SEMINARIO TECNICO INTERVENTI E METODI DI STABILIZZAZIONE PER RIDURRE IL RISCHIO LIQUEFAZIONE.

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1 Associazione Geologi Messina Associazione Ingegneri per l Ambiente ed il Territorio Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia SEMINARIO TECNICO PROGETTARE INTERVENTI DI INGEGNERI A GEOTECNICA AMBIENTALE ALLA LUCE DELLE NTC INTERVENTI E METODI DI STABILIZZAZIONE PER RIDURRE IL RISCHIO LIQUEFAZIONE. Mercoledì 13 Giugno 2012 Sala delle Bandiere Palazzo Zanca MESSINA Relatore:Dott. Geologo Sebastiano MONACO

2 PERICOLOSITA SISMICA PER L INSORGERE DELLA LIQUEFAZIONE IL FENOMENO DELLA LIQUEFAZIONE DEI TERRENI È STATO IN PASSATO, LA CAUSA DI MOLTI DANNI ALLE STRUTTURE DURANTE IL MANIFESTARSI DI TERREMOTI, PERTANTO RAPPRESENTA UNA POSSIBILE MINACCIA INTERESSANDO IN GENERE I DEPOSITI SABBIOSI E/O SABBIOSO LIMOSI SCIOLTI, A GRANULOMETRIA UNIFORME, NORMALMENTE CONSOLIDATI E SATURI. E QUINDI INDISPENSABILE, ANALIZZARE E TENERE CONTO DI TUTTE QUELLE SITUAZIONI GEOLOGICHE, GEOMORFOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, CHE RICONDUCONO A STUDI SULLE STRUTTURE TETTONICHE, INSTABILITÀ DEI PENDII, FENOMENI DI LIQUEFAZIONE ECC OCCORRE QUINDI CHE: LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PASSI ATTRAVERSO UNO STUDIO DI MICROZONAZIONE SISMICA, IN MODO DA AIUTARE I PROGETTISTI, DURANTE LA STESURA DEI PIANI REGOLATORI GENERALI AD ESCLUDERE O MENO AREE DI TERRITORIO ALTRIMENTI INDIRIZZATE A DESTINAZIONI URBANISTICHE DOTATE DI UN POTENZIALE RISCHIO (RESIDENZIALE, INDUSTRIALE, ECC., ). A TAL PROPOSITO SI DEVE TENER CONTO DELLA: PERICOLOSITÀ SISMICA DELL AREA. [D.M. DEL 14 GENNAIO 2008 NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI (G.U. N 29 DEL 04/02/08 SUPPL- ORD. N 30)]. LA PROBABILITÀ CHE UN DEPOSITO RAGGIUNGA LE CONDIZIONI DI LIQUEFAZIONE DIPENDE: dal grado di addensamento; dalla granulometria e forma dei granuli; dalle condizioni di drenaggio; dall andamento ciclico delle sollecitazioni sismiche e loro durata; dall età del deposito; dalla profondità della linea di falda (prossima alla superficie);

3 METODI Per valutare il potenziale di liquefazione sono stati proposti diversi metodi: TABELLARI: basati sul confronto tra i depositi sabbiosi in sito con il comportamento di analoghi depositi durante precedenti terremoti in varie parti della superficie terrestre in cui si sono verificati casi reali di liquefazione; METODI METODI SEMPLIFICATI: basati sulla valutazione delle sollecitazioni di taglio e di deformazione ciclica;

4 METODI TABELLARI Questi metodi si basano per lo più dal confronto con tabelle fornite da vari autori, basandosi esclusivamente sulla valutazione della suscettibilità della liquefazione in funzione: dell unità geomorfologica presente (Iwasaki et al., 1982); della profondità della falda (Youd et al., 1978); della granulometria (Sherif e Ishibashi, 1978); dell età del deposito (Youd e Perkins, 1978); Tali valutazioni sono state elaborate confrontando per similitudine le aree oggetto dell analisi ad altre aree a rischio in cui sono stati già accertati fenomeni di liquefazione. I metodi tabellari, utili soprattutto ai fini di una pianificazione iniziale, forniscono una valutazione di massima della vulnerabilità alla liquefazione di depositi costituiti da sedimenti sabbiosi saturi, e generalmente si limitano a valutare la suscettibilità dei depositi indipendentemente dall'entità dell evento sismico.

