Riduzione della deriva ed efficacia dei trattamenti Esperienze in vigneto ed in frutteto

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1 Forum Fitoiatrici Contenimento della deriva ed efficacia dei trattamenti fitosanitari Veneto Agricoltura, 5 Dicembre 2013 Riduzione della deriva ed efficacia dei trattamenti Esperienze in vigneto ed in frutteto Paolo Marucco, Paolo Balsari DiSAFA Università di Torino paolo.marucco@unito.it

2 INTRODUZIONE Quantificare l entità della deriva è sempre più importante Entrata in vigore della Direttiva Europea 128/2009 sull uso sostenibile degli agrofarmaci Necessità per tutti Paesi dell UE di adottare misure per il contenimento della deriva e dei conseguenti rischi di contaminazione ambientale

3 INTRODUZIONE RISCHI PER L AMBIENTE LEGATI ALLA DERIVA DEI PRODOTTI FITOSANITARI CONTAMINAZIONE DEI CORSI D ACQUA CONTAMINAZIONE DI AREE SENSIBILI ALL INQUINAMENTO (es. parchi naturali, aree umide, ecc.) CONTAMINAZIONE DI COLTIVAZIONI ADIACENTI A QUELLA TRATTATA CONTAMINAZIONE DI AREE URBANE (astanti o bystanders)

4 INTRODUZIONE PRINCIPALI REQUISITI PREVISTI DALLA DIRETTIVA 128/2009 IN TEMA DI DERIVA Articolo 11 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua non potabile Dare preferenza alle tecniche di applicazione più efficienti, quali l uso di attrezzature di applicazione degli agrofarmaci a bassa dispersione soprattutto nelle colture verticali, quali frutteti, luppolo e in vigneti. (LIMITARE LA GENERAZIONE DELLA DERIVA)

5 INTRODUZIONE PRINCIPALI REQUISITI PREVISTI DALLA DIRETTIVA 128/2009 IN TEMA DI DERIVA Articolo 11 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua non potabile Ricorso a misure di mitigazione che riducano al minimo i rischi di inquinamento al di fuori del sito causato da dispersione dei prodotti irrorati, drenaggio e ruscellamento. Esse includono la creazione di aree di rispetto di dimensioni appropriate per la tutela degli organismi acquatici non bersaglio e di aree di salvaguardia per le acque superficiali e sotterranee utilizzate per l estrazione di acqua potabile, nelle quali sia vietato applicare o stoccare pesticidi. (LIMITARE L ESPOSIZIONE ALLA DERIVA)

6 IL PROBLEMA Fino ad oggi, la maggior parte dei modelli utilizzati in Europa per definire l ampiezza delle fasce di rispetto si basano sulle «curve di Ganzelmeier», ovvero di dati sperimentali acquisiti in Germania dal JKI (ex BBA) in alcuni contesti di riferimento (colture erbacee, vigneto, frutteto, luppolo) applicando il metodo di prova previsto dalla Norma ISO per la misura della deriva in campo. Possono queste curve della deriva ottenute in Germania essere rappresentative anche per il Sud Europa tenendo conto dei differenti contesti agroambientali?

7 ENTITA DELLA DERIVA A TERRA Vigneto Deriva del prodotto a terra (% del volume distribuito) (da Ganzelmeier et al. 2000) Primi stadi vegetativi Piena vegetazione Distanza dall'area trattata (m)

8 ENTITA DELLA DERIVA A TERRA Frutteto 100 (da Ganzelmeier et al. 2000) Deriva del prodotto a terra (% del volume distribuito) Primi stadi vegetativi Piena vegetazione Distanza dall'area trattata (m)

9 A partire dal 2002, grazie al contributo di Agrofarma, il DiSAFA (ex DEIAFA) dell Università di Torino ha condotto una serie di prove sperimentali applicando il metodo ISO al fine di: - ACQUISIRE INFORMAZIONI SULL ENTITÀ DELLA DERIVA IN VIGNETO ED IN FRUTTETO NEL CONTESTO ITALIANO - CONFRONTARE I RISULTATI OTTENUTI CON LE CURVE DI RIFERIMENTO DI GANZELMEIER - VERIFICARE L EFFICACIA BIOLOGICA DELL IMPIEGO DEGLI UGELLI ANTIDERIVA IN VIGNETO ED IN FRUTTETO - VALUTARE L INFLUENZA DELLA TIPOLOGIA E DELLA REGOLAZIONE DELLA MACCHINA IRRORATRICE SULL ENTITÀ DELLA DERIVA

10 MATERIALI E METODI METODOLOGIA ISO Direzione vento = 90 ± 30 Velocità vento > 1 m/s 20 m Area trattata 1000 m 2 50 m m Distanza dal margine dell area trattata

11 METODOLOGIA ISO MATERIALI E METODI Captatori per deriva aerea Direzione vento m Distanza dal margine del vigneto Captatatori per deriva a terra (50 x 10 cm) Distribuzione di un asoluzione di acqua e colorante Tartrazina (E102)

12 MATERIALI E METODI Prove in vigneto: Azienda Scienza Castagneto Carducci (LI)

13 MATERIALI E METODI DUE TIPOLOGIE DI VIGNETO a) Syrah allevato a Guyot, sesto d impianto 1.8 x 0.7 m (7800 piante/ha), LAI max. 1.6 b) Cabernet Sauvignon allevato a Guyot, sesto d impianto 1.8 x 0.8 m (6850 piante/ha), LAI max. 1.0

14 DUE STADI DI SVILUPPO VEGETATIVO Vigneto di Syrah a) Fine fioritura (BBCH 69) MATERIALI E METODI LAI = 0.5 b) Chiusura grappolo (BBCH 79) LAI = 1.6

15 Vigneto di Cabernet Sauvignon a) Fine fioritura (BBCH 69) MATERIALI E METODI DUE STADI DI SVILUPPO VEGETATIVO LAI = 0.3 b) Chiusura grappolo (BBCH 79) LAI = 1.0

16 MATERIALI E METODI 3 TIPOLOGIE DI IRRORATRICI PROVATE 1)AEROCONVEZIONE TRADIZIONALE (VENTILATORE ASSIALE) 2) AEROCONVEZIONE A TORRETTA 3) PNEUMATICA Velocità di avanzamento 6 km/h

17 AEROCONVEZIONE TRADIZIONALE Dragone Athos portate del ventilatore (8000 e m 3 /h) 2 tipologie di ugelli A) A turbolenza convenzionali, pressione 10 bar, VMD 180 µm B) A fessura a iniezione d aria, pressione 5 bar, VMD 420 µm Stesso volume di distribuzione (450 l/ha) MATERIALI E METODI IRRORATRICI PROVATE

18 AEROCONVEZIONE A TORRETTA Dragone K portate del ventilatore (14000 e m 3 /h) 2 tipologie di ugelli A) A turbolenza convenzionali, pressione 10 bar, VMD 180 µm B) A fessura a iniezione d aria, pressione 5 bar, VMD 420 µm Stesso volume di distribuzione (450 l/ha) MATERIALI E METODI IRRORATRICI PROVATE

19 Una sola configurazione provata (due diffusori con 4 tromboncini ciascuno) VMD 100 µm Portata ventilatore fissa (6500 m 3 /h) Volume di distribuzione = 180 l/ha MATERIALI E METODI IRRORATRICI PROVATE PNEUMATICA Cima Blitz 45T

20 RISULTATI Vigneto di Syrah, fine fioritura (BBCH 69) Velocità media del vento: 4.1 m/s

21 RISULTATI Vigneto di Syrah, fine fioritura (BBCH 69) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = - 37% Media = - 50% Media = - 47% Media = - 87% Velocità media del vento: 4.1 m/s

22 RISULTATI Vigneto di Syrah, chiusura grappolo (BBCH 79) Velocità media del vento: 4.3 m/s

23 RISULTATI Vigneto di Syrah, chiusura grappolo (BBCH 79) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = - 62% Media = - 65% Media = - 71% Media = - 87% Velocità media del vento: 4.3 m/s

24 RISULTATI Vigneto di Cabernet Sauvignon Fine fioritura (BBCH 69) Velocità media del vento: 6.4 m/s

25 RISULTATI Vigneto di Cabernet Sauvignon, fine fioritura (BBCH 69) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = - 59% Media = - 63% Media = - 46% Media = - 91% Velocità media del vento: 6.4 m/s

26 RISULTATI Vigneto di Cabernet Sauvignon Chiusura grappolo (BBCH 79) Velocità media del vento: 4.1 m/s

27 RISULTATI Vigneto di Cabernet Sauvignon, chiusura grappolo (BBCH 79) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = - 64% Media = -3% Media = - 25% Media = - 78% Velocità media del vento: 4.1 m/s

28 PESO DELLE DIVERSE VARIABILI ESAMINATE SULL ENTITÀ DELLA DERIVA MISURATA OLTRE 5 m DALL AREA TRATTATA 1) IMPIEGO UGELLI ANTIDERIVA 2) TIPO DI VIGNETO E STADIO VEGETATIVO 3) TIPOLOGIA DI IRRORATRICE 4) PORTATA DEL VENTILATORE Grazie all impiego di dispositivi in grado di limitare la deriva (Spray Drift Reducing Techniques), è possibile abbattere l entità della deriva generata fino all 80%

29 Esempio di risultati ottenuti nel vigneto di Syrah in epoca di fine fioritura (BBCH 69) utilizzando l atomizzatore a torretta Ugelli a turbolenza ATR Ugelli a fessura a iniezione d aria Riduzione media della deriva = 80%

30 PROVE BIOLOGICHE SU VITE Azienda Fallabrino Ricaldone (AL) Macchina irroratrice ad aeroconvezione tradizionale Rodano Athos 600 Vigneto: Chardonnay, 2.30 x 0.90 m, allevato a Casarsa Sono state esaminate due tesi + il testimone non trattato: Tesi A (aziendale): 3+3 ugelli a fessura tradizionali Albuz APE rossi pressione di esercizio: 10 bar volume distribuito: 450 l/ha Tesi B (con ugelli antideriva): 3+3 ugelli a fessura antideriva Lechler ID pressione di esercizio: 10 bar volume distribuito: 450 l/ha

31 PROVE BIOLOGICHE SU VITE Azienda Viotti Castel Rocchero (AT) Macchina irroratrice ad aeroconvezione tradizionale Rodano 600 Vigneto: Chardonnay, 2.10 x 0.90 m, allevato a Guyot Sono state esaminate due tesi + il testimone non trattato: Tesi A (aziendale): 2+2 ugelli a turbolenza tradizionali Albuz ATR rossi pressione di esercizio: 15 bar volume distribuito: 500 l/ha Tesi B (con ugelli antideriva): 2+2 ugelli a fessura antideriva Lechler ID pressione di esercizio: 10 bar volume distribuito: 500 l/ha

32 PROVE BIOLOGICHE SU VITE Calendario trattamenti con zolfo bagnabile Bayer contro oidio Azienda Fallabrino 10/05 18/05 26/05 04/06 Chiusura prova Azienda Viotti 19/05 27/05 16/06 24/06 Chiusura prova

33 PROVE BIOLOGICHE Vite % Rilievo su grappoli 13/06/ a 17.50c 30.50b a 0.23b 0.39b 0 Testimone Antideriva Convenzionali Tesi Infezione Diffusione Vigneto: Chardonnay (Casarsa)

34 % 100 PROVE BIOLOGICHE Vite Rilievo su grappoli 07/07/ a a 9.50b 0.20b 0.10b 5.50b 0 Testimone Antideriva Convenzionali Tesi Infezione Diffusione Vigneto: Moscato (Guyot)

35 Prove in frutteto: Azienda F.lli Panero Verzuolo (CN)

36 DUE TIPOLOGIE DI FRUTTETO a) Meleto (3 anni, cv. Red Chief) con sesto d impianto 4.5 x 1.0 m (ca piante/ha) MATERIALI E METODI b) Meleto (12 anni, cv. Golden Delicious) con sesto d impianto 4.5 x 1.5 m (ca piante/ha)

37 Meleto cv. Golden Delicious a) Fioritura (BBCH 65) LAI = 0.4 MATERIALI E METODI DUE EPOCHE DI RILIEVO b) Piena vegetazione (BBCH 91) LAI = 1.2

38 Meleto cv. Red Chief a) Fioritura (BBCH 65) LAI = 0.2 MATERIALI E METODI DUE EPOCHE DI RILIEVO b) Piena vegetazione (BBCH 91) LAI = 0.7

39 MATERIALI E METODI IRRORATRICE AD AEROCONVEZIONE a torretta Dragone portate del ventilatore (30000 e m 3 /h) 2 tipologie di ugelli A) A turbolenza convenzionali, pressione 14 bar, VMD 150 µm B) A fessura a iniezione d aria, pressione 12 bar, VMD 400 µm Stesso volume di distribuzione (800 l/ha) Velocità di avanzamento 6 km/h

40 RISULTATI Meleto Golden, fioritura (BBCH 65) Velocità media del vento: 2.3 m/s

41 RISULTATI Meleto Golden, fioritura (BBCH 65) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = - 37% Media = - 41% Media = -70% Velocità media del vento: 2.3 m/s

42 RISULTATI Meleto Golden, piena vegetazione (BBCH 91) Velocità media del vento: 3.0 m/s

43 RISULTATI Meleto Golden, piena vegetazione (BBCH 91) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = + 2%!! Media = -73% Media = - 69% Velocità media del vento: 3.0 m/s

44 RISULTATI Meleto Red Chief, fioritura (BBCH 65) Velocità media del vento: 2.5 m/s

45 RISULTATI Meleto Red Chief, fioritura (BBCH 65) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = -30% Media = - 47% Media = -61% Velocità media del vento: 2.5 m/s

46 RISULTATI Meleto Red Chief, piena vegetazione (BBCH 91) Velocità media del vento: 2.5 m/s

47 RISULTATI Meleto Red Chief, piena vegetazione (BBCH 91) Dettaglio della deriva riscontrata oltre 5 m dall area trattata Media = -39% Media = - 39% Media = -66% Velocità media del vento: 2.5 m/s

48 PESO DELLE DIVERSE VARIABILI ESAMINATE SULL ENTITÀ DELLA DERIVA MISURATA OLTRE 5 m DALL AREA TRATTATA 1) TIPO DI FRUTTETO E STADIO VEGETATIVO 2) IMPIEGO UGELLI ANTIDERIVA 3) PORTATA DEL VENTILATORE Grazie all impiego di dispositivi in grado di limitare la deriva (Spray Drift Reducing Techniques), è possibile abbattere l entità della deriva generata fino al 70%

49 Esempio di risultati ottenuti nel meleto di Golden Delicious in epoca di fioritura (BBCH 65) Ugelli a turbolenza ATR e portata ventilatore elevata Ugelli a fessura a iniezione d aria e portata ventilatore ridotta Riduzione media della deriva = 70%

50 PROVE BIOLOGICHE SU PESCO (2003) Azienda Vagliano - Lagnasco (CN) Impianto di Nectaros su franco con sesto d impianto di 4.3 x 2.5 m Parametri operativi adottati sulla macchina irroratrice Tipologia ugelli Turbolenza tradizionali Fessura antideriva Pressione di esercizio (bar) Velocità di avanzamento (km/h) Volume di distribuzione (l/ha)

51 PROVE BIOLOGICHE SU PESCO (2003) Calendario trattamenti eseguiti nel corso della stagione Data Prodotto Dose gr./hl 19/03 Acefale Ziram Olio bianco /04 Bavistin Acefale /05 Metil Parathion /05 Zolfo /06 Dursban 75 wg 70 26/06 Dursban 75 wg 70 09/07 Smart /07 Zolfo Reldan /07 Trebon Folicur wg /08 Folicur 380

52 Data PROVE BIOLOGICHE SU PESCO (2003) Risultati Percentuali di germogli e frutti colpiti da Cydia molesta rilevate nel corso della stagione rilievo Germogli Testimone Frutti Testimone Germogli Tesi Az Frutti Tesi Az Germogli Tesi Antid 05/ / / / / /07 05/ Tesi Az = ugelli tradizionali Tesi Antid = ugelli antideriva Frutti Tesi Antid 0 0

53 PROVE BIOLOGICHE SU PESCO (2003) Risultati Percentuali di germogli e frutti colpiti da Cydia molesta rilevate nel corso della stagione Data rilievo Frutti Testimone Frutti Tesi Az Frutti Tesi Antid 11/ / / Tesi Az = ugelli tradizionali Tesi Antid = ugelli antideriva

54 CONFRONTO CON CURVE DELLA DERIVA DI RIFERIMENTO BBA/JKI N.B. Le prove DiSAFA sono state condotte in condizioni di velocità del vento elevate

55 CONFRONTO CON CURVE DELLA DERIVA DI RIFERIMENTO BBA/JKI N.B. Le prove DiSAFA sono state condotte in condizioni di velocità del vento elevate

56 CONFRONTO CON CURVE DELLA DERIVA DI RIFERIMENTO BBA/JKI

57 CONFRONTO CON CURVE DELLA DERIVA DI RIFERIMENTO BBA/JKI

58 CONCLUSIONI Le curve di deriva ottenute dal DiSAFA risultano diverse da quelle di riferimento della BBA/JKI LE POSSIBILI RAGIONI Differenti densità della vegetazione nei vigneti/frutteti in Italia ed in Germania (sesti d impianto, forme di allevamento, ecc.) Differenti condizioni ambientali (non sono noti i valori di velocità del vento delle prove JKI) Diverse tipologie e regolazioni delle macchine irroratrici utilizzate in Italia ed in Germania

59 CONCLUSIONI Per poter costruire delle curve di riferimento per la derivavalide a livello italiano occorre acquisire sia in vigneto che in frutteto ulteriori dati sperimentali prendendo in considerazione le diverse forme di allevamento e le tecniche di distribuzione degli agrofarmaci più rappresentative della realtà nazionale. Occorre prevedere uno specifico progetto di ricerca nazionale

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