CATASTO CONSERVAZIONE CATASTO TERRENI
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- Sebastiano Massa
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1 CATASTO CONSERVAZIONE CATASTO TERRENI
2 CONSERVARE IL CATASTO SIGNIFICA TENERLO AGGIORNATO PER QUANTO Conservazione del Catasto Terreni RIGUARDA LE VARIAZIONI DI POSSESSO, DI CONFIGURAZIONE GEOMETRICA DELLE PARTICELLE, DI COLTURA E REDDITO
3 Conservazione del Catasto Terreni Aggiornamenti geometrici Se la conservazione riguarda gli atti (registri o dati censuari) e le mappe o le planimetrie si parla di AGGIORNAMENTI GEOMETRICI
4 DPR 650/1972 tecnica per gli atti di aggiornamento DPR 650/1972 PERFEZIONE E REVISIONE DEL SISTEMA CATASTALE
5 Il DPR 650/72 fissa i seguenti punti fondamentali: Gli ATTI CATASTALI che risultano modificati dagli DPR 650/1972 aggiornamenti (art. 1) Consente l uso delle procedure informatiche Consente e disciplina l uso dei PUNTI FIDUCIALI PF di coordinate planimetriche note
6 DPR 650/1972 Atti catastali MAPPA PARTICELLARE Insieme dei fogli di mappa appartenenti ad un Comune censuario SCHEDARIO DEI POSSESSORI O INTESTATARI Elenco alfabetico delle persone fisiche o giuridiche (ditte) con l indicazione della partita della quale le medesime risultano intestatarie TAVOLA CENSUARIA Elenco per ogni Comune e per ogni foglio di mappa del numero delle particelle con indicata la località, qualità, classe e reddito SCHEDARIO DELLE PARTITE Tutte le particelle, intestate alla stessa ditta sono raggruppate in un unica partita. La partita è pertanto il complesso ditta più particelle
7 La Direzione Generale del Catasto ha demandato agli UTE di istituire sul territorio provinciale di DPR 650/1972 I Punti Fiduciali competenza una rete di PF di coordinate planimetriche note. A questi punti è necessario collegarsi durante la esecuzione dei rilievi utili alla redazione degli atti geometrico
8 Possono essere considerati come PF i punti trigonometrici, IGM e catastali DPR 650/1972 I Punti Fiduciali punti di coordinate grafiche note derivate dai fogli di mappa punti non rappresentati in mappa da istituire al momento del rilievo e da concordare concordare con i tecnici del catasto
9 Monografie dei punti fiduciali Qualora sul terreno non siano disponibili PF questi possono essere concordati con il tecnico catastale che si occupa dell atto. Si possono utilizzare anche punti non rappresentati in mappa ma comunque stabili. Dei punti deve essere redatta apposita monografia tramite disegno o foto che deve essere allegata all atto
10 Monografie dei punti fiduciali Monografia allegata al modello inserito nel programma che gestisce gli atti
11 nome punto ufficio e comune foglio e particella coordinate descrizione analitica Monografie dei punti fiduciali foto estratto con punto data di istituzione
12 Per quanto riguarda la denominazione dei PF possono verificarsi i seguenti casi: Se i PF si trovano nello stesso foglio della particella da aggiornare, si indicano con la notazione PFxx, dove xx è un numero variabile da 0 a 99 e indica il numero d ordine del PF all interno del foglio Denominazione dei PF Qualora il PF si trovi in un foglio di mappa diverso da quello dove d i trova la particella da aggiornare si indica con PFxx/yyyw dove yyy è il numero del foglio e w indica la presenza di allegati al foglio (indicati i con le lettere A, B, C,... se non ci sono allegati si pone 0). Ad esempio il punto 8 del foglio 45 privo di allegati si scrive PF08/0450. Il punto fiduciale 12 del foglio 3 con allegato A si scrive PF12/003A Se un PF si trova in un foglio di un comune diverso la denominazione ione del punto fiduciale è PFxx/yyyw/zzzz in cui le ultime quattro lettere individuano il codide del Comune di appartenenza del PF
13 CIRCOLARE 2/88 NUOVE PROCEDURE PER IL TRATTAMENTO Circ. 2/1988 AUTOMATIZZATO DEGLI AGGIORNAMENTI CATASTALI. DISPOSIZIONI PER GLI ATTI GEOMETRICI DI AGGIORNAMENTO
14 Le indicazioni del DPR 650/72,, sono state recepite dalla circolare 2/88.. Questa circolare fondamentale definisce Circ. 2/1988 i tipi geometrico consentiti stabilisce i criteri per la corretta utilizzazione in fase di rilievo topografico dei PF La circolare fissa inoltre i tipi di rilievi planimetrici che possono essere utilizzati nella esecuzione dei tipi geometrico
15 Circ. 2/1988 Tipi di aggiornamento geometrico TIPI DI FRAZIONAMENTO Riguardano i problemi relativi alla divisione dei terreni. L oggetto primario del rilievo è la dividente che fraziona la particella originaria TIPI MAPPALI L oggetto del rilievo è il contorno dei nuovi fabbricati che devono essere accatastati e l eventuale definizione delle loro aree di pertinenza TIPI PARTICELLARI L oggetto del rilievo è l intera particella TIPI MULTIPLI Combinazione dei tre schemi precedenti
