Tabella Inquinamento atmosferico di fondo Anno 2004 Tipo stazione (Dec. 2002/752/CE) Rete SO 2 (media anno µg/m 3 )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tabella 5.1.1 - Inquinamento atmosferico di fondo Anno 2004 Tipo stazione (Dec. 2002/752/CE) Rete SO 2 (media anno µg/m 3 )"

Transcript

1 5. STATO DELL AMBIENTE 5.1. Atmosfera La valutazione della qualità dell aria è riconducibile a due aspetti fondamentali: l inquinamento atmosferico di fondo, associato ai livelli medi dell inquinamento atmosferico su un lungo periodo di tempo, e l inquinamento atmosferico di punta, che riflette le fluttuazioni importanti ma brevi delle concentrazioni degli inquinanti nell aria durante episodi acuti di inquinamento. Inquinamento atmosferico di fondo In tabella sono riportati degli indicatori utilizzati per misurare l inquinamento atmosferico di fondo, relativamente all anno 2004: biossido di zolfo (SO 2 ), biossido di azoto (NO 2 ), monossido di carbonio (CO) particolato fine (PM 10 ) e ozono (O 3 ). Stazione di misura Tabella Inquinamento atmosferico di fondo Anno 2004 Tipo Zona (Dec. 2002/752/CE) Tipo stazione (Dec. 2002/752/CE) Rete SO 2 (media anno µg/m 3 ) NO 2 (media anno µg/m 3 ) CO (media anno µg/m 3 ) PM 10 (media anno µg/m 3 ) O 3 (AOT µg/m 3 ) Bergamo S.Giorgio Urbana Traffico Pubbl 58 2,2 46 Bergamo Meucci Urbana Traffico Pubbl Bergamo Garibaldi Urbana Traffico Pubbl ,6 Bergamo Goisis Suburbana Fondo Pubbl 29 1, Dalmine Urbana Traffico Pubbl 48 1,6 Costa Volpino Urbana Traffico Pubbl 18 1,7 Castigo Urbana Traffico Pubbl 30 Tavernola Suburbana Industriale Pubbl 8 37 Nembro Suburbana Traffico Pubbl 45 1,2 Ponte S.Pietro Urbana Traffico Pubbl 27 1,7 Seriate Urbana Traffico Pubbl Treviglio Urbana Traffico Pubbl ,8 Ciserano Suburbana Traffico Pubbl 21 1,7 47 Filago Marne Suburbana Industriale Priv Filago Centro Urbana Industriale Priv Osio Sotto Suburbana Fondo Priv Lallio Urbana Traffico Priv Valore per l anno ,6 - Standard normativi Valore per l anno Riferimenti DM 60/02 (prot. veget.) Fonte: ARPA Bergamo DM 60/02 (prot. salute) - DM 60/02 (prot. salute) D.Lgs.183/04 Se per il biossido di zolfo e monossido di carbonio non si evidenzia alcun genere di criticità, l analisi degli indicatori di lungo periodo per l anno 2004 mette in luce alcune significative criticità per gli altri inquinanti considerati: biossido di azoto (NO 2 ), articolato fine (PM 10 ) e ozono (O 3 ). 1 I valori di Bergamo Meucci, Treviglio e Filago Centro sono misurati con la tecnica SMC

2 Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO 2 ) si registra il superamento degli standard per l anno 2004 (52 µg/m 3 ) in 3 centraline: Bergamo S. Giorgio, Bergamo Garibaldi e Seriate, mentre in altre 4 stazioni viene superata la soglia prevista dal DM n. 60/2002 per il Si evidenzia pertanto un fenomeno di inquinamento di fondo significativo e diffuso per questo composto, che ha origine dal traffico veicolare e dai processi di combustione anche in presenza di combustibili puliti (metano, GPL). Per quanto riguarda il particolato fine (PM 10 ), in tre stazioni (Bergamo S.Giorgio, Treviglio e Filago Centro), è ampiamente superata la soglia prevista dal DM n. 60/2002 già per il 2004 (41,6 µg/m 3 ), mentre per la centralina di Bergamo Meucci la media annua è superiore allo standard previsto per il 2005 (µg/m 3 ) ma inferiore a quello per il Si evidenzia dunque, per questo inquinante, una situazione di inquinamento non particolarmente favorevole, specie se si tiene conto che, trattandosi di un fenomeno particolarmente accentuato nei mesi invernali, i valori medi sono incrementati dalla presenza di periodi dell anno con volumi di emissione minori e condizioni meteoclimatiche più favorevoli al rimescolamento. Per concludere, l unica stazione per la quale è calcolabile l indicatore AOT, introdotto dal D.Lgs. 183/2004 per valutare l inquinamento da ozono (O 3 ) sul lungo periodo, ai fini della protezione della vegetazione, è quella di Bergamo Goisis, nella quale si evidenzia un valore dell indicatore superiore al doppio di quello di riferimento. Nella figura è riportato l andamento temporale delle concentrazioni del biossido di zolfo (SO 2 ) dal 1992 al 2000; tale inquinante, diffuso negli scorsi decenni, mostra oggi una significativa diminuzione grazie alla massiccia diffusione di tecnologie finalizzate a prevenire l inquinamento o a ridurre le emissioni. Tra queste si possono citare il miglioramento della qualità dei combustibili, la pressoché totale sostituzione del carbone e la parziale sostituzione del gasolio con il metano. Nella figura sono invece riportati gli andamenti negli anni più recenti, oltre che del biossido di zolfo, degli inquinanti maggiormente critici: particolato fine e ozono. Se per la SO 2 si evidenzia un debole incremento, pur mantenendosi a livelli molto contenuti, per gli altri due inquinanti l andamento è sostanzialmente decrescente, anche se in modo molto debole per il PM 10, altalenante con una significativa diminuzione nell ultimo anno per l O 3. 2 Per il PM 10 l anno di entrata in vigore a regime del limite di 40 µg/m 3 è il

3 Figura Concentrazioni medie annue di SO microgrammi/m Bergamo - S. Giorgio Bergamo - Meucci Dalmine Treviglio Fonte: ARPA Bergamo Figura Concentrazioni medie annue di SO 2, O 3, PM SO2 O3 PM10 Fonte: ARPA Bergamo 92

4 Inquinamento atmosferico di punta Per quanto riguarda l inquinamento atmosferico di punta, in tabella sono riportati i valori delle classi di qualità per l inquinamento atmosferico di punta, relativamente all anno 2001 e ai seguenti inquinanti: biossido di zolfo, biossido di azoto, monossido di carbonio, particolato fine e ozono. Stazione di misura Tabella Inquinamento atmosferico di punta - Anno 2004 Tipo Zona (Dec. 2002/752/CE) Tipo stazione (Dec. 2002/752/CE) Rete SO 2 (Num sup.media oraria = 350 µg/m 3 ) NO 2 (Num sup. media oraria = 200 µg/m 3 ) CO (massimo su 8 ore - mg/m 3 ) PM 10 (Num sup.media oraria = 50 µg/m 3 ) O 3 (Num sup.media su 8 ore max giornaliera = 180 µg/m 3 ) Bergamo S.Giorgio Urbana Traffico Pubbl 0 6, Bergamo Meucci Urbana Traffico Pubbl Bergamo Garibaldi Urbana Traffico Pubbl 0 2 4,1 Bergamo Goisis Suburbana Fondo Pubbl 0 4,1 74 Dalmine Urbana Traffico Pubbl 12 5,2 Costa Volpino Urbana Traffico Pubbl 0 4,8 Casnigo Urbana Traffico Pubbl 0 Tavernola Suburbana Industriale Pubbl 0 0 Nembro Suburbana Traffico Pubbl 0 3,4 Ponte S.Pietro Urbana Traffico Pubbl 0 6,0 Seriate Urbana Traffico Pubbl 2 7,3 Treviglio Urbana Traffico Pubbl 0 4 6,4 Ciserano Suburbana Traffico Pubbl 0 6,4 110 Filago Marne Suburbana Industriale Priv 0 Filago Centro Urbana Industriale Priv Osio Sotto Suburbana Fondo Priv 0 73 Lallio Urbana Traffico Priv Standard normativi Superamenti ammessi / valore limite Riferimenti DM 60/02 (prot. salute) Fonte: ARPA Bergamo µg/m DM 60/02 (prot. salute) DM 60/02 (prot. salute) DM 60/02 (prot. salute) D.Lgs.183/04 (v. bersaglio) Si registra la totale assenza di superamenti delle soglie di riferimento per il biossido di zolfo e una situazione pienamente favorevole anche per il monossido di carbonio, che raramente supera la metà del valore limite sul breve periodo. Per quanto riguarda il biossido di azoto, si evidenziano 5 stazioni di rilevamento su 16 (Bergamo Meucci, Bergamo Garibaldi, Dalmine, Seriate e Treviglio) che superano il valore di riferimento, tuttavia per un numero di volte contenuto e inferiore al limite previsto. Si tratta comunque di una situazione complessivamente accettabile, che evidenzia l assenza di fenomeni di picco particolarmente preoccupanti, pur in presenza di valori che richiedono una costante attenzione nei confronti delle sorgenti che ne causano l emissione. 3 I valori di Bergamo Meucci, Treviglio e Filago Centro sono misurati con la tecnica SMC

