PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

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1 CIRCOLO DIDATTICO CRISTOFORO COLOMBO DI FRATTAMINORE VIA SACCO E VANZETTI N FRATTAMINORE (NA) P.IVA C.M. NAEE13800A Tel Fax naee13800a@istruzione.it p.e.c. naee13800a@pec.istruzione.it sito web: Prot. N.127/B32 del 22/01/2016 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015 AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 APPROVATO dal consiglio d istituto con delibera n. 50 del 21/01/2016; 1

2 La scuola non può essere descritta una volta e per sempre in un modello da realizzare e ripetere: può nascere solo come scuola che rinnova continuamente se stessa, interpretando sempre di nuovo le esigenze, i suggerimenti, la cultura, i bisogni di quel dato bambino in quell anno e in quel giorno. Gianni Rodari 2

3 Indice Premessa pag. 4 Dati identificativi dell Istituzione scolastica pag. 10 Curricolo pag.14 Ambiente di apprendimento pag. 43 Assetti organizzativi pag. 50 Formazione e aggiornamento pag. 78 Piano Nazionale Scuola Digitale pag.89 Gestione delle risorse pag. 97 Monitoraggio e autovalutazione pag. 103 Allegati : 1) Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico 2) PdM pag

4 Premessa Il presente Piano triennale dell offerta formativa, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti ai sensi di quanto previsto dagli : Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche, così come novellato dall art.14 della legge 107 del ; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell 11 dicembre 2015; Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti: sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico, con proprio Atto di indirizzo emanato come da verbale del Collegio dei docenti del 01/010/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori ; tenuto conto del RAV- Rapporto annuale tenuto conto del PdM- Piano di Miglioramento di cui alla delibera del Collegio dei docenti n. 4 del 21/01/2016 Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti con delibera n. 2 21/01/2016 ; del Il piano è stato approvato dal Consiglio di Circolo con delibera n. 50 del 21/01/2016 ; Il piano, dopo l approvazione, è inviato all USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; Il piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola e sul sito web istituzionale della scuola. 4

5 Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio (Enti locali, Associazioni, Agenzie Formative) e con l utenza (Comitato dei genitori, alunni, personale della scuola) al fine di individuare i bisogni, le richieste e le aspettative nei confronti dell Istituzione scolastica da parte degli stessi ed acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In questa fase si è svolta altresì un azione di ricognizione delle offerte e risorse che il territorio mette a disposizione dell Istituzione Scolastica in termini di disponibilità di servizi offerti dagli Enti Locali, dalle Associazioni Culturali, Sportive e di Volontariato presenti sul territorio ; un analisi della rete delle Istituzioni Scolastiche possibili interlocutrici per il raggiungimento di finalità ed obiettivi comuni; un analisi dell esistente in termini di risorse economiche e umane offerte dal territorio. Dalle risultanze di questa fase preliminare emerge la richiesta di un Istituzione Scolastica che sappia porsi come punto di riferimento, di promozione e di integrazione dal punto di vista culturale e come presidio di legalità e promozione socio-economica sul territorio. Da ciò si individuano le seguenti piste di intervento che vengono tenute in considerazione ai fini della redazione del Piano: - prolungamento del tempo scuola ; - apertura delle strutture e impianti sportivi della scuola attraverso una progettualità specifica della scuola e la collaborazione con enti esterni; - creazione di servizi anche in orario extrascolastico per un utenza esterna e per adulti: laboratori linguistici, espressivi, artistico- musicali, di formazione ed integrazione per adulti e stranieri biblioteca- presidio di consulenza psicologico. Atto prodromico all elaborazione del PTOF è stato il RAV, visionabile sul Sito dell istituzione scolastica e sul portale Scuola in chiaro del MIUR al seguente link dal quale si evince che per rispondere alle reali esigenze dell utenza sulla base è necessario: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo d istituto verticale e caratterizzante l identità dell istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell esercizio del diritto-dovere all istruzione; - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d istituto); - superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico in modo da contribuire, mediante l azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze 5

6 logico- matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell offerta formativa e del curricolo; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; - promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all interno dell istituzione; - promuovere l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell innovazione metodologico- didattica; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, fundraising e crowd funding; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. Si riportano di seguito, schematicamente gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Priorità e Traguardi Esiti degli studenti Priorità Traguardi Risultati scolastici Diminuzione dei ritardi. Interiorizzazione del regolamento di Istituto. Ridurre i ritardi del 10%. Risultati nelle prove standardizzate nazionali Potenziamento delle competenze in uscita in italiano e matematica. Innalzamento dell'acquisizione delle competenze di base degli alunni svantaggiati. Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica di specifiche classi Sviluppo delle eccellenze Ridurre il numero degli alunni ripetenti. Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica con quelli delle scuole con analogo indice ESCS Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica contenendo la varianza tra le classi a 2 punti percentuale Ridurre il numero di allievi collocati nei livelli 1 e 2 in italiano e matematica Diminuire del 5% il numero degli studenti collocati nei livelli 1-2 incrementando il numero negli allievi collocati nei livelli 3-4 6

7 Competenze chiave e di cittadinanza Migliorare il rispetto delle Regole Diminuire il numero dei ritardi e delle uscite anticipate tra gli alunni Risultati a distanza Migliorare l'autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento Diminuire il disallineamento degli esiti tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado Aumentare del 5% la quota di studenti che si organizzano in modo autonomo nello studio e adottano comportamenti autoregolati Migliorare ed incrementare modalità di costruzione di un curricolo condiviso con la scuola Motivazione della scelta delle priorità In sede di autovalutazione l'attenzione si è concentrata sui risultati scolastici, in generale e nelle prove in italiano e matematica, in quanto la scuola rappresenta sul territorio spesso l'unico punto di riferimento, di promozione e valorizzazione culturale. Il tutto è stato pensato nell'ottica della continuità con la scuola secondaria di I grado con cui la nostra istituzione scolastica condivide territorio ed utenza. Obiettivi di processo Area di processo Obiettivo di processo Curricolo, progettazione e valutazione Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente a metodologie didattiche innovative Creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione del comportamento e delle competenze di cittadinanza Creazione di gruppi e definizione di modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione Ambiente di apprendimento definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per l'inclusione redigere una programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni svantaggiati (attività e monitoraggio) implementare l'uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella progettazione extracurricolare prevedere una programmazione per aree disciplinari, fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo classe Continuita' e orientamento implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con la scuola secondaria di I grado creare un sistema di valutazione (modalità, tempi, strumenti) condiviso con la scuola secondaria di I grado Orientamento strategico e organizzazione della scuola creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione e l'ottimizzazione delle risorse professionali condividere un sistema preciso di criterie modalità di attribuzione di incarichi, di svolgimento, di verifica e condivisione degli stessi Integrazione con il territorio e rapporti creare un sistema strutturato di rilevazione dei con le famiglie bisogni dei vari portatori di interesse 7

8 incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della scuola In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità La creazione di gruppi di lavoro efficaci (con definizione precisa di ruoli, compiti dei componenti, obiettivi e indicatori per il monitoraggio delle attività) consentirà di progettare e programmare un curricolo efficace sia per il raggiungimento di competenze di base che per sostenere gli alunni in situazione di svantaggio. La creazione di un sistema di rilevazione dei bisogni e di partecipazione diffusa e condivisa da parte dei portatori di interesse consentirà di effettuare una pianificazione dell'offerta formativa adeguata alle richieste del territorio Sulla base del RAV è elaborato il PDM (Piano di miglioramento), di cui all art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80 visionabile sul Sito dell istituzione scolastica e le cui azioni costituiscono parte integrante del Piano cui esso viene allegato. A partire da quanto indicato si è costruito il presente Piano alla luce degli obiettivi individuati come prioritari dalla legge : - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all autoimprenditorialità; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; - alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; - potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell università e della ricerca il 18 dicembre 2014; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 8

9 - apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; - valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; - individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; - alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; - definizione di un sistema di orientamento. 9

10 Dati identificativi dell Istituto LA NOSTRASCUOLA Scuola dell Infanzia Indirizzo n.alunni Sezioni PlessoManzoni Via Manzoni,1 Tel Scuola Primaria Indirizzo n.alunni Classi PlessoManzoni Plesso Sacco e Vanzetti Uffici di Segreteria Uffici della Dirigenza Plesso Sacco e Vanzetti Via Manzoni,1 Tel Via Sacco e Vanzetti Tel Indirizzo Via Sacco e Vanzetti Tel

