Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile"

Transcript

1 Esistono due tipologie tipo di frattura: duttile e fragile. Nel vetro si parla di frattura fragile (che avviene per propagazione veloce e instabile di un difetto). 1

2 2

3 3

4 4

5 La resistenza teorica di un materiale può essere calcolata dalla curva che esprime la forza di interazione tra due atomi (derivata del potenziale). 5

6 La funzione forza è approssimabile con una funzione seno. La forza massima applicabile è definita F M. Questa corrisponderà alla resistenza teorica del materiale. Inizio traslando l asse y. A. Considerando piccole deformazioni la funzione seno è approssimabile con il suo argomento. Inoltre il comportamento sarà di tipo elastico. B. Porto il sistema a rottura e creo quindi due nuove superfici. L energia spesa per creare tali superfici sarà pari al lavoro compiuto dalla forza. 6

7 La resistenza teorica dipende direttamente dal modu1o elastico e dall energia superficiale e inversamente dalla distanza interatomica (ovvero dalla dimensione atomica). La resistenza teorica è dell ordine dei GPa! Facendo una piccola approssimazione (λ = r 0 ) si dimostra che la resistenza teorica è una frazione importante (1/3-1/20) del modulo elastico. Per il vetro sodico-calcico: E = 70 GPa e quindi σ M = 70/20 = 3,5 GPa!! 7

8 Sperimentalmente si osserva che nei materiali la resistenza meccanica è di molto inferiore a quella teorica. Inlotre, in particolare nei materiali fragili : - la resistenza è molto dispersa; - la resistenza dipende dall estensione del componente (osservazioni di L. de Vinci su fili in ferro e di Griffith su fibre di vetro). 8

9 Secondo Griffith la resistenza del componente è legata alle discontinuità presenti nel materiale che provocano un amplificazione degli sforzi applicati e quindi arrivano localmente a valori critici. Griffith arrivò a tale risultato applicando un modello di Inglis. Tuttavia egli riteneva erroneamente che la resistenza dipendesse dalla forma e non dalle dimensioni dei difetti. Griffith elaborò però una fondamentale teoria per la quale il processo di frattura risultava essere un processo termodinamico nel quale l energia meccanica si trasferiva in energia di superficie. 9

10 L analisi di Inglis riguarda sforzi e deformazioni di una lastra contenente un foro ellittico e sottoposta a carico uniforme di trazione. La presenza del foro è causa della nascita di sforzi in direzione ortogonale a quella del carico applicato. La biassialità degli sforzi(attorno al punto C) inibisce eventuali processi di snervamento (non essendo presenti sforzi di taglio). 10

11 La presenza del foro è anche causa di concentrazione degli sforzi. Per un foro circolare in una lastra infinita l amplificazione è pari a 3. Analogo comportamento si ha per altre geometrie dove si hanno variazioni di spessore o larghezza del componente. Per fori ellittici allungati (b<<c) lo sforzo in C dipende quindi dal rapporto c/ρ, ovvero dalla forma del foro. Per raggi di curvatura molto piccoli l amplificazione (fattore di concentrazione degli sforzi) tende a infinito. 11

12 Nel modello di Griffith il campione contenente una discontinuità è inserito in un sistema chiuso (dal punto di vista termodinamico). L energia del sistema è data dalla somma dell energia meccanica (associata alle forse e agli sforzi), di superficie e cinetica. Si ipotizza un processo quasistatico di frattura per cui il contributo cinetico è nullo. L energia meccanica tenderà a far propagare il difetto; quella di superficie a frenarlo. La condizione di equilibrio nei confronti della propagazione del difetto impone che la derivata dell energia totale sia nulla (du/d c= 0). 12

