LINEE GUIDA PER UNA GESTIONE INTEGRATA E CONDIVISA DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO TIPO 2
|
|
- Domenica Poletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LINEE GUIDA PER UNA GESTIONE INTEGRATA E CONDIVISA DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO TIPO 2 Distretto Socio-Sanitario n 1-Direttore dr. Stefano Vianello UOC Cure Primarie- Direttore dr.ssa Vania Noventa Servizio di Diabetologia ULSS 13-Medici di Medicina Generale ULSS 13 Tavolo di lavoro: dr. Massimo Benetollo, dr. Loris Bortolato, dr.ssa Maria Luisa Contin, dr.ssa Alessandra Cosma, dr.ssa Angela Pia De Cata, dr. Raffaele Franzolin, dr.ssa Silvia Lunardon, dr.ssa Vania Noventa, dr. Stefano Rigo, dr. Paolo Sarasin, dr.ssa Eva Zanchetta Prima stesura settembre 2014 INDICE LINEE GUIDA PER UNA GESTIONE INTEGRATA E CONDIVISA DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO TIPO 2 1 INDICE 1 SCREENING DEL DIABETE MELLITO TIPO 2. IFG E IGT. 3 DIAGNOSI DI DIABETE MELLITO 4 OBIETTIVI GLICEMICI DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO TIPO 2. IMPORTANZA DELL'AUTOCONTROLLO GLICEMICO. L'IPOGLICEMIA 5 IL TIMING DEL FOLLOW-UP 8 IL DIABETE GESTAZIONALE, LA DIAGNOSI 9 QUANDO INVIARE IL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA. APPROPRIATEZZA DELLE PRIORITA' PER RICHIESTE DI PRIMA VISITA 11 LA TERAPIA NEL DIABETE DI TIPO 2 STEP BY STEP 12 IL TRATTAMENTO INSULINICO 17 DOCUMENTI NECESSARI AL RILASCIO PER IL CERTIFICATO PER LA PATENTE DI GUIDA 20 Bibliografia 22
2
3 INTRODUZIONE Questo documento nasce dalla necessità di trovare un nuovo modo di collaborare tra il team diabetologico dell'ulss 13 e i medici di medicina generale. Ha l'obiettivo di fornire ai medici di medicina generale uno strumento di semplice consultazione che faciliti l'approccio al paziente diabetico e ne renda il più omogeneo possibile l'iter diagnosticoterapeutico. Inoltre ha come obiettivo la razionalizzazione delle prestazioni offerte dalle Strutture Specialistiche Aziendali, con conseguente riduzione dei tempi delle liste d attesa per le prestazioni offerte e contenimento dei ricoveri inappropriati. Importante è la prevenzione delle complicanze croniche; punto di forza pertanto sarà fare una diagnosi precoce e tempestiva del diabete mellito, e il suo trattamento dovrà essere ottimale fin dall'inizio della malattia. La prevalenza del diabete mellito è in continua crescita, ma ciò che più allarma è la presenza di diabete misconosciuto, che, spesso, viene diagnosticato solo alla comparsa della prima complicanza (infarto miocardico acuto, retinopatia diabetica, ictus). Il documento si ispira alle numerose Linee guida Nazionali e Internazionali note. SCREENING DEL DIABETE MELLITO TIPO 2. IFG E IGT. Diabete Mellito Si consiglia di eseguire lo screening a persone con alto rischio di diabete: BMI 25 kg/m 2 e una o più tra le seguenti condizioni: o Inattività fisica o Familiarità di primo grado per diabete tipo 2 (genitori, fratelli) o Appartenenti a gruppo etnico ad alto rischio o Ipertensione arteriosa ( 140/90 mmhg) o terapia antiipertensiva in uso o Bassi livelli di colesterolo HDL ( 35 mg/dl) e/o elevati valori di trigliceridi ( 250 mg/dl) o Parto di neonato di peso > 4 kg o pregresso diabete gestazionale 3
4 o Sindrome dell'ovaio policistico o altre condizioni di insulino-resistenza (achantosis nigricans) o Evidenza clinica di malattia cardiovascolare o HbA1c 39 mmol/mol, IGT o IFG in precedente test di screening In assenza del criterio precedente lo screening dovrebbe iniziare all'età di 45 anni. Se il risultato è normale lo screening andrebbe ripetuto con intervallo di 3 anni, considerando un test più frequente in relazione ai risultati iniziali (nei soggetti con disglicemia il test andrebbe ripetuto annualmente) e allo stato del rischio globale. Lo screening prevede il dosaggio della glicemia a digiuno eseguita su prelievo venoso. L'uso del glucometro è sconsigliato. Se glicemia a digiuno è < 100 mg/dl siamo in una condizione di normo-tolleranza. Se la glicemia a digiuno è maggiore di 100 mg/dl si consiglia OGTT. IFG e IGT Se la glicemia a digiuno fosse compresa tra mg/dl si classifica il paziente in IFG (iperglicemia a digiuno), condizione ad alto rischio di diabete. È necessario eseguire l'ogtt (per interpretazione vedi Figura 1. OGTT). Nei casi in cui all'ogtt emerga una condizione di IFG e/o IGT, si consiglia dosaggio di emoglobina glicata e, se normale, ripetizione di glicemia ed emoglobina glicata ogni anno. Se non diagnostici per diabete, si consiglia di ripetere OGTT ogni 2 anni. E' opportuno valutare gli altri fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, dislipidemia, ecc). DIAGNOSI DI DIABETE MELLITO In assenza dei sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia, calo ponderale), la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni di: glicemia a digiuno 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino 4
