono i medesimi utilizzati per l individuazione delle specie batteriche. Tuttavia, i primer presentano delle sequenze dedotte da geni i cui prodotti sono responsabili della formazione di sostanze tossiche o di alterazioni: produzione di ammine biogene (Cfr. Oeno-MICRO ), gusto amaro derivante dall idrossipropionaldeide/acroleina (Claisse e Lonvaud-Funel, 2001) e filante (Gindreau et al., 2001). Claisse, O., e A. Lonvaud-Funel Primers and a specific DNA probe for detecting lactic acid bacteria producing 3-hydroxypropionaldehyde from glycerol in spoiled ciders. J Food Prot 64:

13 Gindreau, E., E. Walling, and A. Lonvaud-Funel Direct polymerase chain reaction detection of ropy Pediococcus damnosus strains in wine. J Appl Microbiol 90: Identificazione di specie batteriche in una popolazione mista senza estrazione di DNA 3.1 Ibridazione in situ: Tecnica di ibridazione a fluorescenza in situ (FISH) Tale tecnica è fondata sulla progettazione di sonde specie-specifiche marcate con marcatore fluorescente. L'RNA ribosomiale è spesso il target di tali sonde. In primo luogo, le cellule batteriche sono permeabilizzate; questo permette alla sonda di attraversare la parete dei batteri e raggiungere l RNA. La sonda ibridizza se troverà la sequenza complementare di RNA ribosomiale 16s. Pertanto, durante tale fase, il fluorocromo verrà fissato al ribosoma delle cellule della specie a cui corrisponde la sonda. In seguito, utilizzando un microscopio a epifluorescenza, sarà possibile rilevare, contare e identificare simultaneamente i vari tipi di microrganismi presenti in un campione se si utilizzano sonde multiple con fluorocromi di colore diverso. Uno dei principali vantaggi di questo metodo è la rapidità, in quanto non necessita della coltivazione del campione. L'inconveniente principale è che tale metodo ha una bassa sensibilità limitata dall'osservazione microscopica. Tale metodo può essere adattato all'individuazione di ceppi specifici scegliendo una sonda di DNA che si ibrida con un gene o qualsiasi altra regione del genoma. Sohier, D. Lonvaud- Funel, A. (1998). Rapid and sensitive in situ hybridization method for detecting and identifying lactic acid bacteria in wine. Food Microbiol. 15, Blasco L., Ferrer S.; Pardo I. (2003). Development of specific fluorescent oligonucleotide probes for in situ identification of lactic acid bacteria. FEMS Microbiol. Lett. 225,

Analisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici

Analisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici Analisi Molecolare di sequenze di acidi nucleici 1. L Analisi di restrizione di frammenti o RFLP (Restriction Fragment Lenght Polymorphism) di DNA comporta lo studio delle dimensioni dei frammenti di DNA

Dettagli

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA

Dettagli

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana

Dettagli

PCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte

PCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte PCR Prof.ssa Flavia Frabetti PCR o reazione di polimerizzazione a catena Fine anni 80 Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte Permette di estrarre

Dettagli

PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92

PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92 PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale Esercizio Tipizzazione del gene PV92 Elementi trasponibili Che cosa sono gli elementi trasponibili? Sono segmenti di DNA che sono in grado di trasferirsi in

Dettagli

PCR. (Reazione a catena della polimerasi) ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO. Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani,

PCR. (Reazione a catena della polimerasi) ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO. Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani, PCR (Reazione a catena della polimerasi) & ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani, ESERCITAZIONE DI LAB. N.2 La PCR (Polymerase Chain Reaction) è una tecnica

Dettagli

REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction)

REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction) REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI ( PCR =Polymerase Chain Reaction) Verso la metà degli anni 80, il biochimico Kary Mullis mise a punto un metodo estremamente rapido e semplice per produrre una quantità

Dettagli

Dopo aver effettuato la PCR, all interno della soluzione oltre al tratto amplificato sono presenti: primers, dntps, Taq polimerasi e tampone di