5 METODI SEMPLIFICATI I metodi semplificati, generalmente valutano la suscettibilità alla liquefazione dei depositi in funzione della profondità di falda, delle caratteristiche dell evento sismico (magnitudo ed accelerazione al suolo), dello stato di addensamento dei terreni sabbiosi [ricavati da prove SPT, CPT e Sismiche (Vs)], da prove granulometriche (valutazione della percentuale di fine presente). Seed e Idriss (1982); Iwasaki et al. (1978; 1984); Tokimatsu e Yoshimi (1983); Youd e Idriss (2001); Seed et al. (1985); Rauch (1998); Eurocodice 8; Yegian e Whitman (1978); Robertson e Wride (1997); Andrus e Stokoe (1998); Boulanger and Idriss (2004); Japanese Bridge Code (1984); Andrews and Martin (2000); Chinese Criteria(Wang 1979).

6 TERRENI SUSCETTIBILI ALLA LIQUEFAZIONE SECONDO IL D.M. 14 GENNAIO 2008 NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI Ai fini delle presenti norme, il termine "liquefazione" denota una diminuzione di resistenza a taglio e/o di rigidezza causata dall'aumento di pressione interstiziale in un terreno saturo non coesivo durante lo scuotimento sismico, tale da generare deformazioni permanenti significative o persino l'annullamento degli sforzi efficaci nel terreno. Deve essere verificata la suscettibilità alla liquefazione quando la falda freatica si trova in prossimità della superficie ed il terreno di fondazione comprende strati estesi o lenti spesse di sabbie sciolte sotto falda, anche se contenenti una frazione fine limo-argillosa. DI SEGUITO SI RIPORTA QUANTO STABILITO DAL D.M. 14/01/08 NEI CONFRONTI DELLA LIQUEFAZIONE [ ]: Se il terreno risulta suscettibile alla liquefazione e gli effetti conseguenti appaiono tali da influire sulle condizioni di stabilità di pendii o manufatti, occorre procedere ad interventi di consolidamento del terreno e/o a trasferire il carico a strati di terreno non suscettibili di liquefazione. In assenza di interventi di miglioramento del terreno, l impiego di fondazioni profonde richiede comunque la valutazione della riduzione della capacità portante e degli incrementi delle sollecitazioni indotte nei pali.

7 La verifica a liquefazione può essere omessa quando si manifesti almeno una delle seguenti circostanze: a. Eventi sismici attesi di magnitudo M inferiore a 5; b. accelerazioni massime attese al piano campagna in assenza di manufatti (condizioni di campo libero) minori di 0,1g; c. profondità media stagionale della falda superiore a 15 m dal piano campagna, per piano campagna sub-orizzontale e strutture con fondazioni superficiali; d. depositi costituiti da sabbie pulite con resistenza penetrometrica normalizzata (N 1 ) 60 > 30, oppure q c1n > 180 dove (N 1 ) 60 è il valore della resistenza determinata in prove penetrometriche dinamiche (Standard Penetration Test) normalizzata ad una tensione efficace verticale di 100 kpa e q c1n è il valore della resistenza determinata in prove penetrometriche statiche (Cone Penetration Test) normalizzata ad una tensione efficace verticale di 100 kpa; e. distribuzione granulometrica esterna alle zone indicate nella figura 1, nel caso di terreni con coefficiente di uniformità Uc < 3,5 ed in figura 2 nel caso di terreni con coefficiente di uniformità Uc > 3,5. [Con Uc =d 60 /d 10 ]. FUSI GRANULOMETRICI DI TERRENI SUSCETTIBILI ALLA LIQUEFAZIONE Fig. 1 Uc < 3,5 Fig. 2 Uc > 3,5

