RAPPORTO AMIANTO 2009
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1 RAPPORTO AMIANTO 2009 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dott. Luigi Salizzato Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Responsabile : Ing. Franco Cacchi Rapporto a cura di: Ing. Luca Scarpellini - Dirigente referente amianto SPSAL Hanno collaborato alle verifiche ed alla raccolta dei dati: l Ing. Michele Bertoldo ed i Tecnici della Prevenzione: Susi Mancini, Marco Bulletti, Arturo Giuliano, Pietro Donati, Marco Iavarone, Daniela Mussoni, Luciano Nepote Fus e Manuela Zavalloni.
2 INTRODUZIONE La presenza ancora diffusa nei nostri territori di amianto, sia negli ambienti di lavoro, sia nei luoghi della vita quotidiana costituisce un rischio ormai ben noto per la salute pubblica. L interesse di molti cittadini in ordine alle situazioni ove è riscontrabile la presenza di materiali contenenti amianto ed anche l attenzione che periodicamente gli organi di stampa dedicano alla tematica, sono sintomatici di una sensibilità al problema ormai diffusa e percepibile con evidenza. Il Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPSAL) posto all interno del Dipartimento di Sanità Pubblica è la struttura deputata al controllo delle attività di smaltimento che vengono svolte nel territorio di competenza di Usl Cesena e, nell esercizio di tale funzione, acquisisce tutta una serie di dati relativamente alle operazioni di bonifica. Questi dati scaturiscono direttamente dal cantiere in quanto la vigente legislazione (Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni) per ogni intervento di smaltimento rende obbligatoria la segnalazione all AUSL competente per territorio. Questa segnalazione consiste nell invio di un documento (piano di lavoro o notifica preliminare per alcuni interventi più semplici) con il quale la ditta esecutrice deve fornire informazioni dettagliate relativamente al singolo intervento, alle metodologie applicate, alla durata dei lavori, al numero di operatori coinvolti e soprattutto ai quantitativi di materiale contenente amianto oggetto di rimozione o messa in sicurezza. Tutti questi dati sono poi riscontrati e verificati dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro attraverso verifiche sul campo, sopralluoghi nei cantieri e analisi della documentazione di rendicontazione finale fornita dalle stesse ditte operatrici e relativa principalmente ai documenti di trasporto e ai verbali di pesatura del materiale conferito in discarica. Lo scopo del presente rapporto è quello di rendere disponibili agli amministratori, agli operatori e, più in generale, ai cittadini, tutti questi dati inerenti le operazioni di smaltimento che si sono verificate nel corso dell ultimo anno, con particolare attenzione alla distribuzione territoriale degli interventi, ai quantitativi effettivamente smaltiti e infine anche alle destinazioni finali del materiale che è stato rimosso dai nostri edifici ed avviato alla collocazione definitiva, in siti appositamente autorizzati. 2
3 ATTIVITA NEL 2009 Il 2009 è stato un anno particolarmente proficuo per l attività di smaltimento dei materiali contenenti amianto (MCA) nel nostro territorio, in quanto si è avuto un incremento particolarmente significativo del numero dei cantieri e dei quantitativi smaltiti, incremento che si inserisce all interno di un trend virtuoso attivo fin dal 2006 e che ha visto ogni anno l aumento dei quantitativi di MCA smaltiti nel territorio di competenza. Grafico 1 PIANI DI LAVORO AMIANTO Nr. Piani ANNO Il Grafico 1 evidenzia gli andamenti dell attività di smaltimento amianto a partire dal 2001, utilizzando quale dato di ingresso il numero di piani per lo smaltimento di amianto presentati al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro: ad ogni piano di lavoro corrisponde un cantiere ove si è proceduto allo smaltimento di MCA con le modalità di legge. Il numero di piani, pur non essendo direttamente correlabile agli effettivi quantitativi smaltiti, fornisce comunque un primo indicatore affidabile per valutare l attività di smaltimento. Gli andamenti sono stati in crescita nella prima parte del decennio, si è poi verificata una stasi nel periodo centrale dopodichè l attività è sempre aumentata fino al dato eclatante del 2009, quando si è avuto un incremento di oltre il 30% rispetto all anno precedente, ove peraltro già si erano ottenuti buoni risultati. 3