Dopo aver effettuato la PCR, all interno della soluzione oltre al tratto amplificato sono presenti: primers, dntps, Taq polimerasi e tampone di Dopo aver effettuato la PCR, all interno della soluzione oltre al tratto amplificato sono presenti: primers, dntps, Taq polimerasi e tampone di reazione Inizialmente i 20 µl dell amplificato vengono

Dettagli

ELETTROFORESI SU GEL

ELETTROFORESI SU GEL ELETTROFORESI SU GEL Permette la separazione di frammenti di DNA/RNA da una miscela complessa E una tecnica fondamentale per: l analisi (elettroforesi analitica) la purificazione degli acidi nucleici (elettroforesi

Dettagli

Quantificazione di. legionella pneumophila. mediante metodo biomolecolare

Quantificazione di. legionella pneumophila. mediante metodo biomolecolare Quantificazione di legionella pneumophila mediante metodo biomolecolare Laboratorio di Epidemiologia Genetica e Genomica di Sanità Pubblica Istituto di Igiene LABORATORIO DI EPIDEMIOLOGIA GENETICA: ATTIVITA

Dettagli

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici

TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici POLYMERASE CHAIN REACTION (PCR) 1955 A. Kronembreg e coll. (Stanford University) scoprono la DNA-polimerasi

Dettagli

Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di. DNA umano. 22-26 giugno 2009

Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di. DNA umano. 22-26 giugno 2009 Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di 22-26 giugno 2009 DNA umano 1 GENETICA FORENSE La genetica forense applica tecniche di biologia molecolare al fine

Dettagli

Identificazione dei microrganismi mediante tecniche di biologia molecolare Esercitazione n 3. Criteri di identificazione

Identificazione dei microrganismi mediante tecniche di biologia molecolare Esercitazione n 3. Criteri di identificazione Identificazione dei microrganismi mediante tecniche di biologia molecolare Esercitazione n 3 Criteri di identificazione Tradizionale (fenotipo) Tecniche di biologia molecolare Il livello di risoluzione

Dettagli

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La Polymerase Chain Reaction (PCR) o reazione di amplificazione a catena è una tecnica che permette di amplificare una specifica

Dettagli

SEQUENZIAMENTO DEL DNA

SEQUENZIAMENTO DEL DNA SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico

Dettagli

Polimorfismi LEZIONE 6. By NA 1

Polimorfismi LEZIONE 6. By NA 1 Polimorfismi LEZIONE 6 By NA 1 * Polimorfismo Variazione presente nella popolazione con una frequenza superiore a 1% Variazioni nell aspetto By NA 2 Polimorfismo proteico Variazione presente nella popolazione

Dettagli

La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli:

La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: -isolare un gene (enzimi di restrizione) -clonaggio (amplificazione) vettori -sequenziamento -funzione Il gene o la sequenza

Dettagli

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE)

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) SALVATORE GIRLANDO LABORATORIO PATOLOGIA MOLECOLARE ANATOMIA PATOLOGICA

Dettagli

Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo. alla realtà di ogni giorno

Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo. alla realtà di ogni giorno Editoriale n.10 Newsletter aprile 2013 Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo alla realtà di ogni giorno Identificare la specie, un obiettivo fondamentale quando

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

PURIFICAZIONE DI DNA

PURIFICAZIONE DI DNA PURIFICAZIONE DI DNA Esistono diverse metodiche per la purificazione di DNA da cellule microbiche, più o meno complesse secondo il grado di purezza e d integrità che si desidera ottenere. In tutti i casi

Dettagli

Maria Antonietta Lepore. Principali tecniche di biologia molecolare clinica

Maria Antonietta Lepore. Principali tecniche di biologia molecolare clinica Maria Antonietta Lepore Principali tecniche di biologia molecolare clinica Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 a/b 00173 Roma (06)

Dettagli

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe IVD Dispositivo medico-diagnostico in vitro Produttore: ZytoVision GmbH Codice: Z-2138-200 (0.2ml).. Per l identificazione della traslocazione che coinvolge

