Scheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
|
|
- Veronica Frigerio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scheda 6 Produzione: Macchina: FILM ESTRUSIONE PER FILM Scopo della lavorazione La macchina di estrusione per film serve per ottenere il film (pellicola) direttamente dal materiale plastico in granuli. I granuli di polietilene (PE), polipropilene (PP) o polivinilcloruro (PVC) vengono portati alla temperatura di plastificazione mediante riscaldamento ed estrusi attraverso una filiera per ottenere un tubolare di materiale plastico. Dopo il suo raffreddamento il film viene avvolto in bobine direttamente sotto forma di tubolare oppure viene tagliato in strisce di varia larghezza. Descrizione della macchina La macchina di estrusione per film (figura 1) è costituita dalle seguenti parti principali: tramoggia, per il caricamento del materiale plastico in granuli che arriva, mediante sistema pneumatico di trasporto, direttamente dai silos di stoccaggio oppure manualmente dai sacchi; camera di plastificazione, costituita da una vite di estrusione posta all interno di un cilindro riscaldato esternamente da resistenze elettriche, che, con la sua rotazione, spinge, comprime, fonde e omogeneizza il materiale plastico in granuli. La temperatura raggiunta varia da 160 C a 250 C a seconda del tipo di materiale impiegato; filtro, per la rimozione delle impurità presenti nel materiale plastico fuso; filiera. Elemento in acciaio inox composto da una parte interna fissa di forma circolare e da una parte esterna cilindrica munita di viti per la regolazione, in modo da garantire la perfetta coassialità dei due elementi. Il tutto può essere messo in rotazione per distribuire uniformemente su tutta la superficie eventuali errori di spessore del film, al fine di ottenere una bobina regolare. Il film ottenuto viene stirato per ottenere lo spessore desiderato, gonfiandolo con aria compressa o mediante ventilatori ad alta pressione; colonna di guida, alta fino a 10 m, serve come sostegno al tubolare plastico per consentire un raffreddamento ottimale; gruppo di traino, posto sulla sommità della struttura, è costituito da una coppia di cilindri in acciaiogomma, che schiaccia e tira il tubolare. trattamento corona, per eseguire Figura 1 - Macchina di estrusione per film 48
2 l ossidazione della superficie del film per permettere l ancoraggio delle successive lavorazioni (stampa o altro). Il trattamento è ottenuto mediante scariche elettriche ad alta frequenza con una differenza di potenziale di volt oppure tramite bruciatori a fiamma libera; gruppo di traino, costituito da una coppia di cilindri in acciaio-gomma, che tira il tubolare; zona di taglio, mediante lame fisse che tagliano il tubolare in strisce di varia larghezza; ribobinatore, costituito da un cilindro a pressione che fa arrotolare il film sopra un mandrino di cartone o di plastica. Rischi specifici della macchina Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI. Rischi legati a pericoli di natura meccanica Impigliamento e trascinamento dovuti agli organi di trasmissione. Schiacciamento e cesoiamento dovuti alla rotazione della vite di estrusione. Impigliamento e trascinamento fra il film e i cilindri in rotazione. Taglio per contatto con le lame. 49
3 Trascinamento con eventuale intrappolamento dovuto ai cilindri accoppiati dei gruppi di traino e al cilindro del ribobinatore. Rischi legati a pericoli di natura elettrica Elettrocuzione dovuta all alta tensione all interno della zona trattamento corona. 50
4 Rischi legati a pericoli di natura termica Bruciature per contatto con parti a temperature ustionanti della camera di plastificazione e della filiera. Rischi legati a pericoli per l utilizzo di sostanze chimiche Esposizione a vapori nocivi emessi durante il riscaldamento e la plastificazione del PVC (polivinilcloruro). Altri rischi Rumore Polveri Incendio 51
5 Requisiti specifici di sicurezza Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza appropriati per la macchina di estrusione per film. Requisiti legati a pericoli di natura meccanica In base alle norme di sicurezza: deve essere impedito l accesso a tutti i punti pericolosi della zona di alimentazione (anche con l installazione di una rete alla base della tramoggia); si devono prevedere protezioni fisse o l isolamento delle parti dell unità di plastificazione quando la temperatura massima di servizio può essere maggiore di 80 C. Inoltre deve essere posta una targa per segnalare le parti calde della macchina. Requisiti legati a pericoli per l utilizzo di sostanze chimiche In base al D.P.R. 303/56 (art. 20: Difesa dell aria dagli inquinamenti con prodotti nocivi) devono essere installate, in corrispondenza delle zone di riscaldamento del PVC, bocchette per aspirazione localizzata