13 Facendo riferimento al modello di Inglis è possibile calcolare i contributi energetici e quindi definire analiticamente la condizione di equilibrio. L equilibrio è in questo caso di tipo instabile essendo negativa la derivata seconda nel punto di massimo. Quindi, una volta raggiunto l equilibrio, la propagazione del difetto avviene anche annullando il carico. Ciò vuol dire che l energia dovrebbe diminuire con l aumentare della lunghezza del difetto. In realtà l energia in più viene dissipata creando nuove superfici per biforcazioni successive del fronte di frattura oppure va ad aumentare l energia cinetica. 13

14 Griffith ha verificato sperimentalmente la sua teoria utilizzando ampolle e tubi sottili in vetro nei quali erano stati prodotti dei difetti ( ellissi allungate ). Le sue prove sperimentali, oltre a dimostrare la relazione tra resistenza e lunghezza dei difetti, portarono a calcolare valori dell energia superficiale in accordo (per l epoca!) con misure di bagnabilità. 14

15 Riassumendo: secondo Griffith la resistenza dipende dalla forza del legame (E, γ) e dalla dimensione dei difetti. Questi sono difficilmente visibili in quanto di larghezza inferiore alla lunghezza d onda del visibile. I difetti sono generati da: disomogeneità (bolle..), porosità, impatto con particelle dure, coalescenza di dislocazioni (metalli) o crazing (polimeri). 15

16 Nei vetri e nei ceramici i difetti superficiali sono creati per impatto con particelle dure. 16

17 L impatto con particelle dure può essere studiato analizzando il processo di indentazione (prova di durezza). Nel caso si usi un indentatore appuntito (Vickers o Knoop) il contatto provoca inizialmente la formazione di una zona plastica (zona altamente danneggiata deformata irreversibilmente); si produce quindi un sistema di cricche semicircolari ( mediano-radiali ), ortogonali tra di loro che partono dai vertici dell impronta di durezza. 17

18 Nel caso di indentatore arrotondato in fase di carico si genera inizialmente, attorno all area di contatto, una fessura circolare che può penetrare nel materiale con una forma a tronco di cono ( cono herziano ). 18

19 Nei metalli e nei polimeri i difetti sono generati normalmente e rispettivamente per coalesceiza di dislocazioni e per fenomeni di crazing. 19

Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che esprime la forza agente tra due atomi

Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che esprime la forza agente tra due atomi Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che esprime la forza agente tra due atomi contiene le informazioni fondamentali per l elasticità

Dettagli

Ingegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN Proprietà meccaniche. elasticità! resistenza! densità di legami chimici! forza del legame!

Ingegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN Proprietà meccaniche. elasticità! resistenza! densità di legami chimici! forza del legame! Proprietà meccaniche elasticità! r 0 resistenza! densità di legami chimici! forza del legame! Durezza! P! profilo impronta scala Mohs diamante 10 zaffiro 9 topazio 8 quarzo ortoclasio apatite fluorite

Dettagli

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà

Dettagli

Proprietà meccaniche. elasticità. resistenza. densità di legami chimici forza del legame

Proprietà meccaniche. elasticità. resistenza. densità di legami chimici forza del legame Proprietà meccaniche elasticità r 0 resistenza densità di legami chimici forza del legame Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

Durezza. La geometria che caratterizza l indentatore determina il particolare tipo di prova

Durezza. La geometria che caratterizza l indentatore determina il particolare tipo di prova Durezza Obiettivo della lezione: definire le modalità delle prove di durezza La durezza di un materiale è definita come la pressione di equilibrio che la superficie del solido riesce a sopportare a seguito

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

Per questo sono stati proposti numerosi metodi di rinforzo.

Per questo sono stati proposti numerosi metodi di rinforzo. Dal punto di vista meccanico il vetro presenta numerosi limiti. Il tutto può essere racchiuso nella limitata tenacità a frattura (causa della fragilità, della danneggiabilità, della bassa resistenza, della

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI Informazioni necessarie per la progettazione di componenti in materiale polimerico: MODULO DI YOUNG (RIGIDEZZA) RESISTENZA ULTIMA DUTTILITÀ / FRAGILITÀ Ricavate da curve

Dettagli

Proprietà meccaniche. Risposta ad una forza o ad un carico applicato

Proprietà meccaniche. Risposta ad una forza o ad un carico applicato Proprietà meccaniche Come vengono misurate le proprietà meccaniche di un materiale e cosa rappresentano? Qual è la loro relazione con la lavorazione del materiale e con la sua struttura? Note le proprietà

Dettagli

Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti.

Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti. Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti. In passato, infatti, i materiali e le tecnologie di costruzione non avevano mai messo in luce questo fenomeno.....finché

Dettagli

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C.

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C. ESERCIZIO 1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura). a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180

Dettagli

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine ESERCIZIO 1 Si consideri una lastra del ponte di una nave, in acciaio di 30 mm, larga 12 m e caricata in trazione uniassiale a 50 MPa. Le temperatura di esercizio è inferiore alla temperatura di transizione

Dettagli

Proprietà dei materiali

Proprietà dei materiali meccaniche Proprietà dei materiali modulo elastico carico di snervamento resistenza a trazione durezza tenacità tenacità a frattura resistenza a fatica resilienza modulo di creep tempo di rilassamento

Dettagli

Rottura dei materiali

Rottura dei materiali Rottura dei materiali La rottura è la separazione di un solido in due o più elementi. Può essere classificata in duttile o fragile, a seconda delle caratteristiche di deformazione plastica del materiale:

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

Meccanica della Frattura Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile

Meccanica della Frattura Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile Lecture 10 Temperatura di transizione duttile-fragile Introduzione I metalli e le leghe (acciai) mostrano una dipendenza della tensione di snervamento e della rottura dalla temperatura. 2 1 rv Tensione

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

Proprietà meccaniche. Caratteristiche elastiche: Vetro di silicato sodicocalcico

Proprietà meccaniche. Caratteristiche elastiche: Vetro di silicato sodicocalcico Proprietà eccaniche Caratteristiche elastiche: Vetro di silicato sodicocalcico (EN-572) Vetro di borosilicato (EN-1748) Modulo di Young 70 GPa 60-70 GPa Rapporto di Poisson 0.2 0.2 Durezza P! profilo ipronta

Dettagli

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

7 aprile 2011. Annalisa Tirella. a.tirella@centropiaggio.unipi.it

7 aprile 2011. Annalisa Tirella. a.tirella@centropiaggio.unipi.it Scienze dei Materiali A.A. 2010/2011 7 aprile 2011 Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it Tenacità La tenacità di un materiale ne indica la capacità di assorbire energia, spendendola nella sua

Dettagli

La resistenza di un materiale dal comportamento fragile può quindi essereanalizzata attraverso gli strumenti della meccanica della frattura.

La resistenza di un materiale dal comportamento fragile può quindi essereanalizzata attraverso gli strumenti della meccanica della frattura. Scopo della meccanica della frattura è definire grandezze intrinseche al materiale che permettano di definirne quantitativamente la resistenza e la fragilità. Utilizzando un approccio termodinamico (basato

Dettagli

Proprietà Meccaniche

Proprietà Meccaniche Proprietà Meccaniche In esercizio, tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni di varia natura (sempre riconducibili a forze) che ne determinano deformazioni macroscopiche e spesso le proprietà meccaniche

Dettagli

Modulo di Tecnologia dei Materiali. Docente: Dr. Giorgio Pia

Modulo di Tecnologia dei Materiali. Docente: Dr. Giorgio Pia Modulo di Tecnologia dei Materiali Docente: Dr. Giorgio Pia Modulo di Tecnologia dei Materiali La Diffusione Diffusione atomica nei solidi Diffusione per meccanismo interstiziale Gli atomi si muovono da

Dettagli

Costruzione di Macchine

Costruzione di Macchine Costruzione di Macchine A.A. 2017/2018 Prof. Luca Esposito Lecture 6: Introduzione alla MFLE - Approccio energetico di Griffith Approccio Tensionale di Irwin Legge di Paris Meccanica della Frattura Branca