5 La situazione relativa all ozono mostra invece una situazione di forte criticità nella stazione di Bergamo - via Goisis, dove si registrano 74 giorni di superamento del valore bersaglio stabilito dal D.Lgs. 183/2004 (3 volte il numero di superamenti consentito). L ozono, pur essendo monitorato in un numero di centraline limitato ed essendo registrabile solo nei periodi dell anno nei quali le condizioni meteoclimatiche ne provocano la formazione, presenta quindi fenomeni di punta di notevole rilievo e richiede importanti misure per il suo contenimento. La situazione che genera le maggiori preoccupazioni è tuttavia quella del particolato con diametro inferiore a 10 micron (PM10): in quasi tutte le centraline viene superato il valore soglia per un numero di volte ampiamente superiore a quello consentito, con un numero di giorni di superamento compreso tra 33 e 110. In particolare, nella stazione di Treviglio, per un numero di giorni complessivo corrispondente a quasi 4 mesi vengono superate le soglie raccomandate. Questo risultato evidenzia, per il parametro PM10, una criticità ancora maggiore rispetto all inquinamento di fondo, giustificabile, almeno in parte, con il valore molto restrittivo della soglia di 50 µg/m3 utilizzata per il PM10, a fronte di una soglia per l inquinamento di fondo di soli 10 µg/m3 in meno (40 µg/m3); In ogni caso, a fronte di una situazione di notevole gravità per un inquinante la cui origine è attribuibile in misura significativa al traffico veicolare (circa il 33% in provincia di Bergamo), appare necessario intraprendere azioni non solo finalizzate al miglioramento tecnologico dei motori, dei sistemi di abbattimento e dei combustibili, ma anche orientate a un uso più razionale del mezzo privato. Passando ad analizzare le dinamiche in atto, nella figura sono riportati gli andamenti temporali del numero di superamenti della soglia di 10 mg/m 3 della concentrazione media su 8 ore del monossido di carbonio (CO) che, dal 1992 al 2000, registra una significativa diminuzione. Tra i fattori che hanno migliorato la situazione è opportuno citare le campagne di controllo dei gas di scarico degli autoveicoli (il cosiddetto bollino blu) effettuate da molti anni nelle zone soggette a risanamento. Nella figura sono invece riportati gli andamenti negli anni più recenti, oltre che del monossido di carbonio, del biossido di azoto e dell ozono. Si evidenzia un andamento decrescente per il CO, altalenante per l O 3 (il picco del 2003 è in parte attribuibile alle particolari condizioni meteorologiche dei mesi estivi) e tendenzialmente crescente per il NO 2. 94

6 Figura Numero di superamenti della soglia di 10 mg/m 3 per il CO Numero di superamenti Fonte: ARPA Bergamo Figura Indicatori di inquinamento di punta per O3, NO 2, CO O3: num. Sup. media ora 200 g/m3 NO2: 98 percentile medie orarie an CO - massima conc Media di 8 ore mg/m O3 NO2 CO Fonte: ARPA Bergamo In sintesi, la situazione che emerge per l anno 2001 nella Provincia di Bergamo mette in luce la tendenza, caratteristica anche di altre realtà regionali e nazionali, a un ridimensionamento dell importanza di alcuni degli inquinanti che hanno determinato in passato le maggiori preoccupazioni (SO 2 e CO), a una criticità moderata ma persistente dell inquinamento da NO 2 e alla manifestazione di problematiche connesse a inquinanti monitorati solo in tempi recenti (O 3 e PM 10 ) i cui meccanismi di controllo non sono completamente noti e la cui significatività per gli effetti sulla salute appare rilevante. 95

7 Indicatore Descrizione DPSIR Inquinamento atmosferico di fondo - SO 2 Inquinamento atmosferico di fondo - NO 2 Inquinamento atmosferico di fondo - O 3 Inquinamento atmosferico di fondo - PM 10 Inquinamento atmosferico di punta - SO 2 Inquinamento atmosferico di punta - CO Inquinamento atmosferico di punta - NO 2 Inquinamento atmosferico di punta - O 3 Inquinamento atmosferico di punta - PM 10 Valutazione complessiva Qualità del dato Trend qualità ambientale Media annua S Media annua S N.A. AOT40 S Media annua S Numero superamenti della media oraria di 350 µg/m 3 S Massimo su 8 ore S Numero superamenti della media oraria di 200 µg/m 3 S Numero superamenti della media su 8 ore massima giornaliera di 180 µg/m 3 S Numero superamenti della media oraria di 50 µg/m 3 S N.A. 96

8 5.2. Idrosfera Le acque superficiali 4 La classificazione delle acque superficiali in base allo stato di qualità ambientale permette di valutare lo stato ambientale di un corso d acqua, combinando opportunamente i dati relativi alla qualità biologica, al carico organico e microbiologico, al bilancio dell ossigeno con i dati relativi alla presenza di determinati inquinanti chimici stabiliti dal D.Lgs. n. 258/2000. In tabella sono riportate le diverse stazioni di rilevamento e le corrispondenti classificazioni in base ai macrodescrittori, IBE, stato ecologico e ambientale per i principali bacini idrografici della Provincia di Bergamo, con riferimento agli anni 2002 e Tabella Indicatori di qualità delle acque superficiali - Anno 2002 Corso d acqua Livello Indice Biotico Stato ecologico Stato di qualità macrodescrittori Esteso ambientale Torrente Ambria 2 2/3 7 7 Classe 3 Classe 3 Sufficiente Sufficiente Roggia Brembilla 2 nd nd nd Classe 2 nd Buono nd Fiume Brembo B.te Sopra 3 2 6,3 6 Classe 3 Classe 3 Sufficiente Sufficiente Fiume Brembo B.te Sotto 3 2/3 6 5,75 Classe 3 Classe 4 Sufficiente Scadente Torrente Dordo 4 4 4/5 4 Classe 5 Classe 4 Pessimo Scadente Torrente Imagna 2 2/3 6 6 Classe 3 Classe 3 Sufficiente Sufficiente Roggia Masnada 2 nd nd nd Classe 2 nd Buono nd Roggia Moschetta Visconti 3 nd nd nd Classe 3 nd Sufficiente nd Roggia Vignola 3 nd nd nd Classe 3 nd Sufficiente nd Roggia Borgogna 2 nd nd nd Classe 2 nd Buono nd Fiume Serio - Ponte Nossa 2 2 7,9 5,75 Classe 3 Classe 4 Sufficiente Scadente Fiume Serio - Seriate 3 3 4,4 4,5 Classe 4 Classe 4 Scadente Scadente Roggia Morlana 2 nd nd nd Classe 2 nd Buono nd Torrente Morla 3 2 5,6 6 Classe 3 Classe 3 Sufficiente Sufficiente Torrente Riso 2 2 5,4 6 Classe 4 Classe 3 Scadente Sufficiente Torrente Romna 3 3 4,7 5,5 Classe 4 Classe 4 Scadente Scadente Roggia Vailata 3 nd nd nd Classe 3 nd Sufficiente nd Torrente Borlezza 2 nd 4,2 nd Classe 4 nd Scadente nd Fiume Oglio - Costa Volp. 2 nd 7,2 nd Classe 3 nd Sufficiente nd Fiume Cherio - Palosco 3 3 5,5 6 Classe 4 Classe 3 Scadente Sufficiente Roggia Sale 2 nd nd nd Classe 2 nd Sufficiente nd Fonte: ARPA Bergamo Nella determinazione dello stato ecologico della maggior parte dei corsi d acqua presi in esame, il parametro discriminante nell attribuzione della classe di appartenenza è stato l Indice Biotico 4 I dati in base ai quali sono state effettuate le elaborazioni per il calcolo degli indicatori sono relativi all anno 2002 e 2004 per le 21 stazioni di monitoraggio gestite dall Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Lombardia (ARPA). 5 Non sono stati rilevati gli inquinanti chimici. Lo stato di qualità ambientale è valutato ipotizzando l assenza di contaminazioni. 97

9 Esteso (IBE). Da sottolineare il fatto che lo stato ambientale dipende direttamente dallo stato ecologico, in quanto non sono state effettuate le analisi sugli inquinanti chimici previsti dal D.Lgs. 152/1999. Questi due aspetti caratterizzano in modo marcato i fenomeni di contaminazione riscontrabili nei corsi d acqua della Provincia, indipendentemente dai livelli di qualità riscontrabili. Passando a esaminare questi ultimi, il panorama relativo alla qualità delle acque superficiali risulta estremamente diversificato. Risulta limitata la possibilità di valutare l evoluzione della qualità dei corsi d acqua lungo l asta fluviale e, di conseguenza, la possibilità di correlare, sia pure in termini generali, lo stato di qualità con le pressioni esercitate: nei pochi casi in questo è possibile (es. Serio a Ponte Nossa e a Seriate, Brembo a Brembate S. e Brembate), non si evidenziano variazioni importanti. La situazione appare sostanzialmente stazionaria esaminando la tendenza temporale: in 3 stazioni di misura si assiste al miglioramento di una classe, mentre in altre due si evidenzia un peggioramento. Emerge tuttora la presenza di numerosi punti di controllo che necessitano di un miglioramento qualitativo per raggiungere gli obiettivi normativi: 5 punti di controllo su 11 (quasi la metà) risultano nelle classi peggiori ( Scadente o Pessimo ) e nessuna risulta in classe Buona. La sostanziale stabilità dei risultati rispetto alle indagini effettuate nel 2002 mette in luce l estrema importanza di avviare nuove azioni e proseguire quelle in corso per la razionalizzazione dei sistemi di collettamento e di depurazione e per la corretta gestione dei bacini idrografici. I laghi Per quanto riguarda lo stato ambientale dei laghi, il lago d Iseo, in base ai dati dell anno 1999, risulta definibile come pessimo sia per la percentuale di ossigeno ipolimnico sia per la concentrazione di fosforo totale, anche se la determinazione dei microinquinanti chimici non ha messo in evidenza particolari fenomeni di contaminazione. I valori riscontati sono infatti inferiori ai limiti di sensibilità della metodica adottata con l unica eccezione dell arsenico, che è stato comunque rilevato in concentrazioni molto inferiori al limite di 50 µg/l previsto dall allegato 2 del D.Lgs. 152/99. Anche per il lago di Endine, in base ai dati della campagna 1999 era attribuibile lo stato ambientale pessimo a prescindere dalla verifica degli inquinanti chimici, che non erano stati peraltro determinati, vista la presumibile mancanza di fonti di contaminazione nel bacino lacustre. I dati rilevati nel periodo 2003/2004 evidenziano invece uno stato ambientale scadente, dovuto ai valori della trasparenza, della clorofilla a e del fosforo totale. Si assiste invece a un netto miglioramento 6 Le variazioni peggiorative sono riportate in rosso, quelle migliorative in verde, le situazioni stazionarie in blu. 98