8 Quando le condizioni a) e b) non risultino soddisfatte, le indagini geotecniche devono essere finalizzate almeno alla determinazione dei parametri necessari per la verifica delle condizioni c), d) ed e). Qualora nessuna delle condizioni di cui sopra, risulti soddisfatta e il terreno di fondazione comprenda strati estesi o lenti spesse di sabbie sciolte sotto falda, occorre valutare il coefficiente di sicurezza alla liquefazione alle profondità in cui sono presenti i terreni parzialmente liquefacibili. Salvo utilizzare procedure di analisi avanzate, la verifica può essere effettuata con metodologie di tipo storico-empirico il cui coefficiente di sicurezza viene definito dal rapporto tra la resistenza disponibile alla liquefazione e la sollecitazione indotta dal terremoto di progetto. La resistenza alla liquefazione può essere valutata sulla base dei risultati di prove in sito o di prove cicliche di laboratorio. La sollecitazione indotta dall azione sismica è stimata attraverso la conoscenza dell accelerazione massima attesa alla profondità di interesse. L adeguatezza del margine di sicurezza nei confronti della liquefazione deve essere valutata e motivata dal progettista.

9 (N 1 ) 60 FATTORI CORRETTIVI PER LA STANDARDIZZAZIONE DELLA PROVA SPT CORREZIONI DI N SPT DOVUTE ALL INFLUENZA DELLA PROCEDURA DI ESECUZIONE A prescindere dalle condizioni del terreno su cui verrà eseguita la prova SPT, i risultati di tale prova risentono dell influenza di numerosi fattori. Infatti, la prova non è eseguita ovunque con la medesima tecnica e/o attrezzatura, si rende, quindi, necessario introdurre dei fattori correttivi. I fattori che possono influenzare la prova possono essere raggruppati nei seguenti gruppi : Tipologia di perforazione; Dimensioni del foro; Tipo di campionatore; Lunghezza delle aste; Dispositivo di battitura; Profondità della prova. Pertanto per la determinazione della verifica alla liquefazione si dovrà considerare (N 1 ) 60 calcolato nel modo seguente: (N 1 ) 60 = N SPT C N C E C B C R C S N SPT = numero di colpi della prova SPT; C N = coefficiente che tiene conto dell influenza della pressione verticale efficace alla profondità della prova; C E = coefficiente che tiene conto dell efficienza del sistema di battuta della prova; C B = coefficiente che tiene conto dell influenza dovuta al diametro del sondaggio; C R = coefficiente che tiene conto della lunghezza della batteria di aste utilizzate per la prova; = coefficiente che tiene conto del tipo di campionatore utilizzato. C S La resistenza alla liquefazione di un terreno sabbioso può essere espressa da un valore opportunamente corretto dell indice N SPT, normalizzato ad una pressione litostatica approssimativa di 100 kpa e per un energia efficace di battuta del 60% (coefficiente di efficienza).

10 INTERVENTI E METODI PER RIDURRE IL RISCHIO LIQUEFAZIONE QUANDO SI È ACCERTATO CHE IN UN DEPOSITO INCOERENTE SATURO, DURANTE UN EVENTO SISMICO, POSSONO VERIFICARSI FENOMENI DI LIQUEFAZIONE, CHE COMPORTANO QUINDI UNA DIMINUZIONE DELLA RESISTENZA AL TAGLIO PER IL CONSEGUENTE AUMENTO DI PRESSIONE NEI PORI, GLI EFFETTI CHE POSSONO MANIFESTARSI SUL TERRITORIO SONO DIVERSI IN FUNZIONE DELLA: A. DENSITÀ DELLE STRUTTURE PRESENTI ; B. DELLE CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DEL DEPOSITO INVESTITO DALL INTENSITÀ DEL SISMA. CON CONSEGUENTE: PERDITA DI CAPACITÀ PORTANTE E AFFONDAMENTO DEGLI EDIFICI, CON CEDIMENTI DIFFERENZIALI E ASSOLUTI,OLTRE A POSSIBILI ROTAZIONI E/O RIBALTAMENTI; CROLLO E COLLASSI STRUTTURALI DI STRUTTURE (PONTI, EDIFICI ECC..); FRANE E MANIFESTAZIONI MORFOLOGICHE SULLA SUPERFICIE DEL DEPOSITO. PER RIDURRE IL RISCHIO LIQUEFAZIONE IN UN TERRITORIO SE SI È IN PRESENZA DI DEPOSITI LIQUEFACIBILI È GENERALMENTE CONSIGLIATO: SCEGLIERE ALTRI SITI ; ALTRIMENTI: PROGETTARE ADEGUATE STRUTTURE DI FONDAZIONE; MIGLIORARE LE CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO.