Dettagli

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI Elementi ostruttivi delle Macchine 1

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI Elementi ostruttivi delle Macchine 1 FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI 2016-2017 Elementi ostruttivi delle Macchine 1 RICHIAMI La fatica è il complesso dei fenomeni per cui un elemento strutturale, soggetto a sollecitazioni cicliche,

Dettagli

Metodi di rinforzo del vetro

Metodi di rinforzo del vetro Metodi di rinforzo del vetro 1 Il vetro dal punto di vista meccanico Fragile Facilmente danneggiabile in superficie (H! 5 GPa, K C = 0.75 MPa m 0.5 ) Limitatamente resistente (! f! 100 MPa) Si rompe senza

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi presenti, la loro quantità in percentuale e la loro composizione in una

Dettagli

Meccanica della Frattura Lecture 11 Meccanica della Frattura elasto-plastica

Meccanica della Frattura Lecture 11 Meccanica della Frattura elasto-plastica Lecture 11 elasto-plastica Introduzione Il requisito fondamentale per la validità della meccanica della frattura lineare elastica (MFLE) è che la zona plastica all apice del difetto sia contenuta in un

Dettagli

PROVE MECCANICHE DI CREEP

PROVE MECCANICHE DI CREEP PROVE MECCANICHE DI CREEP una sollecitazione costante viene applicata ad alta temperatura eventualmente fino a produrre la rottura del campione Il campione viene sottoposto ad allungamento sotto trazione

Dettagli

RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO

RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO Deformazione plastica: variazione di forma del materiale spostamento permanente degli atomi dalle posizioni reticolari Scivolamento di piani reticolari di passo pari a multipli

Dettagli

a) Descrivere brevemente l interdependenza tra Q e T fus. L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione.

a) Descrivere brevemente l interdependenza tra Q e T fus. L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione. Soluzione ESERCIZIO 1 Nel grafico sono riportati i valori dell energia di attivazione Q per l autodiffusione (es. diffusione di atomi di alluminio nell alluminio) verso la temperatura di fusione per ferro,

Dettagli

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE D R. F L A V I A N A C A L I G N A NO D R. M A S S I M O L O R U S S O D R. I G N A Z I O R O P P O L O N Y LO N - C A R BON PROVE DI DUREZZA E DI TRAZIONE INTRODUZIONE

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo. Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano

Dettagli

Le proprietà meccaniche

Le proprietà meccaniche Antonio Licciulli, Antonio Greco Corso di scienza e ingegneria dei materiali Le proprietà meccaniche Proprietà meccaniche L effetto delle forze è di indurre delle deformazioni nei materiali Le relazioni

Dettagli

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%.

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%. MATERIALI METALLICI L acciaio viene prodotto in altoforno, a partire dal minerale ferroso (una miscela di ossidi di ferro) per riduzione con CO prodotto dal carbon coke e per aggiunta di fondenti (carbonati

Dettagli

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio da una situazione incoerente ad una coerente). Si parla

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006 Deformazione dei materiali Un asta di acciaio posta su due appoggi si flette sotto l azione del suo

Dettagli

MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007

MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007 L MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007 Esercizio 1 In un cantiere, è richiesto il collaudo di una barra di ancoraggio

Dettagli

Meccanica della Frattura Lecture 8 Meccanica della Frattura

Meccanica della Frattura Lecture 8 Meccanica della Frattura Meccanica della Frattura Lecture 8 Meccanica della Frattura Introduzione Meccanica della Frattura Fino al 1950, eventi catastrofici come il cedimento delle navi Liberty, erano imprevedibili e inspiegabili

Dettagli

I Materiali Compositi

I Materiali Compositi PERCHE IN FORMA DI FIBRE? L utilizzo delle fibre è dovuto al fatto che molti materiali risultano essere più resistenti e rigidi sotto forma di fibra (con una dimensione molto maggiore dell altra) che non

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica A Tecnologia Meccanica Prove - Fonderia - Lav. per def. plastica prova in itinere Nome:... PARTE 1 Sovrametallo: 2 mm Ritiro: 1% Si voglia ottenere il particolare a disegno mediante fusione in terra. Si

Dettagli

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u.