5 dopo almeno 8 ore di digiuno) glicemia 200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio eseguito con 75 g di glucosio (Oral Glucose Tolerance Test, OGTT) oppure: HbA1c 6.5% (solo con dosaggio standardizzato) 1 In presenza dei sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia, calo ponderale, astenia, ecc) la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, anche in una sola occasione, di glicemia casuale 200 mg/dl indipendentemente dalla assunzione di cibo. OGTT (ORAL GLUCOSE TOLERANCE TEST): test da eseguire a digiuno al mattino, dopo almeno 3-4 giorni di dieta libera contenente anche zuccheri semplici. Vengono somministrati 75 g di glucosio anidro. Si eseguono prelievo a digiuno e dopo 2 ore. Durante il test stare a riposo e non fumare. Interpretazione dei valori della glicemia dopo 2 ore: glicemia<140 mg/dl glicemia mg/dl glicemia 200 mg/dl normale ridotta tolleranza glucidica (IGT) diabete mellito Figura 1. OGTT OBIETTIVI GLICEMICI DEL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO TIPO 2. IMPORTANZA DELL'AUTOCONTROLLO GLICEMICO. L'IPOGLICEMIA L'obiettivo glicemico varia da paziente a paziente; dovrà essere tenuta in considerazione l'età anagrafica, la durata di malattia, la presenza di eventuali complicanze del diabete, 1 a condizione che il dosaggio dell'emoglobina glicosilata sia standardizzato, allineato a IFCC e che si tenga conto dei fattori che possono interferire con il suo dosaggio. 5
6 la presenza di ipoglicemie asintomatiche. L'emoglobina glicata indica la media delle glicemie delle ultime 8-9 settimane. Emoglobina glicata % Glicemia a digiuno e pre-pasto (mg/dl) Glicemia postprandiale (2 ore arteriosa Pressione dopo l'inizio del (mmhg) pasto) (mg/dl) Colesterolo LDL (mg/dl) Trigliceridi (mg/dl) <7 (<6.5 in singoli pazienti 2 ) < 180 (<140 in singoli pazienti 2 ) <130/80 <120/70 (pazienti nefropatici) <100 <70 alto rischio <150 Figura 2. Da Standard Italiani per la cura del diabete mellito Negli anziani fragili o in pazienti con comorbilità, con diabete di lunga durata, sono consigliati obiettivi glicemici meno stringenti, con glicata compresa fra 7-8%. Correlazione tra livelli di emoglobina glicata e glicemia plasmatica media basati sullo studio ADAG HbA1c % HbA1c valori nuovi (allineati al DCCT) mmol Glicemia plasmatica media mg/dl MODALITA' DI AUTOCONTROLLO GLICEMICO L uso e la periodicità dell autocontrollo glicemico devono essere stabiliti sulla base della terapia del diabete [livello di evidenza II, Forza della Raccomandazione B]. La frequenza dell autocontrollo deve essere adattata agli eventi intercorrenti ed 2 Nei pazienti di nuova diagnosi, senza precedenti cardiovascolari e senza comorbilità importanti. 6
7 intensificata in presenza di situazioni cliniche quali patologie acute, ipoglicemie inavvertite, ipoglicemie notturne, variazioni della terapia ipoglicemizzante. Si consiglia la seguente modalità di misurazione: paziente in terapia orale o con farmaci che non inducono ipoglicemie (metformina, pioglitazone, inibitori DPP4, analogo GLP1, acarbose): se in buon compenso, l'autocontrollo glicemico può non essere necessario. Nel caso in cui si ritenga invece utile, la glicemia dovrà essere effettuata 1 volta la settimana, prima e 2 ore dopo lo stesso pasto, alternando colazione, pranzo e cena; paziente con farmaci che inducono ipoglicemie (sulfoniluree): si consiglia sempre l'autocontrollo delle glicemie indipendentemente dal grado di compenso glicemico; fare lo stick 2 volte la settimana, prima e 2 ore dopo lo stesso pasto, alternando sempre la colazione, il pranzo e la cena. in terapia insulinica: obbligatorio sempre l'autocontrollo glicemico a seconda del tipo di trattamento insulinico in corso (sempre su indicazione del diabetologo) IPOGLICEMIA E SUO TRATTAMENTO In caso di ipoglicemia (con valore inferiore a 70 mg/dl) si consiglia di usare la regola del 15: paziente collaborante assunzione di 15g di zucchero (vedi Figura 3) ricontrollare la glicemia dopo 15 minuti se ancora inferiore a 70 mg/dl ripetere assunzione di 15 g di zucchero. Se l'ipoglicemia si manifesta lontano da un pasto: consigliare l'assunzione oltreché di zuccheri semplici anche di zuccheri complessi (1 pacchetto di cracker). Se a ridosso di un pasto: assumere zucchero e iniziare ad assumere gli alimenti del pasto. Valutare sempre la causa dell'ipoglicemia ed eventualmente apportare modifiche alla terapia (dose di insulina, attività fisica imprevista, mancata assunzione di carboidrati, ecc). Se ipoglicemie ripetute nonostante la modifica della terapia ipoglicemizzante inviare a visita diabetologica con priorità B. 7
8 paziente non collaborante per via ev: 50 ml glucosata al 33% o glucagone 1 mg i.m. (favorire il decubito laterale per rischio di vomito) controllare la glicemia dopo 15 minuti se minore di 70 mg/dl ripetere l'operazione. È una condizione di emergenza chiamare il g di zucchero sono contenuti in 3 bustine di zucchero o 4 zollette di zucchero o 1cucchiaio da minestra di zucchero ½ succo di frutta zuccherato 1 bicchiere di aranciata o coca-cola o altra bibita zuccherata (150 ml) 3 caramelle fondenti Figura 3. 15g di zuccheri semplici IL TIMING DEL FOLLOW-UP Tabella 1. Paziente con nuova diagnosi di diabete mellito o in prima valutazione Prima visita PAO, peso, BMI, circonferenza addominale visita medica con ricerca dei polsi periferici, esame del piede, ricerca dei riflessi, anamnesi sessuale valutazione ed eventuale modifica degli stili di vita (dieta, attività fisica, fumo) Glicemia a digiuno, HbA1c, esame urine, creatinina clearence Assetto lipidico, uricemia ALT, emocromo, urocoltura Microalbuminuria Fundus oculi ECG Doppler AAII, (Se clinica e/o FDR) Doppler TSA (Se clinica e/o FDR) Test autonomici (Se clinica) 8