4 Grafico 2 QUANTITATIVI MCA OGGETTO DI PIANO QUANTITATIVO (Kg) ANNO In ogni piano per lo smaltimento di materiali contenenti amianto che tutte le ditte esecutrici devono obbligatoriamente presentare prima di iniziare ogni intervento, viene indicato il quantitativo presunto (cioè stimato preventivamente all effettiva rimozione) del materiale oggetto di bonifica. Anche l andamento negli anni di questo dato, illustrato nel grafico 2, consente di avere una stima relativamente ai processi di smaltimento e questa stima è più accurata in quanto tiene in maggior conto l effettiva dimensione singolo cantiere; anche questo dato sconta comunque una sua intrinseca approssimazione in quanto non sempre le stime preventive sono accurate e soprattutto non a tutti i piani presentati viene dato effettivo corso. L analisi si ritiene comunque significativa e sostanzialmente si pone in coerenza con quanto stimato nell analisi del precedente Grafico 1. Nel successivo Grafico 3 viene invece illustrato il dato relativo agli effettivi quantitativi di materiali contenenti amianto smaltiti, come desunti dall analisi dei documenti di trasporto e dei verbali di pesatura dei materiali redatti all atto del conferimento in discarica. Questo è un dato molto solido in quanto fotografa realmente lo stato delle operazioni di bonifica in atto ed è ancorato a precisi processi di misurazione effettuati non su base statistica ma su ogni intervento. Purtroppo questa informazione è disponibile solo relativamente all ultimo triennio ma già in questo più ridotto lasso di tempo sono perfettamente leggibili sia il trend positivo dell ultimo periodo relativamente alle operazioni di bonifica, sia il dato molto soddisfacente del
5 Grafico 3 QUANTITATIVI MCA CONFERITI IN DISCARICA ,5 QUANTITATIVO (Kg) , , n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ANNO NOTE Il risultato positivo dell ultimo biennio, e del 2009 in particolare, non è unicamente legato a mere dinamiche di mercato ma è anche frutto di una serie di politiche incentivanti che hanno sinergicamente operato per rendere premiali le operazioni di bonifica degli MCA. Si intende, in particolare porre l attenzione su alcuni strumenti messi in campo e che si sono rivelati particolarmente efficaci per attivare percorsi virtuosi di smaltimento dei materiali contenenti amianto; essi sono: incentivi proposti dalle Amministrazioni Comunali a ripiano di parte dei costi di smaltimento; incentivi in termini di remunerazione per l energia prodotta, connessi alla trasformazione di coperture di materiale contenente amianto in tetti fotovoltaici; indicazioni e prescrizioni assegnate, specie alle ditte del comparto agroalimentare, nel contesto dei rilasci delle autorizzazioni integrate ambientali e delle certificazioni di qualità. Soprattutto gli ultimi due strumenti hanno consentito l attivazione di un consistente numero di interventi di rimozione, favorendo l eliminazione dal territorio di quantitativi significativi di MCA, specie in comparti come quelli produttivo e 5
6 zootecnico, in genere refrattari, soprattutto per ragioni economiche, a questo tipo di investimenti. Gli interventi di bonifica sui grossi contenitori edilizi tipici di questi comparti erano nel passato molto più saltuari e connessi pressoché esclusivamente all attivazione di operazioni edilizie di più ampio respiro e si aveva una prevalenza bonifiche legate all edilizia residenziale e caratterizzate da quantitativi di MCA rimossi piuttosto modesti. Ultimamente, proprio grazie a questi strumenti incentivanti, sempre più ditte hanno ritenuto invece conveniente procedere alla rimozione degli MCA, e specie nel campo della sostituzioni delle coperture di capannoni realizzate in Eternit, si è avuto un incremento rilevantissimo dei quantitativi di MCA bonificati. L utilizzo dell amianto è vietato da quasi 20 anni (dal 1992) e come già evidente nelle ricostruzioni statistiche effettuate, estese all ultimo decennio, non sempre gli andamenti del processo di bonifica dei territori hanno avuto evoluzioni migliorative da un anno all altro. Il trend positivo del presente periodo è quindi da sostenere in quanto i quantitativi di amianto presenti sul territorio in base alle stime disponibili sono ancora rilevanti: secondo alcune rilevazioni