Dettagli

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca PROBLEMA L identificazione e il controllo della filiera delle

Dettagli

di Milazzo Gabriele Mangiagli Graziella Paternò Valentina Lomagno Valeria Mangione Enza Prof. C. Di Pietro

di Milazzo Gabriele Mangiagli Graziella Paternò Valentina Lomagno Valeria Mangione Enza Prof. C. Di Pietro di Milazzo Gabriele Mangiagli Graziella Paternò Valentina Lomagno Valeria Mangione Enza Prof. C. Di Pietro Polymerase Chain Reaction Inventata a metà degli anni 80 da Kary Mullis, è a tutt oggi uno strumento

Dettagli

PRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b)

PRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b) PRINCIPALI TIPI DI PCR a) RT-PCR: serve a valutare l espressione di un gene tramite l amplificazione dell mrna da esso trascritto PCR COMPETITIVA: serve a valutare la concentrazione iniziale di DNA o RNA

Dettagli

SAGE: Serial Analysis of Gene Expression

SAGE: Serial Analysis of Gene Expression SAGE: Serial Analysis of Gene Expression L insieme di tutti gli mrna presenti in una cellula si definisce trascrittoma. Ogni trascrittoma ha una composizione complessa, con migliaia di mrna diversi, ciascuno

Dettagli

Diagnostica Biomolecolare: Tecnologie e Applicazioni

Diagnostica Biomolecolare: Tecnologie e Applicazioni Diagnostica Biomolecolare: Tecnologie e Applicazioni Preparazione dei campioni: (Estrazione del DNA o dell RNA dal tessuto di interesse) Analisi delle mutazioni: SSCP DHPLC Dot blot - Southern - PCR (ARMS

Dettagli

Metodi di conta microbica

Metodi di conta microbica Metodi di conta microbica esistono differenti metodiche per la determinazione quantitativa dei microrganismi tecniche colturali e non colturali conta diretta ed indiretta il tipo di microrganismo/i ed

Dettagli

8-06-2010. BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING. BLOTTING delle proteine: NORTHERN BLOTTING SOUTHERN BLOTTING

8-06-2010. BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING. BLOTTING delle proteine: NORTHERN BLOTTING SOUTHERN BLOTTING 8-06-2010 TECNICHE PER L ANALISI DELL ESPRESSIONE GENICA BLOTTING degli acidi nucleici: RT-PCR REAL TIME PCR SOUTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING NORTHERN BLOTTING BLOTTING delle proteine: MICROARRAYS MACROARRAYS

Dettagli

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze

Dettagli

Ingegneria Genetica e Microbiologia Applicata

Ingegneria Genetica e Microbiologia Applicata Corso di Laurea in Biotecnologie Anno Accademico 2009-2010 Ingegneria Genetica e Microbiologia Applicata Percorso n 3: Clonaggio di segmenti di DNA Settima esercitazione - 13 maggio 2010 F 1 1 1: taglio

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte

Dettagli

Metodiche di analisi del DNA (cenni) (Ingegneria genetica)

Metodiche di analisi del DNA (cenni) (Ingegneria genetica) DNA Metodiche di analisi del DNA (cenni) (Ingegneria genetica) Principali tecniche di base Enzimi di restrizione (Endonucleasi) Gel elettroforesi Ibridizzazione PCR (Polymerase Chain Reaction) Sequenziamento

Dettagli

Analisi molecolare dei geni

Analisi molecolare dei geni Analisi molecolare dei geni Denaturazione e rinaturazione di una molecola di DNA Si rompono i legami idrogeno 100 C Denaturazione del DNA Rinaturazione per riassociazione delle sequenze complementari Ogni

Dettagli

Progetto della classe II C

Progetto della classe II C Progetto della classe II C Preparazione allo svolgimento dell esperienza La II C è preparata all esperienza presso il centro di ricerca E.B.R.I. iniziando un intenso lavoro di approfondimento sulla genetica

Dettagli

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo HUMAN GENOME PROJECT

Dettagli

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE

Dettagli

Metodiche Molecolari

Metodiche Molecolari Metodiche Molecolari La rivelazione degli acidi nucleici virali è un altro saggio che può essere utilizzato sia per verificare la presenza di un virus in un determinato campione biologico, sia per studiare

Dettagli

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.