16 Per i PF, fissate dal DPR 650/72, le loro caratteristiche fondamentali, la 2/88 chiarisce che: Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF L ubicazione dei PF sul terreno deve essere tale da creare una maglia continua di triangoli fiduciali con lati compresi tra m I tipi geometrico devono essere collegati mediante misure lineari e angolari ad almeno tre punti fiduciali costituenti un triangolo L oggetto del rilievo deve cadere all interno di un poligono costituito da più punti fiduciali; ; nella sua configurazione minima il poligono è costituito da un triangolo fiduciale
17 È comunque ammesso dalla stessa normativa che l oggetto del rilievo possa debordare rispetto ad un lato del triangolo fiduciale. Devono però essere contemporaneamente soddisfatte due condizioni: Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF La superficie S 1 dell oggetto esterna ad un lato deve essere inferiore al 30 % della superficie totale La distanza massima esterna a, condotta perpendicolarmente al lato deve essere inferiore al 30 % della massima distanza interna a b Se non risultano soddisfatte le precedenti condizioni sarà necessario collegare il rilievo a più PF costituenti un poligono fiduciale ottenuto dalla somma di più triangoli
18 S 1 < 30 % S T a < 30 % b d < 30 % D PF08 a S 1 Circ. 2/1988 PF37 b 81 Criteri di utilizzo dei PF D d stazione PF19
19 PF02 PF08 Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF PF37 81 Poligono fiduciale costituito da due triangoli nel caso non risultino soddisfatte le precedenti condizioni PF19
20 Se la particella originaria ha una superficie minore di 2000 m 2 devono essere rilevati Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF tutti i vertici del contorno Quando le particelle derivate da un tipo frazionamento hanno una superficie minore o uguale a 2000 m 2 ne deve essere rilevato tutto il contorno indipendentemente dalla superficie della particella originaria
21 PF08 Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF PF m a b 1700 m PF19
22 Dal DPR 650/72 e dalla circolare 2/88 sono previsti i seguenti tipi di rilievi planimetrici per l esecuzione degli atti geometrico Circ. 2/1988 I rilievi planimetrici ALLINEAMENTI PURI COORDINATE POLARI POLIGONALI Misti (allineamenti e coordinate polari)
23 STAZ. PUNTI C.O. DIST. PF37 0 C C PF PF C C Circ. 2/1988 PF37 Rilievo di una particella per coordinate polari e collegamento ai PF PF19
24 Possono verificarsi sul terreno situazioni di Circ. 2/1988 Artifici per l utilizzo dei PF PF non visibili dal punto di stazione oppure non accessibili La tecnica professionale dispone di ARTIFICI per risolvere il problema
25 STAZ PUNTI C.O. DIST. PF37 0 C C PF PF C C C Circ. 2/1988 PF13 non visibile dalla stazione 100 Non si possono misurare distanza e angolo 200 PF PF C C C PF13
26 Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF Apertura a terra con l utilizzo di una stazione ausiliaria PF Stazione ausiliaria 100
27 PF Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF 102 PF visibile ma non accessibile Solo la distanza D risulta non misurabile D PF20 PF13
28 PF13 Circ. 2/1988 Criteri di utilizzo dei PF
29 Pregeo Ogni qualvolta si esegue un rilievo a fini geometrico, le regole del catasto italiano stabiliscono che le relative misure di campagna siano inserite, registrate, elaborate e inviate all archivio numerico per mezzo di uno specifico strumento informatico, liberamente disponibile in rete, noto come procedura PREGEO
30 ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASMISSIONE TELEMATICA DEL MODELLO UNICO INFORMATICO CATASTALE RELATIVO AGLI ATTI DI Il catasto on line Circolare 2/07 AGGIORNAMENTO GEOMETRICO DEL CATASTO TERRENI PREGEO 9 AVVIO DEL SERVIZIO IN FORMA SPERIMENTALE
31 La presente circolare regolamenta le modalità di abilitazione del professionista all inoltro dei documenti informatici a mezzo del sistema informatico dell Agenzia del Territorio Il catasto on line Circolare 2/07 Punto 1 SISTER oltre che le modalità di pagamento dei tributi sugli atti inoltrati e di interazione tra il professionista e l Ufficio nelle fasi di accettazione, trattamento e approvazione dei medesimi documenti
32 L invio telematico dei documenti catastali è effettuato attraverso il Sistema Telematico dell Ufficio Il catasto on line Circolare 2/07 Punto 5 SISTER utilizzando una specifica funzione alla quale si accede attraverso l inserimento del codice fiscale e della password del professionista incaricato dell atto
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