11 TAB METODI DI CONSOLIDAMENTO PER TERRENI LIQUEFACIBILI.

12 LE CARATTERISTICHE DEI TERRENI CHE SI PRESTANO AD ESSERE MODIFICABILI CON LE METODOLOGIE ESISTENTI RIGUARDANO PRINCIPALMENTE LA DENSITÀ, LA PERMEABILITÀ E LA RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE. INCREMENTANDO TALI CARATTERISTICHE SI MIGLIORANO I TERRENI. LA SCELTA DELLA METODOLOGIA DA IMPIEGARE PER RIDURRE GLI EFFETTI DELLA LIQUEFAZIONE LOCALE A LIVELLO DEL SINGOLO EDIFICIO O STRUTTURA, È MOLTO COMPLESSA ED OCCORRE CONSIDERARE I SEGUENTI FATTORI: a. L IMPORTANZA DELL OPERA; a. IL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ PORTANTE DEL TERRENO; a. LA MOVIMENTAZIONE E DISPONIBILITÀ DELLE ATTREZZATURE RICHIESTE DALLA METODOLOGIA; a. COSTO DEL METODO DI TRATTAMENTO SCELTO; a. VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELL INTERVENTO SCELTO; a. VERIFICHE FINALI SULLE CARATTERISTICHE DEI TERRENI TRATTATI.

13 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- I METODI DI COMPATTAZIONE PIÙ USATI PER RIDURRE IL RISCHIO DI LIQUEFAZIONE IN UN DEPOSITO CONSISTONO NELL AUMENTARE LA DENSITÀ RELATIVA DEI TERRENI INCOERENTI SCIOLTI SATURI. L AUMENTO DELLA DENSITÀ PUÒ ESSERE RAGGIUNTO APPLICANDO UNO DEI METODI DINAMICI SOTTO ELENCATI IN FUNZIONE DEI COSTI (DIMENSIONE DELL INTERVENTO) ED ALLA PROFONDITÀ DA RAGGIUNGERE : VIBROCOMPATTAZIONE/VIBROFLOTTAZIONE; PALI COMPATTATI; HEAVY TAMPING; ESPLOSIVI. VIBROFLOTTAZIONE PALI COMPATTATI HEAVY TAMPING

14 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- VIBROCOMPATTAZIONE COMPATTAZIONE PROFONDA DEI TERRENI, PERMETTE DI MIGLIORARE I TERRENI DI FONDAZIONE INCREMENTANDONE LE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA E DEFORMABILITÀ. LA TECNICA CONSISTE NEL TRASFERIRE NEL SOTTOSUOLO, ATTRAVERSO L USO DI UN APPOSITO APPARECCHIO VIBRANTE A PUNTA CONICA, CON O SENZA RIEMPIMENTO DI MATERIALE, VIBRAZIONI IN GRADO DI ADDENSARE IL TERRENO CIRCOSTANTE ALLE PROFONDITÀ VOLUTE. LE VIBRAZIONI INDOTTE NEL TERRENO (TERRENI) INCOERENTI, GHIAIE, SABBIE E SABBIE LIMOSE), INDUCONO UN ADDENSAMENTO, CON L AUMENTO DEI VALORI DI DENSITÀ RELATIVA E DI CONSEGUENZA DEI VALORI DI DEFORMABILITÀ (MODULO ELASTICO E), OLTRE AD UNA RIDUZIONE DELLE PRESSIONI INTERSTIZIALI DOVUTE ALL ESPULSIONE DELL ACQUA DAI PORI. CON QUESTI METODI SI POSSONO RAGGIUNGERE NORMALMENTE PROFONDITÀ DI TRATTAMENTO DI M ECCEZIONALMENTE FINO A 30 M. PLANIMETRICAMENTE LA SPAZIATURA TRA I FORI PUÒ VARIARE TRA 1,5 E 3 M. NELLA FIGURA SEGUENTE SONO INDICATE LE FASCE GRANULOMETRICHE PER LE QUALI I METODI DI VIBROCOMPATTAZIONE RISULTANO PIÙ EFFICACI (MITCHELL E KATTI, 1981). TALE METODOLOGIA È PARTICOLARMENTE EFFICACE QUANDO SI È IN PRESENZA DI TERRENI INCOERENTI SATURI SOTTO FALDA CON MENO DEL 20% DI FINI. L ESECUZIONE CON QUESTA METODOLOGIA È UN OTTIMO COMPROMESSO TRA COSTI MEDIO-ALTI E TEMPI DI ESECUZIONE RAPIDI.

