ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2013
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- Federica Ceccarelli
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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE T. CATULLO - BELLUNO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio Sanitari Liceo Artistico Distretto Scolastico n. 3 - Presidenza e Segreteria: Via Garibaldi, Belluno Tel Fax C.F info@istitutocatullo.it ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2013 CLASSE 5 F TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA a.s. 2012/2013
2 INDICE PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 5 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 6 - analisi della classe - livello comportamentale; 6 - definizione degli obiettivi comportamentali 6 - obiettivi cognitivi trasversali 7 - obiettivi disciplinari specifici contenuti 7 - valutazione e verifica; 7 - attività interdisciplinari svolte; 8 - attività integrative svolte; 9 - attività di orientamento; 9 ELENCO DOCENTI 9 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA (PROGRAMMI E RELAZIONI FINALI) 10 ITALIANO 10 STORIA 13 MATEMATICA 14 EDUCAZIONE FISICA 21 RELIGIONE 24 INGLESE 26 PICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE 30 PROGETTAZIONE GRAFICA 34 PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA 36 TECNICA FOTOGRAFICA 40 STORIA DELL ARTE 43 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 47 RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) 48 2
3 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Catullo, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E dedicato a Tomaso Catullo ( ), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell amministrazione e nella contabilità d impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di addetti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo quattro indirizzi scolastici: Aziendale, Turistico, Socio-Sanitario e della Grafica Pubblicitaria. L Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto L edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta Favola, oggi Borgo Garibaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell intaglio in legno e della scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l Istituto fu trasformato in Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie 3
4 d istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l istruzione tecnica dall elementare, affidava l intero peso economico dell istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". I risultati conseguiti da questa scuola nel corso della sua storia si possono desumere dalle medie dei frequentanti e dei promossi, e dal positivo collocamento che i licenziati hanno potuto trovare nei diversi rami delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private. Oggi, in stato di grave carenza occupazionale, sarebbe troppo bello affermare che tutti i neo-diplomati della nostra scuola vengono adeguatamente assorbiti dal mondo del lavoro; ci piace di più sottolineare che sono in aumento coloro che trovano occupazione coerente con il proprio diploma e quelli che continuano la loro formazione all Università. 4
5 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DELLA GRAFICA PUBBLICITARIA E DELLA FOTOGRAFIA La figura del tecnico grafico pubblicitario è già delineata nei percorsi formativi previsti dalla Regione Veneto. Egli è l interfaccia tra aziende di stampa e committenza, con la funzione di interprete e mediatore delle rispettive esigenze. Trova così collocazione possibile su entrambi i versanti: dialoga con i responsabili delle principali funzioni aziendali e con i fornitori ed è responsabile tecnico del contatto con il fornitore/cliente. E in grado di operare in modo autonomo o in stretta relazione con lo staff creativo/commerciale in aziende di varie dimensioni che producono o commissionano materiale stampato. Egli deve: conoscere i materiali, processi, problemi, limiti e possibilità per le diverse tecniche di produzione di stampati e affini; deve saper