La tutela dei crediti da lavoro. Dott.ssa Sabrina Cherubini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La tutela dei crediti da lavoro. Dott.ssa Sabrina Cherubini"

Transcript

1 La tutela dei crediti da lavoro Dott.ssa Sabrina Cherubini

2 Quale retribuzione spetta al lavoratore? Quella indicata dal CCNL applicato in azienda e richiamato nel contratto individuale di lavoro. Il CCNL di diritto comune ha efficacia vincolante limitatamente agli iscritti alle associazioni sindacali stipulanti e a coloro che esplicitamente o implicitamente, al contratto abbiamo prestato adesione. Pertanto «nell'ipotesi di contratto di lavoro regolato dal contratto collettivo di diritto comune proprio di un settore non corrispondente a quello dell'attività svolta dall'imprenditore, il lavoratore non può aspirare all'applicazione di un contratto collettivo diverso, se il datore di lavoro non vi è obbligato per appartenenza sindacale, ma solo eventualmente richiamare tale disciplina come termine di riferimento per la determinazione della retribuzione ex art. 36 Cost., deducendo la non conformità al precetto costituzionale del trattamento economico previsto nel contratto applicato. Cassazione civile sez. lav. 18 dicembre 2014 n

3 Quale retribuzione spetta al lavoratore? L art. 36 Cost. stabilisce che «il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa». Per poter determinare la retribuzione sufficiente, il giudice fa riferimento ai minimi tabellari stabiliti nei contratti collettivi nazionali con la conseguente estensione dei contatti collettivi, nella loro parte economica, anche ai lavoratori dipendenti da datori non iscritti alle associazioni stipulanti.

4 Richiamo al ccnl a fini previdenziali e a fini retributivi Individuazione del ccnl a fini retributivi: il CCNL potrà essere utilizzato solo come parametro per la determinazione della retribuzione proporzionata e sufficiente (la quattordicesima non rientra in questi parametri ai sensi dell art. 36 Cost.) Cass, del 2013 Individuazione del ccnl a fini previdenziali: Il D.L. 9/10/1989, n. 338, convertito nella legge 7/12/1989, n. 389, all'art. 1, c. 1, sancisce che la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale non può essere inferiore all'importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione d'importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo. Pertanto, anche i datori di lavoro non aderenti neppure di fatto alla disciplina collettiva posta in essere dalle citate organizzazioni sindacali, in forza della predetta norma, sono obbligati, agli effetti del versamento delle contribuzioni previdenziali ed assistenziali, al rispetto dei trattamenti retributivi stabiliti dalla citata disciplina collettiva. Per trattamenti retributivi si devono intendere quelli scaturenti dai vari istituti contrattuali incidenti sulla misura della retribuzione.

5 La circolare n. 37/2012 del Min Lavoro TAR Lazio, sez. Terza Bis 8865/2014 l'art. 2, c. 25 della legge 28/12/1995, n. 549, ha introdotto una norma interpretativa precisando che: "l'art. 1 del D.L. 9/10/1989, n. 338, convertito, con modificazioni, dalla legge 7/12/1989, n. 389, si interpreta nel senso che, in caso di pluralità di contratti collettivi intervenuti per la medesima categoria, la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali è quella stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative nella categoria.» La circolare ministeriale chiarisce senza margini interpretativi che gli unici contratti collettivi nazionali di lavoro utili ai fini dell individuazione della base imponibile contributiva per i soci lavoratori delle imprese cooperative sono quelli stipulati da AGCI, Legacoop, Confcooperative e CGIL,CISL,UIL. La stessa circolare ricorda che laddove venga riscontrata l applicazione di un diverso CCNL l ispettore dovrà procedere al recupero delle differenze retributive mediante l adozione di diffida accertativa.

6 Strumenti di tutela dei crediti da lavoro Art. 409 Controversie individuali di lavoro Art. 410 Tentativo di conciliazione Art (Tentativo di conciliazione) Chi intende proporre in giudizio una domanda relativa ai rapporti previsti dall'articolo 409 può promuovere, anche tramite l'associazione sindacale alla quale aderisce o conferisce mandato, un previo tentativo di conciliazione presso la commissione di conciliazione individuata secondo i criteri di cui all'articolo 413. La comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione interrompe la prescrizione e sospende, per la durata del tentativo di conciliazione e per i venti giorni successivi alla sua conclusione, il decorso di ogni termine di decadenza. Le commissioni di conciliazione sono istituite presso la Direzione provinciale del lavoro.

7 Strumenti di tutela dei crediti da lavoro Gli strumenti ispettivi previsti dal Dlgs. 124/2004: la conciliazione monocratica precede l attività ispettiva in senso stretto la diffida accertativa è adottata al termine dell attività ispettiva, quando è accertato un credito certo ed esigibile

8 CONCILIAZIONE MONOCRATICA Art. 11 Dlgs 23 aprile 2004, n. 124 Nelle ipotesi di richieste di intervento ispettivo alla Direzione provinciale del lavoro, la Direzione provinciale del lavoro territorialmente competente può avviare il tentativo di conciliazione sulle questioni segnalate. E uno strumento di gestione delle richieste d intervento

9 I presupposti NON SI PUO ATTIVARE QUANDO R.I. riguarda direttamente fattispecie che integrino gli estremi di un reato irregolarità significativamente gravi e incisive: fenomeni di rilevante impatto sociale (benchè non si escludano conc. mono. plurime) LA VALUTAZIONE E DI ESCLUSIVA PERTINENZA DELLA DTL La conciliazione monocratica presuppone che l organo accertatore non abbia verificato la sussistenza di elementi probatori atti a dimostrare la responsabilità datoriale ( es. esistenza di un attività ispettiva in corso presso lo stesso datore di lavoro). La sola richiesta d intervento non contiene di per sé gli elementi di prova attestanti la veridicità di quanto dichiarato

10 Oggetto della conciliazione monocratica L art. 11 fa riferimento a: somme concordate in sede conciliativa, in relazione al periodo lavorativo riconosciuto dalle parti Le richieste devono avere un contenuto economico patrimoniale ed essere correlate al riconoscimento di un periodo lavorativo Circ. 36/2009: Non è possibile addivenire ad accordi che prevedano la corresponsione di una somma a mero titolo transattivo (c.d. a saldo e stralcio)

11 Tipologie di lavoro e contenuti della conciliazione È possibile attivare la conciliazione monocratica sia per lavoro subordinato, sia per lavoro autonomo o parasubordinato. rapporti di lavoro in nero: oggetto della conciliazione è l emersione di un dato periodo lavorativo con corresponsione delle relative diff retributive e contributive rapporti di lavoro irregolari: Diff. retributive e contributive per omesse registrazioni di ore di lavoro diversa qualificazione o inquadramento contrattuale rapporti di lavoro regolari: mensilità non corrisposte recupero del TFR Indennità premi e rimborsi spese non liquidati

12 Vantaggi della conciliazione monocratica Per il datore di lavoro Per il lavoratore regolarizzare un rapporto di lavoro senza incorrere in sanzioni, quindi anche con minori spese. evitare un accertamento ispettivo sull intero organico aziendale (salvo nuove R.I.) in caso di mancato pagamento di crediti già determinati (retribuzioni mensili o TFR), concordare la rateizzazione degli stessi evitando un decreto ingiuntivo o la diffida accertativa per l intera somma. conseguire immediatamente le somme vantate verso il datore di lavoro Per la DTL evitare di investire risorse ispettive, distraendole da attività mirate a reprimere fenomeni di più «acuto» dumping sociale

13 Procedura Nel corso della procedura conciliativa il funzionario è tenuto ad illustrare alle parti le conseguenze dell avvio del procedimento ispettivo sia con riferimento agli effetti sul piano sanzionatorio e contributivo sia per quanto riguarda la tempistica degli accertamenti. Le dichiarazioni verbalizzate in sede di conciliazione monocratica non possono essere utilizzate a scopi diversi da quelli conciliativi e in particolare per finalità connesse al procedimento ispettivo

14 Effetti accordo l accordo estingue il procedimento ispettivo se il datore di lavoro Corrisponde al lavoratore le somme concordate in sede di conciliazione Il verbale e' dichiarato esecutivo con decreto dal giudice competente su istanza della parte interessata Adempie al versamento degli importi contributivi dovuti dandone prova al funzionario conciliatore

15 Esito negativo L iter della richiesta d intervento procede regolarmente inizia l accertamento ispettivo e si procede all acquisizione delle prove a sostegno di quanto dichiarato nella richiesta d intervento L accertamento ispettivo si svilupperà con riferimento all organico aziendale nel suo complesso (come qualsiasi altro accertamento ispettivo) e non sarà limitato alla posizione del singolo denunciante, ove ricorrano altre posizioni lavorative da verificare.

16 Diffida accertativa ex art. 12 D Lgs 124/2004 Qualora nell'ambito dell'attività di vigilanza emergano inosservanze alla disciplina contrattuale da cui derivino crediti di natura patrimoniale in favore dei prestatori di lavoro, il personale ispettivo delle Direzioni territoriali del lavoro diffida il datore di lavoro a corrispondere gli importi risultanti dagli accertamenti svolti. La diffida accertativa è possibile anche nell'ambito dei rapporti di lavoro autonomo (collaborazione coordinata e continuativa ad esempio) in tutte quelle ipotesi in cui l'erogazione dei compensi sia legata a presupposti oggettivi e predeterminati che non richiedano complessi approfondimenti in ordine alla verifica dell effettivo raggiungimento o meno dei risultati dell attività (Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.24/2004).

17 Quali crediti possono essere oggetto di diffida? Tipologia di crediti Crediti retribuivi da omesso pagamento Crediti di tipo indennitario, da maggiorazioni, TFR Crediti connessi a scelte discrezionali del datore di lavoro (premi produzione) Crediti da riqualificazione della tipologia contrattuale Crediti derivanti da mansionamento o errata applicazione CCNL e livelli minimi retributivi Applicazione della diffida ex art. 12 D.lgs. 124/2004 SI SI NO NO SI

18 Art.12, comma 2 tentativo di conciliazione a seguito di diffida Entro 30 giorni dalla notifica della diffida accertativa, il datore di lavoro può promuovere tentativo di conciliazione presso la Direzione territoriale del lavoro. In caso di accordo, risultante da verbale sottoscritto dalle parti, il provvedimento di diffida perde efficacia e, per il verbale medesimo, non trovano applicazione le disposizioni di cui all articolo 2113, commi primo, secondo e terzo del codice civile.

19 Effetti in caso di conciliazione La diffida accertativa perde efficacia e il credito vantato dal lavoratore sarà pari alla somma concordata. Sotto il profilo contributivo e assicurativo i versamenti non possono essere inferiori all importo previsto dall art.1 del D.L. n.338/1989, come convertito dalla legge n.389/1989, con il pagamento delle eventuali sanzioni civili e interessi legali. La conciliazione monocratica va effettuata secondo le modalità procedurali previste all art.11 del D.lgs n.124/2004, con gli effetti di cui all art.12, comma 2

20 Art.12, comma 3 Decorso inutilmente il termine di cui al comma 2 o in caso di mancato raggiungimento dell accordo, attestato da apposito verbale, il provvedimento di diffida di cui al comma 1 acquista, con provvedimento del direttore della Direzione provinciale del lavoro, valore di accertamento tecnico con efficacia di titolo esecutivo

21 La responsabilità solidale del committente SOMME DOVUTE AI LAVORATORI (art c.c.) RETRIBUZIONI E CONTRIBUTI (art. 29, c. 2, D.Lgs. 276/2003) RITENUTE FISCALI (art. 35, c. 28, D.L. 223/2006) INFORTUNI (art. 26, c. 4, D.Lgs. 81/2008) Il committente è obbligato in solido per il pagamento delle somme dovute ai dipendenti dell appaltatore, nei limiti di quanto ancora dovuto a quest ultimo. Il committente privato, imprenditore o datore di lavoro, è obbligato in solido con l appaltatore ed i sub-appaltatori per retribuzioni, contributi e premi assicurativi dovuti ai lavoratori, entro due anni dalla cessazione dell'appalto L appaltatore è obbligato in solido con il subappaltatore per le ritenute fiscali dei dipendenti (e non più anche per l IVA) nei limiti del corrispettivo dell appalto L imprenditore committente risponde in solido con l appaltatore e ciascun sub-appaltatore, per gli infortuni non indennizzati dall I.N.A.I.L. 21

22 SOLIDARIETA NEGLI APPALTI ESTESA A TUTTE LE TIPOLOGIE DI LAVORATORI L art. 29 del D.Lgs. n. 276/2003 si riferisce a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale utilizzata, e non solo ai lavoratori subordinati (M.lav. n. 5/2011; art. 9 D.L. 76/2013)

23 ( art. 29, c. 2, D.Lgs. n. 276/2003 ) ( art. 9, D.L. n. 76/2013, conv. L. n. 99/2013 ) Salvo diversa disposizione dei C.C.N.L. sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore, limitatamente alle retribuzioni, senza effetto in relazione ai contributi previdenziali e premi assicurativi in caso di appalto di opere o servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di TFR, i contributi previdenziali ed i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell'inadempimento 23

24 Il beneficio della preventiva escussione dell appaltatore Il committente è convenuto in giudizio per il pagamento unitamente all appaltatore ed agli eventuali subappaltatori Nella prima difesa, può eccepire, il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell appaltatore e dei subappaltatori In tal caso il giudice accerta la responsabilità solidale di tutti gli obbligati, ma l azione esecutiva può essere intentata contro il committente solamente dopo l infruttuosa escussione del patrimonio dell appaltatore e degli eventuali subappaltatori Il committente che ha eseguito il pagamento può esercitare azione di regresso verso i coobligati secondo le regole generali 24

25 Fondo di garanzia INPS In caso di fallimento dell azienda o di insolvenza da parte del datore di lavoro, il lavoratore può recuperare il TFR o altri crediti (ultime 3 mensilità) grazie all intervento del Fondo di Garanzia INPS, strumento di tutela (art. 2 legge 297/82) che interviene nei casi di cessazione del rapporto di lavoro subordinato se si accerta lo stato di morosità: procedura concorsuale, fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria. Restano esclusi tredicesima e prestazioni di malattia e maternità.

26 Beneficiari Possono ottenere il rimborso dall INPS: dipendenti; apprendisti; dirigenti di aziende industriali; soci di cooperative di lavoro. In caso di decesso del lavoratore, a chiedere l intervento del Fondo possono essere gli aventi diritto: coniuge, figli, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo a carico del lavoratore.

27 Recupero TFR Per recuperare il Trattamento di Fine Rapporto servono alcuni requisiti: - cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni, licenziamento, scadenza del contratto determinato; - accertamento preventivo dell esistenza del credito dovuto e non corrisposto (es.: ammissione del credito nello stato passivo della procedura, che il lavoratore ottiene depositando presso la Cancelleria del Tribunale la domanda di ammissione al passivo).

28 Recupero 3 mensilità Si può chiedere l intervento del Fondo anche per il pagamento delle ultime 3 mensilità dovute a titolo di retribuzione e non pagate dal datore di lavoro. Possono verificarsi due situazioni: cessazione del rapporto di lavoro prima di una procedura concorsuale: il Fondo liquida le mensilità degli ultimi 3 mesi purché rientrino nei 12 precedenti la domanda di procedura. prosecuzione del rapporto di lavoro dopo l apertura della procedura: il Fondo liquida gli ultimi tre mesi solo se rientrano nei 12 mesi che precedono la data del provvedimento di messa in liquidazione, di cessazione dell esercizio provvisorio per la procedura di concordato preventivo o di revoca dell autorizzazione alla continuazione all esercizio di impresa per l amministrazione straordinaria.

29 IL TFR E GARANTITO ANCHE IN ASSENZA DI FALLIMENTO Il Fondo di Garanzia dell Inps è tenuto al pagamento del Trattamento di Fine Rapporto anche in assenza di fallimento del datore di lavoro. Lo prevede la Cassazione nella sentenza n depositata il 1 Aprile La legge n. 297/82, ricorda la Corte, prevede l operatività del Fondo anche in ipotesi in cui «il datore di lavoro» non sia «soggetto» alle disposizioni della «legge fallimentare»: il comma 5 dell articolo 2, infatti, dispone che «qualora il datore di lavoro, non soggetto alle disposizioni del Rd 16 marzo 1942, n. 267, non adempia, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro alla corresponsione del trattamento dovuto o vi adempia in misura parziale, il lavoratore o i suoi aventi diritto possono chiedere al fondo il pagamento del trattamento di fine rapporto, sempreché, a seguito dell esperimento dell esecuzione forzata per la realizzazione del credito relativo a detto trattamento, le garanzie patrimoniali siano risultate in tutto o in parte insufficienti».

LAVORO: QUALI TUTELE? Controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro

LAVORO: QUALI TUTELE? Controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro 1 LAVORO: QUALI TUTELE? Controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro GLI ORGANI DI VIGILANZA PREPOSTI AI CONTROLLI DOTT. FRANCESCO CALCATERRA ISPETTORE DEL LAVORO MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2016 Organi

Dettagli

A tutti i sigg.ri Clienti Loro sedi. Reggio Emilia, lì 17 dicembre 2014 CIRCOLARE N. 51/2014

A tutti i sigg.ri Clienti Loro sedi. Reggio Emilia, lì 17 dicembre 2014 CIRCOLARE N. 51/2014 Dott. Sandro Guarnieri Dott. Marco Guarnieri Dott. Corrado Baldini Dott. Cristian Ficarelli Dott.ssa Elisabetta Macchioni Dott.ssa Sara Saccani Dott.ssa Monica Pazzini Reggio Emilia, lì 17 dicembre 2014

Dettagli

STUDIO ASSOCIATO PIROLI

STUDIO ASSOCIATO PIROLI STUDIO ASSOCIATO PIROLI Commercialisti - Avvocato Mediatori - Revisori Contabili P.za Caduti di Via Fani, 31 03100 FROSINONE Tel. e Fax +39 0775/855781--0775/859337-0775/210264 e-mail info@piroli Partita

Dettagli

Responsabilità solidale dell appaltatore: le modifiche del DL n. 83/2012 (art. 13 ter DL n. 83/2012, Legge n. 134/2012)

Responsabilità solidale dell appaltatore: le modifiche del DL n. 83/2012 (art. 13 ter DL n. 83/2012, Legge n. 134/2012) Responsabilità solidale dell appaltatore: le modifiche del DL n. 83/2012 (art. 13 ter DL n. 83/2012, Legge n. 134/2012) Con il DL n. 83/2012, convertito con legge n. 134/2012 il legislatore ha introdotto

Dettagli

DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO

DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Servizio Ispezione del Lavoro Via Sanvito Silvestro n. 56 VARESE Tel.: 0332-245001 Fax: 0332-286525 E-mail:

Dettagli

APPALTI. Regimi di solidarietà

APPALTI. Regimi di solidarietà APPALTI Regimi di solidarietà Viste le recenti e numerose modifiche che regolano la solidarietà negli appalti, di seguito forniamo un riepilogo delle normative che regolano tale responsabilità del committente

Dettagli

Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. N. 13 del IL REGIME DI SOLIDARIETA NEGLI APPALTI

Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. N. 13 del IL REGIME DI SOLIDARIETA NEGLI APPALTI Le Circolari della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro N. 13 del 16.10.2013 IL REGIME DI SOLIDARIETA NEGLI APPALTI PREMESSA Il regime di solidarietà negli appalti è stato interessato negli ultimi mesi

Dettagli

APPALTO E SOMMINISTRAZIONE

APPALTO E SOMMINISTRAZIONE 11 dicembre 2012 APPALTO E SOMMINISTRAZIONE A cura dell Avv. Mauro Nebiolo Vietti Studio Associato Nebiolo Vietti Negrini e Associati Torino via Brofferio 1 www.studionvn.it 1 ELEMENTI DISTINTIVI DELL

Dettagli

LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA

LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA LA TUTELA DEI CREDITI DEI LAVORATORI A V V. A L E S S I A B E L L I N I 3 L U G L I O 2 0 1 9 Una montagna da scalare o il gioco dell oca? 2 3

Dettagli

Inesigibilità dell indennità di mancato preavviso e contratto di appalto ceduto

Inesigibilità dell indennità di mancato preavviso e contratto di appalto ceduto Inesigibilità dell indennità di mancato preavviso e contratto di appalto ceduto Autore: Sangiorgi Giuliana In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Sintesi : L'indennità di mancato preavviso del licenziamento

Dettagli

Fondo di garanzia TFR ex Art. 2120 c.c. Anna Ilaria Orlando

Fondo di garanzia TFR ex Art. 2120 c.c. Anna Ilaria Orlando Fondo di garanzia TFR ex Art. 2120 c.c. Anna Ilaria Orlando Il fondo di garanzia TFR Il Fondo di garanzia è istituito presso l'inps allo scopo di sostituirsi al datore di lavoro in caso di insolvenza del

Dettagli

RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI

RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI 1. L articolo 29, comma 2, del decreto legislativo n.276/2003: disciplina vigente ed evoluzione normativa 1.1 La disciplina vigente Il contratto di appalto e servizi

Dettagli

Fondo di Garanzia INPS e responsabilità solidale

Fondo di Garanzia INPS e responsabilità solidale Fondo di Garanzia INPS e responsabilità Avv. Alessandro Mineo Genova, 23 gennaio 2018 Natura giuridica dell intervento del Fondo di Garanzia Orientamento tradizionale della giurisprudenza In caso di fallimento

Dettagli

RESPONSABILITA E CORRESPONSABILITA TRA COMMITTENTI ED IMPRESE NEGLI APPALTI DI LAVORI CASSA EDILE PISA - AREA DURC ON LINE E APPALTI

RESPONSABILITA E CORRESPONSABILITA TRA COMMITTENTI ED IMPRESE NEGLI APPALTI DI LAVORI CASSA EDILE PISA - AREA DURC ON LINE E APPALTI RESPONSABILITA E CORRESPONSABILITA TRA COMMITTENTI ED IMPRESE NEGLI APPALTI DI LAVORI La responsabilità solidale negli appalti Per responsabilità solidale negli appalti, di natura contributiva e retributiva,

Dettagli

Le novità in materia di vigilanza e di responsabilità solidale negli appalti. Davide Venturi

Le novità in materia di vigilanza e di responsabilità solidale negli appalti. Davide Venturi Davide Venturi RESPONSABILITA SOLIDALE Nel tentativo di costruire processi di reintegrazione del lavoro nei processi produttivi esternalizzati, sono presenti due distinti modelli regolatori: Obbligazione

Dettagli

RESPONSABILITA IN SOLIDO DEL COMMITTENTE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008

RESPONSABILITA IN SOLIDO DEL COMMITTENTE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008 RESPONSABILITA IN SOLIDO DEL COMMITTENTE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008 LE NORME In caso di appalto di opere o di servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido

Dettagli

NOVITA IN MATERIA DI RESPONSABILITA SOLIDALE TRA APPALTANTE, APPALTATORE E SUBAPPALTATORE. 01/07/2008 www.studiolaplaca.it

NOVITA IN MATERIA DI RESPONSABILITA SOLIDALE TRA APPALTANTE, APPALTATORE E SUBAPPALTATORE. 01/07/2008 www.studiolaplaca.it NOVITA IN MATERIA DI RESPONSABILITA SOLIDALE TRA APPALTANTE, APPALTATORE E SUBAPPALTATORE A.1 Solidarietà passiva dei debitori attiva dei creditori A.2 Solidarietà passiva debitori soggetti plurimi medesima

Dettagli

SOMMARIO. Introduzione... XI Nota sugli autori... XVII. Parte Prima IL LAVORO SUBORDINATO. Titolo I Gli aspetti dinamici

SOMMARIO. Introduzione... XI Nota sugli autori... XVII. Parte Prima IL LAVORO SUBORDINATO. Titolo I Gli aspetti dinamici Sommario SOMMARIO Introduzione... XI Nota sugli autori... XVII Parte Prima IL LAVORO SUBORDINATO Titolo I Gli aspetti dinamici Capitolo 1 - La continuazione dell attività aziendale 1. I rapporti di lavoro

Dettagli

Periodico informativo n. 95/2013. Responsabilità solidale negli appalti: ambito applicativo

Periodico informativo n. 95/2013. Responsabilità solidale negli appalti: ambito applicativo Periodico informativo n. 95/2013 Responsabilità solidale negli appalti: ambito applicativo Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza del fatto

Dettagli

Anno 2013 N. RF233. La Nuova Redazione Fiscale RESPONSABILITÀ SOLIDALE PER I DEBITI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTIVI

Anno 2013 N. RF233. La Nuova Redazione Fiscale RESPONSABILITÀ SOLIDALE PER I DEBITI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTIVI Anno 2013 N. RF233 www.redazionefiscale.it ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 5 OGGETTO RESPONSABILITÀ SOLIDALE PER I DEBITI RETRIBUTIVI E CONTRIBUTIVI RIFERIMENTI DL 76/2013 CONV. IN L. 99/2013;

Dettagli

RESPONSABILITA IN SOLIDO DELL APPALTATORE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008

RESPONSABILITA IN SOLIDO DELL APPALTATORE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008 RESPONSABILITA IN SOLIDO DELL APPALTATORE A CURA U.O. LAVORO E PREVIDENZA - GIUGNO 2008 LE NORME L'appaltatore risponde in solido con il subappaltatore della effettuazione e del versamento delle ritenute

Dettagli

RESPONSABILITA DEL COMMITTENTE (O APPALTANTE) E DELL APPALTATORE

RESPONSABILITA DEL COMMITTENTE (O APPALTANTE) E DELL APPALTATORE RESPONSABILITA DEL COMMITTENTE (O APPALTANTE) E DELL APPALTATORE A cura dell U. O. Lavoro e Previdenza Settembre 2006 PRIMA PARTE L APPALTO L APPALTO è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DE MARIA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DE MARIA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 4306 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DE MARIA Modifiche all articolo 29

Dettagli

IL REGOLAMENTO INTERNO

IL REGOLAMENTO INTERNO IL REGOLAMENTO INTERNO (art.6 L.03/04/01 n.142) 18 novembre 2014 Fonti normative Introdotto dall art. 6 Legge 3 aprile 2001 n. 142 Modifiche con Legge 14 febbraio 2003 n.30 Ultima proroga art. 23 sexies

Dettagli

I Contratti di solidarietà. Cosa sono?

I Contratti di solidarietà. Cosa sono? I Contratti di solidarietà Cosa sono? Tipo a: contratti di solidarietà per le aziende rientranti nel campo di applicazione della disciplina in materia di CIGS (art. 1 legge n. 863/84); Tipo b: contratti

Dettagli

Appalto, debiti tributari e responsabili solidale

Appalto, debiti tributari e responsabili solidale RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 35 del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dall articolo 13-ter del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (convertito con L. 7 agosto 2012, n. 134) Comma 28 e 28-ter, art. 35, D.L.

Dettagli

LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA

LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA LA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA CRISI DI IMPRESA LE RECENTI MODIFICHE INTRODOTTE NELL ORDINAMENTO DAL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL INSOLVENZA (CCI) ( D.LGS. 1 4/2019) Entrata in vigore:

Dettagli

Le funzioni di polizia giudiziaria assumono rilievo nell accertamento di fatti costituenti reato (delitti o contravvenzioni), tanto nella forma del

Le funzioni di polizia giudiziaria assumono rilievo nell accertamento di fatti costituenti reato (delitti o contravvenzioni), tanto nella forma del * Le opinioni espresse con il presente contributo sono frutto esclusivo del pensiero dell Autore e non impegnano in alcun modo l amministrazione di appartenenza L accesso ispettivo ed i verbali di accertamento;

Dettagli

Lavoro accessorio e responsabilità solidale appalti: le abrogazioni in Gazzetta

Lavoro accessorio e responsabilità solidale appalti: le abrogazioni in Gazzetta CIRCOLARE N. 2 Marzo 2017 La presente è da considerarsi quale nota di studio. Quanto espresso non potrà pertanto essere utilizzato e/o interpretato quale parere legale. Ai gentili clienti Loro sedi A cura

Dettagli

intervento del Fondo di garanzia

intervento del Fondo di garanzia I crediti di lavoro dipendente e l intervento del Fondo di garanzia Il Fondo di garanzia, nato con lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro per il pagamento del trattamento di fine rapporto dei lavoratori

Dettagli

Il rapporto di lavoro nelle procedure concorsuali.

Il rapporto di lavoro nelle procedure concorsuali. Verona 16 ottobre 2014 Il rapporto di lavoro nelle procedure concorsuali. avv. Franco BALBI Le Procedure Concorsuali Strumenti di gestione della crisi irreversibile dell impresa. Quando l imprenditore

Dettagli

Ispezioni e controlli dei rapporti di lavoro

Ispezioni e controlli dei rapporti di lavoro Ispezioni e controlli dei rapporti di lavoro Dott. Michele Marino Ispettore del lavoro Responsabile Area Pianificazione e Controllo di Direzione Il presente scritto rappresenta il pensiero personale dell

Dettagli

Circolare n. 37 dell 8 ottobre 2013 INDICE

Circolare n. 37 dell 8 ottobre 2013 INDICE Circolare n. 37 dell 8 ottobre 2013 Responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore per i debiti retributivi e contributivi - Novità del DL 28.6.2013 n. 76 conv. L. 9.8.2013 n. 99

Dettagli

Decreto Semplificazioni Le modifiche alle sanzioni in materia di lavoro

Decreto Semplificazioni Le modifiche alle sanzioni in materia di lavoro Decreto Semplificazioni Le modifiche alle sanzioni in materia di lavoro Vitantonio Lippolis Responsabile Area Vigilanza 2 - DTL di Modena Le seguenti considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell

Dettagli

APPALTI: LIMITATA LE RESPONSABILITÀ SOLIDALE TRA APPALTATORE E SUBAPPALTATORE

APPALTI: LIMITATA LE RESPONSABILITÀ SOLIDALE TRA APPALTATORE E SUBAPPALTATORE APPALTI: LIMITATA LE RESPONSABILITÀ SOLIDALE TRA APPALTATORE E SUBAPPALTATORE a cura Federico Gavioli Il decreto legge 3 giugno 2008, n. 97, convertito dalla legge 2 agosto 2008, n. 129, modifica nuovamente

Dettagli

Il giorno del mese 2007 in, con il presente atto da valere ad ogni effetto di legge, si stipula il seguente accordo aziendale TRA

Il giorno del mese 2007 in, con il presente atto da valere ad ogni effetto di legge, si stipula il seguente accordo aziendale TRA ACCORDO AZIENDALE PER LA REGOLARIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO NON RISULTANTI DA SCRITTURE O ALTRA DOCUMENTAZIONE, AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DALL ART. 1, COMMI 1192 1201 DELLA LEGGE 296 DEL 27 DICEMBRE

Dettagli

L attività di vigilanza: i poteri degli ispettori del lavoro

L attività di vigilanza: i poteri degli ispettori del lavoro L attività di vigilanza: i poteri degli ispettori del lavoro Il D.Lgs. n. 124/2004, nel dare attuazione alla delega di cui all articolo 8 della L. n. 30/2003 (c.d. legge Biagi), ha provveduto alla razionalizzazione

Dettagli

1) Quadro normativo 2) Finanziamento e Monitoraggio 3) Istruzioni procedurali e contabili

1) Quadro normativo 2) Finanziamento e Monitoraggio 3) Istruzioni procedurali e contabili Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Bilanci e Servizi fiscali Direzione

Dettagli

Effetti della revoca del concordato e dichiarazione di fallimento sui rapporti di lavoro

Effetti della revoca del concordato e dichiarazione di fallimento sui rapporti di lavoro Effetti della revoca del concordato e dichiarazione di fallimento sui rapporti di lavoro La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria A seguito della revoca del concordato, il lavoratore posto in CIGS

Dettagli

DIREZIONE GENERALE - DIREZIONE CENTRALE RISCHI

DIREZIONE GENERALE - DIREZIONE CENTRALE RISCHI Organo: DIREZIONE GENERALE - DIREZIONE CENTRALE RISCHI Documento: Circolare n. 54 dell'11 ottobre 2012 Oggetto: Responsabilità solidale sui premi assicurativi in materia di appalti di opere o di servizi.

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e

Direzione Centrale Pensioni. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e Direzione Centrale Pensioni Roma, 3 Aprile 2009 Circolare n. 49 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

LA GESTIONE DEL TFR NELLE IMPRESE IN CRISI

LA GESTIONE DEL TFR NELLE IMPRESE IN CRISI LA GESTIONE DEL TFR NELLE IMPRESE IN CRISI a cura di Alessandro Rapisarda Consulente del Lavoro in Rimini 1 modulo Calcolo TFR e destinazione IL TFR: DEFINIZIONE Art. 2120 c.c. «In ogni caso di cessazione

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale VISTO l articolo 2 della legge 22 novembre 2002, n. 266 di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 210, recante

Dettagli

Novità in tema di lavoro introdotte dalla legge finanziaria 2007

Novità in tema di lavoro introdotte dalla legge finanziaria 2007 Novità in tema di lavoro introdotte dalla legge finanziaria 2007 di adalberto de grigiis Pubblicato il 14 marzo 2007 Modifica dei livelli di reddito e degli importi degli assegni familiari Dal 1 Gennaio

Dettagli

L n Disciplina dei licenziamenti individuali. Pubblicata nella Gazz. Uff. 11 maggio 1990, n. 108.

L n Disciplina dei licenziamenti individuali. Pubblicata nella Gazz. Uff. 11 maggio 1990, n. 108. L. 11-5-1990 n. 108 Disciplina dei licenziamenti individuali. Pubblicata nella Gazz. Uff. 11 maggio 1990, n. 108. Epigrafe 1. Reintegrazione. 2. Riassunzione o risarcimento del danno. 3. Licenziamento

Dettagli

DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI VERONA

DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI VERONA DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI VERONA DIRETTORE DOTT.SSA SILVANA CATALANO ISPETTORI DEL LAVORO DOTT. PORCELLI UMBERTO DOTT. ARAGONA ANTONIO ISPETTORE DEL LAVORO D.M. 15/01/2014 PERSONALE INQUADRATO

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 94 19.05.2016 Fondo di garanzia TFR: documenti da allegare alle domande online Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria:

Dettagli

Giornata di Approfondimento per i Lavori in Edilizia. Pisa, 26 maggio 2016

Giornata di Approfondimento per i Lavori in Edilizia. Pisa, 26 maggio 2016 Giornata di Approfondimento per i Lavori in Edilizia Pisa, 26 maggio 2016 L Intervento Sostitutivo Giornata di Approfondimento per i Lavori in Edilizia Pisa, 26 maggio 2016 L Intervento Sostitutivo Il

Dettagli

FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE FIOM-CGIL

FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE FIOM-CGIL FONDO DI GARANZIA DELLA POSIZIONE PREVIDENZIALE COMPLEMENTARE Il Decreto legislativo 80/92 ha previsto l istituzione presso l INPS del Fondo di garanzia contro il rischio derivante da omesso o insufficiente

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale VISTO l articolo 2 della legge 22 novembre 2002, n. 266 di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 210, recante disposizioni urgenti in materia di emersione del

Dettagli

LA TUTELA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE DELL OPERAIO AGRICOLO

LA TUTELA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE DELL OPERAIO AGRICOLO PREMESSA CAPITOLO PRIMO: LA TUTELA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE DELL OPERAIO AGRICOLO 1. i soggetti protetti 2. l accertamento dei soggetti protetti: gli elenchi nominativi 3. l accertamento contributivo

Dettagli

LAVORO A PROgETTO E LAVORO OCCASIONALE D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276

LAVORO A PROgETTO E LAVORO OCCASIONALE D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276 Lavoro a progetto e lavoro occasionale 1. D.L.vo 10 settembre 2003, n. 276. Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 (Suppl. ord.

Dettagli

IL RILANCIO DELLA CONCILIAZIONE MONOCRATICA

IL RILANCIO DELLA CONCILIAZIONE MONOCRATICA IL RILANCIO DELLA CONCILIAZIONE MONOCRATICA NOZIONE La conciliazione monocratica è un istituto introdotto dall art. 11 del D.Lgs 23/4/2004, 124, contenente la razionalizzazione dei servizi ispettivi, così

Dettagli

PARTE I APPROCCIO SANZIONATORIO DELLA RIFORMA DEL LAVORO

PARTE I APPROCCIO SANZIONATORIO DELLA RIFORMA DEL LAVORO SOMMARIO Presentazione... XI Nota sull Autore... XIII PARTE I APPROCCIO SANZIONATORIO DELLA RIFORMA DEL LAVORO Capitolo 1 Profilo sanzionatorio della nuova riforma del lavoro 1. Un approccio di antropologia

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 08/01/2016

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 08/01/2016 Direzione Centrale Pensioni Roma, 08/01/2016 Circolare n. 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore

Dettagli

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Ufficio Normativa e Circolari CIRCOLARE N. 3, DEL 31/1/2006

Dettagli

note: Entrata in vigore delle legge: 11-8-1991 Art. 4 Procedura per la dichiarazione di mobilità

note: Entrata in vigore delle legge: 11-8-1991 Art. 4 Procedura per la dichiarazione di mobilità LEGGE 23 luglio 1991, n. 223 Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni

Dettagli

Anche gli iscritti alla gestione separata hanno diritto all indennità di malattia

Anche gli iscritti alla gestione separata hanno diritto all indennità di malattia CIRCOLARE A.F. N. 93 del 5 Giugno 2013 Ai gentili clienti Loro sedi Anche gli iscritti alla gestione separata hanno diritto all indennità di malattia Gentile cliente, con la presente intendiamo informarla

Dettagli

CREDITI CONCORSUALI DEI LAVORATORI SUBORDINATI

CREDITI CONCORSUALI DEI LAVORATORI SUBORDINATI CREDITI CONCORSUALI DEI LAVORATORI SUBORDINATI Profili operativi 10 maggio 2017 dr.ssa Silvia Gianferrara 1 SOGGETTI COINVOLTI IMPRESA SOGGETTA A PROCEDURA CONCORSUALE (fallimento, concordato preventivo,

Dettagli

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Direzione Contributi CIRCOLARE N. 2, DEL 7/2/2005 ALLEGATI:

Dettagli

LEGGE 23 luglio 1991, n. 223

LEGGE 23 luglio 1991, n. 223 LEGGE 23 luglio 1991, n. 223 Norme in materia di cassa integrazione, mobilita', trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunita' europea,avviamento al lavoro ed altre disposizioni

Dettagli

La nuova Assicurazione Sociale per l Impiego

La nuova Assicurazione Sociale per l Impiego La nuova Assicurazione Sociale per l Impiego La legge n. 92 del 28 giugno 2012 riforma del mercato del lavoro ha introdotto ASpI ha sostituito la disoccupazione ordinaria non agricola Mini-Aspi ha sostituito

Dettagli

INDENNITÀ DI BUONUSCITA (Trattamento di fine servizio)

INDENNITÀ DI BUONUSCITA (Trattamento di fine servizio) INDENNITÀ DI BUONUSCITA (Trattamento di fine servizio) L indennità di buonuscita è una somma di denaro corrisposta d ufficio al lavoratore dall Istituto previdenziale quando termina il servizio. È regolata

Dettagli

ASPETTI CONNESSI ALLA TUTELA DEL LAVORO, CON RIFERIMENTO AL DURC E LE RITENUTE DI GARANZIA. Torino, 12 aprile 2011 Avv.

ASPETTI CONNESSI ALLA TUTELA DEL LAVORO, CON RIFERIMENTO AL DURC E LE RITENUTE DI GARANZIA. Torino, 12 aprile 2011 Avv. D.P.R. 5 OTTOBRE 2010 n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del codice dei contratti pubblici ASPETTI CONNESSI ALLA TUTELA DEL LAVORO, CON RIFERIMENTO AL DURC E LE RITENUTE DI GARANZIA Torino,

Dettagli

Diritto al preavviso: tra disciplina legale e regole contrattuali

Diritto al preavviso: tra disciplina legale e regole contrattuali A cura di Debhorah Di Rosa Diritto al preavviso: tra disciplina legale e regole contrattuali Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Contratto di lavoro Introdotto dal Codice Civile e disciplinato

Dettagli

Relazione illustrativa

Relazione illustrativa Relazione illustrativa 1 La disciplina introdotta dai commi da 28 a 34 dell articolo 35 decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha la finalità di coinvolgere

Dettagli

Circolare N.23 del 16 febbraio 2012. INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR

Circolare N.23 del 16 febbraio 2012. INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR Circolare N.23 del 16 febbraio 2012 INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR INPS: partono i controlli sui versamenti fittizi del TFR Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

Relazione illustrativa al D.Int. 25 febbraio 2008, n. 74.

Relazione illustrativa al D.Int. 25 febbraio 2008, n. 74. Relazione illustrativa al D.Int. 25 febbraio 2008, n. 74. Autore: relazione In: Normativa 1. La disciplina introdotta dai commi da 28 a 34 dell articolo 35 decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito

Dettagli

L ISPEZIONE DEL LAVORO

L ISPEZIONE DEL LAVORO SOMMARIO Presentazione... Nota sull autore... V VI Parte Prima L ISPEZIONE DEL LAVORO Capitolo 1 - Organizzazione e funzioni 1.1. La (contro) riforma della vigilanza... 3 1.2. Il personale ispettivo delle

Dettagli

Indice sistematico. Parte I Il sistema delle ispezioni e il procedimento sanzionatorio

Indice sistematico. Parte I Il sistema delle ispezioni e il procedimento sanzionatorio Indice sistematico XI Indice sistematico Parte I Il sistema delle ispezioni e il procedimento sanzionatorio 1. L ispezione del lavoro e previdenziale 1. Decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo

Dettagli

e, per conoscenza, Prescrizione dei contributi previdenziali ed assistenziali. Denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti.

e, per conoscenza, Prescrizione dei contributi previdenziali ed assistenziali. Denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti. Direzione Centrale Entrate Coordinamento Generale Legale Roma, 02/03/2012 Circolare n. 31 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici

Dettagli

MAXISANZIONE PER IL LAVORO NERO

MAXISANZIONE PER IL LAVORO NERO MAXISANZIONE PER IL LAVORO NERO L art. 4, comma 1, lett. a), della legge n. 18/2010, sostituisce il comma 3 del D.L. 22 febbraio 2002, n. 12, convertito con modificazioni dalla legge 23 aprile 2002, n.

Dettagli

MANUALE OPERATIVO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE

MANUALE OPERATIVO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE UFFICIO REGISTRO IMPRESE MANUALE OPERATIVO DELLE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE Applicabile ex art. 150 D. Lgs 5/2008 alle procedure promosse

Dettagli

IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. Decreta:

IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE. Decreta: Decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 24 ottobre 2007 Documento unico di regolarità contributiva. (pubblicato nella G.U. n 279 del 30/11/2007) IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA

Dettagli

L obbligo della ritenuta è sempre a carico del committente

L obbligo della ritenuta è sempre a carico del committente L obbligo della ritenuta è sempre a carico del committente di Federico Gavioli Pubblicato il 9 gennaio 2009 l ente provinciale che, avendo affidato un servizio a un impresa risultata poi inadempiente nel

Dettagli

Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011

Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011 CIRCOLARE A.F. N. 38 del 14 Marzo 2011 Ai gentili clienti Loro sedi Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che,

Dettagli

C i r c o l a r i. Siri Consulenza e Organizzazione Srl Piazza IV Novembre, Legnano MI Tel Fax

C i r c o l a r i. Siri Consulenza e Organizzazione Srl Piazza IV Novembre, Legnano MI Tel Fax C i r c o l a r i E d i z i o n e 4 ^ d i A p r i l e 2 0 1 4 Siri Consulenza e Organizzazione Srl Piazza IV Novembre, 5 20025 Legnano MI Tel. 0331-776177 Fax 0331-773216 www.siri.it 2 Nell edizione 4^

Dettagli

VERBALE DELLA RIUNIONE PRELIMINARE ALL'AFFIDAMENTO DEI LAVORI IN APPALTO RISCHI (ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs 81/08).

VERBALE DELLA RIUNIONE PRELIMINARE ALL'AFFIDAMENTO DEI LAVORI IN APPALTO RISCHI (ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs 81/08). VERBALE DELLA RIUNIONE PRELIMINARE ALL'AFFIDAMENTO DEI LAVORI IN APPALTO RISCHI (ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs 81/08). Il data / / tra la ditta con sede in via a di seguito denominata "committente" e

Dettagli

GESTIONE ATTIVITÀ IN APPALTO RAAM SRL

GESTIONE ATTIVITÀ IN APPALTO RAAM SRL GESTIONE ATTIVITÀ IN APPALTO 1 I datori di lavoro che affidano l esecuzione di lavori, servizi e forniture ad un impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda sono tenuti

Dettagli

Notizie Lavoro Flash

Notizie Lavoro Flash Notizie Lavoro Flash 1.Settore turismo Accordo collettivo SULLA DISCIPLINA DELLA SUCCESSIONE DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO In data 28 Novembre 2012, in occasione dell apertura della trattativa per

Dettagli

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO Direzione Generale: Viale Regina Margherita n. 206 00198 ROMA Tel. n. 06854461 SERVIZIO CONTRIBUTI E VIGILANZA A tutte le

Dettagli

Torino, lì 5 maggio Circolare n. 15/2008

Torino, lì 5 maggio Circolare n. 15/2008 Dott. Carlo Agosta Dott. Enrico Pogolotti Dott. Davide Mancardo Dott.ssa Chiara Valente Dott.ssa Stefania Neirotti Torino, lì 5 maggio 2008 Circolare n. 15/2008 OGGETTO: Contratti di appalto e subappalto

Dettagli

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e.p.c.

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e.p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Prestazioni Direzione Contributi CIRCOLARE N.3 DEL 06/02/2008 A tutte le

Dettagli

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e.p.c.

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e.p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Contributi e Prestazioni Direzione Contributi CIRCOLARE N.3 DEL 06/02/2008 A tutte le

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 202 04.11.2013 ASpI e ticket licenziamenti nei casi di licenziamenti disciplinari Anche in caso di licenziamento disciplinare

Dettagli

La Responsabilità Solidale negli Appalti. Direzione relazioni industriali

La Responsabilità Solidale negli Appalti. Direzione relazioni industriali La Responsabilità Solidale negli Appalti Direzione relazioni industriali Reggio Emilia, 30 aprile 2015 Ambito di applicazione» la responsabilità solidale si applica ai contratti di appalto ex art. 1655

Dettagli

newsletter AGOSTO 2017 IN PRIMO PIANO

newsletter AGOSTO 2017 IN PRIMO PIANO newsletter AGOSTO 2017 DURC e accesso ai benefici normativi e contributivi: nuove modalità di verifica Circolare n. 31, dell 8 agosto 2017 Con messaggio del 3 agosto 2017 n. 3220 l INPS ha comunicato che,

Dettagli

INPS - Circolare 17 aprile 2007, n. 78

INPS - Circolare 17 aprile 2007, n. 78 INPS - Circolare 17 aprile 2007, n. 78 Oggetto: Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), art. 1, commi 1202-1210. Stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche

Dettagli

Capo II. Norme in materia di mobilità. 4. Procedura per la dichiarazione di mobilità.

Capo II. Norme in materia di mobilità. 4. Procedura per la dichiarazione di mobilità. LEGGE 23 luglio 1991 n. 223 Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in

Dettagli

Premessa. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e

Premessa. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione centrale Organizzazione Direzione Centrale Bilanci e Servizi fiscali Direzione

Dettagli

LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 07/03/2013

LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 07/03/2013 LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 07/03/2013 Fonti normative: RIFORMA DEL LAVORO: AMMORTIZZATORI SOCIALI Legge 28

Dettagli

ASpI: istruzioni per la tassa sui licenziamenti e ulteriori chiarimenti

ASpI: istruzioni per la tassa sui licenziamenti e ulteriori chiarimenti www.bollettinoadapt.it, 25 marzo 2013 ASpI: istruzioni per la tassa sui licenziamenti e ulteriori chiarimenti di Nicola Porelli Con la Circolare n. 44 del 22 marzo 2013, l Inps fornisce le istruzioni sulla

Dettagli

Il testo non riveste carattere di ufficialità ed è fornito gratuitamente

Il testo non riveste carattere di ufficialità ed è fornito gratuitamente Da: Sito del Poligrafico dello Stato Il testo non riveste carattere di ufficialità ed è fornito gratuitamente L unico testo definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale

Dettagli

OPERATIVI I CONTROLLI NEI SUBAPPALTI

OPERATIVI I CONTROLLI NEI SUBAPPALTI OPERATIVI I CONTROLLI NEI SUBAPPALTI A cura Federico Gavioli E stato firmato il decreto del 25 febbraio 2008, n. 74, dal Ministro dell Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro e

Dettagli

TFR - TUTELE AI LAVORATORI IN CASO DI INSOLVENZA DEL DATORE DI LAVORO

TFR - TUTELE AI LAVORATORI IN CASO DI INSOLVENZA DEL DATORE DI LAVORO TFR - TUTELE AI LAVORATORI IN CASO DI INSOLVENZA DEL DATORE DI LAVORO La Comunità Europea ha voluto garantire ai lavoratori subordinati una tutela minima in caso di insolvenza del datore di lavoro. A tal

Dettagli

VERIFICA DELL IDONEITA TECNICO PROFESSIONALE

VERIFICA DELL IDONEITA TECNICO PROFESSIONALE VERIFICA DELL IDONEITA TECNICO PROFESSIONALE DEFINIZIONI art. 89 D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE: possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità ibilità di forza lavoro,

Dettagli