statistiche di diffusione del MCA anche qualora questo eccellente ritmo di smaltimento fosse mantenuto anche in futuro, sarebbero comunque necessari ancora diversi anni prima di raggiungere l obiettivo di avere i nostri territori interamente bonificati dalla presenza di MCA. ANDAMENTI DELLE AZIONI DI BONIFICA Nel complesso per il 2009 sono stati presentati e verificati 396 piani/notifiche per lo smaltimento di materiale contenente amianto. Di questi, 4 erano relativi a rimozione di amianto in matrice friabile (quello più pericoloso e da rimuovere con massima priorità); i restanti 392 si riferivano ad operazioni di rimozione di amianto in matrice compatta (di minor pericolosità); tra questi principalmente l eternit usato nei componenti dell edilizia (lastre di copertura, pannelli per tamponamento, canne fumarie ma anche parapetti di balconi, piccoli serbatoi, tubazioni ecc). Tra queste 392 pratiche presentate, 390 erano relative ad operazioni di completa bonifica dei luoghi per allontanamento del MCA e solo 2 piani prevedevano l incapsulamento del materiale in sito e non la sua rimozione. In entrambi i casi si è trattato di emergenze, un immediato intervento di messa in sicurezza degli edifici 6
7 interessati mediante impregnazione del MCA con appositi prodotti a base vinilica, cui è stato poi dato seguito, con lo smaltimento definitivo del materiale. Delle 390 pratiche relative alla rimozione di MCA, nel corso dell anno sono state annullate 9 pratiche per mancata esecuzione dei lavori, 300 sono stati i piani di lavoro depositati per interventi di bonifica e rimozione attiva di MCA e 81 sono state le notifiche preliminari relative, per lo più, a conferimenti in discarica di materiale contenente amianto direttamente smontato e imballato dai proprietari con le cautele di legge. E infatti possibile, per i soli privati cittadini proprietari di immobili, senza la collaborazione di ditte e/o operatori coadiuvanti, procedere autonomamente a piccole operazioni di smaltimento, nel rispetto della vigente normativa (uso dei dispositivi di protezione individuale, metodologie corrette di smontaggio e imballaggio del materiale, ecc). Il privato non può però procedere al trasporto e al conferimento in discarica del rifiuto, per tale compito deve necessariamente avvalersi di ditte specializzate oppure, nei casi regolamentati, contattare il Gestore del Servizio di Smaltimento Rifiuti Hera spa. Grafico 4 COMUNICAZIONI PERVENUTE piani per rimozione amianto compatto 4 2 notifiche preliminari per conferimento di amianto compatto 9 81 piani/notifiche annullati notifiche attivate per incapsulamenti 300 piani attivati per rimozione di amianto friabile E interessante verificare come tutte queste operazioni di bonifica si sono articolate all interno del territorio di competenza della USL di Cesena, composto da 15 comuni: nella tabella 1 e nel successivo Grafico 5 viene illustrata la distribuzione territoriale delle 396 pratiche depositate presso il competente Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro. 7
8 Due di esse sono relative a tutto il territorio in quanto presentate dal Gestore del Servizio Idrico Integrato Hera spa relativamente ad operazioni di bonifica delle parti delle reti di adduzione realizzate con componenti contenenti amianto. Tabella 1: Numero di piani/notifiche presentate BAGNO DI ROMAGNA BORGHI CESENA CESENATICO GAMBETTOLA GATTEO LONGIANO MERCATO SARACENO MONTIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO GENERALI TUTTO IL TERRITORIO TOTALE E evidente dall analisi della tabella 1 e del Grafico 5, la rilevanza dei comuni demograficamente più importanti, Cesena e Cesenatico, relativamente al numero di pratiche presentate: quasi i 2/3 delle comunicazioni (piani di lavoro e notifiche preliminari) interessano infatti il territorio di questi due comuni. Gli andamenti per tutto i restanti comuni del territorio sono più attenuati; il numero di pratiche è, quantomeno come ordine di grandezza, comparabile con lieve prevalenza dei comuni della fascia di pianura, demograficamente più consistenti rispetto a quelli della zona collinare. Modesto è il numero di pratiche presentate relativamente ai territori della zona montana. Questa distribuzione di pratiche riscontra solo in parte le reale distribuzione dei MCA nel territorio in quanto proprio nelle zone collinari e montane sono ancora presenti numerosi siti, soprattutto nel forese, ove è rilevabile la presenza di materiali contenenti amianto, alcuni peraltro caratterizzati dalla presenza di quantitativi non trascurabili, sui quali occorrerà predisporre strategie di intervento. 8
