RETE DI ECCELLENZA DELL'ITALIANO ISTITUZIONALE

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1 RETE DI ECCELLENZA DELL'ITALIANO ISTITUZIONALE ATTI DELLA QUARTA GIORNATA Padova, 29 ottobre 2007 Il sito della rete REI ALESSANDRA CENTIS, DGT - Rappresentanza in Italia della Commissione europea reterei.eu I risultati della rete REI Presentazione dei lavori del gruppo La qualità della normazione e la redazione delle leggi Coordinatore RAFFAELE LIBERTINI, Osservatorio Legislativo Interregionale OLI STEFANIA CAVAGNOLI, Università di Macerata CARLA CRIVELLO, Università di Torino Analisi di regolamenti: conferimento assegni di ricerca GABRIO FORTI, GIUSEPPE ROTOLO, Università Cattolica di Milano La tutela dell'ambiente tra equivoci linguistici e incertezza della disciplina ELENA IORIATTI, Gruppo Transjus, Università di Trento Analisi del decreto legislativo n. 231 del 2002 in attuazione della direttiva relativa alla lotta contro il ritardo di pagamento nelle transazioni commerciali ANNA SIMONATI, Gruppo Transjus, Università di Trento L equità quale parametro di correttezza dell attività dell amministrazione CARLA PARADISO, Consiglio regionale della Toscana Indice di qualità sulle leggi Presentazione dei lavori del gruppo Terminologia giuridica Coordinatrice MANUELA GUGGEIS, Servizio Giuridico, Consiglio dell'unione europea CARLA SERPENTINI, CINZIA IABONI, ROSARIA RANELLUCCI, Ministero dell'interno Schede Terminologiche del settore "Immigrazione & asilo" e "traffico & tratta di migranti"

2 GIOVANNI GAROFALO, Università di Trieste Schede terminologiche del settore "Immigrazione" e "Misure cautelari" BARBARA POZZO, Università di Milano Analisi della terminologia contrattuale Presentazione dei lavori del gruppo Terminologia e lingua dell economia e della finanza Coordinatrice MARIA TERESA ZANOLA MARIA TERESA ZANOLA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Comportamenti e usi del lessico finanziario Presentazione dei lavori del gruppo Guida REI Coordinatrice DANIELA MURILLO, Referente linguistica del dipartimento di lingua italiana della DGT ALESSANDRA DE MARTINO, Dipartimento di lingua italiana della DGT TesaurIT MICHELE CORTELAZZO, Università di Padova Linee guida per la redazione di testi di comunicazione pubblica CHIARA DI BENEDETTO, Università di Padova Dizionario del cittadino Gli atti costitutivi della REI DOMENICO COSMAI, Unità della traduzione italiana Comitato economico e sociale europeo Presentazione dell'accordo di cooperazione professionale REI Nuovi sviluppi della REI JEAN-LUC EGGER, Cancelleria federale svizzera L italiano istituzionale fuori dai confini geografici italiani. La terza lingua ufficiale della Confederazione ELISABETTA POLTRONIERI e MAURELLA DELLA SETA, Istituto superiore di Sanità Proposta di un gruppo di lavoro sulla terminologia medica e sanitaria

3 Rete di eccellenza dell'italiano istituzionale Quarta Giornata REI Padova, 29 ottobre 2007 Alessandra Centis Il sito reterei.eu* un indirizzo semplice e facilmente memorizzabile per un sito articolato e ricco di informazioni. La pagina assolve, infatti, varie funzioni che hanno ispirato e si riflettono nell'impaginazione grafica. La funzione di accessibilità e di trasparenza è svolta, nella colonna di sinistra, dalla barra di navigazione, che permette l'accesso alle informazioni sul sito, sulle attività correnti e sugli strumenti di contatto e di collaborazione. La parte centrale, suddivisa in aree dedicate ai principali temi di approfondimento della rete, contiene materiale, risorse documentali e terminologiche e la colonna di destra, denominata "scorciatoie", offre collegamenti rapidi con alcuni dei siti più pertinenti per i temi trattati dalla rete. Andiamo, quasi, per ordine. Come tutti i siti che si rispettano, la reterei contiene informazioni su se stessa. La presentazione, a cura di Daniela Murillo, illustra le finalità del progetto e gli obiettivi del portale, indica gli strumenti per pervenirvi e spiega le modalità d'uso del repertorio virtuale. L'Accordo di cooperazione professionale con l'allegato regolamento interno che sarà presentato nel pomeriggio da Domenico Cosmai descrive l'organizzazione e i metodi di lavoro della rete e ne disciplina l'appartenenza e l'adesione. Infine, sono riportati gli atti delle precedenti giornate d'incontro affinché nessun contributo dei lavori pregressi vada perduto e si possa tracciare l'evoluzione di questo progetto fin dalla sua origine. La pagina dei progetti in corso è dedicata ai gruppi di lavoro che si sono costituiti in occasione della 3a giornata REI nel gennaio di quest'anno. Il contenuto informativo ha semplicemente funzione di archivio e di memoria del loro percorso evolutivo. Per ogni gruppo infatti sono indicati i partecipanti, è pubblicato il rispettivo programma di lavoro e laddove esistenti il verbale o resoconto delle riunioni tenutesi fino ad oggi. I risultati dei lavori dei gruppi che saranno ampiamente illustrati quest'oggi confluiranno invece nelle rispettive aree tematiche. L'area centrale del sito ha una funzione di contenitore; contiene il patrimonio di risorse REI e dà accesso alle pagine dedicate alle principali aree tematiche attorno alle quali fin dall'inizio si sono raccolti i contributi e sviluppate le iniziative dei partecipanti. Cliccando sulla barra superiore si passa dall'una all'altra sezione tematica. * ora trasferito all'indirizzo:

