VADEMECUM PER LA STESURA DELLA PROVA FINALE/TESI DI LAUREA Docente: ROBERTA GARIBALDI
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1 VADEMECUM PER LA STESURA DELLA PROVA FINALE/TESI DI LAUREA Docente: ROBERTA GARIBALDI Fare una tesi significa: 1. scegliere un argomento; 2. leggere dei documenti (la letteratura ) sull argomento e raccoglierne i riferimenti in una bibliografia; 3. sviluppare la vostra idea e preparare una scaletta; 4. scrivere la vostra tesi in modo da soddisfare i requisiti accademici, cioè scrivere in modo che chi legga capisca cosa volete dire e sia in grado, all occorrenza, di risalire agli stessi documenti utilizzati da voi. 1. Scegliere l argomento Riflettete su quale argomento volete approfondire nella tesi e confrontatevi con il docente. 2. L approfondimento teorico Prevede la lettura di testi in italiano o in inglese che consentano un rafforzamento delle conoscenze sull argomento della tesi. Queste conoscenze dovranno poi confluire nella tesi, attraverso riferimenti bibliografici e citazioni, in modo da dimostrare che è stato fatto un lavoro di approfondimento di preparazione e le problematiche sono conosciute dallo studente. I testi e le riviste vanno ricercate in biblioteca, attraverso internet, con il confronto con il docente. Si raccomanda, anche quando si intende sviluppare un caso pratico, di svolgere un adeguata preparazione teorica prima di incontrare i referenti dell azienda. Dopo l approfondimento teorico preparare una serie di domande e venire a ricevimento per un confronto con il docente prima di andare in azienda. Stesura della bibliografia: mano a mano che leggete i testi raccoglieteli nella bibliografia, che va redatta secondo le indicazioni successive (vedi paragrafo relativo) 3. La scaletta degli argomenti Una volta definita la vostra domanda è necessario delineare la struttura del lavoro compilando
2 una scaletta degli argomenti che intendete trattare. La scaletta è una specie di indice che descrive la struttura della tesi, la sua suddivisione in capitoli e sottocapitoli. Il vostro obiettivo è di individuare i possibili modi di suddividere e organizzare il materiale che avete letto. Da un lato, dovete decidere che cosa mettere nella tesi e che cosa tralasciare; dall altro, dovete riflettere sull ordine più logico con cui presentare la letteratura. Può darsi che con il successivo approfondimento degli argomenti andrete a modificare la scaletta, questo è normale e non prescinde dal fare un approfondito lavoro di stesura che sarà fondamentale per un organico sviluppo della tesi. Una tesi di laurea presenta 3 o massimo 4 capitoli, non di più. I sotto capitoli hanno una lunghezza di almeno un paio di pagine (se sono dieci righe mettetele nel paragrafo precedente) e possono essere 3, 4 o 5, massimo 6. Preparata la scaletta degli argomenti e la bibliografia che avete raccolto nella fase precedente, recatevi dal docente per un confronto. Esempio di massima di una scaletta: (Titolo della tesi) Introduzione - Origine e obiettivi della tesi - Struttura della tesi Capitolo (La rassegna della letteratura sull argomento da voi scelto) Introduzione (al capitolo) + spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete Capitolo (La rassegna della letteratura sull argomento da voi scelto) Introduzione (al capitolo) + spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete Capitolo (La rassegna della letteratura sull argomento da voi scelto) Introduzione (al capitolo) + spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete spiegazione degli argomenti che tratterete Riferimenti bibliografici
3 4. La stesura Una tesi deve avere due requisiti: essere scritta in un buon italiano ed essere scritta in modo chiaro, convincente e scientifico. Per quanto riguarda il primo requisito, fate abbondante uso del dizionario e/o consultate una buona grammatica ogni volta che avete dei dubbi. Ricordate che il vostro relatore non è un correttore di bozze. Consegnate, quindi, una stesura senza errori di grammatica e/o di ortografia. Ricordatevi di non fare frasi troppo lunghe. Cercate di legare le vostre frasi, in modo che quanto scritto nella nuova frase sia logicamente concatenato con quanto scritto nella frase precedente; non usate puntini di sospensione, punti esclamativi, punti di domanda (la tesi è un trattato scientifico, non un romanzo!); evitate le parole in lingua straniera per le quali esiste un equivalente vocabolo in italiano. Se usate una parola straniera, mettetela in corsivo; Controllate se la Facoltà impone delle regole precise per quanto riguarda l editing della tesi (grandezza del