Dettagli

PCR Polymerase Chain Reaction = Reazione a catena della polimerasi

PCR Polymerase Chain Reaction = Reazione a catena della polimerasi PR Polymerase hain Reaction = Reazione a catena della polimerasi mplifica un frammento di D di cui si conosce almeno in parte la sequenza Utilizza un enzima, la D Polimerasi, per copiare una molecola di

Dettagli

METODI ALTERNATIVI. PCR digitale per la rilevazione e quantificazione. assoluta del DNA

METODI ALTERNATIVI. PCR digitale per la rilevazione e quantificazione. assoluta del DNA METODI ALTERNATIVI PCR digitale per la rilevazione e quantificazione assoluta del DNA Roma, 25 settembre 2013 Giuseppina Buonincontro IZS PLV- S.S. Controllo Alimenti La prima generazione di PCR consente

Dettagli

METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI

METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI METODI GENETICI NELLA IDENTIFICAZIONE DI CIANOBATTERI Susanna Vichi, Simonetta Gemma, Emanuela Testai Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità, Roma Convegno Cianobatteri

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Si può ottenere un a grande quantità di copie di DNA a partire da una singola molecola di DNA stampo La reazione è semplice ed automatizzabile E

Si può ottenere un a grande quantità di copie di DNA a partire da una singola molecola di DNA stampo La reazione è semplice ed automatizzabile E Si può ottenere un a grande quantità di copie di DNA a partire da una singola molecola di DNA stampo La reazione è semplice ed automatizzabile E possibile scegliere selettivamente cosa amplificare (specificità)

Dettagli

Protocollo Crime Scene Investigation

Protocollo Crime Scene Investigation Protocollo Crime Scene Investigation Precauzioni da adottare in laboratorio: - non mangiare o bere - indossare sempre i guanti quando si maneggiano i tubini, i gel, le micropipette - nel dubbio, chiedere!

Dettagli

Applicazione dei metodi rapidi alla microbiologia alimentare: Real Time PCR per la determinazione dei virus enterici

Applicazione dei metodi rapidi alla microbiologia alimentare: Real Time PCR per la determinazione dei virus enterici "Focus su sicurezza d'uso e nutrizionale degli alimenti" 21-22 Novembre 2005 Applicazione dei metodi rapidi alla microbiologia alimentare: Real Time PCR per la determinazione dei virus enterici Simona

Dettagli

I MICRORGANISMI E GLI ALIMENTI

I MICRORGANISMI E GLI ALIMENTI Le applicazioni attuali delle biotecnologie NON OGM nel settore alimentare diego.mora@unimi.it www.distam.unimi.it I MICRORGANISMI E GLI ALIMENTI Quanti microrganismi ingeriamo con gli alimenti? Si ingeriscono

Dettagli

Strategie di purificazione di proteine

Strategie di purificazione di proteine Laurea Magistrale in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti Strategie di purificazione di proteine Lezione n.xx-2-23 PRINCIPIO - ALIMENTI DA MATRICI SOLIDE E LIQUIDE MATRICI SOLIDE - ROMPERE LA STRUTTURA

Dettagli

PROGETTO DNA chiavi in mano. Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi

PROGETTO DNA chiavi in mano. Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi PROGETTO DNA chiavi in mano Le Biotecnologie in classe e in laboratorio 11/03/2015 Prof.ssa Paola Cazzani I.T.E. A. Bassi - Lodi PROGETTO DNA chiavi in mano PROGETTO DNA chiavi in mano IFOM PROGETTO DNA

Dettagli

Metodi: CEN/TC275/WG6/TAG4

Metodi: CEN/TC275/WG6/TAG4 Determinazione di HAV e Norovirus in molluschi bivalvi mediante Real time PCR Elisabetta Suffredini Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Ancona

