PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2015 /2016 SCUOLA DELL INFANZIA

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1 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2015 /2016 SCUOLA DELL INFANZIA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo 1

2 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA La scuola dell Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell infanzia e dell adolescenza e nei documenti dell Unione Europea La Scuola dell Infanzia progressivamente si è imposta, grazie anche alla professionalità dei docenti, come ambiente di natura specificamente pedagogica, configurandosi non solo come luogo di vita, ma anche come primo grado del sistema scolastico e come servizio educativo qualificato, a disposizione del bambino e delle sue esigenze formative. L ingresso nella Scuola dell Infanzia è il momento in cui la maggior parte dei bambini entra in contatto con un ambiente diverso da quello familiare, sia da un punto di vista relazionale che affettivo. Il bambino entra in contatto con nuove figure di adulti e coetanei con i quali può stabilire rapporti affettivi ed intraprendere percorsi formativi. Si tratta di un gran cambiamento che costituisce il trampolino di lancio verso nuove esperienze e traguardi. Compito della scuola è di accogliere i bambini rispettando e valorizzando le loro esperienze, predisponendo una situazione educativa motivante, nella quale ognuno possa sviluppare le proprie potenzialità attraverso : la maturazione dell identità l acquisizione dell autonomia lo sviluppo delle competenze e lo sviluppo della cittadinanza. La nostra scuola, facendo propri i contenuti fondamentali delle Indicazioni Nazionali per i piani person alizzati delle attività educative nelle scuole dell infanzia e rapportandosi alla situazione ambientale, socio-culturale e familiare di provenienza dei nostri alunni, promuoverà la formazione di: -Un bambino autonomo e sicuro di sé -Un bambino razionale e critico -Un bambino creativo -Un bambino che conosce la realtà circostante e interagisce con essa -Un bambino che riconosce le norme di comportamento e di relazione -Un bambino integrato nel gruppo e aperto all accettazione dell altro, alla cooperazione, alla condivisione. 2

3 STRUTTURA ORGANIZZATIVA E ORARIA La scuola dell Infanzia dell Istituto Comprensivo capoluogo Brogna di Polistena consta di due plessi, TRIESTE e VILLA MARIA Il plesso Trieste è costituito da n 02 sezioni eterogenee, con bambini di 3, 4, e 5 anni. Nel Plesso Villa Maria operano quattro sezioni eterogenee, con bambini di 3, 4 e 5 anni La scuola funziona per otto ore al giorno, escluso il Sabato, con il seguente orario: ore 8:00 entrata bambini; ore 16:00 uscita bambini. L organizzazione della scuola dell Infanzia vede la presenza di due insegnanti per sezione con turnazione settimanale, secondo il seguente orario: ore 8:00-13:00 / ore11:00-16:00, e di un insegnante di religione per un ora e mezza settimanale per ogni singola sezione. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA 08 :00-09:30: accoglienza, gioco libero a scelta; 09 :30-10:30: riordino dei giochi, appello, osservazione del tempo, calendario, lettura di storie, canzoncine, conversazioni. 10:30 11:45: attività didattiche in sezione o a sezioni aperte 11 :45-12 :00 pulizia personale per la preparazione al pranzo 12 :00-13:00 : pranzo 13 :00-13 :45 : giochi in aula o all aria aperta 13 :45-14 :45 : lettura fiaba, rilassamento con la musica,visione di DVD, attività di psicomotricità, attività di rinforzo 14 :45-16 :00 : attività ludiche con materiale strutturato e non; riordino, pulizia personale, uscita. La programmazione Didattica sarà strutturata in: ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Piano annuale di lavoro Piani personalizzati, distinti per età riferiti ai cinque campi d esperienza Unità d Apprendimento Queste ultime verranno programmate durante gli incontri mensili di adeguamento delle attività educativo didattiche, che si svolgeranno mensilmente alla fine dell orario scolastico dalle 16,00 alle 18,00. 3

4 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Il percorso educativo della scuola dell Infanzia dell Istituto Comprensivo Capoluogo BROGNA si sviluppa attraverso una progettazione curricolare, così come delineato dalle Indicazioni Nazionali. Il curricolo predisposto da noi docenti si articola attraverso i campi d esperienza e si fonda sul rispetto delle finalità e il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze indicati nei campi d esperienza: -I l sé e l altro -Il corpo e il movimento -Immagini, suoni, colori -I discorsi e le parole -La conoscenza del mondo 4