15 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- VIBROCOMPATTAZIONE Campo delle distribuzioni granulometriche per le quali risultano più efficaci i diversi metodi di vibrocompattazione ( da Mitchell e Katti, 1981).

16 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- PALI.COMPATTATI MOLTO SIMILE AL PRECEDENTE MA MENO COSTOSO. LA TECNICA CONSISTE NEL LASCIAR CADERE, SOPRA UN CILINDRO CAVO, DEL DIAMETRO MEDIO DI CM., UN MAGLIO. IL TERRENO IN QUESTO MODO SI ADDENSA PER SPOSTAMENTO LATERALE DOVUTO ALL INFISSIONE DEL PALO, CREANDO IL COSTIPAMENTO. NEL FORO D EL CILINDRO V IENE SUCCESSIVAMENTE INSERITI SABBIA O CALCESTRUZZO, OVE IN ALCUNI CASI PUÒ ESSERE POSIZIONATA UNA GABBIA D ARMATURA. CON QUESTO METODO SI POSSONO RAGGIUNGERE NORMALMENTE PROFONDITÀ DI TRATTAMENTO DI M., OTTENENDO GENERALMENTE DENSITÀ ELEVATE. LA SPAZIATURA TRA I PALI COMPATTATI PUÒ VARIARE TRA 1,0 E 2,5 M. TALE METODOLOGIA È EFFICACE I N TUTTI I TERRENI INCOERENTI SATURI SOTTO FALDA ANCHE CON FINI, MA PUÒ ESSERE USATO IN AREE DISTANTI DA ZONE DENSAMENTE POPOLATE PER GLI EFFETTI NOCIVI DELLE VIBRAZIONI ACUSTICHE DA ESSO GENERATE.

17 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- HEAVY TAMPING LA DENSIFICAZIONE DEL TERRENO VIENE OTTENUTA LASCIANDO CADERE IN CADUTA LIBERA DA M. GROSSI PESI COSTITUITI GENERALMENTE DA LASTRE DI ACCIAIO PESANTI FINO A TONNELLATE. AD OGNI IMPATTO DEL PESO CON IL TERRENO SI PRODUCE UN MICRO SIMA CHE CAUSA UN AUMENTO DELLA PRESSIONE DEI PORI, RIDUCENDO LA RESISTENZA AL TAGLIO E CREANDO DELLE LIQUEFAZIONI SUCCESSIVE. GENERALMENTE BASTA QUALCHE COLPO PER OGNI METRO QUADRATO PER OTTENERE UN INCREMENTO DELLA DENSITÀ RELATIVA. TALE METODOLOGIA È EFFICACE IN TUTTI I TERRENI INCOERENTI SATURI SOTTO FALDA ANCHE CON PICCOLE PERCENTUALI DI FINI (< 10%), MA PUÒ ESSERE USATO IN AREE DISTANTI DA ZONE DENSAMENTE POPOLATE PER GLI EFFETTI NOCIVI SIA DELLE VIBRAZIONI ACUSTICHE, SIA PER L EFFETTO CHE LE VIBRAZIONI PRODUCONO SULLE STRUTTURE ESISTENTI. L HEAVY TAMPING PRODUCE DEGLI EFFETTI BENEFICI FINO AD UNA PROFONDITÀ VALUTATA CON L EQUAZIONE EMPIRICA: DOVE: W = PESO DELLA MASSA CADENTE (T); D = PROFONDITÀ DI ADDENSAMENTO(M); H = ALTEZZA DI CADUTA (M). D = (0,65 0,80) W H CON QUESTA METODOLOGIA SI RAGGIUNGE UN OTTIMO COMPROMESSO TRA COSTI MEDIO-ALTI E TEMPI DI ESECUZIONE MOLTO RAPIDI.