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuola di Architettura Corso di Laurea: Magistrale Architettura c.u. Criteri di resistenza Sommario La misura del livello di sicurezza

Dettagli

In che differisce un vetro da un liquido?

In che differisce un vetro da un liquido? k k q E=E k=k In che differisce un vetro da un liquido? Richiamo: transizioni di fase L acqua Ad una data pressione esiste una temperatura definita alla quale il sistema cambia fase (Temperatura di transizione).

Dettagli

Lezione III. Figura 3.1 A limite di proporzionalita', L limite elastico, B punto di snervamento, C punto di carico massimo, D punto di rottura.

Lezione III. Figura 3.1 A limite di proporzionalita', L limite elastico, B punto di snervamento, C punto di carico massimo, D punto di rottura. Lezione III 3.1 Comportamento dei materiali sotto carico Abbiamo fin ora analizzato la risposta dei materiali alle piccole deformazioni. In realta' le caratterisctiche meccaniche dei materiali si estendono

Dettagli

Outline: argomento continua

Outline: argomento continua Outline: argomento continua Introduzione Tensione e compressione Torsione Flessione Durezza Fatica Creep Resistenza ad impatto Sforzi residui Criteri di snervamento Lavoro di deformazione Compressione

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

Taglio. verifica allo stato limite ultimo. Generalità

Taglio. verifica allo stato limite ultimo. Generalità Taglio verifica allo stato limite ultimo Generalità Sperimentalmente si osserva che il meccanismo resistente coinvolge un tratto di trave e non un unica sezione come nel caso della pressoflessione. La

Dettagli

6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA

6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA 6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA 6.1 INTRODUZIONE Come si è visto nel capitolo 3 le pubblicazioni dell IAEA relative all analisi di PTS su impianti WWER-1 [5] prevedono di effettuare

Dettagli

2. Vibrazioni longitudinali nelle barre

2. Vibrazioni longitudinali nelle barre . Vibrazioni longitudinali nelle barre Si richiama, all interno di questo paragrafo, l analisi delle vibrazioni longitudinali di barre nell intorno della configurazione di equilibrio statico. Si ipotizzi,

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Controlli non distruttivi

Tecnologia Meccanica. Controlli non distruttivi 1 In riferimento alla UNI EN 473 sono citabili le sei tecniche ispettive che maggiormente vengono impiegate in campo industriale: 1. (VT) Ispezione visiva 2. (PT) Liquidi penetranti 3. (ET) Correnti parassite

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE.

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE. Indirizzo: MECCANICA MECCATRONICA ED ENERGIA Materia: Tecnologia meccanica di processo e di prodotto Docente: Prof. Maugeri Agatino PROVE SUI MATERIALI Acireale 07/03/2016

Dettagli

FATTORI DI INFLUENZA PROVA DI RESILIENZA

FATTORI DI INFLUENZA PROVA DI RESILIENZA L'importanza della prova di resilienza è ormai da tutti riconosciuta, ma occorre tenere presente che i valori che se ne ricavano non hanno di per sé alcun significato assoluto, in quanto essi risentono

Dettagli

Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture

Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica delle Strutture Michelangelo Laterza Principi di Statica e di Dinamica Introduzione al concetto di sforzo Alle sollecitazioni di trazione, di compressione, di taglio, o ai momenti flettenti all interno di una struttura

Dettagli

Università degli Studi di Catania

Università degli Studi di Catania Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di Tecnologie di Chimica Applicata 6. Resistenza allo SNERVAMENTO Resistenza alla TRAZIONE DUREZZA

Dettagli

L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione T fus.

