CANNE FUMARIE: NORMATIVA E DECRETI LEGGE
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- Raimondo Righi
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1 CANNE FUMARIE: NORMATIVA E DECRETI LEGGE Canne fumarie, la normativa recentemente approvata e aggiornata, riguardante la progettazione di camini e canne fumarie per lo scarico dei fumi, sia per nuove costruzioni, sia per ristrutturazioni, porta alcune importanti novità. Conoscere le normative per la progettazione e dimensionamento delle canne fumarie significa conoscere le differenti possibilità di installazione della canna fumaria, gli obblighi dello scarico fumi, la tipologia di impianto esistente o di progetto e la tipologia di fabbricato in cui verrà inserita. Il canale da fumo, condotto di scarico, camino e la canna fumaria (definiti come impianto per l evacuazione dei prodotti della combustione), sono dei componenti dell impianto termico e devono rispondere alle disposizioni legislative del DM 37/08 e alle relative norme d installazione specifiche, in funzione al tipo di combustibile. Al termine dei lavori, l impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti. L installatore di impianti termosanitari e/o il fumista sono responsabili della installazione a regola d arte dell intero impianto, incluso il camino. Per determinare i requisiti generali costruttivi e definire le prestazioni dei camini, i relativi raccordi e i canali da fumo, è stata emanata una norma europea, la UNI EN 1443/2005 Camini Requisiti generali. Quest ultima stabilisce che i camini devono essere classificati secondo le seguenti caratteristiche di prestazione: Temperatura; Pressione; Resistenza alla condensa; Resistenza alla corrosione; Materiale; Resistenza al fuoco di fuliggine; Distanza da materiali combustibili. Da tenere in considerazione, inoltre, è l entrata in vigore della Legge 90/2013, che stabilisce nuove disposizioni riguardanti l evacuazione dei prodotti della combustione, degli impianti termici installati ex novo a partire dal 1 settembre 2013: in tutte le tipologie di
2 immobili vige l obbligo di scaricare i fumi a tetto (sono previste deroghe solo per alcuni casi di impianti esistenti). L impianto di scarico fumi completo deve essere fornito ed installato nel rispetto delle normative vigenti emanate dagli organismi di normalizzazione ed essere realizzato a regola d arte (DM 37/08). Canne Fumarie normativa apparecchi a gas con portata termica <35 kw La norma che regola gli impianti a gas per uso domestico, alimentati da rete di distribuzione, e quindi i relativi sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione è la UNI 7129/2015 (è la revisione della UNI-CIG 7129/2008 e include la UNI 11071/2003 che viene ritirata); tratta i differenti sistemi di aperture di aerazione e ventilazione, la loro posizione e dimensione, e determina le quote di sbocco delle canne fumarie nei differenti casi: tetti con pendenze, tetti piani con ostacolo o edificio senza aperture, tetti piani con ostacolo o edificio con aperture, in prossimità di lucernai e abbaini. Nel caso di canne fumarie collettive a tiraggio naturale, collegate a caldaie di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione, la progettazione e la verifica delle dimensioni devono rispondere alla norma UNI CIG 10641/2013. Diversamente, le canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, devono rispondere alla norma UNI CIG 10640/1997, che prescrive i criteri per la progettazione e la verifica delle dimensioni interne delle canne fumarie collettive ramificate (CCR) di nuova installazione, per l evacuazione di prodotti della combustione di più apparecchi a gas tipo B sovrapposti, aventi portata termica nominale di focolare < 35 kw. La classificazione dei generatori di calore corrente è quella definita dalla norma UNI 10642/2005, nella quale le caldaie vengono definite: Generatore tipo A apparecchio che non è collegato ad un condotto o ad un dispositivo speciale di evacuazione dei prodotti della combustione (fumi) verso l esterno del locale in cui il generatore è installato; tale generatore di calore preleva l aria comburente dal locale in cui è installato ed espelle il prodotto della combustione sempre nel medesimo locale. Generatore tipo B apparecchio collegato ad un condotto di evacuazione dei prodotti della combustione (fumi) verso l esterno del locale in cui il generatore è installato; tale generatore di calore è comunemente detto caldaia a camera aperta : per la combustione utilizza l aria presente nel locale in cui è installato (aria comburente), mentre i prodotti della combustione vengono scaricati all esterno del locale.