carattere, interlinea, margini, etc.). Cercate le regole tipografiche nel sito della Facoltà e applicatele. Utilizzate sempre lo stesso tipo di carattere per tutta la tesi (anche per i titoli). Esempio di carattere per i titoli: Titolo del capitolo: 1. I TOUR OPERATOR: APPROFONDIMENTI TEORICI Titolo della sezione: 1.1. Alle origini del turismo Titolo della sotto-sezione: La concentrazione territoriale 4.1 Come si presentano i dati Grafici, tabelle e/o figure, dove essere sempre presentati con: il numero del relativo grafico (GRAF. 1.1), tabella (TAB. 4.2), figura (FIG 3.2); il titolo che indichi chiaramente cosa rappresentano e l anno di riferimento dei dati; la fonte (in calce). La fonte può essere di due tipi: Fonte: elaborazioni dell autore (o dell autrice) su dati.. Fonte: XXX (19XY) (cioè, fate riferimento al documento nel quale avete trovato i dati)
4 Esempi di presentazione di dati: Grafico 1. Presenze dei turisti in francia (2004) Fonte: elaborazioni dell autrice su dati Maison de France Figura 1. Matrice di protafoglio Fonte: Garibaldi (2005) Tranne quando sono elaborazioni proprie, la fonte deve essere sempre inclusa in bibliografia. 4.2 Perché, quando e come si cita la letteratura La letteratura si cita perché è parte essenziale dello stile scientifico dare credito agli autori di cui avete utilizzato idee, teorie, interpretazioni, modelli, dati, etc. Nella tesi, quando: citate il pensiero di un autore; sintetizzate in modo molto simile all originale un passo di un autore; utilizzate un idea o del materiale (formule, dati, grafici, etc.) di un autore, dovete necessariamente citare la fonte di provenienza, cioè il lavoro dell autore da cui avete tratto il pensiero, il passo, il materiale. Ci sono due modi per citare la letteratura. La citazione diretta significa riportare testualmente le parole dell autore. La citazione va sempre riportata tra virgolette, lasciando il testo identico all originale fin nei minimi particolari (errori ed enfasi tipografiche inclusi). Se omettete qualcosa, segnalate l omissione inserendo il simbolo [ ]. Questo tipo di citazione deve essere esatta e puntuale e deve poter essere controllabile da tutti. Ecco perché va sempre indicata anche la pagina. La citazione indiretta significa parafrasare il pensiero dell autore. Esempio di citazione: diretta: Becattini definisce il distretto industriale come un entità socio territoriale caratterizzata dalla compresenza attiva, in un area territoriale circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone e di una popolazione di imprese industriali (Becattini 1991, p. 52)
5 indiretta: Becattini (1991) sostiene che il distretto industriale è formato da una comunità di persone e da un agglomerato di imprese che convivono nello stesso territorio. Tutte le informazioni bibliografiche relative al lavoro di Becattini, pubblicato nel 1991, vanno incluse nei Riferimenti bibliografici alla fine della tesi. Questi devono essere presentati secondo quanto indicato nella sezione 5. ATTENZIONE: riportare le identiche parole dell autore senza virgolette (cioè, senza la citazione diretta) è un plagio. Il plagio consiste nell appropriazione disonesta di un opera altrui, o di una sua parte e/o di una sua elaborazione, usurpandone la paternità (ovvero dichiarandosene autore). Si tratta di un comportamento scorretto, di chi erroneamente pensa in tal modo di velocizzare/arricchire il lavoro di scrittura. E PERSEGUIBILE PENALMENTE SECONDO LA LEGGE DELLO STATO ITALIANO. Per evitare il plagio, non dovete: copiare integralmente il lavoro (o parte del lavoro) di altri, facendolo passare per proprio. Anche la copiatura integrale di documenti (o parte di documenti) da Internet senza citarne la fonte costituisce azione di plagio; parafrasare, riassumere o cambiare leggermente il pensiero di altri senza citarne la fonte; tradurre fedelmente da altre lingue articoli o capitoli di libro. Una corretta e puntuale citazione delle fonti utilizzate è l unica strada per evitare il plagio. 4.3 I riferimenti bibliografici L elenco dei riferimenti bibliografici va fatta secondo l ordine alfabetico del cognome dell autore, e va posta alla fine della tesi. I riferimenti bibliografici devono contenere solo quei lavori che sono stati espressamente citati nella tesi e letti. Ci deve essere una corrispondenza biunivoca tra le citazioni nella tesi e i riferimenti bibliografici: tutto ciò che è citato nella tesi deve trovarsi nei riferimenti bibliografici e tutto quello che c è nei riferimenti bibliografici deve essere nella tesi. Di seguito trovate le indicazioni per una corretta stesura dei riferimenti bibliografici.
