Risposta telefonica, linguaggio radio e relativi protocolli di comunicazione
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- Cosima Guglielmi
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1 Capitolo 3 Risposta telefonica, linguaggio radio e relativi protocolli di comunicazione A cura della Centrale Operativa 118 "Modena Soccorso" 1
2 1. Risposta telefonica, linguaggio radio e relativi protocolli di comunicazione Obiettivi Formativi: 1) Decodificare e formulare i codici di intervento corrispondenti al tipo di patologia e al luogo in cui si trova il soggetto da soccorrere; 2) Applicare i protocolli per le comunicazioni radio; 3) Applicare le procedure della C.O. 118 riguardanti le comunicazioni radio. Com. Indiretta Ponte Radio Com. Diretta Figura 1 Telefono Cellulare Procedura per una corretta comunicazione radio Ricorda: Al momento dell'accensione della radio, assicurati di avere selezionato la giusta frequenza o il canale radio corrispondente; I messaggi devono essere chiari, brevi e concisi; Parlare per radio significa occupare una frequenza che può essere necessaria ad altri nello stesso momento; Prima di iniziare la trasmissione del messaggio verifica che la frequenza sia libera; Per poter trasmettere il messaggio, premi il pulsante sul microfono o sull'apparecchio radio, prima di iniziare a parlare lascia passare almeno un secondo; Porta il microfono vicino alla bocca per fare comprendere meglio il messaggio, qualificati e chiedi l'ascolto di chi vuoi contattare; Trasmetti il messaggio in modo tranquillo, scandendo chiaramente le parole; Trasmesso il messaggio, assicurati che sia stato ben compreso chiedendo conferma; 2
3 Quando ricevi una comunicazione, ripeti il messaggio per avere una conferma dello stesso (procedura eco); Terminato il messaggio, lascia libera la frequenza POF Posto Operatore Filtro BOX EMERGENZA Call Taker Riceva la chiamata e la Per comunicazione diretta riguardante il Dispatcher e proveniente dall'esterno; In caso di seconda emergenza ed il Call Taker sia ancora impegnato nella prima gestione Dispatcher: Individua il luogo Individua il mezzo più idoneo per vicinanza Individua il mezzo più idoneo per professionalità Figura 2 Procedure per una corretta comunicazione radio Per i collegamenti tra il Box d'emergenza e i mezzi di soccorso è istallato un apparato radiotrasmittente su varie frequenze. Esigenze operative, tanto in termini di tempo quanto di chiarezza del messaggio, fanno si che si debba osservare la massima sinteticità, la brevità d'uso della trasmittente ed altrettanta massima chiarezza per le comunicazioni sia da parte della Centrale Operativa 118 che dai mezzi di soccorso sul territorio. Convenzioni internazionali definiscono le modalità comuni per la comunicazione fino ad identificare un'apposita terminologia ed un alfabeto così detto "fonetico" per la pronuncia corrispondente delle singole lettere: A Alpha N November B Bravo O Oscar C Charlie P Papa D Delta Q Quebec E Echo R Romeo F Foxtrot S Sierra G Golf T Tango H Hotel U Uniform I India V Victor J Juliett W Whiskey K Kilo X X-ray L Lima Y Yankee M Mike Z Zulu Figura 3 3
4 Tutte le comunicazioni devono iniziare con il gruppo di indirizzo espresso nella seguente forma: Nome del destinatario (es. Modena) DA Nome del mittente (es. Oscar 17) Se l'operatore della Centrale Operativa è impegnata in altra comunicazione radio o telefonica e quindi è impossibilitato a ricevere il messaggio può, o non rispondere, o comunicare "di attendere". Quando l'operatore della C.O. sarà in grado di ricevere il messaggio chiamerà il mezzo (es. Avanti Oscar 16) e in quel momento il mezzo comunica il suo messaggio. Trasmissione Numeri - I numeri che esprimono centinaia o migliaia, vengono espressi in conformità all'esempio seguente: 500 = cinque-cento; = due-mila-tre-cento; = dieci-mila. - Un numero che non esprime centinaia o migliaia, viene trasmesso pronunciando una per una le cifre che lo compongono, esempi: = due-sei-sei-tre; 245 = due-quattro-cinque; 32 = tre-due. - Le ore vengono espresse con quattro cifre, esempio: 9 e 20 = zero-nove-duezero; 10 e 35 = uno-zero-tre-cinque. In merito alla comprensibilità è in uso una scala in quinti il cui minimo (1/5 = un quinto) indica estrema difficoltà di ricezione/comprensione ed il massimo (5/5 = cinque quinti) corrisponde al "ricevo forte e chiaro". Codice di Invio: Bianco: non critico. Si definisce non critico un servizio che con ragionevole certezza non ha necessità di essere espletato in tempi brevi; Verde: poco critico. Si definisce poco critico un intervento differibile; Giallo: mediamente critico. Si definisce mediamente critico un intervento indifferibile; Rosso: molto critico. Si definisce molto critico un intervento di emergenza. Codice Rosso: Intervento molto critico cioè di emergenza. Le funzioni vitali del paziente sono compromesse. Utilizzo di segnalatori acustico-visivi. Codice Giallo: Intervento mediamente critico, cioè indifferibile. È ipotizzabile la compromissione dello stato di salute del paziente. Codice Verde: Intervento poco critico, cioè differibile. Velocità massima consentita 40 km/h. nei centri urbani. Codice Bianco: Intervento non critico, differibile. 4
5 Velocità massima consentita 40 km/h. nei centri urbani. Luogo dell'evento: S Strada P Uffici ed Es. Pubblici Y Impianti Sportivi K Casa L Impianti Lavorativi Q Scuola Z Altro Patologia: C1: Traumatica C2: Cardiocircolatoria C3: Respiratoria C4: Neurologica C5: Psichiatrica C6: Neoplastica C7: Intossicazione C8: Altra Patologia C9: Non Identificato C0: Etilista Figura 4 Codice di Rientro: Codice 1: (Traumatico o Internistico) non critico, nessuna funzione vitale compromessa. Codice 2: (Traumatico o Internistico) mediamente critico, almeno una funzione vitale è compromessa. Codice 3: (Traumatico o Internistico) Emergenza, più di una funzione vitale è compromessa. Codice 4: (Traumatico o Internistico) Paziente deceduto. Codice 5: Rientro a vuoto operativo. 5
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