4 Attualmente, le pagine riflettono lo stato dei lavori successivo alla terza giornata REI. Quest'oggi esse si arricchiranno dei risultati dei rispettivi gruppi di lavoro, con il materiale e nella forma che lo stesso gruppo ci indicherà. È chiaro che ove necessario le aree tematiche possono essere ristrutturate e riorganizzate in funzione del contenuto che dovranno ospitare. Redazione di documenti ufficiali [ ] Un tema che si è deciso di approfondire è la qualità della normazione e la redazione delle leggi. Abbiamo pertanto predisposto un apposito spazio. Inizialmente vi abbiamo inserito i manuali esistenti che già sono il frutto di passate riflessioni sulle buone pratiche di redazione del linguaggio amministrativo e legislativo. Sono qui raccolti i contributi di Raffaele Libertini, Michele Cortelazzo, Fabrizio Franceschini e quello della Cancelleria federale svizzera. L'esperienza svizzera è di particolare interesse per la reterei, tanto più che come evidenziato in un recente seminario sulla qualità della legislazione tenutosi a Bruxelles il processo di redazione dei testi amministrativi e legislativi in Svizzera integra già in una fase precoce l'attività di traduzione, che quindi è considerata parte integrante e non un'attività posteriore del processo redazionale. Infine abbiamo indicato le convenzioni redazionali comuni alle istituzioni europee nonché il manuale della Banca centrale che verrà aggiornato con le successive versioni. Uso della lingua italiana [ ] L'area dedicata all'uso della lingua italiana contiene, per il momento, il collegamento all'accademia della Crusca e segnatamente alla pagina in cui l'accademia offre consulenza linguistica e un link alla pagina analoga della Treccani. Sul versante comunitario abbiamo inserito le sezioni che definiscono le regole applicabili all'utilizzo della lingua italiana del Manuale di convenzioni redazionali delle Comunità europee. Le disposizioni del Manuale sono vincolanti per i traduttori delle Istituzioni europee, ma non hanno ovviamente carattere normativo per l'italiano usato in Italia. In questo ambito andrebbero idealmente inseriti i risultati del gruppo di lavoro su una Guida REI, ma vista l'articolazione dei lavori del gruppo è stata predisposta una pagina a se stante [ ]. Traduzione e terminologia [ ] L'area terminologia è destinata a subire una riorganizzazione atteso il gran numero di progetti in corso. Il materiale terminologico costituisce una parte considerevole e importante del repertorio virtuale, nel quale esso è organizzato per categorie. Questa pagina riporta invece il materiale già disponibile a livello comunitario e che rappresenta secondo noi uno dei contributi che le istituzioni comunitarie possono apportare alla REI. Si fa riferimento soprattutto ai glossari esistenti nel portale Europa il portale di tutte le istituzioni europee che presentano un doppio interesse: definiscono e spiegano i concetti chiave in un settore delle politiche comunitarie e permettono una comparazione linguistica poiché sono tradotti in molte delle lingue ufficiali e in alcuni casi anche in lingue non comunitarie

5 Merita una menzione il glossario sulla politica agricola comune in 22 lingue che spiega termini quali "condizionalità" o "tutto tranne le armi". Il glossario Europa che illustra i termini e i concetti essenziali per comprendere il funzionamento delle istituzioni e delle politiche europee (ad esempio "sussidiarietà", "acquis communautaire", "pilastro") è disponibile invece in 11 lingue, quelle dei vecchi Stati membri. Infine, la Rete giudiziaria in materia civile e commerciale: non si tratta di un glossario in senso tecnico, ma sotto l'aspetto terminologico è una miniera di informazioni di interesse per i giuristi e per i linguisti. La Rete giudiziaria individua diversi istituti e aspetti giuridici di cui è spiegata l'applicazione in ciascuno degli Stati membri, e tali informazioni sono tradotte in tutte le altre lingue. I dati autentici in questo caso sono contenuti nel documento redatto nella lingua originale di ciascuno Stato membro, ma la traduzione di quel documento, effettuata da traduttori di madrelingua, è importante sia per accedere al contenuto informativo (ad esempio per conoscere l'applicazione dell'istituto del divorzio in Austria) sia ai fini di un esame comparativo in altre lingue o semplicemente per conoscere la traduzione in inglese o francese, ad esempio, di determinate disposizioni italiane quali la notificazione degli atti. Infine la banca dati IATE che è il progetto interistituzionale dell'ue in cui sono confluite le banche dati terminologiche preesistenti delle singole istituzioni. Oggi IATE è aperto a tutti e offre un patrimonio di milioni di lemmi in 23 lingue. Data la sua evidente importanza, il collegamento è stato inserito anche tra le "scorciatoie". Il repertorio virtuale rappresenta una parte fondamentale ed è stato il vero e proprio nucleo attorno al quale ha preso avvio il progetto di rete REI. La sua posizione nella pagina iniziale corrisponde quindi alla centralità del suo ruolo. Il repertorio o biblioteca virtuale presenta, organizzato e sistematizzato per categorie, un grande patrimonio di documentazione, glossari, istituzioni di riferimento e richiami alla legislazione pertinente. Esso è inteso ad accogliere il materiale messo a disposizione dai membri della rete REI alle condizioni previste nell'accordo professionale. La questione dei criteri metodologici minimi e di accettabilità per le risorse documentali e terminologiche che confluiscono nel repertorio è stata sollevata e in parte affrontata, ma non si è ancora giunti alla definizione unanime di tali criteri. Tuttavia, al fine di presentare un repertorio completo, per quanto ancora limitato, la selezione del materiale si è ispirata a due principi di salvaguardia del carattere di eccellenza. Per le risorse documentali ci siamo sforzati di assicurare che esse corrispondano soltanto a siti e documenti ufficiali di enti che hanno carattere di istituzionalità o di autorevolezza nel settore trattato. Per quanto riguarda le risorse terminologiche, non tutti i glossari presentati rispettano criteri omogenei di compilazione lessicografica intesi a favorire la compatibilità con IATE - alcuni sono stati compilati ad esempio in anni passati - e tuttavia rispettano l'altro principio di salvaguardia del carattere di eccellenza del patrimonio terminologico della REI perché sono elaborati da esperti o da soggetti autorevoli o perché convalidati dal servizio di terminologia della Commissione per uso interno. Nonostante il nostro sforzo di controllare che il materiale esposto sia corretto e aggiornato, sono sempre possibili errori che vi invitiamo a segnalarci

