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1 Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile, Minibasket, Scuola Comitato Regionale Sicilia Comitato Provinciale Siracusa Clinic Regionale Minibasket Nel trolley dell Istruttore Siracusa Marzo 2009 Carmelo Minnella Da Easy Basket a Minibasket Categoria Scoiattoli Se dovessi descrivere con una sola parola quello che suscita in me il minibasket direi immediatamente EMOZIONE. L emozione di stare con i bambini e condividere il loro entusiasmo e la loro voglia di divertirsi, mentre insieme palleggiano, passano e tirano a canestro. Grazie al minibasket ho imparato ad osservare il mondo con gli occhi dei bambini ed è stato amore a prima vista. Fatelo anche Voi!!!

2 Easy Basket è il gioco che facilita il primo approccio motorio del bambino (alunno) che, in palestra, comincia a rapportarsi con i canestri, le linee del campo, il pallone, i compagni. L Insegnante accompagnerà il bambino, con giochi e progressioni didattiche adeguate, nel suo percorso di apprendimento motorio che lo condurrà al Minibasket. Il passaggio da Easy a Mini è naturale, progressivo e non predeterminato (dipende dai processi personali di apprendimento). L Insegnante deve fare in modo che tutti i bambini arrivino a sviluppare un percorso motorio che li renda autonomi e capaci di giocare a Minibasket.

3 IPOTESI DI LEZIONE SU UN GRUPPO DI ALUNNI DELLA CLASSE 3^ ELEMENTARE (NATI 2000), FINE ANNO SCOLASTICO. OBIETTIVI: capacità di arrestarsi, palleggio, (eliminazione della regola del doppio palleggio), collaborazione, prime scelte di gioco. ATTIVAZIONE - Tutti i bambini (sono alla guida di una bella macchina) si muovono liberamente senza palla per il campo, facendo attenzione a mantenere una certa distanza dagli altri compagni (3-4-5 passi a seconda del numero di bambini in campo e delle dimensioni dello stesso), al segnale dell Insegnante (I) si fermano immediatamente sul posto (I verifica se al proprio segnale i bambini si arrestano subito e/o rispettano le distanze). Al via i bambini riprendono a correre liberamente per il campo. - Uguale al precedente, ma dopo il segnale di arresto di I, al nuovo segnale di ripartenza, si esegue un salto sul posto a 180 e si riprende a correre nella direzione opposta a quella di provenienza. - Gioco del semaforo. Uguale al precedente, ma l Insegnante, anziché utilizzare un segnale sonoro (stop, fischio, ecc.) alza di volta in volta tre coni di colore verde, arancio e rosso (sviluppo analizzatori visivi) alla cui vista i bambini dovranno reagire accelerando (se I alza il birillo verde), rallentando (se I alza il birillo arancio) e fermandosi (se I alza il birillo rosso). - Gli stessi giochi che precedono possono essere eseguiti riducendo gli spazi e/o dividendo i bambini negli spazi (metà campo; ¼ di campo, ecc.) Clinic Regionale Minibasket Nel Trolley dell Istruttore, Siracusa marzo 2009

4 FRENA! A coppie, senza palla, 1 avanti, 1 dietro (siamo sempre a bordo delle nostre belle macchine). Il bambino della coppia che è davanti indica il senso di marcia correndo liberamente per il campo e stabilisce la velocità (può, a suo piacimento, accelerare, rallentare, andare in retromarcia), chi è dietro deve seguirlo mantenendo un passo di distanza. Al segnale di STOP dell Insegnante il primo della coppia si arresta immediatamente, chi sta dietro deve frenare senza urtare la macchina che lo precede. Obiettivo: evitare i tamponamenti che chi sta davanti deve cercare di provocare. FRENA + Cambio. Uguale al precedente ma, al CAMBIO pronunciato dall Insegnante i ruoli si invertono, chi stava dietro si gira e stabilisce il senso di marcia, chi stava avanti deve immediatamente mettersi dietro al nuovo conducente. N.B.: tutti i giochi della fase di attivazione fin ora proposti possono essere eseguiti (magari più avanti del processo di apprendimento motorio) con un pallone per bambino. Sono stati proposti senza palla perché interessava focalizzare l attenzione sull obiettivo ARRESTO inteso come capacità di controllare il proprio corpo che, soprattutto in ottica difensiva, educa al rispetto della regola per cui occorre evitare il contatto fisico (nell Easy Basket ogni contatto dà diritto ad un punto più il possesso alla squadra avversaria). Gli stessi giochi eseguiti con la palla, possono spostare l attenzione anche su un altra regola Easy Basket (DOPPIO PALLEGGIO) e cominciare ad abbandonarla, per il progressivo passaggio al Minibasket. Ad esempio, sul gioco FRENA + cambio, ogni volta che l Insegnante chiama CAMBIO, inserire la regola che il palleggio va tenuto sempre aperto. Ancora, altro gioco per l eliminazione della regola del doppio palleggio: tutti con un pallone e un cinesino in testa (siamo sempre alla guida delle nostre belle auto), palleggiare liberamente per il campo (facendo sempre attenzione al rispetto degli spazi) e, poiché abbiamo una macchina decappottabile, il vento ci fa cadere il cappello. Riprendere il cappello (cinesino) senza fermare il palleggio. Seguendo la stessa progressione didattica, tenere il cinesino in una mano e palleggiare con l altra, al segnale dell Insegnante buttare il cinesino a terra e andare a riprenderlo senza fermare il palleggio.

5 Variante al gioco precedente può essere quella, una volta buttato a terra il cinesino, di andare a riprendere il cinesino di un altro compagno. Infine, se si vuole stimolare anche l utilizzo della mano sinistra, l Insegnante, nel gioco precedente e nella sua variante, inserisce la regola che prima di andare a riprendere il cinesino, sia il proprio che quello di altro compagno, devo cambiare mano e riprendere il cinesino con l altra mano. GARA CHE CONCLUDE LA FASE DI ATTIVAZIONE: FORMULA UNO (diagr. n. 1) Bambini, tutti con palla, divisi in due file a fondocampo, ciascuna fila rappresenta una squadra. I primi della fila partono, vanno a toccare i birilli posti a zig zag (palleggio sempre aperto, stimolare cambi di mano per facilitare il tocco dei vari birilli), passano dentro la porta posta all altezza della metà campo (altro cambio di mano), fare pit stop e cambio gomme (prendo la palla dentro il cerchio e poso la mia palla) e vado a tirare a canestro. Il compagno successivo della fila parte quando chi lo precede effettua il pit stop. Si torna percorrendo in palleggio la fascia centrale del campo. Vince la squadra che realizza per prima un certo numero di canestri (cominciare ad abbandonare la regola del punto se il pallone tocca il ferro senza entrare nel cesto per lasciare solo il valore al canestro realizzato). Diagramma n 1

6 FASE CENTRALE TOCCA E ATTACCA (diagramma n 2). A coppie, sulla linea laterale all altezza della metà campo, il primo senza palla e il secondo con palla. Il primo senza palla ( difensore) va a toccare il birillo che si trova vicino il cerchio della metà campo, nel frattempo il secondo bambino con pallaθ parte in palleggio verso il canestro, il difensore cerca di recuperare in difesa. Diagramma n 2 VARIANTE (diagramma n 3). Il secondo bambino con palla (Θ) segue il primo senza palla ( ) e, prima che raggiunga il birillo, lo tocca (col pallone o con le mani, lasciamo decidere i bambini) e parte verso il canestro, il difensore ( ) deve recuperare in difesa. Diagramma n 3

7 VARIANTE (diagramma n 4). Stavolta è il difensore (primo bambino senza palla ) che decide il canestro in cui difendere e, giunto al centro del campo corre a toccare uno dei due birilli. Il secondo bambino con palla (Θ) attacca dal lato deciso dal compagno che lo precede cercando di tirare prima del suo arrivo. Diagramma n 4 GIOCO DEL 5. Tre file di bambini, senza palla, sulla linea laterale, all altezza della metà campo, con di fronte, dalla parte opposta del campo, un cono per ogni fila (diagramma n. 5). Al via dell Insegnante partono i primi tre bambini (uno per fila) e corrono a toccare il cono, poi i due provenienti dalle linee laterali, usando lo spazio a disposizione, devono riuscire a darsi il 5 senza essere toccati dal bambino della fila centrale. Dopo aver giocato si cambia fila ruotando da sinistra verso destra. Diagramma n 5

8 VARIANTE: una delle due fila laterali con palla, il bambino cacciatore deve toccare solo chi ha la palla o rubarla (i due bambini delle file laterali se la possono passare, non dirlo, che lo scoprano pensandoci ). VARIANTE: come il precedente, ma i due bambini delle file laterali non si devono più dare il 5, ma fare canestro in quello più lontano rispetto alla fila con la palla. FASE FINALE 2 CONTRO 2, MA CHI ATTACCA E DIFENDE? Bambini divisi in 4 file come da diagramma n. 6, fila 1 con palla, file 2, 3 e 4 senza palla. Il bambino 1 tira e sfida il compagno 2: se segna attacca, se sbaglia difende e 2 attacca. 1 (se segna) o 2 (se 1 sbaglia il tiro) decide immediatamente se giocare con 3 o 4 (chi dei due bambini non viene scelto difende). Si gioca in continuità fino allo stop dell Insegnante. Le file ruotano da sinistra verso destra. Diagramma n 6

9 3 CONTRO 3, come il gioco precedente, aggiungendo le file di bambini n. 5 e 6 (diagramma n. 7). Si ruota come senza da sinistra verso destra. Diagramma n 7 Riflessione Metodologica: dallo sviluppo dei giochi e della progressione didattica appena proposta, l Insegnante può concretamente valutare se i bambini abbiano iniziato a comprendere i primi riferime nti di gioco (apertura veloce, cercare subito il proprio avversario in difesa, passaggio al compagno libero). Se, nella verifica del suo programma, l Insegnante si accorge che i giochi risultano essere ancora difficili per i suoi scoiattoli, può riprendere gli stessi giochi ma creando, oltre che situazioni iniziali di handicap per la difesa, anche dei giochi in cui permane comunque un sovrannumero degli attaccanti rispetto ai difensori. GIOCO FINALE: PASSA IL TESTIMONE E SEGNA PER PRIMA. 3 squadre (su tre file) a fondocampo, un pallone per fila, e tre bambini a metà campo in corrispondenza delle tre file (diagramma n. 8). Una delle squadre ha il potere, all inizio la fila centrale. I primi delle file a fondocampo iniziano a palleggiare sul posto (magari dentro un

10 cerchio o palleggiando dentro un cerchio) e quando lo decide il bambino della fila che ha il potere (esitazione sul posto, sprintare in palleggio, reagire velocemente alla partenza del compagno con il potere) corre a consegnare in palleggio il pallone al compagno posto nella fila di metà campo, il quale corre a tirare. Il punto viene assegnato alla squadra che segna per prima (continuare a rafforzare il valore del canestro realizzato), che conquista anche il momentaneo potere. I bambini che hanno effettuato il palleggio e consegnato il pallone si mettono a metà campo, quelli che hanno tirato raccolgono il pallone e tornano in coda alla f ila della propria squadra. Vince chi segna per prima un determinato numero di canestri. Diagramma n 8 Carmelo Minnella Clinic Regionale Minibasket Nel Trolley dell Istruttore, Siracusa marzo 2009

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