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1 ANNO 3 NUMERO 3 PERIODICO DI ASTRACUNEO - ASSOCIAZIONE TRASPORTATORI NOVEMBRE 2012 Direzione, agenzia pubblicitaria, redazione: via della Motorizzazione 11, 12100, Cuneo Tel: Mail: info@astracuneo.it Direttore responsabile: Andrea Caponnetto Iscrizione Tribunale di Cuneo n. 623 del 26 marzo 2010 IN QUESTO STRADE NUMERO ASTRA CUNEO IN ASSEMBLEA ANNUALE D EUROPA A p. 7 IN RICORDO DI GIANCARLO RICCA Lutto a p. 7 SE VIAGGIARE DIVENTA IMPOSSIBILE... Divieti comunali a p. 3 FOR.TE: PARTE LA CAMPAGNA DI ADESIONE Fondi per il terziario a p. 6 IL COMPITO di Domenico Allione CAOS ALBO In tempi di semplificazione qualcuno potrebbe chiedersi perché il mondo dell'autotrasporto sia regolato da due elenchi : uno, l'ormai storico Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto terzi, l'altro, il Registro elettronico nazionale (R.E.N), recentemente introdotto dal Reg. CEE 1071/2009. In attesa di sciogliere l'enigma balza agli occhi l'incredibile vicenda relativa al requisito della capacità finanziaria che in questi mesi le imprese devono dimostrare agli uffici provinciali. Nel corso del 2012 si sono susseguite una serie di indicazioni ministeriali e di indicazioni delle diverse province, che hanno dato vita ad una babele interpretativa (si è passati dalle fideiussioni bancarie alle polizze vettoriali!) con effetti distorsivi in termini di costi, di impegno finanziario e di concorrenza tra imprese di autotrasporto italiane, a seconda di dove fosse ubicata la loro sede aziendale. Nel frattempo una sola certezza, a pagare in termini di tempo e di costi saranno le imprese che si vedono aumentare la quota nazionale e devono accollarsi pure la quota aggiuntiva che alcune province stanno applicando. Per fortuna adesso si potrà pagare on-line e con la carta di credito! di Guido Rossi La crisi economica in atto sta rappresentando un doloroso e accelerato corso di apprendimento, per imprese e cittadini, di quanto l'esistenza di un singolo stato nazionale sia influenzato e determinato dalle regole e dalle decisioni che pervengono dall'unione europea. Concetti quali spread, BCE, piani di rientro, Consiglio europeo, Patto di stabilità e la consapevolezza che le decisioni e le politiche prese nei paesi cosiddetti virtuosi, incidono profondamente sulle sorti di altre nazioni meno solide sono entrati a far parte della nostra realtà quotidiana. Potrà piacere o meno, si potrà essere più o meno d'accordo, ma la realtà dei fatti è incontrovertibile. Non prenderne atto da parte di chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli (politica, pubblica amministrazione, sindacati dei lavoratori, associazioni datoriali) è un atteggiamento che oscilla tra la demagogia, l'incompetenza, il provincialismo. Un atteggiamento in ogni caso pericoloso per le aziende e i cittadini di questo paese. Il mondo dell'autotrasporto ormai da decenni vive in maniera diretta la fondamentale importanza della normativa comunitaria che ne regola e indirizza gli aspetti più importanti. Per averne una conferma basta dare un'occhiata all'ingente numero di direttive e regolamenti europei che disciplinano i tempi di guida e di riposo, l'accesso alla professione, i tempi di lavoro, i controlli su strada, la formazione professionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, le accise sul gasolio, i passaggi autostradali, il cabotaggio e il distacco transnazionale di autisti. L'ambito nazionale, ministeriale o provinciale, non è niente altro che recepimento a posteriori (purtroppo talvolta confuso e addirittura più complicato ai danni delle imprese) delle scelte fatte a Bruxelles e a Strasburgo. La Comunità economica europea è nata negli anni '50 sui pilastri del libero scambio di merci, persone, capitali, è stato e continua ad essere un processo lento e difficile, ma sicuramente inesorabile. L'autotrasporto per la sua natura di attività di servizio in grado di trasportare merci e persone da un luogo all'altro, rappresenta in un'attività comunitaria per eccellenza, in quanto chiunque riuscirebbe a capire che spostare un camion da Varsavia a Madrid è più semplice che riconoscere il ruolo di un notaio italiano in Francia, solo per fare un esempio. In questo contesto la diatriba, tutta italiana, che da quattro anni sta agitando il mondo dell'autotrasporto, sul tema dei costi minimi di sicurezza, assume i contorni di una vicenda sicuramente sentita ma marginale rispetto alle decisioni strategiche del livello europeo. Il fatto che alla prima richiesta di delucidazioni sull'apparato dei costi minimi da parte della Commissione Europea il Ministero dei trasporti si sia affrettato a rispondere che i costi non si applicano al cabotaggio e ai trasporti internazionali, testimonia il contesto tutto interno della discussione, con il suo corollario di continue modifiche normative, di incontri, di campagne stampa, di minacce di fermo e quant'altro. Astra Cuneo vuole accendere il faro dell'attenzione sui palazzi di Bruxelles, vuole fare conoscere ai propri associati la complessità delle norme, vuole condividere con le altre associazioni datoriali, con la pubblica amministrazione e con la politica la necessità di una presenza attiva e qualificata nei momenti decisionali comunitari. È un atteggiamento meno urlato e meno appariscente di quello esternato da altre sigle, ma che riteniamo più consapevole e utile per chi fa impresa in questo settore. A livello europeo stanno modificando la normativa su tachigrafi e tempi di guida e di riposo. Qualcuno si sta attivando per incidere su queste scelte?