6 Veniamo alla consultazione del repertorio. Il repertorio è strutturato in categorie che corrispondono alle aree di competenza delineate nel novembre Le categorie si sviluppano in arborescenza e sono per ora 14. Gli argomenti sviluppati sono ordinati alfabeticamente e non gerarchicamente. Le categorie aprono la strada verso sottocategorie e sottopagine. Questo tipo di ricerca sistematica - dall'elemento generale a quello particolare - è un approccio utile quando si vuole pervenire a una raccolta esaustiva di documenti che abbiano carattere di validità e autorevolezza su un certo argomento. Ora, noi siamo perfettamente consapevoli che nell'era di Google la ricerca è invece spesso di tipo puntale e viene generalmente fatta attraverso un motore di ricerca. Lo facciamo anche noi. Tuttavia questa classificazione/categorizzazione per macroargomenti ha i suoi vantaggi dal punto di vista del nostro progetto REI perché ci permette di costruire il patrimonio di eccellenza a partire dalle competenze dei partecipanti, che sono necessariamente settoriali. Inoltre, la ricerca/l'accesso al contenuto può avvenire mediante diversi canali: sia seguendo i passaggi consequenziali del percorso ad arborescenza della struttura; sia utilizzando l'indice analitico che contiene i descrittori che a loro volta rimandano alle categorie e alle sottocategorie e sottopagine; sia impostando il termine desiderato nella finestra di ricerca che consente di cercare all'interno delle pagine REI. Le modalità di accesso all'informazione utilizzata dipenderà naturalmente dalle preferenze dell'utente ma anche dal grado di conoscenza dei materiali esistenti o ancora dal livello di approfondimento richiesto. Veniamo finalmente agli esempi. Prendiamo la scheda Europol, argomento che interessa molti di noi, è suddivisa per rubriche: Istanze competenti, la Terminologia, la legislazione nazionale, la legislazione comunitaria e la legislazione internazionale. All'occorrenza nelle schede, che hanno tutte la medesima struttura, c'è anche una rubrica dedicata alla documentazione varia. Un esempio importante di autorevole contributo dei membri REI è quello del Thesaurus italiano di bioetica e Thesaurus bilingue messo a disposizione dall'istituto superiore di sanità. Vorrei segnalare anche la banca dati elettronica contenente termini medici in varie lingue - Mesh - che viene regolarmente aggiornata. La rete REI è anche una rete di persone e di competenze. Questa funzione è svolta dagli strumenti di contatto e di collaborazione. L'esistenza di un sito Internet consente alla segreteria REI di mantenere i contatti e di offrire servizi in modo più strutturato. Uno degli strumenti proposti è destinato alla collaborazione terminologica. Mediante apposite schede, gli interessati possono segnalare i risultati delle ricerche effettuate nel rispettivo ambito di competenza e metterli a disposizione di tutti attraverso la banca dati IATE. Due delle schede predisposte concernono i settori giuridico e finanziario che nel nostro ambito sono più spesso oggetto di ricerche e riflessioni, la terza è generica. Le schede compilate vanno trasmesse al gruppo di lavoro interistituzionale IATE [ DGT- IT-TERM@ec.europa.eu ] che, dopo averne vagliato e convalidato il contenuto, alimenta IATE

7 Un altro strumento di collaborazione è volto alla richiesta di consulenza terminologica. Questo servizio offerto dal Dipartimento italiano della Commissione ha natura essenzialmente pratica. È una sorta di "aiuto di emergenza" che cerca di dare risposte o suggerimenti - laddove non vi siano delle risposte puntuali - in tempi possibilmente rapidi, ma che pertanto non potranno essere oggetto di riflessioni approfondite e articolate da parte di esperti come avviene nell'ambito del gruppo di lavoro terminologico REI. Infine il Forum Il sito richiama il Forum di discussione dell'associazione italiana per la terminologia (Ass.I.Term), membro REI. Il Forum costituisce ovviamente un ottimo strumento di scambio e discussione tra Reisti, ma mi preme sottolineare qui un altro aspetto organizzativo del sito. Questo richiamo a una pagina esterna costituisce anche un valido esempio di collaborazione CON il sito REI. Il sito REI così come i suoi responsabili non dispone di grandi risorse né di sofisticate capacità tecniche. Non è pertanto in grado di inglobare tutte le funzioni tecniche che sarebbero necessarie per l'evoluzione del nostro progetto comune, né accogliere e offrire spazio a progetti complessi o voluminosi. La reterei può però fungere da portale, rinviando e appoggiandosi a siti esterni come avviene appunto con il Forum AssITerm. Il TesaurIT è un altro bell'esempio di quest'articolazione esterna, che in futuro dovrà dotarsi di qualche elemento di riconoscimento comune e di riconduzione all'ambito REI, eventualmente mediante l'apposizione del logo. Tra le pagine utili abbiamo poi la pagina delle segnalazioni, nella quale sarà nostra cura segnalare le novità, indicare gli imminenti avvenimenti di interesse e gli appuntamenti futuri nonché comunicare informazioni utili quali la pubblicazione di concorsi e di bandi di gara a livello comunitario. Atra pagina utile è quella della ricerca documentale di carattere giuridico, per orientarsi rapidamente tra le varie fonti. Abbiamo cercato in questa pagina di semplificare la ricerca in base al tipo di documento voluto: i trattati, il diritto derivato, la giurisprudenza, ma anche schede di sintesi della legislazione e informazioni sui tipi di procedure. Per la legislazione italiana abbiamo indicato alcuni siti dai quali fare una ricerca semplice o avanzata a partire evidentemente dai siti istituzionali. Senza dimenticare la legislazione svizzera in italiano che è naturalmente di grande interesse; generalmente i traduttori nutrono un profondo senso di gratitudine nei confronti del legislatore svizzero perché colma le carenze del legislatore italiano per quanto concerne la traduzione degli accordi internazionali di cui l'italia è parte. A questo proposito vorrei anche presentare un progetto che per il momento è soltanto abbozzato ma può risultare di enorme utilità in quanto ci sembra non esista al momento nulla di comparabile. Si tratta dell'elenco di tutte le convenzioni internazionali firmate dall'italia, corredate di informazioni e del testo in italiano, ove possibile, o indicazione della fonte. Spesso, come si diceva, tale fonte è la legislazione svizzera. Purtroppo il completamento di questo progetto richiederà un tempo che al momento non possiamo quantificare

