AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital
|
|
- Martina Antonella
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital Milano, 24 aprile 2015 CIRCOLARE N. 37/2015 ASSOCIATI/ADERENTI AIFI Oggetto: atti seminario del 13 aprile sul regolamento di attuazione dell art. 39 TUF Cari soci, potete trovare, in allegato, le presentazioni tenute da Alessandro Corno (Jones Day) e Emidio Cacciapuoti (King & Wood Mallesons) in occasione del seminario organizzato presso Jones Day lo scorso 13 aprile, a valle della pubblicazione in GU del D.M. 30/2015 (regolamento di attuazione dell art. 39 del TUF) e del pacchetto di provvedimenti AIFMD. Cordiali saluti Anna Gervasoni Via Pietro Mascagni, Milano Tel Fax Web site: info@aifi.it
2 Incontro AIFI Il recepimento della AIFMD in Italia ed Europa 13 Aprile 2015
3 RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NORMATIVE DI SETTORE APPLICABILI AD SGR C.D. SOPRA SOGLIA E SOTTO SOGLIA (1) Nell esame della tabella (che non ha lo scopo di evidenziare tutte le novità introdotte in Italia a seguito del recepimento dell AIFMD), va considerato che l approccio del legislatore nazionale è stato quello di adottare un corpus di norme unitario, applicabile indifferentemente ai gestori sopra soglia, unici veri destinatari delle prescrizioni dell AIFMD, ai c.d. gestori sotto soglia (per la cui regolamentazione la normativa comunitaria lascia margine discrezionale alle normative nazionali) e ai gestori di fondi c.d. UCITS. (1) La tabella non comprende i gestori di fondi EuVeCa ed EuSEF per i quali vi sono, in parte, norme diverse da applicare. 2
4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Capitale Sociale Attività Esercitabili SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO di Euro per SGR che gestiscono OICVM e/o FIA diversi da quelli chiusi riservati o dai Fondi EuVeCa o EuSEF di Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini i Fondi EuVeCa o EuSEF) e prestano anche servizi di Euro per SGR "sopra soglia" che gestiscono investimento con detenzione di beni della clientela; esclusivamente FIA chiusi riservati Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini i Fondi EuVeCa o EuSEF) e prestano servizi di investimento senza detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini Fondi EuVeCa o EuSEF). Attività di amministrazione e commercializzazione di Attività di amministrazione e commercializzazione di OICR OICR propri; Attività connesse e strumentali; Servizi e propri; Attività connesse e strumentali; Servizi e attività attività indicate dall art. 33, co. 2, del TUF e altre attività indicate dall art. 33, co. 2, del TUF. esercitabili (ad esempio, consulenza immobiliare e consulenza aziendale). 3
5 NORMATIVA DI SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA RIFERIMENTO REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO Procedimento Autorizzativo Adeguatezza patrimoniale e contenimento del rischio 90 giorni più 30 giorni per il rilascio del parere 90 giorni più 30 giorni per il rilascio del parere CONSOB / CONSOB / Documentazione ordinaria (PAI più RSO Documentazione ordinaria (PAI più RSO e documentazione e documentazione sui partecipanti al capitale ed sui partecipanti al capitale ed esponenti aziendali). esponenti aziendali). Il PAV non può essere inferiore alla somma di: Il PAV non può essere inferiore alla somma di: 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro, fino ad un masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro, fino ad un massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi operativi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da responsabilità professionale (laddove non si voglia responsabilità professionale (laddove non si voglia ricorrere ricorrere alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% del valore dei del valore dei portafogli dei FIA gestiti. portafogli dei FIA gestiti. Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale minimo richiesto a seconda del tipo di attività svolta. minimo richiesto a seconda del tipo di attività svolta. Requisito patrimoniale aggiuntivo nel caso di gestione di FIA chiusi non riservati (obbligo di acquisto in proprio del 2% del valore complessivo netto iniziale di ciascun FIA gestito). 4
6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO Criteri e modalità di valutazione del patrimonio del fondo Istituzione di una Funzione di Valutazione del Istituzione di una Funzione di Valutazione del patrimonio dei FIA gestiti, funzionalmente e patrimonio dei FIA gestiti, anche non indipendente dalla gerarchicamente indipendente rispetto alla Funzione di Gestione dei patrimoni. Possibilità di funzione aziendale preposta alla gestione. Adozione delegare a un terzo soggetto (entro 60 giorni la Banca di una politica di retribuzione del personale addetto alla d Italia può negare l affidamento in delega) con i Funzione di Valutazione tale da prevenire conflitti di requisiti indicati dal Regolamento sulla Gestione interesse. Possibilità di delegare a un terzo soggetto Collettiva del Risparmio, anche disgiuntamente, (entro 60 giorni la Banca d Italia può negare valutazione del patrimonio e calcolo del valore della l affidamento in delega) con i requisiti indicati dal quota. Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio, anche disgiuntamente, valutazione del patrimonio e calcolo del valore della quota. 5
7 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Funzioni di controllo (2) SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO La Funzione di Compliance e di Risk Management Possibilità di accentrare in un unica funzione, possono essere accentrate in un unica funzione. La indipendente e permanente, la Funzione di Compliance, Funzione di Internal Audit può non essere istituita. Internal Audit e Risk Management. Applicazione tuttavia del principio di proporzionalità e se è costantemente assicurata l adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli. Strategie per l esercizio dei diritti di voto Obbligo di adottare una strategia per determinare come e quando vadano esercitati i diritti di voto relativi agli s.f. detenuti nel portafoglio dei FIA, nell esclusivo interesse del FIA e dei suoi investitori. Obbligo di presidio procedurale. Una sintesi della strategia e delle misure adottate sulla base di questa va resa disponibile, su richiesta, agli investitori. N.A. ( 2 ) Alle Funzioni di Controllo previste dal Regolamento Congiunto, va ad aggiungersi la Funzione di AML che può, tuttavia, essere accorpata. 6
8 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gestione dei conflitti di interessi SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO Obbligo di adozione di una policy scritta per la Obbligo di adozione di una policy scritta per la gestione gestione dei conflitti di interessi (contenente dei conflitti di interessi (contenente mappatura dei conflitti mappatura dei conflitti e procedure da seguire per e procedure da seguire per prevenirli, gestirli e prevenirli, gestirli e monitorarli). Applicazione monitorarli). Non applicazione del solo art. 33, comma 2, integrale del Regolamento Delegato. del Regolamento Delegato che contiene le misure minime da prevedere nella policy per assicurare il grado di indipendenza richiesto. Politica di remunerazione ed incentivazione Obbligo di adozione di politiche e prassi di remunerazione in linea con le previsioni comunitarie. Attribuzione all Assemblea della competenza in materia di approvazione della predetta politica, su proposta dell organo con supervisione strategica. Vincoli al rapporto fra remunerazione variabile e fissa. Obbligo per i gestori di FIA significativi per le proprie dimensioni o per quelle dei FIA, di istituire un Comitato Remunerazioni all interno del proprio organo con funzione di supervisione strategica. N.A. 7
9 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Delega della gestione del portafoglio o del rischio SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO Delega alla gestione del portafoglio solo a soggetti autorizzati alla prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio o di gestione di portafogli e sottoposti a vigilanza prudenziale (identificati a norma dell art. 78, comma 2, del Regolamento Delegato). La gestione del rischio può essere delegata, oltre che ai soggetti sopra indicati, anche ai soggetti abilitati autorizzati a prestare servizi e attività di investimento e sottoposti a vigilanza prudenziale. Nel caso di intermediari di un paese terzo, deve essere garantita la cooperazione tra la CONSOB, la Banca d Italia e l Autorità di Vigilanza straniera. SGR SOTTO SOGLIA Delega della gestione del rischio può essere conferita anche a soggetti diversi da quelli identificati a norma dell art. 78, comma 2, del Regolamento Delegato e dai soggetti abilitati autorizzati a prestare servizi e attività di investimento e sottoposti a vigilanza prudenziale. Esternalizzazione delle funzioni operative essenziali Principio della c.d. no-empty box. Obbligo di adozione di una procedura di selezione e di giustificare la delega sulla base di ragioni obiettive e documentabili. SLA. Contenuto minimo dei contratti e caratteristiche e requisiti di onorabilità del delegato. Obbligo di comunicazione preventiva alla Banca d Italia e alla CONSOB (entro 30 giorni dalla comunicazione si può avviare un procedimento di diniego che si conclude nei successivi 60 giorni). N.A. - solo con riferimento all obbligo di comunicazione preventiva alle Autorità. 8