11 BREVE STORIA DELL ISTITUTO Il Circolo Didattico di Frattaminore nasce nell anno scolastico inglobando anche la scuola elementare di Crispano che solo a partire dall anno scolastico entrerà a far parte del III Circolo Didattico di Frattamaggiore. Le origini della Scuola, tuttavia, risalgono a molti anni addietro : sulla base della ricostruzione storica attenta e meticolosa condotta da studiosi, intellettuali e insegnanti del paese su documentazione cartacea (registri scolastici, delibere comunali, ecc ) conservata negli archivi della scuola e degli enti locali è possibile risalire all anno scolastico A partire da quell anno la scuola raccoglie l eredità di una scuola serale istituita nel 1970 con Delibera Comunale sulla base della Legge Casati. I primi registri scolastici conservati risalgono all anno scolastico successivi, quindi, alla legge Daneo- Credaro del 1911, che decretava il passaggio delle scuole dai Comuni allo Stato. L ubicazione della scuola muta nel tempo, all inizio con aule sparse in vari edifici del Comune, poi a partire dall anno scolastico è allocata nell edificio Cristoforo Colombo. A partire dall anno scolastico una parte delle classi del Circolo Didattico sarà dislocata nell edificio scolastico di Via Manzoni e nell anno scolastico l edificio di Sacco e Vanzetti accoglie le rimanenti classi del vecchio edificio Colombo dichiarato inagibile. La vita dell Istituzione Scolastica è, dunque, profondamente radicata nel territorio per il quale rappresenta punto di riferimento culturale e elemento di identità sociale dello stesso. Proprio per questo più forte appare la necessità che essa svolga il delicato compito di intercettare le istanze del territorio, ma anche di guidare le stesse nella direzione della costruzione di un identità forte dello stesso sia dal punto di vista culturale che economico-sociale nell ottica di una cittadinanza consapevole e di dimensione europea. CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Il territorio di Frattaminore costituisce l'estremo lembo settentrionale della città metropolitana di Napoli al confine con il casertano, formando un unico agglomerato urbano, oltre che con i comuni napoletani di Frattamaggiore e Crispano, anche con i comuni di Sant'Arpino e Orta di Atella in provincia di Caserta, rivestendo dunque la funzione di raccordo tra le due provincie. La denominazione di Frattaminore risale a poco più di cento anni fa, quando nacque il comune omonimo. Il comune nasce dalla fusione dei casali di Frattapiccola e Pomigliano d'atella. Frattaminore ricopre una superficie di circa 2,0 Kmq con circa abitanti e dunque possiede una consistente densità abitativa con una strutturazione disomogenea della popolazione anche in senso economico e culturale. L andamento demografico è in diminuzione negli ultimi anni, con una sostanziale riduzione degli abitanti in età scolare. Gli abitanti sono distribuiti in poco più di 4000 nuclei familiari, per lo più mononucleari con in media un figlio, con entrambi i genitori lavoratori e per i quali l Istituzione scolastica rappresenta l unica struttura di riferimento. In particolare la Scuola costituisce per le famiglie la più importante agenzia educativa e formativa, a cui vengono demandati oltre che l educazione, l istruzione e la formazione degli alunni, anche compiti e ruoli che sono tradizionalmente propri della famiglia. 11

12 Il territorio non offre spazi pubblici di aggregazione e di ricreazione: gli unici spazi verdi disponibili sono rappresentati dai giardini comunali e dal parco comunale, le strutture ricreative presenti nel Comune sono per lo più a livello privato. Frattaminore possiede una biblioteca comunale, un punto Informagiovani, un Centro di Ascolto per tossico-dipendenti e un consultorio familiare e usufruisce della funzionalità dell ospedale S.Giovanni di Dio, appartenente all ASL NA2 Nord di Napoli. Tale ospedale, situato su un confine che non ha soluzione di continuità con Frattamaggiore, risulta insufficiente al fabbisogno della popolazione locale, in quanto ad esso affluiscono anche ammalati provenienti da altri comuni dell interland. Fatta eccezione per il funzionante campo sportivo, si registra la carenza di altri servizi ed attrezzature sportive; molte attività ( calcio, pallavolo, corsi di danza, ) sono praticate dai giovani solo in strutture private. Dal punto di vista economico risultano insistere sul territorio del comune 237 attività industriali con addetti pari al 42,11% della forza lavoro occupata, 267 attività di servizio con 407 addetti pari al 15,36% della forza lavoro occupata, altre 112 attività di servizio con 292 addetti pari al 11,02% della forza lavoro occupata e 16 attività amministrative con 835 addetti pari al 31,51% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente individui, pari al 17,58% del numero complessivo. Risultano, dunque, sviluppati il settore dell agricoltura ed il settore del terziario, ma il Comune risulta anche ben collegato al polo industriale a nord di Napoli a alla provincia di Caserta e una produzione piccolo-industriale ed artigianale, soprattutto nel settore delle calzature, ha sostituito, negli ultimi due decenni, una già ridotta attività agricola. I servizi di trasporto pubblico sono carenti e la stazione ferroviaria più vicina è situata nella città di Frattamaggiore. ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO Scuola dell Infanzia 40 ore settimanali Lunedì venerdì dalle ore 8.30 alle Scuola Primaria 27 ore settimanali Lunedì giovedì dalle ore 8.15 alle Venerdì dalle 8.15 alle ore settimanali Lunedì venerdì dalle ore 8.15 alle QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA CLASSI PRIME CLASSI SECONDE ITALIANO 8h 7h 7h ARTE IMMAGINE 1h 1h 1h MATEMATICA 7h 6h 5h TECNOLOGIA 1h 1h 1h CLASSI TERZE- QUARTE 12

13 SCIENZE 2h 2h 2h STORIA-GEOGRAFIA 4h 4h 4h ED.FISICA 1h 1h 1h INGLESE 1h 3h 3h I.R.C. 2h 2h 2h 13

14 Curricolo 1. Premessa L Offerta formativa della scuola è progettata in maniera complessa a partire da premesse imprescindibili: la mission e la vision della scuola, definiti a partire dal contesto di riferimento, dai bisogni formativi dell utenza e dalle peculiarità della società contemporanea; il nuovo quadro normativo dettato dalla Legge 107/2015; le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012); la riflessione che la scuola nella sua autonomia fa su se stessa, attraverso il Processo di Autovalutazione ovvero sulle Criticità che emergono nel RAV e sulla base delle quali si individuano precise piste di Miglioramento. Elementi di analisi di contesto locale Il contesto socio-economico cui afferisce la scuola è fortemente stratificato : accanto a fasce della popolazione che non sempre godono di condizioni socio- economiche favorevoli e stimolanti, si registra un continuo aumento della presenza di alunni con cittadinanza non italiana. Per gran parte dell utenza, dunque, l Istituzione scolastica si configura come importante, quando non unico, punto di riferimento non solo culturale, ma anche sociale ed istituzionale. E, tuttavia, la scuola, unico Circolo Didattico del Comune, non può non tener conto anche di quelle fasce di alunni meritevoli, che sia per contesto socio-economico che per esiti scolastici necessitano di un offerta formativa in grado di valorizzare l eccellenza e che diversamente tendono ad allontanarsi dal contesto di provenienza per spostarsi in contesti scolastici e culturali limitrofi e gratificanti. Nella costruzione del Curricolo, la nostra scuola ha inteso affrontare in maniera strutturale la presenza di alunni con cittadinanza italiana prevedendo la pianificazione di interventi di recupero delle difficoltà e di supporto nel percorso scolastico e la presenza di figure di riferimento specifiche come i mediatori culturali per favorire i processi di integrazione. Inoltre, al fine di promuovere il successo formativo di tutti gli alunni in situazione di svantaggio la nostra scuola ha inteso costruire un Curricolo in cui si desse grande spazio a forme di didattica innovativa o alternativa sia nella progettualità curricolare che in quella extracurricolare. Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento, si è tenuto conto anche dei risultati delle rilevazioni INVALSI ed in particolare della necessità di consolidare le competenze linguistiche e le competenze logico-matematiche, attraverso un attenzione alle discipline nella loro integrazione per aree disciplinari ed assi. Nell ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo, si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, la promozione del benessere della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola. Nello stesso tempo il Curricolo non ha ignorato la necessità ed il compito di valorizzare le eccellenze promuovendo ed attivando iniziative e percorsi mirati per alunni capaci e meritevoli. 14