8 Tra le scorciatoie voglio segnalare il Portale delle lingue d'europa e ricordare che la Commissione è impegnata a tradurre un numero sempre crescente di pagine del sito Europa in tutte le lingue; IATE ha qui un accesso privilegiato; c'è il link al progetto di Master europeo in traduzione, che speriamo riesca a imporre elevati standard qualitativi per la professione del traduttore che siano omogenei in tutta l'unione; e il sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che ospita parte della segreteria REI. Sono infine indicati i punti di contatto per informazioni ed eventuali segnalazioni. Per concludere, il sito REI è certamente suscettibile di miglioramenti, ma ci sforzeremo sempre di rispettare il principio di base che ne ha ispirato la costituzione, ovvero la necessità di dare spazio equo e adeguato a tutte le sue componenti, che sono tante e varie. Grazie dell'attenzione * * *

9 GRUPPO DI LAVORO: LA QUALITA DELLA NORMAZIONE E LA REDAZIONE DELLE LEGGI (QUARTA GIORNATA REI, PADOVA, ) COORDINATORE: DR. RAFFAELE LIBERTINI (OSSERVATORIO LEGISLATIVO INTERREGIONALE-OLI) - Il gruppo è composto di 12 membri più il coordinatore. - I componenti del gruppo hanno elaborato varie ipotesi di lavoro. Il gruppo si è riunito a Firenze il 14 maggio e tra i suoi componenti ed il coordinatore c è stato un vivace e costruttivo scambio di e.mail - Per la giornata di oggi sono pervenuti quattro iniziali approfondimenti di lavori che dovranno essere completati in futuro, mentre altri componenti hanno informato che, per il momento, non sono in grado di fornire prime elaborazioni riservandosi, alcuni, di farlo in futuro. Dei quattro approfondimenti sono anche stati inviati gli abstract che sono in cartella. - Ecco di seguito le quattro tracce di lavoro: 1. Cavagnoli-Crivello Analisi di regolamenti per il conferimento di assegni di ricerca La ricerca vuole dimostrare, per quanto possibile, la non omogeneità dei regolamenti all interno delle diverse amministrazioni universitarie e, conseguentemente, elaborare proposte di uniformazione e semplificazione testuali e lessicali. 2. Forti (sostituito oggi da Rotolo) La tutela dell ambiente tra equivoci linguistici e incertezza della disciplina La ricerca ha come campo di indagine la materia ambientale nel diritto penale sostenendo che l incertezza dei riferimenti linguistici attribuiti al termine ambiente, può confliggere con i principi di precisione, tassatività e determinatezza che caratterizzano il diritto penale, prospettando alcuni possibili rimedi in vista della maggiore coerenza del sistema, al cui approfondimento verrà dedicato il prosieguo dell indagine. 3 Ioriatti Analisi del decreto legislativo n.231 del 2002 in attuazione della direttiva relativa alla lotta contro il ritardo di pagamento nelle transazioni commerciali

10 La ricerca ha lo scopo di verificare come la ratio legis della disposizione comunitaria sia stata recepita nell ordinamento giuridico italiano. E stata messa in evidenza la presenza di termini non del tutto appropriati e costruzioni grammaticali e sintattiche poco efficaci ed, in alcuni casi, non corrette. Ove possibile è stata suggerita una soluzione diversa. Ci si riservano futuri approfondimenti in materia. 4. Paradiso Un indice di qualità sulle leggi regionali La ricerca ha lo scopo di evidenziare gli sforzi fatti dal Consiglio regionale della Toscana per sottoporre a monitoraggio l applicazione del manale regionale di drafting Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi del E stato costruito un indice di qualità la cui applicazione ha mostrato un miglioramento della qualità delle leggi toscane, strumento ora ripreso anche a livello statale. Ci si propone di migliorare questo ausilio per la scrittura delle leggi anche avvalendosi di tecniche informatiche.

11 Analisi di regolamenti: conferimento assegni di ricerca Stefania Cavagnoli (Università di Macerata) Carla Crivello (Università di Torino) REI Pd 29 ottobre 2007

12 Motivazione della ricerca Lavoro sui testi, approccio testuale, e lavoro sulle parole, approccio lessicale Testi normativi: regolamento Ambito universitario come ambito privilegiato REI Pd 29 ottobre 2007

13 Documenti analizzati Regolamento per il conferimento di assegni di ricerca (art. 51, comma 6, Legge 449/97) università di Firenze Regolamento per il conferimento di assegni di ricerca ai sensi dell art. 51, comma 6, legge 27 dicembre 1997, n. 449 (approvato dal Senato accademico seduta del ) università di Catania Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca (Regolamento emanato ai sensi dell Art. 51 comma 6 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449, approvato con Decreto Rettorale n del 19 giugno 2006) università di Padova Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, Università di Napoli Federico II Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attvità di ricerca di cui all art. 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 università di Torino Regolamento sugli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, Università di Sassari Regolamento per il conferimento degli assegni di ricerca, Università di Pisa Regolamento per il conferimento degli assegni di ricerca, Università di Genova Università degli Studi di Roma La Sapienza, Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca Conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, Università di Udine REI Pd 29 ottobre 2007

14 Criteri di analisi Argomento Numero pagine Impaginazione Premessa Aspetti grafici (sigillo) Carattere Grassetto/corsivo/sottolineature Spaziatura interlineare Indice Strutturazione in articoli Parti, titoli o capi Nome degli articoli REI Pd 29 ottobre 2007

15 Primi risultati Differenze a livello grafico: Nome del regolamento Impaginazione (sigillo, spaziatura, carattere) Uso di indice Suddivisione in parti/capi/articoli Utilizzo di rafforzamenti grafici (corsivo, grassetto, sottolineatura) REI Pd 29 ottobre 2007

16 Proposte Ampliare il numero di regolamenti analizzati Approfondire l analisi Dedicarsi agli aspetti lessicaliterminologici con attenzione alla leggibilità e comprensibilità Proporre un modello valido applicabile nelle università REI Pd 29 ottobre 2007