10 della concentrazione dell ossigeno ipolimnico (che nel 1999 determinava la classificazione come pessimo ): questo conferma la tendenza, osservabile dai dati rilevati negli ultimi 15 anni, al progressivo se pur lento miglioramento delle condizioni del lago. Le acque sotterranee Nella successiva tabella è riportata la distribuzione di frequenza delle diverse classi di qualità previste dal D.Lgs. n. 152/1999 attribuibili ai pozzi della rete provinciale di monitoraggio, sulla base delle misure effettuate nell anno Si può osservare come oltre la metà delle Tabella Pozzi: distribuzione per classi di qualità captazioni siano classificabili a impatto Classe Valore Percentuale antropico significativo (classe 3) o a impatto Classe 1 0 0% Classe % antropico rilevante (classe 4). Il restante 42% Classe % dei pozzi si presenta invece in condizioni Classe % Totali % accettabili mentre sono del tutto assenti le Fonte: Provincia di Bergamo, elaborazione Istituto per l Ambiente situazioni a impatto antropico nullo o trascurabile (classe 1). La qualità chimica delle acque sotterranee appare quindi in larga misura compromessa e risulta prioritario attuare politiche finalizzate al risanamento delle risorse idriche sotterranee. Tuttavia, per potere individuare le strategie ottimali di intervento è opportuno analizzare quali sono gli inquinanti specifici ai quali sono imputabili le situazioni di contaminazione. La presenza di nitrati condiziona la classificazione complessiva della maggior parte dei pozzi pregiudicandone l assegnazione in classe 1. Tuttavia, i nitrati non determinano quasi mai l assegnazione di un pozzo alla classe 4: delle 25 situazioni maggiormente critiche, infatti, solo due sono attribuibili ai nitrati, mentre le rimanenti 23 sono determinate essenzialmente dalla presenza dei parametri addizionali in concentrazione superiore ai valori consentiti. Per quanto riguarda questi ultimi parametri, la responsabilità è attribuibile ai solventi clorurati e ai diserbanti, con una significativa prevalenza di questi ultimi. Le problematiche principali relative alle acque sotterranee risultano quindi connesse all utilizzo agricolo di fertilizzanti (il cui dilavamento contribuisce a recapitare alle falde acquifere i nitrati) e di diserbanti, nonché a fenomeni di contaminazione di origine industriale che coinvolgono i solventi clorurati. La criticità della situazione presenta una serie di riflessi sulla gestione della risorsa idrica poiché induce in molti casi a effettuare captazioni da falde più profonde e con maggiori difficoltà di ricarica naturale. 99

11 Il quadro sulle contaminazioni specifiche delle acque sotterranee coinvolge anche situazioni di contaminazione localizzata da metalli pesanti e sostanze organiche riconducibile in larga parte ad attività industriali (principalmente industrie galvaniche e chimiche). Nelle tabelle e è riportata la descrizione dei pennacchi di contaminazione osservati in ambito provinciale. Tabella Pennacchi di contaminazione delle acque sotterranee Comuni interessati dal Data rilevamento Contaminante Bonifica / monitoraggio pennacchio pennacchio Brembate Sopra, Ponte Approvato piano caratterizzazione, in 1985: prime Cromo VI S.Pietro, Presezzo corso approfondimento analitico rilevazioni ASL Caravaggio Solfati, selenio, manganese Approvato progetto definitivo, in corso monitoraggio falda 1999 Ciserano, Arcene, Pontirolo Approvato progetto definitivo, in corso Cromo VI Nuovo, Treviglio monitoraggio falda 2000 Costa Volpino, Pisogne Approvato progetto definitivo, in corso Ferro, manganese, fluoruri (BS) monitoraggio falda 2001 Gorle, Seriate, Bergamo Freon 11, 111- metilcloroformio, trielina, tricloroetilene Approvato progetto definitivo, in corso monitoraggio falda 1992: prime rilevazioni ASL Mozzanica Boro Individuato 1980 Metalli, composti organici, Approvato piano della caratterizzazione, Pedrengo aromatici, ammine, 1994 in corso monitoraggio falda composti fenolici Terno d'isola, Chignolo Approvato progetto definitivo, in corso Tricloroetano, tricloroetilene d'isola monitoraggio falda Treviglio, Calvenzano, Caravaggio, Misano, Carbamazepina, Approvato piano caratterizzazione, in 2000 Vailate, Capralba (CR), dimetridazolo corso approfondimento analitico Casaletto Vaprio (CR) Fonte: Provincia di Bergamo 1985: prime rilevazioni ASL Tabella Altre situazioni di contaminazione della falda in corso di studio Comune Contaminante Bergamo Ferro, manganese Bergamo Triclorometano, toluene, benzene, tetracloruro di carbonio, tricloroetilene, tetracloroetilene Bergamo, Gorle Tetracloroetilene, triclorometano, alluminio Brembate Fenoli, pesticidi, comp.organici aromatici, comp.alifatici clorurati, cromo, arsenico, antimonio, nichel, piombo, manganese, mercurio Brembate, Capriate S.Gervasio, Madone, Filago Freon 141 b Caravaggio Triclorometano, cloroetilene, 1122 tetracloroetano, tetracloroetilene, 12 dicloroetilene Casirate d'adda, Treviglio Odori e colori anomali Cividate al Piano Contaminazione microbiologica Cologno al Serio, Grassobbio, Urgnano, Zanica, Bariano Odori e colori anomali Mozzanica DDT, cloroformio, clorobenzene, 14 diclorobenzene, DDE, manganese, 12- dicloroetano Osio Sopra Ferro, piombo, manganese, boro Treviglio Manganese, arsenico, selenio, vanadio, tricloroetilene, tetracloroetilene, solfati Fonte: Provincia di Bergamo 100

12 Come si può rilevare da un osservazione dei parametri coinvolti, tali situazioni sono solo in parte riconducibili a quelle evidenziate in precedenza, poiché si tratta di fenomeni localizzati e monitorati in modo specifico che non riguardano necessariamente la rete di rilevamento principale. Ecosistemi acquatici La situazione degli ecosistemi acquatici della Provincia di Bergamo presenta valori buoni per quanto concerne la sensibilità all acidificazione dei laghi di Iseo e di Endine, ovvero la propensione degli ecosistemi a subire danni a contatto con le deposizioni acide. In merito alla situazione dei fiumi, l Indice di Funzionalità Fluviale (IFF) permette di valutare la capacità di un corso d acqua di resistere all inquinamento e di autodepurarsi attraverso una serie di parametri che riguardano l ecosistema ripario e quello acquatico (figure e 5.2.6). Figura IFF, sponda destra Anno 2000 La situazione generale dei fiumi della Provincia di Bergamo mostra un IFF che oscilla tra l ottimo e il buono per la fascia di alta montagna dove i fiumi Brembo, Serio e Oglio sono caratterizzati da sponde ripide e scorrono in un alveo caratterizzato da elevate condizioni di naturalità, salvo che per tratti soggetti a interventi di arginatura artificiale e briglie, in corrispondenza di centri abitati. Fonte: Provincia di Bergamo 101

13 I valori dell IFF peggiorano spostandosi verso la pianura dove si raggiungono livelli scadenti o addirittura pessimi come nel caso della sponda destra del torrente Cherio; emissario del Lago d Endine attraversa una valle fortemente influenzata dalla presenza dell uomo sia in termini di nuclei abitati che di insediamenti produttivi. Lungo il percorso ci sono Figura IFF, sponda sinistra Anno 2000 estesi tratti canalizzati che ne alterano la naturalità dell alveo e delle rive. A livello di ecosistema fluviale singolo, è il fiume Brembo a registrare i migliori valori, seguito dal fiume Serio e dal fiume Oglio. Un area di pianura con IFF particolarmente elevato è la zona dei Navigli (Naviglio Civico di Cremona e Naviglio Vecchio). Fonte: Provincia di Bergamo Indicatore Descrizione DPSIR Classificazione delle acque superficiali in base allo stato ambientale Classificazione dei laghi in base allo stato ambientale Classificazione delle acque sotterranee in base allo stato chimico Sensibilità all acidificazione Indice di funzionalità fluviale Metodologia di cui all All. 1, D.Lgs. 152/1999 Metodologia di cui all All. 1, D.Lgs. 152/1999 Metodologia di cui all All. 1, D.Lgs. 152/1999 Sensibilità dei laghi all acidificazione misurata mediante l alcalinità Mappatura dell indice di funzionalità fluviale Valutazione complessiva Qualità del dato Trend qualità ambientale S S S N.A. I N.A. I N.A. 102

