Federalismo fiscale. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 1

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1 Federalismo fiscale Economia delle Amministrazioni Pubbliche 1

2 Federalismo fiscale in sintesi TASSE SPRECHI EFFICIENZA I cittadini vedono come vengono spesi i loro soldi e con il voto premiano i bravi amministratori i cattivi amministratori falliscono Economia delle Amministrazioni Pubbliche 2

3 Il federalismo fiscale si occupa della determinazione di responsabilità, funzioni e modalità di finanziamento dei vari livelli di governo. Un organizzazione statale può essere Unitaria/Centralizzat a Decentrata Federale Confederale Nello Stato centralizzato tutte le decisioni vengono prese centralmente. I SPL vengono erogati da uffici decentrati che rispondono gerarchicamente agli uffici centrali. Se esistenti, le Amministrazioni decentrate si comportano come uffici centrali periferici. Con il decentramento le Amministrazioni decentrate acquisiscono responsabilità e margini di autonomia finanziaria, ma il tutto promana da una decisione/delega del governo centrale. Nello Stato federale la distribuzione di compiti e l autonomia finanziaria promanano dalla Carta costituzionale, godendo di maggior tutela rispetto al caso decentrato. Non è detto però che in uno Stato federale le Amministrazioni decentrate godano di maggiore autonomia di spesa e di finanziamento rispetto al decentramento. Nella confederazione la delega proviene dal basso. L organizzazione sovranazionale dipende dagli Stati membri. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 3

4 Federalismo fiscale: principi cardine territorialità dei tributi corrispondenza tra centro di spesa e centro di prelievo responsabilità finanziaria Economia delle Amministrazioni Pubbliche 4

5 Federalismo fiscale: principali fonti normative Costituzione (in particolare Tit. V e art. 119) Legge Delega 42/2009 Decreti attuativi D.Lgs. 23/2011 Manovre estive 2011 Manovra salva-italia (L. 201/2011) D.L. liberalizzazioni 1/2012 Economia delle Amministrazioni Pubbliche 5

6 Il processo di riforma: finanza regionale e locale L'attuale struttura delle regioni deriva da una serie di riforme del Titolo V Cost. cominciate negli anni Settanta e terminate con la riforma del 2001, il cui scopo era quello di dare allo Stato italiano una fisionomia più "federalista", nella quale i centri di spesa e di decisione si sarebbero spostati dai livelli più alti, lo Stato centrale, a quelli più locali, "avvicinandosi" così ai cittadini. Normativa intervenuta sul Patto di Stabilità Interno: necessita di realizzare il concorso delle regioni e degli enti locali al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica derivanti dall'appartenenza dell'italia all'unione Europea, in presenza di vincoli via via più stringenti sia sui saldi finanziari che sul versante della spesa (introduzione di diverse misure per il contenimento dell'indebitamento degli enti territoriali). Innovazione delle regole sui controlli operanti per regioni ed enti locali, anche con un potenziamento delle funzioni a tale scopo assegnate alla Corte dei conti. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 6

7 Legge 5 Maggio 2009 n.42 (1) Delega il Governo ad adottare uno o più D.Lgs. aventi ad oggetto l attuazione dell art.119 Cost (autonomia finanziaria degli enti territoriali), in materia di federalismo fiscale (processo per la ridefinizione degli assetti e delle potestà fiscali tra amministrazione centrale ed autonomie territoriali), al fine di "assicurare, attraverso la definizione dei princìpi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario e la definizione della perequazione, l'autonomia finanziaria di comuni, province, Città metropolitane e regioni". La legge ha avviato un percorso di ridefinizione dell'assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali, volto a completare il processo di valorizzazione del sistema delle autonomie territoriali. Obiettivo: superamento del sistema di finanza derivata ed attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa a comuni, province, citta metropolitane e regioni, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 7

