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1 2011 Regolamento comunale per l' alienazione di beni del patrimonio immobiliare approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 18 del Redazione a cura del Vice Segretario Comunale Responsabile Area I dott. Francesco Di Luccia Comune di Castellabate (SA) P.zza Lucia fraz. S. Maria
2 SOMMARIO Art. Descrizione Art. Descrizione Oggetto del regolamento Beni alienabili Beni vincolati Programmazione delle alienazioni Competenza degli organi Perizie e stima dei beni Condizioni generali di vendita Oggetto della vendita Alienazione di immobili: modalità di individuazione del contraente Garanzie e cauzione Offerta per procura Stipulazione dell atto di compravendita Permuta Prelazione Alienazione di beni immobili congiuntamente all esecuzione di lavori pubblici Pubblicità del regolamento e degli atti Rinvio dinamico Entrata in vigore del regolamento Pagina 1
3 ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di alienazione del patrimonio immobiliare del Comune nel rispetto dei principi generali dell' ordinamento giuridico-contabile, assicurando criteri di trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare le concorrenti proposte d' acquisto in conformità a quanto previsto dall art. 12, comma 2, della Legge 15 maggio 1997, nr. 127 e dall art. 58 della Legge 6 agosto 2008, nr Le entrate derivanti dall alienazione del patrimonio immobiliare del Comune sono vincolate a finanziamento degli investimenti, ai sensi dell art. 199 del decreto legislativo 18 agosto 2000, nr. 267, ed ai sensi dell art. 3, comma 28, della Legge 24 dicembre 2003, nr Sono fatte salve le norme di leggi speciali per l alienazione degli immobili che richiedono in capo agli assegnatari e/o acquirenti il possesso di particolari requisiti di legge. ART. 2 - BENI ALIENABILI 1. Sono alienabili, previa specifica delibera di Consiglio Comunale: a) i beni immobili facenti parte del patrimonio disponibile del Comune di Castellabate, come risulta dalla Conservatoria dei Registri immobiliari, nonché i beni dei quali il Comune, è divenuto proprietario per eredità, donazione, lasciti, usucapione e altre cause; b) i beni immobili facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune per i quali sia cessata la destinazione a pubblico servizio; c) i beni immobili facenti parte del demanio del Comune per i quali sia intervenuto o intervenga contestuale motivato provvedimento di sdemanializzazione; in ogni caso, su ogni atto di compravendita o ogni atto dispositivo relativo ai beni sdemanializzati, deve pronunciarsi preventivamente il Consiglio Comunale; d) i diritti reali costituiti sui beni immobili di cui alle precedenti lettere a), b) e c). 2. Sono in ogni caso esclusi dalla disciplina prevista nel presente regolamento le alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle aree dei Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.) e dei Piani per gli insediamenti produttivi (P.I.P.). per i quali si applicherà la relativa disciplina di settore. Il Consiglio Comunale, con apposito atto deliberativo, può disporre che la cessione delle aree precedentemente indicate avvenga in diritto di proprietà. ART. 3 - BENI VINCOLATI 1. La vendita di beni vincolati da leggi speciali o realizzati con il contributo dello Stato o della Regione a fondo perduto è preceduta dall espletamento della formalità liberatoria del vincolo. ART. 4 - PROGRAMMAZIONE DELLE ALIENAZIONI 1. Con apposito atto consiliare il Comune di Castellabate approva il Piano di alienazioni e delle valorizzazioni del Patrimonio immobiliare comunale ai sensi dell art. 58 della L. 133/2008 valido sino a nuova deliberazione. 2. Tale deliberazione, che costituisce atto fondamentale programmatorio, ai sensi dell art. 42, comma 2, lettera b), del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 167, è adottata annualmente come allegato del Bilancio di Previsione e deve essere coordinata con la programmazione economico finanziaria pluriennale. 3. Fermo restando quanto previsto dai precedenti commi, il Consiglio Comunale può stabilire, in qualsiasi momento, di procedere all alienazione di un determinato bene, ancorché non compreso nel piano delle alienazioni immobiliari. Pagina 2