14 5.3 Geosfera Rischi naturali Figura Classi di sismicità (Ordinanza PCM 2003) Per quanto riguarda il rischio sismico, la figura mostra i Comuni a rischio sismico della Provincia di Bergamo secondo l ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (Ordinanza n del 20 marzo 2003) che ha portato a una nuova classificazione del territorio nazionale. Tale classificazione si basa su una scala di valori che va dalla classe 1 rischio maggiore Fonte: Regione Lombardia alla classe 4 rischio minore. La classe di sismicità maggiore presente in Provincia di Bergamo è la classe 2 che interessa i Comuni di Calcio, Fontanella, Pumenengo e Torre Pallavicina; la classe 3 interessa 84 Comuni nel settore orientale della Provincia mentre i restanti sono in classe 4. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico da frana, la tabella seguente riassume la percentuale di superficie territoriale coinvolta in eventi franosi suddivisa per COM (Centro Operativo Misto); per ogni COM segnala inoltre la tipologia di evento maggiormente diffusa (aree a franosità diffusa, colate, conoidi, crollo, deformazioni gravitative profonde, rock avalanche, scivolamenti). Tabella Rischio idrogeologico da frana COM % Superficie dissesti/ superficie territoriale Principale tipologia di evento franoso Val di Scalve 17% Crollo Valle Seriana Superiore 30% Crollo Valle Seriana Inferiore 12% Scivolamenti, Conoidi Valle Brembana Superiore 22% Crollo Valle Brembana Inferiore 17% Scivolmanti, deformazioni gravitative profonde, Crollo Valle Imagna 27% Scivolmanti, deformazioni gravitative profonde Alto Sebino 24% Scivolamenti, Conoidi, Crollo Basso Sebino 16% Scivolamenti Val Cavallina 14% Conoidi, Scivolamenti Val Calepio 1% Scivolamenti Bergamo 1% Conoidi Isola 2% Conoidi, Scivolamenti Fonte: Provincia di Bergamo, Settore Sicurezza e Protezione Civile 103

15 Tra i COM maggiormente interessati vi sono la Valle Seriana Superiore, la Valle Imagna, l Alto Sebino e la Valle Brembana Superiore. Al momento non si dispone di dati sulla superficie territoriale coinvolta dal rischio alluvionale, che si presenta comunque diffuso in Provincia di Bergamo, come dimostra la tabella seguente ricavata dai dati contenuti nel Programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi di protezione civile della Provincia di Bergamo (in tale documento i COM hanno un articolazione leggermente diversa rispetto ai precedenti). Tabella Rischio idrogeologico alluvionale COM Rischio alluvionale COM Rischio alluvionale Bergamo Medio Valle Cavallina Medio Elevato Valle Imagna Medio Alto Sebino Medio Elevato Valle Brembana Nord Medio Basso Sebino Medio - Basso Valle Brembana Sud Medio Grumello Medio Valle Seriana Nord Medio Romano Medio Elevato Valle Seriana Sud Medio Elevato Treviglio Medio Valle di Scalve Medio - Basso Isola Medio Fonte: Provincia di Bergamo, Settore Sicurezza e Protezione Civile Per quanto riguarda il rischio valanghe, esso coinvolge naturalmente il territorio montuoso e in parte collinare; l attività valanghiva non sembra interessare molto gli abitati e le infrastrutture presenti sul territorio quanto i versanti in alta quota, percorsi esclusivamente da escursionisti. Complessivamente, si può sintetizzare che le zone principalmente interessate dal rischio valanghe riguardano i rilievi montuosi sopra i m, i versanti più ripidi ed i canali maggiormente incisi. Si ritrovano situazioni puntuali ad alto rischio in alcune porzioni di fondovalle, in corrispondenza di centri abitati e arterie stradali non ancora pienamente posti in sicurezza con opere di protezione. In generale, le maggiori situazioni di rischio si concentrano in Valle Seriana Superiore, in Valle di Scalve e in Valle Brembana. La tabella seguente riporta, per le Comunità Montane interessate, la percentuale di superficie territoriale coinvolta da rischio valanghivo. Tabella Percentuale superficie a rischio valanghivo Comunità montana % superficie Comunità montana % superficie Valle Imagna 0,5% Basso Sebino 0,1% Valle di Scalve 15,1% Val Cavallina 0,1% Valle Brembana 46,5% Valle Seriana superiore 35,0% Alto Sebino 0,7% Valle Seriana inferiore 2,0% Fonte: Provincia di Bergamo, Settore Sicurezza e Protezione Civile 104

16 Di seguito, le indicazioni di attenzione contenute nel Piano di Emergenza Provinciale, per le tre Comunità Montane maggiormente coinvolte. Valle Valle Seriana Superiore Valle Brembana Valle di Scalve Tabella Rischio valanghivo indicazioni di attenzione Indicazioni di attenzione Possibile coinvolgimento degli abitati di: Valbondione, Lizzola, Gavazzo, parzialmente Gromo, frazione di Gromo S.Martino nel Comune di Gandellino, area industriale di Fonteno di Cerete, frazioni di Ludrigno e Bani nel comune di Ardesio, frazioni di Valzurio e di Scullera di Oneta. Nel comune di Ardesio vi sono poi delle intersezioni minori di valanghe con la SP 49 della Valbondione. Possibile coinvolgimento degli abitati di: Foppolo, Carona, Roncobello, parzialmente Valtorta. Possibile coinvolgimento della rete stradale, in particolare: Val Piano, Oltre il Colle, strada che porta all abitato di Foppolo, strada che da Mezzoldo conduce al Passo San Marco. Possibile coinvolgimento parziale degli abitati di: Colere (centro abitato e SP 58), Schilpario (strada che da Schilpario porta al Passo del Vivione), Vilminore Scalve (centro abitato, frazione di Nona, strada statale provinciale della Valle Seriana) Fonte: Provincia di Bergamo, Settore Sicurezza e Protezione Civile Concentrazioni di Radon Il Radon, principale fonte di esposizione a radiazioni ionizzanti nell uomo, è un gas nobile che si trova nel suolo, in alcune rocce e nell acqua e fuoriesce con continuità dal terreno; nell atmosfera si disperde rapidamente, ma nei luoghi chiusi può raggiungere concentrazioni elevate. Alle radiazioni ionizzanti sono associati effetti sulla salute di tipo cancerogeno. Nel febbraio del 1990 l Unione Europea ha approvato una raccomandazione 7 in cui si invitano i Paesi membri ad adottare misure tali che nelle nuove abitazioni i valori di radon indoor non superino i 200 Bq/m 3 ; in caso di superamento dei 400 Bq/m 3, la raccomandazione prevede che vengano messi in atto interventi di risanamento. In Provincia di Bergamo, negli anni 2003, 2004 e primo semestre 2005 sono state effettuate misurazioni in 150 Comuni con un valore medio di 163,7 Bq/m 3 ; delle quasi 600 misurazioni effettuate, il 22% ha superato il livello di 200 Bq/m 3 mentre l 8 % ha superato il livello di 400 Bq/m 3. 7 Raccomandazione europea del 21 febbraio

17 Indicatore Descrizione DPSIR Rischio sismico Rischio idrogeologico Rischio valanghe Concentrazioni di radon nelle abitazioni e nelle scuole Percentuale di superficie del territorio a rischio sismico rispetto al territorio provinciale totale Percentuale di superficie del territorio a rischio idrogeologico rispetto al territorio montano provinciale totale Comuni maggiormente soggetti a rischio valanghe Numero di superamenti dei livelli UE di concentrazioni di Radon in ambienti chiusi Valutazione complessiva Qualità del dato Trend qualità ambientale S S N.A. S N.A. S N.A. 106

18 5.4 Biosfera Aree sottoposte a tutela Le aree protette o sottoposte a tutela della Provincia di Bergamo attualmente istituite sono 45: 5 Parchi regionali, 8 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, 6 Riserve naturali, 1 monumento naturale, 6 aree di rilevanza ambientale, 16 Siti di Importanza Comunitaria e 3 Zone di Protezione Speciale; la tabella seguente le riassume specificandone la tipologia. Tabella Aree protette, aree di rilevanza ambientale, SIC e ZPS in Provincia di Bergamo Tipologia Area protetta Parco dell Adda Nord Parco dell Oglio Parco regionale Parco del Serio Parco dei Colli di Bergamo Parco delle Orobie bergamasche Fontanili e dei Boschi Monte Canto e Bedesco Parco del Brembo e dei Cantoni di Lenna Parco del Rio Morla e delle Rogge Parco Locale di Interesse Sovracomunale Parco dell Alto Sebino Parco del Lago di Endine Parco del Basso Corso del Fiume Brembo Parco del Fiume Tormo Boschetto della Cascina Campagna Boschi del Giovetto di Palline Bosco de l Isola Riserva naturale Valpredina Fontanile di Brancaleone Valle del Freddo Monumento naturale Valle Brunone Legnone-Pizzo dei Tre Signori-Gerola Monte Resegone Isola Area di rilevanza ambientale Endine-Iseo Corso superiore del fiume Oglio Corso superiore del fiume Serio Palude di Brivio Valtorta e Valmoresca Valle di Piazzatorre Isola di Fondra Alta Val Brembana Laghi Gemelli Alta Val di Scalve Val Sedornia Val Zurio Pizzo della Presolana Boschi del Giovetto di Palline Valle Asinina Sito di Importanza Comunitaria Valle Parina Val Nossana Cima di Grem Valle del Freddo Canto Alto e Valle del Giongo Boschi dell Astino e dell Allegrezza Fontanile Brancaleone Boschetto della Cascina Campagna Bosco Dell Isola Monte Resegone Zone di Protezione Speciale Costa del Pallio Boschi del Giovetto di Palline Fonte: Provincia di Bergamo e Ministero dell Ambiente 107

