Cenni sul Sistema Sportivo e. quadro normativo di riferimento

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1 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento 59

2 Torino - Gare di Atletica

3 Organizzazione del Sistema Sportivo Una prima definizione di cosa sia il sistema sportivo italiano fu formulata dal Centro Studi Il sistema Sportivo: partecipanti e se rvizi Impianti sportivi CONI nel 1979 e venne recepito dall Ente di Unificazione Italiana nel 1984 (norma UNI 8616/1984): Il sistema sportivo è l insieme di tutti i praticanti e di tutti i servizi sportivi. Il sistema vede dunque l attività sportiva come punto di incontro tra i praticanti e i servizi e quindi tra la domanda e l offerta 1. Successivamente i Paesi Membri del Consiglio d Europa hanno condiviso la definizione di Sport, ampliando ulteriormente il concetto di Sistema Sportivo e caratterizzandolo per Il sistema sportivo come opportunità di sviluppo sociale e culturale gli aspetti sociali e culturali: Si intende per sport qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli 2. Il settore della domanda Il settore della domanda può essere indagato attraverso l analisi di due aree: la partecipazione sportiva attiva (I PRATICANTI) e la partecipazione passiva, cioè quella a manifestazioni sportive dal vivo (GLI SPETTATORI) o tramite media; in questa stessa area rientra la partecipazione ad altre attività non immediatamente classificabili (si pensi ad esempio agli SCOMMETTITORI 3 ). L offerta di attività sportive è costituita da due grandi sottosistemi: quello impiantistico da un lato e quello organizzativo dall altro. Sottosistemi impiantistico, organizzativo, finanziario e promozionale Il sistema impiantistico corrisponde alla base materiale dell offerta -l hardware - che include sia le strutture edilizie immediatamente riconoscibili come impianti sportivi, sia altri spazi o risorse naturali che sono comunque l elemento caratterizzante di alcune attività. Il sistema organizzativo corrisponde alla gestione dell offerta: - il software - includendo le competenze istituzionali e quelle individuali, quelle pubbliche e quelle private (società sportive, federazioni ed enti, allenatori, tecnici, istruttori, medici sportivi, giudici, addetti alle attrezzature ecc.). Altri due settori trasversali che completano il sistema sportivo sono i flussi finanziari e la comunicazione. 61

4 Il censimento dell impiantistica sportiva piemontese - Metodi, strumenti ed esiti Si riporta uno schema che rappresenta i legami tra le varie componenti del sistema sportivo 4. Schema rappresentativo della struttura del Sistema Sportivo. SISTEMA SPORTIVO DOMANDA Praticanti Pubblico OFFERTA SOFTWARE HARDWARE Addetti diretti Addetti indiretti Società sportive Impiantistica Sportiva AREE TRASVERSALI Flussi Finanziari Flussi della Comunicazione Il Censimento dell Impiantistica Sportiva in Piemonte si è occupato dell hardware del Sistema Sportivo, con l obbiettivo di fotografare l impiantistica sportiva di proprietà pubblica per avere un immagine in termini quantitativi, qualitativi e tipologici al fine di programmare i futuri investimenti economici e gli indirizzi strategici per valorizzare maggiormente lo sport piemontese. Lo scenario legislativo nazionale e locale e il quadro normativo di riferimento Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano Mentre nella maggior parte dei Paesi è l'amministrazione statale, spesso con uno specifico Ministero dello Sport, a esercitare direttamente il potere in materia di sport, In Italia lo Stato ha delegato le funzioni pubbliche relative al settore sportivo al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) che, a partire dal 1942, con la Legge n. 426 del , si è visto formalmente attribuire dal legislatore il compito del potenziamento e della diffusione dello sport nazionale, oltre che di indirizzo e coordinamento dell'attività sportiva, assumendo, di conseguenza, la triplice configurazione di Comitato Olimpico, Federazione delle Federazioni Sportive Nazionali e di Ente pubblico strumentale. Il ruolo delle Regioni Tale configurazione non è venuta meno a seguito dell'abrogazione della Legge n. 426/1942 per opera del D.L n. 242 del (Decreto Melandri)il quale, pur introducendo numerose e sostanziali modifiche all'ordinamento del CONI, ha mantenuto la posizione di centralità del CONI nell'assetto istituzionale del settore, nei limiti di quanto stabilito dal D.P.R. n. 616 del e al D.P.R. n. 475 del che demandano alle Regioni la promozione delle attività sportive e ricreative e la realizzazione dei relativi impianti e attrezzature 5. La ripartizioni delle competenze La distinzione di competenze tra CONI, da un lato, e Regioni e Comuni dall'altro ha avuto un sostanziale consolidamento di posizioni che vedono tuttora il CONI quale ente di riferimento per l'organizzazione, la programmazione e la promozione dell attività sportiva, mentre le Regioni, Province e i Comuni svolgono la funzione di promozione delle at- 62

