PREVENZIONE DELLA CARENZA DI VITAMINA D NEGLI ULTRASETTANTACINQUENNI
|
|
- Aureliana Bucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PREVENZIONE DELLA CARENZA DI VITAMINA D NEGLI ULTRASETTANTACINQUENNI PREMESSE 1. Incidenza di ipovitaminosi D La carenza di vitamina D è particolarmente frequente (>80%) tra la popolazione anziana (1-7). Ciò è legato a deficit alimentari, alla scarsa propensione ad esporsi al sole con l avanzare dell età e ad una compromissione senile della capacità di sintetizzare la vitamina D. Contrariamente a quanto si tende a credere le regioni Europee più a sud sono quelle dove è più frequente l ipovitaminosi D in persone oltre i 60 anni (2,4,6,7). Nei paesi Nord-Europei il fenomeno è meno frequente per varie ragioni: maggior sensibilizzazione storica al problema, più frequente introito di grassi animali e soprattutto di pesce, frequente aggiunta di vitamina D nei prodotti lattiero-caseari. In Italia una grave carenza di vitamina D (livelli di 25OHvitamina D circolanti < 12 ng/ml) è stata riscontrata nei mesi invernali nel 82% dei soggetti oltre i 70 anni (1,3,5). Questi risultati sono stati riportati anche in studi condotti specificamente nella nostra regione (1). La prevalenza della carenza aumenta nelle età più avanzate, sia nelle femmine che nei maschi (5,8,9), e coinvolge praticamente quasi tutti i soggetti sopra i 75 anni di età. 2. Conseguenze della carenza di vitamina D In numerosi studi è stata dimostrata una relazione tra deficit di vitamina e rischio di frattura, in particolare di femore (10-19). Al deficit di vitamina D è stato associato anche un quadro di miopatia prossimale o comunque di deficit muscolare (20,21). In effetti è stato osservato che soggetti anziani con deficit muscolari o che cadono frequentemente hanno livelli sierici di 25OHvit. D mediamente inferiori rispetto ai controlli (22-29). Il deficit di vitamina D potrebbe pertanto di per sè tradursi clinicamente in un aumentato rischio di caduta e quindi di frattura, indipendentemente dagli effetti deleteri sulla massa ossea. Anche la riabilitazione ed il rischio di caduta dopo una frattura di femore sarebbero negativamente influenzate da una condizione di carenza di vitamina D (30). Con l invecchiamento è stata riportata anche una diminuzione dei recettori muscolari per la vitamina D (31). Oltre alla patologia scheletrica ed a quella muscolare ridotti livelli sierici di 25OH vit. D sarebbero associati anche ad un aumentato rischio di malattie reumatiche (artrosi, artrite reumatoide) (32-36), neurologiche (sclerosi multipla, demenza senile) (37,38), metaboliche (diabete) (39-42), cardiovascolari (infarti, ictus) (43-48), neoplastiche (carcinoma del seno e del colon, melanoma) (49-55) ed infettive (infezioni delle prime vie aeree superiori ed influenza) (56-58). 3. Risultati noti della Supplementazione di vitamina D in anziani E stato più volte dimostrato che la somministrazione in soggetti anziani carenti di dosi adeguate di vitamina D, in associazione ad un buon introito di calcio, si associa ad una riduzione del rischio di frattura, specie di quella del femore (59-66). La farmacocinetica della vitamina D ne consente la somministrazione non necessariamente giornaliera, con possibili boli settimanali, mensili, trimestrali od annuali. In un trial clinico randomizzato in doppio cieco è stato osservato che la somministrazione di UI di vitamina D ogni 4 mesi riduce in maniera significativa l incidenza di fratture non vertebrali (62). In uno studio pilota di comunità condotto presso la ASL di Verona, la somministrazione orale di un bolo di vitamina D in donne anziane carenti ha ridotto l incidenza di fratture di femore di circa il 20% nei trattati rispetto ai non trattati (63), specie dopo i 75 anni. E probabile che i risultati positivi possano essere ascritti anche ad effetti extra-scheletrici, in particolare muscolari. In effetti è stato ampiamente documentato un miglioramento dell equilibrio, della forza muscolare e della mobilità funzionale ed una riduzione del rischio di cadute in seguito al trattamento con vitamina D (67-75).
2 In recenti metanalisi (65,66,73), specifiche review (76) e Consensus Conference (77,78) è emerso che per conseguire risultati positivi in termini di incidenza di fratture sono necessarie nell anziano dosi di vitamina D superiori a 800 UI/die, tali da consentire di raggiungere livelli sierici di 25OHD pari ad almeno 75 nmol/l. Si è inoltre più volte convenuto di raccomandare un intervento di comunità in popolazioni ad elevato rischio (anziani e residenti in case di riposo). Va ricordato che effetti nulli od addirittura negativi (79) sono stati riportati somministrando UI di vitamina D in un solo giorno a donne ultrasettantenni Australiane. La terapia veniva inviata a domicilio per posta ed i dati sono stati raccolti tramite questionari di nuovo postali. Va anche ricordato che la popolazione studiata era mediamente non carente di vitamina D. Malgrado questi limiti questo studio impone una rivalutazione di outcome per il protocollo terapeutico qui proposto. OBIETTIVO E RICADUTE PREVISTE SOCIO-SANITARIE Il riscontro ancora di un elevata prevalenza di ipovitaminosi D negli anni 2000 nonostante le numerose e datate evidenze scientifiche di un importante ruolo nella patogenesi delle fratture e probabilmente anche di altre importanti malattie, indica l insufficienza o l inadeguatezza dei trattamenti preventivi sino ad ora intrapresi. La prevalenza del deficit, in particolare negli anziani, è tale da giustificare un approccio di comunità. La farmacocinetica della vitamina D consente la somministrazione sicura di boli, con probabili benefici in termini di compliance e di praticabilità per interventi preventivi territoriali ed a costi modesti. Il beneficio potenziale è prevedibilmente maggiore nei mesi invernali, quando più grande è il fabbisogno. Il programma di prevenzione primaria della ipovitaminosi D si prefigge di correggere il deficit nella popolazione di età superiore a 75 anni, nella quale il problema della carenza è endemico ed il rischio di frattura di femore è particolarmente elevato (80). Sulla scorta di studi sperimentali pregressi e dell esperienza pilota presso la ASL 20 della Regione Veneto, la ricaduta socio-sanitaria sarà rappresentata da una riduzione della frequenza delle cadute accidentali e delle fratture specie di femore. La popolazione ultrasettantacinquenne della Regione Veneto interessata è circa pari a (tab. 1): è ipotizzabile la prevenzione di non meno di 350 fratture di femore in 2 anni con un costo per frattura evitata di circa 200, a fronte di un costo stimato per una sola frattura di femore non inferiore a I potenziali benefici nei confronti di altre patologie extrascheletriche non sono al momento prevedibili: se il ruolo della carenza di vitamina D nella epidemiologia di queste malattie fosse confermata, la correzione in prevenzione primaria della ipovitaminosi D si potrebbe rivelare come uno degli interventi di prevenzione sanitaria più proficui. ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO Chi è interessato? In collaborazione con i Servizi Farmaceutici Territoriali, i Distretti Sanitari, i Medici di Medicina Generale (MMG) che vorranno collaborare, gli operatori dei presidi ospedalieri e delle strutture residenziali per anziani, la vitamina D sarà offerta a: ultrasettantenni residenti nelle R.S.A. e Case di Riposo del territorio ultrasettantenni ricoverati presso i reparti ospedalieri di geriatria e/o lungodegenza, di medicina interna, di ortopedia coorte dei nati del 1935 nella prossima stagione antinfluenzale; gli anni successivi si aggiungeranno i nuovi ultrasettantacinquenni in modo da coprire gradualmente l intera popolazione >75enne. Verrà offerta ai soggetti sopraelencati la possibilità di assumere una fiala per os contenente U di vitamina D3 al giorno x 2 giorni all anno ( U all anno). Unico criterio di esclusione sarà il contemporaneo trattamento con altri preparati a base di vitamina D.
