Pareto e la teoria dell azione ( ) I principali elementi della teoria di Pareto
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- Baldassare Morandi
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1 Pareto e la teoria dell azione ( ) 1917: pubblica il Trattato di sociologia generale e lascia l università di Losanna 1923: dopo essere stato nominato senatore del regno d Italia, muore a Céligny I principali elementi della teoria di Pareto La sociologia è una sintesi di discipline speciali: il diritto, l economia, la storia politica, la storia delle religioni: alla loro sintesi scrive infatti Pareto che mira a studiare in generale la società umana, si può dare il nome di sociologia. Due concetti chiave: RESIDUI = i sentimenti o le espressioni dei sentimenti inscritti nella natura umana DERIVAZIONI = i sistemi intellettuali di giustificazione delle azioni umane con i quali gli individui camuffano le loro passioni. Apparenza di razionalità. 1
2 PARETO: TEORIA DELL AZIONE (2) L uomo è un essere irragionevole, ma raziocinante. Raramente si comporta in modo logico, ma vuo far vedere ai suoi simili che si comporta logicamente. Azione logica Azione non logica. Azione logica = esiste una corrispondenza mezzi fini come egli la concepisce nella sua mente e la relazione mezzi fini come si attua oggettivamente nella realtà. Il legame logico tra i mezzi e il fine esiste nella coscienza del soggetto agente e nella realtà oggettiva e queste due relazioni oggettiva e soggettiva corrispondono. Tutte le altre azioni sono dette non logiche, il che non vuol punto significare illogiche 2
3 PARETO TEORIA DELL AZIONE (3) LE AZIONI HANNO UN FINE LOGICO? CLASSI GENERI OGGETTIVAMENTE SOGGETTIVAMENTE CLASSE 1 AZIONE LOGICA SI SI CLASSE 2 AZIONE NON LOGICA GENERE I NO NO GENERE II NO SI GENERE III SI NO GENERE IV SI SI 3
4 GENERE I = MOLTO RARO PERCHE L UOMO E RAZIOCINANTE. I MEZZI SONO SCONNESSI AI FINI SIA A LIVELLO SOGGETTIVO CHE OGGETTIVO. GENERE II =MOLTO DIFFUSO. L ATTO NON E LOGICAMENTE CONNESSO AL RISULTATO MA CHI AGISCE PENSA CHE LO SIA. Danza delle pioggia GENERE III = L INDIVIDUO NON HA CONCEPITO IL NESSO CAUSALE TRA MEZZI E FINI MA L HA ATTUATO. (comportamenti istintivi) GENERE IV = L INDIVIDUO CONCEPISCE IL RAPPORTO MEZZI FINI TRA LE AZIONI CHE COMPIE MA LE CONSEGUENZE OGGETTIVE NON CORRISPONDONO A QUELLE OGGETTIVE 4
5 I residui sono le manifestazioni dei sentimenti e le cause principali delle azioni non logiche. I residui si riferiscono agli istinti dell uomo senza comprenderli tutti. Gli interessi non sono compresi tra i residui. L interesse deriva da una presa di coscienza dell inidividuo di uno scopo. Massimizzare la ricchezza è un interesse che presuppone azioni logiche= Interesse economico. Interesse politico= anche qui le azioni sono logiche 5
6 PARETO E LE CLASSI DEI RESIDUI Le 6 classi dei residui sono: l istinto delle combinazioni = Mutamento-progresso-logica la persistenza degli aggregati = Conservazione-costumireligione il bisogno di manifestare i sentimenti con atti esterni= applauso l istinto di socialità = creare associazioni, rispetto per disciplina, autorità e gerarchia, sacrificio per gli altri, bisogno di uniformità l integrità dell individuo = sanzioni, indignazione (Durkheim e la coscienza collettiva) il residuo sessuale = puritanesimo Il comportamento umano raramente si spiega con un solo residuo. 6
7 PARETO E LE CLASSI DEI RESIDUI (2) Tensione tra i residui cambiamento vs conservazione, valori intellettuali logici vs società (mantenimento della società che opera attraverso le strutture tradizionali di famiglia, religione). Società logiche sono società in declino, in cui prevale l egoismo 7
8 PARETO E LE CLASSI DELLE DERIVAZIONI Quattro classi di derivazioni: Semplici affermazioni = si fa cosi perché si fa cosi : Tono adatto, persona adatta. Affermazioni basate sul principio di autorità: Ipse dixit si fa cosi perché l ha detto papà Richiamare principi, sentimenti, entità metafisiche = si fa cosi altrimenti arriva il babau Persuasione da prove verbali = frasi vaghe che non vogliono dire niente Residui e derivazioni non devono essere troppo in contrasto tra di loro 8
9 PARETO, INTERESSE E UTILITA Interesse = le tendenze che fanno si che gli individui e le collettività siano spinte dall istinto e dalla ragione a impadronirsi dei beni materiali utili alla vita e a ricercare considerazione e onore. Queste tendenze si manifestano con maggiore probabilità nelle azioni logiche. Per l individuo I soggetti hanno per scopo di ottenere il massimo di soddisfazione con le risorse di cui dispongono. La soddisfazione è l utilità individuale in funzione della sua gerarchia di preferenze = OFELIMITA. La soddisfazione di ciascun individuo è soggettiva: per qualcuno è la massima ricchezza e per altri la massima privazione. Le utilità individuali non sono paragonabili. Per la società L utilità sociale non è un concetto univoco. Che cosa è utile? Essere più potenti, più ricchi, più sostenibili? Massimo di utilità per la collettività e massimo di utilità della collettività. 9
10 PARETO, INTERESSE E UTILITA (2) Massimo di utilità per una collettività = non è possibile apportare un miglioramento al sistema cioè non si può migliorare la condizione di un soggetto senza peggiorare la condizione di un altro. Fino a che questo punto non è raggiunto, è possibile aumentare le utilità di alcuni. Massimo di utilità di una collettività non esiste, non può essere determinato logicamente. Sistemi di valore tra gli individui molto eterogenei = eterogeneità: élites vs massa popolare 10
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