10 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Procedura di commercializzazione (3) domestica SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO EMITTENTI L avvio della commercializzazione in Italia di FIA N.A. italiani riservati e FIA UE è preceduto da una lettera di notifica per ciascun FIA da commercializzare. Comunicazione del provvedimento di avvio alla commercializzazione entro 20 giorni lavorativi. Obbligo di comunicazione preventiva (30 giorni prima dell adozione o immediata se non pianificabili) delle modifiche rilevanti alle informazioni ed ai documenti da allegare alla lettera di notifica, tra cui vi è il regolamento di gestione o lo Statuto del FIA, e possibilità per la CONSOB e la Banca d Italia di vietare l adozione di tali modifiche, entro 30 giorni. SGR SOTTO SOGLIA (3) Per commercializzazione si intende l offerta, anche indiretta, su iniziativa o per conto del gestore, di quote o azioni del FIA gestito, rivolta ad investitori residenti o aventi sede legale nel territorio UE (cfr, art. 43 del TUF). Secondo il Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio, la commercializzazione degli OICR comprende le seguenti attività: offerta, invito ad offrire o messaggio promozionale, rivolti agli investitori e in qualsiasi forma effettuati, realizzati su iniziativa del gestore o per suo conto, sia in forma diretta che indiretta, finalizzati alla sottoscrizione o acquisto di quote o azioni. 9
11 NORMATIVA DI RIFERIMENTO SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO EMITTENTI SGR SOTTO SOGLIA Obblighi informativi Redazione di un documento d offerta contenente quanto previsto dall All. 1-bis del Regolamento Emittenti. Redazione di un documento d offerta contenente quanto previsto dall All. 1-bis del Regolamento Emittenti. Procedura di commercializzazione estera Obbligo di comunicazione preventiva alla CONSOB con fascicolo di notifica e avvio della commercializzazione una volta avuta la conferma della trasmissione del file all Autorità estera. Obbligo di comunicazione preventiva alla CONSOB con fascicolo di notifica e avvio della commercializzazione una volta avuta la conferma della trasmissione del file all Autorità estera. Si applicheranno poi le singole giurisdizioni nazionali non potendo vantare il passaporto GEFIA. 10
12 AIFMD 1 MARKETING DI FONDI CON GESTORI SOTTO SOGLIA IN EUROPA Paese Requisiti per Sotto Soglia? Pre-Marketing? Reverse solicitation? Austria E richiesta la registrazione presso la FMA Austriaca Possibile L attività di offerta implica informazioni sufficientemente dettagliate per consentire all investitore di effettuare la decisione di investimento L attività di pre-marketing dovrebbe contemplare la presenza di un disclaimer Possibile ma con regolamentazione molto restrittiva Generalmente il contatto e l esecuzione della prestazione dovrebbero avvenire al di fuori del territorio austriaco Belgio Nessun deposito presso le Autorità Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Danimarca N/A Possibile limitatamente e purchè effettuato in conformità con la normativa danese Possibile ma la FSA danese ha un approccio molto rigoroso Francia N/A N/A Possibile Regolamentazione restrittiva Finlandia E richiesta una notifica alla FSA Finlandese Sono permesse attività di soft-circling che non implichino un offerta Possibile ma l ambito di applicazione non è chiaro e si suggerisce al GEFIA di mantenere risultanze probatorie della reverse enquiry Germania E richiesta una notifica alla BaFin Il pre-marketing prima del primo closing è ammesso Marketing = inviare documenti direttamente relativi ai fondi (ovvero inviare documentazione di marketing qualora questa sia disponibile) Possibile ma l ambito di applicazione non è chiaro Da gestire con cautela La tabella sopra riportata è da intendersi quale sunto formulato sulla base di presunzioni in merito alla struttura del fondo, alla giurisdizione e agli investitori target. E necessario un parere approfondito prima di avviare l attività di marketing. 11
13 AIFMD 2 MARKETING DI FONDI CON GESTORI SOTTO SOGLIA IN EUROPA Paese Requisiti per Sotto Soglia? Pre-Marketing? Reverse solicitation? Olanda N/A Attività generiche di promozione non saranno reputate un offerta, da non intendersi quale modulistica suscettibile di accettazione Possibile ma dovrebbe essere intrapresa dall investitore al di fuori del territorio olandese Lussemburgo Nessun deposito presso le Autorità Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Norvegia N/A Possibile. Per Marketing si intende la ricezione della documentazione tramite cui l investimento può essere sottoscritto N/A Spagna N/A Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Svezia Autorizzazione da parte della FSA Svedese Regno Unito Nessun deposito presso le Autorità Marketing precedente al primo closing ammesso Non chiara la disciplina in caso di premarketing successivo Il pre-marketing è ammesso ma prima che sia possibile l investimento nel fondo Nessuna indicazione espressa Possibile ma da gestire con cautela La tabella sopra riportata è da intendersi quale sunto formulato sulla base di presunzioni in merito alla struttura del fondo, alla giurisdizione e agli investitori target. E necessario un parere approfondito prima di avviare l attività di marketing. 12
14 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_1 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI ITALIA di Euro per SGR che gestiscono OICVM e/o FIA diversi da quelli chiusi riservati o dai Fondi EuVeCa o EuSEF; di Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF e prestano servizi di investimento con detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sopra soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF e prestano servizi di investimento senza detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF. Il PAV non può essere inferiore alla somma di: 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da responsabilità professionale (laddove non si voglia ricorrere alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% del valore dei portafogli dei FIA gestiti. Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale minimo richiesto a seconda del tipo di SGR. Non vengono operate differenziazioni tra GEFIA sopra o sotto soglia. Si applicano anche ai gestori di fondi EuVeca e EuSEF. SPAGNA Euro 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. Indipendemente se il GEFIA è sopra o sotto soglia. 13
15 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_2 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI FRANCIA Euro 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. Indipendemente se il GEFIA è sopra o sotto soglia. Ai soli GEFIA sopra soglia si applica anche il requisito relativo alla copertura assicurativa per responsabilità professionale. REGNO UNITO Gefia sopra soglia Euro Solo in caso di Gefia sopra soglia Gefia sottosoglia variabile da in su in base ai servizi resi dal Gefia 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. 14
16 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_3 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI GERMANIA Gefia sopra soglia Euro SOLO in caso di Gefia sopra soglia Gefia sotto soglia non soggetti a vincoli 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. iil patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. LUSSEMBURGO Sopra soglia: Euro o Euro in caso di FIA autogestiti. Gefia sotto soglia non soggetti a vincoli SOLO in caso di Gefia sopra soglia 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro, salvo copertura assicurativa per massimo il 50% dell importo. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. 15
17 Soglia minima d investimento cd. «investitori qualificati» UK: Nessun limite minimo 50k Prospectus Directive Germania: 200K per sottosoglia Francia: 100K (ridotta da 500k con il recepimento AIFMD) nessuna distinzione tra sopra / sottosoglia Italia: 500K! EUVECA 100k Spagna: 100K (nessuna distinzione tra sopra/ sottosoglia 16
18 Incontro AIFI Il recepimento della AIFMD in Italia ed Europa 13 Aprile 2015
19 RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI NORMATIVE DI SETTORE APPLICABILI AD SGR C.D. SOPRA SOGLIA E SOTTO SOGLIA (1) Nell esame della tabella (che non ha lo scopo di evidenziare tutte le novità introdotte in Italia a seguito del recepimento dell AIFMD), va considerato che l approccio del legislatore nazionale è stato quello di adottare un corpus di norme unitario, applicabile indifferentemente ai gestori sopra soglia, unici veri destinatari delle prescrizioni dell AIFMD, ai c.d. gestori sotto soglia (per la cui regolamentazione la normativa comunitaria lascia margine discrezionale alle normative nazionali) e ai gestori di fondi c.d. UCITS. (1) La tabella non comprende i gestori di fondi EuVeCa ed EuSEF per i quali vi sono, in parte, norme diverse da applicare. 2
20 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Capitale Sociale Attività Esercitabili SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO di Euro per SGR che gestiscono OICVM e/o FIA diversi da quelli chiusi riservati o dai Fondi EuVeCa o EuSEF di Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini i Fondi EuVeCa o EuSEF) e prestano anche servizi di Euro per SGR "sopra soglia" che gestiscono investimento con detenzione di beni della clientela; esclusivamente FIA chiusi riservati Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini i Fondi EuVeCa o EuSEF) e prestano servizi di investimento senza detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati (tra cui rientrano a tali fini Fondi EuVeCa o EuSEF). Attività di amministrazione e commercializzazione di Attività di amministrazione e commercializzazione di OICR OICR propri; Attività connesse e strumentali; Servizi e propri; Attività connesse e strumentali; Servizi e attività attività indicate dall art. 33, co. 2, del TUF e altre attività indicate dall art. 33, co. 2, del TUF. esercitabili (ad esempio, consulenza immobiliare e consulenza aziendale). 3
21 NORMATIVA DI SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA RIFERIMENTO REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO Procedimento Autorizzativo Adeguatezza patrimoniale e contenimento del rischio 90 giorni più 30 giorni per il rilascio del parere 90 giorni più 30 giorni per il rilascio del parere CONSOB / CONSOB / Documentazione ordinaria (PAI più RSO Documentazione ordinaria (PAI più RSO e documentazione e documentazione sui partecipanti al capitale ed sui partecipanti al capitale ed esponenti aziendali). esponenti aziendali). Il PAV non può essere inferiore alla somma di: Il PAV non può essere inferiore alla somma di: 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro, fino ad un masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro, fino ad un massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi operativi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da responsabilità professionale (laddove non si voglia responsabilità professionale (laddove non si voglia ricorrere ricorrere alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% del valore dei del valore dei portafogli dei FIA gestiti. portafogli dei FIA gestiti. Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale minimo richiesto a seconda del tipo di attività svolta. minimo richiesto a seconda del tipo di attività svolta. Requisito patrimoniale aggiuntivo nel caso di gestione di FIA chiusi non riservati (obbligo di acquisto in proprio del 2% del valore complessivo netto iniziale di ciascun FIA gestito). 4
22 NORMATIVA DI RIFERIMENTO SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO Criteri e modalità di valutazione del patrimonio del fondo Istituzione di una Funzione di Valutazione del Istituzione di una Funzione di Valutazione del patrimonio dei FIA gestiti, funzionalmente e patrimonio dei FIA gestiti, anche non indipendente dalla gerarchicamente indipendente rispetto alla Funzione di Gestione dei patrimoni. Possibilità di funzione aziendale preposta alla gestione. Adozione delegare a un terzo soggetto (entro 60 giorni la Banca di una politica di retribuzione del personale addetto alla d Italia può negare l affidamento in delega) con i Funzione di Valutazione tale da prevenire conflitti di requisiti indicati dal Regolamento sulla Gestione interesse. Possibilità di delegare a un terzo soggetto Collettiva del Risparmio, anche disgiuntamente, (entro 60 giorni la Banca d Italia può negare valutazione del patrimonio e calcolo del valore della l affidamento in delega) con i requisiti indicati dal quota. Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio, anche disgiuntamente, valutazione del patrimonio e calcolo del valore della quota. 5
23 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Funzioni di controllo (2) SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO La Funzione di Compliance e di Risk Management Possibilità di accentrare in un unica funzione, possono essere accentrate in un unica funzione. La indipendente e permanente, la Funzione di Compliance, Funzione di Internal Audit può non essere istituita. Internal Audit e Risk Management. Applicazione tuttavia del principio di proporzionalità e se è costantemente assicurata l adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli. Strategie per l esercizio dei diritti di voto Obbligo di adottare una strategia per determinare come e quando vadano esercitati i diritti di voto relativi agli s.f. detenuti nel portafoglio dei FIA, nell esclusivo interesse del FIA e dei suoi investitori. Obbligo di presidio procedurale. Una sintesi della strategia e delle misure adottate sulla base di questa va resa disponibile, su richiesta, agli investitori. N.A. ( 2 ) Alle Funzioni di Controllo previste dal Regolamento Congiunto, va ad aggiungersi la Funzione di AML che può, tuttavia, essere accorpata. 6
24 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gestione dei conflitti di interessi SGR SOPRA SOGLIA SGR SOTTO SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO Obbligo di adozione di una policy scritta per la Obbligo di adozione di una policy scritta per la gestione gestione dei conflitti di interessi (contenente dei conflitti di interessi (contenente mappatura dei conflitti mappatura dei conflitti e procedure da seguire per e procedure da seguire per prevenirli, gestirli e prevenirli, gestirli e monitorarli). Applicazione monitorarli). Non applicazione del solo art. 33, comma 2, integrale del Regolamento Delegato. del Regolamento Delegato che contiene le misure minime da prevedere nella policy per assicurare il grado di indipendenza richiesto. Politica di remunerazione ed incentivazione Obbligo di adozione di politiche e prassi di remunerazione in linea con le previsioni comunitarie. Attribuzione all Assemblea della competenza in materia di approvazione della predetta politica, su proposta dell organo con supervisione strategica. Vincoli al rapporto fra remunerazione variabile e fissa. Obbligo per i gestori di FIA significativi per le proprie dimensioni o per quelle dei FIA, di istituire un Comitato Remunerazioni all interno del proprio organo con funzione di supervisione strategica. N.A. 7
25 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Delega della gestione del portafoglio o del rischio SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO CONGIUNTO Delega alla gestione del portafoglio solo a soggetti autorizzati alla prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio o di gestione di portafogli e sottoposti a vigilanza prudenziale (identificati a norma dell art. 78, comma 2, del Regolamento Delegato). La gestione del rischio può essere delegata, oltre che ai soggetti sopra indicati, anche ai soggetti abilitati autorizzati a prestare servizi e attività di investimento e sottoposti a vigilanza prudenziale. Nel caso di intermediari di un paese terzo, deve essere garantita la cooperazione tra la CONSOB, la Banca d Italia e l Autorità di Vigilanza straniera. SGR SOTTO SOGLIA Delega della gestione del rischio può essere conferita anche a soggetti diversi da quelli identificati a norma dell art. 78, comma 2, del Regolamento Delegato e dai soggetti abilitati autorizzati a prestare servizi e attività di investimento e sottoposti a vigilanza prudenziale. Esternalizzazione delle funzioni operative essenziali Principio della c.d. no-empty box. Obbligo di adozione di una procedura di selezione e di giustificare la delega sulla base di ragioni obiettive e documentabili. SLA. Contenuto minimo dei contratti e caratteristiche e requisiti di onorabilità del delegato. Obbligo di comunicazione preventiva alla Banca d Italia e alla CONSOB (entro 30 giorni dalla comunicazione si può avviare un procedimento di diniego che si conclude nei successivi 60 giorni). N.A. - solo con riferimento all obbligo di comunicazione preventiva alle Autorità. 8
26 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Procedura di commercializzazione (3) domestica SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO EMITTENTI L avvio della commercializzazione in Italia di FIA N.A. italiani riservati e FIA UE è preceduto da una lettera di notifica per ciascun FIA da commercializzare. Comunicazione del provvedimento di avvio alla commercializzazione entro 20 giorni lavorativi. Obbligo di comunicazione preventiva (30 giorni prima dell adozione o immediata se non pianificabili) delle modifiche rilevanti alle informazioni ed ai documenti da allegare alla lettera di notifica, tra cui vi è il regolamento di gestione o lo Statuto del FIA, e possibilità per la CONSOB e la Banca d Italia di vietare l adozione di tali modifiche, entro 30 giorni. SGR SOTTO SOGLIA (3) Per commercializzazione si intende l offerta, anche indiretta, su iniziativa o per conto del gestore, di quote o azioni del FIA gestito, rivolta ad investitori residenti o aventi sede legale nel territorio UE (cfr, art. 43 del TUF). Secondo il Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio, la commercializzazione degli OICR comprende le seguenti attività: offerta, invito ad offrire o messaggio promozionale, rivolti agli investitori e in qualsiasi forma effettuati, realizzati su iniziativa del gestore o per suo conto, sia in forma diretta che indiretta, finalizzati alla sottoscrizione o acquisto di quote o azioni. 9
27 NORMATIVA DI RIFERIMENTO SGR SOPRA SOGLIA REGOLAMENTO EMITTENTI SGR SOTTO SOGLIA Obblighi informativi Redazione di un documento d offerta contenente quanto previsto dall All. 1-bis del Regolamento Emittenti. Redazione di un documento d offerta contenente quanto previsto dall All. 1-bis del Regolamento Emittenti. Procedura di commercializzazione estera Obbligo di comunicazione preventiva alla CONSOB con fascicolo di notifica e avvio della commercializzazione una volta avuta la conferma della trasmissione del file all Autorità estera. Obbligo di comunicazione preventiva alla CONSOB con fascicolo di notifica e avvio della commercializzazione una volta avuta la conferma della trasmissione del file all Autorità estera. Si applicheranno poi le singole giurisdizioni nazionali non potendo vantare il passaporto GEFIA. 10
28 AIFMD 1 MARKETING DI FONDI CON GESTORI SOTTO SOGLIA IN EUROPA Paese Requisiti per Sotto Soglia? Pre-Marketing? Reverse solicitation? Austria E richiesta la registrazione presso la FMA Austriaca Possibile L attività di offerta implica informazioni sufficientemente dettagliate per consentire all investitore di effettuare la decisione di investimento L attività di pre-marketing dovrebbe contemplare la presenza di un disclaimer Possibile ma con regolamentazione molto restrittiva Generalmente il contatto e l esecuzione della prestazione dovrebbero avvenire al di fuori del territorio austriaco Belgio Nessun deposito presso le Autorità Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Danimarca N/A Possibile limitatamente e purchè effettuato in conformità con la normativa danese Possibile ma la FSA danese ha un approccio molto rigoroso Francia N/A N/A Possibile Regolamentazione restrittiva Finlandia E richiesta una notifica alla FSA Finlandese Sono permesse attività di soft-circling che non implichino un offerta Possibile ma l ambito di applicazione non è chiaro e si suggerisce al GEFIA di mantenere risultanze probatorie della reverse enquiry Germania E richiesta una notifica alla BaFin Il pre-marketing prima del primo closing è ammesso Marketing = inviare documenti direttamente relativi ai fondi (ovvero inviare documentazione di marketing qualora questa sia disponibile) Possibile ma l ambito di applicazione non è chiaro Da gestire con cautela La tabella sopra riportata è da intendersi quale sunto formulato sulla base di presunzioni in merito alla struttura del fondo, alla giurisdizione e agli investitori target. E necessario un parere approfondito prima di avviare l attività di marketing. 11
29 AIFMD 2 MARKETING DI FONDI CON GESTORI SOTTO SOGLIA IN EUROPA Paese Requisiti per Sotto Soglia? Pre-Marketing? Reverse solicitation? Olanda N/A Attività generiche di promozione non saranno reputate un offerta, da non intendersi quale modulistica suscettibile di accettazione Possibile ma dovrebbe essere intrapresa dall investitore al di fuori del territorio olandese Lussemburgo Nessun deposito presso le Autorità Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Norvegia N/A Possibile. Per Marketing si intende la ricezione della documentazione tramite cui l investimento può essere sottoscritto N/A Spagna N/A Nessuna indicazione espressa Nessuna indicazione espressa Svezia Autorizzazione da parte della FSA Svedese Regno Unito Nessun deposito presso le Autorità Marketing precedente al primo closing ammesso Non chiara la disciplina in caso di premarketing successivo Il pre-marketing è ammesso ma prima che sia possibile l investimento nel fondo Nessuna indicazione espressa Possibile ma da gestire con cautela La tabella sopra riportata è da intendersi quale sunto formulato sulla base di presunzioni in merito alla struttura del fondo, alla giurisdizione e agli investitori target. E necessario un parere approfondito prima di avviare l attività di marketing. 12
30 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_1 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI ITALIA di Euro per SGR che gestiscono OICVM e/o FIA diversi da quelli chiusi riservati o dai Fondi EuVeCa o EuSEF; di Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF e prestano servizi di investimento con detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sopra soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF e prestano servizi di investimento senza detenzione di beni della clientela; Euro per SGR "sotto soglia" che gestiscono esclusivamente FIA chiusi riservati e Fondi EuVeCa o EuSEF. Il PAV non può essere inferiore alla somma di: 1) del maggiore importo tra: a) 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro; e b) il 25% dei costi operativi fissi risultanti dall ultimo bilancio di esercizio; 2) la dotazione patrimoniale aggiuntiva per il rischio da responsabilità professionale (laddove non si voglia ricorrere alla copertura assicurativa) pari allo 0,01% del valore dei portafogli dei FIA gestiti. Il PAV non può mai essere inferiore al capitale sociale minimo richiesto a seconda del tipo di SGR. Non vengono operate differenziazioni tra GEFIA sopra o sotto soglia. Si applicano anche ai gestori di fondi EuVeca e EuSEF. SPAGNA Euro 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. Indipendemente se il GEFIA è sopra o sotto soglia. 13
31 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_2 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI FRANCIA Euro 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. Indipendemente se il GEFIA è sopra o sotto soglia. Ai soli GEFIA sopra soglia si applica anche il requisito relativo alla copertura assicurativa per responsabilità professionale. REGNO UNITO Gefia sopra soglia Euro Solo in caso di Gefia sopra soglia Gefia sottosoglia variabile da in su in base ai servizi resi dal Gefia 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. 14
32 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE DEI GESTORI RAFFRONTO TRA LE PRINCIPALI GIURISDIZIONI EUROPEE_3 GIURISDIZIONE CAPITALE SOCIALE GEFIA REQUISITI PATRIMONIALI GERMANIA Gefia sopra soglia Euro SOLO in caso di Gefia sopra soglia Gefia sotto soglia non soggetti a vincoli 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro. iil patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. LUSSEMBURGO Sopra soglia: Euro o Euro in caso di FIA autogestiti. Gefia sotto soglia non soggetti a vincoli SOLO in caso di Gefia sopra soglia 0,02% sull'importo delle masse in gestione oltre i 250 milioni di Euro fino ad un massimo di 10 milioni di Euro, salvo copertura assicurativa per massimo il 50% dell importo. Il patrimonio di vigilanza non può comunque essere inferiore ad un quarto dei costi operativi determinati sulla base del bilancio dell esercizio precedente. 15
33 Soglia minima d investimento cd. «investitori qualificati» UK: Nessun limite minimo 50k Prospectus Directive Germania: 200K per sottosoglia Francia: 100K (ridotta da 500k con il recepimento AIFMD) nessuna distinzione tra sopra / sottosoglia Italia: 500K! EUVECA 100k Spagna: 100K (nessuna distinzione tra sopra/ sottosoglia 16
27/06/2014. Annunziata & Conso
Recepimento della Direttiva AIFM: disamina delle principali novità dei regolamenti attuativi di Banca d Italia e Consob (in consultazione dal 26 giugno 2014) 27/06/2014 Annunziata & Conso Premessa Con
DettagliLEGENDA. TUF Decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF
ELENCO DEGLI ULTERIORI ATTI E PROVVEDIMENTI DELEGATI DAL DIRETTORIO IN MATERIA DI VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA (delibera n. 310 del 7 luglio 2015) Nel presente elenco sono utilizzate le seguenti abbreviazioni:
DettagliLa preparazione al recesso è una questione che non riguarda soltanto l Unione europea e le autorità nazionali, ma anche i privati.
COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELLA STABILITÀ FINANZIARIA, DEI SERVIZI FINANZIARI E DELL UNIONE DEI MERCATI DEI CAPITALI Bruxelles, 8 febbraio 2018 Rev1 AVVISO AI PORTATORI DI INTERESSI RECESSO
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO (Circolare Banca d Italia n. 285 del 17 dicembre 2013)
INFORMATIVA AL PUBBLICO (Circolare Banca d Italia n. 285 del 17 dicembre 2013) Informativa ai sensi della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 1 della Circolare n. 285 Kairos Julius Baer SIM S.p.A. (di seguito
DettagliSINTESI DELLA STRATEGIA PER L ESERCIZIO DEI DIRITTI INERENTI AGLI STRUMENTI FINANZIARI DI PERTINENZA DEGLI OICR GESTITI
SINTESI DELLA STRATEGIA PER L ESERCIZIO DEI DIRITTI INERENTI AGLI STRUMENTI FINANZIARI DI PERTINENZA DEGLI OICR GESTITI Il presente documento ha lo scopo di illustrate sinteticamente ai sottoscrittori
DettagliDott.ssa Emmanuela Saggese Presidente Commissione Tutela del risparmio gestito ODCEC Napoli Componente Commissione Finanza Innovativa CNDCEC
Dott.ssa Emmanuela Saggese Presidente Commissione Tutela del risparmio gestito ODCEC Napoli Componente Commissione Finanza Innovativa CNDCEC Roma - 16 novembre 2011 Fonti normative La normativa che disciplina
DettagliANALISI TECNICO-NORMATIVA
ANALISI TECNICO-NORMATIVA SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME DI ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) 2015/760 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, DEL
DettagliAprile 2012. La Direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi. Dott. Corrado Ghielmi, Atrigna & Partners Studio Legale Associato
Aprile 2012 La Direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi Dott. Corrado Ghielmi, Atrigna & Partners Studio Legale Associato La disciplina sui gestori dei fondi cd. alternativi è stata recentemente
DettagliLA CONFORMITA ED IL SISTEMA DEI CONTROLLI
LA CONFORMITA ED IL SISTEMA DEI CONTROLLI LE NUOVE SFIDE PER I CONFIDI Luiss Business School - Roma, 21 novembre 2012 1 Rischio di non conformità La funzione di conformità (compliance) ha avvio nel settore
DettagliPOLITICA DI VOTO. Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICVM gestiti
POLITICA DI VOTO Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICVM gestiti 1 INDICE PRINCIPI GENERALI... 3 PERIMETRO DI RIFERIMENTO... 3 MONITORAGGIO DEGLI EVENTI SOCIETARI
DettagliAlkimis SGR S.p.A. Procedura trattazione dei reclami
Alkimis SGR S.p.A. Procedura trattazione dei reclami (Approvata dal CdA 28/10/2015) 1 Sommario 1. Normativa di riferimento... 3 2. Contenuto della procedura e informativa alla clientela... 4 3. Reclamo:
DettagliAIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital
AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital Milano, 5 settembre 2011 CIRCOLARE N. 49/2011 ASSOCIATI/ADERENTI AIFI Oggetto: Chiarimenti dell Agenzia delle Entrate in merito all obbligo
DettagliALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE
MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate... 3 2. Autore del manuale delle procedure interne... 4 3. Finalità del manuale... 4 4. Contenuto
DettagliDecreto Legislativo 4 marzo 2014 n. 44: disamina delle principali novità conseguenti all attuazione della direttiva 2011/61
Decreto Legislativo 4 marzo 2014 n. 44: disamina delle principali novità conseguenti all attuazione della direttiva 2011/61 9/04/2014 Annunziata & Conso Premessa Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
DettagliÈ TROPPO PRESTO PER PREOCCUPARSI DELLA CURVA DEI TASSI USA
È TROPPO PRESTO PER PREOCCUPARSI DELLA CURVA DEI TASSI USA Giulia Candiano * Il decreto-legge del 30 aprile 2019, n. 34 (noto come il c.d. Decreto crescita ) ha introdotto, tra le tante novità, l istituto
DettagliPOLICY Mappatura Conflitti di Interesse
POLICY Mappatura Conflitti di Interesse [ Pagina Bianca ] Mappatura dei conflitti di interesse 1 INDICE Mappatura conflitti di interesse... 3 Selezione degli investimenti... 3 Scelta delle controparti
DettagliL attuazione di UCITS IV in Italia: forma o sostanza? 12 novembre 2012
L attuazione di UCITS IV in Italia: forma o sostanza? 12 novembre 2012 Premessa Alcuni numeri sul settore del risparmio gestito Le fasi di implementazione di UCITS IV L impatto sull industria: alcune ipotesi
DettagliAGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 41/2014. del 14 novembre 2014
AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 41/2014 del 14 novembre 2014 1) CRR: Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea il Regolamento delegato (UE) n. 1187/2014 2) AIFMD, EuSEF e EuVECA: aggiornate le
DettagliNovembre Andrea Arcangeli e Giuseppe Bellavia, Simmons & Simmons
Novembre 2015 Gli impatti organizzativi della AIFMD sulle SGR Andrea Arcangeli e Giuseppe Bellavia, Simmons & Simmons Il quadro normativo e regolamentare in materia di gestione collettiva del risparmio
DettagliCAPOLINO-PERLINGIERI & LEONE
CAPOLINO-PERLINGIERI & LEONE STUDIO LEGALE via posta elettronica 26 luglio 2013 Spett.le Dipartimento del Tesoro Ministero dell Economia e delle Finanze dt.direzione4.ufficio3@tesoro.it Alla cortese attenzione
DettagliTrasmissione tramite e-mail all indirizzo di posta elettronica: dt.direzione4.ufficio3@tesoro.it
Spettabile Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Via XX Settembre, n. 97 00187 Roma Studio Legale Associato in associazione con Linklaters LLP Via Broletto, 9 20121 Milano Telefono
DettagliSOMMARIO. Presentazione. Parte I - DISPOSIZIONI COMUNI. - Art. 1: Definizioni. - Art. 2: Rapporti con il diritto comunitario. - Art.
SOMMARIO Presentazione Parte I - DISPOSIZIONI COMUNI - Art. 1: Definizioni - Art. 2: Rapporti con il diritto comunitario - Art. 3: Provvedimenti - Art. 4: Collaborazione tra autorità e segreto d'ufficio
DettagliModifiche statutarie. Assemblea degli Azionisti
Modifiche statutarie Assemblea degli Azionisti 28.10.2015 Modifiche statutarie - Highlights Le modifiche allo Statuto proposte sono volte a recepire il contenuto delle Disposizioni di Vigilanza della Circolare
DettagliEconomia degli intermediari finanziari. Introduzione agli intermediari finanziari specializzati
Economia degli intermediari finanziari Introduzione agli intermediari finanziari specializzati 1. Introduzione all attività di intermediazione finanziaria specializzata L intermediazione finanziaria è
DettagliIndice. Gli amministratori non esecutivi. pag. Abbreviazioni. Introduzione. Capitolo Primo
V Indice Abbreviazioni Introduzione XI XIII Capitolo Primo Gli amministratori non esecutivi 1. Nozioni generali 1 2. Gli amministratori non esecutivi 4 3. Gli amministratori indipendenti 8 3.1. Il Codice
Dettaglib) assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi e alla politica di investimento dell OICR interessato; c) prevenire
Fideuram Investimenti SGR S.p.A. Strategia per l esercizio dei diritti di voto detenuti nel portafoglio degli OICR gestiti (ai sensi dell art. 34 del Regolamento Banca d Italia/Consob del [19 gennaio 2015])
DettagliTesto in consultazione Testo emendato con le revisioni proposte Testo in consultazione con revisioni
DISPOSIZIONI DI VIGILANZA Oggetto: Poteri di direzione e coordinamento della capogruppo di un gruppo bancario nei confronti delle società di gestione del risparmio appartenenti al gruppo. Testo in consultazione
DettagliComunicazione congiunta Banca d Italia Consob. Oggetto: Processo di valutazione dei beni immobili dei fondi comuni di investimento.
Comunicazione congiunta Banca d Italia Consob Oggetto: Processo di valutazione dei beni immobili dei fondi comuni di investimento. La regolamentazione vigente prevede che, per la valutazione dei beni immobili
DettagliComunicazione congiunta Banca d Italia Consob. Oggetto: Processo di valutazione dei beni immobili dei fondi comuni di investimento.
Comunicazione congiunta Banca d Italia Consob Oggetto: Processo di valutazione dei beni immobili dei fondi comuni di investimento. La regolamentazione vigente prevede che, per la valutazione dei beni immobili
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, DISPONE
N. protocollo n. 2011/180987 Modalità di attuazione delle disposizioni contenute nei commi 3-bis, 4, 4-bis e 5 dell articolo 32 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
DettagliINDICE SOMMARIO. Prefazione... Autori... Abbreviazioni normative... CAPITOLO 1 L AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID II di Stefano Belleggia
Prefazione........................................ XIII Autori.......................................... XV Abbreviazioni normative................................ XVII CAPITOLO 1 L AMBITO DI APPLICAZIONE
DettagliLe Società di Intermediazione Mobiliare
Le Società di Intermediazione Mobiliare Autore: Alessandra Concas In: Diritto civile e commerciale Le società di intermediazione mobiliare (SIM) sono società per azioni che svolgono l'attività di intermediazione
DettagliDocumento integrativo delle relazioni di gestione annuali 2018
Documento integrativo delle relazioni di gestione annuali 2018 gruppo credem (Parte C, Sezione IV, IV.3 Remunerazioni del Provvedimento della Banca d Italia del 19 gennaio 2015, così come modificato dal
DettagliORGANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO. Nozione
Nozione Organismi con diversa forma giuridica che investono in strumenti finanziari od in altre attività il denaro raccolto tra il pubblico dei risparmiatori, operando secondo criteri di gestione fondati
Dettagli(Approvata dal CdA del 21/06/2018)
Policy per l esercizio del diritto di voto connesso agli strumenti finanziari di pertinenza degli OICR mobiliari gestiti PREMESSA In qualità di società di gestione del risparmio, Alkimis SGR S.p.A. (di
DettagliPolitiche di remunerazione Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano
Politiche di remunerazione 2017 Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano Agenda 1 Informativa Remunerazione 2016 2 Proposta Politiche di Remunerazione 2017 2 Informazioni sulla remunerazione Tutti i criteri
DettagliINDICE CAPITOLO I INTRODUZIONE. LA DELIMITAZIONE DELLA MATERIA E L EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA
INDICE CAPITOLO I INTRODUZIONE. LA DELIMITAZIONE DELLA MATERIA E L EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA 1. Il problema definitorio 1 1.1. La nozione di attività finanziaria 3 1.2. La nozione di impresa finanziaria
DettagliREGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO
REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO Nota di chiarimenti Nella presente nota vengono forniti alcuni chiarimenti in merito al Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio del 19 gennaio
Dettagli1. Processo decisionale relativo alla politiche e prassi di remunerazione
Soc. Coop. INFORMATIVA EX POST SULL ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE A FAVORE DEGLI ESPONENTI AZIENDALI E DEL PERSONALE NEL CORSO DELL ESERCIZIO 2018. Le disposizioni
DettagliNOTA ESPLICATIVA DEL 65 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 154
DIPARTIMENTO ECONOMIA E STATISTICA Servizio Rilevazioni ed Elaborazioni Statistiche NOTA ESPLICATIVA DEL 65 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 154 Con la presente nota si forniscono alcune indicazioni di
Dettagli1. PREMESSA 2. I PRINCIPI IN TEMA DI DIRITTI DI INTERVENTO E VOTO
Sintesi della Policy su criteri e modalità di esercizio dei diritti di intervento e di voto inerenti gli strumenti finanziari di pertinenza degli OICR gestiti Edizione novembre 2017 1. PREMESSA In qualità
DettagliINDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I MERCATI FINANZIARI E IL SISTEMA DI VIGILANZA Raffaele Lener CAPITOLO SECONDO
INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO I MERCATI FINANZIARI E IL SISTEMA DI VIGILANZA Raffaele Lener 1. Premessa... p. 1 2. Le società di gestione...» 6 3. Il ruolo delle autorità pubbliche nella gestione dei
DettagliDocumento per la consultazione
Vigilanza bancaria e finanziaria Documento per la consultazione MODIFICHE AL REGOLAMENTO SULLA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2014/91/UE (UCITS V), ATTUAZIONE DELL ART. 46-TER
DettagliIl presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia
Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro
DettagliQUALI SONO GLI OICR CHE TUTELANO GLI INVESTITORI DAL BAIL-IN?
QUALI SONO GLI OICR CHE TUTELANO GLI INVESTITORI DAL BAIL-IN? Simone Foti * In un momento in cui regna grande incertezza, non solo fra i risparmiatori, ma anche fra i tecnici, sui rischi di bail-in con
DettagliPolicy commerciale sui servizi di investimento
Policy commerciale sui servizi di investimento Delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 dicembre 2018 INDICE 1 PREMESSA... 3 1.1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 1.2 CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO...
DettagliPolitiche di Remunerazione Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano. Informativa Remunerazione 2015 Proposta Politiche di Remunerazione 2016
Politiche di Remunerazione Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano Informativa Remunerazione 2015 Proposta Politiche di Remunerazione 2016 Agenda 1 Informativa Remunerazione 2015 2 Proposta Politiche di Remunerazione
DettagliPOLICY IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE DI GIE
GENERALI Investments POLICY IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE DI GIE POLICY - ESTRATTO Generali-invest.com Introduzione Il presente documento illustra le politiche adottate da Generali Investments Europe
DettagliIl presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia
Il presente documento è conforme all'originale contenuto negli archivi della Banca d'italia Firmato digitalmente da Sede legale Via Nazionale, 91 - Casella Postale 2484-00100 Roma - Capitale versato Euro
DettagliR E L A Z I O N E. Finalità del regolamento
R E L A Z I O N E Finalità del regolamento Il 19 maggio 2015 è stato pubblicato nella GUUE il regolamento (UE) n. 760 del 29 aprile 2015 che ha creato una nuova categoria di fondi, i fondi europei di investimento
DettagliDocumento integrativo delle relazioni di gestione annuali 2017
Documento integrativo delle relazioni di gestione annuali 2017 gruppo credem (Parte C, Sezione IV, IV.3 Remunerazioni del Provvedimento della Banca d Italia del 19 gennaio 2015, così come modificato dal
DettagliCorporate and Investment Banking
Corporate and Investment Banking Cornice Normativa: il Testo Unico Finanziario UNIVERSITÀ LUMSA ROMA A.A. 2018/2019 PROF. NICOLA CIAMPOLI Quadro normativo Obiettivo: stabilità, efficienza, trasparenza
DettagliVI COMMISSIONE PERMANENTE
Martedì 7 gennaio 2014 23 Commissione VI VI COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze) S O M M A R I O AUDIZIONI INFORMALI: Audizione del Parlamentare europeo Leonardo Domenici, nell ambito dell esame, in sede consultiva,
DettagliCome noterete, l intento è quello di assicurare una piena coerenza del quadro normativo italiano.
VIA SIPE 25 agosto 2014 Spett.le CONSOB Divisione Strategie Regolamentari Via G.B. Martini, 3 00198 Roma Consultazione (i) sul Regolamento Congiunto Banca d Italia-Consob in materia di Organizzazione e
DettagliPOLICY PER LA GESTIONE DELLE OPERAZIONI PERSONALI
POLICY PER LA GESTIONE DELLE OPERAZIONI PERSONALI Documento adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18/07/2011 ai sensi dell art. 18 del Regolamento Congiunto Banca d Italia Consob del
DettagliPOLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI D INTERESSI
POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI D INTERESSI 1. Premessa... 2 2. Definizione di conflitto di interesse... 2 3. Individuazione delle fattispecie generatrici di conflitto di interesse... 3 3.1 Servizi
DettagliLa riforma della disciplina degli intermediari finanziari non bancari: obiettivi e linee direttrici
La riforma della disciplina degli intermediari finanziari non bancari: obiettivi e linee direttrici Mario Marangoni Divisione Regolamentazione II SERVIZIO REGOLAMENTAZIONE E ANALISI MACROPRUDENZIALE Gli
DettagliRelazione illustrativa
MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DOCUMENTO DI PUBBLICA TESTO UNICO DELLA FINANZA MODIFICHE ARTICOLI PARTI I II IV V VI maggio 2016 Relazione illustrativa Il Ministero dell Economia ha avviato la
DettagliDECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA DELIBERA 22 novembre 2017. Aggiornamento della delibera n. 17297 del 28 aprile 2010, recante «Disposizioni concernenti
DettagliRegolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private
Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private 1 Regolamento n. 14 del 18 febbraio 2008 2 Regolamento concernente le procedure di approvazione delle modifiche
DettagliRetail banking (3) Investment banking (3) Personale addetto in FTE (7) # # # # # #
Allegato II Informazioni sulle remunerazioni per finalità di benchmarking - GL EBA 2014/8 Schema n. 1 - Informazioni sulle remunerazioni di tutto il personale Codice della banca, della SIM o del gruppo
DettagliLE OPPORTUNITA PROFESSIONALI IN AMBITO BANCARIO LA GESTIONE DEI RISCHI: LA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL «COMPLIANCE RISK»
LE OPPORTUNITA PROFESSIONALI IN AMBITO BANCARIO LA GESTIONE DEI RISCHI: LA METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL «COMPLIANCE RISK» ASSOCIAZIONE ITALIANA COMPLIANCE AICOM CLAUDIO COLA Roma, 4 dicembre 2017
DettagliPOLICY. Sintesi della Politica di Remunerazione ed Incentivazione
POLICY Sintesi della Politica di Remunerazione ed Incentivazione [ Pagina Bianca ] 2 Indice Introduzione... 4 Governance... 5 Personale più rilevante... 7 Struttura remunerativa... 8 3 Introduzione Questo
DettagliI fondi istituzionali e la tassazione dei partecipanti
I fondi istituzionali e la tassazione dei partecipanti Sabrina Capilupi Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa Ufficio Redditi di capitale e diversi Il Salone del Risparmio Milano, 18 aprile
DettagliI Fondi comuni di investimento
I Fondi comuni di investimento Investitori istituzionali che raccolgono risparmio tra il pubblico e lo investono, collettivamente, in strumenti finanziari Ai risparmiatori vengono assegnate quote di partecipazione
DettagliPOLICY Gestione Conflitti di Interesse
POLICY Gestione Conflitti di Interesse [ Pagina Bianca ] Gestione dei conflitti di interesse 1 INDICE Introduzione... 3 Identificazione dei conflitti di interesse... 4 Politica di gestione dei conflitti
DettagliINDICE SOMMARIO PARTE I IL MERCATO DEI CAPITALI E LA SUA DISCIPLINA GIURIDICA CAPITOLO I IL MERCATO DEI CAPITALI
Presentazione...................................... XIII PARTE I IL MERCATO DEI CAPITALI E LA SUA DISCIPLINA GIURIDICA CAPITOLO I IL MERCATO DEI CAPITALI 1. Il sistema finanziario...............................
DettagliRoma, 20 dicembre Il Presidente vicario: GENOVESE LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
tra il 2 gennaio 2017 ed il 1 gennaio 2018, prima dell ottenimento del relativo provvedimento di approvazione; m 2) a seguito della comunicazione di cui all art. 94, comma 1 ovvero di cui all art. 102,
DettagliLA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
MODALITÀ E TERMINI DI VERSAMENTO DELLA CONTRIBUZIONE DOVUTA, AI SENSI DELL ART. 40 DELLA LEGGE N. 724/1994, PER L ESERCIZIO 2015 LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA VISTA la legge 7 giugno
DettagliR E L A Z I O N E. Finalità del regolamento
DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME DI ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) 2015/760 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, DEL 29 APRILE 2015, RELATIVO AI FONDI
DettagliBANCA D ITALIA LA BANCA D ITALIA
BANCA D ITALIA PROVVEDIMENTO 19 gennaio 2015. LA BANCA D ITALIA Visto il decreto legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione fi nanziaria, di seguito
DettagliPolicy di gestione dei conflitti di interesse
Policy di gestione dei conflitti di interesse approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 01 marzo 2017 Policy gestione conflitti di interesse 2 / 14 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. SOGGETTI RILEVANTI...