gestire una commessa. interpretare le indicazioni dello staff creativo/committente, sul piano grafico, estetico, funzionale e dei costi. collaborare con la stesura dei preventivi. saper definire i tempi per la realizzazione del prodotto a stampa. curare la fase di realizzazione distribuendo ruoli e compiti alle varie sezioni delle aziende di produzione. seguire lo sviluppo e la produzione compiendo verifiche successive con la committenza (staff creativo) con particolare attenzione ai difetti tecnici delle lavorazioni. verificare la corrispondenza ad un progetto di qualità. saper verificare i consuntivi di spesa e la corrispondenza alle specifiche dei preventivi. QUADRO ORARIO CLASSI Discipline I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia Matematica informatica Lingua inglese Diritto economia 2 2 Scienze della terra e biologia 3 3 Scienze motorie e sportive Storia dell arte Disegno grafico e progettazione grafica Disegno professionale 5 5 Comunicazioni Visive 4 Tecnica e pianificazione pubblicitaria Tecnica fotografica Psicologia della comunicazione 2 2 Religione cattolica o alternative Totale ore settimanali
6 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE Composizione della classe La classe V F è composta da 19 alunni (13 femmine e 6 maschi); uno di questi presenta difficoltà di apprendimento, ma segue comunque il programma curricolare per tutte le discipline (pur limitatamente agli obiettivi minimi). Non ci sono ripetenti del quinto anno. Il gruppo classe si presenta rispettoso, ben coeso, improntato ad un certo autocontrollo; altro aspetto positivo da evidenziare è la frequenza scolastica che negli anni si è mantenuta regolare. Oltre a ciò, va riconosciuto il giusto merito di alcuni allievi che, nel corso del triennio superiore, hanno sempre offerto positivi esempi, stimolando così gli elementi più deboli della classe. Nel complesso, l impegno e la partecipazione sono stati mediamente costanti. Nel corso dell ultimo anno scolastico, il contributo al dialogo educativo offerto dagli alunni è risultato senz altro soddisfacente: discreto il numero e la qualità degli interventi dal posto, generalmente buona la disponibilità ad interagire con gli insegnanti. I rapporti tra gli studenti sono apparsi pressoché sempre corretti. La classe, che nei primi due anni dell ultimo triennio appariva costituita da un insieme di tanti piccoli gruppetti non molto interagenti tra loro, nel corso del corrente anno scolastico è apparsa molto migliorata; tra gli allievi si è manifestata una maggiore naturale disponibilità alla reciproca collaborazione (percepita come importante valore aggiunto da non sottovalutare). È il caso tuttavia di evidenziare come, in base alle diverse inclinazioni e motivazioni personali, gli allievi della classe possano ritenersi sostanzialmente ripartiti in tre gruppi piuttosto omogenei. Un gruppo capace, con buona preparazione, in grado di produrre, se richieste, anche interpretazioni ed elaborazioni personali dei problemi. Un altro gruppo di alunni dalle discrete capacità che, in base ad una attività di studio anche domestico regolare, ha raggiunto una preparazione sostanzialmente discreta; infine, un gruppo di allievi, meno numeroso, che si attesta su livelli di sufficienza, con qualche maggiore difficoltà, soprattutto nella matematica e nelle materie tecniche. Tali difficoltà, in genere dovute a carenze pregresse e ad un impegno altalenante, sono state in parte superate. I rapporti con gli insegnanti si sono sempre mantenuti assolutamente corretti. Per quanto riguarda la continuità didattica, si segnala che, nell ultimo anno scolastico, sono cambiati gli insegnanti di Psicologia delle comunicazioni e di Storia dell arte. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Gli obiettivi programmati dal consiglio di Classe sono stati i seguenti: 1. AUTOREALIZZAZIONE ED ARRICCHIMENTO INDIVIDUALE 6