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20 Rete di eccellenza dell'italiano istituzionale Quarta Giornata REI Padova, 29 ottobre 2007 Anna Simonati Ricercatore di diritto amministrativo Università degli studi di Trento - Gruppo Transjus L EQUITÀ QUALE PARAMETRO DI CORRETTEZZA DELL ATTIVITÀ DELL AMMINISTRAZIONE 1. I termini del problema nell art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea Premessa In base all art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea, «ogni individuo ha diritto a che le questioni che lo riguardano siano trattate in modo imparziale, equo ed entro un termine ragionevole dalle istituzioni e dagli organi dell'unione». In questo contesto, il riferimento al principio di equità, quale corollario del principio di buona amministrazione, appare del tutto nuovo nel panorama normativo comunitario. Parte della dottrina italiana, commentando l art. 41, afferma che l equità «come categoria di giudizio da applicare alle decisioni amministrative che riguardano l individuo è in sintonia e in armonia con le caratteristiche del sistema giuridico comunitario», in quanto tendenzialmente «soddisfa le richieste di uniformità e poiché appare intrinsecamente flessibile consente di andare incontro ai variabili bisogni dei cittadini» (SANNA TICCA, Cittadino e pubblica amministrazione nel processo di integrazione europea, Milano, 2004, pp. 146 ss.). Inoltre, alcuni sottolineano le possibili implicazioni in chiave evolutiva insite nella disposizione e ritengono che essa, in assenza di significative pronunce giudiziali sul punto, sia forse suscettibile di rappresentare un inedito punto di partenza verso possibili nuovi sviluppi nella stessa nozione di buona amministrazione (GALETTA, Il diritto ad una buona amministrazione europea come fonte di essenziali garanzie procedimentali nei confronti della Pubblica Amministrazione, in Riv. it. dir. pubbl. com., 2005, pp. 819 ss.). 1

21 Tuttavia, il riferimento all equità dell amministrazione solleva alcuni problemi sul versante della corrispondenza reciproca di termini giuridici, propri di ordinamenti nazionali tra loro assai difformi La versione in lingua inglese e quella in lingua italiana a confronto Nella versione inglese dell art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea, si afferma che le questioni che riguardano gli individui devono essere trattate «impartially, fairly and within a reasonable time». La traduzione del termine «fairly» («in modo equo») può suscitare qualche difficoltà applicativa. Sarebbe stato forse preferibile farla corrispondere a un espressione quale, per esempio, in base a parametri di correttezza o, più semplicemente, con correttezza. In questo modo, il testo italiano della disposizione avrebbe assunto un significato maggiormente aderente a quello in lingua inglese, che, con un buon margine di approssimazione, può presumersi rispecchi più fedelmente l intento del legislatore. Inoltre, in prospettiva più ampia, evitando l ambiguo riferimento all equità, si sarebbe valorizzato il riferimento a un elemento della tradizione giuridica di common law, la quale, come è noto, già dalla prima metà del XVIII secolo (v. R v. University of Cambridge (Bentley s case), 1723, 1 Str. p. 557) teorizza, con riferimento all operato delle autorità pubbliche, il principio di lealtà nella procedura (fair procedure) ed elabora il concetto di fairness, quale corollario dei principi di natural justice (in primis, ma non solo, audi altera partem) (nella dottrina britannica, v., per esempio HARLOW - RAWLINGS, Law and administration, London, Edinburgh, Dublin, 1997, nonché WADE - FORSYTH, Administrative law, Oxford, 1994, in particolare pp. 494 ss.; in quella italiana, v., per esempio, CARANTA, (voce) Judicial Rewiev, in Digesto delle discipline pubblicistiche, Torino, 1991, nonché DE PRETIS, La tutela giurisdizionale amministrativa europea e i principi del processo, in Rivista trimestrale di diritto pubblico, 2002, pp. 683 ss., e MAROTTA, La giustizia amministrativa in Inghilterra, in RECCHIA (a cura di), Ordinamenti europei di giustizia amministrativa, Milano 1996, pp. 674 ss.). 2. Altri atti in cui emerge il problema: alcuni esempi significativi 2.1. La Comunicazione della Commissione su Efficienza ed equità nei sistemi europei di istruzione e formazione 2

22 La confusione terminologica rispetto al concetto di equità dell amministrazione risulta in tutta la sua evidenza anche al di là della previsione di cui all art. 41 della Carta dei diritti fondamentali. Per quanto riguarda il piano latamente normativo, spicca per la sua importanza la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo SEC (2006) 1096 (in ove è stato tradotto con «equità» il vocabolo «equity». Del resto, se si tiene conto del valore chiaramente evocativo di una precisa evoluzione storico-giuridica, che tale espressione assume nella tradizione anglosassone, risulta abbastanza evidente che il suo utilizzo risulta probabilmente non del tutto appropriato anche nella versione in lingua inglese. Il titolo italiano della Comunicazione (Efficienza ed equità nei sistemi europei di istruzione e formazione), dunque, palesemente è il prodotto della traduzione letterale dalla versione britannica del documento (Efficiency and equity in European education and training systems), la quale a sua volta appare formulata in modo un po maldestro. In questo caso, quindi, si possono individuare addirittura due distinti profili problematici: uno, per così dire, di primo livello, nell elaborazione del testo in inglese; l altro, per così dire, di secondo livello, nella sua trasposizione in lingua italiana Alcuni esempi di matrice giurisprudenziale Anche in giurisprudenza, sono reperibili alcune sentenze in cui si utilizzano, rispettivamente nella versione inglese e in quella italiana, i termini «principle of equity» e «principio di equità» per indicare uno dei principi fondamentali cui deve attenersi la Commissione europea nell esercizio delle sue funzioni amministrative. Per completezza, è doveroso sottolineare, in proposito, che può non essere indifferente la circostanza che le decisioni concernono cause in cui la lingua processuale non era né l inglese, né l italiano (bensì il danese) e non è escluso che ciò abbia influito negativamente sull accuratezza della traduzione: precisamente, v., per esempio, Trib. primo grado, 7 dicembre 2004, causa T-240/02 Koninklijke Coöperatie Cosun U.A. c. Commissione (in Racc., 2004, II, pp. 4237ss.) e, analogamente, la decisione di appello Corte Giust., sez. I, 26 ottobre 2006, causa C-68/05 P, Koninklijke Coöperatie Cosun U.A. c. Commissione (in 3