2 II ANNO III - NUMERO 3 Il colle della Maddalena sbarca in Parlamento di Andrea Caponnetto Sbarca in parlamento il tema della gestione (e collaborazione) trasfrontaliera della Strada Statale 21 per il Colle della Maddalena. Nel mese di settembre è stata discussa in Commissione Trasporti della Camera l'interrogazione presentata dal buschese Teresio Delfino in merito alla necessità di una maggiore sinergia tra Italia e Francia. «Da anni questo valico è caratterizzato da problematiche non ancora risolte, sia per quanto riguarda la viabilità sul versante italiano, relativamente allo sgombero della neve, alla pulizia della carreggiata, alla caduta di valanghe e al continuo passaggio di mezzi pesanti all'interno dei centri abitati, sia per quanto riguarda la gestione internazionale». L'onorevole ha sottolineato in particolare il problema delle barriere di disgelo installate dalle autorità francesi: «Il valico è rimasto chiuso al traffico commerciale per oltre tre settimane, penalizzando di fatto le consuete attività di export, rese impossibili proprio dal lungo protrarsi del blocco». E ha poi sottolineato le difficoltà di comunicazione tra enti trasfrontalieri: «È indispensabile assicurare un rapporto permanente di reciproca consultazione con le autorità transalpine, affinché eventuali impedimenti alla circolazione dei veicoli pesanti possano essere ripristinati con rapidità senza alcuna ripercussione negativa in termini economici e di competitività per le aziende di trasporto o committenti del territorio». Risponde il Sottosegretario Guido Improta: «I disagi sul Colle della Maddalena sono stati determinati dalle chiusure disposte dal Conseil Général francese per le cosiddette barriere di disgelo : tale misura di sicurezza non può essere impedita dall'ente gestore italiano, che è tuttavia impegnato a trovare con la Parte francese soluzioni che limitino i tempi di chiusura del Colle. Nel caso specifico di fine febbraio, ANAS ha fatto presente che i disagi provocati dalla chiusura ddlla strada Statale 21 si sono verificati a causa del Uno dei tornanti che immette sul colle della Maddalena ritardo nella trasmissione delle informazioni da parte delle autorità francesi». Al di là dei disagi lamentati nello scorso inverno, a seguito della prolungata chiusura del valico per le barriere di disgelo installate dalle autorità francesi, il Sottosegretario ha garantito un maggior coordinamento tra gli enti gestori per rendere più efficienti le comunicazioni per la trasmissione delle disposizioni amministrative e operative necessarie alla gestione della viabilità del valico. Queste le garanzie di Improta: «Un organismo di cooperazione bilaterale è intervenuto lo scorso anno sulla questione del traffico stradale al Colle della Maddalena, dove la Statale 21 si collega attraverso il Col de Larche alla strada RD 900 in territorio francese: in tale occasione il Presidente della Commissione Intergovernativa ha invitato i due Enti gestori italiano e francese (ANAS Piemonte e Conseil Général Alpes de Haute - Provence) a raccordarsi al fine di mettere in atto azioni di miglioramento della gestione stradale su entrambi i versanti. In seguito, sono intervenute ulteriori riunioni tra i rappresentanti degli Enti gestori italiano e francese per individuare modalità di intervento condivise che potessero quanto meno ridurre i disagi degli utenti». Il rappresentante del Governo ha anche affermato che la convenzione bilaterale per l'attivazione di procedure di coordinamento del personale addetto alla sorveglianza su strada è in fase di definitiva stesura: «Prevede, tra l'altro, punti di particolare importanza, come le modalità di chiusura e di riapertura del Colle, il pattugliamento in previsione di una chiusura necessaria e la comunicazione tra gli Enti gestori». Anche la Consulta e l'osservatorio sui costi minimi che a questa fa capo non hanno resistito ai colpi inferti dalla Spending review. Una legge questa, che dovrebbe servire a eliminare sprechi e inefficienze, garantire il controllo dei conti pubblici, liberare risorse da utilizzare per interventi di sviluppo, ridare efficienza al settore pubblico allo scopo di concentrare l'azione su chi ne ha bisogno. Dalla legge risulta che le loro importanti attività e funzioni tuttavia rimangono in essere, venendo trasferite ai competenti uffici del Ministero. La Consulta, nella logica della riduzione della spesa pubblica, è stata abolita perché ritenuta un organismo se non inefficiente, quanto meno fonte di sprechi di denaro pubblico. Il provvedimento è intervenuto in un momento in Soddisfatto dell'interessamento l'onorevole buschese: «Auspico che quanto riferito dal Sottosegretario si traduca in un rapporto permanente di reciproca consultazione tra gli Enti gestori, affinché eventuali impedimenti alla circolazione possano essere ripristinati con rapidità senza alcuna ripercussione negativa in termini economici per le aziende di trasporto o committenti del territorio». Delfino: «Stop di 3 settimane per le barriere antigelo: danni all export» Improta: «Pronta una convenzione bilaterale con la Francia» Spariscono Osservatorio e Consulta Spending review con l accetta sugli organi di governo cui le complicazioni del settore non sembrano ridursi, in primis il caro gasolio. Come sempre accade in occasione di tagli alla spesa pubblica, resta il dubbio se a quanto giudicato inadatto si riuscirà a sostituire qualchecosa di più adeguato. Interrogativo oltremodo importante vista la situazione che sta vivendo il nostro settore. Al lume della riforma le discussioni sui principali problemi che si annidano attorno al settore dell'autotrasporto non potendo più essere discusse al tavolo del principale organo di concertazione professionale, dovranno essere affrontate direttamente con il Ministero. Si auspica che il nuovo interlocutore garantisca soluzioni più efficaci delle precedenti consultazioni, dando attuazione ai principi di risparmio che hanno ispirato la soppressione della Consulta.