3 A. Come? Sarà di fatto consegnata all anziano o ad un suo familiare una confezione contenente 2 fiale contenenti ciascuna UI di vitamina D3. Le fiale saranno da assumersi per os, 1 al giorno per 2 giorni, preferibilmente dopo mangiato. B. Quando? Il momento ideale della somministrazione sono i mesi autunno-invernali; in questo periodo vanno considerati anche i potenziali benefici precedentemente descritti della vitamina D nei confronti del rischio di infezioni delle prime vie aeree e dell influenza (57,58). C. In quali circostanze? Le circostanze possono essere diverse: 1) dal MMG in occasione della vaccinazione anti-influenzale, specie se praticata presso il proprio ambulatorio 2) in occasione di un ricovero ospedaliero, qualora la supplementazione non sia già stata praticata dal MMG 3) in occasione di un ricovero per frattura di femore, al fine di contribuire a prevenire recidive di fratture (Progetto Regionale specifico definito Rifrat: DRV 2897 del 29/09/2009) 4) nelle lungodegenze, nelle quali l intervento supplementare può prescindere dalla stagione e può essere ulteriormente integrato. Per identificare il soggetto che ha già assunto il bolo annuale di vitamina D ed evitare quindi sovrapposizioni si provvederà a consegnargli uno specifico tesserino. GARANZIE di SAFETY Un intervento di comunità ed in prevenzione primaria come quello già condotto (63) e tuttora in corso a Verona pone una serie di interrogativi cui è necessario dare una risposta. Ogni intervento di prevenzione primaria deve, infatti, essere virtualmente del tutto privo di potenziali effetti collaterali. Le possibili ragioni di preoccupazione o interrogativi potrebbero essere: a. L impiego di boli di vitamina D potrebbero in qualche caso determinare intossicazione da vitamina D? Gli studi disponibili ed esperienze preliminari indicano che le dosi di vitamina D qui consigliate prevengono il grave deficit di vitamina D nell anziano e riportano nella norma i livelli sierici di 25OHD, perlomeno per alcuni mesi. Corrispondono a quanto ottenibile nel giovane in seguito ad un intensa esposizione solare. Un intossicazione da vitamina D può comparire per livelli ematici di 25OHvitamina D superiore a circa 375 nmol/l (81). La somministrazione di boli di vitamina D pari a UI non possono determinare alcuna intossicazione neppure nelle persone già con una eccellente replezione di vitamina D (82). La profilassi del deficit di vitamina D è raccomandata anche in pazienti con ipercalcemia da iperparatiroidismo primitivo (83). In una recente Consensus Conference (77) si è riassestata la dose massima giornaliera di vitamina D da 2000 a 4000 U/die. La dose proposta nell intervento della Regione Veneto pari a U di Vitamina D3 per due giorni all anno corrisponde ad una dose matematicamente equivalente giornaliera di circa 1650 U, ma probabilmente inferiore se si considera la farmacocinetica. b. La dose somministrata è sempre sufficiente? No. In condizioni di osteomalacia, osteoporosi, di particolare rischio di ipovitaminosi D (grave disabilità, scarsa esposizione solare, malassorbimento.) o di deficit di introito calcico non correggibile (84) possono essere necessarie, a giudizio del medico, ulteriori integrazioni giornaliere, settimanali o mensili. c. Perché la vitamina D3? La vitamina D2 è di derivazione vegetale, mentre la D3 può essere di derivazione endogena (irradiazione solare) o derivare dall introito di grassi animali. La vitamina D2 e D3 hanno una attività biologica del tutto sovrapponibile, anche se la biodisponibilità generale della D3 appare superiore (85). I metaboliti attivi 1-alfa-idrossilati della vitamina D non sono un alternativa alla vitamina D (78). d. Perché la via orale? La somministrazione orale garantisce più rapidi e prevedibili incrementi dei livelli di 25-OH vitd rispetto alla somministrazione i.m. (85).
4 e. Il trattamento con vitamina D potrebbe favorire la comparsa di calcificazioni arteriose? E stata documentata una relazione tra carenza di vitamina D e rischio aterosclerotico. Anche se manca la dimostrazione che la correzione del deficit di vitamina D previene le malattie vascolari (86), appare assai improbabile che si possa verificare il contrario. f. Diete ricche di calcio e vitamina D possono favorire la calcolosi renale? E stato ampiamente dimostrato che una dieta ricca di calcio, anche in condizioni di replezione di vitamina D, riduce significativamente il rischio di calcolosi renale! Ciò è quasi sicuramente legato alla maggior disponibilità di calcio a livello del colon dove può prevenire l assorbimento degli ossalati, ovvero dei composti più litogeni che si conoscano (87-89). Non vi sono evidenze che la somministrazione di sola vitamina D aumenti il rischio di calcolosi renale negli anziani, probabilmente anche perché questi sono generalmente caratterizzati da malassorbimento intestinale cronico di calcio.
5 Tabella 1 Popolazione residente a livello regionale per Azienda Ulss (gennaio 2009) età Azienda Ulss Descrizione e più Totale 1 Belluno Feltre Bassano del 3 Grappa Alto vicentino Ovest vincentino Vicenza Pieve di Soligo Asolo Treviso Veneto Orientale Veneziana Mirano Chioggia Alta Padovana Padova Este Rovigo Adria Verona Legnago Bussolengo Totale Veneto
6 BIBLIOGRAFIA 1. Rossini M., Perbellini S., Lazzarin M., Adami S., Bertoldo F. and Lo Cascio V. "Incidenza di ipovitaminosi D nel Nord Italia". It. J. Min. Elect. Metab., 4, 1: 13-17; Wielen van der RPJ, Lowik MRH, Berg van den H, Groot de LCPGM, Haller J, Moreiras O, Staveren van WA. Serum vitamin D concentrations among elderly people in Europe. Lancet 1995; 346: Bettica P, Bevilacqua M, Vago T, Norbiato G. High prevalence of hypovitaminosis D among free-living postmenopausal women referred to an osteoporosis outpatient clinic in northern Italy for initial screening. Osteoporos Int. 1999;9(3): Lips P, Duong T, Oleksik A, Black D, Cummings S, Cox D, Nickelsen T. A global study of vitamin D status and parathyroid function in postmenopausal women with osteoporosis: baseline data from the Multiple Outcomes of Raloxifene Evaluation clinical trial. J Clin Endocrinol Metab 2001; 86: Isaia G, Giorgino R, Rini GB, Bevilacqua M, Maugeri D, Adami S. Prevalence of hypovitaminosis D in elderly women in Italy: clinical consequences and risk factors. Osteoporos Int, 2003; 14: Kuchuk NO et al. Vitamin D status, parathyroid function, bone turnover, and BMD in postmenopausal women with osteoporosis: global perspective. J Bone Miner Res 2009; 24: Mithal A et al. Global vitamin D status and determinants of Hypovitaminosis D. Osteoporos Int 2009; 20: Maggio D et al. 25(OH)D serum levels decline with age earlier in women than in men and less efficiently prevent compensatory hyperparathyroidism in older adults. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2005; 60: Orwoll E et al. Vitamin D deficiency in older men. J Clin Endocrinol Metab 2009; 94: Baker MR, McDonnell, Peacock M, Nordin BEC. Plasma 25-hydroxyvitamin D concentrations in patients with fractures of the femoral neck BMJ, 1979; Benhamou CL, Chappard D, Gauvain JB, et al Hyperparathyroidism in proximal femur fractures: biological and histomorphometric study in 21 patients over 75 years old Clin Rheumatol 1991; 10: Benhamou CL, Tourliere D, Gauvain JB, Picaper G, Audran M, Jallet P. Calciotropic hormones in elderly people with and without hip fracture Osteoporos Int 1995; 5: LeBoff MS, Kohlmeier L, Hurwitz S, Franklin J, Wright J, Glowacki J. Occult vitamin D deficiency in postmenopausal US women with acute hip fracture. JAMA 1999; 281: Lips P, Obrant KJ. The pathogenesis and treatment of hip fractures. Osteoporos Int 1991: 1: Lips P, van Ginkel FC, Jongen MJM, Rubertus F, van der Vijgh WJF, Netelenbos JC. Determinants of vitamin D status in patients with hip fracture and in elderly control subjects. Am J Clin Nutr 1987; 46: Lips P, Netelenbos C, Jongen MJM et al. Histomorphometric profile and vitamin D status in patients with femoral neck fracture. Metab Bone Dis Rel Res 1982; 4: Meller Y, Kestenbaum RS, Galinsky D, Shany S. Seasonal variations in serum levels of vitamin D metabolism and parathormone in geriatric patients with fractures in southern Israel Isr J Med Sci 1986; 22: Parfitt AM, Gallagher JC, Heaney RP, Johnston CC, Neer R, Whedon GD. Vitamin D and bone health in the elderly. Am J Clin Nutr 1982; 36: Von Knorring J, Slatis P, Weber TH, Helenius T. Serum levels of 25-hydroxyvitamin D, dihydroxyvitamin d and parathyroid hormone in patients with femoral neck fracture in southern Finland. Clin Endocrinol 1982; 17: Schott G.D., Wills M.R. Muscle weakness in osteomalacia. Lancet 1976; i: Boland R. Role of vitamin D in skeletal muscle function Endocr. Rev. 1986; 7: Mowè M et al. Low serum calcidiol concentration in older adults with reduced muscolar function. J Am Geriac Soc 1999; 47: Visser M, Deeg DJ, Lips P. Low vitamin D and high parathyroid hormone levels as determinants of loss of muscle stength and muscle mass (sarcopenia): the Longitudinal Aging Study Amsterdam. J Clin Endocrinol Metab 2003; 88: Verhaar HJJ, Samson MM, Jansen PAF, de Vreede PL, Manten JW, Duursma SA. Muscle strength, functional mobility and vitamin D in older women. Aging Clin Exp Res, 2000; 12: Flicker L, Mead K, MacInnis RJ, Nowson C, Scherer S, Stein MS, Thomasx J, Hopper JL, Wark JD. Serum vitamin D and falls in older women in residential care in Australia. J Am Geriatr Soc. 2003;51: Sharkey JR, Giuliani C, Haines PS, Branch LG, Busby-Whitehead J, Zohoori N. Summary measure of dietary musculoskeletal nutrient (calcium, vitamin D, magnesium, and phosphorus) intakes is associated with lowerextremity physical performance in homebound elderly men and women. Am J Clin Nutr. 2003; 77: Venning G. Recent developments in vitamin D deficiency and muscle weakness among elderly people BMJ, Mar 2005; 330:
7 28. Gerdhem P, Ringsberg KA, Obrant KJ, Akesson K. Association between 25-hydroxy vitamin D levels, physical activity, muscle strength and fractures in the prospective population-based OPRA Study of Elderly Women. Osteoporos Int. 2005; 16: Dam T-TL, von Muhlen D, Barrett-Connor EL. Sex-specific association of serum vitamin D levels with physical function in older adults. Osteoporos Int. 2009;20: LeBoff MS, Hawkes WG, Glowacki J, Yu-Yahiro J, Hurwitz S, Magaziner J. Vitamin D-deficiency and postfracture changes in lower extremity function and falls in women with hip fractures. Osteoporos Int. 2008;19: Bischoff-Ferrari HA, Borchers M, Gudat F, Durmuller U, Stahelin HB and Dick W. Vitamin D receptor expression in human muscle tissue decreases with age. J Bone Miner Res. 2004;19: McAlindon TE, Felson DT, Zhang Y, Hannan MT, Aliabadi P, Weissman B, Rush D, Wilson PW, Jacques P. Relation of dietary intake and serum levels of vitamin D to progression of osteoarthritis of the knee among partecipants in the Framingham Study. Ann Int Med, 1996; 125, 5: Chaganti RK, Parimi N, Cawthon P, Dam TL, Nevitt MC, Lane NE. Association of 25-hydroxyvitamin D with prevalent osteoarthritis of the hip in elderly men: the osteoporotic fractures in men study. Arthritis & Rheumatism. 2010;62: Ding C, Cicuttini F, Parameswaran V, Burgess J, Quinn S and Jones G. Serum levels of vitamin D, sunlight exposure, and knee cartilage loss in older adults. Arthritis & Rheumatism. 2009;60: Hicks GE, Shardell M, Miller RR, Bandinelli S, Guralnik J, Cherubini A, Lauretani F, Ferrucci L. Associations between vitamin D status and pain in older adults: the Invecchiare in Chianti study. J Am Geriatr Soc. 2008;56: Merlino LA, Curtis J, Mikuls TR, Cerhan JR, Criswell LA, Saag KG. Vitamin D intake is inversely associated with rheumatoid arthritis: results from the lowa Women s Health Study. Arthritis Rheum, 2004; 50: Munger KL, Zhang SM, O Reilly E, Hernan MA, Olek MJ, Willett WC, Ascherio A. Vitamin D intake and incidence of multiple sclerosis. Neurology, 2004; 62: Buell JS et al. 25-hydroxyvitamin D, dementia, and cerebrovascular pathology in elders receiving home services. Neurology 2010; 74: Pittas AG, LauJ, Hu FB and Dawson-Hughes B. REVIEW: the role of vitamin D and calcium in type 2 diabetes. A systematic review and meta-analysis. Endocrinol Metab. 2007;92: Pittas AG, Stark PC, Harris SS, Dawson-Hughes B. The effects of calcium and vitamin D supplementation on blood glucose and markers of inflammation in nondiabetic adults. Diabetes Care. 2007;30: Pittas AG, Chung M, Trikalinos T, Mitri J, Brendel M, Patel K, Lichtenstein AH, Lau J, Balk EM. Systematic review: Vitamin D and cardiometabolic outcomes. Ann Intern Med. 2010;152: Parker J, Hashmi O, Dutton D, Mavrodaris A, Stranges S, Kandala NB, Clarke A, Franco OH. Levels of vitamin D and cardiometabolic disorders: Systematic review and meta-analysis. Maturitas. 2010;65: Scragg RK, Camargo CA Jr, Simpson RU. Relation of serum 25-hydroxyvitamin D to heart rate and cardiac work (from the National Health and Nutrition Examination Surveys). Am J Cardiol. 2010;105: Wang TJ, Pencina MJ, Booth SL, Jacques PF, Ingelsson E, Lanier K, Benjamin EJ, D Agostino RB, Wolf M, Vasan RS. Vitamin D deficiency and risk of cardiovascular disease. Circulation. 2008;117: Giovannucci E, LiuY, Hollis BW, Rimm EB. 25-Hidroxyvitamin D and risk of myocardial infarction in men: a prospective study. Arch Intern Med. 2008;168: Pilz S, Marz W, Wellnitz B, Seelhorst U, Fahrleitner-Pammer A, Dimai HP, Boehm BO and Dobnig H. Association of vitamin D deficiency with heart failure and sudden cardiac death in a large cross-sectional study of patients referred for coronary angiography. J Clin Endocrinol Metab. 2008;93: Pilz S, Dobnig H, Fisher JE, Wellnitz B, Seelhorst U, Boehm BO, Marz W. Low vitamin d levels predict stroke in patients referred to coronary angiography. Stroke 2008;3): Dobnig H, Pilz S, Scharnagl H, Renner W, Seelhorst U, Wellnitz B, Kinkeldei J, Boehm BO, Weihrauch G, Maerz W. Independent association of low serum 25-Hydroxyvitamin D and 1,25-Dihydroxyvitamin D levels with all-cause and cardiovascular mortality. Arch Intern Med. 2008;168: Garland CF, Gorham ED, Mohr SB, Grant WB, Giovannucci EL, Lipkin M, Newmark H, Holick MF, Garland FC. Vitamin D and prevention of breast cancer: Pooled analysis. J Steroid Biochem & Molec Biol. 2007;103: Abbas S, Linseisen J, Slanger T, Kropp S, Mutschelknauss EJ, Flesch-Janys D and Chang-Claude J. Serum 25- hydroxyvitamin D and risk of post-menopausal breast cancer-results of a large case-control study. Carcinogenesis. 2008;29: Bischoff-Ferrari HA, Giovannucci E, Willett WC, Dietrich T and Dawson-Hughes B. Estimation of optimal serum concentrations of 25-hydroxyvitamin D for multiple health outcomes. Am J Clin Nutr. 2006;84: Gorham ED, Garland CF, Garland FC, Grant WB, Mohr SB, Lipkin M, Newmark HL, Giovannucci E, Wei M, Holick MF. Optimal vitamin D status for colorectal cancer prevention: a quantitative meta analysis. Am J Prev Med. 2007;32:210-6.