7 - acquisire la coscienza che è possibile aumentare le proprie conoscenze e migliorare le proprie prestazioni professionali e culturali. Acquisito da una parte della classe; - dimostrare una certa autonomia di giudizio e spirito critico. Acquisito da una parte della classe. - operare proficuamente ed autonomamente nei vari contesti disciplinari. Acquisito da una parte della classe. 2. PROMOZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITA Aumentare la propria autonomia di giudizio e consolidare la percezione della responsabilità individuale e comune nel momento in cui si operano scelte insieme. Acquisito e praticato da tutti gli allievi. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Gli obiettivi cognitivi trasversali si riferiscono all acquisizione da parte degli allievi di strategie utili all apprendimento e all acquisizione di competenze di valore generale considerate pre-requisiti. - saper comprendere ed utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico delle varie discipline, esprimendosi in modo chiaro e corretto. Questa competenza è da considerarsi raggiunta anche se, per alcuni allievi permangono difficoltà in alcune discipline. - saper comprendere un testo o un immagine, saperne individuare gli aspetti fondamentali e saperne esporre i punti più significativi. Raggiunto. - saper programmare i tempi dello studio. Parzialmente raggiunto. - essere in grado di stabilire relazioni tra causa ed effetto. Parzialmente raggiunto. OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF. Le tipologie degli strumenti di verifica sono varie: test strutturati vero falso, con domande a risposta multipla, a risposta aperta, collegamenti e completamenti, volte a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nel utilizzare tali conoscenze al fine di risolvere semplici quesiti. Le verifiche orali che consistono in interrogazioni volte a valutare il grado di competenza linguistica e la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. Le verifiche scritte volte a valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e le competenze consolidate e la capacità di costruire testi con registri diversi (temi, articoli di giornale, relazioni tecniche) coltivando, in particolare, a competenza a costruire brevi relazioni sintetiche o report. 7
8 Le modalità e strategie per il recupero sono state le seguenti: attività aggiuntive pomeridiane (laddove possibile), sportello didattico e attività di consolidamento e recupero durante le ore curricolari. ATTIVITA INTERDISCIPLINARl SVOLTE Segue elenco descrittivo delle attività interdisciplinari svolte: - Progetto Teatro : partecipazione a spettacoli teatrali (Pirandello; La patente, L uomo dal fiore in bocca ); - Progetto Openpics : concorso di cultura fotografica organizzato dal salone internazionale. NEW DESIGN 2013: progettazione di un prodotto innovativo. R4ART SHOPPER: progettazione di una shopper biodegradabile a scopo pubblicitario. PUBBLICITA PROMOZIONALE PER L ISTITUTO CATULLO: progettazione nuovo pieghevole, copertina pof, locandine per scuola aperta. BIBLIOTECA CIVICA DI BELLUNO: realizzazione di locandine in occasione di conferenze. ILLUSTRAZIONI DI SUPPORTO PER ACCOMPAGNARE UN OPERA MUSICALE DEL MAESTRO COMPOSITORE DIEGO DE PASQUAL. SAMARCANDA E I SUOI 20 ANNI: realizzazione della grafica, visual e slogan, da stampare su magliette a scopo pubblicitario. CONCORSO EUROPEO PER LA MIGRAZIONE IN EUROPA: realizzazione di materiale pubblicitario con manifesti, foto, locandine REALIZZAZIONE DI UN PIEGHEVOLE PER L ORIENTAMENTO ALL UNIVERSITA indetto dalla PROVINCIA DI BELLUNO: materiale pubblicitario per promuovere una serie di incontri, rivolto ai diplomandi, in vista della scelta universitaria. REALIZZAZIONE DI UN MANIFESTO IN MEMORIA DI FEDERICA, alunna dell istituto Catullo. ALLESTIMENTO MOSTRE GALLERIA 4 ARCHI DELL ISTITUTO CATULLO FESTA DELLO SPORT: realizzazione della grafica da stampare su magliette in occasione della festa dello sport di fine anno scolastico. ORIENTAMENTO GIOB ORIENTA : viaggio di studio a Verona in occasione di orientare gli alunni alla scelta universitaria e all inserimento nel mondo del lavoro. PERCORSO FORMATIVO DI ASL NEL BIENNIO Progettazione tesina di maturità CONCORSO OPEN PICS : realizzazione di una serie fotografica illustrativa di libri letti. Collaborazione con il comitato RETE DI SOLIDARIETA, indetto dalla Presidente Anna Orsini, per la progettazione del logotipo aziendale e del manifesto a scopo divulgativopubblicitario. I concorsi e le collaborazioni con gli enti sono state seguite della prof. Furnari Nicoletta, nella disciplina di progettazione grafica. 8