9 Tabella 2. FOLLOW UP: gli esami ematochimici andranno ripetuti periodicamente con cadenza che varierà a seconda di valori alterati 6 mesi 1 anno PAO, peso, BMI, circonferenza addome X X Glicemia, HbA1c, esame urine, creatinina clearence Assetto lipidico, uricemia 3 X ALT, emocromo, urocoltura X Microalbuminuria X 3 X EO clinico, screening del piede anamnesi sessuale, stili di vita Fundus X 4 ECG Doppler AAII Doppler TSA Test autonomici X 3 Se clinica o fattori di rischio, followup variabile Follow-up variabile (se normale da ripetere dopo 3 anni) Se indicazione clinica X X X IL DIABETE GESTAZIONALE, LA DIAGNOSI Si raccomanda di eseguire la glicemia plasmatica a digiuno in tutte le donne alla prima visita in gravidanza (figura 4). Si raccomanda di eseguire l'ogtt con 75 g di glucosio e con prelievo al tempo basale e dopo 2 ore, dopo 6 settimane dal parto. 3 Anticipare il controllo di HbA1c ed assetto lipidico se non a target (3 mesi) 4 il fundus oculi può essere eseguito ogni 2 anni se il paziente è in un compenso buono e stabile e non presenta segni di retinopatia diabetica (Linee guida per lo screening, la diagnostica e il trattamento della retinopatia diabetica in Italia, 2013) 9
10 1^ VISITA IN GRAVIDANZA GLICEMIA < 100 mg/dl ALMENO UNO DI QUESTI FATTORI DI RISCHIO: ETA > 35 anni BMI > 25 Kg/m2 Macrosomia fetale pregressa(> 4.5 kg) GDM in precedente gravidanza (anche se con determinazione normale a s.g) Anamnesi familiare di diabete (parente di 1 grado con diabete tipo 2) Famiglia originaria da: Asia meridionale ( India, Pakistan, Bangladesh),Caraibi, Medio Oriente (Arabia Saudita,Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman,Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) OGTT 75 gr TRA 24^ E 28^ sg Inviare al CAD con priorità B GLICEMIA TRA 100 e 125 mg/dl O GDM in precedente gravidanza BMI > 30 Kg/m2 OGTT 75 g TRA 16^ E 18^ s.g. Se normale ripetere tra 24 e 28 sg OGTT 75 g TEMPO 0 < < DIAGNOSI GDM VALORI NORMALI GLICEMIA mg/dl < o + VALORI ALTERATI 126 mg/dl o random 200, o HbA1c >6,5% Valori confermati: DIABETE MANIFESTO Inviare al CAD con priorità Urgente Figura 4. Diagnosi di diabete gestazionale 10
11 QUANDO INVIARE IL PAZIENTE CON DIABETE MELLITO AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA. APPROPRIATEZZA DELLE PRIORITA' PER RICHIESTE DI PRIMA VISITA LINEE GUIDA PER INDICAZIONE DELLE PRIORITÀ PER VISITA DIABETOLOGICA (DA MANUALE RAO, TRENTO, 2014, modificato) 5 Urgente Con cortese sollecitudine B Differita D Attesa massima da garantire 1. Inviare al locale Pronto Soccorso 2. Inviare al Centro Diabetologico Prima visita con priorità B (entro 10 giorni) Vista di controllo: specificare la tempistica (entro 10 giorni) Prima visita con priorità D (entro 30 giorni) Vista di controllo: specificare la tempistica (entro 30 giorni) parole chiave nessuna parola chiave, valutazione in pronto soccorso in evidenza clinica di patologia piede diabetico ulcerato inviare al CD di Mirano diabetico all esordio con emoglobina glicata >10% glicemia a digiuno>300 mg/dl diabete all'esordio in giovane o soggetto magro con sospetto di diabete tipo 1 diabete manifesto in gravidanza diabete noto con emoglobina glicata >10% diabete all esordio con HbA1c tra 9 % e 10% diabete con nuova complicanza: ipoglicemia grave (necessita di aiuto di terzi per il trattamento) o ripetuta, insufficienza renale (GFR<30 ml/min) diabete in terapia steroidea diabete gestazionale diabete all esordio con emoglobina glicata < 9% diabete noto con HbA1c >7.5% ed età < 70 anni diabete noto con HbA1c >9% ed età >i 70 anni diabete con altra nuova complicanza micro o macrovascolare (escluso il calo del visus che è un'urgenza clinica) 5 Sarebbe indicato inviare al Servizio di Diabetologia il paziente con gli esiti dei seguenti esami: glicemia, emoglobina glicata, colesterolo totale e HDL, trigliceridi, uricemia, emocromo, ALT, creatinina clearance, esame urine, microalbuminuria 11
12 Attesa massima da garantire Programmata P Prima visita con priorità P (entro 180 giorni) Vista di controllo: specificare la tempistica (entro 180 giorni) parole chiave con glicemia a digiuno fra 100 e 125 e HbA1c compresa fra 6.0 e 6.4% eseguire OGTT e se diagnostico per diabete inviare al CAD quando non rientra nei casi precedenti LA TERAPIA NEL DIABETE DI TIPO 2 STEP BY STEP Gli standard italiani per la cura del Diabete SID-AMD 2014, in linea con le linee guida internazionali (IDF, ADA, NICE) raccomandano di perseguire lo stretto controllo della glicemia al fine di ridurre il rischio d insorgenza o peggioramento delle complicanze microvascolari (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) e di perseguire lo stretto controllo della glicemia fin dalla diagnosi al fine di ridurre le complicanze cardiovascolari a lungo termine (Livello della prova II, Forza della raccomandazione A). HbA1c è l obiettivo principale del trattamento (stretta relazione tra questo indice e le complicanze). L Obiettivo terapeutico deve essere individualizzato e tenere conto di età, spettanza di vita, durata di malattia, presenza di comorbilità, presenza di complicanze, perdita della percezione delle ipoglicemie La terapia è personalizzata e si articola per gradi. Gli standard italiani consigliano un approccio step by step: il passaggio da uno step all'altro dipende dal grado di compenso glicemico rilevato al dosaggio della glicata. 12
