Yersinia enterocolitica: : patogenesi, epidemiologia e diagnostica
|
|
- Gregorio Bettini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Yersinia enterocolitica: : patogenesi, epidemiologia e diagnostica Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità
2 Il genere Yersinia appartiene alla famiglia delle Enterobacteriaceae Al genere Yersinia appartengono undici specie, tre delle quali sono patogene per l uomo e gli animali: Y. enterocolitica Y. pseudotuberculosis Y. pestis. Negli ultimi decenni Y. enterocolitica causa di numerosi casi di tossinfezione
3 Caratteristiche fisiche Y. enterocolitica è un coccobacillo Gram-negativo Mobile per flagelli peritrichi su tutta la superficie a C ma non a 37 C. Nutrizionalmente poco esigente, colonizza, si moltiplica e sopravvive su una grande varietà di substrati alimentari. La temperatura ottimale di crescita ècompresa tra 25 e 29 C ma è in grado di crescere anche a 4 C, a differenza della maggior parte dei batteri enterici.
4 Cresce in un range di ph compreso tra 4 e 10, con valore ottimale intorno a 7,6. Può sopravvivere fino a 24 ore a ph 3,6 o 10. Sopravvive in condizioni alcaline rispetto ad altri batteri Gram-negativi Tollera una concentrazione massima di NaCl del 5% e l inibizione causata da NaCl è strettamente legata alla temperatura di crescita
5 Biotipizzazionee Sierotipizzazione Test Biotipi 1A 1B biotipi Salicina (24h) Xilosio v Trealosio Sorbitolo Lipasi Esculina (24h) +/ Indolo + + v V-P (+) Nitrati Ornitina (+) Pyrazinamidasi Calcio dipendenza/auto-agglutinazione sono sempre positivi nei biotipi patogeni 76 sierotipi, classificati in base agli antigeni somatici (O) termoresistenti o più raramente agli antigeni flagellari (H) e fimbriali(k). Biotipo 1B Sierotipi O:8; O:4; O:13a; O:13b; O:18; O:20; O:21; O:9; O:5,27 2 O:9; O:5,27 3 O:1,2,3; O:5,27 4 O:3 5 O:2,3
6 Distribuzione dei sierotipi di Yersinia enterocolitica I ceppi di Y. enterocolitica sono distinti in due gruppi: ceppi strettamente adattati all uomo ceppi ambientali o non adattati O:3 e O:9. Raramente isolati dall ambiente; suino portatore cronico (contenuto intestinale, lingua, faringe) e serbatoio naturale del germe. O:8 isolato da acque di sorgenti e pozzo; alimenti lavati con acqua contaminata (vegetali); prodotti lattiero-caseari. Sierotipi non patogeni (non coinvolti in malattie umane o animali): acqua, suolo, vegetali e animali.
7 MANIFESTAZIONI CLINICHE Y. enterocolitica è un enteropatogeno dotato di spiccata attitudine invasiva. I sintomi della malattia compaiono dopo 1-7 giorni dall ingestione di alimenti contaminati e sono rappresentati: febbre, diarrea, dolori addominali nella forma gastroenterica, con incidenza stagionale essendo più frequente in autunno ed inverno. enterocolite acuta con diarrea acquosa ed emorragica che spesso, nei bambini di età maggiore ai 5 anni e negli adulti, evolve in un quadro clinico di pseudo-appendicite con segni di infiammazione dell ileo terminale e linfoadenite mesenterica.
8 La diffusione setticemica è rara, tuttavia è stata descritta in soggetti con elevata sideremia ed in pazienti immunodepressi; fra le conseguenze della setticemia si segnalano ascessi con focolaio in vari organi, lesioni cutanee e polmonari. Complicanze post-infettive di natura immunitaria (glomerulonefrite e miocardite) sono correlate al bio-sierotipo 1B/O:8.
9 Fattori di patogenicità Tropismo per il tessuto linfatico Ceppi patogeni sopravvivono e si moltiplicano nel tessuto linfatico portando all apoptosi i fagociti. YE necessita di numerosi fattori di virulenza che le premettono di: vmodulare la risposta immunitaria vinterferire con la fagocitosi vridurre l azione ossidativa dei leucociti vdistruggere i fagociti inducendone l apoptosi valterare la produzione delle citochine
10 Dal punto di vista molecolare i fattori di virulenza possono essere espressi da geni a localizzazione plasmidica o cromosomiale e permettono al batterio di eludere la sorveglianza immunitaria e quindi diffondere nei diversi tessuti dell ospite
11 Fattori di virulenza plasmidici Plasmide di virulenza: pyv presente nei ceppi realmente patogeni; codifica per numerose proteine presenti sulla parete esterna Yersinia adherence protein codificata dal gene yada: principale proteina (adesina) di membrana esterna che media l adesione del patogeno alle cellule della mucosa intestinale
12 Fattori di virulenza cromosomiali Invasina codificata dal gene inv: proteina di membrana, fattore invasivo principale che permette il legame con le celllule M dell ospite Proteina Ail codificata dal gene ail- Attachement Invasion Locus: fattore invasivo che permette colonizzazione e penetrazione dei linfonodi, del fegato e della milza Enterotossina codificata dal gene yst: enterotossina termostabile che facilita l invasione del batterio nei tessuti danneggiando l epitelio intestinale
13 Espressione fenotipica dei geni maggiormente coinvolti nella patogenicità Cattabiani, Ann. Fac. Med. Vet. 2002
14 Fattori di rischio La principale via di trasmissione di Y. enterocolitica per l uomo sembra essere legata al consumo di alimenti, in particolare prodotti a base di carne, latte e vegetali. Yersinia enterocolitica èampiamente diffusa in natura e si può rinvenire nell intestino di molti mammiferi, nel suolo e nell acqua. Il suino riveste un ruolo di primaria importanza nella diffusione di Yersinia enterocolitica
15 Alcuni studi infatti, hanno dimostrato che ceppi patogeni per l'uomo si rinvengono frequentemente anche nel suino. E stata evidenziata una correlazione tra l insorgenza della malattia ed il consumo di carne di maiale poco cotta. Oltre al ruolo predominante nella trasmissione della malattia degli alimenti ottenuti dalla macellazione del suino, sono state segnalate epidemie associate al consumo di: latte, vegetali, prodotti della pesca, acqua contaminata.
16 Misure di controllo Per evitare le infezioni sostenute da enterocolitica occorre: Yersinia evitare le contaminazioni del cibo, del latte e dell acqua durante tutte le fasi della filiera. applicare buone pratiche di lavorazione ovvero rispettare le norme igieniche basilari ed impedire contaminazioni crociate fra gli alimenti (per es. evitare il contatto fra cibo cotto e prodotti crudi, utilizzare utensili differenti o preventivamente sanitizzati nelle varie fasi di lavorazione del prodotto) utilizzare alte temperature per la cottura degli alimenti (per es. pasteurizzazione del latte).
17 EPIDEMIOLOGIA L'incidenza media annuale dell'infezione nella popolazione generale degli Stati Uniti èstata stimata di 0,9 casi/ , più frequente nella prima infanzia Focolai epidemici di tossinfezione da Y. enterocolitica
18
19
20
21 E' dunque quasi certo che la reale prevalenza dell'infezione umana in Italia sia sottostimata. Questa ipotesi è avvalorata da recenti segnalazioni nazionali di elevati tassi di isolamento di Y. enterocolitica nei suini La circolazione dei sierotipi patogeni appare ben delineata: Europa prevalgono i sierotipi O:3 e O:9 USA O:8, O:3 e O:5,27 Giappone O:5,27.
22 Specifiche tecniche per l armonizzazione delle indagini nazionali su Yersinia enterocolitica nei suini da macello EFSA Journal 2009; 7(11):1374 La direttiva 2003/99/CE (CE, 2003) sul monitoraggio delle zoonosi e degli agenti zoonotici ha istituito il sistema comunitario per il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle zoonosi. Il monitoraggio della yersiniosi è obbligatorio solo se la situazione epidemiologica all interno dello Stato membro lo richiede. La yersiniosi continua ad essere la terza zoonosi più diffusa nell Unione europea. Pertanto è necessario un maggior numero di dati confrontabili sulla prevalenza dei ceppi patogeni di Y. enterocolitica.
23 Campioni raccomandati: tonsille mezzo più efficace per il recupero dei ceppi patogeni rispetto ad altri reperti. I campioni vanno prelevati sulla linea di macellazione. Metodo standard: ISO 10273:2003 CIN agar Per tutti i ceppi isolati di Yersinia enterocolitica occorre stabilire biotipo e sierotipo
24 Diagnostica
25 Monitoring and identification of human enteropathogenic Yersinia spp. Scientific Opinion of the Panel on Biological Hazards vla PCR potrebbe costituire un metodo utile per lo screening preliminare di Y. enterocolitica alimentari e ambientali. patogena nei campioni animali, v Un passaggio di arricchimento prima della PCR è essenziale per aumentare la sensibilità e per diminuire il rischio di falsi positivi a causa dell individuazione di cellule morte. The EFSA Journal (2007) 595, 1-30
Genere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE
Genere Yersinia i SPECIE PATOLOGIA TRASMISSIONE Y.pestis Peste zoonotica Y.enterocolitica Y.pseudotuberculosis adeno-mesenterite dolore addominale oro-fecale gastroenterite febbre Genere Yersinia Contaminazione
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale
DettagliI risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale " Anno 2013
I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale " Anno 2013 Yersinia enterocolitica: caratterizzazione dei ceppi e messa a
DettagliIndagini sierologiche per la ricerca di anticorpi verso Brucella suis e Yersinia enterocolitica in suini al macello
I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale Anno 2013 Teramo, 6 Giugno 2014 Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi
DettagliListeria monocytogenes
Listeria monocytogenes Coccobacilli Gram+ Asporigeno Aerobio, Anaerobio facoltativo Comprende 6 specie, di cui solo 2 sono patogene per l uomo la monocytogenes e la L.ivanovi. Diametro di 0,4-0,5-2 micron
DettagliToxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana.
Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Dati preliminari Daniela Gianfaldoni e Francesca Mancianti Dipartimento di Patologia
DettagliAcqua e parassiti: Cryptosporidium
PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche
DettagliPrevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliLE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum
LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo
DettagliGennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare
DettagliContaminazioni microbiologiche della filiera alimentare collegati ai cambiamenti climatici. Ida Luzzi
Cambiamenti climatici e rischi emergenti per la salute Roma 14-15 dicembre 2015 Contaminazioni microbiologiche della filiera alimentare collegati ai cambiamenti climatici Ida Luzzi Dipartimento Malattie
DettagliDIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica
DettagliCoxiellosi o Febbre Q
Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto
DettagliDue profili epidemiologici distinti
HEV Il virus dell epatite E (HEV) causa l epatite nona non B trasmessa entericamente, di tipo epidemico, detta indiana. Le particelle virali sono state visualizzate con la microscopia elettronica in preparati
DettagliUniversità degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia
Anno Accademico 2013/2014 Università degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia Ricerca di Salmonella spp., Listeria monocytogenes, E.coli O157:H7 e Yersinia enterocolitica
DettagliEscherichia coli O 157 : H 7
Escherichia coli O 157 : H 7 Antonietta Gattuso Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità 1 CARATTERISTICHE DI E. coli Famiglia Genere Enterobatteri
DettagliFabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.
Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell
DettagliSORVEGLIANZA REGIONALE DELLE GASTROENTERITI EMORRAGICHE IN ETÀ PEDIATRICA
SORVEGLIANZA REGIONALE DELLE GASTROENTERITI EMORRAGICHE IN ETÀ PEDIATRICA Report sulle attività svolte dal 21/06/2018 al 21/07/2018 a cura di: Maria Chironna e Daniela Loconsole Gruppo di lavoro: Mario
DettagliINDICE. BioTecnologieSanitarie.it. Giardiasi. Zoonosi causata da Giardia lamblia
Giardiasi Zoonosi causata da Giardia lamblia 3 5 4 Agente eziologico GIARDIASI La malattia Diagnosi Terapia Epidemiologia Prevenzione Photo credits biotecnologiesanitarie.it 2 AGENTE EZIOLOGICO: Giardia
DettagliENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp)
ENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp) CRONOBACTER spp (già Enterobacter sakazakii) Nel 2008 Creazione del nuovo genere Cronobacter spp (prima genere Enterobacter) -bacillo Gram negativo appartenente
DettagliPESTE SUINA AFRICANA. African Swine Fever. Peste suina africana. Peste suina africana
PESTE SUINA AFRICANA African Swine Fever Peste suina africana Grave malattia infettiva virale e contagiosa del suino domestico e selvatico trasmessa anche da zecche caratterizzata da febbre e coinvolgimento
DettagliLE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI
LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI Lo sviluppo delle infezioni procede con le stesse tappe. 1. Contatto 2. Penetrazione 3. Colonizzazione 4. Effetto patogeno La patogenicità di un MO dipende
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE
24.10.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 280/5 REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE del 23 ottobre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del
DettagliToxoplasmosi negli animali
Toxoplasmosi negli animali fonte alimentare per l uomo Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Parassitologia
DettagliListeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni
Listeriosi in gravidanza e neonatale: indagini epidemiologiche, di laboratorio, criticità e riflessioni I Laboratori Nazionali di Riferimento Campylobacter e Listeria monocytogenes Teramo, 15 16 dicembre
DettagliPatogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione
Dettagli31/08/2009. Enterobacteriaceae. Shigella. Salmonella. scaricato da 1
Enterobacteriaceae E.coli Shigella Salmonella scaricato da www.sunhope.it 1 scaricato da www.sunhope.it 2 ANTIGENICITÀ E PATOGENICITÀ CAPSULA Nel genere Klebsiella l antigene K, di natura polisaccaridica,
DettagliOLYMPIC WATCH. Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno
Bollettino del 19 febbraio 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 18 febbraio 2006 Ogni giorno alla
DettagliEscherichia coli verocitotossici: un killer che viene dalla stalla
Escherichia coli verocitotossici: un killer che viene dalla stalla Beniamino T. Cenci Goga Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Perugia Laboratorio di Batteriologia degli Alimenti
DettagliPOLITICHE ED EVIDENZE TECNICO - SCIENTIFICHE PER
Indice 3 5 6 8 La nostra missione Uno sguardo sul 2010/11 A chi è rivolto il Rapporto e il Patrimonio relazionale La struttura organizzativa dell Istituto G. Caporale Politiche e risultati 15 17 18 19
DettagliAndamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS
Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) 60 50 40 30 S.Enteritidis S.Typhim S.4,5,12:ì:- 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 S. Napoli in prodotti
DettagliAspetti sanitari. Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet
Aspetti sanitari Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet Esperienza a Morbegno (2008-2011) Controlli biometrici Ispezione dell animale Controlli sanitari Peso pieno/vuoto
DettagliSorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia ( )
Sorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia (1988-2010) Gaia Scavia Alfredo Caprioli Istituto Superiore di Sanità Dipartimento
DettagliLa Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti
La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Il ruolo dei Laboratori Ufficiali per il controllo degli alimenti Dr. Francesco Casalinuovo Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
DettagliLa valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)
La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate
DettagliEsami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002
Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni
DettagliIntossicazione alimentare
Intossicazione alimentare Le prime osservazioni sui disturbi legati all ingestione del cibo sono antiche.già nel corso del II secolo a.c. i medici dell antica Grecia avevano descritto l esistenza di reazioni
DettagliZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI
ZOONOSI Malattie umane di origine animale Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI MALATI ANIMALI PORTATORI ü sani ü convalescenti ü cronici ü precoci ZOONOSI Le
DettagliPatogeni emergenti e loro caratterizzazione
Antonia Anna Lettini 1. Patogeni alimentari 2. Ruolo dei Laboratori Biofood dell IZSVe 3. Metodi molecolari: strumento per individuare patogeni emergenti 4. Metodi molecolari: strumento per caratterizzare
DettagliLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità
DettagliLE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI
ASSESSORATO SANITÀ settore Prevenzione & Veterinaria Centro di Riferimento Regionale per le MTA LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI DATI EPIDEMIOLOGICI REGIONE PIEMONTE BIENNIO 2016-2017 IL CONTESTO INTERNAZIONALE
DettagliEpidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive
Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica
DettagliListeria monocytogenes isolata da nuove matrici. Violeta Di Marzio Cristina Marfoglia Angelo Gino Santarelli
Listeria monocytogenes isolata da nuove matrici Violeta Di Marzio Cristina Marfoglia Angelo Gino Santarelli Teramo, 14 Dicembre 2017 Perché è importante cercare Listeria monocytogenes in campioni diversi
DettagliBatteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii
Le Zoonosi alimentari Che cosa è una zoonosi? ZOONOSI: malattia che si trasmette dagli animali all uomo Come si trasmettono le zoonosi all uomo? Per contatto diretto Per contatto indiretto Secreti e escreti
DettagliStudi epidemiologici
Studi epidemiologici Case report Descrizione di un singolo caso, relativamente al caso clinico, storia naturale, effetto di un trattamento Solitamente vengono descritti quadri insoliti. Esempio
DettagliInquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila. Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia
Inquadramento clinico della malattia da Legionella pneumophila Roberto Stellini Malattie Infettive ASST Spedali Civili di Brescia La legionella è un batterio intracellulare Gram-negativo aerobio Identificate
DettagliIl disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.
La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo
DettagliFasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio
Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1
DettagliValutazione del livello di sicurezza alimentare in prodotti RTE a base di carne suina per alcuni patogeni
I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale Anno 2013 Teramo, 6 Giugno 2014 Valutazione del livello di sicurezza alimentare
DettagliLe intossicazioni alimentari
Le intossicazioni alimentari Porte Aperte 22 novembre 2014 DI COSA PARLIAMO OGGI EFSA Intossicazioni & tossinfezioni alimentari Esempi Prevenzione 2 AMBITI DI COMPETENZA DELL EFSA Salute delle piante Protezione
Dettagliper alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV
Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate
DettagliTRICHINELLOSI nell uomo
TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 22 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliCurriculum Vitae. CATERINA MAMMINA Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno-Infantile "G. D'Alessandro"
Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI Nome Cognome Recapiti CATERINA MAMMINA Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno-Infantile "G. D'Alessandro" Telefono 348-0024678 091-6553623
Dettagliper alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV
Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate
DettagliLEUCEMIA LINFATICA CRONICA
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate
DettagliUniversità degli Studi di Pisa
Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali Dipartimento di Scienze Veterinarie Corso di Laurea Magistrale in Biosicurezza e qualità degli alimenti - LM
DettagliMICRORGANISMI PROBIOTICI: caratterizzazione fenotipica, genotipica e probiotica. Alfonsina Fiore, Maria Casale
Workshop FOCUS SU SICUREZZA D USO E NUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI 21-22 22 Novembre 2005 MICRORGANISMI PROBIOTICI: caratterizzazione fenotipica, genotipica e probiotica Alfonsina Fiore, Maria Casale C.N.Q.R.A.
DettagliTesi di Laurea. Microbiologia
UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO Dipartimento di Scienze e Tecnologie Le intossicazioni alimentari da Tesi di Laurea Bacillus in cereus Microbiologia Bacillus cereus Genere Bacillus Famiglia Bacillaceae
DettagliI rischi alimentari di origine microbiologica più vicini al consumatore e la corretta gestione domestica degli alimenti
I rischi alimentari di origine microbiologica più vicini al consumatore e la corretta gestione domestica degli alimenti Lisa Barco SCS1 Analisi del rischio e sorveglianza in Sanità Pubblica Alimenti &
DettagliSORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 -
SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - anno 2010 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2010- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2009 - L attività
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 12 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliCampylobacter : workshop 2013
Di Giannatale Elisabetta LNR Campylobacter Campylobacter : workshop 2013 Teramo, 11/12/2013 LNR C ; 11-12dicembre 2013 Indirizzo di benvenuto Presentazione del seminario Metodi molecolari applicati alla
DettagliIspezione degli alimenti di origine animale
Ispezione degli alimenti di origine animale Leonardo Alberghini DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, PATOLOGIA COMPARATA E IGIENE VETERINARIA Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Padova
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004 La direttiva 2003/99/CE ed il Regolamento CE 2160/2003 richiedono che gli agenti delle malattie trasmissibili
DettagliYersinia enterocolitica: prevalenza, isolamento e ricerca geni di patogenicità da matrici alimentari prelevate in Toscana
Università degli Studi di Pisa Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Laurea Magistrale in Biologia Applicata alla Biomedicina Curriculum Fisiopatologico Yersinia enterocolitica: prevalenza,
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 7 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliOLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno
Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione
DettagliIl punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato
Il punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato Roberto Biagini Il peso delle malattie veicolate da alimenti in Toscana Pistoia, 4 febbraio 2012 1 a) Notifica medica
DettagliListeria Test Rapido REF ODZ-188
Listeria Test Rapido REF ODZ-188 Contenuto Introduzione Malattia Trasmissione Controllo e Prevenzione Malattie Emergenti a Trasmissione Alimentare Comportamento per alimenti più sicuri Listeria Test: perchè?
DettagliIL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi
IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale
DettagliSicurezza alimentare
Sicurezza alimentare Sicurezza nella filiera alimentare Per garantire la sicurezza degli alimenti ai consumatori e salvaguardare il settore agroalimentare da crisi ricorrenti, l Unione Europea, e l Italia
DettagliL esempio dell epatite A
dimensionepulito.it L esempio dell epatite A Federica Tavassi Sono in aumento le patologie alimentari dovute a virus. Numerose sono le cause della loro insorgenza, ma sempre collegate a mancanza di igiene,
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 19 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 2 del 5 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliIGIENE DEGLI ALIMENTI
1 IGIENE DEGLI ALIMENTI Per Igiene degli alimenti si intende quell insieme di precauzioni adottate durante la produzione, manipolazione e distribuzione degli alimenti, affinché il prodotto destinato al
DettagliLe salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale
Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale Luca Busani Le salmonellosi nell animale, nell alimento e nell uomo Torino 15 Novembre 2013 I flussi informativi per MTA in
DettagliHAEMOPHILUS INFLUENZAE IN EPOCA POST-VACCINALE
Workshop MIB Roma, 28-29 Febbraio 2012 HAEMOPHILUS INFLUENZAE IN EPOCA POST-VACCINALE MARINA CERQUETTI Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate Istituto Superiore di Sanità Haemophilus
DettagliFocolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici
Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Listeriosi
DettagliINTRODUZIONE AL FENOMENO DELL ANTIBIOTICO RESISTENZA
Bologna, 21 settembre 2015 L USO RESPONSABILE DELL ANTIBIOTICO NELL ALLEVAMENTO SUINO E BOVINO DA LATTE Bologna 13 GIUGNO 2018 INTRODUZIONE AL FENOMENO DELL ANTIBIOTICO RESISTENZA Andrea Luppi Istituto
DettagliEpidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani
Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA Luca Busani Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Torino, 9-10 aprile 2013 Scopi dell Epidemiologia
DettagliIl Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica
Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica Maria Cristina Radaelli Osservatorio Epidemiologico IZS Piemonte, SOMMARIO Criteri di costituzione del Piano Documentazione Risultati BACKGROUND
DettagliMalattie di origine alimentare. Presentazione di Elisa Baricchi
Malattie di origine alimentare Presentazione di Elisa Baricchi Malattie di origine alimentare Con il termine di malattie di origine alimentare si intendono le malattie causate dall ingestione di cibi contaminati
DettagliLa sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione
Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 La sorveglianza delle zoonosi: I Il Lavori Progetto
DettagliMonitoraggio delle zoonosi e degli agenti zoonotici a livello europeo. Paolo Calistri
Monitoraggio delle zoonosi e degli agenti zoonotici a livello europeo Paolo Calistri La catena di produzione degli alimenti Mangime Allevamento Trasporto Macellazione Trasformazione Vendita Consumatore
DettagliMalattie causate da batteri patogeni
Malattie causate da batteri patogeni Salmonellosi Le salmonelle comprendono nel loro insieme più di 1800 specie diverse di bacilli. Ricordiamo le salmonelle patogene, responsabili della febbre tifoide
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 5 del 14 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5
Dettagli15/10/2015 MRSA MRSA. Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus. Resistenza codificata dal gene meca
Caratteristiche di antibioticoresistenza in Staphylococcus aureus isolati negli allevamenti intensivi di bovini e suini nel Veneto: aspetti di Sanità Pubblica MRSA Methicillin-Resistant Staphylococcus
DettagliSCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA
SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1086/2011 DELLA COMMISSIONE
28.10.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 281/7 REGOLAMENTO (UE) N. 1086/2011 DELLA COMMISSIONE del 27 ottobre 2011 che modifica l allegato II del regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento
DettagliCinghiali e Brucellosi
Cinghiali e Brucellosi Maria Cristina Radaelli Osservatorio Epidemiologico IZS Piemonte, 10 marzo 2017 Brucella spp., caratteristiche Batterio, responsabile di: infezioni croniche ospiti animali zoonosi
DettagliAGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014
AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
DettagliIl corretto iter diagnostico delle principali patologie che richiedono l impiego di antibatterici nell allevamento della vacca da latte
Impiego della MIC nell allevamento bovino per una terapia razionale ed efficace Legnaro 26.10.2016 Il corretto iter diagnostico delle principali patologie che richiedono l impiego di antibatterici nell
DettagliBiotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale
Prof.ssa Tiziana Pepe Ricerca di patogeni mediante tecniche biomolecolari Campylobacter Biotecnologie applicate all ispezione degli alimenti di origine animale Dip. di Medicina Veterinaria e Produzioni
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 1168/2006 DELLA COMMISSIONE
L 211/4 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 1.8.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 1168/2006 DELLA COMMISSIONE del 31 luglio 2006 che applica il regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio
DettagliPatogenesi della Bluetongue: studio delle interazioni del virus con l ospite
Patogenesi della Bluetongue: studio delle interazioni del virus con l ospite I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale.
DettagliSalmonella: patogenesi, epidemiologia e diagnostica
Salmonella: patogenesi, epidemiologia e diagnostica Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità Malattie
DettagliSORVEGLIANZA MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI
SORVEGLIANZA MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI Criticità ed approfondimenti Bologna, 15 dicembre 2015 MTA: TEMPI DI SEGNALAZIONE ALLA REGIONE DM 15/12/1990 + Deliberazione della Giunta regionale N. 186 del
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 7 del 27 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5
Dettagli«MTA: lo stato dell arte in Emilia-Romagna»
«MTA: lo stato dell arte in Emilia-Romagna» Bologna, 26 novembre 2015 Corso di formazione su Malattie a trasmissione alimentare e microbiologia predittiva Anna Rosa Gianninoni e Bianca Maria Borrini 1
Dettagli