9 ATTIVITA INTEGRATIVE SVOLTE VISITE STAGE VIAGGIO DI STUDIO Periodo Attività Docente referente Novembre Visita a Verona (22^ Mostra-convegno 2012 nazionale Job & Orienta ) Furnari, Protti Incontro in preparazione al viaggio Pompanind istruzione Comar Incontro in preparazione al viaggio Chiericatod'istruzione Cason Marzo 2013 Viaggio di istruzione ad Amsterdam Segantin ATTIVITA DI ORIENTAMENTO Gli alunni intenzionati a proseguire il percorso di studi dopo il conseguimento del diploma sono stati autorizzati a recarsi autonomamente o in gruppo in visita agli Atenei universitari, alle Accademie o Scuole di specializzazione nei giorni dedicati all orientamento dai singoli istituti. Una di tali attività di orientamento è stata svolta in questa scuola nello scorso mese di aprile. ELENCO DOCENTI MATERIA ITALIANO STORIA MATEMATICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE INGLESE PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE PROGETTAZIONE GRAFICA PIANIFICAZIONE PUBBLICITARIA TECNICA FOTOGRAFICA STORIA DELL ARTE SOSTEGNO DOCENTE Bortoluzzi Francesca Bortoluzzi Alessandro De Gasperin Daniele Sciaramenti Anna Maria Pasquali Paula Ferrigno Rita Carmela Furnari Nicoletta Segantin Tarcisio Protti Raffaella Pompanin Irene Panarello Antonino 9
10 Docente: Francesca Bortoluzzi ore settimanali: Relazione finale ITALIANO E STORIA 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe V F si presenta come un gruppo coeso e rispettoso, improntato ad un certo autocontrollo, capace di conformarsi alle regole della convivenza democratica e della disciplina scolastica. Il numero relativamente ridotto degli alunni ha permesso di instaurare un rapporto più che discreto con l insegnante e l attuazione di percorsi formativi anche personalizzati, in modo da assecondare e soddisfare le curiosità dei singoli a beneficio del gruppo. Numerose le iniziative di approfondimento personale della materia soprattutto da parte di alcune allieve che, nel corso degli anni, hanno sempre offerto esempi positivi ai compagni e hanno avuto il merito di stimolare e trainare gli elementi meno motivati della classe. La frequenza scolastica negli anni si è mantenuta abbastanza regolare. La classe ha anche partecipato al concorso fotografico Open Pics indetto dal salone del libro di Torino, dimostrando impegno e partecipazione notevoli. Andamento didattico L andamento didattico è stato regolare e soddisfacente, soprattutto per l orale. Va segnalato, per la maggior parte degli alunni, un percorso di maturazione e di crescita adeguato e confortante anche se, in alcuni casi, permane qualche difficoltà allo scritto; impegno e studio si sono mantenuti generalmente costanti. Metodi d insegnamento utilizzati Lezione frontale Discussione guidata Approfondimenti personali Mezzi utilizzati Libri di testo in dotazione Materiale fornito dall insegnante Audiovisivi Spazi del percorso formativo Aula Biblioteca 10
11 Criteri e strumenti di valutazione ITALIANO Griglie di valutazione per la prova scritta di italiano (riportate in copia nelle pagine seguenti). Valutazione per l orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la sufficienza: 1. saper esporre in modo corretto, organico e coerente; 2. saper svolgere autonomamente l analisi del testo; 3. conoscere ed individuare le tematiche fondamentali dei movimenti letterari; 4. conoscere, individuare e contestualizzare il nucleo centrale del pensiero e ricordare le opere principali di un dato autore; 5. avere un idea chiara e coerente della disposizione storica e cronologica di correnti, autori e opere. STORIA Griglie di valutazione apposite (concordate con il Dipartimento di lettere) per ogni verifica scritta valida per l orale. Valutazione della prova orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la sufficienza: 1. conoscere e individuare gli elementi fondamentali dei movimenti storici analizzati; 2. disporre cronologicamente i fatti; 3. saper cogliere cause e conseguenze dei movimenti storici; 4. saper fare collegamenti interdisciplinari; 5. saper esprimersi in modo chiaro e corretto. Belluno, 14 maggio 2013 L Insegnante (Francesca Bortoluzzi). 11