8 53. Jenab M et al. Association between pre-diagnostic circulating vitamin D concentration and risk of colorectal cancer in European populations : a nested case-control study. BMJ. 2010;340:b Newton-Bishop JA, Beswick S, Randerson-Moor J, Chang YM, Affleck P, Elliott F, Chan M, Leake S, Karpavicius B, Haynes S, Kukalizch K, Whitaker L, Jackson S, Gerry E, Nolan C, Bertram C, Marsden J, Elder DE, Barrett JH and Bishop DT. Serum 25-Hydroxyvitamin D3 levels are associated with breslow thickness at presentation and survival from melanoma. J Clin Oncol. 2009;27: Lappe JM, Travers-Gustafson D, Davies KM, Recker RR and Heaney R. Vitamin D and calcium supplementation reduces cancer risk: results of a randomized trial. Am J Clin Nutr. 2007;85: Ginde AA, Mansbach JM, Camargo Jr CA. Association between serum 25-Hydroxyvitamin D level and upper respiratory tract infection in the third national health and nutrition examination survey. Arch Intern Med. 2009;169: Yamshchikov AV, Desai NS, Blumberg HM, Ziegler TR and Tangpricha V. Vitamin D for treatment and prevention of infectious diseases: a systematic review of randomized controlled trials. Endocr Pract. 2009;15: Urashima M, Segawa T, Okazaki M, Kurihara M, Wada Y and Ida H. Randomized trial of vitamin D supplementation to prevent seasonal influenza A in schoolchildren. Am J Clin Nutr. 2010;91: Heikinheimo RJ, Inkovaara JA, Harjiu EJ, Haavisto MV, Kaarela RH, Kataja JM et al Annual injection of vitamin D and fractures of aged bones. Calcif Tissue Int 51: , Chapuy MC, Arlot ME, Delmas PD, Meunier PJ. Effect of calcium and cholecalciferol treatment for three years on hip fractures in elderly women. BMJ 1994; 308: Dawson-Hughes B, Harris SS, Krall EA, Dallal GE. Effect of calcium and vitamin D supplementation on bone density in men and women 65 years of age or older. N Engl J Med 1997; 337: Trivedi DP, Doll R, Khau KT Effect of four monthly vitamin D 3 (cholecalciferol) supplementation on fractures and mortality in men and women living in the community: randomised double blind controlled trial. Br Med J 326: , Rossini M, Alberti V, Flor L, Masiero L, Gatti D, Adami S. Effect of oral vitamin D2 yearly bolus on hip frature risk in elderly women: a community primary prevention study. Aging 2004;16: Tang BM et al. Use of calcium or calcium in combination with vitamin D supplementation to prevent fractures and bone loss in people aged 50 years and older; a meta-analysis. Lancet 2007;370: Bischoff-Ferrari HA et al. Prevention of nonvertebral fractures with oral vitamin D and dose dependency: a meta-analysis of randomized controlled trias. Arch Intern Med 2009;169: Abrahamsen B. Patient level pooled analysis of patients from seven major vitamin D fracture trials in US and Europe. BMJ 2010; 340 online 67. Pfeifer M, Begerow B, Minne HW, Abrams C, Nachtigall D, Hansen C. Effects of a short-term vitamin D3 and calcium supplementation on body sway and secondary hyperparathyroidism in elderly women. J Bone Min Res 2000; 15: Latham NK, Anderson CS, Reid IR. Effects of vitamin D supplementation on strength, physical performance, and falls in older persons: a systematic review. J Am Geriatr Soc. 2003;51: Gillespie LD, Gillespie WJ, Robertson MC, Lamb SE, Cumming RG, Rowe BH. Interventions for preventing falls in elderly people. Cochrane Database Syst Rev. 2003;(4):CD Bischoff-Ferrari HA, Dawson-Hughes B, Willett CW, et al.: Effect of vitamin D on falls: a meta-analysis. JAMA 2004; 29: Dhesi JK, Jackson JHD, Bearne LM, Moniz M, Hurley MV, Swiift GV, Allans TJ. Vitamin D supplementation improves neuromuscular function in older people who fall. Age and Ageing 2004; 33: Biscoff-Ferrari HA et al. Is fall prevention by vitamin D mediated by a change in postural or dynamic balance? Osteoporos Int 2006;17: Bischoff-Ferrari HA, Dawson-Hughes B, Staehelin HB, Orav JE, Stuck AE, Theiler R, Wong JB, Egli A, Kiel DP, Henschkowski J. Fall prevention with supplemental and active forms of vitamin D: a meta-analysis of randomised controlled trials. BMJ. 2009;339:b Lips P, Binkley N, Pfeifer M, Recker R, Samanta S, Cohn DA, Chandler J, Rosenberg E and Papanicolaou DA. Once-weekly dose of 8400 IU vitamin D3 compared with placebo: effects on neuromuscular function and tolerability in older adults with vitamin D insufficiency. Am J Clin Nutr. 2010;91: Cameron ID, Murray GR, Gillespie LD, Robertson MC, Hill KD, Cumming RG, Kerse N. Interventions for preventing falls in older people in nursing care facilities and hospitals. Cochrane Database of Systematic Reviews. 2010;1:CD Mosekilde L. Vitamin D and the elderly. Clin Endocrinol 62: , Dawson-Hughes B, Heaney RP, Holick MF, Lips P, Meunier PJ, Vieth R. Estimates of optimal vitamin D status. Osteoporos Int :
9 78. Dawson-Hughes B et al. Consensus Statement on Vitamin D Recommendations for older adults. Osteoporos Int, 2010; in press 79. Sanders KM et al. Annual high-dose oral vitamin D and falls and fractures in older women. JAMA 2010;303: Rossini M, Piscitelli P, Fitto F, Camboa P, Angeli A, Guida G, Adami S. Incidenza e costi delle fratture di femore in Italia. Reumatismo 2005;57: Holick MF. Vitamin D deficiency. New Engl J Med 2007;357: Bacon CJ et al. High-dose oral vitamin D3 supplementation in the elderly. Osteoporos Int 2009;20: Bilezikian JP, Potts Jr JT, El-Hajj Fuleihan G, Kleerekoper M, Neer R, Peacock M, Rastad J, Silverberg SJ, Udelsman R, Wells Jr SA. Summary statement from a workshop on asymptomatic primary hyperparathyroidism: a perspective for the 21st century. J Clin Endocrinol Metab : Adami S et al. Relationship between serum parathyroid hormone levels, vitamin d sufficiency, age, and calcium intake. Bone 2008;42: Romagnoli E et al. Short and long-term variations in serum calciotropic hormones after a single very large dose of ergocalciferol (vitamin D2) or cholecalciferol (vitamin D3) in the elderly. J Clin Endocrinol Metab 2008; 93: Wang L, Manson JE, Song Y, Sesso HD. Systematic review : Vitamin D and calcium supplementation in prevention of cardiovascular events. Ann Intern Med. 2010;152: Curhan G, Willett W, Speizer F, Spiegelman D, Stampfer M. Comparison of dietary calcium with supplemental calcium and other nutrients as factors affecting the risk for kidney stones in women. Ann Intern Med. 1997;126: Nurses Health Study II. Dietary Factors and the Risk of Incident Kidney Stones in Younger Women. Arch Intern Med. 2004;164: Borghi L, Schianchi T, Meschi T, et al. Comparison of two diets for the prevention of recurrent stones in idiopathic hypercalciuria. N Engl J Med. 2002;346: 2002
Modelli di intervento di comunità: Il Veneto
Azienda Ospedaliera Università di Padova Clinica Medica 1 CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L OSTEOPOROSI Modelli di intervento di comunità: Il Veneto Sandro Giannini Padova Modelli di intervento di comunità:
DettagliLa terapia con vitamina D: quale, quando e a quali dosi. F. Vescini
La terapia con vitamina D: quale, quando e a quali dosi F. Vescini Patologie e condizioni cliniche associate all ipovitaminosi D Rachitismo/Osteomalacia/Osteoporosi Fratture Mialgia/Sarcopenia/Astenia/Aumentato
DettagliLa vitamina D ed il paratormone (PTH) sono i
RASSEGNA Reumatismo, 2007; 59(1):15-19 Vitamina D e fratture: revisione critica della letteratura Vitamin D and fractures: a sistematic review O. Viapiana, D. Gatti, M. Rossini, L. Idolazzi, E. Fracassi,
DettagliIl calcio e la vitamina D
OSTEOPOROSI FEMMINILE: dalla menopausa alla frattura Pisa 23 Novembre 2013 Il calcio e la vitamina D Claudio Marcocci Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Universita di Pisa UO di Endocrinologia
DettagliL ANZIANO CON OSTEOPOROSI: AIUTARE A CURARE. Davide Gatti
L ANZIANO CON OSTEOPOROSI: AIUTARE A CURARE Davide Gatti FISIOLOGIA e FISIOPATOLOGIA PREMESSE L OSSO È UN TESSUTO DINAMICO IN COSTANTE RINNOVAMENTO = RIMODELLAMENTO OSSEO IL RINNOVAMENTO È NECESSARIO PER:
DettagliSupplementazione di calcio. Marco Di Monaco Presidio Sanitario San Camillo, Torino
Supplementazione di calcio Marco Di Monaco Presidio Sanitario San Camillo, Torino Dichiarazione di trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali
DettagliComposizione Corporea
Simposio: HEALTHY AGING Torino, 28 Novembre 2013 Composizione Corporea Dott. Giuseppe Sergi Dipartimento di Medicina DIMED-Clinica Geriatrica - Università di Padova PESO Modelli di composizione corporea
DettagliSupplementazioni con megaboli di vitamina D
Supplementazioni con megaboli di vitamina D Data 05 giugno 2008 Categoria reumatologia Una proposta della Regione Toscana di intervento di comunità per la prevenzione della carenza di vitamina D nella
Dettagli1. VITAMINA D: EFFETTI MUSCOLO-SCHELETRICI
1 1. VITAMINA D: EFFETTI MUSCOLO-SCHELETRICI Maurizio Rossini, Clara Zambarda, Camilla Benini U.O. Reumatologia, Azienda Ospedaliera-Universitaria Integrata di Verona Per quanto riguarda i possibili effetti
DettagliComorbidità e outcome funzionali
Outcome funzionali delle fratture da fragilità: primum non cadere Comorbidità e outcome funzionali Dott. Gianluca Isaia SCDU Geriatria AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (To) La prevalenza delle fratture
DettagliVitamina D: quandosupplementare e con quali schemi?
L osteoporosi nel paziente oncologico Vitamina D: quandosupplementare e con quali schemi? Marco Di Monaco, Fondazione Opera San Camillo, Presidio Sanitario San Camillo, Torino Dichiarazione di trasparenza
DettagliAndrea Giusti Ente Ospedaliero Ospedali Galliera, Genova. Vitamina D: effetti extra-scheletrici
Andrea Giusti Ente Ospedaliero Ospedali Galliera, Genova Vitamina D: effetti extra-scheletrici Enigma Vitamina D Does low vitamin D status contribute to "age-related" morbidity? Binkley N University of
DettagliHOT TOPICS MALATTIA. Terapia delle metastasi
HOT TOPICS MALATTIA METASTATICA Terapia delle metastasi Alfredo Berruti Università degli Studi di Brescia Azienda Ospedaliera Spedali Civili Brescia Quando è indicato il trattamento con ac. zoledronico?
DettagliPROGETTO REGIONALE PER LO STUDIO E LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DELLA CARENZA DI VITAMINA D
PROGETTO REGIONALE PER LO STUDIO E LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DELLA CARENZA DI VITAMINA D INTRODUZIONE 1. Incidenza di ipovitaminosi D La carenza di vitamina D è particolarmente frequente in Italia
DettagliOSTEOPOROSI. Roberto Bernabei. Bologna 07-05-2013
OSTEOPOROSI Roberto Bernabei Bologna 07-05-2013 CONCENTRAZIONE SIERICA DI VITAMINA D J Am Coll Cardiol 2008 FABBISOGNO DI VITAMINA D Adulti di 50-70 anni e ultrasettantenni richiedono rispettivamente
DettagliEVIDENZA DI EFFICACIA DELLE TERAPIE DISPONIBILI
Farmaci ed Osteoporosi CONFRONTO SULLE NUOVE LINEE D INDIRIZZO REGIONALI EVIDENZA DI EFFICACIA DELLE TERAPIE DISPONIBILI Stefania Sella Venezia, 9 marzo 2017 EVIDENZE NELLA TERAPIA DELL OSTEOPOROSI: QUALI?
DettagliAppropriatezza prescrittiva
60 Congresso Nasionale SIGG Appropriatezza prescrittiva P. D Amelio Dip. Di Scienze Mediche S.C. GERIATRIA E MALATTIE METABOLICHE DELL OSSO Università di Torino Napoli 26 Novembre 2015 Erre Kappa Bruno
DettagliLE LINEE GUIDA: VALUTAZIONE E DIAGNOSI DEL RISCHIO
LE LINEE GUIDA: VALUTAZIONE E DIAGNOSI DEL RISCHIO DI FRATTURE DA FRAGILITÀ Ligia J Dominguez U.O.C. di Geriatria e Lungodegenza Scuola di Specializzazione in Geriatria Università degli Studi di Palermo
DettagliInibitori dell enzima DPP4 nell anziano
XI Edizione PARMA DIABETE Inibitori dell enzima DPP4 nell anziano Francesco Purrello Università di Catania American Diabetes Association Terapia del diabete nel paziente anziano Prevenire la comparsa
DettagliVitamina D: quando, come e chi trattare
Vitamina D: quando, come e chi trattare Moderatori: A. Santonati, V. Toscano Relatore: R. Cesareo QUANDO? Adolf Windaus premio nobile chimica 1928 VALORI PLASMATICI DI VITAMINA D A VOSTRO GIUDIZIO SONO
DettagliRoma, 7-9 novembre 2014 La terapia secondo AIFA
La terapia secondo AIFA Fabio Vescini Premessa La terapia secondo AIFA non è il Vangelo secondo Matteo!!! COSTI!!! Domanda Su quali presupposti scientifici si basa la nota 79? Rischio di nuove fratture
DettagliAllegato D Dgr n del 30 dicembre 2010 pag. 1 /8. BILANCIO D'ESERCIZIO 2009 Stato Patrimoniale Comparato
Allegato D Dgr n. 3464 del 30 dicembre 2010 pag. 1 /8 ULSS n. 1 Belluno ULSS n. 2 Feltre ULSS n. 3 Bassano del Grappa 113.973 98.833-13 72.052 68.441-5 146.435 143.671-2 75.449 79.254 5 46.087 46.173 0
DettagliLe motivazioni per l utilizzo
Rassegna Terapia con calcio e vitamina D nel paziente anziano: aspetti clinici ed economici Calcio e vitamina D sono nutrienti essenziali ed una risorsa aggiuntiva nel trattamento e nella prevenzione dell
DettagliMedicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie
Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,
DettagliDefinizione ed Epidemiologia
Iperparatiroidismo Primario Normocalcemico: Vero o Falso? Definizione ed Epidemiologia Massimo Procopio SCDU Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo, A.O.U. Città della Salute e della Scienza Dipartimento
DettagliLa prevenzione primaria e secondaria della frattura da fragilità
La prevenzione primaria e secondaria della frattura da fragilità Fabio Massimo Ulivieri U.O. Medicina Nucleare Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Fino a 5 anni di età 65
DettagliSarcopenia nell'anziano: dagli aspetti clinici alle opzioni terapeutiche
Journal Club GRG 12 luglio 2019 Sarcopenia nell'anziano: dagli aspetti clinici alle opzioni terapeutiche Angelo Bianchetti Dipartimento Medicina e Riabilitazione ICSA Gruppo San Donato Brescia Scuola di