DettagliREGOLE GENERALI PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI D INTERESSE
REGOLE GENERALI PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI D INTERESSE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO Tale documento ha il fine di illustrare quanto previsto dalla legislazione comunitaria in materia di mercati finanziari
DettagliRegolamento delle politiche e prassi di remunerazione e incentivazione
Regolamento delle politiche e prassi di remunerazione e incentivazione REGOLAMENTO DELLE POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE Art.1. Disposizioni preliminari In conformità alle vigenti
Dettagliapprovata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 11/02/2016
Informativa ex post in merito all attuazione delle politiche di remunerazione a favore dei componenti degli organi aziendali, dei dipendenti e dei collaboratori della Banca A.G.C.I. S.p.A. riferita all
DettagliAIFI Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt
AIFI Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt Milano, 25 luglio 2016 CIRCOLARE N. 50/2016 ASSOCIATI/ADERENTI AIFI Oggetto: approfondimento Brexit Cari soci, ho il piacere
DettagliMilano, 1 agosto 2017
Milano, 1 agosto 2017 Spett.Li, Banca d Italia Servizio Regolamentazione e analisi macroprudenziale Divisione Bilanci e segnalazioni Inviata all indirizzo PEC: ram@pec.bancaditalia.it CONSOB Inviata all
DettagliSEZIONE I DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
DISPOSIZIONI DI VIGILANZA Oggetto: Autorizzazione all esercizio delle funzioni di banca depositaria di OICR e di fondi pensione, nonché all attività di calcolo del valore delle quote di Organismi di investimento
DettagliEnergie rinnovabili in Italia Il Private Equity Borsa Italiana, 8 Marzo 2011
Energie rinnovabili in Italia Il Private Equity Borsa Italiana, 8 Marzo 2011 Amber Capital Societa di Gestione con sede a New York focus principale su Europa continentale, quota molto rilevante in Italia
DettagliVISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216 e successive modificazioni; VISTO, in particolare, l articolo 14 del citato regolamento 2015/2365;
DELIBERA N. 19974 del 27/04/2017 MODIFICHE AL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998, N. 58, CONCERNENTE LA DISCIPLINA DEGLI EMITTENTI, ADOTTATO CON DELIBERA DEL 14 MAGGIO 1999, N. 11971
DettagliRESOCONTO DELLA CONSULTAZIONE. Settembre 2009
Disposizioni di vigilanza in materia di Poteri di direzione e coordinamento della capogruppo di un gruppo bancario nei confronti delle società di gestione del risparmio appartenenti al gruppo RESOCONTO
DettagliIl presente documento informativo è relativo al servizio di gestione collettiva del risparmio, riferimento codice n.
DOCUMENTO INFORMATIVO DI FIDEURAM INVESTIMENTI Società di Gestione del Risparmio Il presente documento informativo è relativo al servizio di gestione collettiva del risparmio, riferimento codice n. 1 PRIMO
DettagliREGOLAMENTO CONGIUNTO BANCA D ITALIA - CONSOB RESOCONTO DELLA CONSULTAZIONE
REGOLAMENTO CONGIUNTO BANCA D ITALIA - CONSOB RESOCONTO DELLA CONSULTAZIONE Il presente documento fornisce il resoconto della consultazione svolta sulle modifiche al regolamento congiunto Banca d Italia
DettagliArticolo 1 (Modifiche al Titolo I)
A LLEGATO Articolo 1 (Modifiche al Titolo I) 1) Nel Capitolo I, paragrafo 1, primo capoverso, numero 7), dopo la parola (OICVM) sono inserite le seguenti, come successivamente modificata e integrata. 2)
DettagliIl Presidio Antiriciclaggio negli Intermediari Finanziari ex Art.106
Il Presidio Antiriciclaggio negli Intermediari Finanziari ex Art.106 ROBERTO BRAMATO D O T T O R E I N E C O N O M I A D E L L E I S T I T U Z I O N I E D E I M E R C A T I F I N A N Z I A R I H T T P
DettagliCONSOB Banca d Italia
RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2014/91/UE ( UCITS V ) IN MATERIA DI POLITICHE DI REMUNERAZIONE MODIFICHE AL REGOLAMENTO CONGIUNTO BANCA D ITALIA- CONSOB Documento per la consultazione Luglio 2016 Con il presente
DettagliSettembre Effetti fiscali del recepimento in Italia della Direttiva AIFM: la circolare dell Agenzia delle Entrate 21/E del 2014
Settembre 2014 Effetti fiscali del recepimento in Italia della Direttiva AIFM: la circolare dell Agenzia delle Entrate 21/E del 2014 Stefano Massarotto e Giovanni Barbagelata, Studio Tributario Associato
DettagliPOLICY Gestione Conflitti di Interesse
POLICY Gestione Conflitti di Interesse [ Pagina Bianca ] 2 Indice 1. Introduzione... 4 2. Identificazione dei conflitti di interesse... 6 3. Politica di gestione dei conflitti di interesse... 9 Presidi
DettagliTITOLO I DEFINIZIONI E RISERVA DI ATTIVITA
Titolo I Definizioni e riserva di attività TITOLO I DEFINIZIONI E RISERVA DI ATTIVITA CAPITOLO I DEFINIZIONI 1. Definizioni Ai fini del presente Regolamento si intendono per: 1) attività previste dalle
DettagliSTRATEGIA PER L ESERCIZIO DEI DIRITTI DI INTERVENTO E DI VOTO INERENTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DAI PORTAFOGLI GESTITI
STRATEGIA PER L ESERCIZIO DEI DIRITTI DI INTERVENTO E DI VOTO INERENTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DAI PORTAFOGLI GESTITI Consiglio di Amministrazione 28 aprile 2016 INDICE Premessa... 3 1. Strategia
Dettaglidel 3 ottobre ) AIFMD: aggiornate le Q&A dell ESMA
AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 35/2014 del 3 ottobre 2014 1) CRR: pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1030/2014 2) UCITS V: l ESMA ha posto in consultazione
Dettagliappartenente al Gruppo Poste Italiane APPENDICE GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D OFFERTA
appartenente al Gruppo Poste Italiane APPENDICE GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D OFFERTA Data di deposito in Consob del Glossario: 28 febbraio 2011. Data di validità del Glossario:
DettagliD E L I B E R A : Articolo 1. Misura della contribuzione
DETERMINAZIONE DELLA MISURA DELLA CONTRIBUZIONE DOVUTA, AI SENSI DELL ART. 40 DELLA LEGGE N. 724/1994, PER L ESERCIZIO 2017 LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA VISTA la legge 7 giugno 1974,
DettagliApprovazione del Sistema di Incentivazione basato su strumenti finanziari
Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Approvazione del Sistema di Incentivazione basato su strumenti finanziari Signori Azionisti, la presente Relazione è redatta ai
DettagliPolicy commerciale sui servizi di investimento
Policy commerciale sui servizi di investimento Delibera del Consiglio di Amministrazione del 06/09/2018 INDICE 1 PREMESSA... 3 1.1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 1.2 CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO...
DettagliPROFILO QUALI QUANTITATIVO OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA PROFILO SPA
PROFILO QUALI QUANTITATIVO OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA PROFILO SPA VERSIONE: MARZO 2012 TITOLO Indice dei temi trattati 1. PREMESSA... 3 1.1. Contesto Normativo... 3 1.2. Processo
DettagliProtocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interessi. Relazione Introduttiva
Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interessi Relazione Introduttiva 1. Il Protocollo di Autonomia come strumento per la gestione dei conflitti d interessi La scelta di procedere alla
Dettagli