12 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE ITALIANO LINGUISTICA E ATTIVITA PRATICHE Analisi del testo narrativo e poetico (tipologia A della prima prova d esame). Saggio breve e articolo di giornale (tipologia B della prima prova d esame). STORIA DELLA LETTERATURA Settembre ottobre: Il Verismo italiano (alcuni cenni al Positivismo, al Realismo e al Naturalismo francese. Verga ( Rosso Malpelo, Fantasticheria, Libertà, La roba; Mastro don Gesualdo: alcuni passi; I Malavoglia: alcuni passi). Novembre - dicembre La poesia italiana tra Scapigliatura e ritorno al classicismo: cenni. La poesia italiana del primo Novecento: il Decadentismo, i Crepuscolari, il Futurismo. Gennaio - febbraio Pascoli ( La poetica del fanciullino, Lavandare, Novembre, X Agosto, Il lampo, Il tuono, La mia sera, Il gelsomino notturno, Nebbia). Marzo Gozzano (cenni). D Annunzio ( La sera fiesolana, La pioggia nel pineto). Marinetti (Il Manifesto futurista). Aprile Pirandello (Il sentimento del contrario: un passo; Novelle: Il treno ha fischiato, Lumie di Sicilia, La patente, L uomo dal fiore in bocca; Il fu Mattia Pascal: alcuni passi; Uno, nessuno, centomila:alcuni passi; Così è( se vi pare): alcuni passi; Sei personaggi in cerca d autore: alcuni passi). Maggio Svevo ( La coscienza di Zeno: alcuni passi). Dopo il 15 maggio La poesia tra le due guerre: l Ermetismo e le altre voci poetiche. Ungaretti (Veglia, Sono una creatura, I fiumi, S. Martino del Carso, Soldati, Fratelli). Quasimodo (Ed è subito sera, Alle fronde dei salici, Uomo del mio tempo). Montale ( I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Non chiederci la parola, Non recidere, forbice, quel volto, Ho sceso, dandoti il braccio). Manuale: A. DENDI - S. RE, MODULI E MODELLI LETTERARI voll.1, 2 Signorelli Belluno, 14 maggio 2013 L Insegnante (Francesca Bortoluzzi) In rappresentanza degli alunni 12
13 STORIA Settembre:Ripasso del programma dell anno precedente, con particolare attenzione alla nascita del Fascismo e del Nazismo Ottobre. LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1. La guerra in Europa 2. La guerra nel Pacifico 3. Le grandi vittorie alleate tra il 42 e il La guerra in Italia 5. Il crollo del Terzo Reich 6. La fine della guerra nel Pacifico Novembre: LE RESISTENZE IN EUROPA 7. I termini fondamentali 8. Guerra di massa e guerra partigiana 9. La seconda guerra mondiale come guerra civile. 10. Le Resistenze e il rapporto con gli alleati. 11. La nascita dei movimenti Dicembre. LA DISTRUZIONE DEGLI EBREI 1. Olocausto e Shoa 2. Dalle leggi di Norimberga alla notte dei cristalli 3. I ghetti 4. Le operazioni mobili di massacro 5. Deportazione e sterminio 6. Le responsabilità Gennaio - Febbraio DALL ALLEANZA ANTI FASCISTA ALLA GUERRA FREDDA 1. Le conseguenze della guerra 2. Il nuovo ordine economico 3. La nascita dell ONU e il nuovo diritto internazionale. 4. I trattati di pace 5. L Europa orientale 6. Bipolarismo e guerra fredda 7. La nascita delle due Germanie Marzo Aprile: LA GUERRA FREDDA 1. Le origini della guerra fredda 2. La distensione Maggio: RIPASSO Manuale:A. BRANCATI- T. PAGLIARINI, LE VOCI DELLA STORIA 3,La Nuova Italia Belluno, 14 maggio 2013 L Insegnante (Francesca Bortoluzzi) In rappresentanza degli alunni. 13