9 Grafico 5 PIANI/NOTIFICHE PRESENTATI PER COMUNE 2 BAGNO DI ROMAGNA BORGHI 5 7 CESENA CESENATICO GAMBETTOLA 1 GATTEO 15 LONGIANO 13 MERCATO SARACENO MONTIANO RONCOFREDDO 15 SAN MAURO PASCOLI SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE 78 SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO GENERALI TUTTO IL TERRITORIO Andando invece a analizzare il dato relativo ai quantitativi di MCA effettivamente smaltiti, anch esso esaminato secondo la articolazione dei 15 comuni del territorio di competenza del Servizio prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro di Usl Cesena, emergono delle significative modificazioni illustrate nella Tabella 2 e nel Grafico 6 rispetto ai rapporti rilevabili nel Grafico 5. Analizzando il dato illustrato nella Tabella 2 e nel Grafico 5 emerge che l incidenza dei due comuni principali si riduce a meno della metà dei quantitativi effettivamente smaltiti mentre risultano rilevanti i dati dei comuni dell area del Rubicone, in particolare Savignano e dei comuni montani di Roncofreddo, Sarsina e Sogliano al Rubicone ove si è proceduto alla bonifica di quantitativi rilevanti di MCA. 9
10 Tabella 2: quantitativi in kg di MCA smaltiti BAGNO DI ROMAGNA BORGHI CESENA CESENATICO GAMBETTOLA GATTEO LONGIANO MERCATO SARACENO MONTIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO 7.469, , , , , , , ,0 540, , , , , ,0 0 Grafico 6 BAGNO DI ROMAGNA QUANTITATIVI MCA SMALTITI BORGHI 0,00% CESENA 0,74% 8,18% CESENATICO 1,00% GAMBETTOLA 10,63% GATTEO 32,44% 4,82% LONGIANO MERCATO SARACENO 5,49% MONTIANO 2,24% 0,05% RONCOFREDDO 4,40% SAN MAURO PASCOLI 5,14% 5,09% 6,42% 13,36% SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO 10
11 NOTE L analisi comparata dei dati illustrati più sopra si presta ad alcune considerazioni volte ad individuare le tipologie prevalenti di intervento. Nei comuni di Cesena e Cesenatico sono stati principalmente attivati interventi di bonifica di dimensione medio piccola, molto spesso volti a rimuovere coperture, tettoie, soprattutto in civili abitazioni e fabbricati pertinenziali. A Cesenatico, accanto a questi, sono state effettuati anche interventi in strutture ricettive, soprattutto nella zona di Levante (Villamarina-Valverde). La committenza delle bonifiche in questi due comuni è principalmente rappresentata da privati cittadini, piccoli imprenditori e ditte immobiliari che hanno in corso opere di demolizione o di ristrutturazione. Nel territorio del Rubicone si sono avuti interventi consistenti anche relativamente al comparto produttivo e soprattutto nel Comune di Savignano, sono stati smaltiti quantitativi consistenti di MCA. A questi si sono comunque affiancati una serie di interventi minori, relativi a singoli edifici prevalentemente residenziali, la cui incidenza rimane sostanzialmente in linea con quella della altre realtà territoriali e demografiche. Anche in alcuni comuni montani sono state intraprese bonifiche sui contenitori edilizi di rilevante dimensione, destinati sia ad insediamenti di tipo produttivo, sia ad insediamenti di tipo zootecnico, particolarmente nei territori di Roncofreddo, Sarsina e Sogliano al Rubicone, meno incisivi sono i dati dei restanti comuni dell area collinare e montana. Tra i committenti degli interventi in zona montana, oltre ai privati cittadini, compaiono, in alcuni comuni, operatori importanti del settore zootecnico. Il dato invece relativo agli interventi di smaltimento attivati da privati resta piuttosto basso, in rapporto alla residuale ma ancora rilevante presenza di materiali contenenti amianto, specie nelle zone rurali. I CONTROLLI L attività di smaltimento dei materiali contenenti amianto si svolge sotto il controllo del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro posto all interno del Dipartimento di Sanità Pubblica; questo controllo opera su due livelli, quello documentale con l analisi e la verifica di rispondenza delle comunicazioni presentate, propedeutiche all attivazione degli interventi di bonifica, e quello operativo con sopralluoghi nei vari cantieri finalizzati alla verifica della regolarità delle operazioni di smaltimento. 11