19 Rispetto alla scorsa RSA le aree protette o sottoposte a tutela risultano essere aumentate sia in numero che in varietà. Sono inoltre in corso le procedure per l istituzione di un altro monumento naturale nella zona delle pieghe dell Albenza (Comuni di Almenno San Bartolomeo, Palazzago e Roncola) e sono state identificate sei aree per le quali è stata richiesta al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio la classificazione come ZPS (Zone di Protezione Speciale) secondo la Direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Tali aree, per una superficie complessiva di 127 km 2 coinvolgono i seguenti Comuni: ZPS Belviso Barbellino Valbondione ZPS Valvedra, Valbondione e Val di Vò Gandellino, Oltre il Colle, Schilpario, Valbondione, Valgoglio ZPS Cima Vaccaro Ardesio, Parre ZPS Val Brembana Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Piazzatorre, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Taleggio, Valtorta, Vedeseta ZPS Pizzorotondo, Valgussera e Monte Masoni Carona, Foppolo, Valleve ZPS Presolana Ardesio, Castione della Presolana, Colere, Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Rovetta, Valbondione, Vilminore di Scalve La maggior parte della superficie occupata da aree tutelate riguarda i parchi regionali (52,29% delle aree protette), che si trovano nella fascia montana della Provincia e lungo i fiumi, i Siti di Importanza Comunitaria (23,48%)e le aree di rilevanza ambientale (16,13%). Per quanto riguarda le Zone di Protezione Speciale, esse non coinvolgono solo la Provincia di Bergamo ma anche le Provincie vicine e non sono disponibili al momento dati riguardanti la sola superficie bergamasca coinvolta. Bisogna comunque considerare che, in alcuni casi, si verificano delle sovrapposizioni in merito alla localizzazione delle aree sottoposte a tutela, soprattutto per quanto riguarda le aree di rilevanza ambientale, i SIC e le ZPS. 108

20 Figura Parchi regionali, PLIS, Riserve naturali e Monumenti naturali della Provincia di Bergamo Fonte: Provincia di Bergamo Nonostante la consistente superficie di aree sottoposte a tutela presenti in Provincia di Bergamo (più di kmq circa anche se vi è da considerare quanto osservato precedentemente in merito alla sovrapposizione delle aree protette), vi è da osservare la permanenza dei problemi di gestione del Parco delle Orobie (che da solo costituisce più della metà dei parchi regionali presenti in Provincia) ancora in attesa di un ente gestore. Aree naturali Per quanto riguarda le aree naturali, la tabella seguente riassume la superficie occupata da boschi, vegetazione naturale e aree idriche in Provincia di Bergamo. 109

21 Boschi Vegetazione naturale Aree idriche Tabella Aree naturali in Provincia di Bergamo Area naturale Superficie (kmq) % aree naturali % sup totale Latifoglie 688,56 50,21 - Conifere 254,40 18,55 - Misti 117,98 8,60 - Rimboschimenti recenti 0,29 0,02 - TOTALE 1061,24 77,39 38,98 Veg. palustre e delle torbiere 0,41 0,03 - Veg. rupestre e dei detriti 136,66 9,97 - Veg. dei greti 5,63 0,41 - Veg. arbustiva e cespuglieti 126,18 9,20 - TOTALE 268,87 19,61 9,87 Ghiacciai e nevai 1,92 0,14 - Laghi, bacini, specchi d acqua 31,89 2,33 - Alvei fluviali e corsi d acqua artificiali 7,32 0,53 - TOTALE 41,13 3,00 1,51 Fonte: Provincia di Bergamo Le aree naturali della Provincia di Bergamo, prevalentemente collocate in montagna e nella fascia collinare sono composte per il 77% circa da boschi, per il 20% circa da vegetazione naturale, mentre nella restante superficie sono presenti le aree idriche. Per quanto riguarda i boschi si tratta per lo più di boschi di latifoglie e, in misura minore di conifere o boschi misti; in merito alla vegetazione naturale prevale la vegetazione rupestre e dei detriti e la vegetazione arbustiva e i cespuglieti. Nel complesso della Provincia le aree naturali occupato una superficie pari al 50% della superficie territoriale totale. Flora e fauna Di seguito vengono riportati per la Provincia di Bergamo i Siti di Importanza Comunitaria presenti e i rispettivi habitat oggetto di interesse comunitario per le specie animali e vegetali ospitate. SIC Palude di Brivio Tabella SIC e Habitat in Provincia di Bergamo Habitat Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi Praterie magre da fieno a bassa altitudine Laghi eutrofici naturali con vegetazione Magnopotamion o Hydrocharition Torbiere basse alcaline Fiumi delle pianura e montani con vegetazione di Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp. 110

22 Valtorta e Valmoresca Valle di Piazzatorre Isola di Fondra Alta Val Brembana Laghi Gemelli Alta Val di Scalve Foreste acidofile montane e alpine di Picea Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Faggeti dell Asperulo-Fagetum Lande alpine e boreali Formazioni erbose boreo-alpine silicee Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica Praterie montane da fieno Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Torbiere di transizione e instabili Foreste acidofile montane e alpine di Picea Faggeti di Luzulo-Fagetum Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Praterie montane da fieno Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e aplini (Thlaspietea rotundifolii) Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Lande alpine e boreali Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale Formazioni erbose boreo-alpine silicee Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale Lande alpine e boreali Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Torbiere di transizione e instabili Foreste acidofile montane e alpine di Picea Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Formazioni erbose boreo-alpine silicee Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Faggeti dell Asperulo-Fagetum Lande alpine e boreali Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e aplini (Thlaspietea rotundifolii) Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Praterie montane da fieno Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Torbiere di transizione e instabili 111

23 Val Sedornia Val Zurio Pizzo della Presolana Boschi del Giovetto di Palline Valle Asinina Valle Parina Val Nossana Cima di Grem Valle del Freddo Foreste acidofile montane e alpine di Picea Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Foreste alpine di Larix decidua e/o Pinus cembra Faggeti di Luzulo-Fagetum Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Faggeti calcicoli dell Europa centrale del Cephalanthero-Fagion Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Praterie montane da fieno Lande alpine e boreali Faggeti dell Asperulo-Fagetum Ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Praterie montane da fieno Foreste illiriche di Fagus sylvatica Faggeti calcicoli dell Europa centrale del Cephalanthero-Fagion Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone sub montane dell Europa continentale) Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Praterie montane da fieno Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Faggeti calcicoli dell Europa centrale del Cephalanthero-Fagion Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Foreste acidofile montane e alpine di Picea Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) Lande alpine e boreali Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi Faggeti dell Asperulo-Fagetum Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Faggeti dell Asperulo-Fagetum Faggeti calcicoli dell Europa centrale del Cephalanthero-Fagion Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) Praterie montane da fieno Lande alpine e boreali Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi Foreste acidofile montane e alpine di Picea Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Formazioni a Juniperus communix su lande o prati calcioli Praterie magre da fieno a bassa altitudine Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron birsutum Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi 112

24 Canto Alto e Valle del Giongo Boschi dell Astino e dell Allegrezza Fontanile Brancaleone Boschetto della Cascina Campagna Bosco Dell Isola Querceti di Rovere del Galio-Carpinetum Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Praterie magre da fieno a bassa altitudine Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi Sorgenti petrificanti con formazione di travertino Querceti di Farnia o Rovere subatlantici e dellèeuropa centrale del Carpinion betuli Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior Querceti di Farnia o Rovere subatlantici e dell Europa centrale del Carpinion betuli Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior Fonte: Regione Lombardia Dai dati esposti è possibile notare l elevata varietà di habitat presenti in Provincia di Bergamo e dunque anche della flora e della fauna ospitata al loro interno; per maggiori dettagli si rimanda allo studio svolto dalla Regione Lombardia in collaborazione con le province lombarde sulla Rete Natura La figura seguente mostra la situazione della Provincia di Bergamo rispetto alle altre provincie lombarde; in merito alla presenza di SIC, la provincia bergamasca mostra una dotazione nella media; diversa è la situazione se consideriamo la varietà di habitat presenti nei SIC, in questo caso è seconda solo alla Provincia di Sondrio. Figura SIC e Habitat in Regione Lombardia Fonte: Regione Lombardia 113

25 Indicatore Descrizione DPSIR Superficie occupata dalle aree protette o sottoposte a tutela Superficie occupata da aree naturali Specie floristiche e faunistiche presenti Percentuale di superficie occupata da aree protette o sottoposte a tutela rispetto al territorio provinciale totale Superficie occupata da aree naturali rispetto alla superficie totale Tipologia di specie floristiche e faunistiche presenti Valutazione complessiva Qualità del dato Trend qualità ambientale S S N.A. S N.A. 114

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 4

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 4 STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 4 SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI E DEGLI IMPATTI SULL AMBIENTE E SULLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE Paragrafo 4.3 COMPONENTI

Dettagli

Settore Tutela Risorse Naturali. Dirigente del Settore Pianificazione territoriale, Urbanistica e Grandi Infrastrutture. Autorità procedente:

Settore Tutela Risorse Naturali. Dirigente del Settore Pianificazione territoriale, Urbanistica e Grandi Infrastrutture. Autorità procedente: Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Piano di Settore per la pianificazione delle risorse idriche (PRRI) con la finalità di garantirne l idoneità qualitativa, la disponibilità quantitativa e la tutela

Dettagli

Rete SO 2 (media anno μg/m 3 )

Rete SO 2 (media anno μg/m 3 ) 5. STATO DELL AMBIENTE 5.1. Atmosfera La valutazione della qualità dell aria è riconducibile a due aspetti fondamentali: l inquinamento atmosferico di fondo, associato ai livelli medi dell inquinamento