15 In generale il percorso formativo punta per tutti gli alunni all acquisizione di competenze più ampie e trasversali come condizione essenziale per la piena realizzazione e la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate a valori della convivenza civile e del bene comune; a promuovere continuamente l esercizio della cittadinanza attiva nell ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Si sono individuati percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo - relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale. Nella definizione del Curricolo la scuola ha anche operato: precise scelte in merito al tempo scuola per venire incontro alle richieste da parte dell utenza di apertura pomeridiana dell istituzione scolastica per attività di post-scuola, (recupero/potenziamento/consolidamento, progetti e percorsi extra-curricolari); scelte in merito agli spazi reali, da ripensare come ambienti di apprendimento efficaci e virtuali come luogo di scambio e capitalizzazione di buone prassi. I perché di un curricolo rinnovato La società in cui viviamo fa del cambiamento la sua peculiarità principale. La pluralità degli stimoli e delle sollecitazioni con la loro variabilità, episodicità, evanescenza e sovrapposizione, generano un diffuso senso di confusione e disorientamento. Spetta alla Scuola sostenere l allievo nell acquisizione della capacità di dare senso alla varietà delle esperienze, attraverso modalità adeguate di lettura, selezione e organizzazione delle conoscenze, per comprendere e interpretare gli innumerevoli messaggi che lo circondano. Viviamo in una società che offre straordinarie opportunità di conoscenza e innumerevoli occasioni formative, permangono tuttavia, vecchie forme di analfabetismo, emarginazione culturale, diseguale rapporto con le tecnologie di informazione e comunicazione, vecchie e nuove sacche di povertà e indigenza. Spetta alla Scuola fornire gli alfabeti fondamentali per fruire delle opportunità offerte dal sociale e per l effettivo esercizio del diritto di cittadinanza. Esiste una stretta interazione fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell Umanità; tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei confronti dell Umanità. Spetta alla Scuola educare a questa consapevolezza, superando la frammentazione delle discipline e proponendo le loro molteplici connessioni, ricomporre i grandi oggetti della conoscenza, affrontare i grandi problemi dell attuale condizione umana nella prospettiva di delineare un nuovo umanesimo. Nella società contemporanea spetta alla Scuola, nell educare istruendo, attraverso i processi di insegnamento-apprendimento e le concrete scelte didattiche, aiutare l allievo a cercare costantemente il senso di quello che fa, il significato delle conoscenze di cui si appropria, l importanza delle abilità e delle capacità che sperimenta e acquisisce. Viviamo in una società multiculturale. E compito della Scuola sostenere l allievo nella costruzione di sè come persona dotata di un identità consapevole e aperta, fornendo gli strumenti adatti per comprendere le altre culture e metterle in relazione con la propria, per orientarlo alla consapevolezza di appartenere ad una comunità di destino planetario. Il continuo cambiamento delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati, richiedono ad ogni individuo di modificare e far evolvere le proprie competenze e le personali propensioni lavorative. Spetta alla Scuola fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per una formazione continua che aiuti ad affrontare i continui cambiamenti di scenario culturale, sociale e produttivo. Orientamento strategico : vision e mission 15

16 Con il termine Mission si definiscono l identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola), laddove la vision ne chiarisce il mandato e gli obiettivi strategici (cosa la scuola intende fare per realizzare la sua identità e le sue finalità ) e si definiscono quali elementi influenzeranno, nel lungo periodo, obiettivi e scelte da adottare allo scopo di mantenere coerente con l impostazione originale l agire del vertice e della base dell organizzazione. La nostra mission è la dichiarazione di intenti a cui vogliamo ispirarci nel definire gli obiettivi e successivamente le strategie, definendo di conseguenza la nostra impostazione strategica. Per questo abbiamo definito una mission chiara, non generica, definita, non troppo ampia, attraente, condivisa da ogni membro dell organizzazione. Analogamente fissare gli obiettivi significa definire traguardi di tipo quantitativo, utili a dimensionare l organizzazione e ad orientare la sua strategia. La corretta definizione degli obiettivi richiede che essi siano: misurabili, ovvero definiti in modo tale che sia possibile valutarne, a posteriori, il grado di raggiungimento, ciò sia per poterne valutare la soddisfazione, che per poter comprendere le motivazioni dell eventuale mancato raggiungimento; raggiungibili e, dunque, che tengano conto delle diverse variabili e situazioni,realisticamente alla portata dell organizzazione e delle sue risorse; temporalmente limitati ovvero indicati per un orizzonte di tempo sufficiente per definire razionalmente, anche sulla base della complessità e della dimensione dell organizzazione, un percorso di crescita che tenga conto delle difficoltà iniziali di istituzione, ma valuti anche le potenzialità dell organizzazione una volta giunta alla fase di regime; geograficamente limitati, ovvero riferiti all area geografica specifica in cui la scuola opera. A partire da questa consapevolezza la Scuola intende porsi come forte punto di riferimento del territorio, all interno del quale svolgere un azione di promozione culturale e sociale nell ottica dell integrazione, della valorizzazione del locale come volano verso una dimensione più ampia (europea e mondiale), della costruzione di conoscenze e competenze per l apprendimento permanente (mission). Tale mission si traduce in una vision, declinata attraverso: una progettazione che si realizzi attraverso percorsi curriculari ed extracurriculari funzionali alla piena formazione del bambino; l integrazione - interazione con il territorio attraverso la valorizzazione di culture diverse, iniziative a favore di soggetti in situazioni di disagio e/o handicap; l utilizzo delle Nuove Tecnologie Didattiche; la formazione del personale attraverso un piano rispondente ai bisogni rilevati e in consorzio in rete con altre scuole e con agenzie del territorio; l apertura verso l esterno attraverso il coinvolgimento dei genitori, degli enti locali, delle agenzie formative e delle associazioni alle attività promosse dalla scuola e come un progetto coerente ed integrato di scelte culturali, didattiche e organizzative. I riferimenti imprescindibili La Legge 107/2015 fissa alcuni contenuti imprescindibili nella costruzione del Curricolo: - contenuti necessari al raggiungimento di alcuni degli obiettivi individuati dalla scuola nella sua progettualità tra quelli ritenuti prioritari dalla Legge al comma 7 : potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 16

17 potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all autoimprenditorialità; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell università e della ricerca il 18 dicembre 2014; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in 17

18 collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; definizione di un sistema di orientamento. - l educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni; - azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola Digitale Le priorità politiche indicate dall Atto di Indirizzo del Miur per l anno 2016 da tener presenti nella costruzione del Curricolo sono : Priorità politica1- Offerta formativa Potenziarla con riguardo alle competenze linguistiche, all arte all educazione motoria e alle nuove alfabetizzazioni, tra cui le competenze economiche, l uso critico dei media, il pensiero computazionale. Priorità politica2 - Inclusione scolastica Sviluppare una politica organica per studenti e fabbisogni dei territori, finalizzata a garantire il pieno diritto allo studio anche degli studenti disabili e aprendo la scuola al territorio. Priorità politica3- Dispersione scolastica Abbatterla anche mediante l utilizzo integrato degli strumenti previsti dalla Buona Scuola, fra cui la nuova offerta formativa, l alternanza scuola-lavoro, l innovazione didattica e degli ambienti per l apprendimento. Priorità politica5- Innovazione digitale Attuare il Piano Nazionale Scuola Digitale per colmare il divario digitale della scuola, mediante la digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazione degli ambienti e della didattica. Priorità politica9 - Orientamento Orientamento come politica attiva, disegnata e attuata in sinergia tra scuola, università e mondo del lavoro. Percorsi di orientamento nel corso della scuola secondaria, come antidoto alla dispersione scolastica e al fuori-corso. Priorità politica10 - Diritto allo studio e merito Studente e contesto territoriale al centro dell investimento: aumentare il numero dei beneficiari di borse. Rendere più efficienti i criteri d assegnazione: valorizzare il merito. I Traguardi Le Indicazioni Nazionali del 2012 rappresentano lo strumento attraverso cui ogni Istituzione Scolastica deve delineare un progetto su misura per l alunno e leggere ed interpretare in chiave pedagogica e didattica anche l ambiente nel quale egli opera. Esse fissano i Traguardi per lo sviluppo delle competenze che il bambino deve possedere al termine della Scuola dell Infanzia e della Scuola primaria, gli Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria e forniscono le indicazioni metodologiche per la costruzione del Curricolo SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA Il Sé e l Altro Il bambino prende coscienza della propria identità, scopre la diversità e apprende le prime regole di vita sociale. Traguardi per lo sviluppo della competenza 18

19 Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esperienze e i propri sentimenti, sa esprimersi in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. OBIETTIVI FORMATIVI Accettare il distacco dalla famiglia Riconoscere l appartenenza ad un gruppo (età/sezione) Essere autonomo rispetto ai bisogni personali Imparare le prime regole di vita comunitaria Conoscere la propria identità di genere Riconoscere gli oggetti personali Riconoscere ed esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni Procurarsi giochi e materiali Condividere con i compagni giochi e materiali Acquisire autonomia nei tempi e negli spazi del gioco Conoscere e rispettare del regole del vivere in comune Sviluppare la fiducia in sé Riconoscere ed esprimere i propri bisogni, desideri e paure Stabilire relazioni positive con le insegnanti e con i compagni Conoscere ed accogliere le diversità e risolvere i conflitti in modo pacifico Conoscere la funzione e l utilizzo dei vari ambienti scolastici Organizzare e portare a termine le attività intraprese Collaborare per la realizzazione di progetto comune Riconoscere i più importanti segni della propria storia personale, della propria cultura e del territorio CAMPO DI ESPERIENZA Il Corpo e il Movimento Il bambino scopre il suo corpo: come è fatto; come funziona; come prendersene cura. Le esperienze motorie gli consentono di relazionarsi con gli altri, con gli oggetti e con l ambiente Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di se, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l uso di piccoli attrezzi ed e in grado di adattarli alle situazioni ambientali all interno della scuola e all aperto. Controlla l esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. OBIETTIVI FORMATIVI Prendere consapevolezza del proprio corpo Consolidare gli schemi dinamici di base: camminare, correre, saltare, strisciare, rotolare Riconoscere la propria identità sessuale 19