12 Il Servizio ha provveduto a riceve, istruire e verificare la totalità dei 396 piani/notifiche pervenuti; ogni pratica è stata controllata entro i trenta giorni previsti tra la data di deposito degli atti e la possibilità, da parte delle ditte, di attivare gli interventi. In 8 casi si è dato corso a istruttorie urgenti a seguito di emissione di ordinanza da parte dei Sindaci o a seguito di incendio intervenuto in fabbricati con componenti contenenti amianto. Nel corso dell anno si è altresì provveduto ad effettuare 59 verifiche ispettive che hanno interessato i territori di 10 comuni (Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Savignano sul Rubicone e Sogliano al Rubicone) per un totale di 48 cantieri controllati (oltre il 12% dei piani attivati), privilegiando le situazioni di maggiore criticità. In particolare si sono effettuati controlli nel 80% dei cantieri ove era previsto lo smaltimento di amianto in matrice friabile e nel 75% dei cantieri di entità rilevante, per i quali era prevista una durata delle operazioni di bonifica di almeno 10 giorni. In queste verifiche ispettive sono state controllate 21 ditte (delle 34 che hanno presentato piani/notifiche) e, fra le ditte che hanno presentato almeno 5 piani/notifiche, tutte sono state assoggettate ad almeno una visita ispettiva. Sono state controllate anche le posizioni di oltre 100 operatori dello smaltimento, verificando la presenza delle necessarie abilitazione ad operare e dei controlli medici previsti dalla normativa. In 7 cantieri (circa il 15% di quelli controllati) sono state rilevate irregolarità e sono state effettuate le conseguenti sanzioni previste dal Decreto Legislativo 81/2008 come vigente. Sono state effettuate 2 campagne di campionamento dell aria per verificare analiticamente gli esiti delle operazioni di bonifica in siti particolarmente critici, o per presenza di amianto in matrice friabile o per la destinazione d uso particolare degli edifici (scuole e asili). In entrambi i casi l esito delle verifiche è stato positivo ed il Servizio ha potuto rilasciare la Certificazione di Restituibilità dei Locali al termine delle verifiche effettuate. Il Servizio ha seguito poi ogni pratica per la quale era stata prodotta la comunicazione di inizio lavori, fino a verificare attraverso la documentazione di trasporto (o altro documento equipollente) l avvenuto conferimento in discarica del materiale bonificato. 12
13 CONFERIMENTI FINALE DEI MCA BONIFICATI Un ultimo dato è quello relativo al collocamento finale dei materiali che sono stati bonificati nel nostro territorio. Secondo la vigente normativa in materia di rifiuti, i materiali contenenti amianto (salvo casi eccezionali che si verificano in presenza di amianto friabile o particolari sostanze) sono classificati come rifiuti speciali non pericolosi e come tali possono essere conferiti mediante vettori appositamente autorizzati in discariche anch esse in possesso delle necessarie autorizzazioni. Nel territorio di competenza di Usl Cesena non sono presenti discariche (né temporanee, né finali) autorizzate per accogliere rifiuti contenenti amianto, pertanto tutto il materiale bonificato viene trasferito in altre zone. Tabella 3: quantitativi in kg di MCA CONFERITO FUORI REGIONE CONFERITO PROVINCIA DI BOLOGNA CONFERITO IN PROVINCIA DI FORLI' CESENA CONFERITO IN PROVINCIA DI MODENA CONFERITO IN PROVINCIA DI RAVENNA CONFERITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA CONFERITO IN PROVINCIA DI RIMINI , , , , , , ,5 Grafico 7 CONFERIMENTO FINALE AMIANTO CONFERITO FUORI REGIONE Kg; 5% ,5 Kg; 36% Kg; 1% CONFERITO IN PROVINCIA DI FORLI' CESENA CONFERITO IN PROVINCIA DI MODENA Kg; 24% CONFERITO IN PROVINCIA DI RAVENNA CONFERITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Kg; 0% Kg; 23% CONFERITO PROVINCIA DI BOLOGNA Kg ; 11% 13 CONFERITO IN PROVINCIA DI RIMINI
