PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO
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- Aniello Negri
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1 PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia ANNO SCOLASTICO ELENA SICA A CURA DI
2 La proposta di un progetto di psicomotricità funzionale nasce dalla consapevolezza del fatto che, fino all'età di 7-8 anni, il corpo è il nucleo dell'organizzazione psichica e sociale dell'individuo, la cui crescita armonica avviene attraverso il corpo e il movimento in relazione a sé e al mondo. Il movimento è la prima forma di espressione e di comunicazione nel bambino, ancor prima della mimica intenzionale e del linguaggio verbale. Durante la crescita il movimento diventa sempre più, per il bambino, mezzo insostituibile per rapportarsi con il mondo che lo circonda, strutturare i processi di conoscenza e rivelare la personalità. E' attraverso il movimento e il gioco con il corpo che il bambino scopre il significato degli stimoli provenienti dall'esterno e dall'interno di sé, impara a gestire e a riconoscere le proprie emozioni, si costruisce le relazioni con gli oggetti, con l'ambiente e con gli altri, impara a controllarsi e a rispettare le regole così da essere in grado di gestire il conflitto, acquisisce una motricità armoniosa e libera, diventa padrone delle varie forme di linguaggio. Tutto ciò porta inoltre alla costruzione di una solido schema corporeo e un'immagine di sè che rappresentano la base di ogni apprendimento autentico. ATTRAVERSO LA PRATICA PSICOMOTORIA SI VUOLE QUINDI PROPORRE UN PERCORSO EVOLUTIVO CHE, PARTENDO DAL PIACERE DI GIOCARE CON IL CORPO IN MOVIMENTO, AIUTI IL BAMBINO A RIELABORARE LE PROPRIE ESPERIENZE EMOTIVE ED AFFETTIVE, A MATURARE A LIVELLO COGNITIVO E A SVILUPPARE IN MODO ARMONICO LA PROPRIA PERSONALITÀ, COMINCIANDO DALLA COSTRUZIONE ATTIVA DI UN IDENTITÀ CORPOREA. LA PSICOMOTRICITÀ FUNZIONALE SI PRESENTA INOLTRE COME UNO STRUMENTO DI PREVENZIONE PRIMARIA DEL DISAGIO, POICHÉ PUÒ INCIDERE SUI FATTORI DI RISCHIO DEL DISAGIO, E DI PREVENZIONE SECONDARIA LADDOVE INTERVENGA SULLE DIFFICOLTÀ DELLO SVILUPPO COGNITIVO, AFFETTIVO E RELAZIONALE DEL BAMBINO. I
3 LE FINALITÀ DELL'INTERVENTO PSICOMOTORIO FUNZIONALE SONO: 1) fornire ai bambini uno spazio di espressione, comunicazione, gioco, benessere relazionale; 2) sostenere una visione positiva del bambino, come soggetto competente, creativo, attivatore di connessioni importanti per la propria evoluzione personale; 3) favorire una pedagogia dell ascolto e dell accoglienza corporea, all interno della realtà scolastica ed educativa; 4) fornire uno spazio che sostenga lo sviluppo dell identità di ogni bambino: tra difficoltà e potenzialità, tra maschile e femminile, tra dipendenza e autonomia, tra emozione e razionalità; 5) fornire agli insegnanti e agli educatori strumenti di lettura e gestione del gruppo classe e delle dinamiche interpersonali, sostenere l integrazione di tutti i bambini all interno della realtà scolastica; GLI OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI PSICOMOTRICITÀ FUNZIONALE SONO I SEGUENTI: PERMETTERE LA SPERIMENTAZIONE DEL CORPO QUALE LUOGO DI ESPERIENZA E CONOSCENZA DI SE STESSO E DELLA REALTÀ, DI ESPRESSIONE E COMUNICAZIONE CON L ALTRO; permettere, attraverso il gioco, quale attività principale del bambino, di affermarsi come individuo; favorire le capacità comunicative ed espressive; stimolare la capacità di interagire in modo costruttivo e propositivo con l altro; promuovere le capacità di riconoscimento e gestione delle proprie emozioni in se stessi e nel rapporto con quelle degli altri; favorire nel bambino il passaggio da una motricità impulsiva ad una motricità controllata; favorire l acquisizione della regola quale limite che permette la strutturazione della persona e la convivenza sociale; permettere al bambino di riconoscere le proprie potenzialità e di affermarle nel percorso di crescita; favorire la strutturazione delle percezioni propriocettive ed esterocettive; favorire la strutturazione dello schema corporeo; favorire il passaggio alla scuola elementare;
4 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Gli incontri di psicomotricià possono svolgersi, previo accordo con gli insegnanti, in un locale della scuola idoneo all attività (palestra, aula, atrio...) con orario da definire. Relazione con le insegnanti Con le insegnanti è previsto un incontro prima dell avvio del progetto per chiarire le finalità dello stesso e confrontarsi sulle aspettative e un incontro alla fine del progetto come verifica del lavoro svolto, del livello di gradimento riscontrato nei bambini e della efficacia dell'eperienza emersa nelle altre attività ed evidenziata dalle insegnanti. Sono previsti inoltre colloqui in itinere per confrontarsi sulle modalità di intervento, per parlare delle dinamiche all interno delle classi e per qualsiasi esigenza emerga durante il progetto stesso. Insegnanti presenti durante l'attività L obiettivo principale riguardo alla presenza dell insegnante durante l attività psicomotoria è quello di creare una coerenza pedagogica a favore della dinamica educativa con i bambini. La presenza sarà soprattutto di tipo osservativo, senza partecipazione, per ampliare la conoscenza dei bambini nell azione motoria e nella comunicazione spontanea con i compagni, la psicomotricista e l ambiente. Rapporto con i genitori Con i genitori è previsto un incontro durante l assemblea di inizio anno per presentare il progetto e colloqui individuali a fine anno con chi ne sente la necessità.
5 Strutturazione di un incontro di psicomotricità L incontro di psicomotricità dura circa 60 minuti ed è così strutturato: I TEMPO: prevede l accoglienza dei bambini, la presentazione dell attività e una conversazione spontanea sugli incontri precedenti e sulle regole emerse; II TEMPO: gioco libero: ai bambini viene proposto di giocare liberamente con i materiali messi a disposizione (cerchi, palle, nastri, mattoni etc...); III TEMPO: è il momento dei giochi guidati dalla psicomotricista. Prima vengono proposti attività con l obbiettivo di lavorare sulla funzione di aggiustamento. Dopo di si passa a giochi che andranno maggiormente a sollecitare le funzioni senso- percettive e la capacità di distensione e rilassamento nei bambini. IV TEMPO: L incontro si conclude con un saluto a ciascun bambino e con l appuntamento per la prossima volta. LA DURATA E IL TIPO DI GIOCO PROPOSTO VARIERÀ NOTEVOLMENTE IN BASE ALLE ESIGENZE RISCONTRATE NEI SINGOLI GRUPPI E OVVIAMENTE IN BASE ALL ETÀ DEI BAMBINI. TEMPI DI ATTUAZIONE IL PROGETTO SI INTENDE DELLA DURATA PER INTERO ANNO SCOLASTICO CON ALMENO 20 INCONTRI CON I BAMBINI E LE RIUNIONI CON LE INSEGNANTI E CON I GENITORI.
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