Dettagli

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino

Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino Scuola secondaria di 1 grado A. Moro Mesagne Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino BRINDISI DOC Vino rosso a denominazione di origine controllata prodotto nella zona di Mesagne e Brindisi A

Dettagli

LA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri

LA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:

Dettagli

PROBIOTICI: UNA VISIONE MOLECOLARE. Maria Luisa Callegari

PROBIOTICI: UNA VISIONE MOLECOLARE. Maria Luisa Callegari PROBIOTICI: UNA VISIONE MOLECOLARE Maria Luisa Callegari Health and Nutritional Properties of of Probiotics in in Food including Powder Milk with Live Lactic Acid Bacteria Report of a Joint FAO/WHO Expert

Dettagli

La determinazione quantitativa in microbiologia

La determinazione quantitativa in microbiologia La determinazione quantitativa in microbiologia La determinazione quantitativa è una tecnica microbiologica che permette di verificare il numero di microrganismi presenti in un campione, per unità di peso

Dettagli

SELEZIONE ASSISTITA PER LA RESISTENZA patogeni in orzo

SELEZIONE ASSISTITA PER LA RESISTENZA patogeni in orzo C.R.A. Consiglio per la Ricerca in Agricoltura Centro di ricerca per la genomica Fiorenzuola d Arda (Piacenza) SELEZIONE ASSISTITA PER LA RESISTENZA patogeni in orzo Tutor: Dott. Gianni TACCONI Studente:

Dettagli

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo TECNICHE PER L ANALISI

Dettagli

ANALISI POST-GENOMICHE TRASCRITTOMA: CONTENUTO DI RNA DI UNA CELLULA.

ANALISI POST-GENOMICHE TRASCRITTOMA: CONTENUTO DI RNA DI UNA CELLULA. TECNICHE PER L ANALISI DELL ESPRESSIONE GENICA RT-PCR REAL TIME PCR NORTHERN BLOTTING ANALISI POST-GENOMICHE Conoscere la sequenza genomica di un organismo non è che l inizio di una serie di esperimenti

Dettagli

Bozza UNI Riproduzione riservata

Bozza UNI Riproduzione riservata DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U59099510 Yogurt con aggiunta di altri ingredienti alimentari Definizione, composizione e caratteristiche Yogurt and yogurt with addition of food ingredients Definition,

Dettagli

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,

Dettagli

Analisi qualitativa con Agilent BioAnalyzer. cdna, RNA Totale e Messaggero e small RNA

Analisi qualitativa con Agilent BioAnalyzer. cdna, RNA Totale e Messaggero e small RNA Il Servizio di Biologia Molecolare si è di recente dotato di uno strumento per l analisi qualitativa e quantitativa degli acidi nucleici Agilent Bioanalyzer 2100 e ha implementato tale tecnologia nell

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

Analisi. Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica

Analisi. Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica Analisi Esame organolettico, Analisi chimica, Analisi microbiologica Tecniche analitiche: alcune vedute L ocratossina nel vino: si tratta di una sostanza tossica prodotta da particolari muffe (micotossina).

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

Metodi Molecolari per la Ricerca, Identificazione e tipizzazione di Francisella tularensis

Metodi Molecolari per la Ricerca, Identificazione e tipizzazione di Francisella tularensis Roma, ottobre 204 Metodi Molecolari per la Ricerca, Identificazione e tipizzazione di Francisella tularensis IZSLER Sezione di Pavia Nadia Vicari Metodi molecolari Rilevare Identificare Tipizzare Sub-tipizzare

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI

EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI MANI PULITE E QUALITÀ NELL ASSISTENZA SANITARIA Governare il rischio infettivo. 2 a parte Pescara 28 marzo 2008 EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI NOSOCOMIALI PRINCIPI ED APPLICAZIONI A SUPPORTO

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Real Time PCR. La PCR Real Time è in grado di misurare in tempo reale la concentrazione iniziale di una sequenza target in un campione biologico.

