Problemi di fertilità nella vacca da latte
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- Giacomo Valle
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1 Problemi di fertilità nella vacca da latte
2 Un miglioramento dell efficienza efficienza riproduttiva nell allevamento della vacca da latte significa: aumento della produzione di latte / giorno di vita della mandria aumento nel numero di vitelli per vacca aziendale diminuzione dei costi associati a: - problemi riproduttivi - interventi veterinari - n. di vacche eliminate - allevamento della rimonta
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4 Equazione dell efficienza efficienza riproduttiva Gravidanze % = % fertilità vacche X % fertilità seme X % identificazione estri X % efficienza di inseminazione Aziende Fattore % fertilità vacche % fertilità seme % identificazione estri % efficienza di inseminazione Gravidanze %
5 Negli ultimi 10 anni: Produzione di latte + 18% Ingestione alimentare + 6% La selezione per la produzione di latte ha aumentato: bst prolattina ha diminuito: insulina
6 Relazione tra produzione di latte e parametri riproduttivi Razza Frisona Italiana Produzione di latte, kg Parametri di fertilità (Fonte AIA) 2001 % Parto Concepimento, d Età media ai parti, a - m Lattazioni, n
7 Ricadute economiche e gestionali di limitate performance riproduttive nell allevamento della vacca da latte Perdita di produzione totale di latte nel corso dell intera carriera produttiva della bovina Aumento delle spese per trattamenti e terapie necessari per ottenere una nuova gravidanza Aumento della quota di rimonta aziendale Rallentamento del progresso genetico aziendale Vacca - Vacca +++
8 Stima delle perdite economiche per ipofertilità negli USA (1997) Vacche da latte: Bovine eliminate per ipofertilità Differenza di valore produttivo Manza Vacca Intervallo medio Parto Concepimento Perdita economica (2 $/d) 9 milioni 8 10% / anno 500 $ 130 d (OK 110 d) 40 $ COSTO IPOFERTILITÀ 90 $ / capo
9 Principali relazioni tra alimentazione e fertilità nella vacca da latte Deficit energetico in apertura di lattazione Contenuto proteico della razione
10 Inizio della lattazione Passaggio da uno stato anabolico ad una fase catabolica caratterizzata da un intensa mobilizzazione di nutrienti verso la mammella per sostenere la sintesi lattifera Fabbisogni nutrizionali per sostenere la produzione lattifera -dalla fase di fine gravidanza al picco di lattazione (45-60 d) i fabbisogni energetici, proteici e minerali aumentano del % (NRC,1989) Ingestione alimentare DEFICIT NUTRIZIONALE dovuto a: e compensato da: Input alimentare < Output produttivo Mobilizzazione riserve corporee
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12 Fabbisogno, disponibilità e destinazione di energia e proteina metabolizzabile post-partum partum Fabbisogno Ingestione Energia netta (Mcal/d) Utilizzato dalla mammella Energia Netta Proteina Metabolizzabile Proteina Metabolizzabile (kg/d)
13 Deficit nutrizionale e chetosi In apertura di lattazione, la limitata ingestione alimentare determina la mobilizzazione delle riserve adipose corporee sotto forma di NEFA. N.B. Una bovina che produce 30 kg di latte necessita di circa 3 kg di glucosio per la sintesi del lattosio e di una quantità equivalente per sostenere dal punto di vista energetico la sintesi degli altri costituenti del latte. L utilizzazione dei NEFA a scopo energetico si realizza mediante β ossidazione in presenza di ossalacetato. Carenza di glucosio carenza di ossalacetato Incompleta ossidazione dei NEFA e rilascio nel torrente circolatorio di CORPI CHETONICI CHETOSI
14 Periodo di rischio della chetosi: -22 set pre 10 set post parto Limitata ingestione Aumento fabbisogni Deficit nutrizionale Mobilizzazione riserve adipose corporee No glucosio Incompleta ossidazione dei NEFA CHETOSI
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16 Chetosi - max rischio set parto Conseguenze gestionali e costo economico Bovine morte, % Bovine eliminate, % (da Guard, Cornell Univ. 1999) Ritardo nel concepimento, d Perdita di latte, kg Costo economico, $ Profilassi precursori del glucosio Terapia soluzioni glucosate o destrosio per via endovenosa
17 Glicole Additivi alimentari Come agisce
18 Additivi alimentari Glicole Perché utilizzarlo
19 BODY CONDITION SCORE (BCS) Punteggio di conformazione corporea, valuta l entità delle riserve energetiche della bovina in particolare regioni del corpo, attraverso un rilievo visivo e/o tattile del grasso sottocutaneo. Adottato nelle vacche da latte e a duplice attitudine e in altri ovini o specie monogastriche (equini e suini)
20 Perche il BCS
21 BODY CONDITION SCORE (BCS) L ottimale gestione dell alimentazione della vacca da latte dovrebbe favorire il raggiungimento di particolari valori di BCS nelle diverse fasi fisiologiche della lattazione: Al parto Al picco di lattazione A ~ d di lattazione Da 100 a 200 d di lattazione Da 200 d di lattazione a inizio dell asciutta Durante l asciutta BCS
22 BCS nel pre-parto parto
23 Fase del pre-parto parto Vacche troppo grasse: BCS > 3.5 Difficoltà di parto Ritenzione di placenta (vaginiti, metriti) Aumento delle malattie metaboliche (chetosi) Riduzione della produzione di latte