13 Iniziare con intervento sullo stile di vita STEP 1 Prima scelta è la metformina (iniziare gradualmente fino a raggiungere i 2 g die) STEP 2 Aggiungere o sostituire (per controindicazione/intolleranza) la metformina con un secondo farmaco tra quelli sotto indicati STEP 3 Sulfanilurea e Repaglinide Acarbosio Glitazone Gliptina 6 Agonista R del GLP1 6 Gliflozina Insulina Se non sufficiente la duplice passare ad un triplice terapia STEP 4 Valutare ad ogni passaggio l inizio anche precoce della terapia insulinica mono o multi-iniettiva (temporaneamente o definitivamente) STEP 5 Caposaldo della terapia del diabete mellito tipo 2 è la modifica dello stile di vita (dieta e l'attività fisica) Molto spesso il primo e il secondo step in realtà sono iniziati in contemporanea; molto dipende anche dal valore di emoglobina glicata iniziale. Dieta: Obiettivo è ottenere, soprattutto nei pazienti sovrappeso/obesi, la riduzione di peso (il calo ponderale di circa il 10% del peso corporeo iniziale determina un miglioramento metabolico, in particolare di glicemia, transaminasi, colesterolemia). La dieta mediterranea è la dieta maggiormente consigliata; favorire diete ricche in fibre e l'uso di alimenti integrali. Attività fisica: Consigliare almeno 150 minuti/settimana di attività fisica aerobica di intensità moderata (50-70% della frequenza cardiaca massima) e/o almeno 90 minuti/settimana di esercizio fisico intenso (>70% della frequenza cardiaca massima). L'attività fisica deve essere distribuita in almeno 3 giorni/settimana e non ci devono essere più di 2 giorni consecutivi senza attività. Attenzione al paziente con coronaropatia, in cui l esercizio deve essere iniziato sotto la supervisione di personale esperto, al paziente con piede diabetico, retinopatia proliferante, neuropatia AAII. Terapia farmacologica. Quando dieta e attività fisica combinate non permettono un adeguato compenso (HbA1c <7%, < 6,5% in pazienti selezionati) si consiglia di iniziare con la terapia ipoglicemizzante. Valutare l eventuale aumento della dose del farmaco 6 Per inibitori DPP 4 e per gli analoghi del GLP1 è necessario il piano terapeutico dello specialista. Ai fini del rilascio del piano terapeutico è necessario dosare la emoglobina glicata e la creatinina clearance. 13
14 orale ogni 2-6 mesi, con il fine di raggiungere e mantenere nel tempo valori di HbA1c ottimali per quel paziente. 14
15 Metformina Gliptine SU e repaglinide Meccanismo azione Riduce la produzione epatica di glucosio Riduzione di glicemia a digiuno Inibiscono enzima DPP4 aumentano GLP1 (potenzia la sintesi e secrezione di insulina glucosio-dipendente e riduce la secrezione di glucagone) Riduzione glicemia post-prandiale Stimolano la secrez di insulina in modo glucosio-indipendente Riduzione glicemia pre e postprandiale Controindicazioni Effetti collaterali Ipoglicemia Peso Riduzione HbA1c GFR <30; 30<GFR<60 con cautela ; Condizioni a rischio di IRA (int. Chir, mdc iodato, disidratazione) Condizioni a rischio di ipossia (scompenso cardiaco, insuff resp); grave insuff epatica GFR<30 Aggiustare la dose se GFR 30-50, Linagliptina non necessita di aggiustare la dose (escrezione immodificata a livello epatico) GFR<60Ml/min, SOLO repaglinide: GFR <30ml/min Grave insufficienza epatica Non associare repaglinide e gemfibrozil Disturbi gastrointestinali Disturbi gastrointestinali no Calo lieve di peso % no neutro 0.9% monoterapia; % in associazione Si aumento 1.5% mono terapia, 1.6% associazione 15
16 Glitazone Acarbosio Agonisti R del GLP1 Insulina Meccanismo azione Agonisti R-PPARγ ( adipociti) Riducono la glicemia a digiuno Ritarda l assorbimento di carboidrati, riduce escursioni glicemiche post-prandiali Potenziano sintesi e secrezione di insulina indotta da glucosio, inibiscono secrezione e produzione di glucagone, rallentano lo svuotamento gastrico Riducono appetito Riduzione di glicemia a digiuno e post prandiale -Corregge la glucotossicità e lipotossicità -migliora l azione periferica dell insulina Controindicazioni Effetti collaterali Ipoglicemia Peso Riduzione HbA1c Classe NYHA I-IV GFR<5 ml/min Carcinoma vescica Edema maculare Rischio di Fratture Insuff epatica GFR<25 ml/min gravi ernie malattie intestinali croniche, ulcere al colon, 30<GFR<60 con cautela GFR<30 Incremento ponderaleritenzione idrica, fratture Disturbi gastrointestinali Disturbi gastrointestinali no aumento 1.5% no neutro no riducono % Monoterapia % con metfromina % con ipoglicemizzanti orali si aumento Stile di vita molteplici no no no riduzione 1.5% Tabella 3. Terapia del diabete di tipo 2 16
17 Si definisce prevalente iperglicemia a digiuno quando oltre il 60% delle glicemie a digiuno/pre-prandiali risulti maggiore di 130 mg/dl; si definisce iperglicemia prevalentemente post-prandiale quando oltre il 60% delle glicemie misurate 2 ore dopo i pasti risultano maggiori di 180 mg/dl. IL TRATTAMENTO INSULINICO È la sola terapia possibile nel diabete tipo 1 La terapia insulinica trova indicazioni temporanee in: malattie acute intercorrenti (interventi chirurgici, traumi, infezioni, ictus, infarto del miocardio) diabete gestazionale in cui le glicemie non sono a target con la sola dieta Diabete tipo 2 pre-gravidico diabete non ben compensato terapia steroidea ad alti dosaggi In alcune condizioni è indicata in via definitiva: condizioni di patologia cronica in cui sono sconsigliati ipoglicemizzanti orali: insufficienza renale, grave insufficienza epatica, nutrimento enterale o parenterale) fallimento secondario agli ipoglicemizzanti orali La terapia insulinica può essere iniziata in qualsiasi momento, inserendosi in ogni step, della terapia farmacologica nella cura del diabete mellito tipo 2 e poiché questo solitamente mantiene una residua secrezione insulinica non sono necessari, almeno inizialmente gli schemi intensivi tipici del diabete tipo1. Schemi terapeutici possibili nel diabete mellito tipo 2 basale pre-miscelata (1/2 iniezioni die) analogo rapido ai pasti basal plus (basale e 1 bolo di rapida al pasto principale) 17