5 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento tività sportive e ricreative, intesa come "politica dei servizi", volta ad assicurare ai cittadini le condizioni di base per l'esercizio della pratica sportiva. Tali condizioni consistono nella creazione delle infrastrutture e degli impianti sportivi necessarie per lo svolgimento dell'attività sportiva 6. Con la modifica del Titolo V della Costituzione 7, l Ordinamento sportivo è stato inserito tra le materie di legislazione concorrente, individuando nelle Regioni i Soggetti istituzionali deputati ad esercitare numerose competenze nell ambito di riferimento. Le province nelle regioni che ancora non hanno provveduto a disciplinare il conferimento di competenze, continuano ad operare in base al principio di sussidiarietà che consente loro di essere un punto di riferimento primario, nel quadro delle competenze istituzionali a livello territoriale. Il parere del CONI per la conformità alle regole tecniche delle discipline sportive Per completare il quadro dell'assetto normativo della materia "sport", almeno nei suoi lineamenti essenziali, va infine sottolineata l'importanza di una disposizione presente nell'ordinamento statale fin dal 1939, contenuta nel Regio D.L n. 302 del convertito nella Legge n. 739 del , la quale prevede l'obbligo del parere del CONI "sui progetti per la costruzione, l'acquisto, l'ampliamento e le modifiche dei campi sportivi e dei loro impianti e accessori" (art. 1), nonché "per l'approvazione dei progetti relativi agli edifici scolastici, per la parte riguardante la costruzione, la modifica e il restauro delle palestre ginniche e piscine" (art. 2) 8. Lo scopo di fondo che il legislatore si è posto con tale disposizione è di assicurare, per la generalità degli impianti sportivi e sull'intero territorio nazionale, la necessaria conformità alle regole tecniche delle diverse discipline sportive, anche in connessione alle norme dell'ordinamento sportivo internazionale, nonché alle norme vigenti in materia di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi (D.M ). La normativa contenuta nel D. Lgs. n. 297 del 16 aprile 1994, recante Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile scuole di ogni ordine e grado ha disciplinato all articolo 96 l uso delle attrezzature delle scuole per attività diverse da quelle scolastiche prevedendo, che gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dell'orario del servizio scolastico per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo all Ente Locale proprietario dei beni di disporne la temporanea concessione. Riassumendo il quadro normativo di riferimento per le fasi dell intervento edilizio sportivo Quadro normativo italiano di riferimento è costituito da: - norme con valore di legge che regolamentano il settore dell'urbanistica, dell'edilizia, delle opere pubbliche; per un quadro generale si rinvia alla manualistica di settore (ai fini CISP per l organizzazione del manuale di rilevazione e per l implementazione dei dati sulle schede del censimento ci si è riferiti alla normativa per la sicurezza nell impiantistica sportiva - D.M. 18 marzo 1996, normativa italiana per il superamento delle barriere architettoniche D.M. 236/89, normativa sui beni culturali D.Lgs. 42/2004); - norme di settore, hanno validità all'interno di un determinato contesto di ri- 63