L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione T fus. Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2015/2016 ESERCIZIO 3.1 Nel grafico sono riportati i valori dell energia di attivazione Q per l autodiffusione

Dettagli

2 Classificazione delle sezioni trasversali

2 Classificazione delle sezioni trasversali 2 Classificazione delle sezioni trasversali 2.1 Influenza dei fenomeni di instabilità L acciaio è un materiale con legame costitutivo simmetrico a trazione e compressione (par. 1.1), ma un elemento strutturale

Dettagli

polimeri organici termoplastici polimeri poco reticolati

polimeri organici termoplastici polimeri poco reticolati Viscoelasticità Il comportamento caratteristico di polimeri organici termoplastici o polimeri poco reticolati intermedio tra il comportamento elastico ed il comportamento di un fluido. Anche materiali

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali

Comportamento meccanico dei materiali Comportamento meccanico dei materiali Riferimento: capitolo 2 del Kalpakjian Importante per comprendere il comportamento dei materiali durante le lavorazioni Introduzione Tensione e compressione Torsione

Dettagli

I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente

I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente I ceramici avanzati strutturali si distinguono per la limitata densità, l elevata durezza e l alto modulo elastico. Le proprietà dipendono ovviamente dalla microstruttura e, in particolare, dalla porosità,

Dettagli

Il cono d affilatura nelle punte elicoidali. Riprendendo la figura N 1 della descrizione generale, si possono dare le seguenti definizioni:

Il cono d affilatura nelle punte elicoidali. Riprendendo la figura N 1 della descrizione generale, si possono dare le seguenti definizioni: Il cono d affilatura nelle punte elicoidali Riprendendo la figura N 1 della descrizione generale, si possono dare le seguenti definizioni: Fig.N 1- Alcuni angoli caratteristici della punta elicoidale ε

Dettagli

Durezza e prova di durezza

Durezza e prova di durezza Durezza Durezza e prova di durezza La durezza è una misura della resistenza di un metallo alla deformazione (plastica) permanente Procedura generale: Premere il penetratore, che è più duro del metallo,

Dettagli

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche.

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. MATERIALI COMPOSITI I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. I METALLI hanno forma cristallina e forti legami molecolari (legame metallico), che danno loro resistenza

Dettagli

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI. Fatica Oligociclica Costruzione di Macchine 3

FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI. Fatica Oligociclica Costruzione di Macchine 3 FATICA OLIGOCICLICA TEORIA E APPLICAZIONI 1 RICHIAMI La fatica è il complesso dei fenomeni per cui un elemento strutturale, soggetto a sollecitazioni cicliche, mostra una resistenza inferiore a quella

Dettagli

Costruzione di Macchine

Costruzione di Macchine Costruzione di Macchine A.A. 017/018 Prof. Luca Esposito Lecture 3: Concentrazioni delle tensioni Verifiche di resistenza e dimensionamento per carichi statici Travi curve soggette a flessione Instabilità

Dettagli

Il fattore di concentrazione delle tensioni

Il fattore di concentrazione delle tensioni Udine gennaio 09 ing. Andrea Starnini Indice Il fattore di concentrazione delle tensioni 1 Introduzione...2 2 Il fattore di concentrazione delle tensioni...5 3 Fattore d intaglio nel caso di carichi statici

Dettagli

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi La nozione di corpo rigido deriva dal fatto che i corpi solidi sono caratterizzati dall avere una forma ed un volume non facilmente modificabili. Nella realtà

Dettagli

Pressoflessione. Introduzione

Pressoflessione. Introduzione Pressoflessione verifica allo stato limite ultimo Introduzione Sperimentalmente, si osserva che il comportamento di una sezione in C.A. con armatura semplice, soggetta a sollecitazione di pressoflessione

Dettagli

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico

Dettagli

Scienze dei Materiali. Le proprietà dei materiali

Scienze dei Materiali. Le proprietà dei materiali Scienze dei Materiali Le proprietà dei materiali La materia è organizzata in diversi livelli Livello subatomico Interazioni di elettroni e nuclei entro gli atomi; fornisce le basi per la comprensione del

