KIWA & KIWA CERMET ITALIA for the Food Industry

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1 KIWA & KIWA CERMET ITALIA for the Food Industry

2 Kiwa Key figures ( ) Fondata nel 1948 Fatturato mio Dipendenti 1200 in Europa 150 in Italia Servizi: Certificazione, ispezione, collaudo, Tecnologia, Servizi Dati e Formazione Uffici in 9 nazioni Agenti in 25 nazioni Attivo in 40 nazioni

3 Kiwa Your partner for progress Mission Kiwa vuole essere un 'Partner per il Progresso' puntando sulla leadership riconosciuta nella certificazione con relative prove e collaudi, rafforzato dalla formazione, nuove tecnologie e servizi informatici. Vision Kiwa ha le competenze e l esperienza per migliorare la qualità.

4 Kiwa Castoro & Partner for progress Partner = rapporti a lungo termine. Progress = miglioramento, sviluppo innovazione. Legato all acqua e alle costruzioni Sostenibilità ambientale Efficenza, competenze tecniche e talento organizzaztivo. Simpatico, amichevole, e...lavoratore

5 Kiwa offices network Activities and associates in 40 other countries

6 Kiwa Certification Mercati Costruzioni Installazioni impianti Land, road and waterways Servizi di Pubblica Utilità Pubblica Amministrazione Petrol - Chimico Sanità Food, feed and agro Industria Commercio e Ingrosso Turismo e Educazione Servizi alle imprese

7 Il Sistema KIWA CERMET per il Settore Agroalimentare

8 KIWA CERMET in Italia 105 Dipendenti 3 sedi operative: Oltre 300 Ispettori sul territorio Bologna Torino Roma Oltre 5000 aziende certificate SG Oltre 2000 Codici di prodotti certificati Oltre 7000 Clienti 3 uffici commerciali: Puglia (Bari) Umbria (Perugia) Lombardia (Milano)

9 An integrated set of services Certificazione di Sistema Formazione Accreditamento ACCREDIA Riconoscimento IATF Accreditamento ECOLABEL-ECOAUDIT Corsi qualificati CEPAS KIWA CERMET offre alle Aziende servizi accreditati e riconosciuti a livello europeo Metrologia Prove e sperimentazioni Certificazione di Prodotto Accreditamento ACCREDIA per la certificazione volontaria Notifica Ministeriale n per la marcatura CE Autorizzazione MIPAF per l attività di controllo su DOP e IGP Ispezioni Qualifica dei fornitori Attività di Accreditamento

10 Accreditations and Services for Agro Food Industry BRC GSFS BRC IOP IFS Food IFS Logistic IFS Cash & Carry/ wholesale Tracciabilità ( ISO 22005) Aut DOP, IGP, STG Aut Controllo Etichettatura Carni Bovine Reg 1760 Marchio QC Emilia Romagna Agroqualità Toscana FSMS ( ISO 22000, HACCP) Ispezioni Certificazione Volontaria di Prodotto ( 100%Italiano, NO OGM) Produzione integrata UTZ Chain of custody GLOBALG.A.P. SC Chain of Custody, MSC Chain of Custody certification organic production KRAV IP Food Processing

11 Added value Kiwa activities

12 PRODUZIONE INTEGRATA E SVILUPPO SOSTENIBILE

13 Sviluppo Sostenibile e Sostenibilità Secondo la definizione tradizionale, lo sviluppo sostenibile è "uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie".* *fonte:

14 Sostenibilità Economica

15 Produzione Integrata La produzione integrata è definita come produzione agricola di alta qualità, in grado di dare priorità ai metodi che salvaguardano gli ecosistemi, minimizzando gli effetti indesiderati e l uso della chimica al fine di tutelare l ambiente e la salute degli uomini.

16 Produzione Integrata Prevede lo sfruttamento delle risorse naturali finché sono in grado di sostituire adeguatamente i mezzi tecnici adottati nell'agricoltura convenzionale. Gli ambiti di applicazione dei principi dell'agricoltura integrata sono principalmente 5: Difesa dei vegetali Controllo delle infestanti Fertilizzazione Lavorazioni del terreno Uso dell acqua

17 DECRETO LEGISLATIVO N 150 del 14 agosto 2012 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/128/CE CHE ISTITUISCE UN QUADRO PER L AZIONE COMUNITARIA AI FINI DELL UTILIZZO SOSTENIBILE DEI PESTICIDI «Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti fitosanitari, al fine di: ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità; promuovere l'applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici.» In pratica ciò significa anche una riduzione dell uso di PF.