6 Il censimento dell impiantistica sportiva piemontese - Metodi, strumenti ed esiti ferimento, come ad esempio le norme delle Federazioni Sportive che assumono validità per tutti gli impianti per cui si intende ottenere l'omologazione (Norma CONI del n 851 del 15 luglio 1999, Normative delle Federazioni Sportive Nazionali per ottenere l omologazione, Norme UNI); - norme locali, gli strumenti urbanistici e i relativi regolamenti comunali di attuazione, che assumono valore sul territorio di riferimento (ai fini della ricerca il riferimento è stata la normativa regionale che regola i finanziamenti per l impiantistica sportiva); - norme con valore non cogente, quali UNI , definiscono il glossario sportivo. Accessibilità degli impianti sportivi L uomo è l utente finale del progetto architettonico e ogni manufatto deve essere concepito come accessibile a tutti, senza distinzione di abilità fisiche. La pratica sportiva presenta grande rilevanza per i soggetti disabili, sia dal punto di vista psicologico e sociale, sia terapeutico e riabilitativo, favorendo la capacità di trasformare l'handicap da svantaggio a condizione di partenza. Quadro normativo italiano di riferimento in tema di accessibilità Il quadro normativo italiano di riferimento per la progettazione architettonica in tema di barriere architettoniche è costituito da varie normative, si citano in sintesi le principali: - L. 13/1989 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati"; - D.M. 236/1989 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli spazi privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche"; - D.P.R. 503/1996 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici"; - Norma CONI del n 851 del 15 luglio 1999 e indicazioni del Comitato Paralimpico Italiano. Per barriere architettoniche, ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. 503 del 1996 e del D.M. 236/89, si considerano "Gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque; gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature e componenti; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi". Particolare attenzione al tema dell accessibilità è stata introdotta sin dalle prime fasi delle rilevazione e con specifiche indicazioni durante il corso di formazione per i Rilevatori. Le schede di rilevazione predisposte dall Osservatorio di concerto con le province consideravano l accessibilità per ogni entità di rilevazione, ma senza definire nel dettaglio le modalità di rilevazione del dato. 64

7 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento Nelle fasi di organizzazione della rilevazione e in seguito alla fase di test, sono stati definiti i criteri per la rilevazione dell accessibilità per i tre differenti livelli (spazio, impianto e La rilevazione dell accessiblità: criteri e procedure complesso) rivolgendo l attenzione principalmente alla disabilità motoria, intendendo i soggetti che hanno difficoltà di deambulazione e che utilizzano supporti per il movimento. Per quanto riguarda la disabilità visiva si è previsto, durante la rilevazione, di segnare in apposito campo nota l eventuale presenza di percorsi per non vedenti o ipovedenti. Una rilevazione dell accessibilità per ogni disabilità non era stata prevista nelle schede di rilevazione e non era ipotizzabile a causa delle innumerevoli varianti e della non adeguata conoscenza del problema da parte dei referenti comunali intervistati. Livelli di accessibilità I criteri di accessibilità adottati nella rilevazione per i tre livelli sono: - spazio attività: l accessibilità all area destinata allo svolgimento dell attività sportiva; Torino - Stadio Primo Nebiolo - Giochi della gioventù 65

8 Il censimento dell impiantistica sportiva piemontese - Metodi, strumenti ed esiti - impianto: l accessibilità alla struttura che comprende i servizi di supporto (spogliatoi, magazzini, locali di pronto soccorso), i servizi accessori (aree per il pubblico) e nel caso di singolo impianto l accesso dall area esterna; - complesso: l accessibilità dall area esterna, intesa come area condivisa tra tutti gli impianti appartenenti al complesso. I tre livelli di accessibilità permettono di individuare quantitativamente gli impianti e i complessi su cui si rendono necessari interventi di adeguamento parziali (ai servizi di supporto o agli spazi di attività) senza compromettere l intera funzionalità della struttura. Accessibilità dei servizi di supporto Ulteriori rilevazioni sull accessibilità sono state valutate sulle dotazioni dei servizi di supporto e accessori, in particolare la presenza di servizi igienici per disabili. La normativa prevede che il servizio igienico sia considerato accessibile se garantisce la manovra e l uso degli apparecchi anche a persone con impedita capacità motoria [ ] nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è necessario prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza wc [ ] 9. Nelle fasi di rilevazioni, visto il tipo di procedura utilizzata, è stata valutata una forbice maggiore di casistiche, considerando accessibili anche i servizi igienici non dotati di installazioni di supporto ma con dimensioni rispondenti ai requisiti normativi, in quanto l inserimento delle attrezzature non prevede modifiche strutturali ma investimenti economici, potenzialmente attuabili nel prossimo futuro. Tale procedura si è resa necessaria anche in virtù dell andamento della rilevazione e sulla base delle risposte fornite dai referenti comunali che non sempre erano conoscenza delle dotazioni dei servizi igienici degli impianti sportivi. La codifica della pratica sportiva Per valutare la domanda di sport, gli statistici si sono creati degli strumenti per raccogliere e gestire in modo omogeneo le indagini sugli sport praticati. Questa regolamentazione degli strumenti è stata fatta a livello europeo e poi ciascuna paese l ha calata all interno delle proprie dinamiche territoriali. Lista degli sport Lo strumento metodologico utilizzato in campo statistico è denominato lista degli sport perché al concetto di sport o di pratica sportiva sono collegate tante attività diverse, variabili nel tempo e nello spazio, denominate in vario modo rendendo necessario un trattamento di sintesi a vari livelli. Per quanto riguarda l Italia, i dati sulla valutazione della pratica sportiva provengono essenzialmente dal Monitoraggio Coni 10 e dall indagine Multiscopo Istat 11. In seguito l indagine Multiscopo del 2000, dopo una prima elaborazione sommaria ricalcata sulle serie storiche (pubblicata nel 2002), si è proceduto ad una completa riclassificazione di tutte le voci ( ). La nuova classificazione è stata guidata da due necessità distinte: - una proveniente dal mondo sportivo, che chiede di riferire ogni voce elementare ad uno sport riconoscibile, con un criterio che sia possibilmente accettabile e comparabile in tutto il mondo; - una proveniente dagli statistici, che chiedono di inserire comunque gli sport in gruppi più grandi, perché al di sotto di certe soglie i numeri soffrono 66

