A.D.S.I. XXXIX Assemblea Rassegna stampa AGENZIE DI STAMPA

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1 A.D.S.I. XXXIX Assemblea Rassegna stampa AGENZIE DI STAMPA

2 Dimore storiche: Adsi, bene Art bonus ma rivedere Imu In 10 anni proprietari hanno investito 33 mld,serve deducibilita (ANSA) - ROMA, 13 APR - Per la salvaguardia delle dimore storiche l'introduzione dell'art Bonus ha rappresentato un fattore positivo ma sarebbe necessario valutare alcuni meccanismi per la deducibilita' dei lavoro di restauro e una disciplina dell'imu che tenga conto dei limiti reddituali degli immobili storici. Sono queste le proposte emerse dall'assemblea dell'associazione dimore storiche italiane (Adsi) che si e' riunita oggi a Roma. In particolare l'associazione ha espresso apprezzamento per l'art bonus, "mutuato dai piu' efficienti standard internazionali", che riconosce benefici fiscali al mecenatismo culturale anche se sottolinea come la misura debba essere allargata anche ai beni culturali privati. L'Adsi rileva poi l'importanza di valutare meccanismi di deducibilita' degli interventi di manutenzione degli immobili storici vincolati, che tengano conto dei costi molto elevati, anche perche' spesso generano ritorni molto positivi in termini di extragettito Iva. Infine i proprietari degli immobili storici chiedono una disciplina Imu specifica, che tenga conto delle inefficienze strutturali dei beni culturali privati, che costituiscono limiti oggettivi alla loro redditivita', e dei divieti al loro adeguamento alle moderne esigenze imposti dal vincolo, evitando quindi classificazioni automatiche in categorie "lusso" adatte a ville moderne. Le richieste prendono le mosse dall'analisi degli investimenti sostenuti dai privati che, nell'ultimo decennio ( ), per i circa 30 mila immobili storici soggetti a vincolo, anche per gli obblighi di legge, hanno raggiunto i 33 miliardi di euro.

3 BENI CULTURALI: ADSI, INVESTIMENTI PER 33 MLD IN PER IMMOBILI STORICI necessari ulteriori investimenti per 13,6 mld per Roma, 13 apr. (AdnKronos) - L'Associazione Dimore Storiche Italiane si è riunita oggi nella XXXIX Assemblea a Roma, a Palazzo Colonna, per discutere lo stato dell'arte dei beni culturali privati in Italia e le sfide future. In un contesto estremamente complesso, in cui la spesa destinata al settore Cultura è limitata allo 0,7% del Pil (dati Eurostat 2014), il ruolo dei proprietari privati è oggi ancor più rilevante per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio storicoarchitettonico italiano. In dettaglio, solo nell'ultimo decennio ( ) i proprietari dei circa immobili storici soggetti a vincolo per il loro rilevante interesse storico-artistico hanno sostenuto, anche per gli obblighi di legge legati alla manutenzione degli immobili stessi, investimenti che risultano ammontare ad oltre 33 miliardi di euro. Tali investimenti hanno avuto importanti ricadute sia sul settore edile sia sull'artigianato specializzato a livello locale, oltre ad aver aumentato il richiamo turistico delle zone, spesso rurali, in cui gli immobili storici sono collocati. Adottando il moltiplicatore generalmente riconosciuto a livello internazionale per il calcolo del ritorno degli investimenti per il mantenimento del patrimonio storico artistico, si stima che tali interventi abbiano generato presso per le comunità di riferimento un indotto talvolta superiore agli investimenti sostenuti dai proprietari. Secondo un recente studio realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini con il coordinamento del Prof. Luciano Monti, le previsioni per il quinquennio individuano la necessità per i proprietari privati di ulteriori investimenti per 13,6 miliardi di euro, con un indotto stimato in 14,7 miliardi di euro di imponibile. (Sec-Arm/AdnKronos)

4 Milano Finanza MF-Dow Jones News - Economia: 36 mld indotto da dimore storiche su 33 mld investimenti MILANO (MF-DJ)--Nell'ultimo decennio ( ) i proprietari dei immobili storici presenti in Italia hanno sostenuto investimenti per 33 miliardi di euro, generando un indotto sul territorio di oltre 36 mld. Ulteriori 13,6 miliardi di investimenti - con una ricaduta benefica prevista in 14,7 mld - sono attesi nei prossimi cinque anni grazie agli interventi di manutenzione obbligatoria. E' quanto e' emerso dalla XXXIX assemblea dell'associazione Dimore Storiche Italiane, che si e' riunita oggi a Roma per discutere lo stato attuale e le sfide future dei beni culturali privati in Italia. In un contesto complesso, in cui la spesa destinata al settore della cultura e' limitata allo 0,7% del Pil, il ruolo dei proprietari privati e' ancor piu' rilevante per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico italiano. Gli investimenti effettuati nel settore hanno avuto importanti ricadute sia sul comparto edile sia sull'artigianato specializzato a livello locale e hanno favorito la crescita del turismo nelle zone, spesso rurali, in cui gli immobili storici sono collocati. La difficolta' di reperire finanziamenti rende pero' auspicabile una politica di incentivi fiscali specifica per le ristrutturazioni, che tenga conto dei costi elevati e degli obblighi di restauro previsti. com/frc

5 Adsi: per dimore storiche 13,6 mld investimenti in 5 anni

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