18 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -ADDENSAMENTO- ESPLOSIVI ANALOGHI EFFETTI ALL HEAVY TAMPING SI OTTENGONO CON L IMPIEGO DI ESPLOSIVI. IL RILASCIO IMMEDIATO E VIOLENTO DELL ENERGIA PRODUCE ONDE SISMICHE CHE PROVOCANO LA LIQUEFAZIONE DEL TERRENO, RENDENDO L AGGREGATO GRANULARE PIÙ STABILE ED ADDENSATO. TALE METODOLOGIA È EFFICACE IN TUTTI I TERRENI INCOERENTI SATURI SOTTO FALDA, CON PROFONDITÀ DI TRATTAMENTO ILLIMITATA, MA PUÒ ESSERE USATO IN AREE DENSAMENTE POPOLATE.

19 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- DRENAGGIO PER POTER DRENARE UN TERRENO È NECESSARIO RIMUOVERE L ACQUA DAL SOTTOSUOLO E LE STRUTTURE CHE CONSENTONO DI ESEGUIRE TALE RIMOZIONE SONO APPUNTO DEFINITI DRENI. I DRENI POSSONO ESSERE COSTITUITI DA STRUTTURE APERTE, CHIUSE, SUB-ORIZZONTALI, VERTICALI, WELLPOINTS. LA SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI STRUTTURA DA UTILIZZARE DIPENDE ESSENZIALMENTE DALLA GRANULOMETRIA DEL DEPOSITO. SI ESEGUE PRINCIPALMENTE PER OTTENERE: LA FUORIUSCITA DI ACQUA DA SCAVI O DA OPERE IN TERRA DURANTE LA LORO COSTRUZIONE DI STRUTTURE; L AUMENTO DELLA RESISTENZA A COMPRESSIONE DEL TERRENO; LA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE NEUTRA. ESEMPIO: L INSTALLAZIONE DI PALI DRENANTI O PALI DI GHIAIA, È PARTICOLARMENTE EFFICACE SE NORMALMENTE ASSOCIATA ALLA VIBROCOMPATTAZIONE. LA SPAZIATURA FRA I PALI DRENANTI NECESSARIA PER PORTARE L INDICE DEI PORI DA UN VALORE INIZIALE e 0 A UN VALORE FINALE e, PUÒ ESSERE VALUTATA CON L ESPRESSIONE: S= [π ( 1 + e 0 ) / (e 0 - e)] 1/2 d (DRENI A MAGLIA QUADRATA) DOVE: d È IL DIAMETRO IN METRI DEL PALO DRENANTE (>0,8 M).

20 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- DRENAGGIO Drenaggi da utilizzare in funzione della granulometria. 1) Drenaggio difficile a causa del flusso abbondante; controlli del flusso mediante drenaggi aperti trincee. 2) Ottimi risultati con dreni aperti, well points a gravità; possibili flussi abbondanti. 3) Buoni risultati con dreni aperti e well points. 4) Buoni o accettabili risultati con dreni aperti; utili well points con pompaggio efiltri in sabbia. 5) Drenaggio a gravità lento necessario il pompaggio ed il filtraggi dei well points per possibili asportazioni di particelle fini. 6) Drenaggio per gravità impossibile, eccetto che per fessurazioni o livelli sabbiosi. 7) Well points con sabbia e pompaggio talora efficaci; lelettrosmosi incrementa il drenaggio. 8) Drenaggio per consolidazione accelerato da strati e dreni verticali in sabbia o altri materiali artificiali permeabili.

21 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- ABBASSAMENTO DELLA FALDA L ABBASSAMENTO DEL LIVELLO DI FALDA È UN ULTERIORE INTERVENTO PER LA S TABILIZZAZIONE DEI TERRENI LIQUEFACIBILI DI UN DEPOSITO CHE PUÒ ESSERE REALIZZATO. TALE METODO, RISERVATO A SITUAZIONI PARTICOLARI È APPLICABILE OVE NON SONO PRATICABILI ALTRI METODI DI STABILIZZAZIONE DEI TERRENI.