3 ANNO III - NUMERO 3 III IL SINDACO Ha indetto il divieto di transito ai camion nel centro, salvo poi ritirarlo in cambio di un sostegno da parte della categoria LE IMPRESE Durante il divieto hanno dovuto percorrere un itinerario molto più lungo e accidentato DIVIETI COMUNALI AI CAMION Quando viaggiare diventa impossibile La Trae di Busca denuncia il caso di Villafalletto L'imbuto saluzzese sta mettendo in crisi numerose ditte della zona, dalla Granda Zuccheri alla Sedamyl. Provocando grattacapi a non finire alle imprese di autotrasporto che con esse operano. In questi mesi sono stati sollecitati tutti gli organi istituzionali, ma non si è ancora giunti ad una risoluzione del problema. Oggetto del contendere, l'accesso al centro di Villafaletto, dove il sindaco Ilio Piana ha deciso di porre un fermo divieto di transito ai camion. Effettivamente la strettezza della carreggiata in particolare nel lato ovest (verso Busca) è tale da rendere molto pericoloso per i residenti il continuo accesso di mezzi pesanti. Ma il blocco imposto dal sindaco obbliga i camion ad effettuare una tragitto decisamente più lungo e non meno pericoloso. «Rispondo alle esigenze legittime dei miei cittadini, che hanno raggiunto l'esasperazione. Non ce l'ho con le imprese né con la categoria, ma questo gesto di autoprotezione voglio che sia compreso: da tempo attendiamo la realizzazione della circonvallazione che sgraverebbe le nostre strade del Buschese, Saluzzese e Cuneese e si rivelerebbe uno sfiato utile per le numerose aziende che utilizzano la gomma per i propri traffici commerciali. Solo così possiamo fare sentire la nostra voce» dichiara Piana. A pagare una presa di posizione politica, pur legittima, sono però nuovamente gli autotrasportatori. A parlare è il principale animatore di questa campagna, Domenico Barbero della Trae e Spedar Trans di Busca. Nel mese di agosto ha segnalato il problema ad Astra Cuneo, che ha sua volta ha sottoposto il nodo alla Prefettura. Sinora con scarsi risultati. «Abbiamo strade di secoli fa. E a volte si prendono decisioni di cortile votate a proteggere il proprio orticello senza riuscire a creare progetti coordinati. Sono due mali del nostro territorio e del nostro tempo, evidenti in questa particolare situazione. Da un lato comprendo la volontà di un sindaco di dare risposte al proprio elettorato, ai cittadini che rappresenta. Dall'altro sulla strada, che è un bene di tutti, non si può da un giorno all'altro svegliarsi e posizionare un cartello, senza rimettere in discussione l'intero asse viario del territorio. Se tutti i Comuni facessero così i nostri camion non potrebbero neanche uscire dai garage». Il sindaco, dopo qual- COSTIGLIOLEI Ipotesi di una tangenziale che potrebbe risolvere molti dei problemi. Ma mancano i soldi... che trattativa, ha deciso di derogare l'introduzione del divieto, in cambio da parte delle imprese e della categoria di un sostegno concreto alla battaglia che intende portare avanti in Provincia per la realizzazione dell'agognato anello stradale attorno al centro del suo comune. Contemporaneamente si muoveva la Sedamyl di Saluzzo, azienda particolarmente danneggiata dal blocco: anche l'unione industriale si è fatta portavoce del problema col Prefetto e con la Provincia. Intanto la Provincia, preso atto del problema, ha promesso una riunione per analizzare le eventuali opzioni. Ma per ora tutto tace. «Il sindaco ha concesso un agreement a orologeria ma potrebbe presto ripensarci. Soprattutto se come avvenuto in queste settimane finisce tutto nel dimenticatoio» continua Barbero. Ancora più urgente della circonvallazione di Villafalletto, progetto non particolarmente dispendioso (si parla di circa 400 mila euro), pare essere un'opera similare, ma più impegnativa, prevista a Costigliole, cittadina storicamente funestata da problemi viari. Stando alla bozza progettuale, oltre circumnavigare il comune del Quagliano, la nuova direttrice presenterebbe anche un collegamento con innesto in frazione Termine. Un'arteria che quindi potrebbe aiutare a decongestionare il traffico del centro di Villafalletto, risolvendo parte dei problemi sollevati da Piana. In ogni caso opere che non sono sostitutive l'una dell'altra. Ma entrambe a loro modo utopiche, viste le finanze della Provincia. Servirebbe sicuramente un investimento congiunto che interessi anche i comuni serviti dalla nuova infrastruttura. Ma anche su questo fronte le casse languono. Etilotest in Francia proroga fino a marzo Dal 1 luglio chi varca il confine francese è obbligato ad avere con sé un tester per verificare la propria condizione di sobrietà in caso di controllo. Queste disposizioni si applicheranno a chiunque circoli sulle strade francesi, dagli autobus ai camion, motociclisti compresi, esentati solo i ciclomotori con cilindrata fino a 50 cavalli. Inizialmente era stato previsto che le sanzioni sarebbero state applicate a partire dal prossimo primo novembre. Lo scorso 9 ottobre, il Ministero dell'interno d Oltralpe ha annunciato che queste misure saranno applicate soltanto a partire dal primo marzo La proroga del termine è stata motivata sul presupposto che l'eccesso di domanda non avrebbe consentito all'unico produttore presente di consegnare gli etilometri in tempo utile. Pertanto, gli ordini effettuati dai nostri associati restano validi e non appena riceveremo la merce vi contatteremo.

4 IV ANNO III - NUMERO 3 TUTTI I TEMI DEL 2012/2013 CONTRATTO DI TRASPORTO E L'ARTICOLO 83 BIS disciplina principalmente l'apparato sanzionatorio in caso di mancato riconoscimento dei costi minimi al vettore REGOLAMENTO CEE 561/2006 tempi di guida e di riposo + RESPONSABILITA' AZIENDALE organizzazione e istruzione conducenti DECRETO LEGISLATIVO E RESPONSABILITÀ AZIENDA Sicurezza sul lavoro: approfondisce le responsabilità dell impresa CCNL TRASPORTI LOGISTICA/MERCI: PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, DIMISSIONI E LICENZIAMENTO Le regole fondamentali dettate dal Contratto collettivo in materia di sanzioni comminate al dipendente AMMORTIZZATORI SOCIALI Tutte le novità introdotte dalla riforma Fornero (Legge 92 del 2012) BUSTA PAGA NEL SETTORE DELL'AUTOTRASPORTO Norme, caratteristiche, contribuzioni CONTABILITA' ANALITICA, FISCALE E CONTROLLO DI GESTIONE Il controllo contabile della redditività aziendale LA FORMA Tutti i corsi della prossima stagione: al via Nei mesi scorsi il Ministero dei Trasporti ha stanziato importanti risorse a favore della formazione rivolta agli operatori della categoria. Astra Servizi ha partecipato a questo bando come capofila delle imprese associate, avendo come obiettivo quello di organizzare corsi di formazione e approfondimenti a favore dei soci e dei loro dipendenti. Utilizzando i fondi ministeriali, infatti, si stanno organizzando corsi di formazione e incontri di approfondimento normativo su specifici temi che interessano il settore dell'autotrasporto. Saranno quindi organizzati incontri monotematici su temi inerenti il trasporto e il lavoro in senso lato. Sarà una formazione di categoria, pensata per perseguire gli scopi mutualistici insiti nella cooperativa. Il costo della formazione è interamente a carico di Astra: le imprese non avranno alcuna spesa aggiuntiva. Chiaramente a tutte è richiesto di impegnare i dipendenti nelle giornate di corso, snodi formativi importanti per capire come si sta evolvendo il settore e comprendere a fondo le nuove norme. Un'opportunità e una garanzia di aggiornamento che, a tutti i livelli, può davvero portare un miglioramento nei servizi resi e ad una più puntuale risposta alle problematiche emergenti. Il referente per la formazione di Astra è Gabriele Bracco, attualmente impegnato nell'attivazione di corsi obbligatori dedicati alla sicurezza e al lavoro, I corsi di formazione avranno ad oggetto il trasporto di merci pericolose (Formazione Adr Base + cisterna) e la sicurezza sul lavoro, quest'ultima, in ottemperanza a quanto previsto con gli Accodi Stato - Regioni del dicembre Gli incontri di approfondimento normativo, invece, verteranno su specifiche tematiche interessanti il settore. I primi incontri monotematici di questa stagione hanno offerto, in primo luogo, l'opportunità di approfondire il Contratto Collettivo nazionale di lavoro del settore e gli accordi sindacali aziendali, ai sensi dell'art. 11 CCNL e, in secondo luogo, la sicurezza sul lavoro. Nei prossimi mesi si svolgeranno, secondo una griglia già abbozzata, una serie di altri incontri, che ora andiamo ad analizzare nel dettaglio, riservandoci di dare aggiornamenti ad ogni numero di Astranotizie. Oltre al nostro periodico, le imprese associate riceveranno aggiornamenti e calendari in mailing list e sul sito di Astra Cuneo. Carta e interattività per portare la formazione di Astra sempre più al passo con i tempi e renderla fruibile a tutti gli attori del settore. Andrea Caponnetto Chi sono i destinatari di questo ciclo di formazione? In primo luogo i lavoratori, assunti con contratto di lavoro dipendente/subordinato, indipendentemente dalla tipologia di contratto e dalla durata (full e part time) Ma anche: apprendisti associati in partecipazione soci lavoratori collaboratori e coadiuvanti dell'impresa che svolgano attività amministrative Quando il recupero del cre Tempi duri come quelli che stiamo vivendo richiedono più che mai ad ogni imprenditore di ispirare le sue azioni all'accortezza ed alla meticolosità. La crisi prosegue senza tregua, la recessione incalza ogni giorno e i prezzi aumentano incontrollati. In questo scenario dantesco, caratterizzato dalla ristrettezza economica, il buon imprenditore si trova sempre con maggiore frequenza a dover lottare per ottenere il pagamento dell'attività svolta. Frequentemente i pagamenti delle fatture avvengono alle calende greche e, pertanto, il creditore per evitare di restare con un pugno di mosche in mano dovrà seguire opportuni accorgimenti. Uno tra i rischi d'impresa che chi svolge l'attività di autotrasportatore deve aver cura di scongiurare è la prescrizione, che si verifica allorquando il titolare di un diritto non lo esercita per un determinato periodo di tempo. Si dice allora che il diritto è caduto in prescrizione e al suo titolare è preclusa la possibilità di farlo valere. A prima vista, soprattutto se ci si aspetta dei soldi da qualcuno, la cosa potrebbe sembrare ingiusta. Invece, è pensata proprio per evitare abusi, perché con il passare del tempo le prove, per esempio del pagamento di una fattura, potrebbero essere andate perse ed è impensabile costringere la gente a conservarle all'infinito. La ragion d'essere di questo istituto giuridico risiede nell'esigenza di garantire ai cittadini certezza del diritto. Pertanto, se il creditore (ad es. il vettore) non esercita nei confronti del debitore il proprio diritto di credito per un determinato periodo di tempo, l'ordinamento giuridico riconosce l'opportunità di non lasciare quest'ultimo individuo obbligato per un periodo indefinito e, di conseguenza, priva il creditore della possibilità di soddisfare la propria pretesa. Ma, dopo quanto tempo un diritto cade in prescrizione e quindi l'imprenditore non può più far valere la propria pretesa? E' lo stesso tempo in tutti i casi? La prescrizione avviene automaticamente o è un diritto da far valere con qualche particolare procedura? Il periodo di prescrizione varia da diritto a diritto, da credito a credito. I crediti non sono tutti uguali, perché possono nascere da rapporti giuridici differenti (ad es. da un contratto di assicurazione, di mutuo, di lavoro, LA RUBRICA LEGALE di trasporto, e c c. ). Concentrando l'attenzione sui diritti di credito (ossia pretese di pagamento), a seconda della tipologia variano i tempi entro i quali il titolare del diritto deve attivarsi per ottenere il pagamento dal debitore. Accanto alla prescrizione cosiddetta ordinaria, che è di 10 anni, vi sono altri termini più brevi. Tra questi ultimi rientra quello relativo ai diritti di credito nascenti dal contratto di trasporto. Infatti, l'art del Codice civile stabilisce che i diritti nascenti dal contratto di trasporto si pre-

5 ANNO III - NUMERO 3 V ZIONE ASTRA un ciclo con di incontri monotematici con gli esperti SICUREZZA SU LAVORO Rivolta agli autisti (durata 12 ore) Rivolta agli impiegati amministrativi (8 ore) DESCRIZIONE La durata dei corsi varia in relazione alla categoria di rischio. Il corso si sviluppa in 4 ore di formazione generale (sicurezza, infortuni sul lavoro) e di 8 specifiche con approfondimento sulle varie mansioni e il rischio oggettivo di ciascuna attività. OBBLIGO PROFESSIONALE La sicurezza è la voce portante della formazione: è uno tra gli obblighi principali in capo al datore di lavoro, che è considerato responsabile anche penalmente in caso di omessa o irregolare formazione L'AGGIORNAMENTO Vista l'evoluzione de quadro normativo e la necessità di rimanere al passo con i tempi e il progresso tecnologico naturale perdita di competenze, ogni 5 anni il lavoratore è tenuto a sottoporsi ad un corso di aggiornamento periodico. FONTI NORMATIVE Obbligo formativo discende dall'articolo 81 del Su questo impianto normativo si radicano gli accordi Stato-Regioni 21 dicembre 2011, che vanno a specificare e dettagliare gli incombenti previsti dall'81. Le integrazioni del 25 luglio 2012 dettano le ultime indicazioni tecniche sull'esecuzione di questa attività. MATERIE TRATTATE Organizzazione aziendale, normativa specifica sui rischi sul lavoro e sulla salute dei lavoratori. ESENZIONI Esentati dalla formazione coloro i quali riescano a dimostrare di aver seguito un percorso analogo a quello previsto dagli accordi entro e non oltre 6 o 12 mesi dall'11 gennaio 2012 e chi all'11 gennaio 2012 può provare in modo documentale di essersi iscritto o di frequentare un corso analogo. DOCENTI Specializzati in materia di sicurezza e salute suoi luoghi di lavoro: ingegner Eraldo Degiovanni, Marinella Bessone. GLI ALTRI CORSI Nel programma formativo di Astra sono previsti anche altre due corsi: ADR, dedicato al trasporto di merci pericolose. Obbligatorio per chi svolge questo tipo di trasporto anche se a spot nella propria attività lavorativa. LINGUE, inglese francese: per facilitare la comunicazione in caso di scambi con l'estero). Contratto nazionale e sicurezza sul lavoro: tutti i focus del 2012 Con il mese di ottobre Astra ha inaugurato il suo percorso di formazione specifica, con un incontro che ha aperto la stagione ai corsi monotematici: con l'ausilio di personale dipendente e consulenti esterni figure di spicco nell'ambito normativo in questi mesi si andranno a toccare aspetti cruciali che riguardranno tutto lo scibile relativo al settore dell'autotrasporto, offrendo in poche ore di lezione un'occasione unica di aggiornamento, confronto e comprensione delle dinamiche economiche, amministrative e giuridiche che caratterizzano il frastagliato mondo dei camion. Il primo incontro, svoltosi nella sede di via della Motorizzazione, ha permesso di realizzare un focus sul Contratto collettivo nazionale del settore ed un approfondimento sugli accordi sindacali aziendali (ex articolo 11 bis). Alla docente Giovanna Zorgniotti si sono affiancati Guido Rossi, Segretario Generale, e Gabriele Bracco, responsabile dell'ufficio legale. «Con gli associati che hanno aderito al programma abbiamo effettuato un'analisi sullo spazio di manovra che è lasciato dal CCNL di derogare alle sue disposizioni attraverso la stipulazione di accordi aziendali da parte delle associazioni datoriali e dei sindacati dei lavoratori» spiegano i relatori. In particolare si è sviluppato durante la mattinata un approfondimento sull'orario di lavoro degli autisti: «In qualità di lavoratori mobili soggiacciono a regole particolari. Pertanto sorge la necessità di regolare adeguatamente (anche per quanto concerne i costi dell'azienda) i rimborsi della trasferta e l'esecuzione di attività di carico e scarico delle merci, del lavoro straordinario e indennità varie». Il secondo incontro si è concentrato sull'analisi della normativa attinente la sicurezza sul lavoro e la responsabilità aziendale, anche attraverso un approfondimento di importanti sentenze in materia. dito non è più possibile... scrivono in un anno. Soltanto nel caso in cui il trasporto abbia quale destinazione o partenza una località extraeuropea, il termine è pari a diciotto mesi. Questo che cosa significa? Che il vettore, per ottenere il pagamento in seguito all'esecuzione di un trasporto deve attivarsi entro un anno, emettendo la relativa fattura, altrimenti non potrà più pretendere alcunché dal debitore. Ma, a partire da quando l'anno incomincia a decorrere? Il termine di un anno decorre dal giorno in cui è stata DI ASTRA CUNEO eseguita la prestazione di trasporto che dovrebbe sempre risultare dai documenti di viaggio. Pertanto, prendendo come punto di calcolo quella data, basterà un semplice accorgimento; sarà necessario comunicare in modo chiaro e formale, attraverso l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, al vostro debitore la richiesta di pagamento: in questo modo interrompete il decorso della prescrizione, cioè evitate che il vostro diritto venga meno Questa iniziativa, meglio nota come costituzione in mora del debitore, comporta l'azzeramento del tempo trascorso e, pertanto, il vettore, dalla data di ricevimento della raccomandata da parte del debitore, avrà a disposizione un nuovo anno per ottenere il pagamento. Attenzione però, l'invio della lettera raccomandata dovrà avvenire sistematicamente ogni anno calcolato dalla data di ricevimento della precedente raccomandata. In alternativa alla spedizione della raccomandata si può, anzi è consigliabile, prima che sia decorso l'intero anno, avviare l'azione giudiziaria che interrompe la prescrizione ed ha gli stessi effetti della raccomandata a, anzi, consente il recupero forzoso. In conclusione merita osservare che la prescrizione è irrinunciabile ed inderogabile. In altri termini, la legge non consente che il debitore rinunci preventivamente alla prescrizione. Altrimenti attraverso l'inserimento nel contratti di una clausola di questo tipo, sarebbe oltremodo facile annullare la sua funzione, con buona pace per la certezza del diritto. Inoltre, se un contratto dovesse contenere una clausola che riduce i termini di prescrizione o dichiarare che un certo diritto non si prescrive mai, tale clausola sarebbe nulla. Ancora, se il debitore riconosce il proprio debito, che in ogni caso va provato, la prescrizione non opera più. Questo anche se sia già trascorso l'anno senza un precedente atto interruttivo. Un ultimo suggerimento pratico: un piano di rientro del debito, sottoscritto di proprio pugno dal debitore, costituisce atto di riconoscimento del debito. *Gabriele Bracco - Ufficio legale AstraCuneo con la collaborazione dello studio legale Giacosa

6 VI ANNO III - NUMERO 3 FORMAZIONE INTERPROFESSIONALE, PER TUTTI I DIPENDENTI COSTI MININI: RESPINTA LA SOSPENSIVA Parte la campagna For.Te Il fondo per il terziario Decisione del Tar del Lazio. In vigore sino a fine anno I Fondi paritetici interprofessionali nazionali nascono nel 2003 secondo quanto previsto dalla Legge 388/2000 che consente alle imprese italiane di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all'inps (il cosiddetto contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria ) alla formazione dei propri dipendenti. Attraverso questo strumento le aziende possono quindi chiedere all'inps di trasferire il contributo da loro versato per i propri dipendenti ad uno dei Fondi più affini all'attività svolta oppure alla posizione lavorativa dei singoli dipendenti. Pertanto, attraverso l'adesione, l'impresa otterrà, in virtù del contributo devoluto, il finanziamento delle attività formative che dovessero presentarsi necessarie, ad esempio l'aggiornamento per la Cqc o l'aggiornamento per la sicurezza sul lavoro. Tutto questo attraverso piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, che le imprese stesse potranno decidere di organizzare in forma singola o associata. In tale contesto si inserisce il progetto programmato da Astra Cuneo che, nella sua qualità di associazione di categoria, si è proposta l'obiettivo di agevolare le imprese associate nel far fronte agli obblighi formativi previsti dalla normativa vigente. Il Fondo a cui le imprese associate potranno aderire è For.Te, acronimo di Fondo per la formazione continua del terziario. Che cos'è For.Te? Un Fondo interprofessionale per la formazione continua dei dipendenti delle imprese Il logo che contraddistingue il progetto che operano nel settore terziario: Commercio, Turismo, Servizi, Logistica, Spedizioni, Trasporti. Chi saranno i destinatari di questo progetto formativo? Le imprese associate ad Astra Cuneo con lavoratori dipendenti. Perchè è importante aderirvi? Per poter formare i propri lavoratori, in ossequio a quanto previsto dalla normativa, minimizzando l'impegno economico. Come ci si iscrive? Destinando la quota dello 0,30% dei contributi che l'impresa già versa all'inps (il cosiddetto contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria ), destinandolo alla formazione per la propria azienda. L'adesione produce i suoi effetti a partire dal primo gennaio dell'anno seguente a quello dell'adesione. Ad esempio, aderendo nel mese di dicembre 2012, gli effetti si produrranno a partire dal 1 gennaio È possibile disdire l'iscrizione? Sì. Le disdette si effettuano allo stesso modo delle adesioni e come queste ultime producono i loro effetti a partire dall'anno seguente. In conclusione, Astra Cuneo informa gli associati che gli uffici e gli operatori della sede di via Circonvallazione 11 seguiranno ogni singolo caso, in collaborazione con il consulente del lavoro, nell'espletamento della procedura da seguire per l'iscrizione al fondo For.Te. Il Tar del Lazio Il 26 ottobre 2012 i giudici del Tar del Lazio hanno emesso la sentenza sulla richiesta di sospensiva dei costi minimi dell'autotrasporto, che è stata respinta. Si tratta di un importante precedente per il settore. I costi minimi rimarranno quindi in vigore almeno fino al 15 novembre, quando si svolgerà l'udienza sul merito dei ricorsi. Solo allora sapremo se i costi minimi dell'autotrasporto potranno essere applicati anche in futuro o se l'impianto della loro determinazione dovrà essere modificato. 100 EURO DOPO L ILLUSIONE DI FINE ESTATE, NUOVA FRENATA PER L ELIMINAZIONE DEL Roma non paga Cuneo, costo dell albo di Andrea Caponnetto Ricordate quel fastidioso balzello che nel pieno della prima fase della crisi economica aveva fatto capolino tra le voci in uscita degli autotrasportatori cuneesi? Il pagamento dell'albo provinciale. Quello per cui Astra si era battuta sin dall'inizio, considerandolo una spesa inutile e non giustificata, una sorta di doppione della quota prevista per l'albo nazionale? Eravamo rimasti ad una promessa che la Provincia aveva fatto in maniera esplicita: pazientate un paio di anni e dal 2013 faremo in modo di eliminarlo. Bene, per un attimo abbiamo accarezzato l'idea di aver vinto la battaglia. A fine estate tutto sembrava deciso nel palazzo di corso Nizza a Cuneo per far passare in deliberato la chiusura di questa tassa aggiuntiva, che i trasportatori hanno pagato per 24 mesi di attività. E invece qualcosa sembra non essere girato per il verso giusto. Nuove nubi si addensano sopra i cieli della Provincia, tanto da far prima frenare e poi arrestare l'iter naturale del provvedimento. Una gara, quella contro quello che tecnicamente era un rimborso di spese istruttorie, che Astra ha condotto intavolando un lungo lavoro di mediazione. La Provincia si è subito detta d'accordo con i rilievi sollevati dalla categoria, ma non aveva le finanze per poter continuare a coprire il servizio reso dallo sportello, vista la chiusura dei rubinetti da parte del Governo. È così passato il 2011, in cui nonostante la ferma presa di posizione di Astra (e le successive deroghe concesse sui pagamenti) alla fine è stato il settore dell'autotrasporto a sobbarcarsi il costo del servizio. Così anche il 2012, mesi in cui l'assessore provinciale Roberto Russo ha garantito che si sarebbe trattata dell'ultima tranche, che dal 2013 le imprese cuneesi non avrebbero più dovuto sostenere questa spesa. L assessore Roberto Russo Ora sarebbe stato tempo di raccogliere i frutti di questa mediazione. In cantiere da mesi, infatti, la delibera sull'eliminazione della quota relativa all'albo provinciale è stata rallentata dai mancanti traferimenti erariali alla Granda pari a oltre 16 milioni euro (sono 3 miliardi nei confronti di tutte le Province d'italia). Si tratta di fondi previsti dalle relative leggi finanziarie e riferiti agli esercizi 1998/2002 e che lo Stato non sta erogando, soffocando di fatto l'attività dell'ente. Spiega Russo: «Si tratta di entrate certe che non sono nelle disponibilità della Provincia. In questo modo si genera una situazione che, nell'imminenza della verifica degli equilibri di bilancio prevista per fine novembre e dell'approvazione del bilancio preventivo 2013, rischia di tradursi in difficoltà oggettive per la cassa.

7 ANNO III - NUMERO 3 L ultimo saluto a Ricca, fondatore di Astra Cuneo VII RENAULT SPONSOR ALL HOLIDAY INN DI CHERASCO Domenica 2 dicembre L assemblea di Astra A sinistra Giancarlo Ricca, impegnato con il direttivo Astra In tanti lo ricordano per passione che dimostrava nel suo lavoro e per l'impegno profuso nel difendere gli interessi della categoria nelle sede istituzionali. Vogliamo ricordarlo così, Giancarlo Ricca, con una foto ingiallita dal tempo che testimonia tutto il suo impegno nell'ambito associazionistico. Qui, al fianco di Claudio Isolano, Walter Lannutti e Luciano Cavallo, stava conducendo con la neonata associazione trasportatori della provincia, di cui era uno dei fondatori, una delle prime battaglie per la circonvallazione di Demonte. Allora come oggi, una delle infrastrutture di cui il settore sente maggiore bisogno. L'imprenditore fossanese nato a Varzo (nel Verbano), si è spento giovedì 11 ottobre all'età di 54 anni, lasciando un grande vuoto nella famiglia dell'autotrasporto cuneese. A condurre l'azienda è ora il figlio, nel segno di una continuità generazionale che testimonia tutto l'attaccamento della famiglia Ricca a questo lavoro. I presidenti Matteo Toselli e Claudio Isolano esprimono il proprio cordoglio a nome di tutti gli associati e si stringono nel dolore ai suoi cari. BALZELLO INTRODOTTO 2 ANNI FA ancora in bilico A breve dovremo, infatti, reperire una cifra ulteriore per la messa in sicurezza in materia di spesa sulle parti sostanziali, ovvero utenze, neve e riscaldamento delle scuole» spiega l'assessore Russo. Ma l'assessore provinciale rinnova la sua promessa: «Ho compreso e accolto fin da subito i rilievi sollevati dalla categoria e da Astra in particolare. Da quando è stata introdotta, mi sono battuto per fare in modo che questa quota venisse abolita. Era una promessa che avevo fatto e che voglio mantenere, nonostante la difficile situazione economica del nostro ente». Resta il fatto che il settore dell'autotrasporto ha sborsato in questi ultimi due anni oltre 300 mila euro. Tutto questo per pagare un servizio che sino al 2010 era coperto in parte dall'ente locale e in parte dall'albo centrale, foraggiato da salate (e in provincia di Cuneo copiose) quote annuali. L'Albo nazionale evidentemente non riesce a far quadrare i conti. Così la Provincia. Il sacrificio e l'attesa non sono stati bastevoli, tutt'altro: le imprese di trasporto pagano e assistono impotenti a questo ping-pong tra Stato Centrale e Provincia. Ma intanto a subire gli errori di altri, a rimboccare le casse dopo gli sperperi registrati negli anni sono sempre le imprese. La categoria che a detta di tutti dovrebbe mettere in moto la riscossa, dopo il quinquennio più nero della storia economica moderna. Domenica 2 dicembre gli associati di Astra si daranno appuntamento all'assemblea annuale, momento di ritrovo della categoria per discutere i temi più impellenti all'interno dell'agenda dell'autotrasporto locale e nazionale. Dalle ultime novità legate all'ipotesi di abolizione del costo dell'albo provinciale, all'emergenza valichi che come ogni inverno si profila Nell'incontro del 2 dicembre non mancherà l'importante aggiornamento sugli ultimi corsi e servizi messi in campo da Astra, sempre più impegnata nella formazione dei suoi associati. Con il presidente Claudio Isolano si farà il punto sui temi più scottanti nell'agenda nazionale, dal fermo alla sicurezza sulle strade, dall'immagine che offre di sè la categoria alle posizioni tenute in questi mesi dai vertici delle associazioni operanti nel settore. Un dibattito che sarà accompagnato come nell'assemblea primaverile da clip audiovisive e immagini. L'assemblea annuale si apre alle 10 e avrà come sede il centro congressi dell'hotel Holiday Inn Express di Cherasco (ex casello autostradale di Marene). Seguirà pranzo sociale curato dall'adiacente ristorante La porta delle Langhe. Main sponsor dell'incontro sarà la Alpicar di Beinette, rivenditore ufficiale per il Nord-ovest della Renault Trucks. Renault, la rivoluzione parte dal giugno 2013 Durante la conferenza stampa al salone di Hannover, Heinz-Jürgen Löw, il Presidente di Renault Trucks, ha annunciato che l'introduzione del nuovo standard Euro VI porterà anche ad un completo rinnovamento delle gamme Lunga Distanza, Distribuzione e Costruzione a partire dal mese di giugno del Tutti i veicoli in questione sono attualmente sottoposti a severi test sui circuiti di prova Renault Trucks e stanno effettuando test in condizioni di operatività reali presso clienti partner. Renault Trucks ha disegnato e sviluppato questi veicoli partendo dai clienti, dai loro bisogni e dalle loro aspettative. La nuova gamma ha come scopo l'eccellenza e Renault Trucks ha messo in campo tutto il suo know-how per raggiungerla. Heinz-Jürgen Löw ha preparato il terreno così dicendo: «A giugno, ci sarà una vera rivoluzione. I nostri nuovi veicoli vi sorprenderanno, non solo per il loro design ma anche per le loro performance. Il nostro obiettivo è l'eccellenza e stiamo facendo di tutto per raggiungerla». INTERMEDIA SRL Iscr. UIF A56918 Sede legale: via della Fontana Asti Sede operativa: Galleria dei Mercanti, Asti Tel Fax asti@intermediassicurazioni.it A CUNEO Sede operativa: via Luigi Gallo Cuneo Tel Fax cuneo@intermediassicurazioni.it

8 ANNO III - NUMERO 3 VIII SCADENZE ABILITAZIONE DA PRESENTARE ENTRO IL 7 APRILE 2013 CONTATTI Accesso alla professione di Domenico Allione In primavera era arrivata a tutti gli associati una circolare inerente le novità normative introdotte per l'accesso alla professione, una normativa che prevede ex novo per tutti gli autotrasportatori di dimostrare attraverso un percorso di abilitazione le proprie capacità attitudinali. Secondo quanto stabilito dal Regolamento 1071/2009, infatti, tutte le ditte attualmente iscritte, quelle di nuova costituzione o in trasformazione devono aver acquisito quattro requisiti: onorabilità, idoneità professionale, stabilimento (novità), idoneità finanziaria. Per quanto riguarda l'idoneità, inizialmente erano state escluse da questo percorso le imprese che esercitano l'autotrasporto di merci conto terzi esclusivamente con mezzi inferiori ai 35 quintali di massa complessiva (per le quali era sufficiente il requisito dell'onorabilità). Entro il 7 aprile 2013 invece toccherà anche ai cosiddetti piccoli del settore portare a termine il corso di accesso alla professione. Rispetto alle 150 ore previste per i titolari delle altre imprese, il ciclo di lezioni è dimezzato: si tratta di 74 ore. Si stima che in provincia di Cuneo sia un centinaio le aziende che rientrano in questo novero. 25 si sono iscritte al primo corso, organizzato dal 24 novembre al 26 gennaio, con lezioni bisettimanali, il sabato mattina e una sera infrasettimanale. Docenti al corso sono Guido Rossi, Elio Viada, Dario Raviolo, Gabriele Bracco, Cinzia Olivero, Luana Macagno. Le materie trattate durante gli incontri sono: diritto sociale, gestione commerciale e fiscale, norme di gestione, diritto commerciale e tributario, sicurezza stradale, accesso al mercato. A fine corso sarà rilasciato un attestato di frequenza (con prova finale non valutativa). sotto i 35 q corso di 74 ore Sarà organizzato un nuovo corso per questa categoria (sotto le 3,5 t) a fine gennaio, così da arrivare in tempo per la scadenza del 7 aprile Entro quella data sarà necessario depositare l'attestato alla sede dell'albo provinciale o perlomeno dimostrare di essere iscritti al corso stesso. Per qualsiasi dubbio o perplessità agli uffici di via della Motorizzazione il personale specializzato di Astra potrà fornire a tutti gli associati consulenza. Il primo corso con 25 iscritti è partito a fine novembre, un altro verrà attivato a fine gennaio. Entro la primavera è necessario presentare all Albo l attestato di frequenza che disciplina l accesso alla professione (Reg 1071/2009) SEDE OPERATIVA Via della Motorizzazione Cuneo TELEFONO: FAX: ORARIO DA LUNEDÌ A VENERDÌ: mattina pomeriggio SABATO MATTINA: info@astracuneo.it info@astraservizi.it SKYPE: astracuneo

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