5 IL SÉ E L ALTRO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con gli adulti e bambini. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizione della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altri. Riflette, si confronta,discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazione di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Rafforzare l autonomia e la stima di sé, l identità. Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che li circonda. Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni)e quella di altri bambini (vicini e lontani) per confrontare le diverse situazioni anche sul piano del loro dover essere. Conoscere la propria storia personale e familiare. Sviluppare il senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità. Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene e male. Prendere consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri. Relazionarsi e confrontarsi e con i coetanei e adulti considerando che esistono punti di vista diversi. Lavorare in gruppo progettando e confrontando ipotesi e procedure. Comprendere chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti. 5

6 IL CORPO E IL MOVIMENTO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé,di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Conoscere il proprio corpo, le differenze sessuali. Conoscere le diverse parti del corpo e rappresentarlo in situazione di stasi e di movimento; maturare competenze di motricità fine e globale Conseguire pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Raggiungere una buona autonomia nell alimentarsi e nel vestirsi. Muoversi con destrezza nello spazio, nei giochi di movimento individuali e di gruppo; controllare e coordinare i movimenti degli arti e, quanto possibile la lateralità rispettare le regole. Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da solo e in gruppo, esprimendosi in base a suoni,rumori, musica, indicazioni ecc. Controllare l affettività e le emozioni in maniera adeguata all età rielaborandola attraverso il corpo e il movimento. Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. 6

7 IMMAGINI,SUONI,COLORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo ed oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO -Riconoscere testi della letteratura per l infanzia letti da adulti o visti attraverso i mass media (dal computer alla tv). -Comunicare, esprimere emozioni, raccontare utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. - Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e di drammatizzazione. - Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e utilizzare diverse tecniche espressive. Esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con creatività. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizione della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altri. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. 7

8 Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazione di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. 8

9 I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE - Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. -Esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora esperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sviluppare la padronanza d uso della lingua italiana, arricchire il proprio lessico. Sviluppare fiducia e motivazione nell esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Raccontare, inventare, ascoltare e comprende le narrazioni e la lettura di storie, fiabe, racconti; dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare. Usare il linguaggio per progettare le attività e definirne le regole. Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi Campi di Esperienza. Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. Memorizzare filastrocche, poesie, inventare rime, gioca con la lingua per riflettere sulle sue strutture, inventa drammatizzazioni. 9

10 LA CONOSCENZA DEL MONDO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE - Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle, esegue misurazione usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata, della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi: colore, forma, grandezza ecc. Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; compiere misurazioni mediante semplici strumenti, utilizzare semplici simboli per registrare. Localizzare e collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone. - Eseguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali e/o non verbali - Orientasi nel tempo della vita quotidiana. -Riferire eventi del passato recente dimostrare consapevolezza della loro collocazione temporale; registrare regolarità e cicli temporali. -Cogliere le trasformazioni naturali. -Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. -Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorare e scoprire funzioni e possibili soluzioni; esplorare, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni. -Toccare, guardare, ascoltare,fiutare, assaggiare qualcosa e riconoscere che cosa ha toccato, visto, udito odorato, gustato, ricercando la proprietà dei termini 10

11 METODOLOGIA Il percorso educativo della Scuola dell Infanzia, parte sin dai primi giorni dell anno scolastico quando tutto il gruppo docente si ritrova a programmare il Piano Personalizzato delle Attività Educative progettato per Unità di Apprendimento. La scelta del metodo più idoneo è strettamente legata alla situazione nella quale ciascun bambino opera, per cui è intimamente connessa ai bambini. Inoltre il metodo che l insegnante adotterà sarà quello scaturente dall analisi dei seguenti fattori: rapporto fra educatore e bambino; materiale a disposizione; obiettivi da raggiungere; spazi interni ed esterni della sezione; tempi a disposizione; età sia omogenea che eterogenea. Il suddetto metodo prevede le seguenti fasi: 1 - Organizzazione dei gruppi: lavoro individuale (libero, guidato); lavoro a due (insegnante - bambino, bambino - bambino) lavoro a gruppi omogenei (impegnati nella stessa attività o in attività diverse) lavoro a gruppi eterogenei (libero, guidato) lavoro nel gruppo sezione (conversazione, drammatizzazione, manifestazioni e ricorrenze). 2 - Modalità di apprendimento tramite: attività libere attività per ricercare, scoprire e sperimentare attività per acquisire nuove conoscenze lavoro creativo ed immaginativo. 3 - Mezzi utilizzati da parte dell insegnante: stampati di ogni genere (libri, schede) mezzi visivi (fotografie e giornali) mezzi sonori (dischi, radio, registratori) mezzi audiovisivi (diapositive) materiale per la psicomotricità oggetti e giocattoli. 11