14 MATEMATICA Docente: Alessandro Bortoluzzi ore settimanali: 3 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE La classe risulta abbastanza omogenea. Essa ha sempre mantenuto nel corso dell Anno scolastico un comportamento corretto, educato e rispettoso dei ruoli, dimostrando costante disponibilità al dialogo educativo. L impegno nello studio domestico si è rivelato mediamente più che sufficiente, anche se piuttosto altalenante e, non di rado, caratterizzato da un approccio agli argomenti mnemonico e parziale. Solo per due o tre allievi l impegno profuso è stato eccessivamente discontinuo e quindi inadeguato. Nel corso del primo mese dell Anno scolastico si è provveduto ad un intensa attività di rinforzo-recupero dei prerequisiti necessari allo svolgimento del previsto programma curricolare (obiettivi afferenti alle disequazioni, alla topologia su R ed alle funzioni reali vedansi Unità didattiche 1-0, 2-0 e 3-0 più avanti descritte). Nei mesi successivi si è dato corso allo svolgimento degli argomenti di programma. Più volte nel corso dell Anno scolastico, si è reso necessario ritornare su argomenti già trattati; ciò nel tentativo di colmare lacune essenzialmente dovute a difetti di attenzione in classe e/o al tipo di studio domestico. Il profitto complessivo raggiunto dalla classe risulta mediamente più che sufficiente/discreto; in alcuni casi buono o ottimo. Metodologie d insegnamento, strumenti e mezzi utilizzati Al fine del raggiungimento degli obiettivi, si è proceduto per fasi. La prima fase è consistita in: - stimolo al dialogo ed alla partecipazione attiva; - analisi dello stato di fatto della classe attraverso domande e\o esercitazioni alla lavagna; - attività di rinforzo e recupero attraverso lo svolgimento dell apposito modulo 0. Riportata la classe ad un livello il più possibile omogeneo, si è dato corso alla seconda fase consistente nello sviluppo degli argomenti del programma. I metodi utilizzati sono stati vari. In particolare, si è fatto ricorso a: - lezione frontale (metodo espositivo); - discussione guidata (in particolare durante le interrogazioni); 14
15 - esercitazioni collettive e/o individuali. Ho sempre cercato di evitare il più possibile un apprendimento passivo e di tipo mnemonico; ciò a favore di un apprendimento essenziale ma consapevole. Gli strumenti utilizzati sono stati: - libro di testo ( Matematica per temi Elementi di analisi matematica tema Q ed. Il capitello); - appunti alla lavagna; - sintesi dei concetti esposti (scritte alla lavagna); - correzioni e discussioni alla lavagna degli esercizi assegnati per casa. Criteri e strumenti di valutazione Sono state condotte verifiche scritte di vario tipo (di tipo tradizionale, strutturate e semistrutturate) e verifiche orali. Per le verifiche scritte si è attribuito per ogni esercizio (o item) un punteggio grezzo parziale, funzione della complessità dell esercizio stesso e del tempo necessario per la sua risoluzione. La valutazione delle singole verifiche è stata quindi effettuata sulla base del punteggio grezzo totale (somma dei punteggi grezzi parziali degli esercizi risolti) associando ad esso un voto in decimi; ciò utilizzando spesso il seguente criterio di trasformazione: P Pmin V max Vmin Voto Vmin Pmax Pmin con: P min = punteggio grezzo totale minimo P max = punteggio grezzo totale massimo V min = voto minimo assegnato (a P min ) V max = voto massimo assegnato (a P max ) Ho sempre ritenuto opportuno fissare in partenza un L.A.R. ( limite di accettabilità del rendimento da comunicare agli allievi prima dell inizio della prova), cioè un limite (di punteggio grezzo totale) al di sotto del quale la prova non sarebbe stata considerata sufficiente (prova criteriale). La relazione tra P min e V min e tra P max e V max è stata quindi calibrata in modo tale da associare la sufficienza (voto=6) al punteggio grezzo totale corrispondente al prefissato L.A.R. Le verifiche orali sono state utilizzate in particolare per la verifica di alcuni specifici obiettivi, quali: la capacità di presentare in modo organico un argomento, la capacità di effettuare collegamenti o approfondimenti personali, il recupero di specifici singoli obiettivi. Belluno, 14 maggio 2013 L Insegnante (Alessandro Bortoluzzi) 15