4 4. Nel Piano sono indicati: i beni immobili o le categorie di beni immobili che si prevede di alienare; una descrizione delle loro caratteristiche principali (ubicazione, superficie, destinazione urbanistica ed altri eventuali elementi rilevanti per l alienazione); l indicazione del valore attribuito ai singoli beni nell inventario dei beni patrimoniali del Comune. 5. Il Programma di alienazioni può subire variazioni durante l anno di riferimento in relazione al cambiamento di classificazione del bene, alle mutate esigenze dell Amministrazione inerenti fini istituzionali, al verificarsi di fatti imprevedibili o sopravvenuti. 6. L alienazione dei beni immobili può, altresì, essere prevista nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici e gli stessi possono essere oggetto di diretta alienazione, ai sensi dell art. 128, comma 4, del D. Lgs. 12 aprile 2006, nr ART. 5 - COMPETENZA DEGLI ORGANI 1. Ferme restando le competenze del Consiglio Comunale di cui al precedente artt. 2 e 4, gli atti gestionali dipendenti e conseguenti alla deliberazione del Consiglio Comunale, appartengono al responsabile del patrimonio, il quale è direttamente responsabile, in relazione agli obiettivi prefissati dall' amministrazione, della correttezza amministrativa e dell' efficienza della gestione. In particolare competono al predetto responsabile tutti gli atti connessi alla scelta del contraente, all approvazione della stima dei beni nonché tutti i provvedimenti e le azioni dirette al miglior esito delle alienazioni del patrimonio dell ente. 2. Per lo svolgimento della sua attività il responsabile del patrimonio è autorizzato a richiedere tutte le notizie ed i dati utili. ART. 6 - PERIZIE E STIMA DEI BENI 1. I beni oggetto di alienazione, periziati, stimati ed, ove occorre, ripartiti in lotti dal Responsabile del Patrimonio, vengono identificati in modo che siano indicati: a) la ubicazione, le colture, la qualità dei fabbricati, i diritti, le servitù, i confini e i dati catastali; b) la qualità, la natura e la quantità delle pertinenze e degli accessori; 2. Il valore di stima costituisce il prezzo di riferimento per le alienazioni sul quale saranno effettuate le offerte. La stima è determinata dal responsabile del patrimonio cosi come previsto dall art. 5. In caso di affidamento esterno della perizia di stima, le spese saranno a carico dell acquirente/aggiudicatario cosi come espressamente indicato nel bando di gara. 3. La perizia estimativa deve espressamente contenere: a) una relazione tecnica descrittiva del bene e del suo stato di conservazione; b) la destinazione originaria dell immobile; c) i criteri seguiti nella determinazione del valore di mercato; d) il valore da porre a base delle procedure di alienazione. 4. Al prezzo va aggiunto l importo dell aliquota IVA, se dovuto. 5. A tale prezzo, come sopra determinato, dovranno essere aggiunte, a carico dell aggiudicatario le spese tecniche sostenute o da sostenere (frazionamento, aggiornamento catastale, costo della perizia estimativa se affidata ad un tecnico esterno) e di pubblicità sostenute dall Ente per poter procedere alla cessione del bene. Pagina 3
5 ART. 7 - CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA 1. La vendita è effettuata con l' osservanza delle seguenti condizioni generali: a) la vendita si intende fatta a corpo e non a misura, allo stesso titolo, coi medesimi oneri e nello stesso stato e forma con la quale l' immobile è posseduto e goduto dal Comune; b) qualunque responsabilità del Comune è limitata ai casi di evizione che privi l' acquirente della disponibilità e godimento in tutto o in parte dell' immobile acquistato; c) l' acquirente si intende obbligato per effetto del solo atto d' aggiudicazione; gli obblighi dell' amministrazione sono subordinati al perfezionamento del contratto; d) l' acquirente subentra in tutti i diritti e tutti gli obblighi dell' amministrazione rispetto all' immobile; e) sono a carico dell' acquirente i compensi che fossero dovuti in conseguenza di miglioramenti apportati sull' immobile dal conduttore, e a suo favore i compensi dovuti dal conduttore per deterioramenti arrecati; f) il corrispettivo della vendita dovrà essere versato secondo i termini e le modalità stabilite nel bando; g) la natura e l' entità delle garanzie che i concorrenti devono produrre per essere ammessi a presentare le offerte e per assicurare l' adempimento dei loro impegni, nonché il luogo in cui l' aggiudicatario dovrà eleggere il domicilio legale. ART. 8 - OGGETTO DELLA VENDITA 1. L immobile da alienare è esattamente individuato nella sua effettiva consistenza, corredato delle relative pertinenze (art. 817 c.c.), di eventuali diritti e servitù sullo stesso gravanti. 