3 Generatore tipo C apparecchio nel quale il circuito di combustione (presa d aria comburente, camera di combustione, scambiatore, evacuazione dei prodotti della combustione) è completamente isolato dal locale in cui il generatore è installato; questo tipo di generatore di calore è comunemente detto caldaia a camera stagna : per la combustione utilizza l aria prelevata direttamente dall ambiente esterno (aria comburente) ed i prodotti della combustione (fumi) vengono scaricati all esterno del locale. Canne Fumarie al servizio di generatori a legna o altri biocombustibili solidi Le canne fumarie al servizio di generatori di calore a legna o da altri biocombustibili solidi con potenza termochimica al focolare < 35 kw, devono rispettare la norma UNI 10683/2012. Nello specifico definisce i requisiti di verifica, installazione, controllo e manutenzione di impianti destinati al riscaldamento ambiente e/o alla produzione di acqua calda sanitaria e/o alla cottura di cibi, con apparecchi sia a tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio forzato. La norma si applica sia su gli impianti con apparecchi alimentati manualmente sia a quelli con apparecchi a caricamento automatico, installati in locali e relative pertinenze. Nella scelta dei materiali da utilizzare, devono essere impiegati esclusivamente quelli certificati CE, secondo quanto previsto dal DPR 246/03. La marcatura CE definisce le prestazioni (in termini di resistenza alla temperatura, tenuta alla pressione, distanza da materiale combustibile, ecc) che il prodotto è in grado di garantire in sicurezza, tali prestazioni sono definite attraverso la designazione di prodotto, una sorta di codice identificativo delle caratteristiche tecniche garantite dal prodotto. Camini metallici Dal 1 aprile 2005 é diventata obbligatoria (in rispondenza alla direttiva CEE/89/106 sui prodotti da costruzione) la marcatura CE dei camini metallici. Le norme UNI EN e UNI EN prevedono che i camini metallici siano dotati di una dichiarazione di conformità che specifichi i requisiti prestazionali del prodotto. La dichiarazione deve riportare informazioni circa la temperatura, la pressione, la resistenza alla condensa, la resistenza alla corrosione, il materiale e la resistenza al fuoco. La UNI TS del 2008, indica la scelta e il corretto utilizzo di camini/ canali da fumo/ condotti/ canne fumarie metallici, in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto.
4 Canne fumarie per stufe e camini a legna e pellet: normativa, progettazione e installazione La normativa che riguarda le canne fumarie per stufe a pellet e legna fa riferimento principalmente al D.Lgs. 3 aprile 2016, che definisce le diverse biomasse combustibili; alla normauni 10683/2005 e relativa integrazione del 2012, che regola installazione e controllo dei generatori di calore alimentati a legna ed altri biocombustibili solidi per gli impianti termici; e alla norma UNI EN che regola l evacuazione fumi per tali generatori. Le canne fumarie per stufe a pellet e legna, secondo la normativa, devono scaricare a tetto, i materiali utilizzati, sia per i condotti che per gli eventuali cavedi, devono essere di classe A1 (secondo la classificazione UNI EN ) e devono essere marcati CE. La normativa su canne fumarie per stufe a pellet e legna vieta le canne fumarie collettive ed il convogliamento all interno del canale da fumo/canna fumaria di altri apparecchi, sono tuttavia ammessi dispositivi dichiarati idonei dal produttore dotati di dispositivo di sicurezza che interrompa l afflusso di gas in caso di difetto, solo per apparecchi tipo B e nel caso di sistemi intubati multipli. Il canale da fumo dev essere sempre coibentato ed ispezionabile e deve permettere il recupero della fuliggine e la pulizia, deve avere adeguata tenuta ai prodotti della combustione e delle condense; non deve attraversare locali compartimentati, con pericolo di incendio, nei quali sia vietata l installazione di apparecchi a combustione o nei quali non sia possibile l ispezione. CANNE FUMARIE PER STUFE A LEGNA. La canna fumaria deve lavorare sempre con pressione negativa, dev essere installata attenendosi alle distanze di sicurezza per l attraversamento dei materiali combustibili come da dichiarazione del fabbricante (modalità di isolamento a doppia parete in aria libera, isolamento in aria chiusa o altri sistemi di protezione indicati secondo norma UNI EN 1527/2010) a responsabilità dell installatore. Sono preferibili canne fumarie a sezione circolare, nel caso di sezioni rettangolari il rapporto tra i lati deve essere, al massimo, di 1,5 e gli angoli interni devono essere arrotondati, l andamento deve essere prevalentemente verticale con un massimo di 2 curve per cambio direzione secondo un angolo di 45. Il dimensionamento della canna fumaria, dipendente dal generatore collegato e dal combustibile utilizzato, va effettuato secondo i metodi di calcolo termico e fluido dinamico della UNI 13384, vanno dimensionati i sistemi di ventilazione.
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