Dettagli

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA

Dettagli

STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE IN LOMBARDIA

STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE IN LOMBARDIA Convegno: Vizi e virtù delle acque per il consumo umano. Gestione idrica e azioni per il risanamento della falda dai principali inquinanti Milano, 17 giugno 2011 STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Dettagli

PIANO DI GESTIONE della Zona di Protezione Speciale (ZPS) Foresta del Cansiglio

PIANO DI GESTIONE della Zona di Protezione Speciale (ZPS) Foresta del Cansiglio PIANO DI GESTIONE della Zona di Protezione Speciale (ZPS) Foresta del Cansiglio KLJ òjàklj Habitat Natura 2000 Sup. (ha) % 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition

Dettagli

Valutazione ambientale strategica

Valutazione ambientale strategica Provincia di Bergamo Settore agricoltura, caccia e pesca Piano faunistico venatorio Valutazione ambientale strategica Rapporto preliminare Fase di scoping Il rapporto preliminare fase di scoping Il rapporto

Dettagli

Interreg Italia-Austria Kick off meeting progetto Bio 4 Legnaro 4 giugno La Foresta Demaniale del Cansiglio Giustino Mezzalira

Interreg Italia-Austria Kick off meeting progetto Bio 4 Legnaro 4 giugno La Foresta Demaniale del Cansiglio Giustino Mezzalira Interreg Italia-Austria Kick off meeting progetto Bio 4 Legnaro 4 giugno 2018 La Foresta Demaniale del Cansiglio Giustino Mezzalira le foreste della Serenissima Le foreste della Serenissima Nei secoli

Dettagli

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione

Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Arpa Piemonte: facciamo crescere l attenzione per l ambiente Rapporto sullo Stato dell Ambiente 10a edizione Silvano Ravera Direttore Generale Arpa Piemonte Torino, 1 luglio 2009 Arpa Piemonte: facciamo

Dettagli

PRESENZE DEI COMUNI SOCI ALLE ASSEMBLEE ANNUALI

PRESENZE DEI COMUNI SOCI ALLE ASSEMBLEE ANNUALI ASSEMBLEE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 3/2009 10/2009 2010 2011 TOT Totale Comuni 128 128 128 128 128 128 128 128 128 128 128 128 128 1.664 TOT. PRESENTI 91 71 76 76 65 106 76 83 72 72

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Dr.ssa M. Rosa, Dr. A. Pozzobon Servizio Stato dell Ambiente Dipartimento ARPAV Provinciale di Treviso Valdobbiadene 23 Novembre 2013 tra le attività

Dettagli

la qualità dell Aria in Emilia-Romagna

la qualità dell Aria in Emilia-Romagna la qualità dell Aria in Emilia-Romagna aggiornamento al 2014 SINTESI 2 indice - i messaggi chiave 4 Pag. - la sintesi 5 - i fattori climatici: 6 - giorni favorevoli all accumulo di PM 10 6 - giorni favorevoli

Dettagli

INDICE GENERALE QUADRO CONOSCITIVO E IMPOSTAZIONE METODOLOGICA LA VALENZA PAESISTICA DEL PTCP. PREMESSA di Lelio Pagani 1. RIFERIMENTI NORMATIVI

INDICE GENERALE QUADRO CONOSCITIVO E IMPOSTAZIONE METODOLOGICA LA VALENZA PAESISTICA DEL PTCP. PREMESSA di Lelio Pagani 1. RIFERIMENTI NORMATIVI INDICE GENERALE PREMESSA di Lelio Pagani QUADRO CONOSCITIVO E IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 1. RIFERIMENTI NORMATIVI 2. VALENZA PAESISTICA DEL PTCP E RAPPORTI CON IL PTPR 3. IL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO

Dettagli

LA PRODUZIONE PROCAPITE DEI RIFIUTI URBANI NEI COMUNI BERGAMASCHI

LA PRODUZIONE PROCAPITE DEI RIFIUTI URBANI NEI COMUNI BERGAMASCHI Adrara San Martino 2.263 0,165 5,19% 0,000 0,084 12,91% 0,046 51,62% 0,482 4,01% 0,777 284,56 7,17% Adrara San Rocco 819 0,377 4,22% 0,000 0,092 8,40% 0,052 50,53% 0,459 5,50% 0,979 358,32 6,95% Albano

Dettagli

La gestione Forestale nelle Aree Protette e nei Siti afferenti alla Rete Natura 2000

La gestione Forestale nelle Aree Protette e nei Siti afferenti alla Rete Natura 2000 La gestione Forestale nelle Aree Protette e nei Siti afferenti alla Rete Natura 2000 a cura del Dr. Claudio Cattena e del Dr. Carlo Cecconi Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i popoli Dipartimento

Dettagli

4.2 Sintesi delle emissioni

4.2 Sintesi delle emissioni PROVINCIA DI 4.2 Sintesi delle emissioni Nelle figure che seguono sono riportate alcune elaborazioni di sintesi ricavate dall inventario delle emissioni in atmosfera costruito per la provincia di Ferrara

Dettagli

NUMERO SUPERAMENTI DI BIOSSIDO DI AZOTO (NO 2 )

NUMERO SUPERAMENTI DI BIOSSIDO DI AZOTO (NO 2 ) NUMERO SUPERAMENTI DI BIOSSIDO DI AZOTO (NO ) 6 4 8 6 4 Numero medio superamenti Valore Limite concentrazione oraria NO nel Lazio Inquadramento del tema La presenza del biossido di azoto in aria è legata

Dettagli

IMPIANTI IMPIANTI RADIOBASE

IMPIANTI IMPIANTI RADIOBASE Adrara San Martino 1 1 0,08 0,08 0,01 0,01 Adrara San Rocco 1 1 0,11 0,11 0,03 0,00 Albano Sant'Alessandro 4 0 0,75 0,00 0,15 0,00 Albino 13 51 0,41 1,61 0,05 0,34 Algua 2 7 0,24 0,84 0,05 0,02 Almè 2

Dettagli

ELEZIONI REFERENDUM DEL 04 DICEMBRE /11/ :25.08 Pagina 1 di 8

ELEZIONI REFERENDUM DEL 04 DICEMBRE /11/ :25.08 Pagina 1 di 8 ADRARA SAN MARTINO 795 764 1.559 2 ADRARA SAN ROCCO 299 286 585 1 ALBANO SANT'ALESSANDRO 2.891 2.931 5.822 1 1 2 5 * ALBINO 6.885 7.079 13.964 1 1 17 ALGUA 289 271 560 1 1 1 ALME' 2.194 2.319 4.513 5 ALMENNO

Dettagli

RISULTATI PRIMARIE REGIONALI 2012 Ambrosoli Kusterman Di Stefano

RISULTATI PRIMARIE REGIONALI 2012 Ambrosoli Kusterman Di Stefano 1 ALBINO ALBINO / AVIATICO / SELVINO / CENE / LEFFE / PEIA / GANDINO / CASNIGO / CAZZANO SANT'ANDREA / FIORANO AL SERIO / VERTOVA / GAZZANIGA / PRADALUNGA / COLZATE PROVINCIA DI BERGAMO 343 0 343 226 65,89%

Dettagli

Prog. Comune Descrizione Esatta

Prog. Comune Descrizione Esatta Prog. Comune Descrizione Esatta Percentuale azionaria dal 14 luglio 2016 1 ADRARA SAN MARTINO Comune Di Adrara San Martino 0,19 2 ADRARA SAN ROCCO Comune Di Adrara San Rocco 0,08 3 ALBANO SANT'ALESSANDRO

Dettagli

Situazione secondo la vecchia regola. Altitudine al centro

Situazione secondo la vecchia regola. Altitudine al centro Altitudine: In base alla nuova : 1) Da 601 metri tutti i terreni sono Adrara San Martino 355 Esenzione solo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli Esenzione per tutti i terreni Adrara San Rocco

Dettagli

Il monitoraggio degli Habitat

Il monitoraggio degli Habitat Il monitoraggio degli Habitat Habitat N2000 della Lombardia: collocazione e concatenazione in relazione a fattori ecologici e successioni ecologiche, quali premesse gestionali (Bruno E.L. Cerabolini -

Dettagli

Vetto. Campagna di rilevamento della qualità dell'aria. Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia

Vetto. Campagna di rilevamento della qualità dell'aria. Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione Qualità dell'aria Dati

Dettagli

I livelli di inquinamento in Lombardia

I livelli di inquinamento in Lombardia I livelli di inquinamento in Lombardia Di seguito un approfondimento sui livelli di inquinamento in Lombardia e sull andamento delle concentrazioni di inquinanti medie annuali. Come mostrano i grafici,

Dettagli

Produzione comunale rifiuti urbani Provincia Comune Abitanti PCdie(kg)

Produzione comunale rifiuti urbani Provincia Comune Abitanti PCdie(kg) Produzione comunale rifiuti urbani 2010 Provincia Comune Abitanti PCdie(kg) BERGAMO ADRARA SAN MARTINO 2.171 0,99 BERGAMO ADRARA SAN ROCCO 857 0,95 BERGAMO ALBANO SANT'ALESSANDRO 8.075 1,10 BERGAMO ALBINO

Dettagli

Capitolo 6 Risultati pag Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali

Capitolo 6 Risultati pag Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali Capitolo 6 Risultati pag. 427 Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali Il confronto è stato effettuato calcolando, per ogni recettore considerato nella simulazione,

Dettagli

Due Valli Pubblicità S.r.l. - Via Leutelmonte Esine (BS) fax

Due Valli Pubblicità S.r.l. - Via Leutelmonte Esine (BS) fax DISPONIBILITÀ comunali di SPAZI per AFFISSIONI PROVINCIA COMUNE ABITANTI POSTER 6X3 100X140 70X100 BERGAMO Adrara San Martino 2'171 --- 10 10 BERGAMO Adrara San Rocco 857 --- 5 5 BERGAMO Albano Sant'Alessandro

Dettagli

Bianzano adottato termine osservazioni CHIUSO Blello approvato BURL n /05/2014. Bonate Sotto approvato (Variante 3, BURL n.