18 DECRETO LEGISLATIVO N 150 del 14 agosto 2012 In particolare all art. 19 introduce dal 1 gennaio 2014 la «Difesa integrata obbligatoria»

19 DECRETO LEGISLATIVO N 150 del 14 agosto principi della «Difesa integrata obbligatoria» 1. Adeguate tecniche agronomiche ( rotazioni, falsa semina, cultivar resistenti, ecc); 2. Monitoraggio degli organismi nocivi; 3. Definizione di soglie di intervento stabilite in base ai monitoraggi eseguite sul territorio; 4. Preferenza ai mezzi biologici, fisici ecc. 5. Prodotti Fitosanitari selettivi e a minor rischio possibile per l uomo e l ambiente; 6. Riduzione delle dosi ( ridotto n di trattamenti, trattamenti localizzati ) 7. Attuare strategie antiresistenza a organismi nocivi per mantenere l'efficacia dei prodotti. 8. Verificare il grado di successo delle strategie di difesa applicate.

20 DIFFERENZE Decreto Legislativo N ( Difesa integrata) Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Produzione Integrata Prevede l'uso coordinato e razionale di tutti i fattori della produzione per RIDURRE AL MINIMO il ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto sull'ambiente o sulla salute dei consumatori

21 PRODUZIONE INTEGRATA Norme Certificazione e Valorizzazione dei prodotti - UNI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA REGIONALI - IL SISTEMA QUALITA NAZIONALE DI PRODUZIONE INTEGRATA (SQNPI)

22 UNI SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE La norma specifica la definizione di produzione integrata PI e fornisce gli elementi per progettare ed attuare un sistema di PI. Essa si applica al processo di produzione integrata nelle filiere agroalimentari vegetali per prodotti destinati all alimentazione umana e animale inclusa la gestione delle fasi post-raccolta. La trasformazione è trattata solo in termini di rintracciabilità.

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24 Gli elementi di un sistema di Produzione Integrata devono essere documentati in uno specifico Documento Tecnico di produzione integrata. L AZIENDA DEVE PROGETTARE ED ATTUARE UN SISTEMA DI PRODUZIONE INTEGRATA

25 I disciplinari di produzione integrata contengono normalmente le seguenti sezioni: definizioni; formazione e addestramento del personale sugli aspetti agronomici, ambientali e sicurezza; cultivar consentiti; sistema di semina e impianto per i nuovi frutteti; conduzione del terreno e nutrizione delle piante; irrigazione; metodi efficienti e sicuri di applicazione dei prodotti gestione delle tare; fitosanitari; gestione della frutta; raccolta; protezione dell'impianto; immagazzinaggio e qualità dei raccolti; trattamenti chimici dopo il raccolto e modo di applicazione; modalità di registrazione e controlli; certificazione e identificazione. La maggior parte delle guide di riferimento hanno una lista dei prodotti fitosanitari consentiti con le limitazioni e le categorie non consentite

26 DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA REGIONALI La Regione Emilia-Romagna ha sviluppato, a partire dai primi anni '90, il progetto Produzione integrata. Questo metodo di produzione prevede il migliore utilizzo di tutte le più moderne pratiche di coltivazione e di conservazione dei prodotti, definite in collaborazione con i centri di ricerca e con le Organizzazioni di produttori.

27 PRINCIPI E CRITERI GENERALI PER LE PRATICHE AGRONOMICHE DELLA PRODUZIONE INTEGRATA I criteri generali per le pratiche agronomiche costituiscono la base di riferimento per la predisposizione dei disciplinari regionali di produzione integrata e i relativi piani di controllo. Comprendono le fasi che vanno dalla coltivazione fino alla raccolta delle colture per le quali si intende aderire al metodo di produzione integrata. Integrano i Principi e criteri generali relativi alla difesa e al controllo delle infestanti.

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29 SQNPI Il Sistema SQNPI è lo strumento che garantisce la gestione delle tecniche zootecniche e di trasformazione fino all'immissione al consumo "mediante modalità capaci di assicurare una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme correnti in termini di sanità pubblica, salute delle piante, benessere animale e tutela ambientale". I prodotti conformi al Sistema SQNPI sono contraddistinti dal Marchio SQNPI,

30 SQNPI strumento competitivo che può consentire anche di : gestire le misure agro ambientali PSR/OCM; un rapporto di equivalenza con SQ regionali; garantire la conformità parziale o totale rispetto a norme volontarie (GlobalGAP ); applicare al meglio il PAN Dir 2009/128/CE- livello avanzato IPM; garantire i requisiti richiesti dalla distribuzione.

31 Fasi per aderire al SQNPI Adesione al SQNPI mediante sistema informatico; Comunicazione all OdC iscritto all apposito elenco ministeriale tramite sistema informatico; Dopo aver formalizzato il rapporto OdiC operatore, si procede ad attivare la procedura di verifica della conformità; Processo produttivo disciplinare; Verifiche (VIC VIS ANALISI MULTIRESIDUALI); Attestato di conformità; Certificazione e marchio; Gli operatori che aderiscono al sistema devono adottare il disciplinare di produzione integrata della Regione ove persiste la sede operativa aziendale

32 GRAZIE per l attenzione Giuseppe Bitonti Business Line Manager Food Feed Farm giuseppe.bitonti@kiwacermet.it Follow me: on

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