22 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- INIEZIONI LA REALIZZAZIONE DI PRECONSOLIDAMENTO E STABILIZZAZIONE PROFONDA DI TERRENI INCOERENTI O COESIVI DI BASSA CONSISTENZA È GENERALMENTE EFFETTUATA MEDIANTE TECNICHE OPERATIVE CHE CONSENTONO L IMMISSIONE DI IDONEI FLUIDI NEL TERRENO AL FINE DI MIGLIORARNE LE PROPRIETÀ MECCANICHE (IMPERMEABILITÀ E RESISTENZA A COMPRESSIONE). CIÒ PUÒ AVVENIRE CON: INIEZIONI DI MISCELE CEMENTIZIE E/O CHIMICHE: A BASSA PRESSIONE: SFRUTTANDO LA POROSITÀ E LA PERMEABILITÀ DEL TERRENO; AD ALTA PRESSIONE: IN TERRENI A COMPORTAMENTO ELASTICO, CON DIMINUZIONE DELL INDICE DEI VUOTI PER L EFFETTO DELLA COMPRESSIONE ED IL CONSEGUENTE INTASAMENTO DEI NUOVI VOLUMI CON LA STESSA MISCELA DI INIEZIONE. LIMITI DI INIETTABILITÀ DEI DEPOSITI LIQUEFACIBILI IN FUNZIONE DELLE DIMENSIONI DELLE PARTICELLE.

23 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- INIEZIONI JET-GROUTING: AD ALTISSIMA PRESSIONE ( ATM) DI MISCELA CEMENTIZIA, ATTRAVERSO UGELLI PREDISPOSTI ALLA BASE DI UNA BATTERIA DI PERFORAZIONE: NELL AMBITO DI QUESTA TECNOLOGIA SI DISTINGUONO DUE METODI: MONOFLUIDO : IN CUI LA STESSA MISCELA CHE OPERA L AZIONE DI ROTTURA E DI STABILIZZAZIONE; PLURIFLUIDO : IN CUI AD UN GETTO DI ACQUA O ARIA/ACQUA, CHE AD ALTISSIMA PRESSIONE PROVOCA LA DISGREGAZIONE ED IL LAVAGGIO DEL TERRENO, SEGUE IMMEDIATAMENTE UNA INIEZIONE DI MISCELA CEMENTIZIA. VERIFICHE: IN SINTESI SI PUÒ AFFERMARE CHE CON QUESTA METODOLOGIA, I RISULTATI DELL INTERVENTO SONO VERIFICABILI SOLO A POSTERIORI (PROVE PENETROMETRICHE, S ONDAGGI GEOFISICI, C AMPIONAMENTI MECCANICI, ECC. E SENZA NESSUNA GARANZIA CIRCA LA REGOLARITÀ ED OMOGENEITÀ VOLUMETRICA E GEOMECCANICA DEL TRATTAMENTO. TALI MEDOTI DI STABILIZZAZIONE SONO MOLTO COSTOSI E VANNO QUINDI LIMITATI A QUEI DEPOSITI CHE NON POSSONO ESSERE TRATTATI IN ALTRO MODO.

24 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- RINFORZI DEL TERRENO CON METODI STRUTTURALI IN QUESTO CASO SI INCREMENTA LA RESISTENZA DEL TERRENO INTRODUCENDO DEGLI ELEMENTI RESISTENTI A TAGLIO E A TRAZIONE: - DIAFRAMMI; - TIRANTI; - MICROPALI; - PALI TRIVELLATI; - ANCORAGGI; - ALTRO TUTTI METODI INTERVENGONO A TRASFERIRE I CARICHI A STRATI PIÙ PROFONDI (NON LIQUEFACIBILI), OPPONENDO UNA BUONA RESISTENZA AGLI EFFETTI DELLE FORZE DI TAGLIO.

25 METODI DI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRENO -STABILIZZAZIONE- PRINCIPALI METODI DI STABILIZZAZIONE DEI DEPOSITI LIQUEFACIBILI, PER DIVERSE TIPOLOGIE DI SUOLO.

26 Grazie a Tutti A.GEO.ME Associazione Geologi Messina Via Galileo Galilei, Milazzo (ME) codice fiscale sito web: info@ageome.it Dott. Geologo Sebastiano Giovanni MONACO Via Santa Marta, 278/E Messina (ME) codice fiscale MNCSST61R15C351H sg.monaco@libero.it

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