20 Rappresentare graficamente il proprio corpo (omino palla) Sviluppare la motricità fine Rafforzare la conoscenza del sè corporeo Controllare il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche: rilassamento, posizioni, andature Interagire con gli altri nei giochi di movimento Percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio Potenziare la coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo (testa-troncoarti) Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà Consolidare la conoscenza del sè corporeo Riconoscere il proprio corpo nelle sue diverse parti e apparati Rappresentare lo schema corporeo analiticamente, fermo e in movimento Differenziare diverse andature e posture d equilibrio Controllare il proprio corpo e altrui nello spazio di movimento: danze, ritmi e percorsi complessi Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori e musica Affinare la motricità fine Interiorizzare norme di comportamento igieniche ed alimentari CAMPO DI ESPERIENZA Immagini, Suoni, Colori Il bambino scopre molti linguaggi:la voce, i suoni, la musica, i gesti, la drammatizzazione, il disegno, la pittura, la manipolazione dei materiali ed i mass-media per esprimersi con immaginazione e creatività Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione di opere d arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. OBIETTIVI FORMATIVI Esplorare le possibilità espressive del colore Conoscere, sperimentare e giocare con i materiali grafico-pittorici e plastici Conoscere i colori primari Associare il colore a vari elementi della realtà Conoscere e manipolare materiali diversi Ascoltare e riconoscere semplici strutture ritmiche Esplorare e riconoscere il paesaggio sonoro dell ambiente Interpretare con i gesti semplici azioni Esplorare le possibilità espressive del colore Conoscere, sperimentare e giocare con tecniche espressive in modo libero e su consegna Conoscere i colori primari e secondari Affinare le capacità sensoriali attraverso la manipolazione Usare la voce per cantare: unire parole, suoni e gesti Riconoscere e discriminare alcune caratteristiche del suono Ascoltare e riprodurre semplici strutture ritmiche Usare semplici strumenti musicali Esprimersi attraverso la drammatizzazione Osservare e scoprire le potenzialità espressive del colore Conoscere i colori, sfumature e tonalità Produrre immagini, decorazioni e composizioni in modo personale Sviluppare il senso estetico attraverso l osservazione di immagini e opere d arte Conoscere materiali plastici e non per manipolarli e trasformarli in modo creativo 20

21 Esplorare le possibilità espressive del corpo e della propria voce Suonare semplici strumenti musicali insieme al gruppo per interpretare stili musicali o una danza Cantare e muoversi in sintonia con i compagni ascoltando un brano musicale Individuare segni appropriati e rappresentativi del fenomeno sonoro Riconoscere e interpretare ritmi diversi (marcia, corsa,passo lento) Sviluppare interesse per gli spettacoli teatrali, musicali e cinematografici Esprimere emozioni, raccontare usando il linguaggio corporeo Conoscere il computer come linguaggio della comunicazione CAMPO DI ESPERIENZA I Discorsi e le Parole Il bambino gioca con le parole, impara filastrocche, ascolta racconti e storie. Impara a sentirsi protagonista quando prende la parola,dialoga, spiega arricchisce il suo vocabolario e la sua fantasia. Prova piacere di esplorare anche la lingua scritta Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni,usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimentala pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. OBIETTIVI FORMATIVI Usare il linguaggio per interagire e comunicare Ascoltare e comprendere messaggi verbali Migliorare le competenze fonologiche e lessicali Memorizzare e recitare filastrocche di varia difficoltà Leggere un immagine Arricchire il lessico e la struttura delle frasi Sperimentare le caratteristiche e le potenzialità della voce Raccontare esperienze personali Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni Riferire semplici storie ascoltate Memorizzare e ripetere filastrocche di varia difficoltà Leggere un immagine Usare il linguaggio per interagire con adulti e coetanei Esprimersi con una pronuncia corretta e con più vocaboli Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri Giocare con le parole, costruire rime e filastrocche Raccontare, interpretare, inventare storie. Avvicinarsi al libro ed al piacere della lettura Leggere immagini di graduale complessità Elaborare e formulare ipotesi sulla lingua scritta Discriminare la simbologia: lettera-numero CAMPO DI ESPERIENZA La conoscenza del mondo Il bambino impara ad osservare la realtà, l ambiente naturale con i suoi fenomeni, le piante e gli animali. Comprende lo scorrere del tempo e l alternarsi delle stagioni. Opera e gioca classificando, raggruppando e contando. Conosce i numeri, le forme geometriche e lo spazio, sviluppando la sua curiosità. 21

22 Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle;esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e a strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. OBIETTIVI FORMATIVI Oggetti, fenomeni, viventi Esplorare l ambiente utilizzando i diversi canali sensoriali Percepire e distinguere la ciclicità temporale: giorno -notte Usare simboli di registrazione: simbolo della presenza e del tempo meteorologico Riconosce le principali caratteristiche delle cose osservate Manipolare materiali diversi per riconoscerne alcune caratteristiche Sperimentare le caratteristiche percettive di un materiale Percepire e distinguere la ciclicità temporale:i momenti della giornata. Usare simboli di registrazione Cogliere e nominare gli eventi atmosferici Osservare e rispettare organismi viventi e naturali Sperimentare atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici Organizzare informazioni ricavate dall ambiente Acquisire la ciclicità temporale: alternarsi dei giorni, la settimana Percepire il tempo nel suo divenire: ieri, oggi, domani Ricostruire e riordinare eventi legati ad una situazione Utilizzare strumenti e simboli di registrazione Rielaborare dati utilizzando grafici e tabelle Osservare fenomeni naturali ed organismi viventi descrivendoli con termini specifici Osservare e cogliere le trasformazioni naturali Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri Esplorare ed interagire con l ambiente circostante Assumere atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici Acquisire comportamenti adeguati verso l ambiente OBIETTIVI FORMATIVI Numero, spazio Orientarsi nello spazio scolastico: la sezione Operare raggruppamenti in base ad un attributo Discriminare dimensioni:grande-piccolo Comprendere concetti topologici: dentro-fuori Riconoscere e rappresentare le figure geometriche: il cerchio Esplorare spazi della scuola Raggruppare in base ad un attributo Discriminare dimensioni: piccolo-medio-grande,lungo-corto Comprendere concetti topologici: sopra-sotto Riconoscere, denominare e rappresentare figure geometriche: il cerchio, il quadrato Orientarsi ed organizzare uno spazio in base a diverse esigenze Orientarsi nello spazio seguendo un percorso con indicazioni verbali Utilizzare ed organizzare spazio ed oggetti secondo la direzionalità orizzontale e verticale Organizzare lo spazio grafico secondo la direzionalità: da sinistra verso destra Operare raggruppamenti con due attributi 22

23 Classificare con l uso di diagrammi in base ad un attributo Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche Riconoscere, denominare erappresentare forme geometriche: cerchio,quadrato, triangolo Mettere in relazione numero-quantità da 1 a 10 Seriare dimensioni fino a 5 grandezze Usare i connettivi logici: e/non Formulare ipotesi e previsioni di eventi Ricostruire in sequenza logica COMPETENZE AL TERMINE DEL PERCORSO TRIENNALE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Al termine del percorso triennale della scuola dell'infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d 'animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in se, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. E attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. SCUOLA PRIMARIA Nella stesura del Curricolo per la scuola primaria, partendo dai Traguardi per lo sviluppo delle competenze stabiliti dalle Indicazioni, sono individuati Obiettivi di apprendimento misurabili, osservabili, trasferibili, che garantiscono la continuità e l organicità del percorso formativo. ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua italiana L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni in classe o di gruppo) con compagni ed insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Scrive testi corretti nell ortografia, chiari e coerenti, legati all esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Obiettivi al termine della classe terza della scuola primaria: Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola per raccontare storie/avvenimenti che rispettino l ordine cronologico. Padroneggiare la lettura strumentale (decifrazione) di semplici testi mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrivere frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. 23

24 Riconoscere se una frase e o no completa, costituita cioe da elementi essenziali. Obiettivi al termine della classe quinta della scuola primaria: Interagire in modo adeguato in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Leggere vari tipi di testo, impiegando tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce; utilizzare opportune strategie per analizzarne il contenuto; porsi domande all inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Produrre testi scritti di esperienze personali o vissute da altri, sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e lessicale. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali. LINGUA INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese. L alunno comprende semplici messaggi orali e scritti, relativi ad ambiti familiari Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e dell ambiente a lui vicino. Interagisce in situazioni di gioco di breve dialogo su informazioni semplici, anche memorizzate. Svolge semplici compiti dati dall insegnante in lingua straniera Individua alcuni elementi culturali legati ai paesi anglofoni. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, relativi a se stesso ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale) Produrre semplici frasi riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori. Scrittura (produzione scritta) Scrivere parole semplici e frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali del gruppo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni, frasi di uso quotidiano, testi multimediali e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti sconosciuti. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc. STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la storia L alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. 24