18 Insuline prandiali Insuline basali basal bolus Può essere mantenuta, associata all insulina, la terapia orale. Azione inizio Picco (h) Durata (h) Insulina regolare Nome commerciale HUMULIN R ACTRAPID INSUMAN RAPID Lispro < HUMALOG Aspart < NOVORAPID Glulisine < APIDRA Insulina umana regolare protaminata 1 h HUMULIN I PROTAPHANE Lispro protaminata 1-4 h 6 15 HUMALOG BASAL Detemir 1-3 h 6-8 In base alla dose LEVEMIR Glargine 1 nessuno Circa 24 LANTUS Degludec nessuno Circa 42 TRESIBA Tabella 4. Tipi di insuline Esistono anche insuline pre-miscelate (insulina umana regolare /intermedia, analogo 18
19 rapido/ intermedia) in varie formulazioni (25/75, 30/70, 50/50, 70/30) che mimano l'azione di una insulina basale sfruttando un piccolo effetto ipoglicemizzante che si verifica dopo 1-2 ore dalla somministrazione, grazie alla presenza dell'insulina regolare o rapida. Nelle formulazioni miscelate contenenti analogo rapido il numero indicato nel nome del prodotto indica la percentuale di analogo rapido (Humalog mix 25 contiene 25% di insulina lispro, Humalog mix 50, Novomix 30 contiene 30% di insulina aspart, Novomix 50, novomix 70), actraphane 30 (contiene 30% di insulina regolare). Come calcolare il fabbisogno insulinico in un paziente naive: Schema basal bolus: Caratteristiche del paziente Insulino-sensibile: magro, malnutrito, a rischio di ipoglicemia, anziano, insufficienza renale Peso normale, normale sensibilità insulinica, incluso DM1 Insulino resistente (obeso, malattia acuta) o in terapia con alte dosi di corticosteroidi Il fabbisogno insulinico calcolato: Unità/kg/die UI/kg/die 0.4 UI/kg/die UI/kg/die 60% insulina prandiale (suddivisa equamente nei 3 pasti) 20% colazione, 20% pranzo, 20% cena) 40% per l insulina basale. Esempio: paziente 76 Kg, 85 anni, creatinina pari a 1,8 Fabbisogno insulinico: 76X0.3=23 totale 40% basale 9 UI; 60% insulina prandiale suddivisa in 3 pasti di 5 UI ciascuno Esempio: paziente 80 Kg, 58 anni, creatinina pari a 0.9 Fabbisogno insulinico: 80X0.5=40 totale 40% basale 16 UI 19
20 60% insulina prandiale suddivisa in 3 pasti di 8 UI ciascuno Basalizzazione Calcolare il fabbisogno di insulina basale A. 0.2 UI/kg (es. uomo di 80 Kg, insulina basale pari a 14 UI ) B. Iniziare con 10 UI (7 UI dose prudenziale in pazienti fragili) Titolazione dell insulina basale L insulina basale è corretta se la glicemia a digiuno è uguale (±20 mg/dl) alla glicemia bed-time (h 22) Aumentare la basale di 2 UI ogni 2-3 giorni se la glicemia a digiuno è superiore a 150 mg/dl Ridurre la basale di 2 UI ogni 2-3 giorni se la glicemia a digiuno è inferiore a 100 mg/dl Non sospendere l insulina basale se la glicemia bed-time è bassa ma gestire così >130 somministrare la basale prescritta basale prescritta + spuntino (20 g CHO complessi) <100 riduzione basale (-2 UI) + spuntino <70 riduzione basale (-2 UI) + trattamento ipoglicemia bed-time (CHO semplici e complessi); controllo h 02 DOCUMENTI NECESSARI AL RILASCIO PER IL CERTIFICATO PER LA PATENTE DI GUIDA E' necessario prenotare una visita diabetologia per certificato patente di guida telefonando al n o recandosi presso gli sportelli del CUP munititi di ricetta bianca con dicitura privati paganti o prenotando tale visita in libera professione. Per il rilascio del certificato al momento della visita dovranno essere presentati gli esiti (e le fotocopie) dei seguenti esami: 20
21 emoglobina glicata, glicemia, creatinina clearence, esame urine, microalbuminuria effettuati negli ultimi 3 mesi esame del fundus oculi, eseguito negli ultimi 6 mesi visita cardiologica con elettrocardiogramma eseguito negli ultimi 6 mesi Il medico diabetologo si riserva di chiedere ulteriori altri esami diagnostici al momento della visita, qualora ne ravvisi la necessità (per esempio: visita oculistica completa se eseguito laser-terapia, visita neurologica se pregresso ictus/tia, ecocardiogramma se pregresso infarto del miocardio o angioplastica/by-pass aorto-coronarico). La mancanza di uno solo degli esami richiesti non darà seguito al rilascio del certificato. Portare anche: diario di autocontrollo delle glicemie e un documento di identità in corso di validità Gli esami sono a totale carico dell assistito e vanno richiesti solo con impegnativa su ricetta bianca (con dicitura pagante in proprio o libera professione). Il certificato del diabetologo ha valenza di 3 mesi dalla data del rilascio. Telefoni utili: Ufficio Igiene sede di Dolo ; Distretto sede di Mirano Commissione Medica Locale di Mestre:
22 Bibliografia Standard di cura del paziente diabetico, 2014 Linee guida SID-AMD, SIMG, Progetto IGEA, DGRV /11/2009 Linee guida per lo screening, la diagnostica e il trattamento della retinopatia diabetica in Italia, 2013 Riferimenti telefonici e mail del Servizio di Diabetologia: Sede di Dolo: (dalle alle mercoledì e venerdì) centrodiabetologico.dolo@ulss13mirano.ven.it Sede di Mirano: (dalle alle lunedì e mercoledì) centrodiabetologico.mirano@ulss13mirano.ven.it La risposta alla mail potrà richiedere qualche giorno, per informazioni urgenti contattare telefonicamente il personale del centro diabetologico. 22
Condizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliDIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza. Vicenza 20 Maggio 2014
DIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza Vicenza 20 Maggio 2014 Percorso Diagnostico Terapeutico tra MMG delle MGI dell ULSS 6 Vicenza e la Diabetologia Gli Obiettivi HbA1c < 53 mmol/mol
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliUno strano diabete...