2. A tal fine sono necessari i seguenti dati: foglio; particella e sub particella; categoria catastale; classe; consistenza; superficie; classificazione; confini; numero atto d acquisto, data, repertorio ed estremi della registrazione; trascrizione (numero della registrazione) e data. 3. Gli ultimi due punti naturalmente non vengono in considerazione per i beni appartenenti a titolo originario al demanio o al patrimonio dell Ente indipendentemente da un fatto giuridico acquisitivo. 4. Nel quadro conoscitivo dell immobile da alienare vanno compresi anche gli elementi che ne regolano la sua utilizzazione e destinazione futura. ART. 9 - ALIENAZIONE DI IMMOBILI: MODALITÀ DI INDIVIDUAZIONE DEL CONTRAENTE 1. Alle alienazioni immobiliari contemplate dal presente Regolamento si procede mediante procedura ad evidenza pubblica secondo le forme dei D. Lgs. nr. 163/ Fermo restando quanto disposto dai precedenti artt. 2 e 4, la procedura viene indetta con determinazione del Responsabile del patrimonio, con la quale individua il bene, approva il bando di gara ed impegna la spesa per le pubblicazioni. Pagina 4
6 3. La procedura per la scelta del contraente è individuata in modo da garantire il rispetto di principi d imparzialità, trasparenza, efficacia ed efficienza dell azione amministrativa, nonché la concorrenza e la parità di trattamento dei soggetti partecipanti alla gara. 4. La vendita del bene si realizza anche mediante trattativa privata intendendosi per tale la procedura secondo cui l Amministrazione negozia la vendita del bene direttamente con uno o più interlocutori. La trattativa è ammessa nelle seguenti ipotesi: a) allorché siano andate deserte precedenti gare ovvero siano state presentate unicamente offerte irregolari o non valide; b) quando l alienazione, qualunque sia il valore dell immobile, venga disposta a favore dello Stato, Regione, Provincia, Comune e degli altri enti pubblici o consorzi di enti pubblici; c) quando la cessione dell immobile, qualunque sia il valore dello stesso, sia finalizzata ad una operazione di permuta con un bene, di proprietà di soggetti pubblici o privati, che l Amministrazione ritenga necessario acquisire per il perseguimento delle proprie finalità di pubblico interesse. ART GARANZIE E CAUZIONE 1. Il Comune assume nei confronti dell acquirente tutte le garanzie di legge e dichiara la sussistenza o meno di iscrizioni ipotecarie e trascrizioni pregiudizievoli, di privilegi anche fiscali e di diritti reali parziali a favore di terzi. 2. La parte acquirente viene immessa nel possesso legale del bene alienato a tutti gli effetti utili e onerosi dalla data di stipulazione del contratto. 3. Nessuno offerente può partecipare alla procedura ad evidenza pubblica se non comprovi di aver depositato, presso la Tesoreria Comunale, nei modi e tempi stabiliti dal bando o avviso di vendita, la cauzione provvisoria richiesta nel bando di gara. 4. La cauzione prodotta dall aggiudicatario a garanzia dell offerta ha natura di caparra confirmatoria ai sensi dell art C.C. e sarà considerata in acconto sul prezzo di aggiudicazione all atto della stipula del contratto. 5. La cauzione potrà essere ritenuta a favore dell amministrazione comunale nel caso in cui l aggiudicatario sia dichiarato decaduto dall aggiudicazione per inadempienze rispetto al bando di gara. 6. L ufficio competente provvede sollecitamente allo svincolo della cauzione per i concorrenti non aggiudicatari. ART OFFERTE PER PROCURA 1. Sono ammesse offerte per procura. La procura deve essere speciale, redatta per atto pubblico, o per scrittura privata con firma autenticata dal notaio e sarà allegata al verbale d asta. 2. Qualora le offerte siano presentate o fatte a nome di più persone, queste si intendono obbligate in solido. ART STIPULAZIONE DELL ATTO DI COMPRAVENDITA 1. Entro il termine stabilito dal bando di gara o comunicato dall Amministrazione, l acquirente dovrà provvedere al pagamento del residuo prezzo presso la Tesoreria Comunale, che ne rilascerà quietanza. 2. Adempiuto quanto sopra, l acquirente dovrà comunicare con congruo anticipo, mediante lettera Raccomandata A/R, al responsabile del Patrimonio che interverrà nella stipula del contratto, la data di stipula ed il nominativo ed indirizzo del notaio rogante. La stipula dovrà avvenire comunque entro e non oltre il termine perentorio previsto dal bando di gara. Scaduto tale termine l aggiudicatario verrà considerato rinunciatario all Pagina 5