24 BCS nel post parto
25 Deficit nutrizionale e ripresa dell attivit attività ovarica L eccessiva perdita di condizione corporea (BCS) nella fase iniziale della lattazione prolunga la fase di anestro post-partum riducendo l efficienza riproduttiva della bovina. Perdita di BCS da 1-5 settimane di lattazione Parto - 1 ovulazione, d Parto 1 calore, d Parto 1 inseminazione, d Concepimenti / 1 servizio, % < 1.0 > (Butler e Smith, 1989)
26 OBIETTIVO Limitare il deficit nutrizionale all inizio della lattazione LATTE INTERPARTO EFFICIENZA STRATEGIA Stimolare la massima ingestione alimentare pre e post partum
27 Strategie per elevare il consumo alimentare nella bovina all inizio della lattazione - corretta formulazione e distribuzione della razione - prevenzione della chetosi - riduzione dello stress per l animale
28 Principali attività svolte nell arco di 24 ore da bovine da latte frisone Media Deviazione standard Minuti minuti ore Mangia Rumina Decubito
29 Minuti Monitoraggio dell attivit attività d ingestione in bovine da latte frisone Mungitura Distribuzione unifeed Ora Mungitura
30 Influenza dell ingestione alimentare sulla produzione di latte e su alcuni parametri riproduttivi (Lucy e coll., 1992) Vacche: 70 Periodo: 1-10 settimane di lattazione Ingestione kg s.s./d Produzione di latte, kg/d Perdita di peso, kg/d Parto-1 ovulazione, d Parto-1 calore, d Parto-1 inseminazione, d Concepimento/1 servizio, % Servizi/concepimento, n Parto-concepimento, d >
31 Principali relazioni tra alimentazione e fertilità nella vacca da latte Deficit energetico in apertura di lattazione Contenuto proteico della razione
32 Efficienza teorica di utilizzazione della proteina alimentare nella vacca da latte Animale: Frisona Italiana N Lattazioni: >2 Peso vivo: 600 kg BCS: 3 Produzione latte: 30 kg/d Proteina del latte: 3.1% Ingestione SS: 20 kg/d (PG= 16% SS) Digeribilità dieta: SS=65%; PG=70%
33 Bilancio Proteico (305 giorni di lattazione) INPUT Dieta Kg di PG 976 (100%) OUTPUT Feci Urine Latte 293 (30%) 399 (42%) 284 (28%)
34 Assorbimento Eruttazione AGV CO 2 CH 4 GLUCIDI: Cellulose, Emicellulose Amidi, Zuccheri ENERGIA A B O SOSTANZE AZOTATE NPN, Proteine NH3 Cellule Microbiche Proteina by-pass M A S Lipidi Saturazione O RUMINE
35 Processi fermentativi dei microorganismi ruminali EQUAZIONE DEL RUMINE: C 6 H 12 O 6 + NH 3 Microbes + VFA + CH 4 + CO 2 dove: C 6 H 12 O 6 = glucosio deriva da - zuccheri solubili - idrolisi di amidi e frazioni fibrose derivano da NH 3 = N ammoniacale Aminoacidi Peptidi - saliva - degradazione di proteine alimentari Microbes = Microorganismi ruminali VFA = acidi grassi volatili Acetico C 2 H 4 O 2 Propionico C 3 H 6 O 2 Butirrico C 4 H 8 O 2 CH 4 = Metano Co 2 = Anidride carbonica
36 Tipo di substrato e crescita microbica CHO fermentescibili NNP & Proteina degradabile Zuccheri - Amidi - NDF - 3 : 1 - NNP e Prot. solubile - Prot. velocemente degradabile - Prot. lentemente degradabile
37 Possibili cause della ridotta efficienza Utilizzo della proteina alimentare a scopo energetico Mancato sincronismo a livello ruminale tra la disponibilità di energia e di azoto per sostenere la crescita microbica Carenze o squilibrio nell apporto dei diversi aminoacidi essenziali a livello mammario
38 Processi metabolici che aumentano il livello di urea ematica
39 Il concetto di AA limitante la botte di Liebig
40 Relazione tra urea ematica e fertilità LH PROGESTERONE TOSSICITÀ SU GAMETI ED EMBRIONI LINFOCITI IPOFERTILITÀ Ridotto sviluppo dei follicoli e limitata ovulazione Aumento dell urea nel muco vaginale Indebolimento delle difese immunitarie Difficoltà di passaggio dell uovo fecondato attraverso l ovidotto Ridotto attecchimento a livello uterino Tossicità nei confronti di sperma, uova ed embrioni Modificazione del ph uterino a causa della aumentata basicità Aumento dei problemi riproduttivi: - distocie - ritenzioni di placenta - metriti - cisti ovariche Aumento del periodo parto 1 ovulazione
41 Principali relazioni tra alimentazione e fertilità nella vacca da latte Deficit energetico in apertura di lattazione Contenuto proteico della razione Tossicità da nitrati
42 NITRATI E FERTILITÀ Cause di accumulo Eccessiva fertilizzazione Scarse precipitazioni (stress idrico) METABOLISMO RUMINALE NITRATO RIDUTTASI NITRATO RIDUTTASI NO 3 NO 2 NH 3 Hb metaemoglobina carenza O 2 a livello periferico SINTOMI Morte (acuta) (alimenti > 2500 ppm di NO 3 -N; H 2 O>1500 ppm) n. concepimenti riassorbimenti embrionali aborti precoci PROGESTERONE
43 Contenuto di nitrati in diete Unifeed e tossicità in bovine da latte NO 3 N ppm SS > 2300 Sintomi Nessuno Ipofertilità Clinici Fonte: Adams e coll., 1992 NB Quando espressi in ione nitrato (NO 3- ) i valori sopra riportati vanno moltiplicati per 4.4
44 Controllo dei nitrati in diete Unifeed Possibili strategie Scelta degli alimenti per una diluizione mangimi concentrati mais granella concentrati proteici silomais NO 3 -N ppm SS foraggi di graminacee foraggi di leguminose Insilamento con taglio alto
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