9 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento di un errore statistico inaccettabile 11. L Istat nel 2003 ha pubblicato il file standard 12 aperto all utilizzazione pubblica, assegnando ogni voce elementare ad un gruppo specifico per ogni elaborazione successiva, strutturando una tabella con due sole colonne: la colonna di destra riporta tutti gli sport (voci elementari) e quella di sinistra mostra le macro categorie di accorpamento (17 gruppi in totale). Nell ambito del censimento la lista degli sport di seguito denominata LISP03 è stata LISPO3 e censimento utilizzata in tre momenti distinti: - FASE DI RILEVAZIONE: implementazione dell elenco degli spazi attività. Mediante una rilettura delle attività sportive esistenti, si è cercato di risalire alla denominazione specifica degli spazi attività destinati a sport specifici o all inserimento di attività sportive non presenti che altrimenti sarebbero confluite nella dicitura altri sport non permettendo considerazioni di carattere statistico nella successiva elaborazione dei dati raccolti; - PROGETTAZIONE SCHEDA IMPIANTISTICA PRIVATA: per costituire un elenco dettagliato di attività sportive difficilmente associabili ad un unico specifico spazio attività; - ELABORAZIONE DEI RISULTATI: la lista LISPO3 è stata utilizzata per semplificare le procedure di rappresentazione, diffusione e confronto dei dato, accorpando le tipologie di spazi attività secondo i gruppi presenti nell elenco. La tabella seguente riporta l elenco spazi attività implementato sulla base della LISPO3, con l individuazione di ulteriori spazi attività e prevedendo l accorpamento per classi. Le classi individuate sono riportate nelle pagine seguenti. 67

10 Il censimento dell impiantistica sportiva piemontese - Metodi, strumenti ed esiti Tabella sport / spazi attività ARTI MARZIALI E SPORT DI COMBATTIMENTO PEDANE PER ARTI MARZIALI - PUGILATO - SOLLEVA- MENTO PESI PEDANE PER LA SCHERMA (FIORETTO-SPADA- SCIABOLA) ATLETICA LEGGERA E FOOTING, JOGGING ATLETICA LEGGERA (LANCIO DEL DISCO) ATLETICA LEGGERA (LANCIO DEL GIAVELLOTTO) ATLETICA LEGGERA (LANCIO DEL MARTELLO) ATLETICA LEGGERA (LANCIO DEL PESO) ATLETICA LEGGERA (PISTE ANULARI) ATLETICA LEGGERA (PISTE RETTILINEE E PEDANE) ATLETICA LEGGERA (SALTO CON L'ASTA) ATLETICA LEGGERA (SALTO IN LUNGO) ORIENTAMENTO BOCCE, BOWLING, BILIARDO BILIARDO BOCCE BOWLING CACCIA CACCIA CALCIO CALCETTO CALCIO DANZA - BALLO PALESTRE PER LA DANZA (ARTISTICA CLASSICAMO- DERNA - LATINO AMERICANO - ECC.) GINNASTICA, AEROBICA, FITNESS E PALESTRE PER IL FITNESS - PESI CULTURA FISICA PALESTRE PER LA GINNASTICA (ARTISTICA - CORPO LI- BERO RITMICA - ATTREZZISTICA) PALESTRA PER LA GINNASTICA PALESTRA POLIVALENTE PALESTRA POLIVALENTE PALLACANESTRO MINI BASKET PALLACANESTRO PALLAVOLO BEACH VOLLEY MINI VOLLEY PALLAVOLO 68

