Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola.
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- Marianna Marchetti
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1 Denotazione e connotazione sono termini con i quali si designano due diversi valori del significato di una parola. Denotazione è la caratteristica che identifica il significato di base di ogni parola, ciò che il termine indica con precisione. Si tratta di un significato intellettuale, che tende a essere neutro e oggettivo; ha una funzione informativa ed è riconosciuto da tutta la comunità dei parlanti. Connotazione è l insieme dei valori affettivi o espressivi supplementari che si aggiungono ai significati di una espressione o di un testo (emozioni, sentimenti, immagini, valori particolari); ha una funzione evocativa, non è univoco, può variare tra culture diverse o tra diversi parlanti e dipende dalla situazione in cui avviene la comunicazione. Generalmente i termini scientifici e tecnici sono denotativi; le parole del linguaggio comune e dei testi letterari e in particolare poetici possono avere, e spesso hanno, una valenza connotativa. Nel linguaggio familiare la connotazione può conferire un valore affettivo e per questo particolare a termini oggettivamente neutri. Allo stesso modo l uso di una parola letteraria può assumere un significato più intenso se viene collocata intenzionalmente all interno di un contesto stilistico riconoscibile come proprio di un sistema poetico come, ad esempio, per gli aggettivi del lessico leopardiano vago, infinito, solitario, molto più connotati di altri in quanto sanno evocano una precisa peculiarità lirica. Il valore connotativo caratterizza anche altri codici comunicativi, come quello giornalistico e, in particolare, quello pubblicitario, spesso incentrato sull allusione e intensità emotiva del linguaggio. In sintesi La denotazione è il significato letterario della parola; la connotazione è la caratteristica del testo letterario e soprattutto della poesia ed è il significato che l autore o il lettore danno ad una certa parola interpretandola a proprio modo. 1
2 La dicotomia significante/significato si è diffusa nella linguistica moderna a partire da Saussure [1916], ma ha radici antiche: í logici medioevali parlavano di signans e signatum per le due parti del segno, e gli stoici di σημαίνον e σημαινόμενον. Se "significato" è un termine abbastanza comune, per indicare ciò che vogliono dire le parole (cioè il loro senso, le cose a cui si riferiscono), meno usuale, e meno trasparente, è "significante", per indicare le parole in quanto si distinguono da ciò che vogliono dire, dal loro senso. Saussure spiega che, se il segno ha un rapporto di denotazione con la cosa designata, esso è, a sua volta, un'unità bifronte, che consiste di un significante (signifiant), e di un significato (signifié). Questo consente di stabilire il rapporto semiotico all'interno della lingua, e di attribuire alla linguistica lo studio non solo, come avviene tradizionalmente, del significante, ma anche, senza uscire dal linguaggio e passare ad esaminare il mondo esterno, del significato. Le lingue differiscono l'una dall'altra non solo nel significante (all'it. bue corrisponde l'ingl. ox), ma anche nel significato: l'inglese distingue, a differenza dell'italiano, fra l'animale vivo, ox, e la sua carne usata come vivanda, beef, perciò il significato di bue (che comprende anche quello di beef) è diverso, piú ampio di quello di ox. 2
3 Io lirico Anche nel testo poetico, come nella narrativa, vanno distinti l autore reale e l io narrante: l autore reale è l artefice reale della poesia mentre l io lirico è il narratore. L io della lirica si rivolge spesso a un tu immaginario, l interlocutore che è l oggetto della poesia; non sempre l interlocutore è un tu generico ma può essere una persona particolare o un entità astratta. In sintesi Autore del testo lirico = poeta Io lirico = voce lirica della poesia (può coincidere con l'autore oppure no) Interlocutore = il "tu" a cui l'"io lirico" si rivolge all'interno della poesia Destinatario = lettore reale 3
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5 Versi e struttura grafica Un testo poetico è un testo in versi, generalmente breve, che esprime sentimenti ed emozioni. Nel testo lirico le parole sono distribuite con una precisa spaziatura nella pagina e anche gli spazi lasciati bianchi hanno un preciso valore (silenzio=parola). Mentre il testo in prosa usa le parole per lo più con un valore denotativo, il testo lirico utilizza spesso il linguaggio con valore connotativo. 5
6 Calligramma è composizione poetica in cui la disposizione grafica delle parole crea una figura. La poesia viene fatta come un immagine, scritta cioè in modo da realizzare un disegno che rappresenta il soggetto della poesia stessa. Il calligramma viene anche detto carme figurato in quanto è un tipo di componimento poetico fatto per essere guardato e contemplato oltre che per essere letto (poesia visuale). Nei calligrammi, il poeta disegna un oggetto collegato al tema principale della poesia. Per esempio, se nella poesia si parla di un castello, le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di un castello. A volte però il disegno che scaturisce dalle poesie visuali scritte non ha nessuna relazione con il tema dell'opera. 6
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8 Analisi testo poetico 8
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