25 Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni, contemporaneità e durate. Legge un testo storico e riesce ad individuarne le principali caratteristiche. Conosce avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria. Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni su aspetti del passato. Riconoscere relazioni di:successione,contemporaneità,durate. Cicli temporali, mutamenti e il relativo uso di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: orologio, calendario, linea temporale Organizzare le conoscenze in semplici schemi temporali Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ricavare informazioni da tracce del passato presenti sul territorio. Leggere una carta storico-geografica relativa elle civiltà prese in considerazione. Conoscere il sistema occidentale per la misurazione del tempo storico. Confrontare le caratteristiche diverse delle civiltà studiate. Ricavare e produrre informazioni da tabelle, carte, reperti. Consultare testi storici cartacei e/o digitali. Esposizione orale di concetti appresi. GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la geografia L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza un linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e il globo terrestre Realizza semplici schizzi cartografici come piante, mappe, percorsi, itinerari di spostamenti viaggi. Ricava informazioni geografiche da fonti diverse, anche digitali. Riconosce e denomina i principali oggetti geografici fisici: fiumi, monti, pianure, colline mari. Individua i caratteri che connotano i paesaggi e le loro interrelazioni con gli interventi dell uomo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici e le mappe di spazi noti. Rappresentare oggetti e ambienti noti e tracciare percorsi nello spazio circostante attraverso l osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano i paesaggi della propria regione. Riconoscere nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi, gli interventi positivi e negativi dell uomo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Orientarsi utilizzando i punti cardinali. Avere conoscenza del territorio italiano, europeo e dei Continenti. Localizzare sulla carta geografica l Italia e le Regioni, l Europa e i diversi Continenti su planisfero e/o mappamondo. Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica ) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la matematica Conoscere il valore posizionale delle cifre Collocare correttamente i numeri su una retta Conoscere le quattro operazioni sia per quanto riguarda il calcolo che nella terminologia Saper esplicitare le strategie di calcolo Conoscere le relazioni esistenti tra le operazioni Utilizzare concretamente le proprietà delle diverse operazioni Padroneggiare le unita di misura e saper operare con esse Saper esplorare lo spazio, le forme e le figure geometriche Possedere il concetto di perimetro ed area come grandezze misurabili Saper misurare perimetri ed aree Padroneggiare il linguaggio specifico della disciplina relativo ai contenuti affrontati. Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe terza della scuola primaria I numeri e le operazioni Competenze specifiche Obiettivi specifici 25

26 Comprendere il significato delle operazioni e l applicazione logica, concettuale delle stesse in diverse situazioni e contesti Operare con i numeri in modo consapevole sia mentalmente che per iscritto. Usare il ragionamento aritmetico per risolvere situazioni problematiche sia reali, concrete che interne alla disciplina Contare in senso progressivo e regressivo Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale Confrontare ed ordinare i numeri naturali, anche rappresentandoli sulla retta Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo Conoscere con sicurezza le tabelline Eseguire le operazioni con i numeri naturali con algoritmi usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Le relazioni, i dati e le previsioni Competenze specifiche Obiettivi specifici Ricercare dati per ricavare Classificare oggetti, numeri, figure informazioni in base a Utilizzare tabelle e grafici una o più proprietà. Riconoscere casi semplici di Leggere e rappresentare relazioni e certezza, possibilità, probabilità dati con Risolvere problemi negli ambiti di diagrammi, schemi e tabelle. contenuto Misurare grandezze utilizzando unita di misura arbitrarie e strumenti convenzionali. Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta della scuola primaria. I numeri e le operazioni Competenze specifiche Obiettivi specifici Comprendere ed utilizzare in modo appropriato e corretto i numeri ed il loro significato, i modi di rappresentarli e la notazione posizionale. Comprendere il significato delle operazioni e l applicazione logica, concettuale, delle stesse in diverse situazioni e contesti. Operare con i numeri in modo consapevole sia mentalmente che per iscritto. Usare il ragionamento aritmetico per Risolvere situazioni problematiche sia reali, concrete, che interne alla disciplina Acquisizione sicura del sistema posizionale decimale e del valore assunto dalle cifre a seconda della posizione nel numero. Saper leggere, scrivere, confrontare, ordinare, rappresentare sulla retta, numeri interi e decimali, con consapevolezza e sicurezza. Sicura padronanza delle tabelline. Sicura acquisizione del calcolo con le quattro operazioni, sia scritto che mentale, con stima del risultato e consapevolezza della correttezza dell operazione (previsione dei risultati dei calcoli e confronto del risultato ottenuto); utilizzo delle operazioni inverse per la verifica del risultato. Sicura acquisizione del concetto logico espresso da ogni operazione e applicazione nella risoluzione di problemi. Sicura acquisizione delle proprietà delle operazioni Consapevolezza delle relazioni esistenti tra le operazioni e loro utilizzo per il calcolo di termini incogniti operazioni dirette ed inverse. 26

27 Acquisizione del concetto di frazione ed applicazione ad una grandezza, rappresentazione di frazioni proprie e improprie. Acquisizione del linguaggio specifico: termini specifici delle diverse operazioni (addendi, fattori, somma, addizione, prodotto...), precedente, consecutivo, maggiore, minore, multiplo, sottomultiplo Lo spazio e le figure Competenze specifiche Esplorare, rilevare, descrivere, rappresentare lo spazio. Determinare misure di grandezze geometriche. Misurare figure geometriche. Riconoscere le principali figure geometriche piane e solide. Saper osservare, confrontare, stabilire relazioni Le relazioni, i dati e le previsioni Competenze specifiche Saper organizzare una ricerca. Saper rappresentare dati utilizzando metodi statistici Obiettivi specifici Acquisizione del concetto di unita di misura e di misurazione di una grandezza; saper scegliere, ma anche costruire, adeguate unita di misura ed operare con esse, anche sperimentalmente, per compiere rilevamenti, confronti, classificazioni ( di lunghezze, pesi, angoli, superfici, perimetri ). Acquisizione del concetto di lunghezza, perimetro ed area come grandezze da misurare. Acquisizione delle principali unita di misura del Sistema Internazionale di Misura: lunghezza, capacita, peso, superficie. Saper operare con le unita di misura. Riconoscere, distinguere, confrontare, linee, forme e figure, superfici, angoli. Riconoscere, distinguere, utilizzare le rette, distinguendo tra direzione e verso. Riconoscere, denominare e classificare figure. Acquisizione del linguaggio specifico: sopra, sotto, davanti, dietro, dentro, fuori, affianco, di fronte, simmetrico, speculare, contorno e perimetro, superficie. Obiettivi specifici Raccogliere dati inerenti situazioni reali e facilmente verificabili. Rappresentare i dati raccolti mediante tabelle e grafici. Calcolare la media e stabilire relazioni tra media e dati raccolti SCIENZE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per le scienze L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. 27

28 Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l aiuto dell insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni espiegazioni sui problemi che lo interessano. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti,scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unita di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Osservare e sperimentare sul campo Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali e losviluppo di organismi animali e vegetali. Osservare, con uscite all esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell acqua, ecc.) e quelle ad opera dell uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (di/notte, percorsi del sole, stagioni). L uomo i viventi e l ambiente Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame,sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri. Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta della scuola primaria Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti,scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Oggetti, materiali e trasformazioni Individuare, nell osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia. Osservare, utilizzare e, quando e possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, di unità convenzionali. Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso,l elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc). Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Biologia: l uomo, i viventi e l ambiente Conoscere gli ambienti naturali 28

29 Conoscere le caratteristiche che contraddistinguono gli esseri viventi Conoscere la varietà degli esseri viventi e classificarli in base ad alcune specifiche ma evidenti caratteristiche (vertebrati e invertebrati, pesci ed anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, ) Conoscere i comportamenti che favoriscono il rispetto di tutti gli esseri viventi,dell ambiente e le reciproche relazioni Conoscere i comportamenti che favoriscono l igiene ed una buona salute dell uomo (sport, alimentazione...) MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,spaziale ed in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacita di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer). EDUCAZIONE FISICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria. L alunno acquisisce consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per se e per gli altri, sia nel movimento sia nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Rafforzare la stima di se e il concetto di identità personale. Migliorare le proprie autonomie. Affinare le capacità sensoriali. Migliorare la motricità fine (ritagliare, strappare, piegare, allacciare...) Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo. Consolidare la conoscenza del proprio corpo. Conoscere, denominare e rappresentare graficamente lo schema corporeo. Discriminare le diverse posizioni dell'equilibrio. 29