Dettagli

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla

Dettagli

IL COMPORTAMENTO DELLE SEZIONI INFLESSE E I CAMPI DI ROTTURA

IL COMPORTAMENTO DELLE SEZIONI INFLESSE E I CAMPI DI ROTTURA IL COMPORTAMENTO DELLE SEZIONI INFLESSE E I CAMPI DI ROTTURA Strutture in c.a. prof. Federica Caldi Costruzioni 1 Comportamento delle sezioni inflesse Considerando una trave sottoposta a flessione, come

Dettagli

IL COLLASSO MECCANICO

IL COLLASSO MECCANICO IL COLLASSO MECCANICO COLLASSO MECCANICO: ogni alterazione di dimensione, forma o proprietà di una struttura, macchina o parte di queste che la renda incapace di svolgere in maniera soddisfacente le sue

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Proprietà meccaniche dei metalli I metalli

Dettagli

Instabilità elastica

Instabilità elastica . Intro La progettazione degli elementi meccanici soggetti a compressione differisce significativamente da torsione e flessione. A B P Quando una struttura come quella rappresentata in figura è soggetta

Dettagli

Scienza dei Materiali 1 Esercitazioni

Scienza dei Materiali 1 Esercitazioni Scienza dei Materiali 1 Esercitazioni 7. Meccanica della frattura ver. 1.1 ESERIZI Ex. 7.1. piastra d acciaio Una piastra d acciaio avente y = 1.1GPa e = 90 MPa m 1/2 ha una cricca laterale di 2 mm. Stabilire

Dettagli

PLASTICITA,, DANNEGGIAMENTO & MECCANICA DELLA FRATTURA

PLASTICITA,, DANNEGGIAMENTO & MECCANICA DELLA FRATTURA Corso di Meccanica dei Materiali A.A. 2010-2011 2011 PLASTICITA,, DANNEGGIAMENTO & MECCANICA DELLA FRATTURA Michele Buonsanti * Dipartimento Meccanica e Materiali Facoltà di Ingegneria Università di Reggio

Dettagli

CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS

CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) - A.A. 2017-2018 2 Premesse TEOREMA DI GAUSS Formulazione equivalente alla legge di Coulomb Trae vantaggio dalle situazioni nelle

Dettagli

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE ELEMENTI DI PROGETTAZIONE INGEGNERIA INDUSTRIALE SOLUZIONI STANDARD PER PROBLEMI SEMPLICI La modellazione è parte della progettazione Nelle fasi iniziali di un progetto si usano modelli approssimati Con

Dettagli

La frattura nei materiali ceramici

La frattura nei materiali ceramici Giornata di studio Analisi del comportamento a frattura di materiali ceramici e compositi per applicazioni industriali Comportamento a fatica ciclica di compositi ceramici C/C SiC M. Labanti, G. L. Minoccari,

Dettagli

Università degli Studi di Catania

Università degli Studi di Catania Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di Tecnologie di Chimica Applicata ELEMENTI DI TEORIA DELLE DISLOCAZIONI Come nasce il concetto di

Dettagli

Attrito di rotolamento

Attrito di rotolamento Attrito di rotolamento Se i corpi fossero continui e perfettamente rigidi, quali si suppongono in schemi di prima approssimazione, nel rotolamento puro di un corpo su un altro, ammesso che le forze agenti

Dettagli

Terza prova parziale di Fisica Data: 15 Dicembre Fisica. 15 Dicembre Test a risposta singola

Terza prova parziale di Fisica Data: 15 Dicembre Fisica. 15 Dicembre Test a risposta singola Fisica 15 Dicembre 2011 Test a risposta singola ˆ Una forza si dice conservativa quando: Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi cammino chiuso è nullo Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi

Dettagli

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI

Unità 2 Diagrammi di stato e proprietà dei materiali UNITA 2 DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Esercizio.1 UNITA DIAGRAMMI DI STATO E PROPRIETA DEI MATERIALI Tracciare un diagramma di stato binario in cui sia presente un composto intermedio A x B y a fusione congruente e un composto intermedio A