8 Legge 5 Maggio 2009 n.42 (2) Passaggio dal sistema dei trasferimenti fondato sulla spesa storica a quello dell attribuzione di risorse basate sull individuazione dei fabbisogni standard necessari a garantire sull'intero territorio nazionale il finanziamento integrale dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e delle funzioni fondamentali degli enti locali. la legge: stabilisce in modo puntuale la struttura fondamentale delle entrate di regioni ed enti locali; definisce i principi che regoleranno l assegnazione di risorse perequative agli enti dotati di minori capacita di autofinanziamento; delinea gli strumenti attraverso cui sarà garantito il coordinamento fra i diversi livelli di governo in materia di finanza pubblica; da attuazione all art. 119 Cost. attraverso la responsabilizzazione dei centri di spesa (che coincideranno con i centri di prelievo fiscale), la trasparenza dei meccanismi finanziari ed il controllo democratico dei cittadini nei confronti dei propri amministratori pubblici Economia delle Amministrazioni Pubbliche 8

9 Legge 5 Maggio 2009 n.42 (3) Sistema di finanziamento delle autonomie territoriali (1) PRINCIPIO GENERALE: il normale esercizio di esse dovrà essere finanziato dalle risorse derivanti dai tributi e dalle entrate proprie di regioni ed enti locali, dalle compartecipazioni al gettito di tributi erariali e dal fondo perequativo. (Da assegnare ai diversi livelli di governo secondo il principio della territorialità e nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza) L imposizione fiscale dello Stato deve essere ridotta in misura corrispondente alla più ampia autonomia di entrata di regioni ed enti locali, salvaguardando l obiettivo di non alterare il criterio della progressività e rispettando il principio della capacita contributiva ai fini del concorso alle spese pubbliche. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 9

10 Legge 5 Maggio 2009 n.42 (4) Sistema di finanziamento delle autonomie territoriali (2) spese che investono i diritti fondamentali di cittadinanza(civili e sociali): sanità assistenza istruzione spese inerenti le funzioni fondamentali degli E.L. spese decentrate: affidate in misura maggiore al finanziamento con gli strumenti propri della autonomia tributaria, per le quali si prevede una perequazione delle capacita fiscali (finanziamento delle funzioni che tiene conto dei livelli di ricchezza differenziati dei territori). Integrale copertura dei fabbisogni finanziari: spetta allo Stato definire i livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale in condizione di efficienza e di appropriatezza; ad essi sono associati i fabbisogni standard necessari ad assicurare tali prestazioni Economia delle Amministrazioni Pubbliche 10

11 Regioni ed EE.LL.: sfide organizzative Organizzazione uffici EE.LL entrate, ma non solo Accertamento: problemi tecnici (banche dati, incasso ) e rapporti con altri Enti (incentivi/disincentivi a collaborare) Capacità di implementazione del federalismo in Enti più piccoli/meno attrezzati Aumento autonomia e responsabilità necessità di presidiare la governance dei tributi locali sotto tutti gli aspetti Economia delle Amministrazioni Pubbliche 11

12 Economia delle Amministrazioni Pubbliche 12 In attuazione della legge delega 5 maggio 2009, n. 42, sono stati emanati nove decreti legislativi, finalizzati a definire il nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali. Il quadro attuativo della delega si presenta tuttavia in concreto ancora da completare e, negli ultimi tempi, i contenuti di alcuni di tali decreti sono stati oggetto di numerose e significative modifiche operate mediante la legislazione ordinaria. 1) D.Lgs. 85/2010 Federalismo demaniale 2) D.Lgs. 156/2010 ordinamento transitorio di Roma capitale 3) D.Lgs. 216/2010 costi e fabbisogno standard degli EL 4) D.Lgs. 23/2011 federalismo fiscale municipale 5) D.Lgs. 68/2011 autonomia di regioni a statuto ordinario e province 6) D.Lgs. 88/2011 risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali 7) D.Lgs. 118/2011 armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di Regioni, Enti Locali e loro organismi strumentali (Coordinato con il D.Lgs. 126/2014 e con la L.190/2014 Legge di stabilita 2015 ) 8) D.Lgs. 149/2011 meccanismi sanzionatori e premiatori relativi a regioni, province e comuni 9) D.Lgs. 61/2012 ordinamento di Roma capitale

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