DettagliCONSENSUS: VITAMINA D OBESITÀ E SINDROME METABOLICA. Emanuele Miraglia del Giudice. 16 Ottobre 2015
16 Ottobre 2015 CONSENSUS: VITAMINA D OBESITÀ E SINDROME METABOLICA Emanuele Miraglia del Giudice Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento della Donna del Bambino e di Chirurgia Generale e
DettagliDomenico Marco Caccavo
INFLUENZA DEL MODELLO DI ALIMENTAZIONE SUI LIVELLI CIRCOLANI DI VITAMINA D Ambulatorio di Nutrizione Clinica U.O.C. Oncologia Medica Dipartimento Scienze Biomediche e Oncologia Umana Domenico Marco Caccavo
DettagliOSTEOPOROSI POSTMENOPAUSALE: ORGANIZZIAMO LE AZIONI. Fabio Vescini
OSTEOPOROSI POSTMENOPAUSALE: ORGANIZZIAMO LE AZIONI Fabio Vescini Domanda 1 Perché è importante la valutazione del rischio di frattura? La cost-effectiveness di un intervento farmacologico nell Osteoporosi
DettagliEffetti extrascheletrici della vitamina D
Reviews in Health Care 2011; 2(2): 87-100 Dr u g s Narrative review Effetti extrascheletrici della vitamina D Extraskeletal effects of vitamin D Maurizio Rossini 1 1 Sezione di Reumatologia, Dipartimento
DettagliDisease Mongering. The selling of sickness that widens the boundaries of illness and grows the markets for those who sell and deliver treatments
Disease Mongering The selling of sickness that widens the boundaries of illness and grows the markets for those who sell and deliver treatments and risk factors, such as osteoporosis, being framed as diseases
DettagliOSTEOPATIE METABOLICHE: METABOLISMO DEL CALCIO E DEL FOSFORO-ORMONI ORMONI CALCIOTROPI-SCHELETRO www.fisiokinesiterapia.biz RIPARTIZIONE DEL CALCIO NELL ORGANISMO CALCIO MINERALIZZATO DELLE OSSA = 98%
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
DETERMINA 22 ottobre 2019. Istituzione della Nota AIFA 96 relativa alla prescrizione, a carico del SSN, dei farmaci indicati per la prevenzione ed il trattamento della carenza di vitamina D nell adulto
DettagliSimposio SIGG-AGE Geriatria e Territorio: un percorso di collaborazione L Ospedale
Simposio SIGG-AGE Geriatria e Territorio: un percorso di collaborazione L Ospedale Dott. Gianluca Isaia SCDU Geriatria AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, Torino La nuova configurazione demografica, caratterizzata
DettagliU.O.C. REUMATOLOGIA Prof. Davide Gatti
U.O.C. REUMATOLOGIA Prof. Davide Gatti MOLTI DATI INTERESSANTI IMPARARE CHE OGNI METABOLITA HA LE SUE CARATTERISTICHE IMPARARE COSA SI PUO CHIEDERE E COSA NO A CIASCUNO DI ESSI NON SI POSSONO ESPRIMERE
DettagliAllegato II. Conclusioni scientifiche e motivi del parere positivo
Allegato II Conclusioni scientifiche e motivi del parere positivo 5 Conclusioni scientifiche Riassunto generale della valutazione scientifica di Valebo e denominazioni associate (Vedere Allegato I) Informazioni
DettagliValutazione delle evidenze: studio IBIS II
Valutazione delle evidenze: studio IBIS II Marta Pestrin Sandro Pitigliani Medical Oncology Dept. Hospital of Prato Istituto Toscano Tumori, Prato, Italy Hormonal strategies for breast cancer shown to
DettagliALENDRONATO E VITAMINA D
182 ottobre2013;39:182-190 articolo DI AGGIORNAMENTO ALENDRONATO E VITAMINA D nelle fratture osteoporotiche Alendronate and vitamin D in osteoporotic fractures G. Resmini, G. Iolascon * Centro per lo Studio
DettagliIl Management delle Sindromi Coronarie Acute oggi Il paziente anziano e con IRC grave
Il Management delle Sindromi Coronarie Acute oggi Il paziente anziano e con IRC grave Filippo M. Sarullo U.O. di Riabilitazione Cardiovascolare Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo NSTE-ACS: ETA & Mortalità
DettagliObesity, morbidity and mortality
Obesity, morbidity and mortality Alessandro Casini, MD Regional Agency for Nutrition, University of Florence Globesity Determinants of health Risk factors for deaths Preventing Chronic Diseases A vital
DettagliLa vitamina D dallo scheletro al sistema immunitario
La vitamina D dallo scheletro al sistema immunitario Prof. Francesco Paolo Cantatore Direttore Cattedra di Reumatologia dell Università di Foggia Direttore UOC Reumatologia Universitaria M. Carrozzo A.O.U.
DettagliAPPROPIATEZZA PRESCRITTIVA UN CONFRONTO TRA PRATICA CORRENTE E STANDARD
APPROPIATEZZA PRESCRITTIVA UN CONFRONTO TRA PRATICA CORRENTE E STANDARD Ascesa di consumi e prescrizione di Vitamina D Dott.ssa Rosetta Podda U.O. Nefrologia e Dialisi Hotel La Bitta Arbatax 3 Dicembre
DettagliThe geriatric quintet Alterazioni di ordine cognitivo Alterazione motilità
SIO Triveneto 31 Marzo 27 Trento Attività Fisica e Composizione Corporea nell anziano Vincenzo Di Francesco Clinica Geriatrica Università di Verona The geriatric quintet Alterazioni di ordine cognitivo
DettagliL effetto del diabete e dell utilizzo delle statine sul rischio di infezioni
L effetto del diabete e dell utilizzo delle statine sul rischio di infezioni Pistoia, 29 settembre 2016 laura.policardo@ars.toscana.it 1 Background epidemiologico Precedenti studi epidemiologici hanno
DettagliIpovitaminosi D: Diagnosi e Trattamento nell esperienza di un medico di medicina generale in formazione
SEZIONE DI FORMAZIONE PER L AUTOVALUTAZIONE aggiornamento MEDIA 2016;16:144-149 Ipovitaminosi D: Diagnosi e Trattamento nell esperienza di un medico di medicina generale in formazione Riassunto La prevenzione
DettagliLA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA
LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA Enzo Manzato Servizio scientifico offerto alla classe medica da MSD Italia S.r.l 05-13-VYT-2011-IT-5484-SS Linee
DettagliAGGIORNAMENTI SULLA Vitamina D
AGGIORNAMENTI SULLA Vitamina D Approviggionamento di Vitamin D Livelli di vitamina D nel sangue Metabolismo Vitamina D e mortalità VitaminaD e fratture Vitamina D e cancro Vitamina D ed altre patologie
DettagliAlcool e salute: aspetti di interesse
Alcool e salute: aspetti di interesse Andrea Poli - Nutrition Foundation of Italy Napoli, 21 gennaio 2014 Outline della presentazione 1. Alcool a dosi moderate e cancro della mammella: considerazioni aggiuntive
DettagliDefinizione di osteoporosi
FRATTURE OSTEOPOROTICHE: LA PUNTA DIUN ICEBERG? Gherardo Mazziotti Azienda Ospedaliera Carlo Poma MANTOVA Definizione di osteoporosi L osteoporosi è una malattia dello scheletro, caratterizzata dalla compromissione
DettagliASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO. gennaio-maggio 2015
ASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO gennaio-maggio 2015 COORDINAMENTO REGIONALE UNICO SUL FARMACO REGIONE VENETO Tabella 1 - AIR diabetici Assistiti*
DettagliRoma, 4 aprile Annali AMD 2006 Indicatori di qualità dell assistenza diabetologica in Italia Commenti al file-dati
Roma, 4 aprile 2006 Annali AMD 2006 Indicatori di qualità dell assistenza diabetologica in Italia Commenti al file-dati antonio e. pontiroli clinica medica, università degli studi di milano, ospedale san
