EcoDomus. Energia. Andrea Gasparella LA CERTIFICAZIONE DEI FABBRICATI. Università degli studi di Padova

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1 LA CERTIFICAZIONE DEI FABBRICATI Andrea Gasparella Università degli studi di Padova

2 1. Il contesto: l energia nel settore degli edifici 2. Il quadro legislativo 3. Criteri generali per la certificazione Ecodomus 4. La procedura di certificazione 5. La definizione delle classi e il metodo di calcolo 6. Incentivazioni : le misure di accompagnamento 7. Alcuni esempi

3 1) Il contesto: l energia negli edifici Usi elettrici obbligati 13% Cottura 6% Consumi del settore residenziale Veneto (elab. dati ENEA) Acqua Calda Sanitaria 11% Riscaldamento 70%

4 1) Il contesto: l energia negli edifici Superficie utile (milioni di m 2 ) 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0, Abitazioni in nuovi edifici residenziali Ampliamenti Permessi di costruire Veneto (dati Istat)

5 1) Il contesto: l energia negli edifici Risparmi (milioni di Sm 3 di gas) Risparmi equivalenti di gas Veneto

6 1) Il contesto: l energia negli edifici Quali le ricadute sul territorio Veneto? Trend di riduzione: oltre 19 milioni di m 3 all anno Obiettivo di risparmio in 10 anni: circa 190 milioni di m 3 di gas (il 6% dei consumi attuali di gas attribuibili al settore) Riduzione delle emissioni di anidride carbonica: tonnellate Ciascuno è responsabile dell emissione di circa 8 t/anno di CO2, 1,2 t/a per consumi energetici relativi riscaldamento e produzione di a.c.s. Per centrare l obiettivo di Kyoto dobbiamo risparmiare circa 0,8 t/a a testa.

7 2) Il quadro legislativo Direttiva Europea 2002/91 Sulla prestazione energetica degli edifici: certificazione energetica Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005: - certificazione edifici nuovi e demolizioni/ristrutturazioni esistenti > 1000 m2 - recepimento nazionale - clausola di cedevolezza Decreto Legislativo n. 311 del 29 dicembre certificazione esistenti trasferiti a titolo oneroso - alle regioni entro il 2008 l applicazione di un sistema di certificazione Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria)

8 3) Criteri generali per la certificazione Ecodomus presupposti fondamentali: impostazione metodologica coerente con le indicazioni normative nazionali ed europee metodo di calcolo semplice e privo di margini di arbitrarietà interpretativa garanzia della corrispondenza tra le dichiarazioni progettuali e le realizzazioni contatto con il territorio in una logica di corretta interpretazione del tessuto locale e di integrazione e sintesi delle differenti peculiarità

9 Edifici esistenti Edifici nuovi e ristrutturazioni EcoDomus. 4) Procedura di certificazione Ecodomus Casi standard Casi speciali - dati progettuali - calcolo - verifiche Procedura semplificata per strutture standard Procedura standard Procedura dettagliata - dati geometrici - check list strutture - dati di consumo (edifici esistenti) - dati geometrici - dati strutturali - dati geometrici - dati strutturali Foglio di calcolo Relazione di calcolo EN Ricezione e verifica di progetto verifiche di cantiere Valutazione verifica di progetto verifiche di cantiere PROVINCIA DI VICENZA Rilascio certificato

10 5) La definizione delle classi e del metodo di calcolo

11 5) La definizione delle classi e del metodo di calcolo Allegato M del D. Lgs. 311/06 UNI EN Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento e dalle norme ad essa complementari: UNI EN ISO 6946 Componenti e elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo. UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica Metodo semplificato UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore attraverso il terreno - Metodi di calcolo UNI EN ISO Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita di calore per trasmissione - Metodo di calcolo UNI EN ISO Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento

12 5) La definizione delle classi e del metodo di calcolo PROVINCIA DI VICENZA

13 6) Incentivazioni: le misure di accompagnamento Opportuno il coordinamento territoriale: evitare disomogeneità di trattamento che possano originare distorsioni del mercato locale. Preferibile che le eventuali prescrizioni relative alle singole caratteristiche quali la trasmittanza termica minima, il rendimento minimo degli impianti, ecc. vengano lasciate ad azioni normative coordinate sul territorio, piuttosto che alla scelta dei singoli enti locali. In più: - Targa - Premio - Corsi di formazione - Promozione del marchio

14 16.36 mq PRIMO PIANO A PIANOTERRA A SEZIONE A-A mq 3.10 mq mq 4.50 mq mq 6.06 mq 6.80 m 7.1 m EcoDomus. ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B? Edificio unifamiliare/schiera 8.7 m 2.70 m A A

15 ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B? Le valutazioni condotte, considerati solamente interventi sul livello di isolamento, consentono di affermare che si tratta di: - aumentare lo spessore di isolante termico di pareti e copertura arrivando a trasmittanze intorno a 0,3 W /(m 2 K) (da 5 cm D.Lgs 192/05 a 12 cm di isolante, se il laterizio non ha particolari prestazioni termiche) - diminuire la trasmittanza termica dei serramenti (da 2,5 W/(m 2 K) a 1,5 W/(m 2 K)) con il ricorso a vetrate bassoemissive con gas - correggere i ponti termici

16 ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B?

17 ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B? Edificio unifamiliare Fabbisogno annuale di energia primaria kwh/m D C B A 143,8 104,1 97,6 55,3 0 Isolamento standard discontinuo Isolamento superiore discontinuo Isolamento standard continuo Isolamento superiore continuo Riscaldamento Acqua calda

18 ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B? Edificio a schiera 160 D Fabbisogno annuale di energia primaria kwh/m C B A 112,6 83,5 68,7 44,6 0 Isolamento standard discontinuo Isolamento superiore discontinuo Isolamento standard continuo Isolamento superiore continuo Riscaldamento Acqua calda

19 ALCUNI ESEMPI Come arrivare alla classe B? extraspesa extracosto totale superf. extraspesa totale Risparmio Risparmio totale Costo gas Risparmi o annuo Pay-back semplice /m 2 m 2 kwh/m 2 m 3 /m 3 anni Unifamiliare + 7 cm di isolante bassoemiss. con gas , ,5 830,17 0, ,4 Multifamiliare +7 cm di isolante bassoemiss. con gas , ,0 2551,48 0, ,4

20 ALCUNI ESEMPI E alla classe A? Per l edificio a schiera è possibile intervenire con l installazione di 12 m 2 (3 m 2 per unità abitativa) di collettori solari, con una spesa di circa Si arriva ad un consumo di 30 kwh/m 2 (1 m 3 di gas fornisce circa 9,6 kwh, perciò si hanno circa 3 m 3 di gas per m 2 di superficie) Per l edificio unifamiliare 4 m 2 di collettori consentono di passare da 55,3 a circa 40 kwh/m 2. La classe A richiede qualcosa in più, come ad esempio l installazione di pompe di calore geotermiche.

21 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

22 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI) Superficie utile: 240 m 2 Tasmittanza involucro opaco: 0,195 W/(m 2 K) Trasmittanza comp. vetrate: 0,881 W /(m 2 K) Collettori solari termici: 4,6 m 2 Pompa di calore geotermica: 1,5 kw Clima: Zona E 2693 GG

23 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

24 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

25 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

26 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

27 Edificio residenziale Comune di Santorso (VI)

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