Real Time PCR. La PCR Real Time è in grado di misurare in tempo reale la concentrazione iniziale di una sequenza target in un campione biologico. eal Time PC La PC eal Time è in grado di misurare in tempo reale la concentrazione iniziale di una sequenza target in un campione biologico. Gli strumenti per PC eal Time, oltre a fungere da termociclatori,

Dettagli

PCR (Polymerase Chain Reaction)

PCR (Polymerase Chain Reaction) PCR (Polymerase Chain Reaction) Metodo enzimatico estremamente rapido e semplice per produrre una quantità illimitata di copie della sequenza di un singolo gene Sometime a good idea comes to yow when you

Dettagli

Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione

Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di

Dettagli

ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe Z-2124-200 20 (0.2 ml) Z-2124-50 5 (0.05 ml) Per la rilevazione della traslocazione che coinvolge il gene ALK a 2p23 mediante ibridazione in situ fluorescente

Dettagli

Esperienza 3: clonaggio di un gene in un plasmide

Esperienza 3: clonaggio di un gene in un plasmide Esperienza 3: clonaggio di un gene in un plasmide Il clonaggio molecolare è una delle basi dell ingegneria genetica. Esso consiste nell inserire un frammento di DNA (chiamato inserto) in un vettore appropriato

Dettagli

METODI DI MARCATURA DEGLI ACIDI NUCLEICI

METODI DI MARCATURA DEGLI ACIDI NUCLEICI METODI DI MARCATURA DEGLI ACIDI NUCLEICI Marcatura di acidi nucleici Una sonda per ibridazione è una molecola di DNA marcata, con una sequenza complementare al DNA bersaglio da individuare. Poiché la sonda

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

REPLICAZIONE DEL DNA

REPLICAZIONE DEL DNA REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma

Dettagli

Immagine di una sequenza ben riuscita. Sequences troubleshooting

Immagine di una sequenza ben riuscita. Sequences troubleshooting Immagine di una sequenza ben riuscita. Sequences troubleshooting Sequenza fallita Reazione fallita: non presenta picchi definiti e ha un alto rumore di fondo. il primer non trova sito di annealing il DNA

Dettagli

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica

L arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica L arte di fare il vino Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica Un arte ma anche una sfida L industria enologica è oramai nota in tutto il mondo ma la capacità di produrre vini di qualità è

Dettagli

AMPLIFICAZIONE IN VITRO DEL DNA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI (PCR)

AMPLIFICAZIONE IN VITRO DEL DNA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI (PCR) AMPLIFICAZIONE IN VITRO DEL DNA REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI (PCR) PCR: reazione polimerasica a catena Inventata da Kary Mullis negli anni 80 (premio Nobel 1993) Serve per ottenere una grande quantita

Dettagli

Estrazione del DNA. 1. Introduzione

Estrazione del DNA. 1. Introduzione Estrazione del DNA 1. Introduzione L obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, una volta separata dall involucro cellulare in cui è contenuta all interno della

Dettagli

DNA - DENATURAZIONE E RIASSOCIAZIONE

DNA - DENATURAZIONE E RIASSOCIAZIONE DNA - DENATURAZIONE E RIASSOCIAZIONE Il doppio strand della molecola di DNA può denaturarsi dando due singoli strand ad alte temperature (>90 C). Due strand di DNA complementari possono accoppiarsi dando

Dettagli

Aggiornamenti di biologia molecolare nella diagnostica microbiologica. Pier Sandro Cocconcelli

Aggiornamenti di biologia molecolare nella diagnostica microbiologica. Pier Sandro Cocconcelli Aggiornamenti di biologia molecolare nella diagnostica microbiologica Pier Sandro Cocconcelli Istituto di Microbiologia Centro Ricerche Biotecnologiche Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza-Cremona

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (III)

Macromolecole Biologiche. I domini (III) I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro

Dettagli

determinazione della quantità determinazione della struttura primaria (sequenza a.a.) determinazione della struttura 3D

determinazione della quantità determinazione della struttura primaria (sequenza a.a.) determinazione della struttura 3D Metodi di studio delle proteine : determinazione della quantità determinazione della struttura primaria (sequenza a.a.) determinazione della struttura 3D Spettrofotometro cuvetta monocromatore rivelatore

Dettagli

Impiego dell'ozono contro i contaminanti microbici del vino: esperienze in cantina

Impiego dell'ozono contro i contaminanti microbici del vino: esperienze in cantina Impiego dell'ozono contro i contaminanti microbici del vino: esperienze in cantina Prof.ssa Sandra Torriani Foto relatore Dipartimento di Biotecnologie dell Università degli Studi di Verona Qualità e Igiene

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Le tecniche molecolari nell epidemiologia infettiva e nella sorveglianza delle Hospital Acquired Infections (HAI)

Le tecniche molecolari nell epidemiologia infettiva e nella sorveglianza delle Hospital Acquired Infections (HAI) Le tecniche molecolari nell epidemiologia infettiva e nella sorveglianza delle Hospital Acquired Infections (HAI) Dott.ssa G. Scalet Sezione Microbiologia-Dipartimento Di Patologia e Diagnostica Università

Dettagli

U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare. Unità di misura. Repertorio. 200 ml 10.000 U. 500 test

U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare. Unità di misura. Repertorio. 200 ml 10.000 U. 500 test U.O.C. di Epatologia Clinica e Biomolecolare Lotto N. DESCRIZIONE PRODOTTO Quantità annua richiesta Unità di misura Repertorio CND Codice Prodotto, Confezione Offerta e nome commerciale Prezzo unitario

Dettagli

ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe

ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe Z-2117-200 Z-2117-50 20 (0.2 ml) 5 (0.05 ml) Per la rilevazione del riarrangiamento dei geni ALK- EML4 mediante ibridazione in situ fluorescente (FISH).... Dispositivo

Dettagli

Vettori di espressione

Vettori di espressione Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello

Dettagli

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza

Dettagli

RNA non codificanti ed RNA regolatori

RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)

Dettagli

Approcci metodologici nella microbiologia delle acque e criticità dei metodi analitici

Approcci metodologici nella microbiologia delle acque e criticità dei metodi analitici Approcci metodologici nella microbiologia delle acque e criticità dei metodi analitici Istituto Superiore di Sanità Roma 30 ottobre 2007 Rossella Briancesco Metodi tradizionali spesso poco sensibili Metodi

Dettagli

Ecosistemi microbici complessi e loro evoluzione nei prodotti caseari

Ecosistemi microbici complessi e loro evoluzione nei prodotti caseari Ecosistemi microbici complessi e loro evoluzione nei prodotti caseari Monica Gatti Laboratorio Microbiologia degli Alimenti Facoltà di Agraria Università degli Studi di Parma Tranne alcune eccezioni, il

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Francesca Ceroni. Biotecnologie tradizionali. Biologia Sintetica. F. Ceroni 16/09/2010. Bressanone GNB 2010 1. 1) DNA ricombinante 2) PCR

Francesca Ceroni. Biotecnologie tradizionali. Biologia Sintetica. F. Ceroni 16/09/2010. Bressanone GNB 2010 1. 1) DNA ricombinante 2) PCR XXIX Scuola Annuale di Bioingegneria. Bressanone, 13-17 settembre 2010 Francesca Ceroni Biotecnologie tradizionali 1) DNA ricombinante 2) PCR 3) Sequenziamento automatizzato Biologia Sintetica 4) Approccio

Dettagli

Analisi dei marcatori molecolari della pluripotenza e del differenziamento delle cellule embrionali staminali (ES) murine

Analisi dei marcatori molecolari della pluripotenza e del differenziamento delle cellule embrionali staminali (ES) murine Training Course 2010 Stem Cell Differentiation Napoli, 9-12 Novembre Analisi dei marcatori molecolari della pluripotenza e del differenziamento delle cellule embrionali staminali (ES) murine Cristina D

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli