LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK"

Transcript

1 LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK TOGETHER EVERYONE ACHIEVE - MORE 1

2 COMUNICARE Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti. Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini. Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori. Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino. 2

3 Situazioni che implicano il ricorso al team nell ambito dell organizzazione interna: - gestione per processi/progetti - gestione di progetti di miglioramento nell ambito delle relazioni esterne - rapporti integrati con i fornitori - partnership con il trade - rapporti con i distretti Attenzione: i team sono sempre più frequentemente disomogenei per competenza e per profilo di appartenenza 3

4 Il lavoro in team Vantaggi: Maggiore potenziale creativo Maggiore capacità di tollerare lo sforzo Funzione motivante per i componenti del gruppo Permette di raggiungere risultati non ottenibili individualmente Svantaggi: Maggiore difficoltà nel prendere decisioni Maggiore investimento di tempo per creare intergarzione Pone vincoli e limiti alle libertà del soggetto Difficoltà nel mediare i punti di vista dei singoli componenti, soprattutto quando molto divergenti. 4

5 Il team: processi psicologici implicati Percezione interpersonale: il soggetto è indotto a considerare sé stesso e gli altri secondo una prospettiva individualistica. Percezione intergruppi: il soggetto tende a considerare sé e gli altri non come individui ma come soggetti appartenenti ad una specifica categoria o gruppo. Senso di appartenenza: conduce a sopravvalutare le similitudini con gli altri membri dell ingroup e ad enfatizzarne le differenze i membri dell outgroup. 5

6 Continua. Cooperazione: aiuta a produrre identificazione con il gruppo e aiuta i soggetti a preoccuparsi del bene del gruppo considerato nel suo insieme. Conflittualità: causata da una non corretta gestione della divergenza di punti di vista, di aspetti relazionali, da non condivisione di obiettivi, metodi o linguaggi. Interdipendenza: consapevolezza di essere legati agli altri e al destino del gruppo; spesso viene vissuta negativamente 6

7 Dal gruppo al gruppo di lavoro Gruppo Interazione Coesione Interdipendenza Negoziazione Integrazione Gruppo di lavoro 7

8 Dal gruppo al gruppo di lavoro Interazione: comporta reciproca influenza tra i componenti del gruppo e tra le performances da essi prodotte. Tale influenza può dare esiti positivi o negativi. È una condizione che si viene inevitabilmente a generare, ma non è di per se sufficiente ai fini del risultato. Integrazione: si intende quella condizione organizzativa, gestionale e relazionale che permette il raggiungimento degli obiettivi di gruppo prefissati, in un contesto di soddisfacente equilibrio relazionale (clima positivo, senso di appartenenza, identificazione). 8

9 Un approccio al team building Obiettivo prefissato Metodo Obiettivo raggiunto GRUPPO DI LAVORO Ruoli Leadership Sviluppo Clima Comunicazione 9

10 Metodo per l impostazione di un lavoro di gruppo A Definizione degli obiettivi. B Analisi dei fattori che compongono l obiettivo e dei problemi che generano impedimento C Formulazione e attuazione di soluzioni D Valutazione dell intervento. 10

11 Metodo per l impostazione di un lavoro di gruppo A Definizione degli obiettivi. Definire l obiettivo in termini di risultato (dati ed ipotesi plausibili) Esplicitarlo nelle sue motivazioni e promuoverne la condivisione Scomporlo in sotto-obiettivi e compiti Curarsi che sia oggettivamente perseguibile dal gruppo Condividere i parametri di valutazione con il gruppo 11

12 Metodo per l impostazione di un lavoro di gruppo B Analisi dei fattori che compongono l obiettivo e dei problemi che generano impedimento 1. Individuare le macro-famiglie di causali 2. Scomporre in micro-caratteristiche le causali 3. Definizione del peso specifico di ciascuna causale (es:matrice peso economico/gestibilità ) 4. Assegnazione delle priorità 5. Collocazione del problema all interno di flussi di processo (attraverso diagrammi di flusso) 6. Misurazione puntuale 12

13 Determinazione delle priorità Alto 3 1 Peso economico del problema 4 2 Basso Basso Alto Grado di gestibilità del problema 13

14 Metodo per l impostazione di un lavoro di gruppo C Formulazione e attuazione di soluzioni 1. Fase creativa: esplorazione destrutturata di tutte le possibili soluzioni facendo ricorso a tecniche che favoriscano al produzione di idee e soluzioni. 2. Fase progettuale: declinare poi le idee più concretamente traducibili in veri e propri piani d azione articolati specificano Chi fa cosa Come Entro quando Con quali risorse (impatto economico della soluzione). 3. Fase sperimentale: individuare l area pilota presso cui effettuare una sperimentazione concreta. 14

15 Metodo per l impostazione di un lavoro di gruppo D Valutazione dell intervento. Specificare: Grado di efficacia dell azione pilota Come estendere ad altre aree il progetto Come diffondere i risultati Come consolidare ed implementare definitivamente il miglioramento/raggiungimento dell obiettivo. 15

16 Il ruolo del leader nella gestione del team LEADERSHIP Bisogno di equilibrio Bisogni di gruppo Bisogni individuali 16

17 La comunicazione come strumento per il team building Dialogo Contratto Interazione COMUNICAZIONE Informazione Trasformazione Flusso Conoscenza Cambiamento Creatività 17

18 La comunicazione come strumento per il team building Essere chiari Essere completi Esporre in modo logico e ordinato Lasciare parlare Dimostrare attenzione e coinvolgimento Verificare di aver capito Esporre Ascoltare COMUNICAZIONE Convincere Rispondere Suscitare interesse ed attenzione Essere persuasivi Ottenere consenso Rimanere aderenti al tema Adattare il linguaggio all interlocutore Risolvere dubbi e incertezze 18

19 Strategie relazionali riscontrabili nel gruppo Aggressiva Passiva Assertiva scopo scopo scopo Imporre la propria superiorità Come? Evitare rischi ed attacchi Come? Risolvere problemi ottenere risultati oggettivi Come? Annulla ragioni, bisogni ed obiettivi dell altro Enfatizza gli aspetti negativi dell altro Crea problemi e li scarica sugli altri Chiede informazioni senza darne Cerca ad ogni costo di andare d accordo Enfatizza gli aspetti negativi di sé Rimanda ed evita i problemi Da informazioni generiche Utilizza in modo sinergico le risorse proprie ed altrui Valorizza gli aspetti positivi di sé e dell altro Risolve i problemi Da informazioni sintetiche ma complete 19

20 Alcuni passaggi cruciali del team building Condurre i partecipanti lungo un percorso di acquisizione di consapevolezza di sé dei propri stati emotivi, delle proprie credenze, motivazioni, obiettivi, risorse e competenze. Creare consapevolezza sul proprio modo di relazionarsi con il gruppo. Favorire un forte senso di appartenenza ed integrazione ed affiatamento con il gruppo, creare un clima positivo. Stimolare rinnovata motivazione ed energia da canalizzare verso il cambiamento e lo sviluppo delle proprie competenze. Lavorare sulle abilità e sulle competenze specifiche: da quelle metodologia a quelle relazionali. 20

21 Una metodologia particolarmente interessante ed efficace: L OUTDOOR TRAINING MANAGEMENT 1. Definizione degli obiettivi: Insieme ai responsabili aziendali vengono definiti gli obiettivi dell intervento formativo (individuazione dei comportamenti target). 2. Progettazione del percorso di sviluppo: - le modalità e contesto ambientale in cui operare - la sequenza e la tipologia delle attività (metafore agite). 3. Realizzazione dell esperienza in outdoor training: - Azione - Rilfessione individuale e di gruppo. 4. Follow-up: - Definizione di un piano di sviluppo individuale - Realizzazione del piano e monitoraggio. 21

IL TUTORING NELLA FORMAZIONE PARMA 19 GENNAIO FORMAZIONE ESPERIENZIALE

IL TUTORING NELLA FORMAZIONE PARMA 19 GENNAIO FORMAZIONE ESPERIENZIALE IL TUTORING NELLA FORMAZIONE PARMA 19 GENNAIO FORMAZIONE ESPERIENZIALE NEGAZIONE non è possibile - non mi riguarda ACCETTAZIONE OK accetto RESISTENZA non lo voglio fare - non mi coinvolgo ESPLORAZIONE

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

Dispositivo di osservazione / valutazione

Dispositivo di osservazione / valutazione Dispositivo di osservazione / valutazione Tavola delle competenze e abilità Competenze Progettare Abilità 1. Comprendere il significato delle consegne 2. Ricercare le informazioni necessarie 3. Valutare

Dettagli

Information summary: Lavorare in team / Teamwork

Information summary: Lavorare in team / Teamwork Information summary: Lavorare in team / Teamwork - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in

Dettagli

CORSO DI BUSINESS COACHING UMANISTICO

CORSO DI BUSINESS COACHING UMANISTICO CORSO DI BUSINESS COACHING UMANISTICO 150 ORE ARTICOLATE IN TRE SFERE Corso di Coaching Riconosciuto A.Co.I. (Associazione Coaching Italia) IL BUSINESS COACHING UMANISTICO Il business coaching umanistico

Dettagli

Strutture per ANZIANI

Strutture per ANZIANI Organismo accreditato da ACCREDIA UNI EN ISO 9001:2008 SGQ Certificato n. 1150 Strutture per ANZIANI Un nuovo approccio gestionale Non onorare la vecchiaia, è demolire la casa dove ci si deve addormentare

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

Leadership & Management nella PA

Leadership & Management nella PA Leadership & Management nella PA Sede Fondazione Alma Mater Aula M 2 Piano - Palazzina B Via Belmeloro, 14 12 Aprile Ore 9.30 / 16.30 LA LEADERSHIP EFFICACE - Stili relazionali e metodologie di approccio

Dettagli

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze

Dettagli

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane Valore P.A. - Corsi di formazione 2017 Programma dettagliato del Corso People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane Nell ultimo ventennio la Pubblica Amministrazione è stata oggetto

Dettagli

Il ruolo del QC Manager. Dr.ssa Silvia Primon Zeta Farmaceutici

Il ruolo del QC Manager. Dr.ssa Silvia Primon Zeta Farmaceutici Il ruolo del QC Manager Dr.ssa Silvia Primon Zeta Farmaceutici un ruolo difficile Il CQ è un azienda dentro l azienda Competenze interne al CQ Acquisti Ambiente e sicurezza Schedulazione Operational Excellence

Dettagli

PERCORSI PER LO SVILUPPO

PERCORSI PER LO SVILUPPO Bologna. 02.03.2015 PERCORSI PER LO SVILUPPO Proposte Formative Generative Galleria del Toro, 3 Bologna 40121 www.quaero.it info@quaero.it P.IVA 04331540379 Premessa Metodologica La metodologia di lavoro

Dettagli

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione.

I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. Inoltre, è utile che il facilitatore abbia alcune competenze fondamentali,

Dettagli

29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008

29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008 Indagine Censis Farmacisti e Farmacie Il ruolo del farmacista nella società italiana A cura del dott. Giuseppe Fattori In relazione alle competenze fornite dall Università, solo il 32,3% le considera adeguate

Dettagli

La comunicazione e i comportamenti all interno di un gruppo

La comunicazione e i comportamenti all interno di un gruppo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca La comunicazione e i comportamenti all interno di un gruppo POLO QUALITA Di NAPOLI di Napoli Rispondere alle esigenze della società complessa,

Dettagli

Corso di comportamento manageriale

Corso di comportamento manageriale Corso di comportamento manageriale Siamo al passo con i cambiamenti? XXI secolo: Globale Capacità digitali Velocità nei flussi di informazione Dott.ssa Maria Zifaro 2 Cultura e competenze organizzative

Dettagli

Sviluppo della Leadership

Sviluppo della Leadership Interventi formativi per ottimizzare la gestione degli aspetti manageriali, economici e delle risorse umane all interno delle organizzazioni aziendali, migliorando le performances di quanti operano a tutti

Dettagli

La metodologia del laboratorio urbano nel processo di Capacity

La metodologia del laboratorio urbano nel processo di Capacity La metodologia del laboratorio urbano nel processo di Capacity Building Bologna Maggio 2015 Valeria Tinti Responsabile Politiche Europee ANCI-Legautonomie Emilia - Romagna Obiettivo di ANCI Costruire una

Dettagli

Liberare soluzioni. Retail

Liberare soluzioni. Retail Liberare soluzioni Retail Consulenza Formazione Coaching Chi siamo Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell applicazione del Coaching Creativo, la

Dettagli

CORSO AVANZATO EUROPROGETTAZIONE KA1 CREAZIONE DELLA RETE DANIELA CONTI GALLENTI VALERIA LALLAI

CORSO AVANZATO EUROPROGETTAZIONE KA1 CREAZIONE DELLA RETE DANIELA CONTI GALLENTI VALERIA LALLAI CORSO AVANZATO EUROPROGETTAZIONE KA1 CREAZIONE DELLA RETE DANIELA CONTI GALLENTI VALERIA LALLAI Per rete si intende una struttura non gerarchica di elementi interconnessi tra di loro, in cui l informazione

Dettagli

Indagine di clima. I servizi offerti da Nòema. Nòema Human Resources. Indagine di clima.

Indagine di clima. I servizi offerti da Nòema. Nòema Human Resources. Indagine di clima. Indagine di clima I servizi offerti da Nòema 1 L indagine di Clima rappresenta la fotografia della qualità del rapporto tra lavoratori e organizzazioni. Percezioni, idee e sentimenti che ne derivano sono

Dettagli

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE

AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE AFFRONTARE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE 1 TIPO DI COLLOQUIO FINALITA CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE Si cerca di ottenere il maggior numero di informazioni su caratteristiche personali del candidato e sulla motivazione

Dettagli

LEADERSHIP E GRUP U P P I P

LEADERSHIP E GRUP U P P I P LEADERSHIP E GRUPPI IL LEADER Autocratico: produttività alta, si preoccupa delle cose; autorevole: produttività e morale alto; Liberale: morale alto, si preoccupa delle persone. IL LEADER Il clima (Pensare

Dettagli

INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA

INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA INFORMO 2003 OFFERTA FORMATIVA POLIEDRA INFORMATICA DI BASE Po 1 - Office Automation Fornire nozioni teoriche e pratiche sull impiego dell informatica per l ufficio 48 ore Distribuzione 1 giornata di formazione

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

ASSERTIVITA. E assertivo chi manifesta chiaramente le proprie emozioni e fa valere i propri diritti pur rispettando quelli degli altri

ASSERTIVITA. E assertivo chi manifesta chiaramente le proprie emozioni e fa valere i propri diritti pur rispettando quelli degli altri AGGRESSIVITA Insieme dei comportamenti che portano alla distruzione di sé e degli altri o alla propria affermazione in situazioni di forte frustrazione o competitività. AGGRESSIVITA da ad-gredior, andare

Dettagli

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante -

DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante - DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante - Olympos Group srl - Vietata ogni riproduzione anche in forma parziale V. 01/2007 OLYMPOS Group srl - Via Madonna della Neve, 2/1 24021

Dettagli

TECNICO AREA RICERCA & SVILUPPO

TECNICO AREA RICERCA & SVILUPPO TECNICO AREA RICERCA & SVILUPPO CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo

Dettagli

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso

Dettagli

CICLO DI MANAGEMENT. Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane

CICLO DI MANAGEMENT. Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane CICLO DI MANAGEMENT Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane La Gestione delle Risorse e il Ciclo del Management BOLOGNA, 26

Dettagli

Semplificare per risolvere

Semplificare per risolvere Semplificare per risolvere Il percorso per semplificare, scegliere, risolvere e creare risultati concreti Menslab Coaching & Training: il laboratorio della mente Rendiamo semplici le cose complesse Dal

Dettagli

Management dell Innovazione Tecnologica

Management dell Innovazione Tecnologica Management dell Innovazione Tecnologica L innovazione organizzativa Prof. Antonio Lerro, Ph.D. DiMIE, Università degli Studi della Basilicata L organizzazione e la gestione delle risorse umane Insieme

Dettagli

FORMAZIONE AZIENDALE. Focus area AFC - Amministrazione, Finanza e Controllo

FORMAZIONE AZIENDALE. Focus area AFC - Amministrazione, Finanza e Controllo FORMAZIONE AZIENDALE Focus area AFC - Amministrazione, Finanza e Controllo Gli strumenti di pianificazione e controllo di gestione a servizio dell impresa www.rwc.it PREMESSA LOGICHE DI PROGETTAZIONE E

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SPIRITO DI INIZIATIVA AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA. Classe - prima

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SPIRITO DI INIZIATIVA AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA. Classe - prima LO SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA è la competenza su cui si fonda la capacità di intervenire e modificare consapevolmente la realtà. Ne fanno parte abilità come il sapere individuare e risolvere

Dettagli

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni nell'ottica del miglioramento continuo Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini Perché la mediazione all interno delle organizzazioni? Prevenire,

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e

Dettagli

Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze. Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014

Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze. Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014 Investire nella qualità delle relazioni valorizzando le differenze Barbara Pojaghi Università di Macerata 22.03.2014 La premessa L approccio di cui parleremo va applicato a qualsiasi classe, che abbia

Dettagli

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE Sez-0.doc 1 21/02/09 0 Introduzione 1 di 1 I N D I C E 0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.2 INTRODUZIONE 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE 0.5

Dettagli

GESTIONE DEI CONFLITTI

GESTIONE DEI CONFLITTI CORSO DI FORMAZIONE in GESTIONE DEI CONFLITTI Direttore e coordinatore didattico: Prof. Marco Pironti PROGRAMMA DI DETTAGLIO E ORGANIZZAZIONE DEL CORSO L obiettivo del corso è quello di presentare le modalità

Dettagli

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog?

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog? Raccontarsi, condividere e apprendere in rete: dai Blog al Podcasting Nuovi modelli comunicativi per la scuola Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog? Chi scrive Mettiti al centro del mondo! Crea il tuo

Dettagli

Allegato COMPETENZE COMPORTAMENTALI PER PROFILO

Allegato COMPETENZE COMPORTAMENTALI PER PROFILO Allegato 3.1.2 PER PROFILO Responsabile di Area Responsabile di Sezione Responsabile di Ufficio Responsabile di Staff Responsabile di Unità di Progetto Responsabili di Funzioni Professionali/Specialistiche

Dettagli

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento

Dettagli

TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI

TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale

Dettagli

VENDERE LO SPORT, FIDELIZZARE IL CLIENTE, SVILUPPARE I FATTURATI

VENDERE LO SPORT, FIDELIZZARE IL CLIENTE, SVILUPPARE I FATTURATI VENDERE LO SPORT, FIDELIZZARE IL CLIENTE, SVILUPPARE I FATTURATI 1 /12 Chi siamo Società di consulenza operativa leader nello sviluppo di soluzioni per creare valore nei punti vendita e nelle reti commerciali.

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

La progettazione partecipativa nel PCM

La progettazione partecipativa nel PCM La progettazione partecipativa nel PCM Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della capacità istituzionale

Dettagli

Gestione Economica e Finanziaria di Commessa

Gestione Economica e Finanziaria di Commessa Gestione Economica e Finanziaria di Commessa sviluppare la lettura economico finanziaria della commessa sensibilizzare al fatto che ogni scelta aziendale comporta una modifica alle variabili economiche

Dettagli

Siamo consulenti e formatori esperti in processi relazionali e dinamiche di gruppo

Siamo consulenti e formatori esperti in processi relazionali e dinamiche di gruppo Presentazione Chi siamo Siamo consulenti e formatori esperti in processi relazionali e dinamiche di gruppo Lavoriamo per la qualità delle relazioni e il benessere delle persone in organizzazioni Il nostro

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della prestazione in Regione Toscana

Il sistema di misurazione e valutazione della prestazione in Regione Toscana Il sistema di misurazione e valutazione della prestazione in Regione Toscana sintesi I 3 fattori di valutazione Il sistema di misurazione e valutazione della qualità della prestazione individuale del personale

Dettagli

PIANO FORMATIVO 2013 PROVIDER: FENIX ID 331

PIANO FORMATIVO 2013 PROVIDER: FENIX ID 331 MODELLI ORGANIZZATIVI IN SANITA PIANO FORMATIVO PROVIDER: FENIX ID 331 METODOLOGIA Corso residenziale SEDE Lallio (BG) Sala Meeting c/o CTF Group Via Provinciale, 18 DATA INIZIO 20 maggio DATA FINE 11

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.3.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Il rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) nel sistema di prevenzione aziendale: analisi della

Dettagli

Modelli di apprendimento cooperativo: organizzare e gestire gruppi di apprendimento in rete. Prof. Umberto Margiotta

Modelli di apprendimento cooperativo: organizzare e gestire gruppi di apprendimento in rete. Prof. Umberto Margiotta Modelli di apprendimento cooperativo: organizzare e gestire gruppi di apprendimento in rete Prof. Umberto Margiotta margiot@unive.it Organizzare l apprendimento collaborativo in rete Scelta della strategia

Dettagli

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Fondazione Besso di Roma L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Come affrontare con il gruppo classe la tematica dei Disturbi del Comportamento e dei Comportamenti a Rischio; l utilizzo del tutoring e dell apprendimento

Dettagli

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e KNOWLEDGE MANAGEMENT

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e KNOWLEDGE MANAGEMENT Spett.le PROPOSTA FORMATIVA: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e KNOWLEDGE MANAGEMENT PER IL COMUNE DI PREMESSA: IL CONTESTO ISTITUZIONALE Le Amministrazioni Pubbliche locali vivono una fase di grandi trasformazioni.

Dettagli

Il cambiamento nelle organizzazioni

Il cambiamento nelle organizzazioni Il cambiamento nelle organizzazioni A.A. 2015-2016 Prof. Lucio Fumagalli lucio.fumagalli@baicr.it Obiettivo e contenuti L analisi del cambiamento organizzativo attraverso: La definizione di cambiamento

Dettagli

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE

INTRODUZIONE UN CURRICOLO PER COMPETENZE INTRODUZIONE Il Curricolo nasce dall esigenza di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il

Dettagli

TECNICO GESTIONE DEL PERSONALE

TECNICO GESTIONE DEL PERSONALE TECNICO GESTIONE DEL PERSONALE CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Premessa La crescita del Paese e del suo capitale umano richiede un sistema educativo di qualità che guardi allo sviluppo professionale del personale della

Dettagli

Servizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono

Servizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle imprese. Le vostre domande Il dinamismo dei mercati e i continui mutamenti

Dettagli

«METODI DI STUDIO E APPRENDIMENTO»

«METODI DI STUDIO E APPRENDIMENTO» FACOLTÀ DI SCIENZE DELL EDUCAZIONE PROGETTO DI FORMAZIONE: «METODI DI STUDIO E APPRENDIMENTO» Prof. Mario Comoglio Dr.sse: Francesca Napoletano Roberta Pontri Anno 2011 2 PROGETTO DI FORMAZIONE: «METODI

Dettagli

Progettazione e gestione del passaggio generazionale

Progettazione e gestione del passaggio generazionale Progettazione e gestione del passaggio generazionale Parte 1 Il modello di riferimento Paolo Gubitta (Università di Padova e Fondazione CUOA) Riflessioni, 1/2012, marzo Il passaggio generazionale come

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

LA STRADA DEL SUCCESSO PERSONALE

LA STRADA DEL SUCCESSO PERSONALE LA STRADA DEL SUCCESSO PERSONALE NELLA VITA BY K www.promemoriaonline.com RELAZIONI EFFICACI Riconoscere e superare le barriere comunicazionali Perché non ci capiamo? La mappa non è il territorio I tre

Dettagli

LEAN CONCEPT MODELLO PER LE AZIENDE DEL SETTORE HEALTHCARE PER INNOVARE E COMPETERE

LEAN CONCEPT MODELLO PER LE AZIENDE DEL SETTORE HEALTHCARE PER INNOVARE E COMPETERE LEAN CONCEPT MODELLO PER LE AZIENDE DEL SETTORE HEALTHCARE PER INNOVARE E COMPETERE 1 LEAN STRATEGY SERVIZI OFFERTI Successo e competitività sono frutto di una vision aziendale ambiziosa che richiede la

Dettagli

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze

Dettagli

Favorire la consapevolezza e la motivazione individuale all assunzione di un approccio maggiormente proattivo al ruolo.

Favorire la consapevolezza e la motivazione individuale all assunzione di un approccio maggiormente proattivo al ruolo. SPORT TRAINING Chi siamo HR RiPsi nasce grazie alla collaborazione di Psicologi e Consulenti HR che hanno maturato una consolidata esperienza in azienda nell ambito della gestione delle risorse umane.

Dettagli

Programma Formativo Aziendale 2013

Programma Formativo Aziendale 2013 Programma Formativo Aziendale 2013 Presso l IRCCS Centro Neurolesi Bonino-Pulejo di Messina, integrare la ricerca, l assistenza e la formazione rappresenta non solo un obiettivo istituzionale, ma, soprattutto,

Dettagli

Self Empowerment: crescita e sviluppo personale e professionale Efficacia personale e gestione dello stress

Self Empowerment: crescita e sviluppo personale e professionale Efficacia personale e gestione dello stress pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 7 pag. 7 pag. 7 pag. 8 pag. 8 pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag.

Dettagli

La certificazione UNI CEI 11352. Paolo Gianoglio Milano, 28 marzo 2012

La certificazione UNI CEI 11352. Paolo Gianoglio Milano, 28 marzo 2012 La certificazione UNI CEI 11352 Paolo Gianoglio Milano, 28 marzo 2012 L esigenza di una norma (1/3) Un aspetto cruciale per il corretto sviluppo di un fiorente mercato, che possa sfruttare al massimo il

Dettagli

Corso di formazione manageriale per gli alti potenziali degli istituti zooprofilattici sperimentali Prima parte

Corso di formazione manageriale per gli alti potenziali degli istituti zooprofilattici sperimentali Prima parte PG FOD 004/7 rev. 19 pag. 1 di 7 Corso di formazione manageriale per gli alti potenziali degli istituti zooprofilattici sperimentali Prima parte 49,7 crediti per biologi, chimici e veterinari 1, 2 ottobre

Dettagli

LEADERSHIP DELL INNOVAZIONE. GLI ANTIRUGGINE DELLA MENTE Crescere fuori dagli schemi

LEADERSHIP DELL INNOVAZIONE. GLI ANTIRUGGINE DELLA MENTE Crescere fuori dagli schemi LEADERSHIP DELL INNOVAZIONE GLI ANTIRUGGINE DELLA MENTE Crescere fuori dagli schemi Obiettivi L iniziativa si pone l obiettivo di: fornire ai partecipanti modelli e linguaggi innovativi per lo sviluppo

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

IL TUTORING NELLA FORMAZIONE. Imparando il saper fare

IL TUTORING NELLA FORMAZIONE. Imparando il saper fare IL TUTORING NELLA FORMAZIONE Imparando il saper fare Parma, 16/05/2016 Ciclo dell Apprendimento Esperenziale Attività lavorativa Esperienza Trasferimento (allora?) Riflessione (cosa?) Generalizzazione

Dettagli

Cosa è la progettazione?

Cosa è la progettazione? Cosa è la progettazione? La progettazione: 1) E la capacità di pianificare i cambiamenti che si desidera introdurre in una data situazione, 2) È la capacità di immaginare attraverso quali strategie operative

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_2160_I_2018

Riepilogo iniziativa CF_2160_I_2018 Riepilogo iniziativa CF_2160_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono B.T. Group S.r.l. consortile 02261430223 Organismi di formazione, accreditati per lo svolgimento di

Dettagli

autonomielocali srl unipersonale La società di consulenza delle autonomie locali

autonomielocali srl unipersonale La società di consulenza delle autonomie locali 1 PROPOSTE FORMATIVE PER LE AUTONOMIE LOCALI Public Speaking Comunicare in pubblico con efficacia migliorare la comunicazione con il pubblico individuare i blocchi personali e/o barriere comunicative migliorare

Dettagli

Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia

Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia Metodologia per la valutazione della Prestazione dei Dirigenti / Personale Responsabile di Unità Organizzativa in posizione di autonomia Obiettivi della valutazione Il sistema di valutazione delle prestazioni

Dettagli

IL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre

IL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre IL TUTORING 1 CARATTERISTICHE Prevede il coinvolgimento di allievi in funzione di tutor per favorire l apprendimento dei bambini con o senza disabilità 2 BENEFICI PER L ALUNNO CON DIFFICOLTA - approccio

Dettagli

Parte prima 5. Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione degli studenti

Parte prima 5. Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione degli studenti SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione degli studenti Parte prima 5 FORMAZIONE PARTICOLARE DEI PREPOSTI EX D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

Misure di accompagnamento al riordino della scuola secondaria di secondo grado. Gruppo Didattica delle discipline classiche

Misure di accompagnamento al riordino della scuola secondaria di secondo grado. Gruppo Didattica delle discipline classiche Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Misure di accompagnamento al riordino della scuola secondaria di secondo grado Gruppo Didattica delle discipline classiche Ministero dell Istruzione,

Dettagli

Incontri formativi con i componenti del Comitato Unico di Garanzia di Regione Lombardia GPR6014/AE. 11 aprile 2016

Incontri formativi con i componenti del Comitato Unico di Garanzia di Regione Lombardia GPR6014/AE. 11 aprile 2016 Incontri formativi con i componenti del Comitato Unico di Garanzia di Regione Lombardia GPR6014/AE 11 aprile 2016 LAVORARE CON LOGICA DI SQUADRA CUG Regione Lombardia aprile 2016 Il Gruppo è un VALORE

Dettagli

La valutazione per l apprendimento

La valutazione per l apprendimento La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare

Dettagli

FORMAZIONE & CONSULENZA AZIENDALE I NOSTRI PROGETTI

FORMAZIONE & CONSULENZA AZIENDALE I NOSTRI PROGETTI FORMAZIONE & CONSULENZA AZIENDALE I NOSTRI PROGETTI CHI SIAMO Siamo una Società di Formazione e Consulenza Aziendale e da quasi 20 anni promuoviamo lo sviluppo e la crescita di aziende e privati. In questa

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015

Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015 Riepilogo iniziativa CF_1232_I_2015 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Marche Srl - Impresa Sociale 01360900425 Organismi di formazione,

Dettagli

La sostenibilità applicata agli eventi aziendali mediante la certificazione ISO 20121

La sostenibilità applicata agli eventi aziendali mediante la certificazione ISO 20121 Formazione, Ricerca e Consulenza per la Sostenibilità d Impresa La sostenibilità applicata agli eventi aziendali mediante la certificazione ISO 20121 Modena, 5 maggio 2015 Anna Chiara Introini, BilanciaRSI

Dettagli

Il team: una risorsa per la promozione della salute della persona con diabete. Mariano Agrusta

Il team: una risorsa per la promozione della salute della persona con diabete. Mariano Agrusta Il team: una risorsa per la promozione della salute della persona con diabete Mariano Agrusta IL SINGOLO IL TEAM Il gruppo Si parla di gruppo quando le persone: Condividono alcuni obiettivi di fondo

Dettagli

Seminario di presentazione del progetto CCM I Obiettivi di salute: servizi di supporto integrato all ammalato neoplastico e alla sua famiglia

Seminario di presentazione del progetto CCM I Obiettivi di salute: servizi di supporto integrato all ammalato neoplastico e alla sua famiglia Seminario di presentazione del progetto CCM I Obiettivi di salute: servizi di supporto integrato all ammalato neoplastico e alla sua famiglia La descrizione dell intervento Sandra Bosi Reggio Emilia, Luoghi

Dettagli

ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ALLEGATO B PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ ISTITUTO COMPRENSIVO DI COLOGNE - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA a norma dell art. 3 D.P.R. 235 del 21 Novembre 2007 PREAMBOLO La vita nella comunità

Dettagli

ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE?

ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE? ESSERE VOLONTARIO. COSA VUOL DIRE? CAPACITA? NE ABBIAMO? ALTRIMENTI LE COSTRUIAMO Torino, 4 Maggio 2017 Prima giornata di formazione dei volontari mentori Progetto Early Warning Europe SOFT SKILL Autonomia

Dettagli

La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto)

La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) Provincia di Mantova _ 06 aprile 2017 Giuseppe Carlo Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee

Dettagli

SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA

SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA Salerno 23/01/2016 SEGNALI DI DISAGIO IN ADOLESCENZA Test Multidimensionale Autostima Dott.ssa Luisa Petrosino L AUTOSTIMA L autostima funziona come una «lente» attraverso cui le proprie risorse personali

Dettagli

Formatori Sicurezza. Percorso formativo per:

Formatori Sicurezza. Percorso formativo per: Formatori Sicurezza Percorso formativo per: Consulenti, dirigenti, datori di lavoro, responsabili e addetti SPP, professionisti della sicurezza e dell'igiene del lavoro, formatori. INDICE Obiettivi pag.

Dettagli

L APPROCCIO AL CLIENTE 4 TECNICHE DI VENDITA 5 NEGOZIARE E PERSUADERE 6 IL COMPORTAMENTO EFFICACE NELLA VENDITA 7

L APPROCCIO AL CLIENTE 4 TECNICHE DI VENDITA 5 NEGOZIARE E PERSUADERE 6 IL COMPORTAMENTO EFFICACE NELLA VENDITA 7 Sommario TECNICHE DI VENDITA 4 L APPROCCIO AL CLIENTE 4 TECNICHE DI VENDITA 5 TECNICHE DI VENDITA 5 TECNICHE DI VENDITA 6 NEGOZIARE E PERSUADERE 6 TECNICHE DI VENDITA 7 IL COMPORTAMENTO EFFICACE NELLA

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli