4. STAGIONALITÀ DI FRUTTA E VERDURA
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- Evelina Cavallaro
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1 4. STAGIONALITÀ DI FRUTTA E VERDURA L importanza di frutta e verdura Frutta e verdura sono particolarmente importanti per una sana alimentazione, tanto che le raccomandazioni dei nutrizionisti suggeriscono di assumere giornalmente almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, meglio se di vari colori (rosso, giallo-arancio, verde, bianco, blu-viola: ogni colore ha specifiche proprietà che contribuiscono al benessere) nei diversi pasti: dalla prima colazione, agli spuntini e alle merende, oltre che ovviamente a pranzo e a cena. Verdura e frutta soddisfano importanti esigenze del nostro organismo grazie a una presenza rilevante di vitamine, sali minerali e fibra alimentare; contengono molta acqua, zuccheri in quantità variabile, poche proteine e quasi nessun tipo di grassi; ultimo, ma non per importanza, contengono molecole antiossidanti: queste sono ritenute molto importanti per la protezione da diverse patologie, poiché contrastano la formazione di radicali liberi, sostanze chimiche prodotte dal nostro corpo che, in determinate condizioni, causano dei mutamenti a livello cellulare. L'effetto di prevenzione e protezione dipende dal consumo di frutta e verdura, ma non delle singole sostanze, che se ingerite da sole sotto forma d integratori non producono gli stessi effetti. Inoltre, ma cosa forse più importante, verdura e frutta aiutano a mangiare di meno perché saziano molto, pur fornendo pochissimi grassi e poche calorie. Il ritmo della natura Fin dagli inizi della storia dell uomo, la natura grazie a due variabili fondamentali quali acqua e temperatura, ha scandito il ritmo e la disponibilità della frutta e della verdura: ogni periodo dell anno è tipico per particolari prodotti vegetali che in quella stagione acquisiscono le migliori caratteristiche, anche dal punto di vista nutritivo. Sembra, inoltre, che proprio il ritmo delle stagioni corrisponda meglio alle esigenze dell organismo in quel particolare periodo dell anno. In tempi non molto lontani, l alimentazione dell uomo era strettamente legata a ciò che la stagione offriva e la scelta degli alimenti era inevitabilmente condizionata dalla naturale disponibilità di un prodotto anziché di un altro:ad esempio, i carciofi e gli agrumi erano presenti in inverno, le fragole e gli asparagi in primavera, le mele e i cachi in autunno, le pesche e le albicocche in estate. Fino a qualche decennio fa non era pensabile cambiare questo calendario
2 della natura, mentre oggi è possibile trovare quasi tutti i prodotti in qualsiasi stagione dell anno. Le ragioni di questa disponibilità sono diverse: dalla coltivazione in serra, che protegge le produzioni agricole, alla facilità dei trasporti, che favorisce gli scambi commerciali con Paesi dalle condizioni climatiche diverse e quindi una produzione agricola fuori stagione per l Italia. Anche le tecniche di conservazione e la scelta di particolari varietà di una stessa specie, che matura e quindi è raccolta in mesi differenti, contribuiscono alla maggiore reperibilità di molti prodotti. Prodotti per ogni stagione La maggior parte delle piante, quando l autunno si avvicina all inverno, comincia a perdere le foglie così da iniziare una fase in cui tutte le funzioni vegetative sono rallentate per affrontare meglio il freddo invernale e le gelate. Non è così per tutte: gli agrumi, ad esempio, tipiche piante dei climi miti anche d inverno, sono sempreverdi quindi non perdono le foglie e fruttificano dando arance, limoni, mandarini, ecc. Con la primavera si assiste al risveglio di tutta la natura: da marzo cominciano a formarsi le gemme che poi sbocciano, a primavera inoltrata, in bellissime fioriture con fiori profumati e colorati. I primi frutti e ortaggi si raccolgono tra maggio e giugno e poi così per tutti i mesi successivi: iniziano le fragole, le ciliegie, insalate di tutti i tipi, rucola, carote, ravanelli, cipolle, sedano, prezzemolo, piselli, poi con l avvicinarsi dell estate pesche, susine, albicocche, lamponi, mirtilli, zucchine e basilico. All inizio dell estate ecco le prime mele e pere che continueranno a essere raccolte fino ad autunno, pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, fagioli e patate; mentre ad agosto e settembre si trovano meloni, fichi, nocciole, uva, zucche, finocchi, spinaci, sedano, barbabietole, coste ed erbette. Nei mesi di ottobre e novembre maturano i classici frutti autunnali: kiwi, cachi, castagne, noci. Anche l ulivo dà in questo periodo i suoi frutti, le olive da cui ottenere l olio. Alcuni ortaggi, anche senza l ausilio di serre, crescono tutto l anno: le piante appartenenti alla famiglia dei cavoli come il cappuccio, la verza, il broccolo e il cavolino di Bruxelles trovano nell inverno il loro clima ideale per crescere, anche se la primavera e l estate sono sempre le stagioni che offrono di più.
3 Calendario delle stagionalità per la frutta ESTATE AUTUNNO INVERNO PRIMAVERA giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag Albicocche SI SI Angurie SI SI SI Arance SI SI SI SI SI SI SI Cachi SI SI Castagne SI SI Ciliegie SI SI SI Fichi SI SI SI Fragole SI SI SI SI SI Kiwi SI SI SI SI SI Mandaranci SI SI SI SI SI Mele SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Meloni SI SI SI Pere SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Pesche SI SI SI SI SI Susine SI SI SI SI Uva SI SI SI
4 Calendario delle stagionalità per la verdura ESTATE AUTUNNO INVERNO PRIMAVERA giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag Asparagi SI SI SI SI Bietole SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Broccoli SI SI SI SI SI SI SI Carciofi SI SI SI SI SI SI SI SI Carote SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Cavolfiori SI SI SI SI SI SI SI Cavoli SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Cetrioli SI SI SI SI Cicorie SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Cime di rapa SI SI SI Cipolline SI SI SI Fagiolini SI SI SI SI SI Finocchi SI SI SI SI SI SI SI SI Insalate SI SI SI SI SI SI SI SI SI Melanzane SI SI SI SI SI SI Patate SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Peperoni SI SI SI SI SI Pomodori SI SI SI SI SI Porri SI SI SI SI SI SI SI SI Radicchi SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Ravanelli SI SI SI SI SI SI SI Rucola SI SI SI SI SI SI SI SI Spinaci SI SI SI SI SI SI SI SI SI Zucca SI SI SI SI SI SI SI Zucchine SI SI SI SI
5 I prodotti biologici L agricoltura biologica è un sistema di produzione fondato sul principio del rispetto e della sintonia con la natura; non utilizza antiparassitari, erbicidi, o concimi chimici, ma usa metodi naturali per assicurare la produttività delle piante. Inoltre si serve di risorse rinnovabili, riciclando anche rifiuti vegetali e animali, per migliorare e mantenere la fertilità del suolo. Il prodotto biologico è diverso da quello convenzionale perché è stato prodotto, raccolto e lavorato seguendo apposite tecniche; tutto il ciclo di produzione e trasformazione dal campo fino alla tavola è regolamentato da specifiche norme, controllato e certificato da organismi appositamente autorizzati. La crescita delle piante è sostenuta dall utilizzo di prodotti organici e di tecniche colturali particolari; la difesa è attuata nel totale rispetto della natura utilizzando prodotti o meccanismi di protezione naturali che non lasciano alcun residuo chimico sul terreno o sul prodotto finito. Un esempio è l utilizzo d insetti predatori che contrastano in modo biologico l azione dei parassiti. Nella produzione di alimenti biologici è naturalmente vietato l utilizzo di sementi e organismi geneticamente modificati. Tutti questi prodotti spesso sono caratterizzati da specifici marchi che il produttore impiega volontariamente per farli individuare meglio al consumatore. Nell'Unione Europea, i principi del metodo biologico sono stati formalizzati e fissati con la Regolamentazione (CE) n 2092/91 del 24 giugno 1991 sulla produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni relative su prodotti agricoli e generi alimentari. I prodotti a Km zero Gli alimenti a Km zero, definiti anche con il termine più tecnico a filiera corta, sono prodotti venduti o somministrati nelle vicinanze del luogo di produzione. Nei mercati o direttamente presso i produttori, questi alimenti hanno un prezzo vantaggioso, dovuto a ridotti costi di trasporto e di distribuzione e all assenza d intermediari commerciali. Inoltre, con questa scelta di consumo, si valorizza la produzione locale e si recupera il legame con le proprie origini, esaltando nello stesso tempo gusti e sapori tipici, tradizioni gastronomiche e produzioni locali. La filiera corta punta a stabilire una relazione diretta fra chi consuma e chi produce e questo può essere ottenuto in modi diversi: ad esempio consumatori singoli o organizzati nei cosiddetti gruppi di acquisto si rivolgono direttamente all agricoltore e all allevatore, per acquistare i loro prodotti.
6 Acquistare alimenti a filiera corta è ormai abbastanza diffuso, soprattutto nelle zone a forte produzione agricola e per particolari prodotti, tra cui sicuramente frutta e verdura. I prodotti vegetali locali, infatti, raccolti al momento giusto e commercializzati subito, possono garantire una maggior freschezza e migliori caratteristiche organolettiche, grazie al breve tempo di trasporto. In questo modo, inoltre, è valorizzato il consumo dei prodotti stagionali recuperando così il legame con il ciclo della natura e con la produzione agricola. Concludendo È sempre preferibile consumare i prodotti ortofrutticoli secondo una logica stagionale, imparando a scegliere, se è possibile, prodotti di provenienza locale o almeno nazionale, perché più tempo passa tra la raccolta dei vegetali e il momento del consumo più aumenta il costo e diminuisce la quantità di micronutrienti, soprattutto di vitamine. Attenti al piatto Con il patrocinio organizzazione Partner
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