11 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento PESCA PESCA SPORTIVA SPAZI POLIVALENTI ALL'APERTO ATTIVITA' NEL VERDE (PERCORSI ATTREZZATI) CAMPI ALL'APERTO PISTA POLIVALENTE ALL APERTO SPORT ACQUATICI E SUBACQUEI ATTIVITÀ SUBACQUEE VASCHE PER ATTIVITÀ NATATORIE SPORT CICLISTICI BMX CICLOCROS MOUNTAIN BIKE VELODROMI SPORT CON PALLA E RACCHETTA BADMINTON SQUASH TAMBURELLO TENNIS SPORT INVERNALI, SPORT SU GHIACCIO BOB SKELETON - SLITTINO E ALTRI SPORT DI MONTAGNA CAMPI PER HOCKEY GHIACCIO - PATTINAGGIO, CURLING HOCKEY GHIACCIO - VELOCITÀ (PISTE ANULARI) PARETI PER ARRAMPICATA SPORTIVA SNOWBORD - FREESTYLE SCI (DISCESA) SCI (FONDO) SCI (SALTO) SPORT NAUTICI CANOA - KAJAK CANOTTAGGIO MOTONAUTICA SCI NAUTICO SPORT VELICI ALTRI SPORT CON PALLA Baseball - Softball Golf Cricket Footbal Hockey e pattinaggio a rotelle 69

12 Il censimento dell impiantistica sportiva piemontese - Metodi, strumenti ed esiti Hockey su prato Mini golf Pallone elastico Rugby ALTRI SPAZI* Sono spazi attività per cui non è stato possibile associare una tipologia presente nell elenco associato alla Rupar (vedi tennis tavolo). ALTRI SPORT AREE ATTREZZATE PER SPORT AREONAUTICI AUTOCROSS (CROSSODROMI) AUTODROMI CAMPI DI POLO GO KART (KARTODROMI) CORSE CAVALLI SPORT EQUESTRI PATTINAGGIO A ROTELLE VELOCITÀ (PISTA ANUL.) PERCORSI EQUESTRI PISTA TRIAL PISTE PER MOTOCICLISMO SPAZI PER IL PARAPENDIO TIRO A SEGNO (POLIGONI) TIRO A VOLO TIRO CON L'ARCO SKATEBOARD 70

13 Cenni sul Sistema Sportivo e quadro normativo di riferimento Note 1 B. Rossi Mori (a cura di), Gli impianti sportivi nella pianificazione territoriale. Un programma locale per lo sviluppo dello sport, CONI, Roma, Art. 2.I della Carta Europea dello Sport, maggio Università degli Studi di Roma La Sapienza Dipartimento di Statistica, Probabilità e Statistiche applicate, CONI, Le fonti di dati e le indagini statistiche sullo sport in Italia - Rapporto 2002, www. coni.it 4 Ibidem. 5 Per le attività e gli impianti di interesse dei giovani in età scolare, le Regioni operano di intesa con gli organi scolastici. 6 Tale interpretazione sulla ripartizione delle rispettive competenze è stata formalmente recepita nel documento di intesa CONI-Regioni, stipulato a Bologna il In base alle disposizioni introdotte dalla Legge N. 3 del 18 ottobre Tale norma, che è stata modificata più volte, è tuttora in vigore in quanto, come espressamente previsto dal D.L. n. 302 del all'art. 1, comma 1, lettera r), l'abrogazione dell'art.1 del R.D.L 302/1939 disposta dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità (D.P.R. n. 327 del ), deve essere considerata "limitatamente alle norme riguardanti l'espropriazione" e quindi non riguarda il suddetto parere del CONI (Cap. 5). 9 Art del D.M. 236/ Dati che si basano sui dati amministrativi delle organizzazioni sportive, società, associazioni e Federazioni Sportive. I dati che si ottengono sono riconoscibile nella provenienza ma non flessibili in quanto si basano sul tesseramento. 11 Rilevazione a campione a nuclei familiari prescelti che rispondo a delle domande in modo libero e soggettivo consultato il 11/11/ Il file standard è denominato LISP03 Lista degli Sport Torino - Sferisterio di Parco Ruffini - Tamburello 71

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