il più vicino possibile alla zona di emissione dei vapori nocivi. Si fa presente che per tali macchine possono essere indicati altri e/o diversi requisiti di sicurezza e, pertanto, quanto riportato non è da intendersi né esaustivo né obbligatorio. Principali norme comportamentali dei lavoratori Il lavoratore deve porre la massima attenzione nell utilizzo delle macchine soprattutto durante le operazioni particolari quali pulizia e manutenzione, seguendo: le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti; le indicazioni presenti nel manuale di uso e manutenzione della macchina. In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri: avere cura della macchina e delle attrezzature di lavoro non apportare alle attrezzature modifiche di propria iniziativa non rimuovere o modificare le protezioni o i dispositivi di sicurezza senza l autorizzazione del preposto o del capo reparto utilizzare e avere cura dei DPI messi a disposizione dal datore di lavoro 52
6 STOP eseguire le operazioni di pulizia e manutenzione solo a macchina ferma segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente rilevato durante la propria attività In particolare risulta fondamentale da parte del lavoratore prestare la massima cautela: nelle operazioni di pulizia della camera di plastificazione e della filiera che devono essere eseguite a macchina calda (adottando anche appositi DPI); nelle operazioni di scarico dei rotoli di film in uscita della macchina e nella loro movimentazione. Principali casi di infortunio e malattia Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalle esperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori. L infortunio più comune è rappresentato da ferite da taglio dovute al contatto con le lame fisse della macchina durante le operazioni di pulizia o manutenzione, oppure all utilizzo di taglierini manuali. Le operazioni in corrispondenza della linea di estrusione possono determinare infortuni dovuti all impigliamento e al trascinamento degli indumenti tra il film e cilindri in rotazione presenti in varie zone lungo la linea durante il normale funzionamento e durante operazioni particolari quali eliminazione di difetti. Più gravi risultano gli infortuni dovuti al trascinamento o all intrappolamento degli arti superiori nelle coppie di cilindri a pressione (gruppi di traino e cilindro ribobinatore) che possono provocare anche danni permanenti. Altri infortuni sono costituiti da ustioni per contatto con superfici calde della macchina (camera di plastificazione e filiera) durante operazioni particolari quali pulizia o interventi dovuti a inconvenienti nella produzione. Infine sono da menzionare le lesioni agli arti superiori dovuti all impigliamento e al trascinamento negli organi di trasmissione durante le operazioni di manutenzione ordinaria della macchina. In presenza di protezioni fisse è opportuno che, quando vengono smontate, l addetto apponga sul quadro di comando un apposito cartello Attenzione macchina in manutenzione, per evitare l avviamento della macchina da parte di altri addetti. ATTENZIONE macchina in manutenzione 53
ESTRUSIONE E SOFFIAGGIO
Scheda 4 Produzione: Macchina: OGGETTI ESTRUSIONE E SOFFIAGGIO Scopo della lavorazione L estrusione e soffiaggio è una tecnica per la produzione di oggetti cavi in plastica (flaconi, bottiglie, ecc.) che
DettagliL ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)
Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,
DettagliLavorazione: ACCOPPIATURA
Scheda 7 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: ACCOPPIATURA Scopo della lavorazione L accoppiatura è un processo che serve ad unire due tessuti; l accoppiato può successivamente subire
DettagliLavorazione: RESINATURA
Scheda 9 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: RESINATURA Scopo della lavorazione La resinatura o spalmatura diretta consiste nella deposizione di una resina acrilica o poliuretanica
DettagliLavorazione: SPALMATURA IN DMF
Scheda 4 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: SPALMATURA IN DMF Scopo della lavorazione La spalmatura, detta di tipo transfert, avviene in un apposita linea nella quale su un supporto
DettagliMacchina: EQUALIZZO. Scheda. Lavorazione: FINISSAGGIO. Lo scopo dell egualizzatura è quello
Scheda 24 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: EQUALIZZO Scopo della lavorazione Lo scopo dell egualizzatura è quello di uniformare l altezza della pezza in tutta la sua lunghezza. L effetto desiderato si
DettagliLavorazione: SPALMATURA IN PVC
Scheda 5 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: SPALMATURA IN PVC Scopo della lavorazione Il processo di spalmatura in PVC è analogo a quello in DMF (vedi scheda n. 4). L unica differenziazione
DettagliOperazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI
Scheda 5 Categoria: COMMERCIO PRODOTTI CHIMICI Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI Scopo dell operazione Le operazioni di miscelazione di sostanze chimiche vengono svolte per ottenere vari prodotti
DettagliMacchina: KD. Scheda. Lavorazione: FINISSAGGIO
Scheda 22 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: KD Scopo della lavorazione La lavorazione di KD o decatissaggio in autoclave sotto pressione, fa parte delle lavorazioni di decatissaggio in discontinuo. Gli
DettagliMacchina: VAPORIZZO. Scheda. Lavorazione: FINISSAGGIO. La lavorazione di vaporissaggio conferisce al tessuto la mano desiderata,
Scheda 18 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: VAPORIZZO Scopo della lavorazione La lavorazione di vaporissaggio conferisce al tessuto la mano desiderata, eliminando il lucido eccessivo dovuto alla calandratura
DettagliScheda. Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
Scheda 5 Lavorazione: Macchina: IMBOZZIMATURA IMBOZZIMATRICE Scopo della lavorazione L imbozzimatura viene effettuata dopo l orditura per preparare il filato di ordito alla successiva operazione di tessitura,
DettagliLavorazione: COAGULAZIONE
Scheda 6 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: COAGULAZIONE Scopo della lavorazione La coagulazione avviene in un apposita linea dove il tessuto, che costituirà il supporto finale, viene
DettagliLavorazione: AGUGLIATURA
Scheda 15 Tipo / Fase: TESSUTI NON TESSUTI / RIFINIZIONE Lavorazione: AGUGLIATURA Scopo della lavorazione L agugliatura è il processo con cui, mediante movimento verticale degli aghi, si conferisce compattezza
DettagliMacchina: RAMOSA. Scheda. Lavorazione: ASCIUGATURA. La ramosa è la macchina utilizzata prevalentemente per l asciugatura
Scheda 13 Lavorazione: ASCIUGATURA Macchina: RAMOSA Scopo della lavorazione La ramosa è la macchina utilizzata prevalentemente per l asciugatura in continuo del tessuto per mezzo di un flusso di aria calda.
DettagliLavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN ACQUA
Scheda 3 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PREPARAZIONE Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN ACQUA Scopo della lavorazione Nella fase di lavorazione preparazione mescole, eseguita in un apposita area o locale,
DettagliLavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN SOLVENTE
Scheda 1 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PREPARAZIONE Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN SOLVENTE Scopo della lavorazione Nella fase di lavorazione preparazione mescole, eseguita in un apposito locale,
DettagliTESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE
Scheda 10 Tipo / Fase: Lavorazione: STAMPA TESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE Scopo della lavorazione La stampa è un processo in cui si conferisce al tessuto spalmato semilavorato una finitura superficiale
DettagliLavorazione: FLOCCATURA
Scheda 8 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: FLOCCATURA Scopo della lavorazione L operazione di floccatura serve per conferire al tessuto un aspetto vellutato o scamosciato. Questo
DettagliMacchina: LUCIDATRICE
Scheda 25 Lavorazione: FINISSAGGIO Macchina: LUCIDATRICE Scopo della lavorazione Descrizione della macchina Lo scopo della lucidatura è quello di conferire al tessuto un aspetto luminoso e brillante, nonché
DettagliOperazione: DOSAGGIO AUSILIARI
Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici
DettagliScheda 4. Scopo dell operazione. Rischi specifici della macchina
Scheda 4 Operazione: Macchina: FILATURA RING filatura Scopo dell operazione La filatura ha lo scopo di trasformare gli stoppini ottenuti dal banco a fusi, in filato, dando agli stessi uno stiro e una torsione
Dettagli24 Operazione: FILATURA
Scheda 24 Operazione: FILATURA Macchinario: RING filatura Scopo dell operazione La filatura ha lo scopo di trasformare gli stoppini ottenuti dal divisore dell assortimento in filato, dando agli stessi
DettagliScheda. Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
Scheda 8 Lavorazione: Macchina: TESSITURA TRADIZIONALE TELAIO Scopo della lavorazione Lo scopo della tessitura tradizionale è quello di ottenere dei tessuti caratterizzati da due elementi ordito (file
DettagliScheda. Scopo della lavorazione
Scheda 1 Lavorazione: Macchina: ROCCATURA ROCCATRICE Scopo della lavorazione L operazione di roccatura consiste nel trasferire (stracannare) il filato da una confezione di partenza ad una denominata rocca
DettagliScheda. Descrizione della macchina
Scheda 4 Lavorazione: Macchina: ALESATURA ALESATRICE Descrizione della macchina Le alesatrici sono macchine di grande precisione e flessibilità operativa, sulle quali possono essere eseguite varie operazioni
DettagliScheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1).
Scheda 5 Lavorazione: Macchina: FRESATURA FRESATRICE Descrizione della macchina Le frese sono macchine utensili destinate alla lavorazione di superfici piane, di scanalature a profilo semplice o complesso,
DettagliScheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
Scheda 7 Produzione: Macchina: FILM STAMPA FLESSOGRAFICA Scopo della lavorazione Con la stampa flessografica vengono depositati sul film di materiale plastico, mediante gruppi di stampa a cilindri, vari
DettagliScheda. Descrizione della macchina. materiali di diverso tipo (figura 1). Figura 1 Vista di insieme della troncatrice
Scheda 11 Lavorazione: Macchina: TAGLIO TRONCATRICE Descrizione della macchina La troncatrice è impiegata per tagliare, mediante l abbassamento manuale di un disco dentato, materiali di diverso tipo (figura
DettagliScheda. Descrizione della macchina. La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici. caratterizzata da una
Scheda 7 Lavorazione: Macchina: STOZZATURA STOZZATRICE Descrizione della macchina La stozzatrice è una macchina usata per realizzare superfici interne a spigoli vivi, partendo da fori pre-eseguiti. È una
DettagliLavorazione: GOFFRATURA
Scheda 11 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE Lavorazione: GOFFRATURA Scopo della lavorazione La goffratura è una lavorazione di tipo meccanico che viene fatta su qualsiasi tipo di tessuto speciale.
DettagliLista di controllo MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE ALLEGATO 02 bis VALIDO PER: PUBBLICI ESERCIZI COMMERCIO AL DETTAGLIO - UFFICI ELENCO
DettagliIniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio:
I Sezione: Capitolo: INTRODUZIONE PREMESSA Iniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio: Pericolo Rischio fonte di possibili lesioni o danni alla salute; combinazione di probabilità
DettagliMacchina: CESOIA CESOIA A GHIGLIOTTINA
Pagina 1 di 7 Questa è la versione.html del file contenuto in http://www.sicurfad.it/strumenti/documenti/sicurfad910.pdf. G o o g l e crea automaticamente la versione.html dei documenti durante la scansione
Dettagli6.1 SEGA A NASTRO. Scheda. Descrizione della macchina
Scheda 6 Lavorazione: Macchina: TAGLIO SEGA PER METALLI Le seghe per metalli sono macchine che vengono utilizzate per il taglio a freddo di metalli che si trovano sotto forma di billette, barre, profilati,
DettagliMacchina: CESTOA PRESSIONE
Scheda 31 Lavorazione: TINTURA IN FILATO Macchina: CESTOA PRESSIONE Scopo della lavorazione La macchina per tintura cesto a pressione è utilizzata per la tintura delle rocche di filato che richiedono temperature
DettagliLista di controllo ALLEGATO 02 MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo ALLEGATO 02 MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE Per ogni macchina/impianto/attrezzatura analizzare i singoli elementi riportati
DettagliCABINA DI VERNICIATURA CON ASPIRAZIONE DAL BASSO
Scheda 16 Lavorazione: Macchina: VERNICIATURA CABINE DI VERNICIATURA La verniciatura è una delle operazioni di finitura dei pezzi fra le più importanti del ciclo di lavorazione dell industria meccanica,
DettagliMACCHINE ED ATTREZZATURE
MACCHINE ED ATTREZZATURE Macchine ed attrezzature All interno degli ambienti di lavoro le macchine e attrezzature sono tra le principali fonti di rischio. Macchine ed attrezzature I fattori di rischio
DettagliDISPOSITIVI PER SALDATURA
Scheda 15 Lavorazione: Macchina: SALDATURA DISPOSITIVI PER SALDATURA La saldatura è un processo con il quale vengono realizzati accoppiamenti permanenti di due parti metalliche. È un procedimento che porta
DettagliSpsal Como 5 ASCIUGAMENTO
5 ASCIUGAMENTO I tessuti, tinti, devono essere sempre asciugati, prima di subire eventuali altre lavorazioni successive. Esistono, infatti, impianti essiccatoi specifici in falda o a cilindri: la maggior
DettagliCorso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO
Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO Normativa Si definisce: Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso
DettagliPIEGATURA E LAVORAZIONI ALLA PRESSA. Figura 1 Vista d insieme di una pressa piegatrice
Scheda 2 Lavorazione: Macchina: PIEGATURA E LAVORAZIONI ALLA PRESSA PRESSA Descrizione della macchina Le presse sono macchine che lavorano senza asportazione di truciolo ma per deformazione plastica: il
DettagliScheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante
S.P.S.A.L. Dir. Dott. Vito Liberati Scheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante Cosa non fare Quali sono i principali rischi Cosa fare Gli infortuni nell'impiego della fresatrice,
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliMacchina: JET. Scheda. Lavorazione: TINTURA IN PEZZA. La macchina per tintoria denominata jet è utilizzata in genere per la
Scheda 29 Lavorazione: TINTURA IN PEZZA Macchina: JET Scopo della lavorazione La macchina per tintoria denominata jet è utilizzata in genere per la tintura di fibre di poliestere e sintetiche che richiedono
DettagliLA SICUREZZA DELLE MACCHINE
LA SICUREZZA DELLE MACCHINE RESPONSABILITA DEL COSTRUTTORE Il costruttore ha l obbligo di progettare e realizzare macchine sicure che rispettano le norme di sicurezza contenute nella DIRETTIVA MACCHINE
DettagliParte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione
Parte 1 Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione 1 XXXXXXXXXX Nella nostra azienda sono presenti le seguenti attrezzature: XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX
DettagliEiettore SCPi. Istruzioni per la manutenzione IT /19
Eiettore SCPi Istruzioni per la manutenzione WWW.SCHMALZ.COM IT 30.30.01.02074 00 06/19 Informazioni importanti Editore J. Schmalz GmbH, 06/19 La presente pubblicazione è protetta dai diritti d autore.
DettagliACCOPPIATRICE SOLVENTLESS MODELLO VEA ENTRY TIGHT 650
Dati tecnici Larghezza max. film: 660 mm Larghezza max. di spalmatura: 640 mm Larghezza min. film: 300 mm Diametro max. bobine svolgimento: 800 mm Diametro max. bobine avvolgimento: 800 mm Diametro anime:
DettagliLINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA
LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE DELL OFFICINA MECCANICA Il Presente documento ha lo scopo di riassumere alcune linee guida relative all utilizzo delle apparecchiature presenti nell Officina
DettagliScheda 2. Scopo dell operazione. Descrizione della macchina
Scheda 2 Operazione: Macchina: PETTINATURA PETTINATRICE preparazione Scopo dell operazione La pettinatrice (figura 1) è la macchina principale del ciclo pettinato. Infatti questo ciclo di lavorazione della
DettagliMisure generali di tutela e delega di funzioni
Norrmatti iva dii Rifferri imentto DD... llggss l nn...8811//22000088 Il D. lgs n. 81/2008 del 9 aprile 2008 (nuovo TSUL ) si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie
DettagliSCHEDE RIEPILOGATIVE
SCHEDE RIEPILOGATIVE DEI RISCHI PER LA SALUTE NELLE FASI DEL CICLO PRODUTTIVO DEL SETTORE ABBIGLIAMENTO: CONFEZIONE Le schede riepilogative che qui vengono riportate vogliono essere uno sintetico strumento
DettagliOLIVETO E FRANTOIO: LUOGHI DI LAVORAZIONE E FONTI DI RISCHIO
OLIVETO E FRANTOIO: LUOGHI DI LAVORAZIONE E FONTI DI RISCHIO Uso di scale portatili Impiego di attrezzi taglienti e pungenti Impiego di motosega tranciatura; taglio o troncamento; puntura o perforazione.
DettagliRISCHIO MECCANICO GENERALE
GENERALE Tra i rischi a cui sono esposti i lavoratori, durante il lavoro, ci sono quelli di tipo meccanico che interessano molti settori produttivi. Infatti il rischio meccanico risulta facilmente associabile
DettagliÈ la combinazione fra le probabilità che si verifichi un incidente e la gravità dei danni che questo può comportare.
I Sezione: INTRODUZIONE Capitolo: PREMESSA Prima di tutto spieghiamo che cosa intendiamo con i termini incidente, pericolo e rischio. Incidente Pericolo Rischio È un avvenimento negativo che provoca lesioni
Dettagli12 Operazione: PULITURA CON ARIA COMPRESSA
Scheda 12 Operazione: PULITURA CON ARIA COMPRESSA Macchinario: ASSORTIMENTO DI CARDATURA cardatura Scopo dell operazione La pulitura con aria compressa viene eseguita anche più volte al giorno, in funzione
Dettagli2.4.2 Trapano a colonna manuale D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 12717:2003
2.4.2 Trapano a colonna manuale D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 12717:2003 PERICOLO PROTEZIONE Macchina utensile per forare il metallo a freddo utilizzando un utensile da taglio rotante.
DettagliBARRE SALDANTI CIBRA per applicazione su impianti speciali
BARRE SALDANTI CIBRA per applicazione su impianti speciali L esperienza nella saldatura di film plastici maturata da Cibra in oltre 50 anni di fabbricazione di saldatrici per sacchi e sacchetti in plastica
DettagliDUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Servizio di Prevenzione e Protezione Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore
DettagliI rischi lavorativi RSPP ARPAT TOSCANA STEFANO GINI
I rischi lavorativi RSPP ARPAT TOSCANA STEFANO GINI RISCHIO E PERICOLO QUALE LA DIFFERENZA? Esempio: L utilizzo dell impianto elettrico PERICOLO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore
DettagliP A R T E V R E A T I REATO RIFERIMENTO SANZIONE
P A R T E V R E A T I REATI INERENTI L ATTIVITÀ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NON SOGGETTI ALLA PROCEDURA PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 19/12/1994 N.758 REATO RIFERIMENTO SANZIONE Falsità
DettagliTERMOREGOLAZIONE INDUSTRIALE
la TERMOREGOLAZIONE INDUSTRIALE COSA È La termoregolazione industriale è il procedimento preposto al controllo delle temperature coinvolte a vario titolo in un processo produttivo, ottenuto mediante trasferimento
Dettagliqualora fossero due, possono iniziare spazzola (figura 2).
Scheda 21 Operazione: MOLATURA SU BANCO A MOLARE Macchinario: ASSORTIMENTO DI CARDATURA cardatura Scopo dell operazione La finalità dell operazione è quella di pulire a fondo dalle impurità e arrotare
DettagliRISCHI FIGURA GENERALE MEZZI DI PROTEZIONE. 1. Elettrocuzione. 1. Lesioni e schiacciamenti ISTRUZIONI ALL'USO PER GLI ADDETTI. PG GU o.1.
Attrezzatura specifica Contenuti Titolo scheda N.ro scheda PIEGAFERRI GUIDA ALL USO IN SICUREZZA ISTRUZIONI ALL'USO PER GLI ADDETTI PG GU o.1.1 RISCHI 1. Elettrocuzione 1. Lesioni e schiacciamenti FIGURA
DettagliPUBBLICAZIONE DEI TITOLI E DEI RIFERIMENTI DELLE NORME ARMONIZZATE EUROPEE NELL'AMBITO DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE
17 maggio 2016 RF/lb PUBBLICAZIONE DEI TITOLI E DEI RIFERIMENTI DELLE NORME ARMONIZZATE EUROPEE NELL'AMBITO DELLA DIRETTIVA 2006/42/CE Or.smo Norma Titolo della norma Prima pubblicazione sulla GUCE CEN
DettagliDanno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.
Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza
DettagliSICUREZZA DEI VOLONTARI ADDETTI AL MAGAZZINO (Modulo previsto nel Corso per addetti al magazzino) A cura dei Volontari Formatori per la Sicurezza
SICUREZZA DEI VOLONTARI ADDETTI AL MAGAZZINO (Modulo previsto nel Corso per addetti al magazzino) A cura dei Volontari Formatori per la Sicurezza (Rev. Gennaio 2017) DI COSA PARLIAMO Riferimenti Normativi
DettagliIstruzioni per la sicurezza ELCUT BTA, BTB Sistema di taglio a nastro
ELCUT BTA, BTB Sistema di taglio a nastro IT 1. Documentazione 2 2. Impiego conforme alla destinazione 2 3. Gruppi di utenti 3 4. Spiegazione dei simboli 3 5. Istruzioni per la sicurezza 4 SHS--251087-IT-01
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro
Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 2 Occhiali per la protezione degli occhi contro schizzi di liquidi, polveri, gas e metalli
DettagliContratto di appalto o d opera del n.. DOCUMENTO DI INFORMAZIONE PER
ALLEGATO 2 Contratto di appalto o d opera del n.. 1 DOCUMENTO DI INFORMAZIONE PER Pag. 1/15 - Ente: COMUNE DI CANTELLO - Anno: 2019 - Numero: 2127 - Tipo: A - Data: 27.02.2019 - Categoria: 7 - Classe:
DettagliCALANDRE. A due rulli orizzontali e verticali A tre rulli orizzontali e verticali CNC
CALANDRE Tipologia: A due rulli orizzontali e verticali A tre rulli orizzontali e verticali CNC Norme di riferimento UNI 10359/97 Calandre curvatrici - Verifiche geometriche UNI EN 294/93 e 349/94 distanze
DettagliRE0 FASCE RISCALDANTI A UGELLO
RE0 FASCE RISCALDANTI A UGELLO Adatti quando gli spazi disponibili fra ugello e stampo sono molto ridotti, come negli stampi, presse ed iniettori a camera calda. Impiegato sulle macchine per la lavorazione
DettagliScheda 1. Scopo dell operazione
Scheda 1 Operazione: Macchina: MESCOLA DEI NASTRI INTERSECTING preparazione Scopo dell operazione L intersecting (figura 1) è la macchina più utilizzata nel ciclo produttivo della lana pettinata, poiché
DettagliFRESATRICI. Pericoli. Tipologia:
FRESATRICI Tipologia: A ciclo automatico (tutte le operazioni seguono un ciclo prestabilito) A ciclo semiautomatico (il carico e lo scarico sono manuali) Manuale (cicli su comando diretto dell operatore)
Dettagli2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005
2.4.9 Cesoia a Ghigliottina D. Lgs. 81/08 All. V e VI, DPR 459/96 All. I, UNI EN 13985:2005 PERICOLO PROTEZIONE Macchina composta da una lama fissa ed una mobile per il taglio a freddo di lamiere metalliche
DettagliTAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Provincia di Treviso IL PROBLEMA
Argomento: TAVOLO TECNICO DEL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE Protezione della macchina per il rivestimento di profili di legno nelle fasi di produzione e registrazione. Ver 1.6 del 06/06/2017 Parole chiave:
DettagliSIMPLEX BIG 1B LAVAMETALLI A CESTO ROTANTE CON PLC E TOUCHSCREEN EQUIPAGGIAMENTO SIMPLEX 100/120 BIG 1B
SIMPLEX BIG 1B LAVAMETALLI A CESTO ROTANTE CON PLC E TOUCHSCREEN Simplex Big è un impianto che permette il lavaggio automatico di particolari meccanici di medie e grandi dimensioni. Il lavaggio viene eseguito
DettagliFRESATRICE. Rischi nell asportare i trucioli di lavorazione durante il moto.
FRESATRICE La fresatrice è una macchina che opera per asportazione di truciolo, il moto di taglio è dato dall utensile a taglienti multipli denominato fresa, mentre il moto di avanzamento è posseduto dalla
DettagliPROVINCIA DI REGGIO EMILIA DUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008
Data:23/12/2009 Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di
DettagliProcedura utilizzo laser di potenza e check list
Procedura utilizzo laser di potenza e check list Scopo e campo di applicazione Lo scopo di questa procedura è di permettere l individuazione e il controllo del rischio associato ai sistemi laser di classe
DettagliNEWS LETTER. Made by Labtech Engineering Co., Le più piccole linee al mondo per processare polimeri Le serie Ultra Micro
NEWS LETTER 1-2019 Linea Le più piccole linee al mondo per processare polimeri Le serie Ultra Micro Linea per film in foglia di granulazione con estrusore mono vite Linea per film in bolla Linea per film
DettagliProgetto di ricerca ISPESL B15a/DOC/03 LISTA DI CONTROLLO PRODUZIONE SANITARI
Progetto di ricerca ISPESL B15a/DOC/03 LISTA DI CONTROLLO PRODUZIONE SANITARI La lista indaga le singole postazioni in un primo approccio generale per evidenziare l'esistenza di un rischio infortunistico
DettagliDUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza. Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA.
Da Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di elaborare un
Dettagli- Prescrizioni e Limitazioni - Gestione del servizio pulizie negli ambienti a rischio.
Documento di valutazione dei Rischi da interferenza Art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Impresa/ Affidatario: con sede in Via.. Oggetto dell affidamento: Appalto per servizi di pulizia, compresi i materiali
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Meccanici generali protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale
DettagliLUOGHI DI LAVORO. Manuale operativo
LUOGHI DI LAVORO Manuale operativo INTRODUZIONE In tutti i luoghi di lavoro, dall ufficio alla fonderia, possiamo riscontrare situazioni di pericolo che possono provocare danni e infortuni a volte anche
DettagliTITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81
Note all Art. 77 Richiami all Art. 77: - Art. 78, co. 1 - Art. 79, co. 1 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 1. In ottemperanza a quanto previsto dall articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.)
Allegato 2 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTEFERENTI (D.U.V.R.I.) GARA: SERVIZI DI PULIZIA E DI LAVANDERIA DELLA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CODICE C.I.G. 40202639F8 1. OGGETTO DELLA
DettagliALLEGATOB alla Dgr n del 08 agosto 2008 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2401 del 08 agosto 2008 pag. 1/5 1) Valutazione dei Rischi 2) Redazione Documento di cui agli Art. 17 e 28 del D.Lgs n. 81/2008 3) Designazione Responsabile
DettagliDUVRI Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza. Rif. Art. 26, comma 3, D.Lgs. 81/2008 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA.
Da Premessa L affidamento di lavori a fornitori esterni all azienda attraverso contratti d appalto e/o d opera comporta l obbligo per il datore di lavoro, qualora vi siano interferenze, di elaborare un
DettagliTRAPANI. A colonna Radiali. Tipologia:
TRAPANI Tipologia: A colonna Radiali Norme di riferimento UNI EN 294/93 e 349/94 distanze di sicurezza UNI EN 953/00 ripari di protezione UNI EN 1088/97 interblocchi di sicurezza CEI EN 60204-1 equipaggiamento
DettagliCITTÀ DI LAMEZIA TERME Settore entrate comunali
CITTÀ DI LAMEZIA TERME Settore entrate comunali DUVRI (Documento di Valutazione dei rischi) ai sensi dell'art. 7 comma 3 del D. Lgs n. 626/94, come novellato con legge n. 123/2007 COMMITTENTE: COMUNE DI
DettagliPROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO
INAIL BANDO ISI 2016 Il bando INAIL ISI 2016 ha l obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro DESTINATARI I soggetti destinatari
DettagliCORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO
CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ASL AZIENDA SANITARIA LOCALE PROVINCIA DI BERGAMO Dott. Sergio Piazzolla Medico del Lavoro S.P.S.A.L. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA
DettagliDISPOSIZIONI DI SICUREZZA PER L ACCESSO ALL IMPIANTO DI SELEZIONE DI MORARO LOC. GESIMIS 3
DISPOSIZIONI DI SICUREZZA PER L ACCESSO ALL IMPIANTO DI SELEZIONE DI MORARO LOC. GESIMIS 3 ALLEGATO F2 Il D.Lgs 81/08 e s.m.i. prescrive, per tutti i settori di attività pubblici e privati, l adozione
Dettagli