Uno strano diabete... Lucia, 56 anni, è sempre stata bene. Ci tiene al suo benessere, perciò ogni anno esegue regolarmente le analisi del sangue, che sono sempre state normali. Questa volta però gli esami
DettagliLo Studio QUADRI. Target metabolici non ben controllati. Prevalenza delle complicanze
Lo Studio QUADRI Target metabolici non ben controllati Insufficiente controllo dei target metabolici, della PA e dell assetto lipidico Mancato raggiungimento del target BMI Prevalenza delle complicanze
DettagliCome fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO
Come fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO CASO CLINICO P.M., uomo, 59 anni Anamnesi familiare Familiarità di primo grado per diabete mellito e
DettagliDIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari
DIABETE GESTAZIONALE TAKE HOME MESSAGES Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE Ridotta tolleranza al glucosio insorta o diagnosticata in
DettagliGestione della terapia ipoglicemizzante nel post-operatorio
Gestione della terapia ipoglicemizzante nel post-operatorio Chiara Dal Prà Clinica Medica III Unità bariatrica Azienda Ospedaliera Padova Padova, 8 marzo 2014 Tecniche chirurgiche bariatriche
DettagliBackground Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Normativo Compiti della Gruppo di Lavoro Regionale per
DettagliDr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano
Dr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano GRUPPO DI LAVORO Fattor B. Servizio Diabetologico CS Bolzano De Blasi G. Servizio Diabetologico CS Bressanone
DettagliAGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS
AGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS SENIOR CAMP 2014 QUESTIONARIO MEDICO INFORMAZIONI GENERALI Dati del partecipante Cognome.. Nome Nato il.. Luogo di nascita
Dettagliperchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lingua italiana
Le complicanze perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lilly Le cause delle complicanze Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati valori di zucchero nel sangue, elevata glicemia,
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliLINEE GUIDA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE DIABETICO Il documento è finalizzato ad individuare modalità operative che consentano una più agevole integrazione tra assistenza
DettagliAlcune considerazioni Sul diabete. Anna Carla Babini
Alcune considerazioni Sul diabete Anna Carla Babini Quali argomenti Assolutamente pratici Criteri diagnostici metformina come utilizzarla insulina basale? QUALE VOI VORRETE HbA1c 6,5% il cut-point diagnostico
DettagliIl valore dell autocontrollo glicemico come strumento gestionale nell ottimizzazione degli schemi di terapia insulinica nel diabete di tipo 2
Il valore dell autocontrollo glicemico come strumento gestionale nell ottimizzazione degli schemi di terapia insulinica nel diabete di tipo 2 Presentazione del caso MR, uomo di 60 anni, è ricoverato in
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliNome Cognome: ROBERTO ZELANTE Titolo della Relazione:LINEE GUIDA AZIENDALI-MALATTIA DIABETICA AUSL 7 RAGUSA-
Nome Cognome: ROBERTO ZELANTE Titolo della Relazione:LINEE GUIDA AZIENDALI-MALATTIA DIABETICA AUSL 7 RAGUSA- 1 PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI DELLA MALATTIA DIABETICA ruppo di lavoro coordinato dal dr.
DettagliLa terapia insulinica. Alessandra Cosma Noale, 28 Novembre 2014
La terapia insulinica Alessandra Cosma Noale, 28 Novembre 2014 Terapia insulinica nel DM tipo 1 DM tipo 1 la terapia insulinica è l unica terapia possibile in quanto sostitutiva della carenza ormonale
DettagliAllegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up
Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile
DettagliSeconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi
Seconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi L esercitazione è stata volta ad evidenziare vantaggi e criticità collegati al trasferimento nella pratica di quanto raccomandato dalla linea guida,
DettagliIL DIABETE MELLITO NON INSULINODIPENDENTE (NIDDM) GESTIONE DA PARTE DEL MMG
IL DIABETE MELLITO NON INSULINODIPENDENTE (NIDDM) GESTIONE DA PARTE DEL MMG A cura di Marco Pietro Mazzi e Maria Chiara Cressoni (SIMG-FIMMG ASL 22) PREMESSA Nella gestione del paziente diabetico l obiettivo
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il Diabete nell'età adulta Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau Data: 19 marzo 2014 Sede: Aula Piccolotto Ospedale di Feltre Il Diabete mellito è una patologia
DettagliProposta di protocollo di gestione dei pazienti diabetici
Proposta di protocollo di gestione dei pazienti diabetici Premesse Nella ipotetica piramide a tre livelli( fig 1) il primo livello preventivo ( familiarità IFG ecc ma comunque glicemia inferiore a 126)
DettagliDISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due
DettagliINCONTRO CON L ASSOCIAZIONE DEI DIABETICI SANVITESI
INCONTRO CON L ASSOCIAZIONE L DEI DIABETICI SANVITESI Dott. Nazzareno Trojan diabetologo ed endocrinologo Ospedale Santa Maria dei Battuti San Vito al Tagliamento DIABETE MELLITO TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA
DettagliLa fenotipizzazione e la stratificazione dei pazienti diabetici Un nuovo modello di approccio gestionale per migliorare l assistenza
La fenotipizzazione e la stratificazione dei pazienti diabetici Un nuovo modello di approccio gestionale per migliorare l assistenza Gerardo Medea Area Metabolica SIMG Brescia Pz diabetici complessità
DettagliI consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente
I consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente Dott.ssa Silvia Navarin Scuola di Specializzazione Medicina d Emergenza-Urgenza
DettagliLa minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto
La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org
DettagliDATASET (cosa registra il MMG partecipante a CGDM):
DATASET (cosa registra il MMG partecipante a CGDM): diagnosi di diabete mellito (codificata ICD9): Diabete mellito (non altrimenti specificato): cod. 250.0 Diabete mellito di tipo 1: cod. 250.01 (non considerato
DettagliL OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI
L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI ESISTE UNO STRETTO RAPPORTO TRA CONTROLLO GLICOMETABOLICO E OUTCOME MATERNO FETALE. L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO
Dettaglidella secrezione di insulina, la soppressione della secrezione di glucagone, il rallentamento dello svuotamento gastrico, la riduzione dell
Introduzione Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta un problema medico estremamente rilevante per l ampia diffusione della patologia e per la morbilità a essa associata. Mentre si è affermata la necessità
DettagliIL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
DettagliIl Diabete Mellito. Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso. Campobasso 19 marzo 2014
Il Diabete Mellito Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso Campobasso 19 marzo 2014 DIABETE MELLITO Definizione Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata
DettagliLa valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta
La valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta U.O. Diabetologia, Policlinico Le Scotte Università di Siena GLI INDICATORI: DEFINIZIONE L indicatore è un informazione, quantitativa
DettagliL anziano. Terapia del diabete tipo 2: un algoritmo basato su efficacia e farmaco-economia
Terapia del diabete tipo 2: un algoritmo basato su efficacia e farmaco-economia L anziano Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro I diabetici over 65 sono oltre 1.5 milioni, entro
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
DettagliPATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA
PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE
DettagliMINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione. Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006
MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006 OGGETTO: Linee guida per l accertamento e la valutazione
DettagliIncidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine
Incidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine Agus S, Tonutti L, Pellegrini MA, Venturini G, Cannella S, Toffoletti V, Vidotti F, Sartori C, Boscariol C, Pellarini L, Rutigliano
DettagliIl diabete gestazionale
Il diabete gestazionale informazioni per la gestante Cosa è il diabete gestazionale? Con il termine di diabete gestazionale (DG) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile,
DettagliDIABETE MELLITO DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA
HOME DIABETE MELLITO Dr. Alessandro Bernardini DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA DIABETE MELLITO Il diabete di tipo 1 si può manifestare a qualsiasi età, ma c'è un netto aumento nel periodo della pubertà
DettagliBREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO
BREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO 1. Definizione 2. Classificazione 2.1. Diabete mellito di tipo 1 2.2. Diabete mellito di tipo 2 2.3. Diabete gestazionale 2.4. Altre forme di diabete 2.5.
DettagliL ASSISTENZA INTEGRATA ALLA PERSONA CON DIABETE MELLITO TIPO 2
L ASSISTENZA INTEGRATA ALLA PERSONA CON DIABETE MELLITO TIPO 2 La patologia diabetica mostra una chiara tendenza, in tutti i paesi industrializzati, ad un aumento sia dell incidenza sia della prevalenza.
DettagliL epidemia diabete. quale modello di assistenza? Dr. Loris Confortin. S.S.D.Diabetologia Ospedale di Castelfranco Veneto
L epidemia diabete quale modello di assistenza? Dr. Loris Confortin S.S.D.Diabetologia Ospedale di Castelfranco Veneto PROGETTO Gestione integrata del paziente diabetico di tipo 2 2 Scopi ed obiettivi
DettagliAzienda USL Ferrara. L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale
Azienda USL Ferrara L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale Bo 13 aprile 2007 Mauro Manfredini Composizione Commissione Provinciale
DettagliPROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE MEDICA SPECIALISTICA PER L EMISSIONE O IL RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA
PROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA INDICE 1 RILASCIO DELLA... 1 1... 1 2 IL RILASCIO DELLA... 2 2... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1. Riferimenti...
DettagliTIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica
TIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica PERCHÉ UN DOCUMENTO DI CONSENSO SU TIREOPATIE E DIABETE MELLITO? Le malattie della tiroide e il diabete mellito sono le endocrinopatie di più
DettagliDEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU. Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo
DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU DIABETE E GRAVIDANZA Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo Screening e diagnosi di Diabete Gestazionale Raccomandazioni per lo screening
DettagliDIABETE GESTAZIONALE
DIABETE GESTAZIONALE SOMMARIO DEFINIZIONE 03 PERCHÈ VIENE IL DIABETE GESTAZIONALE E COME GESTIRLO 04 COME CONTROLLARE IL DIABETE 06 UN CORRETTO STILE DI VITA 08 DALLA NASCITA DEL BAMBINO IN POI 10 DEFINIZIONE
DettagliImpara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete
Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliD Non presenta complicanze D Presenta le seguenti complicanze:
l Patenti Gruppo 1 - Paziente diabetico data~~ Si certifica che il/la Sig./Sig.ra nato/a il / / è affetto/a da iabete Mellito Tipo dal TERAPIA attuale: nutrizionale insulina altro ipoglicemizzanti orali
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliPiano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE
Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON DIABETE MELLITO TIPO II Versione III Maggio 2013 1 FASE
DettagliMaria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola Saccò, Carlo Percudani Ambulatorio Diabetologico di Colorno, DCP AUSL di Parma
Educazione terapeutica strutturata nel diabete tipo 2. L'esperienza dell'ambulatorio infermieristico del Team diabetologico del Polo Sanitario di Colorno Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola
DettagliDa quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.
LA CONTA DEI CARBOIDRATI (CHO) La conta dei CHO è un metodo consigliabile a tutti i pz diabetici di tipo 1 e 2. E particolarmente utile per i pz in terapia insulinica (multiiniettiva o con il microinfusore)
DettagliPossibili benefici dell uso dell Ambulatory Glucose Profile (AGP) in paziente diabetico tipo 1 complicato
Possibili benefici dell uso dell Ambulatory Glucose Profile (AGP) in paziente diabetico tipo 1 complicato Valeria Grancini, Emanuela Orsi Servizio di Diabetologia e Malattie Metaboliche, UO Endocrinologia
DettagliExtra S.U.B.I.T.O. EXcercise TReatement Appropriate S.U.B.I.T.O.!
ROSSO START UP : TUTOR: Antonietta M. Scarpitta SALA PLENARIA (CONDULMER) AGLIALORO Alberto COSSU Marina DE RIU Stefano DI FRANCESCO Carmelo MONGE Luca STROLLO Felice BLU TUTOR: Paola Ponzani SALA DELLA
DettagliPercorso della gestione integrata della persona con diabete. Esigenze ed impegno del Medico di Medicina Generale P. Brasesco
Percorso della gestione integrata della persona con diabete di tipo 2 in Liguria Esigenze ed impegno del Medico di Medicina Generale P. Brasesco GLI STRUMENTI PER GESTIRE IL PAZIENTE CRONICO: ORGANIZZAZIONE
DettagliDDD*10.000 ab.p./die ASL BO METFORMINA 125,26 107,24 BIGUANIDI E SULFONAMIDI 110,83 121,01 ROSIGLITAZONE 0,89 2,28
Aspetti normativi della prescrizione dei nuovi Antidiabetici Orali Dott.Donato Zocchi MMG Confronto R.E.R.- A.USL BO prescrizioni I sem. 2007 GRUPPO TERAPEUTICO DDD*10.000 ab.p./die ASL BO DDD*10.000 ab.p./die
Dettagli1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliUn efficace controllo del diabete richiede che l andamento dei livelli degli zuccheri nel sangue (glicemia) siano strettamente seguiti nel tempo
Un efficace controllo del diabete richiede che l andamento dei livelli degli zuccheri nel sangue (glicemia) siano strettamente seguiti nel tempo Il monitoraggio Il principale strumento per monitorare l
DettagliProgrammazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni
Programmazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni Bonfadini S., Agosti B., Rocca L., Zarra E., Cimino A. UO Diabetologia,
DettagliCLASSIFICAZIONE del DIABETE
Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità
DettagliDott. Umberto Salinas
Gestione Integrata del Paziente Diabetico: sfide aperte e bisogni insoddisfatti Dott. Umberto Salinas Medico di Medicina Generale - Grottaglie Il Diabete nel mondo: un crescente. 2003: 194 milioni 2025:
DettagliSTENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco
STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle
DettagliDIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA
DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:
DettagliChe cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana
Che cos è il Diabete Cause e conseguenze. Lilly Cos è il Diabete Il Diabete Mellito è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno
DettagliJama, 2001, 285(19):2486-2496
Sommariio esecutiivo delllle lliinee-guiida ATP-III per lla prevenziione delllle mallattiie coronariiche Jama, 2001, 285(19):2486-2496 FASE 1. DETERMINARE IL PROFILO LIPIDICO-LIPOPROTEICO NEL SOGGETTO
DettagliEsperienza di sanità d iniziativa nell ASL 11 Empoli
1 Congresso Card Umbria 2011 Esperienza di sanità d iniziativa nell ASL 11 Empoli Dipartimento del Territorio U.O. OSST dott.ssa Loredana Lazzara Il Territorio dell ASL 11 2 Società della Salute 180 MMG
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
DettagliTerapie nel DM2 non. Reggio Emilia 2009
Terapie nel DM2 non Ipoglicemizzanti Reggio Emilia 2009 Ipertensione: obiettivi Il trattamento anti-ipertensivo nei pazienti con diabete ha come obiettivo il raggiungimento di valori di pressione sistolica
DettagliCAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana
Che cos è il Diabete CAUSE E CONSEGUENZE. Lilly Cos è il Diabete Il DIABETE MELLITO è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno
DettagliLa terapia del diabete in casa di riposo un anno dopo. Luisa Guglielmi Venerdì 30 marzo 2012
La terapia del diabete in casa di riposo un anno dopo Luisa Guglielmi Venerdì 30 marzo 2012 Premessa Eterogeneità della popolazione anziana diabetica Scarsi gli studi focalizzati sugli anziani fragili
DettagliPrevenzione e trattamento dell ipoglicemia. Dr.ssa P.Stefanoni
Prevenzione e trattamento dell ipoglicemia Dr.ssa P.Stefanoni Definizione Si parla di ipoglicemia quando la concentrazione ematica di glucosio è inferiore a 70 mg/dl AMD-SID, 2009-2010 L ipoglicemia è..
DettagliSomministrazione Insulina - Dossier INFAD. Diabete: Conoscerlo per gestirlo!
Somministrazione Insulina - Dossier INFAD Diabete: Conoscerlo per gestirlo! GENERALITA Secondo l ISS il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliIL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR
IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR Maria Chiara Rossi Dipartimento di Farmacologia Clinica ed Epidemiologia Centro Studi e Ricerche AMD Consorzio
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliAspetti generali del diabete mellito
Il diabete mellito Aspetti generali del diabete mellito Il diabete è una patologia caratterizzata da un innalzamento del glucosio ematico a digiuno, dovuto a una carenza relativa o assoluta di insulina.
DettagliDiabete e sanita d iniziativa Perugia 12/03/2014. Tiziano Scarponi Scuola Umbra Medicina Generale
Diabete e sanita d iniziativa Perugia 12/03/2014 Tiziano Scarponi Scuola Umbra Medicina Generale Medicina della complessita IL DIABETE MELLITO VA STUDIATO E GESTITO IN UN OTTICA COMPLESSA E SISTEMICA Medicina
DettagliMaria Antonietta Pellegrini SOC di Endocrinologia e Malattie metaboliche Azienda Ospedaliero/Universitaria Santa Maria della Misericordia Udine Coordinatore Nazionale Gruppo AMD Diabete nell Anziano Conflitto
DettagliPROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA
PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DIABETE L IMPORTANZA DEL PROBLEMA DEL DIABETICO ALLA GUIDA Con il termine diabete mellito viene descritto un disordine metabolico ad eziologia multipla caratterizzato
Dettagliuno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. "essenziale" "secondaria".
L ipertensione arteriosa, una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, si riscontra nel 20 percento della popolazione adulta ed è considerata uno dei maggiori problemi clinici del nostro
DettagliL alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB
L alimentazione nella ll disciplina di i li Bocce Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma Centro Tecnico Federale FIB Michelangelo Giampietro
DettagliIl diabete nell anziano e il rischio di. Claudio Marengo Marco Comoglio
Il diabete nell anziano e il rischio di disabilità Claudio Marengo Marco Comoglio SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@edizioniseed.it
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliI GRUPPI DI CURE PRIMARIE
I GRUPPI DI CURE PRIMARIE DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE ASL Pavia Dr. Guido FONTANA - Dr.ssa Simonetta NIERI Milano, 21 settembre 2011 GRUPPI DI CURE PRIMARIE Struttura Nel giugno 2004 nell ASL della provincia
DettagliSi certifica che il/la sig/ra nato/a il è affetto/a da Diabete Mellito di Tipo
Scheda informativa da compilarsi da parte dello specialista diabetologo DI STRUTTURA PUBBLICA O PRIVATA CONVENZIONATA ( con data non anteriore tre mesi ) Patenti di gruppo 1 Paziente diabetico Si certifica
DettagliUOC MEDICINA 2 - UOS DIABETOLOGIA UOCMEDICINA E CHIRURGIA ACCETTAZIONE URGENZA. Protocollo rispetto qualità della diagnosi secondo criterio APRO3
UOC MEDICINA 2 - UOS DIABETOLOGIA UOCMEDICINA E CHIRURGIA ACCETTAZIONE URGENZA Protocollo rispetto qualità della diagnosi secondo criterio APRO3 Diabete Il Diabete Mellito rappresenta uno dei problemi
DettagliPROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA
PROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA PRIMO REPORT ELABORAZIONE DATI NOVEMBRE 2007 dati aggregati DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE RAPPRESENTATA, PER SESSO
DettagliTu sei nel cuore di Fondo Est!
Tu sei nel cuore di Fondo Est! Prevenzione della Sindrome Metabolica 1 Fondo EST in collaborazione con Unisalute ti invita a partecipare alla campagna TU SEI NEL CUORE DI FONDO EST. Si tratta di uno screening
Dettagli