DettagliIl ruolo del laboratorio nell ipovitaminosi D Cascina, 19 Settembre 2015
Osteoporosi e pratica clinica Il ruolo del laboratorio nell ipovitaminosi D Cascina, 19 Settembre 2015 Fonti, biosintesi e trasporto della vitamina D Fonti, biosintesi e trasporto della vitamina D Effetti
DettagliImplicazioni terapeuticogestionali. diabetico con osteoporosi
Implicazioni terapeuticogestionali nel paziente anziano diabetico con osteoporosi Stefania Maggi CNR Sezione Invecchiamento, Padova Epidemiologia del diabete. Studio ARNO, 2015 Rapporto ARNO 2015 Danni
DettagliMarta Baviera, Mauro Tettamanti,Irene Marzona, Laura Cortesi, Fausto Avanzini, Alessandro Nobili, Emma Riva, Carla Roncaglioni
WORKSHOP La drug utilization attraverso i database amministrativi Milano, 27 novembre 2012 Marta Baviera, Mauro Tettamanti,Irene Marzona, Laura Cortesi, Fausto Avanzini, Alessandro Nobili, Emma Riva, Carla
DettagliIL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA
IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA Prof. Guido Grassi Clinica Medica, Dipartimento di Medicina Clinica, Prevenzione e Biotecnologie Sanitarie, Università di Milano-Bicocca Parole chiave:
DettagliTAVOLA ROTONDA: DR.SSA BOIANI, DR.SSA BOSI, DR.SSA GHELFI, DR. MAGISTRO,DR.SSA TURCI DR.SSA ZARELLA MRDOLLA 24 SETTEMBRE 2016
TAVOLA ROTONDA: DR.SSA BOIANI, DR.SSA BOSI, DR.SSA GHELFI, DR. MAGISTRO,DR.SSA TURCI DR.SSA ZARELLA MRDOLLA 24 SETTEMBRE 2016 Quale l effedo della vita d sull osso e sulla muscolatura? Dr.ssa Zarella Quando
DettagliFocus sul paziente anziano complesso con diabete: definizione ed epidemiologia Gianluigi Vendemiale
Focus sul paziente anziano complesso con diabete: definizione ed epidemiologia Gianluigi Vendemiale Dipartimento Internistico Azienda Ospedaliero-Universitaria OO.RR. Foggia Prevalenza Diabete Dati Dati
DettagliALLE ORE I CANDIDATI DOVRANNO PRESENTARSI NELL'AULA INDICATA MUNITI DI DOCUMENTO DI IDENTITA'
TEST DI INGRESSO 10 APRILE 2015 DISLOCAZIONE AULE (Test valido per: Giurisprudenza; Interfacce e Tecnologie della Comunicazione; Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva; Servizio Sociale; Sociologia;
DettagliConflitti di interesse. Gli autori dichiarano di non aver alcun conflitto di interesse.
Tiziana Galeazzi 1, Chiara Monachesi 1, Anil K. Verma 1, Marina Brugia 3, Luisita Marinelli 3, Simona Gatti 2, Elisa Franceschini 2, Jacopo Rogani 1, Elena Lionetti 2, Carlo Catassi 2 1 Lab. Metabolic
DettagliQuante probabilità ho di avere un evento cardiovascolare durante la mia vita? Lifetime Risks of Cardiovascular Disease N Engl J Med 2012
Mirare all eccellenza nella pratica clinica attraverso i grandi trial (II) Quante probabilità ho di avere un evento cardiovascolare durante la mia vita? Lifetime Risks of Cardiovascular Disease N Engl
DettagliLA VITAMINA D: FORMULAZIONI A CONFRONTO. Giovanni De Pergola. Ambulatorio di Nutrizione Clinica UOC Oncologia Medica Policlinico di Bari
LA VITAMINA D: FORMULAZIONI A CONFRONTO Giovanni De Pergola Ambulatorio di Nutrizione Clinica UOC Oncologia Medica Policlinico di Bari calcifediolo colecalciferolo (D 3 ) calcitriolo ALIMENTI AD ALTO CONTENUTO
Dettagli10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo
10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo 60 45 Ipoglicemizzanti orali in uso in Italia (anno 2009) 46.6 % sul totale
DettagliB ISFOSFONATI VOL. XVI N 1. Ipovitaminosi D: entità del problema Davide Gatti A GGIORNAMENTO IN T EMA DI
A GGIORNAMENTO IN T EMA DI B ISFOSFONATI O R G A N O U F F I C I A L E D E L G I B I S G R U P P O I T A L I A N O P E R L O S T U D I O D E I B I S F O S F O N A T I Ipovitaminosi D: entità del problema
DettagliDemografia dell Invecchiamento. Prof. Giovanni Zuliani
Demografia dell Invecchiamento Prof. Giovanni Zuliani Evoluzione della popolazione italiana per classi di età dal 1950 al 2020 Numeri indice: 1950=1 7 6 5 4 3 2 X 6 X 2 1 0 1950 1960 1970 1980 1990 2000
DettagliLA FRAGILITA NELL ANZIANO: EVIDENZE dallo STUDIO InCHIANTI. Stefania Bandinelli
LA FRAGILITA NELL ANZIANO: EVIDENZE dallo STUDIO InCHIANTI Stefania Bandinelli Sistemi Omeostatici e Invecchiamento Public Health Rev, 32(2) 130 143: 2011 Invecchiamento e Sindromi Geriatriche Aging Phenotypes
DettagliOSSO FRAGILE FRATTURA IN UN SOGGETTO FRAGILE
OSSO FRAGILE O FRATTURA IN UN SOGGETTO FRAGILE J Am Ger Soc, 61:327-334, 2013 N=317; Età media 83.1 range 70-97 J Gerontology A Biol Sci Med Sci, 2014, 69:338-345 Stili di vita quali determinanti
DettagliLa Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile
La Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile 90% dei pazienti affetti da neoplasie riferisce la comparsa di una sintomatologia algica associata. EBRT
DettagliFattori di rischio e screening dell osteoporosi nel paziente internistico
Fattori di rischio e screening dell osteoporosi nel paziente internistico Dr Monica Montepaone Ospedale S. Maria delle Croci Ravenna UOC Medicina Interna Fattore di rischio Un fattore di rischio è una
DettagliAlfredo Berruti Università degli Studi di Brescia Azienda Ospedaliera Spedali Civili Brescia
HOT TOPICS MALATTIA METASTATICA Terapia delle metastasi Alfredo Berruti Università degli Studi di Brescia Azienda Ospedaliera Spedali Civili Brescia Quando è indicato il trattamento Quando è indicato il
DettagliL ipertensione arteriosa nell anziano
L ipertensione arteriosa nell anziano Como 23 Ottobre 2015 Congresso Regionale CFC Stefano Carugo Haemodynamic Patterns of Age-Related Changes in Blood Pressure Age (years) DBP (mmhg) SBP (mmhg) MAP (mmhg)
DettagliIpertensione arteriosa Percorso
Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE
DettagliDott. Stefano Frara Prof. Andrea Giustina Università Vita-Salute, Ospedale San Raffaele Milano
Dott. Stefano Frara Prof. Andrea Giustina Università Vita-Salute, Ospedale San Raffaele Milano QUANDO IMPIEGARE I FARMACI INIBITORI DEL RIASSORBIMENTO OSSEO? 0 Effetti scheletrici degli inibitori dell
DettagliDate Dal 2000 ad oggi Docente della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione Presso la Seconda Università di Napoli
Curriculum Vitae di Giovanni Iolascon Istruzione e formazione Date 1987-1990 Titolo della qualifica rilasciata Diploma di specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione Nome e tipo d'organizzazione
DettagliL OSTEOPOROSI Il Paziente senza fratture G.C. Isaia
L OSTEOPOROSI Il Paziente senza fratture G.C. Isaia AOU CITTA DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO S.C. GERIATRIA E MALATTIE METABOLICHE DELL OSSO Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Metaboliche
DettagliLa prevenzione della sarcopenia nelle residenze per anziani