23 Racc., 2006, I, pp ss.), nonché Corte Giust., sez. I, 26 ottobre 2006, causa C-248/04, Koninklijke Coöperatie Cosun U.A. c. Minister van Landbouw, Natuur en Voedselkwaliteit (in Racc., 2006, I, pp ss.). Peraltro, la scelta terminologica effettuata dalla giurisprudenza (relativamente, ancora una volta, a fattispecie in cui la lingua del procedimento era il danese) può apparire in alcune ipotesi addirittura contraddittoria. In Trib. primo grado, 13 settembre 2005, causa T-53/02, Ricosmos B.V. c. Commissione (in Racc., 2005, II, pp ss.), la «procedure for remission on equitable grounds» di cui all art. 907 del regolamento (C.E.E.) del Consiglio 12 ottobre 1992, n. 2913, istitutivo di un codice doganale comunitario diventa «procedura di sgravio per motivi di equità». Nella stessa sentenza, però, si traduce con «equità» il vocabolo «fairness», utilizzato per descrivere la correttezza dell amministrazione nel corso della procedura. 3. Considerazioni di sintesi e rilievi propositivi Dalle sintetiche considerazioni espresse ci pare emerga la ravvisabilità di un margine di miglioramento nella formulazione degli atti comunitari, in cui si applica all attività delle autorità amministrative il parametro dell equità. Non va sottaciuto, in primo luogo e in prospettiva generale, che l utilizzo di questo concetto nel campo del diritto pubblico appare, in lingua italiana, complessivamente poco consigliabile, poiché il suo valore giuridico nell ordinamento nazionale è tuttora ampiamente discusso fra gli studiosi (per esempio, sul punto v.: VARANO, (voce) Equità, in Enc. giur. Treccani, vol. XII, Roma 1989; MERUSI, L equità nel diritto amministrativo secondo Cammeo: alla ricerca dei fondamenti primi della legalità sostanziale, in Quaderni Fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, 1993, pp. 413 ss.; CHIODI, Equità: La regola costitutiva del diritto, Torino 2000, pp. 241 ss.; BOTTINO, Equità e discrezionalità amministrativa, Milano, 2000). Per quanto concerne la sua applicazione al campo dell attività della p.a., si possono ravvisare due posizioni limite. Da un lato, c è chi ritiene che l equità possa rappresentare un criterio di riferimento direttamente per l amministrazione, quale «elemento condizionante la scelta del mezzo da utilizzare» (ZITO, Il diritto ad una buona amministrazione nella Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea e nell ordinamento interno, in Riv. it. dir. pubbl. comunit., 4

24 2002, pp. 436 ss). Nella medesima prospettiva si pone chi, esaminando proprio l art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea, distingue un accezione, per così dire, squisitamente procedurale dell equità correlata soprattutto al necessario riconoscimento in capo agli amministrati del diritto alla partecipazione e un accezione attinente alla proporzionalità della determinazione finale prodotta dall autorità (PIZZANELLI, Il cittadino europeo e la difesa civica nelle prospettive di tutela procedimentale, in A. MASSERA (a cura di), Le tutele procedimentali. Profili di diritto comparato, Jovene, Napoli, 2007, pp. 329 ss.). Altri, invece, la valorizzano soprattutto come strumento idoneo a indirizzare il giudice nella realizzazione (per così dire, a posteriori) del «controllo della giusta misura in cui viene esercitato il potere» (SANDULLI, La proporzionalità dell azione amministrativa, Padova, 1998, pp. 372 ss.). Pertanto, appare auspicabile che, nella redazione in lingua italiana degli atti comunitari, si tenga presente la distinzione fra correttezza nell esercizio del potere amministrativo ed equità. La prima appare quale corollario del principio generale di buona amministrazione, pacificamente riconosciuto in tutti gli ordinamenti degli Stati membri dell Unione; la seconda, invece, pur non essendo completamente estranea all operato della p.a., concerne principalmente il momento della verifica giurisdizionale della legittimità dell attività svolta. Una maggiore precisione linguistica contribuirebbe a mantenere opportunamente distinti i due ambiti. In conclusione (e in chiave propositiva), ci pare utile precisare che non sarebbe del tutto corretto nemmeno rendere l espressione fairly con un generico in base a parametri di buona amministrazione. Il principio di buona amministrazione, infatti, corrisponde a una sorta di regolacontenitore. La correttezza delle autorità ne rappresenta un corollario, accanto a criteri di condotta quali, per esempio, l efficienza, la trasparenza, l apertura (efficiency, transparency, openness: v. il Libro Bianco 2001 della Commissione sulla governance europea: COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE (a cura di), La governance europea. Un Libro bianco, COM (2001) - 428, luglio 2001, reperibile all indirizzo internet Pertanto, come già segnalato, proponiamo di tradurre fairly con in base a parametri di correttezza o con correttezza. A nostro parere, sarebbe opportuno avvalersi del vocabolo correttezza anche laddove, nel testo in lingua inglese dell atto comunitario, sia stato utilizzato, con riferimento all operato delle autorità amministrative nazionali o comunitarie il termine equity. 5

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29 ES. 1: PROPONENTE LINGUA DI* PARTENZA DOMINIO* TERMINE PRINCIPALE* VARIANTI /ABBREVIAZIONI RIFERIMENTO / FONTE* Giovanni GAROFALO, SSLMIT Università di Trieste ES Immigrazione Expediente de expulsión Expediente sancionador, expediente administrativo (de expulsión) Arts. 57, 58 Ley Orgánica 4/2000, de 11 de enero, sobre derechos y libertades de los extranjeros en España y su integración social. ( ) DEFINIZIONE O CONTESTO* Apt.do 2, Art. 58, L.O. 4/2000 (efectos de la expulsión y devolución): 2. No será preciso expediente de expulsión para la devolución de los extranjeros en los siguientes supuestos: a. Los que habiendo sido expulsados contravengan la prohibición de entrada en España. b. Los que pretendan entrar ilegalmente en el país. Apt.do 1, Art. Art. 57 L.O. 4/2000 (expulsión del territorio): 1. Cuando los infractores sean extranjeros y realicen conductas de las tipificadas como muy graves, o conductas graves de las previstas en los apartados a, b, c, d y f del artículo 53 de esta Ley Orgánica, podrá aplicarse en lugar de la sanción de multa la expulsión del territorio español, previa la tramitación del correspondiente expediente administrativo. TRADUZIONE IT RIFERIMENTO / FONTE TRAD* Procedura di espulsione, Procedimento di espulsione Ordinanza N. 228/2007 Corte Costituzionale: [ ] A parere del rimettente, la norma censurata sarebbe irragionevole in quanto il ricorso alla procedura in essa prevista si basa sulla sussistenza di due presupposti tra loro alternativi, e cioè: o l impossibilità di trattenere lo straniero presso un centro di permanenza temporanea, o l intervenuta scadenza dei termini di tale permanenza senza che l espulsione o il respingimento sia stato eseguito, laddove solo in tale ultimo caso è previsto un controllo giurisdizionale sulla legittimità della procedura di espulsione; ( ) Ordinanza N. 228/2007 Corte Costituzionale: [ ]l intero procedimento di espulsione risulta assistito da apposita tutela giurisdizionale, essendo prevista dall art. 1, comma 2, del decreto-legge 14 settembre 2004, n. 241 (Disposizioni urgenti in materia di immigrazione), convertito in legge, con modificazioni, dall art. 1 della legge 12 novembre 2004, n. 271,