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Il materiale muratura Valutazione delle caratteristiche meccaniche B. Calderoni - D.A.P.S. Università di Napoli Federico

Dettagli

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Lezione 3 Prova di trazione a cura del prof. ing. Vito Dattoma e dell ing. Riccardo Nobile 1 Prove di caratterizzazione meccanica Prova

Dettagli

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI COL1,ANA DI SCIEV/ t I~ TFCNIC4 DELLE COSTRUZIONI - 6 ANGELO DI TOMMASO Fonda1nenti di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI P::::.a hj, ~ ~ p~bj, ") h 2 Parte Il Parte lii a cura di Christian Carloni PÀTRON Università

Dettagli

Concetti di base. Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI CORPI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA

Concetti di base. Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI CORPI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA Reologia Concetti di base CORPI SOLIDI LIQUIDI/GASSOSI (FLUIDI) Sistemi ideali Sistemi reali SOLIDI DEFORMAZIONE ELASTICA FLUIDI DEFORM. IRREVERSIBILI (SCORRIMENTO) SOLIDI DEFORMAZIONI PERMANENTI FLUIDI

Dettagli

Esercizi di Elettricità

Esercizi di Elettricità Università di Cagliari Laurea Triennale in Biologia Corso di Fisica Esercizi di Elettricità 1. Quattro cariche puntiformi uguali Q = 160 nc sono poste sui vertici di un quadrato di lato a. Quale carica

Dettagli

MODULO 6: EFFETTO DI INTAGLIO

MODULO 6: EFFETTO DI INTAGLIO MODULO 6: EFFETTO DI INTAGLIO Denis Benasciutti - Università degli Studi di Udine Costruzione di Macchine - 2009 M6/Slide 1 Intaglio: esempi Denis Benasciutti - Università degli Studi di Udine Costruzione

Dettagli

Dislocazioni e deformazione plastica

Dislocazioni e deformazione plastica Dislocazioni e deformazione plastica Studio del ruolo delle dislocazioni nella deformazione plastica Meccanismi che sono alla base delle tecniche per aumentare la durezza e la resistenza dei metalli e

Dettagli

Le proprietà meccaniche dei materiali

Le proprietà meccaniche dei materiali Le proprietà meccaniche dei materiali L eterno rapporto di causa ed effetto "Se vuoi conoscere le cause create nel passato, guarda gli effetti che si manifestano nel presente. Se vuoi conoscere gli effetti

Dettagli

Figura 2.5. Arco a tre cerniere allineate sotto carico.

Figura 2.5. Arco a tre cerniere allineate sotto carico. 10 Effetti geometrici in strutture elastiche 37 quelle di compatibilità cinematica ammettono sempre soluzione unica, per cui si possono sempre determinare gli sforzi normali dovuti ad un carico esterno

Dettagli

Università degli Studi di Catania

Università degli Studi di Catania Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di Tecnologie di Chimica Applicata ELEMENTI DI TEORIA DELLE DISLOCAZIONI Come nasce il concetto di

Dettagli

LE FAMIGLIE DI MATERIALI

LE FAMIGLIE DI MATERIALI LE FAMIGLIE DI MATERIALI POLIMERI (P.es. Polipropilene) COMPOSITI (P.es. Legno) METALLI (P.es. Acciaio) CERAMICI (P.es. Terracotta) SELEZIONE INGEGNERISTICA DEI MATERIALI Esempio di selezione Il tetraedro

Dettagli

I seguenti grafici rappresentano istantanee dell onda di equazione:

I seguenti grafici rappresentano istantanee dell onda di equazione: Descrizione matematica di un onda armonica La descrizione matematica di un onda è data dalla seguente formula : Y ; t) A cos( k ω t + ϕ ) () ( ove ω e k, dette rispettivamente pulsazione e numero d onda,

Dettagli