16 2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE PROGRAMMA SVOLTO (Obiettivi e contenuti) MODULO 0: RINFORZO E RECUPERO U.D. 1-0 : DISEQUAZIONI E SISTEMI DI DISEQUAZIONI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Enunciare i principi di equivalenza delle disequazioni. Saper riconoscere e definire una disequazione lineare, di secondo grado o di grado superiore, fratta, sistemi di disequazioni. Competenze: Saper risolvere disequazioni lineari, di 2 grado, di grado superiore al 2, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni CONTENUTI: Principi di equivalenza delle disequazioni. Disequazioni di primo grado intere. Disequazioni di 2 grado intere: risoluzione algebrica. Disequazioni di grado superiore al secondo. Disequazioni fratte. Sistemi di disequazioni. U.D. 2-0 : TOPOLOGIA SU R OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di insieme dei numeri reali. Definizione di intervallo numerico (aperto, chiuso, limitato, illimitato). Definizioni di centro, raggio, lunghezza di un intervallo. Definizione di intorno. Definizione di punti interni, esterni e di frontiera di un intervallo. Competenze: Saper rappresentare gli intervalli e gli intorni. Saper calcolare centro, raggio, lunghezza di un intervallo. CONTENUTI Numeri reali. Intervalli numerici. Estremi superiore ed inferiore di un intervallo. Centro, raggio, lunghezza di un intervallo. Intorni di un numero e di un punto. Punti interni, esterni e di frontiera. U.D. 3-0 : LE FUNZIONI REALI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di funzione. 16
17 Definizione di funzioni empiriche, analitiche algebriche (razionali ed irrazionali, intere e fratte) e trascendenti. Definizione di dominio, condominio, insieme immagine. Definizione di f. suriettiva, f. iniettiva, f. biiettiva (o biunivoca o invertibile). Definizione di grafico di funzione. Definizione di intervalli di crescenza e decrescenza. Definizione di massimi e minimi relativi ed assoluti. Competenze: Riconoscere e classificare una funzione Precisare il concetto di funzione e riconoscerne le proprietà. Determinare di una funzione (dal grafico): dominio, immagine, segno, intervalli di crescenza e decrescenza, massimi e minimi. Determinare di una funzione (analiticamente): dominio, segno e grafico approssimativo. CONTENUTI: Concetto di funzione reale di variabile reale. Classificazione delle funzioni. Determinazione del dominio di una funzione: algebrica razionale e irrazionale. Determinazione del segno di una funzione: algebrica razionale e irrazionale. Determinazione (dal grafico) dell immagine, degli intervalli di positività, degli intervalli di crescenza e decrescenza, delle intersezioni con gli assi, dei massimi e dei minimi di una funzione. MODULO 1: LIMITI, FUNZIONI CONTINUE, ASINTOTI U.D. 1-1 : LIMITI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Concetto intuitivo di limite. Definizione di limite di una funzione (limiti finiti ed infiniti di una funzione in un punto ed all infinito). Competenze: Sapere determinare i limiti delle funzioni sulla base del loro grafico. CONTENUTI: Limite finito per una funzione in un punto. Limite infinito per una funzione in un punto. Limite destro e sinistro. Limite finito per una funzione all infinito. Limite infinito per una funzione all infinito. U.D. 2-1 : FUNZIONI CONTINUE E CALCOLO DEI LIMITI OBIETTIVI SPECIFICI : Conoscenze: Definizione di funzione continua. 17
18 Continuità delle principali funzioni (razionali intere e fratte, esponenziali, logaritmiche, irrazionali). Tipologie di discontinuità (1^, 2^ e 3^ specie). Teoremi fondamentali relativi alle operazioni con i limiti. Competenze: Riconoscere le funzioni continue. Individuare i punti di discontinuità e stabilirne la relativa tipologia. Calcolare i limiti (forme determinate). CONTENUTI: Definizione di funzione continua. Continuità delle principali funzioni. Tipologia dei punti di discontinuità delle funzioni. Teoremi fondamentali relativi alle operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti (forme determinate). U.D. 3-1 : LIMITI DI FORME INDETERMINATE (O DI