30 Discriminare i movimenti piu utili per risolvere problemi motori. IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA' COMUNICATIVO-ESPRESSIVA Padroneggiare gli schemi motori di base. Coordinare i movimenti in maniera statica e dinamica Eseguire e verbalizzare diverse posture Comprendere e utilizzare messaggi mimico gestuali. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Agire correttamente, in base a regole di convivenza, ai tempi e agli spazi. Sviluppare adeguatamente il senso della competizione. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA Interiorizzare corrette abitudini igieniche. Imparare ad aver cura del proprio corpo nel lavarsi e vestirsi. Apprendere nozioni sulla corretta alimentazione, assaggiando i cibi proposti. Conoscere le principali funzioni del corpo. Interiorizzare la propria differenza di genere. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a se,agli oggetti, agli altri IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA' COMUNICATIVO-ESPRESSIVA Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco- sport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti,accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all esercizio fisico. TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria. L alunno grazie alla tecnologia ha acquisito una graduale competenza nell uso di specifici strumenti informatici e di comunicazione; ha inoltre sperimentato la progettazione, la costruzione e l utilizzo di oggetti. L alunno realizza oggetti progettando e valutando il loro utilizzo, la funzione e i fondamentali principi di sicurezza. Rileva le trasformazioni di oggetti/utensili/macchine, inquadrandoli nella storia dell umanità. E in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali. Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe terza primaria Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi, elementi del mondo artificiale e saperne individuare le differenze per forma, materiali e funzioni. Seguire istruzioni per costruire un oggetto e saperle spiegare. Conoscere l evoluzione di un oggetto nella storia. Individuare le fasi procedurali per la realizzazione di un modello. Creare, salvare, stampare, modificare, aprire documenti usando il computer. Conoscere e utilizzare il computer per semplici attività. Utilizzare semplici materiali digitali e conoscere a livello generale le caratteristiche degli strumenti di comunicazione. Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta Prevedere e immaginare 30

31 Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell ambiente scolastico. Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe. Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni. Vedere e osservare Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Leggere e ricavare informazioni utili da guide d uso o istruzioni di montaggio. Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi,disegni, testi. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno utilizza le conoscenze e le abilita relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). E in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d arte, fotografie,manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Individua i principali aspetti formali dell opera d arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Accogliere ed usare consapevolmente e correttamente i linguaggi corporei, sonori e visivi. Passare da un codice espressivo all altro. Impadronirsi delle forme codificate dei linguaggi non verbali. Esprimere graficamente il proprio vissuto. Stimolare la manipolazione e la sperimentazione di tecniche grafico pittoriche. Esprimersi attraverso i colori. Conoscere e sperimentare i colori primari e secondari. Produrre elaborati utilizzando materiali naturali e di recupero. Approcciarsi alle diverse funzioni delle nuove tecnologie come strumenti espressivi. Esercitare la percezione visiva. Decodificare e descrivere le immagini. Identificare le caratteristiche fisiche di un oggetto. Identificare alcuni materiali (legno, plastica, ecc.). Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita; Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici,pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d arte. INDICAZIONI METODOLOGICHE La personalizzazione del percorso educativo, per modificare e integrare le proposte in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse. Cooperazione con le famiglie e con le agenzie educative e culturali del territorio nell ambito di un progetto formativo integrato Insegnamento frontale come fonte di stimoli, riflessioni, proposte e dibattiti Didattica laboratoriale per sviluppare la ricerca, la sperimentazione, la creatività,l espressività, il confronto, la collaborazione, la valorizzazione del ruolo del singolo el accettazione della diversità. Attività di laboratorio per realizzare esperienze che possono essere promosse nello sviluppo delle diverse discipline, per realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l operatività, il dialogo, la riflessione; i 31

32 laboratori possono essere attivati sia all interno sia all esterno della scuola valorizzando il territorio come risorsa per l apprendimento. Attività di gioco e sport. Utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti di apprendimento, confronto, scambio di esperienze. Lavoro di gruppo per l analisi, l approfondimento e la ricerca. Attività di recupero e potenziamento: laboratori per la ricerca ed il sostegno dell apprendimento. Esperienze extrascolastiche. Intervento di esperti esterni per l arricchimento dell offerta formativa e l approfondimento. Apertura della scuola in orario extrascolastico per attività formative che la qualificano. Gli strumenti di valutazione, per testimoniare l itinerario formativo che si compie nella scuola 2. Il Nostro Curricolo per competenze: assi culturali e aree disciplinari Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 ribadiscono un aspetto fondamentale: l unitarietà e la continuità pedagogica tra i diversi ordini di scuola, che facilitano la predisposizione di un percorso sincronico e curricolare. Questo al fine di sviluppare le competenze chiave, quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione. Nell insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline. La progettazione curricolare per competenze culturali implica ed impone un profondo rinnovamento della didattica tradizionale; è necessario il superamento di un modello indirizzato principalmente alla trasmissione di contenuti a favore di una didattica più cooperativa e laboratoriale, che rivolge l'attenzione alla complessiva evoluzione dell alunno, il quale cresce e diventa, insieme agli altri, cittadino competente. Il concetto di competenza è complesso: comprende non solo il sapere, quello appreso in un contesto formale come la scuola e le conoscenze informali che derivano dall'esperienza, ed il saper fare, ovvero le abilità, ma anche il saper essere, cioè gli atteggiamenti e le disposizioni, ed il saper imparare. La costruzione di un curricolo per competenze aiuta gli alunni a sviluppare la costruzione del sè, a gestire le corrette relazioni con gli altri e fornisce la base per consolidare ed accrescere saperi e competenze per le successive occasioni di apprendimento. Nel complesso di questa necessaria revisione metodologica, la nostra istituzione scolastica prevede un'attenta progettazione dei piani di lavoro per assi culturali, garantendo il diritto dell alunno ad un percorso formativo sempre più organico e completo e promuovendo l'uso costante delle nuove tecnologie per avvicinare i diversi codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi. Nell insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline. Di seguito si riportano i traguardi di Competenza relativi agli assi culturali e le competenze trasversali da acquisire al termine della scuola primaria. Lingua italiana: TRAGUARDI DI COMPETENZA 32

33 Asse dei linguaggi Asse matematicoscientifico - tecnologico Asse storico - sociale Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Svolgere attività esplicite di riflessione linguistica Lingua straniera: Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi Altri linguaggi (Musica, Arte e immagine, Corpo movimento sport): Utilizzare gli strumenti e le tecniche specifiche del linguaggio musicale, artistico e corporeo a fini espressivi e comunicativi Matematica: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche Scienze e Tecnologia: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Utilizzare gli strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e comunicazione Storia e geografia Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Utilizzare opportunamente concetti e strumenti specifici del linguaggio geografico per comunicare efficacemente informazioni relative allo spazio e all ambiente Collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente AUTONOMIA Imparare ad imparare Progettare Comunicare COMPETENZE TRASVERSALI Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione. Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese. Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, 33

34 RELAZIONE CON SE E GLI ALTRI Collaborare Partecipare e Conoscenza di sé Convivenza civile mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità. Essere consapevoli delle proprie capacità e dei propri limiti. Rispettare gli altri e le diversità; rispettare l ambiente e le cose; avere consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica. PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE Progetti per il recupero e il potenziamento delle Competenze di Base Progetto : Recupero delle competenze in italiano e matematica Progetti per l acquisizione di competenze trasversali Progetto : NON SOLO SCUGNIZZI Rivolto alle sezioni della scuola dell infanzia, il progetto promuove il senso di identità e di appartenenza; permette di scoprire e di conoscere l ambiente in cui si vive; aiuta a valorizzare il passato per poter scoprire le radici. Progetto : LE QUATTRO STAGIONI Rivolto alla classi seconde, il progetto consente di educare i bambini ad esplorare e conoscere le caratteristiche stagionali dei mutamenti della natura e dei conseguenti adattamenti degli esseri viventi. Progetto : ARIA DI NATALE Rivolto alle classi quarte, il progetto si inserisce nell ambito di attività per creare un ambiente inclusivo di cooperazione e socializzazione, per la valorizzazione della creatività e della partecipazione, per lo sviluppo di appartenenza a una comunità. Progetto : IL GIOCO DEL TEATRO Rivolto alle classi quinte,il progetto nasce dalla costruzione di un evento teatrale, che rappresenta la forma d arte collettiva per eccellenza, dove si mettono in gioco la sensibilità, l affettività, il linguaggio del corpo e il lavoro con gli altri. Progetti per la valorizzazione delle eccellenze Il Circolo Didattico promuove il potenziamento degli alunni capaci e meritevoli, attivando iniziative e percorsi mirati, disciplinari e interdisciplinari, curricolari ed extracurricolari finalizzati allo sviluppo intellettuale, psichico e fisico adeguato ad alti livelli di partenza sia in relazione alle competenze possedute, sia in relazione all alto grado di maturità di specifici gruppi di alunni. Tale programmazione di fatto è destinata ai bambini della Scuola Primaria per i quali si configuri un eccellenza in tutte le discipline o un particolare talento in una o più discipline. Il Piano per la valorizzazione della eccellenze è così strutturato : 34

35 Attività: percorsi curricolari ed extracurricolari di potenziamento delle conoscenze, abilità e competenze di preparazione agli eventi; partecipazione ad eventi, competizioni, concorsi, iniziative per la valorizzazione delle eccellenze sia a livello locale che nazionale da parte degli alunni più meritevoli. Finalità: proporre agli studenti più motivati un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità, riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno; stimolare gli studenti più motivati al confronto all interno della propria istituzione scolastica con allievi di pari livello, ma di altre classi; costruire percorsi motivati di approfondimento a scuola in vista delle competizioni da affrontare; stimolare gli studenti al confronto con realtà culturali differenti; sostenere e incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in classe sia a casa (compreso quello della collaborazione tra pari), a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a vedere riconosciuto il merito. Azioni specifiche Gli obiettivi specifici Modalità di realizzazione Per la Matematica: Olimpiadi di Matematica Giochi matematici Per l Italiano: Olimpiadi di Italiano Incentivare un apprendimento altamente qualificato nelle discipline di italiano e matematica Sostenere e incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura Promuovere la professionalità dei docenti e favorirne l aggiornamento. Sviluppare la progettualità della scuola tramite il confronto con altre realtà a livello cittadino, regionale e nazionale Selezione degli alunni meritevoli (sulla base della valutazione delle discipline nel precedente anno scolastico) Test di selezione interna dei partecipanti ai livelli successivi di competizione Realizzazione di percorsi di preparazione alle competizioni Utilizzo di metodolofie e strumenti innovativi (anche mezzi informatici) Esercitazioni anche con ausilio di mezzi informatici QUALITA DELLA DIDATTICA Nella realizzazione del Curricolo la scuola stabilisce ed implementa una politica basata sulla mission : I Care, cioè offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno secondo le proprie capacità e i ritmi di apprendimento. Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi: Porre l alunno al centro dell azione educativa, Valorizzare l unicità e la singolarità dell identità dello studente, Promuovere la costruzione di comunità più ampie, e viene diffusa attraverso la collaborazione con gli OO CC, verificata attraverso la corretta produzione e diffusione delle procedure e verificando le procedure stesse. Nella costruzione di percorsi di apprendimento efficaci la scuola : monitora ed analizza il contesto, le esigenze e le aspettative delle parti interessate 35

36 valuta le proprie capacità e risorse valuta le sue future esigenze aggiorna la propria strategia e le proprie politiche individua e valida gli esiti ed i risultati dei processi formativi tali da soddisfare le esigenze e le aspettative delle parti interessate Il processo di formulazione della strategia prevede le seguenti fasi e responsabilità: raccolta dei dati pianificazione realizzazione gestione monitoraggio A tale scopo si impegna a individuare obiettivi misurabili relativi agli scopi e alle finalità dell Istituto. Promuovere il successo formativo attraverso la ricerca di nuove strategie didatticoeducative.. Curare l accesso facilitato degli alunni con disabilità. Valorizzare l identità di ciascun allievo Promuovere la comunione con gli altri Garantire il miglioramento continuo della qualità del servizio attraverso l innovazione didattica e organizzativa. Sulla base delle strategie adottate vengono formulati gli obiettivi misurabili specifici: Acquisizione della consapevolezza di far parte di un unica comunità in grado di esercitare diritti e doveri Rispetto di se e dell altro Sviluppo alla collaborazione con gli altri Adozione di stili di vita ispirati ai principi della legalità Essi vengono tradotti in indicatori: Personalizzazione Orientamento Integrazione Territorialità VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione formativa deve fondare la regolazione costante, saggia ed intelligente di tutta l attività educativa, come profonda consapevolezza che la pervade in ogni suo aspetto e in ogni suo momento, assicurando a ciascuno alunno le condizioni migliori per la sua crescita e la sua formazione, migliorando il più possibile l offerta educativa della scuola cioè i metodi, le tecniche didattiche e tutta la programmazione: valutare per educare. La valutazione formativa, dunque, interviene alla fine di ciascun compito di apprendimento con lo scopo di offrire informazioni analitiche sul grado di competenza raggiunto da ciascun alunno, e allo stesso tempo, individuare la presenza di eventuali difficoltà di apprendimento al fine di porre nuove e più appropriate strategie che ne consentano il superamento. La valutazione, oggi, mira ad identificare le competenze acquisite dai bambini, i processi psicologici e relazionali via via più evoluti che li distinguono, le difficoltà riscontrate e gli interventi di compensazione eventualmente adottati dagli insegnanti. Occorre, poi considerare lo 36

37 sviluppo di quadri di conoscenze e abilità, nonché la disponibilità ad apprendere di ogni alunno e la progressiva maturazione del senso sé. Il risultato di una valutazione così intesa deve avere lo scopo di offrire una situazione oggettiva, paragonabile alle situazioni che si verificano nelle scuole dello stesso territorio e di ambienti completamente diversi in modo da avere la possibilità di verificare la qualità della scuola e non soltanto il percorso educativo di questa o quell altra istituzione scolastica. Verificare, infatti, significa saper mettere tutto in discussione, rivedendo la situazione e ridefinendo obiettivi e metodi, in caso di mancato apprendimento da parte del bambino. Valutazione scuola dell infanzia Secondo le Indicazioni Nazionali, La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. La valutazione dei bambini dai tre ai sei anni, avviene strada facendo, non solo sulle attività straordinarie della vita della scuola, ma anche e soprattutto su quelle piccole occasioni di crescita che animano la quotidianità dell infanzia: i momenti di routine offrono stimoli all autonomia e alla maturazione dell identità, tanto quanto percorsi intenzionalmente predisposti dagli insegnanti. Le conquiste raggiunte in relazione all identità, all autonomia e alle competenze nei vari Campi di Esperienza, saranno valutate a partire dall osservazione per accertare i cambiamenti, le evoluzioni e gli apprendimenti legati alle esperienze vissute al termine di ogni bimestre attraverso: strumenti per la valutazione di abilità linguistiche e motorie; prove di verifica adeguatamente predisposte; strumenti di verifica per la valutazione dei prerequisiti per l apprendimento della lettoscrittura (per i bambini di 5/6 anni). scheda di valutazione da compilare alla fine dell anno scolastico. Valutazione scuola primaria Scheda di valutazione scuola primaria Prestazioni Obiettivo Voto e giudizio sintetico Lavoro parziale con alcuni errori o completo con gravi errori, difficoltà ad orientarsi Parzialmente raggiunto 5 Non sufficiente autonomamente e nei contenuti e ad elaborare processi cognitivi Lavoro sostanzialmente Sufficientemente raggiunto 6 Sufficiente corretto, ma impreciso nella forma e nel contenuto, oppure parzialmente svolto ma corretto; chiare ed elementari capacità di applicazione di tecniche e di comprensione di conoscenze Lavoro abbastanza corretto, ma con qualche imprecisione. E in grado di applicare nella pratica le conoscenze acquisite Raggiunto in modo adeguato 7 Buono 37

38 e dimostra adeguate capacità espositive Lavoro abbastanza completo e corretto nella forma e nel contenuto. Articolate abilità espositive e sviluppate capacità logico- rielaborative dei contenuti acquisiti Ottima padronanza della materia ed esposizione precisa ed appropriata Lavoro rigoroso con rielaborazione personale. Padronanza dei procedimenti con ricchezze argomentative. Pienamente raggiunto Raggiunto in maniera completa Pienamente raggiunto e ampliato in modo personale 8 Distinto 9 Ottimo 10 Eccellente Valutazione del comportamento Gli indicatori per la valutazione del comportamento sono: Puntualità e frequenza Dimostrare interesse, partecipazione, impegno e senso di responsabilità, rispettando regole, persone e cose. Valutazione degli alunni disabili Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l'alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il team dei docenti valuta comunque i risultati dell'apprendimento con l'attribuzione di voti relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90). Piste di Miglioramento Il processo di Autovalutazione ha indicato la necessità di operare nella direzione della costruzione di un sistema di valutazione strutturato relativo al percorso di apprendimento e all acquisizione delle competenze. Per questo nel Piano di Miglioramento è stato previsto un Progetto Valutazione nell ambito del quale è prevista: la costruzione e l aggiornamento di griglie e indicatori per la valutazione in itinere della produzione scritta e orale; la costruzione di indicatori in tutte le discipline per la valutazione sommativa; la costruzione di griglie di valutazione per assi culturali e per assi disciplinari; la costruzione di griglie di osservazione per valutare le competenze nella realizzazione di compiti autentici; la costruzione di griglie che consentano uniformità di valutazione tra i diversi ordini di scuola ( continuità scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria di I grado); la costruzione di certificazioni conclusive per competenze. 38