7 acquisto senza giustificato motivo e risolvere il contratto per inadempimento incamerando il relativo deposito cauzionale. 3. Dal giorno della sottoscrizione del contratto di compravendita, l acquirente subentrerà nel possesso materiale del bene acquistato, ed in tutti i diritti, obblighi ed azioni spettanti al Comune, nonché nell obbligazione del pagamento delle imposte e di ogni altro onere, salvo casi particolari. ART PERMUTA 1. Quando concorrano speciali circostanze di convenienza o di utilità generale è possibile procedere alla permuta, mediante trattativa privata con Enti pubblici e/o soggetti privati, di beni immobili patrimoniali disponibili. 2. La permuta, qualora non sia ricompresa nel Piano delle Alienazioni, deve essere approvata con deliberazione consiliare nella quale vengono evidenziate le motivazioni della scelta di permutare gli immobili, l interesse prevalente che giustifica l acquisizione da parte dell Amministrazione del bene di proprietà altrui ed il carattere recessivo del bene pubblico destinato ad essere trasferito ad altri. 3. La permuta, sempre preceduta da apposita stima, può avvenire a parità di valore o con conguaglio in denaro. 4. Nell eventualità che la trattativa si concluda con la previsione di un conguaglio economico a carico dell Ente l amministrazione, prima di decidere in via definitiva, valuta la convenienza dell operazione rispetto ad altre soluzioni alternative. Di tale evenienza ne viene data preventiva informazione alla controparte. 5. Nel provvedimento che autorizza la permuta viene determinato da parte dell Amministrazione l uso e la destinazione pubblica dei beni che si acquisiscono con la permuta. ART PRELAZIONE 1. Ove il bene oggetto di vendita sia gravato da diritto di prelazione, la circostanza deve essere precisata nell avviso d asta, senza comunque necessità di indicare il soggetto avente titolo alla prelazione, e l aggiudicazione dovrà essere notificata nei modi previsti dalle disposizioni di legge in materia. 2. Ove, con riferimento alla specifica tipologia di immobile oggetto di vendita, non sussistano particolari disposizioni in materia di esercizio del diritto di prelazione, si applicherà la seguente procedura: l offerta risultante dall esito della procedura di vendita dovrà essere formalizzata tramite notifica all interessato e contenere l indicazione del prezzo richiesto, delle condizioni alle quali la vendita dovrà essere conclusa e l invito specifico ad esercitare o meno il diritto di prelazione nel termine perentorio di trenta giorni dalla data di notifica, salvo che il titolo da cui la prelazione deriva non stabilisca un termine diverso; l accettazione dell offerta alle condizioni prospettate deve avvenire con atto notificato al Comune e contenente, ove richiesta, la prova della costituzione della cauzione di importo pari a quella prevista nel bando di gara. La cauzione, qualora non sia versata in Tesoreria, può essere costituita anche da fideiussione bancaria o assicurativa; in tal caso la fideiussione deve espressamente prevedere la rinuncia al beneficio dell escussione del debitore principale e la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta del Comune. 3. Ove il diritto di prelazione spetti a più soggetti, qualora anche uno solo dei medesimi manifesti la volontà di esercitare la prelazione, nessun diritto potrà vantare l aggiudicatario dell incanto nei confronti dell Amministrazione. 4. Qualora uno solo degli aventi diritto eserciti la prelazione, l intero immobile oggetto della vendita sarà al medesimo attribuito in proprietà piena ed esclusiva. Qualora due o più aventi diritto esercitino la prelazione, l Pagina 6
8 immobile sarà attribuito in comproprietà agli stessi, in quote uguali, il cui numero sarà pari a quello degli aventi diritto che abbiano esercitato la prelazione. ART ALIENAZIONE DI BENI IMMOBILI CONGIUNTAMENTE ALL ESECUZIONE DI LAVORI PUBBLICI 1. Si applicano le disposizioni di cui agli artt. 53, comma 6 e seguenti e 128, comma 4, del D. Lgs. 12 aprile 2006, nr. 163, nonché l art. 83 del D.P.R. 21 dicembre 1999, nr ART PUBBLICITA' DEL REGOLAMENTO E DEGLI ATTI 1. Copia del presente regolamento, a norma dell' art. 22 della Legge 7 agosto 1990, nr. 241, sarà tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento. ART RINVIO DINAMICO 1. Le norme del presente regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute norme vincolanti statali o regionali. In tali casi, in attesa della formale modificazione del presente regolamento, si applica la normativa sopra ordinata. ART ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento entrerà in vigore dopo la pubblicazione all albo pretorio on line dell Ente per 15 giorni consecutivi successivi all intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione. Pagina 7
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