INDECISIONE) OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Riconoscere una forma indeterminata (o di indecisione). Competenze: Eliminare la forma di indecisione (calcolo del limite). CONTENUTI: Forme indeterminate del tipo Metodi di calcolo di limiti di forme indeterminate. U.D. 4-1 : ASINTOTI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di asintoto. Competenze: Saper determinare le equazioni degli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui di una funzione. CONTENUTI: Asintoti orizzontali di una funzione. Asintoti verticali di una funzione. Asintoti obliqui di una funzione. MODULO 2: DERIVATE DI FUNZIONE U.D. 1-2 : DERIVATE OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Concetto di retta secante e tangente ad una curva in un punto. Definizione di rapporto incrementale e suo significato geometrico. Definizione di derivata e suo significato geometrico (derivate prima e seconda). Legame (teorema) continuità-derivabilità. 18
19 Regole di derivazione (funzioni elementari, somma, prodotto, quoziente, funzioni composte). Competenze: Interpretare geometricamente il significato di rapporto incrementale e di derivata. Confrontare derivabilità e continuità. Saper calcolare derivate. CONTENUTI: Concetto di retta tangente ad una curva in un punto. Rapporto incrementale e derivata. Legame continuità-derivabilità. Derivate di funzioni razionali elementari. Derivata della somma, di un prodotto e di un quoziente di funzioni. Derivata di una funzione composta. Derivate di ordine superiore. U.D. 2-2 : APPLICAZIONI DELLE DERIVATE OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizioni di retta tangente e perpendicolare ad una curva in un punto. Competenze: Determinare le equazioni della retta tangente e della retta perpendicolare ad una curva in un punto. CONTENUTI: Equazioni delle rette tangente e normale ad una curva. MODULO 3: STUDIO DI FUNZIONE (FUNZ. RAZIONALI INTERE E FRATTE) U.D. 1-3: FUNZ. CRESCENTI E DECRESCENTI, MASSIMI, MINIMI, FLESSI OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definizione di funzione crescente e decrescente. Definizione di massimi e i minimi relativi ed assoluti di una funzione. Definizione di concavità e convessità del grafico di una funzione. Definizione di punti di flesso di una funzione. Metodi per la ricerca di massimi e minimi relativi. Competenze: Saper determinare gli intervalli di positività e negatività di una funzione. Saper determinare i punti di intersezione del grafico di funzione con gli assi cartesiani. Saper determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione. Saper determinare i punti di massimo e minimo relativo di una funzione. Saper determinare gli intervalli di concavità e convessità di una funzione. Saper determinare i punti di flesso di una funzione. CONTENUTI: 19
20 Positività e negatività delle funzioni. Intersezioni con gli assi. Crescenza e decrescenza delle funzioni. Massimi e minimi assoluti e relativi. Metodi per la ricerca dei punti di massimo e minimo. Concavità e convessità. Punti di flesso. U.D. 2-3: GRAFICO DI FUNZIONE OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenze: Definire il grafico di una funzione. Competenze: Studiare le funzioni e saperne tracciare il grafico (dominio, segno, intersezione con gli assi, limiti, punti di discontinuità, asintoti, massimi e minimi, concavità e convessità, flessi). CONTENUTI: Studio di funzioni razionali intere e fratte. OBIETTIVI MINIMI Come stabilito a livello di programmazione di Dipartimento, sono stati considerati come minimi i seguenti obiettivi (necessariamente da raggiungere per una valutazione complessiva finale di sufficienza): saper calcolare limiti finiti e infiniti di funzioni algebriche intere e fratte; conoscere il concetto di derivata; saper calcolare la derivata di funzioni razionali intere e fratte; saper studiare e rappresentare il grafico di una funzione razionale, intera e fratta. Belluno, 14 maggio 2013 L Insegnante (Alessandro Bortoluzzi). In rappresentanza degli alunni 20
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