12 La metodologia, i mezzi e gli strumenti necessari per il raggiungimento degli obiettivi saranno scelti da ogni singola insegnante secondo le esigenze e la disponibilità del materiale. Per favorire un azione unitaria, comune ed incisiva i docenti propongono di : effettuare visite esplorative, con incontri ed attività all aperto organizzare lavori comuni ed attività di drammatizzazione Attuare progetti Essa si effettuerà in: Forma individuale: ogni insegnante attraverso VERIFICA e VALUTAZIONE l osservazione costante valuterà il grado di maturazione delle competenze raggiunte dal singolo; Forma collegiale : durante i consigli periodici di sezione, ed intersezione i singoli docenti, esporranno le proprie esperienze ed i problemi rilevati in corso di attuazione delle attività proposte al fine di verificare se è opportuno adottare modalità specifiche di intervento,o, di integrare o modificare la programmazione didattica. Periodicamente, ogni bimestre, si procederà ad una verifica per rilevare l andamento complessivo della sezione. Verranno utilizzate delle apposite schede di osservazioni predisposte dai docenti, nelle quali si registrerà la maturazione delle competenze acquisite da ogni singolo bambino. La verifica sarà: iniziale, intermedia, finale. Alla fine del percorso didattico del bambino, sarà compilata una scheda di valutazione dei traguardi di sviluppo delle competenze per il passaggio alla scuola primaria. La legenda adottata sarà la seguente: = COMPETENZA PIENAMENTE ACQUISITA = COMPETENZA PARZIALMENTE ACQUISITA = COMPETENZA NON ACQUISITA 12

13 RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA La famiglia è il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. La scuola dell Infanzia offre la propria azione formativa ponendosi in continuità con le famiglie attraverso : Incontri individuali Assemblee di sezioni e di plesso Consigli di intersezioni Feste a scuola. ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ALUNNI Uno dei punti fondamentali su cui si focalizza l attività della nostra scuola riguarderà l accoglienza e l integrazione dei bambini nell istituzione scolastica, Il bambino all ingresso nella scuola dell Infanzia è portatore di una storia personale, di esperienze, di propri stili cognitivi e di apprendimento, di propri ritmi e di tempi di sviluppo. Pertanto, il primo periodo di scuola sarà quello di rendere meno traumatico il distacco dei piccoli dalla famiglia. A tal proposito sarà predisposto un ambiente affinché il bambino (di ogni fascia di età) sia il vero protagonista della vita scolastica, il costruttore della propria personalità e dei propri apprendimenti. Un ambiente sereno e gioioso in cui è piacevole ritrovarsi in un clima giusto per giocare ed imparare insieme, fondamentale per la qualità del percorso educativo. CONTINUITA EDUCATIVA La continuità educativa nasce dall esigenza di garantire ad ogni individuo un percorso educativo unitario, senza soluzione di continuità, nel rispetto delle caratteristiche evolutive del bambino. In essa si riconosce oggi uno dei fattori essenziali della formazione educativa, sia dal punto di vista individuale, che da quello sociale, infatti la continuità è una condizione dell efficacia dell azione educativa e della produttività del sistema scolastico. Affinché possa essere assicurata la continuità educativa, i docenti della scuola dell Infanzia ritengono opportuno realizzare incontri periodi ci con i docenti della scuola primaria per lo scambio di: esperienze metodologiche conoscenza reciproca delle programmazioni e quanto altro possa essere funzionale a tal fine. Inoltre si favoriranno momenti con forme di compartecipazione fra gli alunni delle classi iniziali della scuola primaria ed i bambini delle sezioni terminali della scuola dell infanzia. 13

14 VISITE GUIDATE Nel corso dell anno scolastico i due plessi organizzeranno delle uscite didattiche nel territorio e una visita guidata in una fattoria didattica fuori dal territorio. All uscita parteciperanno i bambini accompagnati dalle insegnanti. ATTIVITA COMUNI (FESTE) In occasione delle feste tradizionali (Natale, Carnevale, Pasqua) e in concomitanza ad eventi particolari (festa dell accoglienza, dei nonni, della mamma, fine dell anno, conclusione di progetti.), verranno organizzate delle attività di plesso a sezioni aperte. 14

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