La prevenzione della sarcopenia nelle residenze per anziani Angelo Bianchetti Dipartimento Medicina e Riabilitazione - Istituto Clinico S.Anna Brescia Gruppo di Ricerca Geriatrica - Brescia Sarcopenia
DettagliIl percorso dell assistito con patologie ad elevata complessità assistenziale: IL PUNTO DI VISTA DEL GERIATRA. Angelo Bianchetti
Il percorso dell assistito con patologie ad elevata complessità assistenziale: IL PUNTO DI VISTA DEL GERIATRA Angelo Bianchetti Gruppo di Ricerca Geriatrica Istituto Clinico S.Anna, Brescia 1 Evoluzione
DettagliVitamina D: effetti scheletrici
Angelo Pucino Ambulatorio di Reumatologia ASL NAPOLI 1 Centro Vitamina D: effetti scheletrici Vitamin D: a millenium perspective Michael F. Holick La Vitamina D è uno dei più antichi ormoni esiste sin
DettagliMenopausa precoce: ruolo del calcio e della vitamina D nel metabolismo osseo
Menopausa precoce: ruolo del calcio e della vitamina D nel metabolismo osseo Marco Gambacciani Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia a Interesse Oncologico Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Introduzione
DettagliStudio PPP (Progetto Prevenzione Primaria)
Studio PPP (Progetto Prevenzione Primaria) Lancet 2001; 387:89-95 Low-dose aspirin and vitamin E in people at cardiovascular risk: randomised trial in general practice. Piccole dosi di ASA e vitamina E
DettagliASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO. gennaio-luglio 2016
ASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO gennaio-luglio 2016 COORDINAMENTO REGIONALE UNICO SUL FARMACO REGIONE VENETO Tabella 1 - AIR diabetici Assistiti*
DettagliASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO. gennaio-ottobre 2016
ASSISTENZA INTEGRATIVA REGIONALE: FLUSSI TRASMESSI DALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE VENETO gennaio-ottobre 2016 COORDINAMENTO REGIONALE UNICO SUL FARMACO REGIONE VENETO Tabella 1 - AIR diabetici Assistiti*
DettagliDiabete e sindrome metabolica l alimentazione come prevenzione: punto di vista del nutrizionista
Diabete e sindrome metabolica l alimentazione come prevenzione: punto di vista del nutrizionista Anna Demagistris Dietetica e Nutrizione Clinica A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Parco della Salute,
DettagliAspetti demografici ed epidemiologici dello scompenso cardiaco in Campania
Aspetti demografici ed epidemiologici dello scompenso cardiaco in Campania Nicola Ferrara, MD University of Naples Federico II Department of Translational Medical Sciences, Naples, Italy Past President
DettagliLa gestione clinica della osteoporosi
Michele Zi La gestione clinica della osteoporosi Michele Zini Unità Operativa di Endocrinologia, Arcispedale S. Maria Nuova, Reggio Emilia Sede: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia
DettagliVitamina D, dalle Linee Guida agli Aspetti Pratici: uso, abuso e indicazioni
MEDIA 2018;18:59-63 SEZIONE DI FORMAZIONE PER L AUTOVALUTAZIONE pratica professionale Vitamina D, dalle Linee Guida agli Aspetti Pratici: uso, abuso e indicazioni Domenico Italiano Fatima Franchina Umberto
DettagliObiettivo. Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza. Programma. Programma
Obiettivo Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza Passare in rassegna l evidenza relativa al ruolo dell alimentazione nella prevenzione e nel trattamento dello scompenso cardiaco Giorgio
DettagliRidurre-eliminare la contenzione Ermellina Zanetti (Brescia) E.Zanetti GRG Brescia 1
Ridurre-eliminare la contenzione Ermellina Zanetti (Brescia) E.Zanetti GRG Brescia 1 Premessa e obiettivi Gli infermieri Italiani nel Codice deontologico (Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, 2009)
DettagliSupplementazione orale nella prevenzione e nel trattamento della malnutrizione Alessandro Laviano
53 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Firenze, 26-29 Novembre 2008 Supplementazione orale nella prevenzione e nel trattamento della malnutrizione Alessandro Laviano alessandro.laviano@uniroma1.it
DettagliINAPPROPRIATA PRESCRIZIONE ED OUTCOMES INTRAOSPEDALIERI RISULTATI DELLO STUDIO CRIME
28 novembre 203 :30-3:30 COMUNICAZIONI ORALI INAPPROPRIATA PRESCRIZIONE ED OUTCOMES INTRAOSPEDALIERI RISULTATI DELLO STUDIO CRIME Matteo Tosato Centro Medicina dell Invecchiamento Università Cattolica
DettagliAbitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti
XV Simposio di Cardiologia della Regio Insubrica Manno - 6 marzo 2013 Abitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti Anna Maria Grandi Dipartimento di Medicina Clinica e
DettagliPERCHE TRATTARE L IRON DEFICIENCY NELLO SCOMPENSO CARDIACO
PERCHE TRATTARE L IRON DEFICIENCY NELLO SCOMPENSO CARDIACO Congresso Patient Blood Management - PBM Bologna, 19 Ottobre 2018 Giuseppe Di Pasquale Direttore Dipartimento Medico ASL Bologna Direttore Unità
DettagliTRATTAMENTI ALTERNATIVI PER L OSTEOARTROSI: FATTI ED EVIDENZA SUI GLUCOSAMINOGLICANI E LA CONDROITINA
FOGLIO INFORMATIVO n 8 TRATTAMENTI ALTERNATIVI PER L OSTEOARTROSI: FATTI ED EVIDENZA SUI GLUCOSAMINOGLICANI E LA CONDROITINA La glucosamina e la condroitina sono costituenti della cartilagine articolare.
DettagliLA TERAPIA MEDICA DELLA OSTEOPOROSI: CALCIO E VITAMINA D
LA TERAPIA MEDICA DELLA OSTEOPOROSI: CALCIO E VITAMINA D DR. R. GIANNATTASIO D M I LIVELLO UO MEDICINA NUCLEARE E CMM PSI ELENA D AOSTA ASL NA1 CENTRO II FORUM AGGIORNAMENTO IN TEMA DI TERAPIA DELLE MALATTIE
DettagliL obesità sarcopenica
AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia L obesità sarcopenica Genova 21 Giugno 2018 Prof.ssa Mariangela Rondanelli Dott. Simone Perna Dott.ssa Vittoria Infantino Working
DettagliANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL
ANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL Visioli et al. Low density lipoprotein oxidation is inhibited by olive oil constituents. Atherosclerosis 1995; 117: 25-32 Visioli et al. Free radical-scavenging properties
DettagliGeriatric Crossroads: Osteoporosi e Patologia Cardiovascolare
Geriatric Crossroads: Osteoporosi e Patologia Cardiovascolare Le associazioni epidemiologiche Claudio Pedone Università Campus Biomedico di Roma LIX Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia
DettagliONJ UPDATE 2018 OSTEONECROSI DELLE OSSA MASCELLARI (ONJ) DA BIFOSFONATI E ALTRI FARMACI: PREVENZIONE, DIAGNOSI, FARMACOVIGILANZA, TRATTAMENTO
ONJ UPDATE 2018 OSTEONECROSI DELLE OSSA MASCELLARI (ONJ) DA BIFOSFONATI E ALTRI FARMACI: PREVENZIONE, DIAGNOSI, FARMACOVIGILANZA, TRATTAMENTO Dr M. Massara Diagnosi di osteoporosi Attualmente il gold standard
DettagliEventi tromboembolici nel paziente neoplastico
Eventi tromboembolici nel paziente neoplastico Negrar 21 Settembre 2015 Ospedale Sacro Cuore- Don Calabria Profilassi degli eventi tromboembolici in oncologia:quando e quali pazienti Dott. Vincenzo Picece
Dettagli