6 Riferimenti bibliografici: LIBRI (monografie e curatele): Garibaldi R. (2008), Economia e gestione delle imprese turistiche, Milano, Hoepli Garibaldi R. (a cura di) (2008), Professioni del turismo tra tendenze e mutamenti, Milano, FrancoAngeli Informazioni essenziali: autore/i, anno di pubblicazione (tra parentesi), titolo (in corsivo). Luogo di pubblicazione, casa editrice. CAPITOLI IN LIBRI: Garibaldi R. (2011), Un quadro di riferimento in Facebook in Tourism - Destinazioni turistiche e social network, a cura di Garibaldi R. e Peretta R., Milano, FrancoAngeli, pp Informazioni essenziali: autore/i, anno di pubblicazione (tra parentesi), titolo del capitoli (tra virgolette), titolo della raccolta (in corsivo), curatore della raccolta. Luogo di pubblicazione, casa editrice, intervallo delle pagine. ARTICOLI IN RIVISTE SPECIALIZZATE: Garibaldi R. (2006), Il sistema di incentivi per le imprese turistiche: il caso Mercure La Rivista del turismo, n.3/2006, Milano, Edizioni Touring Club Italiano, pp Informazioni essenziali: autore/i, anno di pubblicazione (tra parentesi), titolo (fra virgolette), nome della rivista (in corsivo), numero del volume, numero del fascicolo, intervallo delle pagine. QUADERNI DI DIPARTIMENTO, DISCUSSION PAPERS, WORKING PAPERS: Garibaldi R. - Macchiavelli A. (1998), Il turismo sulla sponda orientale del Lario, Camera di Commercio di Lecco, Osservatorio economico provinciale, quaderno monografico n.2 Informazioni essenziali: autore/i, anno di pubblicazione (tra parentesi), titolo (in corsivo), istituzione, nome della collana, numero del lavoro. DOCUMENTI SCARICATI DA INTERNET: FAO, Food Security Statistics, Gambia, in FAO Food and Agriculture Organization of the United Nations, consultato il 20/11/2006, ore ATTENZIONE: la consultazione di materiale su Internet va fatta con senso critico, va limitata al massimo e va concordata con il relatore. Potete consultare siti istituzionali legati al tema della tesi
7 (per esempio, i siti della Banca Mondiale, dell OECD, dell UE, della BCE, dell FMI, dell ISTAT, della Banca d Italia, etc.) ma dovreste evitare la raccolta di materiale di provenienza incerta o trovato su siti web di cui non si conosce la qualità dei gestori. ARTICOLI DA QUOTIDIANI/SETTIMANALI/MENSILI: Garibaldi R. (2006), Il sistema di incentivi per le imprese turistiche: il caso Mercure La Rivista del turismo, n.3/2006, Milano, Edizioni Touring Club Italiano ATTENZIONE: gli articoli da quotidiani, settimanali e mensili non vanno inseriti in bibliografia, ma nelle note a piè pagina. Fonte: rielaborazioni proprie 5. La consegna al relatore Ricordate che il vostro relatore non è un correttore di bozze, quindi consegnate un lavoro senza errori di grammatica e di ortografia. Consegnate il materiale già sistemato secondo le regole tipografiche e di Facoltà secondo quanto indicato nella sezione relativa. Nel caso di prove finali si consegna al relatore il lavoro completo, al termine dell ultimo capitolo; recatevi comunque da lui al termine della stesura del secondo capitolo per un confronto. Nel caso di tesi di laurea specialistica consegnate al relatore capitolo per capitolo. Ogni volta che consegnate un capitolo portate anche la scaletta (che in parte sarà diventata indice) e la bibliografia. Se state riportando un capitolo dopo la correzione già fatta dal docente, riportate anche la stampa del capitolo precedentemente corretto.
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