Bianzano adottato termine osservazioni CHIUSO Blello approvato BURL n /05/2014. Bonate Sotto approvato (Variante 3, BURL n. 2 settembre 2014 Comune Avanzamento Note Adrara San Martino adozione variante termini osservazioni CHIUSO Adrara San Rocco Albano Sant'Alessandro Albino Algua adottato termini osservazioni CHIUSO Almè

Dettagli

la qualità dell Aria in Emilia-Romagna

la qualità dell Aria in Emilia-Romagna la qualità dell Aria in Emilia-Romagna aggiornamento al 2015 0T0TSINTESI 1 2 indice - i messaggi chiave 4 Pag. - la sintesi 5 - i fattori meteo climatici: 7 - giorni favorevoli all accumulo di PM 10 7

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA NEL TERRITORIO COMUNALE DI SARONNO - AGGIORNAMENTO AL 2004

VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA NEL TERRITORIO COMUNALE DI SARONNO - AGGIORNAMENTO AL 2004 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA NEL TERRITORIO COMUNALE DI SARONNO - AGGIORNAMENTO AL 2004 Nelle relazioni relative agli anni precedenti abbiamo più volte evidenziato come l attività di monitoraggio

Dettagli

PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO

PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO MEZZOLDO FOPPOLO VALBONDIONE VALLEVE CARONA SCHILPARIO SANTA BRIGIDA CUSIO ORNICA AVERARA PIAZZATORRE BRANZI GANDELLINO VILMINORE DI SCALVE VALTORTA PIAZZOLO ISOLA

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Dicembre 18 Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Sezione di Reggio Emilia Servizio Sistemi Ambientali Via Amendola,

Dettagli

Berzo San Fermo adottata variante Termine osservazioni CHIUSO Bianzano adottato termine osservazioni CHIUSO Blello approvato BURL n.

Berzo San Fermo adottata variante Termine osservazioni CHIUSO Bianzano adottato termine osservazioni CHIUSO Blello approvato BURL n. AGGIORNATO AL 5 AGOSTO 2015 Comune Avanzamento Note Adrara San Martino adozione variante termini osservazioni CHIUSO Adrara San Rocco Albano Sant'Alessandro Albino Algua BURL n. 41 8/10/2014 Almè approvata

Dettagli

Report mensile: FEBBRAIO 2013

Report mensile: FEBBRAIO 2013 Report mensile: FEBBRAIO 213 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA FEBBRAIO LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 26 27 28 BUONA

Dettagli

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 2 LO STATO DELL AMBIENTE E GLI IMPATTI SULL AMBIENTE

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 2 LO STATO DELL AMBIENTE E GLI IMPATTI SULL AMBIENTE STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 2 LO STATO DELL AMBIENTE E GLI IMPATTI SULL AMBIENTE Paragrafo 2.1 ARIA Novembre 2003 2.1 ARIA Le emissioni in atmosfera

Dettagli

Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura

Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia San Vito al Tagliamento 12 maggio 2015 Il modello

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Campagna di rilevamento della qualità dell'aria di Casalgrande Giugno 218 Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Sezione di Reggio Emilia Servizio Sistemi Ambientali

Dettagli

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee Seminario «Aggiornamenti sull applicazione della Direttiva Nitrati» Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee mercoledì 14 dicembre 2016 Settore Monitoraggi Ambientali CRQA (Centro Regionale

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO. 1 Bergamo (immobili privati) PUGLIELLI (Robbiati) 2 Bergamo (immobili pubblici, paesaggistica) ROBBIATI

PROVINCIA DI BERGAMO. 1 Bergamo (immobili privati) PUGLIELLI (Robbiati) 2 Bergamo (immobili pubblici, paesaggistica) ROBBIATI PROVINCIA DI BERGAMO 1 Bergamo (immobili privati) PUGLIELLI (Robbiati) 2 Bergamo (immobili pubblici, paesaggistica) ROBBIATI 3 Adrara San Martino BG COLUCCI 4 Adrara San Rocco BG COLUCCI 5 Albano Sant'Alessandro

Dettagli

Fontevivo - Laboratorio Mobile

Fontevivo - Laboratorio Mobile Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma 29-21 COMU: - Laboratorio Mobile AO: 21 Località: Coordinate: UTM X: 9277 Inizio campagna: /21 Postazione: via Fellini UTM Y: 96767 Fine campagna:

Dettagli

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto

Dettagli

Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive

Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Varese, 16 gennaio 2019 Da cosa dipende

Dettagli

Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma Monchio delle Corti. Laboratorio Mobile - Unità Mobile

Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma Monchio delle Corti. Laboratorio Mobile - Unità Mobile Coordinate: UTM X: 589395 Inizio campagna: 18/1/ Postazione: P.zza Don Bosco UTM Y: 91832 Fine campagna: / Unità Mobile: Località: Prato Spilla Coordinate: UTM X: 58855 Inizio campagna: 18/1/ Postazione:

Dettagli

1.2 Il monitoraggio degli inquinanti atmosferici

1.2 Il monitoraggio degli inquinanti atmosferici L ossidazione di NO o NO 2 a nitrati può avvenire dopo assorbimento del gas all interno di una gocciolina di acqua. L acido nitrico reagisce con ammoniaca per dare nitrato d ammonio : NH 3 + HNO 3 NH 4

Dettagli

La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013

La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013 La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco Relazione 2012 e aggiornamento 2013 Come viene monitorata la qualità dell aria nell intorno dell impianto? Complessivamente,

Dettagli

ARIA AGGIORNAMENTO 2015

ARIA AGGIORNAMENTO 2015 ARIA AGGIORNAMENTO 2015 Aria Anche nel 2014, le concentrazioni più elevate nel raffronto con i limiti di qualità dell aria, ancorché in tendenziale diminuzione, continuano a riferirsi alle polveri sottili,

Dettagli

PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO

PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO PATTO DEI SINDACI IN PROVINCIA DI BERGAMO MEZZOLDO FOPPOLO VALBONDIONE VALLEVE CARONA SCHILPARIO SANTA BRIGIDA AVERARA CUSIO ORNICA PIAZZATORRE BRANZI GANDELLINO VILMINORE DI SCALVE VALTORTA PIAZZOLO ISOLA

Dettagli

QUALITÀ DELLE ACQUE Lo stato ecologico dei corsi d acqua (SECA)

QUALITÀ DELLE ACQUE Lo stato ecologico dei corsi d acqua (SECA) LE ACQUE D ITALIA Nel 2008, in Italia la situazione dello stato ecologico dei corsi d acqua (SECA) non è particolarmente critica, se si considera che il 45% dei 999 punti monitorati ricade nelle classi

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione

Dettagli

L'inverno demografico

L'inverno demografico Scenario di previsione della popolazione residente nei comuni della provincia di Bergamo nel periodo 2015 2035 Fonte: Banca dati di Eupolis Lombardia Elaborazione a cura del Dipartimento Welfare Cisl di

Dettagli

9.3 STRUTTURA ED ELEMENTI DELLA CARTA DELLE RETI ECOLOGICHE A VALENZA PAESISTICO-AMBIENTALE

9.3 STRUTTURA ED ELEMENTI DELLA CARTA DELLE RETI ECOLOGICHE A VALENZA PAESISTICO-AMBIENTALE 148 Paesaggio - Ambiente 9.3 STRUTTURA ED ELEMENTI DELLA CARTA DELLE RETI ECOLOGICHE A VALENZA PAESISTICO-AMBIENTALE Foto 1 - Lo schema preliminare di rete ecologica a valenza paesisticoambientale si articola

Dettagli

Venezia 15 dicembre 2014

Venezia 15 dicembre 2014 Venezia 15 dicembre 2014 Il Brenta è uno dei principali fiumi veneti Origina in provincia di Trento dal lago di Caldonazzo a 450 m s.l.m. Lungo 174 km : la parte montana di 70 km e di pianura di 104 km.

Dettagli

COMUNE DI FELINO LOCALITÀ POGGIO S.ILARIO

COMUNE DI FELINO LOCALITÀ POGGIO S.ILARIO Sezione Provinciale di Parma Viale Bottego, 9 311 - Parma Tel. 1/97.111 Fax 1/97.11 E-mail: sezpr@arpa.emr.it Posta elettronica certificata: aoopr@cert.arpa.emr.it Servizio sistemi ambientali Viale Bottego,

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Santa Vittoria Marzo 19 Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Servizio Sistemi Ambientali Area Ovest - Sede di

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino

Dettagli

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P.

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P. TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P. Accumulatori al piombo Cartucce toner Farmaci Olio minerale Batterie e pile T / F Siringhe ACCUMULATORI AL PIOMBO (126 Comuni) Adrara San Martino

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 4 Trimestre 2015

Dettagli

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Tematico ARIA

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Ottobre 1 Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Sezione di Reggio Emilia Servizio Sistemi Ambientali Via Amendola,

Dettagli

Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma Borgotaro. Laboratorio Mobile - Unità Mobile

Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma Borgotaro. Laboratorio Mobile - Unità Mobile Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma 1-11 1 Località: Coordinate: UTM X: 561644 Inizio campagna: /1 Postazione: P.le Lauro Grossi UTM Y: 9643 Fine campagna: 17/1 Unità Mobile: Località:

Dettagli

REPORT PRELIMINARE COMUNE DI GAZZUOLO

REPORT PRELIMINARE COMUNE DI GAZZUOLO CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA REPORT PRELIMINARE COMUNE DI GAZZUOLO 21 febbraio 219 24 marzo 219 Autori: Giorgio Siliprandi, Rosetta Pagliuso 1 Campagna di Misura della Qualità dell

Dettagli

Enhance Health Project

Enhance Health Project Enhance Health Project ARPA Emilia Romagna Analisi dei dati ambientali dell area di Coriano Forlì 23-24 Novembre 2006 Forlì area industriale di Coriano Studio dell area di Coriano: 1 a fase (1999-2001)

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 Isonzo 2 3 4 5 6 7 Barco Nuova 5 7 1 6 2 3 4 zone Pianura Est

Dettagli

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P.

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P. TABELLE DI DETTAGLIO SULLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI R.U.P. Accumulatori al piombo Cartucce toner Farmaci Olio minerale Batterie e pile T / F Siringhe ACCUMULATORI AL PIOMBO (106 Comuni) Adrara San Martino

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Zona Industriale Nord A cura di: Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione

Dettagli

Contenuti del Piano di Gestione. ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. Aggiornamento stato qualitativo acque superficiali: ai sensi del D.

Contenuti del Piano di Gestione. ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. Aggiornamento stato qualitativo acque superficiali: ai sensi del D. Aggiornamento stato qualitativo acque superficiali: ai sensi del D.Lgs 152/99 LIM Esprime lo stato di qualità dei corsi d acqua principalmente dal punto di vista chimico Fiume Serchio: Livello 1 Livello

Dettagli

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività 2015 - Programmazione 2016 Ambiente Da tempo è noto che l ambiente in cui viviamo rappresenta un importante determinante

Dettagli

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE Altri metalli Olio vegetale Pneumatici Raccolta multimateriale RAEE Stracci e indumenti dismessi Altre raccolte differenziate ALTRI METALLI (69 Comuni)

Dettagli

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE

TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE TABELLE DI DETTAGLIO SULLE ALTRE RACCOLTE DIFFERENZIATE Altri metalli Olio vegetale Pneumatici Raccolta multimateriale RAEE Stracci e indumenti dismessi Altre raccolte differenziate ALTRI METALLI (95 Comuni)

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 18 Febbraio 5 Marzo 2003 (semestre freddo) 21-26 Marzo 2006 (semestre freddo)

Dettagli

Regione Lombardia. Provincia di Bergamo. Proposta di Piano Cave In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013

Regione Lombardia. Provincia di Bergamo. Proposta di Piano Cave In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013 Regione Lombardia Provincia di Bergamo Proposta di Piano Cave In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013 Allegato II Elenco degli interventi di regimazione idraulica mediante escavazione di materiale

Dettagli

Report mensile sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualità dell aria Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/12/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone

Dettagli

Report mensile sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualità dell aria Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/10/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone

Dettagli

Report mensile sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualità dell aria Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2019 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 Marecchia 4 5 Verucchio 3 2 5 1 4 zone

Dettagli

Report mensile sulla qualita` dell aria

Report mensile sulla qualita` dell aria Report mensile sulla qualita` dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2019 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/11/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:

Dettagli

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2013 ARIA Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente

Dettagli

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Luglio Agosto 21 Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Sezione di Reggio Emilia Servizio Sistemi Ambientali Via

Dettagli

1) Aprire un browser per accedere a Internet (Internet Explorer o Google o Mozilla ecc.):

1) Aprire un browser per accedere a Internet (Internet Explorer o Google o Mozilla ecc.): Passaggi da seguire per scaricare le mappe di pericolosità e rischio 1) Aprire un browser per accedere a Internet (Internet Explorer o Google o Mozilla ecc.): 2) L elenco riportato in fondo al presente

Dettagli

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/ /09/2006

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/ /09/2006 Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/2006-05/09/2006 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio

Dettagli

Salsomaggiore- Laboratorio Mobile

Salsomaggiore- Laboratorio Mobile Valutazione della qualità dell'aria nella Provincia di Parma 2-29 COMU: - Laboratorio Mobile AO: 29 Località: Coordinate: UTM X: 5735 Inizio campagna: /29 //29 Indice di qualità dell'aria 1 1 giorni 6

Dettagli

Report mensile: MARZO 2013

Report mensile: MARZO 2013 Report mensile: MARZO 213 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA MARZO LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 26 27 28 29 3 31

Dettagli

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo IL RISCHIO IDROGEOLOGICO STRUTTURA DELL INCONTRO Il Dissesto idrogeologico I fenomeni di dissesto in provincia di Bergamo Gli eventi storici L evento alluvionale del novembre 2002 La gestione del Rischio

Dettagli

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera.

ISTRUTTORIA TECNICA. Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI. Risultati Monitoraggio Corso d Opera. SUPPORTO TECNICO ALL OSSERVATORIO AMBIENTALE CASCINA MERLATA ISTRUTTORIA TECNICA Piano di Monitoraggio Ambientale ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI Risultati Monitoraggio Corso d Opera 3 Trimestre 2015

Dettagli

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI Cap. 4 INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI 4.1 Quadro normativo vigente Il D.Lgs. n. 351/99 (recepimento della direttiva 96/62/CE) in materia di valutazione e gestione della qualità dell

Dettagli

Siti di misura. Il biossido di zolfo viene misurato nella stazione di Via Flaminia.

Siti di misura. Il biossido di zolfo viene misurato nella stazione di Via Flaminia. 5.2.3 Biossido di zolfo (SO 2 ) Siti di misura. Il biossido di zolfo viene misurato nella stazione di Via Flaminia. Caratteristiche generali. Gli ossidi di zolfo che sono dispersi in atmosfera sono SO

Dettagli

Annuario dei dat ambientali della Toscana. Firenze, 13 settembre 2018

Annuario dei dat ambientali della Toscana. Firenze, 13 settembre 2018 Annuario 2018 dei dat ambientali della Toscana Firenze, 13 settembre 2018 1 Lo stato dell ambiente toscano attraverso l analisi di 70 indicatori, classificati secondo i 5 elementi del modello DPSIR e suddivisi

Dettagli

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA ANNO 2016 ARIA Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/07/2016 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 Porto San Vitale 1 zone Appennino Pianura Est Figura 1: Stazioni

Dettagli

Settore Viabilit, Edilizia, Trasporti e Gestione del Territorio

Settore Viabilit, Edilizia, Trasporti e Gestione del Territorio PAG. 1/10 aggiornato 23/02/2018 SP 1 Lenna - Mezzoldo 35+500 48+600 13+100 ordinanza comunale - divieto > 3,50 t. dal Km 36+500 al Km 37+500 DAL KM 36+500 AL KM 37+500 DAL KM 36+500 AL KM 37+501 SP 2 Lenna

Dettagli

CERTIFICAZIONE COMMA 587 ARRT.1 LEGGE 296/2006 SituazIone al 31 marzo semestre 2010

CERTIFICAZIONE COMMA 587 ARRT.1 LEGGE 296/2006 SituazIone al 31 marzo semestre 2010 CERTIFICAZIONE COMMA 587 ARRT.1 LEGGE 296/2006 SituazIone al 31 marzo 2010-1 semestre 2010 UNIACQUE S.P.A. Sede Legale: via E. Novelli 11, 24122 Bergamo Sede Amministrativa: via Malpaga 22, 24050 Ghisalba

Dettagli

La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani

La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Milano, 29 novembre 2018 Il PM10

Dettagli

Fucecchio Ponte a Cappiano 21 Marzo Maggio Agosto Settembre 2007

Fucecchio Ponte a Cappiano 21 Marzo Maggio Agosto Settembre 2007 Fucecchio Cappiano 21 Marzo 2007-28 Maggio 2007 15 Agosto 2007 12 Settembre 2007 Scuola Montanelli Petrarca 25 Luglio 2007 13 Agosto 2007 Risultati dei rilevamenti dell inquinamento atmosferico condotti

Dettagli

ELENCO CODICI UFFICIALI LEVATORI DI PROTESTO NOTAI (N) PROVINCIA DI BERGAMO ELENCO CODICI UFFICIALI LEVATORI DI PROTESTO SEGRETARI COMUNALI (C)

ELENCO CODICI UFFICIALI LEVATORI DI PROTESTO NOTAI (N) PROVINCIA DI BERGAMO ELENCO CODICI UFFICIALI LEVATORI DI PROTESTO SEGRETARI COMUNALI (C) ELENCO CODICI UFFICIALI LEVATORI DI PROTESTO NOTAI (N) PROVINCIA DI BERGAMO Cognome Nome Prv Tipo Prog. MALLARDO CARMINE BG N. 3 MANNARELLA FRANCESCO BG N. 4 SCHIANTARELLI FRANCO BG N. 5 SICO ERNESTO BG

Dettagli

Analisi dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi anni

Analisi dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi anni Analisi dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi anni 2007-2011 Sulla base dei dati pubblicati dal Ministero delle Finanze il 14 Novembre 2013 CGIL BERGAMO Ufficio studi 107 106 105 104 103 102

Dettagli

Comune di Vittorio Veneto

Comune di Vittorio Veneto Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Vittorio Veneto Periodi di indagine: 4 Ottobre 2001 24 Febbraio 2002 (semestre freddo) 13

Dettagli