30 modificativo dell art. 13, comma 8, del d.lgs. n. 286 del 1998, la possibilità di ricorrere avverso il decreto di espulsione davanti al giudice di pace, ed essendo anche prevista la necessaria convalida da parte di quest ultimo del provvedimento di trattenimento presso un centro di permanenza temporanea (art. 14, commi 3 e 4), nonché del provvedimento di accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica (art. 13, comma 5-bis); ( ) NOTE D USO SCHEDA IATE All interno del Titolo III della Ley Orgánica 4/2000, de Extranjería (de las infracciones en materia de extranjería y su régimen sancionador) il termine figura impiegato 4 volte e si alterna con il sinonimo expediente sancionador, impiegato 3 volte dal legislatore spagnolo. Anche nella citata ordinanza della Corte Costituzionale italiana, tra procedura di espulsione e procedimento di espulsione vi è una relazione di sinonimia totale. All interno dello stesso Titolo III della normativa spagnola, va segnalato il termine subordinato resolución de expulsión, che indica il provvedimento amministrativo assunto all esito della procedura di espulsione, corrispondente all italiano decreto di espulsione. Le relazioni associative di tipo sintagmatico (collocazioni) confermano l adeguatezza dei traducenti procedura / procedimento per expediente e di decreto per resolución. Va notata, in effetti, l alta frequenza di verbi di valore incoativo, caratteristici di una procedura o di un procedimento, associati a expediente (incoar, instruir, tramitar, corrispondenti a avviare, istruire ) o di connettori di valore temporale-consequenziale (cfr. Apt.do 5, Art. 55 L.O. 4/2000 a resultas del expediente sancionador que resolverá lo pertinente en relación con los bienes decomisados ) che evidenziano l esito della procedura (cfr. sospensione della patente all esito del procedimento amministrativo in ). Il verbo che appare associato a resolución con il maggiore indice di frequenza è dictar ( emettere ) che, sul piano pragmatico, prevede come condizione di felicità che il soggetto che compie l atto linguistico sia un Autorità (come nel caso del decreto emesso dal Questore). NESSUNA

31 ES. 2: PROPONENTE LINGUA DI* PARTENZA DOMINIO* TERMINE PRINCIPALE* VARIANTI /ABBREVIAZIONI RIFERIMENTO / FONTE* DEFINIZIONE O CONTESTO* Giovanni GAROFALO, SSLMIT Università di Trieste ES Immigrazione, Misure Cautelari Retirada del pasaporte Retirada de documento acreditativo de la nacionalidad Letra c, Apt.do 1, Art. 61 Ley Orgánica 4/2000, de 11 de enero, sobre derechos y libertades de los extranjeros en España y su integración social. ( ) Letra c, Apt.do 1, Art. 61 L.O. 4/2000 (Medidas Cautelares): Desde el momento en que se incoe un procedimiento sancionador en el que pueda proponerse la expulsión, el instructor, a fin de asegurar la resolución final que pudiera recaer, podrá adoptar alguna de las siguientes medidas cautelares: a. Presentación periódica ante las autoridades competentes. b. Residencia obligatoria en determinado lugar. c. Retirada del pasaporte o documento acreditativo de su nacionalidad, previa entrega al interesado del resguardo acreditativo de tal medida. d. Detención cautelar, por la autoridad gubernativa o sus agentes, por un período máximo de 72 horas previas a la solicitud de internamiento. En cualquier otro supuesto de detención, la puesta a disposición judicial se producirá en un plazo no superior a 72 horas. e. Internamiento preventivo, previa autorización judicial en los centros de internamiento TRADUZIONE IT RIFERIMENTO / FONTE TRAD* Divieto di espatrio Art. 281 Codice di Procedura Penale (Divieto di espatrio) 1. Con il provvedimento che dispone il divieto di espatrio, il giudice prescrive all'imputato di non uscire dal territorio nazionale senza l'autorizzazione del giudice che procede. 2. Il giudice dà le disposizioni necessarie per assicurare l'esecuzione del provvedimento, anche al fine di impedire l'utilizzazione del passaporto e degli altri documenti di identità validi per l'espatrio. NOTE D USO Il legislatore italiano impiega la collocazione lessicale impedire l utilizzazione del passaporto all interno della definizione della misura cautelare divieto di espatrio (vedi fonte). Nell ordinamento penale italiano, il divieto di espatrio è previsto nel quadro delle misure cautelari personali coercitive (Libro IV, Titolo I, capo II, artt bis Cpp). Nella Ley de Enjuiciamiento Criminal (Codice di Procedura Penale spagnolo), testo normativo sovraordinato rispetto alla L.O. 4/2000, il ritiro

32 del passaporto non è contemplato quale misura cautelare personale come in Italia. Va segnalato, inoltre, il notevole anisomorfismo tra le misure cautelari italiane e spagnole in ambito penale. Il codice di procedura penale italiano prevede ben 11 misure cautelari personali suddivise in a) coercitive a loro volta divise in obbligatorie (divieto di espatrio, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, allontanamento dalla casa familiare, divieto e obbligo di dimora) e in custodiali (arresto domiciliare, custodia in carcere e in luogo di cura); b) interdittive (sospensione dell esercizio della potestà genitoriale, sospensione dall esercizio di un pubblico ufficio o servizio; divieto di esercitare determinate professioni, imprese o uffici direttivi); c) di sicurezza (ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ricovero in casa di cura e custodia). L ordinamento penale spagnolo, invece, prevede solo 3 tipi di misure cautelari personali (detención, libertad provisional, prisión provisional) senza alcuna suddivisione categoriale. SCHEDA IATE NESSUNA

