Donatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone

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1 Donatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone

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3 CENTRALE OPERATIVA 118- BOLOGNA SOCCORSO PRONTO SOCCORSO EMERGENZA TERRITORIALE OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA : PS, RIANIMAZIONE, CHIRURGIA VERTEBRALE, MEDICINA D URGENZA, NEUROCHIRURGIA, CHIRURGIA DEL TRAUMA, ORTOPEDIA E TRAUMA, MEDICINA RIABILITATIVA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE DISTRETTI UNITA SPINALE OSPEDALE DI MONTECATONE

4 Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale e Riabilitativo della Persona con lesione midollare traumatica

5 6 FASI

6 1- gestione emergenza sul territorio 2-Gestione emergenza trauma-center 3-intervento chirurgico stabilizzazione 4- presa in carico riabilitativo H Maggiore 5 -percorso riabilitativo a MRI 6- presa in carico dei Servizi territoriali

7 Dell ambulanza Intervento chirurgico Valutazione fisiatrica: SPOKE O Presa in carico riabilitativa Trasferimento a MRI Procedura dimissioni

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9 Ingresso in Area Critica o in UnitàSpinale LA COMUNICAZIONE SPOKE O MRI SPOKE T INAIL PCAP MMG UVM GraD SS Quartiere

10 Elaborazione di un progetto Riabilitativo globale Personalizzato

11 IL PROGETTO RIABILITATIVO SPOKE T UVM GRAD SS Q.RE INAIL SOPRALLUOGO B.A. SOPRALLUOGO B.A. DEFINIZIONE DEL Progetto riabilitativo spoke-t UVM Grad RESPONSABILE DEL Rc sopralluogo ft CASO Relazione ambientale case manager riabilitativo spoke T

12 RIFORMULAZIONE DEL PROGETTO RIABILITATIVO AUSILI PER IL DOMICILIO AUSILI PER LA MOBILITA sistema di rilevazione della soddisfazione della qualità percepita

13 COMUNICAZIONE DIMISSIONE SPOKE T PCAP INAIL PROGRAMMAZIONE VISITA MMG UVM GRAD RC

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16 per ogni TAPPA del percorso ASL Bologna sempre condivisi con: MRI Rappresentanti delle Associazioni dei Pazienti ASPETTI DI GARANZIA DEL SERVIZIO UN ENTE ESTERNO UNA VOLTA ALL ANNO GARANTISCE CHE IL SISTEMA SIA: TRASPARENTE NELLA MODALITA ORGANIZZATIVA TRASPARENTE NEGLI STANDARD DI SERVIZIO E NEI RISULTATI OTTENUTI, PER FAVORIRE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA A GARANZIA DEL PAZIENTE E DEI PROFESSIONISTI

17 EMPOWERMENT: % persone ricoverate presso MRI con attivazione percorso di empowerment (Casa Guglielmi, Scuola in H, laboratori ) AUSILI: % persone ricoverate alle quali èassicurata la fornitura della carrozzina prescritta per le loro necessitànei tempi compatibili con le dimissioni % persone con prescrizione per gli ausili per il domicilio PRESA IN CARICO RIABILITATIVA: % pazienti visitati per il follow-up successiva alla dimissione

18 VALUTAZIONE AMBIENTALE: % valutazioni ambientali effettuate dal FT dell UVM GraD e inviate al CMR di MRI FORMAZIONE DEL CARE GIVER: % di corretta informazione e formazione del pz e care giver su uso farmaci, ausili e presidi consegnati durante il ricovero. ATTIVAZIONE DEL PERCORSO DI ACCOGLIENZA: % di invio della documentazione per la presa in carico LAVORO: % pazienti in etàlavorativa rientrati nel precedente lavoro o in altra occupazione o impiegati ex novo entro 3 anni dalla dimissione da MRI PAI: % percentuale dei PAI redatti dei pazienti dimessi da MRI e % rivalutazione dei PAI dopo 6 mesi % pazienti dimessi soddisfatti dei Servizi previsti dal PAI

19 QUALI INDICATORI PER CERCARE DI MANTENERE IL PAZIENTE AL CENTRO DEL NOSTRO LAVORO? Aver scelto di monitorare tutto il percorso: MODELLO CI FA PRODURRE RISULTATI /SPUNTI DI MIGLIORAMENTO in qdv -integrazione

20 INDICATORI DI ESITO AGGIUNTIVI: (Francesco Crisafulli)* Suggerimenti del collega: - H12: % SODDISFAZIONE PAZIENTI DIMESSI SODDISFATTI DEI SERVIZI I PREVISTI NEL PAI (PAI RIVALUTATO A 6 MESI DALLA PRIMA STESURA) -H H 16: % PAZIENTI IN ETA LAVORATIVA (18-65) INSERITI NEL PRECEDENTE LAVORO O IN ALTRA OCCUPAZIONE O IMPIEGATI EX NOVO ENTRO 3 ANNI DALLA DIMISSIONE DA MRI. * Fonte: Tesi di laurea magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie (A.A )

21 Un metodo proattivo per la riduzione dei rischi delle attività sanitarie I rischi devono essere individuati preventivamente per essere eliminati o ridotti il più possibile Risk Management strumenti per migliorare la sicurezza del paziente

22 Un metodo proattivo per la riduzione dei rischi delle attività sanitarie Analisi dei rischi presenti nei processi clinico-assistenziali per migliorare la sicurezza Corretta identificazione della variabilità inattesa o indesiderata dei processi (errori, incidenti, malfunzionamenti ) permette di studiare soluzioni per aumentare l affidibilità del sistema

23 Gruppo multidisciplinare deve: scegliere un processo da studiare analizzare il processo identificare possibili conseguenze per identificare le possibili cause stimare la gravitàdel danno che può subire stimare la probabilità(possibilità di frequenza) la rilevabilità(possibilità di individuarlo con misure di controllo) determinare l indice di criticità definire azioni di miglioramento da intraprendere valutare l efficacia degli interventi.

24 ESEMPI: AUSILI: l aver introdotto dei tempi stabiliti per effettuare il sopralluogo ambientale ha permesso di effettuare una prescrizione, in tempo utile, degli ausili idonei all alloggio ad esempio se c èspazio sufficiente per lo standing o se la scala èidonea per il montascale a cingoli o a ruote.. PAZIENTI PSICHIATRICI: era difficile il coinvolgimento dei Servizi di Salute Mentale per la presa in carico, per cui la responsabilità del coinvolgimento è stata affidata al R.C. dell UVM Grad RIFIUTO DELLA INVIO DELLA COMUNICAZIONE AL TERRITORIO: alcuni pazienti non davano il consenso all invio della propria documentazione (progetto Riabilitativo e riformulazione e comunic. di dimissione) per cui si è concordato di Comunicare almeno le iniziali del cognome e nome della persona dimessa per Informare i Servizi di un possibile nuovo utente.

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