14 Come si evince dall analisi della Tabella 3 e del Grafico 7 solo circa ¼ del materiale smaltito nel nostro territorio resta all interno del territorio della Provincia di Forlì Cesena, e comunque tutto questo quantitativo viene conferito nel comprensorio forlivese. Oltre la metà del materiale contenente amianto smaltito ha come destinazione finale le adiacenti province di Ravenna e Rimini mentre una quota non trascurabile viene conferita in provincia di Modena. Di minor rilevanza i conferimenti nelle altre Province della Regione. Altrettanto modesto è il quantitativo che varca i confini regionali per essere trasferito in destinazioni presso altre regioni (prevalentemente Veneto, Lombardia e Toscana). NOTE Il dato sopra illustrato è in buona parte conseguente alle dinamiche commerciali sottese dai processi di bonifica e smaltimento dei MCA: la maggior parte degli interventi è svolta da ditte locali o comunque situate in un bacino prossimo ai nostri territori, le quali si avvalgono di sistemi ed impianti di smaltimento gravitanti all interno della propria zona operativa; i conferimenti in zone più distanti sono saltuari e legati perlopiù a contingenze di ditte che da altre zone entrano in modo puntiforme ad operare nel nostro territorio, magari anche per interventi di entità non trascurabile. OPERATORI DELLA BONIFICA Proprio alla luce di queste ultime considerazioni è anche indicativo esaminare le dinamiche del mercato dello smaltimento dei materiali contenenti amianto, individuando gli operatori protagonisti degli interventi di bonifica e la loro rilevanza relativamente al complesso degli interventi effettuati. Nel Grafico 8 vengono presentate le ditte che hanno operato nel territorio di competenza nel 2009 evidenziando il dato del numero di piani o notifiche presentati: si può osservare che il numero di operatori presenti ed attivi è comunque rilevante ancorché emergano un paio di posizioni di maggior prevalenza. In totale sono 34 le ditte che hanno operato presentando piani o notifiche. 14
15 Grafico 8 ALTRI (2 O MENO PIANI) ELENCO DITTE CHE HANNO PRESENTATO PIANI/NOTIFICHE AUTOTRASPORTI FAGNOLI BUDA FABIO 32 7 CBR 4 EICO 3 ENCOF GIORGI AMBIENTE 16 ITALTETTI LA FENICE ETERNIT M.PIRACCINI TR. 110 NEW SENK ECOLOGY NUOVA ECO EDIL P.I PERINI IVO PIATTAFORME 2000 PROTEX ITALIA SO.GE.MO Grafico 9 2,66% 2,79% 1,60% 0,62% QUANTITATIVI SMALTITI PER DITTA 1,63% 3,42% ALTRI ALTRI - EDILCOPERTURE VERONA 2,30% 1,07% ALTRI - LACOPER ALTRI - PAMIR SRL 6,26% 2,20% 2,29% 0,40% 20,30% 4,66% 0,01% 5,52% ALTRI - R.S.C. ALTRI - BEVINI ANDREA AUTOTRASPORTI FAGNOLI BUDA FABIO CBR EICO ENCOF GIORGI AMBIENTE ITALTETTI LA FENICE ETERNIT M.PIRACCINI TR. 5,32% 6,65% NEW SENK ECOLOGY NUOVA ECO EDIL P.I PERINI IVO 6,64% 0,96% PIATTAFORME 2000 PROTEX ITALIA 22,44% 0,26% 15 SO.GE.MO
16 Analizzando anche il Grafico 9 dove invece vengono evidenziati i quantitativi effettivamente smaltiti, si può verificare una tendenza di maggior equilibrio tra gli operatori: le ditte che hanno presentato più piani operano quindi prevalentemente su interventi di taglia medio piccola mentre altre imprese, che magari attivano un minor numero di cantieri ma con rilevanza quantitativa media superiore, riescono a occupare comunque un posto di rilievo nelle dinamiche commerciali. Occorre anche rilevare che non è di entità trascurabile il fenomeno di ditte che provengono da aree più distanti e con un numero molto modesto di interventi, a volte anche uno solo, provvedono comunque a smaltire quantitativi rilevanti di MCA. CONCLUSIONI Il 2009 è stato un anno molto positivo per i processi di bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto nel territorio di competenza di Usl Cesena, con forti incrementi dei quantitativi smaltiti rispetto al passato. Tale andamento positivo ha interessato non solo i comuni principali dal punto di vista demografico ma si è anche esteso in modo significativo alla zona del Rubicone e ad alcuni comuni del territorio collinare e montano. Il risultato ottenuto di oltre 1 milione di chilogrammi (1000 tonnellate) di materiale smaltito è comunque conseguente al sinergico operare di politiche incentivanti che hanno consentito di attivare trasformazioni anche in comparti in precedenza più refrattari ad interventi di questo tipo. Le continue manifestazioni di interesse al tema da parte di cittadini e associazioni e una sempre maggiore sensibilità alle tematiche della Sostenibilità Ambientale e della Salute Pubblica suggeriscono di perseverare con queste politiche di sostegno alle operazioni di bonifica allo scopo di avvicinare l obiettivo finale di rendere i nostri territori completamente liberi dalla presenza di materiali contenenti amianto. 16
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