33 ES. 3: PROPONENTE LINGUA DI* PARTENZA DOMINIO* TERMINE PRINCIPALE* VARIANTI /ABBREVIAZIONI RIFERIMENTO / FONTE* DEFINIZIONE O CONTESTO* TRADUZIONE IT RIFERIMENTO / FONTE TRAD* Giovanni GAROFALO, SSLMIT Università di Trieste ES Immigrazione Retorno Art. 60, Ley Orgánica 4/2000, de 11 de enero, sobre derechos y libertades de los extranjeros en España y su integración social. ( ) Art. 60, L.O. 4/2000 de Extranjería (retorno): 1. Los extranjeros a los que en frontera no se les permita el ingreso en el país serán retornados a su punto de origen en el plazo más breve posible. La autoridad gubernativa que acuerde el retorno se dirigirá al Juez de Instrucción si el retorno fuera a retrasarse más de setenta y dos horas para que determine el lugar donde hayan de ser internados hasta que llegue el momento del retorno. [ ] 4. La detención de un extranjero a efectos de retorno será comunicada al Ministerio de Asuntos Exteriores y a la embajada o consulado de su país. Respingimento Art Respingimento (Legge 6 marzo 1998, n. 40, art. 8) 1. La polizia di frontiera respinge gli stranieri che si presentano ai valichi di frontiera senza avere i requisiti richiesti dal presente testo unico per l ingresso nel territorio dello Stato. 2. Il respingimento con accompagnamento alla frontiera é altresì disposto dal questore nei confronti degli stranieri: a) che entrando nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli di frontiera, sono fermati all ingresso o subito dopo; b) che, nelle circostanze di cui al comma 1, sono stati temporaneamente ammessi nel territorio per necessità di pubblico soccorso. 3. Il vettore che ha condotto alla frontiera uno straniero privo dei documenti di cui all articolo 4 o che deve essere comunque respinto a norma del presente articolo é tenuto a prenderlo immediatamente a carico ed a ricondurlo nello Stato di provenienza, o in quello che ha rilasciato il documento di viaggio eventualmente in possesso dello straniero. 4. Le disposizioni dei commi 1, 2 e 3 e quelle dell articolo 4, commi 3 e 6, non si applicano nei casi previsti dalle disposizioni vigenti che disciplinano l asilo politico, il riconoscimento dello status di rifugiato, ovvero l adozione di misure di protezione temporanea per motivi umanitari. 5. Per lo straniero respinto é prevista l assistenza necessaria presso i valichi di frontiera. 6. I respingimenti di cui al presente articolo sono registrati dall autorità di pubblica sicurezza.

34 NOTE D USO ( ) In IATE il termine retorno è classificato nel dominio Trasporto, Trasporto Terrestre come sinonimo di repatriación ed ha come traducente italiano rimpatrio. Il traducente spagnolo del termine italiano respingimento è indicato in IATE come devolución (equivalente del francese refoulement) o denegación de entrada, all interno del dominio Migrazione. Va rilevato che, nella normativa italiana (Art. 10 D.L.vo 286/1998), si parla di respingimento nel caso in cui a uno straniero non venga consentito l ingresso alla frontiera, in quanto privo dei requisiti richiesti per entrare nel territorio dello Stato. Alla luce di quanto disposto dall art. 60 L.O. 4/2000 e dal citato art. 10 del D.L.vo 286/1998, tra il concetto di retorno e quello di respingimento vi è dunque equivalenza totale. Il termine devolución, invece, viene impiegato dal legislatore spagnolo con un accezione più ampia rispetto a quella del respingimento italiano (equivalenza parziale). In effetti, l estensore della L.O. 4/2000 utilizza il termine devolución e il verbo devolver soltanto al Titolo III (De las infracciones en materia de extranjería y su régimen sancionador), in particolare all art. 58 della L.O. 4/2000 come iponimo di expulsión. Si effettua una devolución quando si dà esecuzione immediata ad un espulsione precedente cui lo straniero non ha ottemperato o quando lo straniero cerca di penetrare in Spagna eludendo i controlli di frontiera. In questi casi, per espellere lo straniero non è necessario emettere un nuovo provvedimento di espulsione. Inoltre, il termine devolución (nonché il verbo devolver) vengono impiegati per individuare alcuni casi in cui non è possibile procedere all espulsione (qualora lo straniero abbia presentato istanza di asilo politico o nei casi di straniere in stato di gravidanza irregolarmente soggiornanti). SCHEDA IATE Artículo 58. Efectos de la expulsión y devolución. 1. Toda expulsión llevará consigo la prohibición de entrada en territorio español por un período mínimo de tres años y máximo de diez. 2. No será preciso expediente de expulsión para la devolución de los extranjeros en los siguientes supuestos: a. Los que habiendo sido expulsados contravengan la prohibición de entrada en España. b. Los que pretendan entrar ilegalmente en el país. 3. En el supuesto de que se formalice una solicitud de asilo por las personas que se encuentren en alguno de los supuestos mencionados en el apartado anterior, no podrá llevarse a cabo la devolución hasta que se haya decidido la inadmisión a trámite de la petición, de conformidad con la normativa de asilo. Tampoco podrán ser devueltas las mujeres embarazadas cuando la medida pueda suponer un riesgo para la gestación o para la salud de la madre. 4. La devolución será acordada por la autoridad gubernativa competente para la expulsión. 5. Cuando la devolución no se pudiera ejecutar en el plazo de 72 horas, se solicitará de la autoridad judicial la medida de internamiento prevista para los expedientes de expulsión. 6. La devolución acordada en el párrafo a del apartado 2 de este artículo conllevará la reiniciación del cómputo del plazo de prohibición de entrada que hubiese acordado la resolución de expulsión quebrantada. Asimismo, toda devolución acordada en aplicación del párrafo b del mismo apartado de este artículo llevará consigo la prohibición de entrada en territorio español por un plazo máximo de tres años. Si tratta di uno dei numerosissimi esempi in i testi normativi europei non recepiscono la terminologia impiegata dal legislatore nazionale. NESSUNA

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