39 3. IL PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE Premessa La scuola dell infanzia e quella del primo ciclo di istruzione devono assicurare la formazione generale, di base, comune a tutti gli alunni, sul piano cognitivo ed anche sul piano socio-affettivo. Alla scuola compete la predisposizione di un curricolo di studio unitario con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici previsti nelle Indicazioni nazionali. Ma a partire da tale curricolo alla scuola compete anche l individuazione delle esperienze di apprendimento più efficaci, delle scelte didattiche più significative, delle strategie più idonee per rispondere alle esigenze diverse dei singoli alunni. E compito della scuola cioè personalizzare i percorsi apprenditivi, nella prospettiva della realizzazione di una "scuola su misura" di ciascun bambino. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Destinatari I destinatari dell intervento a favore dell inclusione scolastica sono tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Obiettivo generale L obiettivo fondamentale dello sviluppo delle competenze dell alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione, nonché nella socializzazione, è raggiungibile pertanto attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti scolastiche, delle famiglie e dei soggetti ed Enti a vario titolo coinvolti nonché con la presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, che fissi criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inclusione ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali, definisca o richiami i compiti e i ruoli delle figure operanti all interno dell istituzione scolastica, tracci le diverse possibili fasi dell accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento, e sia aperto alle integrazioni e regolazioni che dovessero durante l anno risultare necessarie sulla base delle esperienze realizzate. Piano annuale per l inclusione Il presente piano si propone in particolare di: analizzare le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell anno appena trascorso; formulare un ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell anno successivo promuovere, guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività scolastiche connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento per l inclusione 39

40 promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Centri Territoriali di Supporto, ecc.) Le azioni per l inclusione L individuazione degli alunni come soggetti in situazione di handicap potrà essere effettuata attraverso appositi accertamenti medico-collegiali da parte delle Aziende Sanitarie, su richiesta documentata dei genitori. Anche la certificazione dei disturbi evolutivi specifici potrà essere effettuata da parte dei Servizi pubblici o accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale e nelle more del completo accreditamento dei soggetti interessati, anche da parte delle Strutture o degli specialisti che rispettano protocolli diagnostici specifici, su richiesta documentata dei genitori. In particolare l attivazione di tale percorso diagnostico (consultazione e certificazione dei disturbi) potrà avvenire quando, nonostante adeguate attività di recupero mirate da parte della scuola, gli alunni presenteranno persistenti difficoltà alla fine della seconda classe della scuola primaria. Per gli alunni che presentano svantaggio socio-culturale l individuazione sarà effettuata dai docenti della classe/sezione che si serviranno delle osservazioni sistematiche sui livelli di apprendimento e sulle modalità di partecipazione dei loro alunni alla vita scolastica, delle informazioni acquisite direttamente dalle famiglie. In linea generale saranno elaborati percorsi individualizzati e personalizzati per tutti gli alunni e studenti con bisogni educativi speciali, per dare risposte precise ad esigenze educative individuali, ma anche ricercata una riorganizzazione della scuola che rappresenti un occasione di crescita per tutti. Per gli alunni con disabilità si mirerà a costruire relazioni socio-affettive positive all interno della classe, attente ai bisogni di ciascuno, per favorire l accettazione delle diversità. Inoltre, da alcuni anni il Circolo Didattico di Frattaminore aderisce ad un progetto promosso dal comune che mette a disposizione educatori professionali per gli alunni diversamente abili di alcune sezioni di scuola dell infanzia e di alcune classi di scuola primaria. Si predisporranno le condizioni didattiche ed organizzative per la piena partecipazione alla vita scolastica, partendo dalle potenzialità funzionali dell alunno con disabilità e costruendo, sulla base di queste, adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento. Per migliorare le competenze dei docenti di sostegno si prevede l attivazione di percorsi formativi inerenti i disturbi dello spettro autistico. A tal proposito, è stato presentato un progetto di formazione per i docenti di sostegno, con la collaborazione dell Asl NA2 Nord ed enti accreditati allo scopo di migliorare l azione didattica nei confronti degli alunni diversamente abili. Per gli alunni con difficoltà evolutive nella scuola dell Infanzia si mirerà all identificazione precoce delle difficoltà di sviluppo attraverso l'osservazione sistematica e alla loro prevenzione attraverso percorsi didattici di potenziamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino, che rappresentano i prerequisiti indispensabili per accedere alle strumentalità di base della scuola primaria. Nella scuola primaria in presenza di difficoltà nell acquisizione di alcune abilità di lettura/scrittura e di calcolo nell arco dei primi due anni si avvieranno immediatamente percorsi didattici di recupero mirato a piccoli gruppi o ai singoli bambini, al termine del quale in assenza di risultati significativi - sarà opportuno procedere ad una consultazione diagnostica. Per gli alunni che presentano DSA conclamati si introdurranno dalla classe terza della scuola primaria strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da 40

41 apprendere. Per gli alunni in situazione di svantaggio (socioeconomico, linguistico, culturale) nella scuola dell infanzia si costruirà un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e i bisogni affettivi di tali alunni, di promuovere lo star bene con gli altri e un ambiente compensativo vario e stimolante, in grado di colmare le carenze di stimoli linguistici e culturali dei contesti di provenienza. Nella scuola primaria si disporranno interventi di recupero individualizzato o nel piccolo gruppo, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, si richiederanno ai Servizi del territorio possibili interventi di supporto che possano sostenere le famiglie e gli alunni in orario extrascolastico. Per gli alunni stranieri si richiederà l attivazione del ruolo facilitante di una mediazione linguistica e culturale nella fase di accoglienza e inserimento degli alunni, per creare da subito un clima sereno di comunicazione reale, e la realizzazione di progetti didattici mirati all apprendimento della lingua italiana, contestualmente all immersione nel contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni nella classe che faciliterà l apprendimento del linguaggio funzionale. Per gli alunni che presentano particolari attitudini disciplinari saranno organizzati progetti e percorsi inerenti al potenziamento di abilità già acquisite. 4. IL PIANO PER LA CONTINUITÀ Si rimanda alla sezione degli Assetti organizzativi 5. Progetti per l integrazione con il territorio e con le famiglie Nell ottica dell integrazione con il territorio, la progettazione del Curricolo avviene non solo a partire dalle istanze del territorio, ma anche sulla base delle offerte e delle risorse messe a disposizione dello stesso. La progettazione in questo senso si attiene ad alcuni criteri fondamentali: è necessario verificare che le proposte che provengono dall esterno siano coerenti con il percorso didattico progettato e che siano predisposte secondo i tempi della programmazione della scuola; è opportuno formalizzare accordi specifici circa gli obiettivi condivisi e sviluppare progetti unitari con le istituzioni locali e gli altri soggetti esterni che collaborano con la scuola (ASL, associazioni culturali, sportive e ambientali, enti, realtà educative); e necessario prevedere l uso di strumenti atti ad ampliare e consolidare il dialogo, il confronto e il coinvolgimento attivo degli attori del territorio nella vita della nostra scuola. Azioni: Progetto Rete Laboratori territoriali Scuole in rete Rete Laboratori territoriali prevede la realizzazione di laboratori territoriali da parte di un istituzione scolastica secondaria di secondo grado, con la collaborazione di enti locali e pubblici presenti sul territorio. Tali laboratori rappresentano luoghi per lo sviluppo, non solo della didattica laboratoriale, ma opportunità di crescita per gli studenti, non inseriti nei percorsi di formazione o nel mondo lavorativo ( NEET), in modo da valorizzare l inserimento sociale e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro. La rete di scuole prevede la partecipazione di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; il coinvolgimento di un ente locale e di un ente pubblico; la disponibilità di spazi per realizzare i laboratori. Progetto Screening odontoiatrico Scuola - Asl Il progetto in collaborazione con l ASL prevede una campagna di informazione ed uno screening odontoiatrico per gli alunni delle classi terze del circolo. Progetto Genitori esperti di INFORMATICA 41

42 Rivolto alle classi per le quali si sia reso disponibile un esperto tra la componente genitori, il progetto ha lo scopo di attuare interventi finalizzati a favorire la comunicazione e la logica, anche attraverso un uso consapevole delle nuove tecnologie. Progetto Inclusività Scuola ed Ente Locale - Ufficio politiche sociali Comune di Frattaminore) In linea con la Direttiva ministeriale del 27/12/2012 che ricorda che ogni alunno con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta, il progetto si propone di creare un ambiente accogliente e un clima che favorisca l integrazione, la collaborazione e la solidarietà tra i pari, promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della scuola. Il progetto è articolato in tre microprogetti: progetto Colorare e giocare per crescere insieme destinato alla scuola dell infanzia, progetto Esprimersi e progetto Cooperazione movimento:uno sport per amico destinati alla scuola primaria Progetto Misure d accompagnamento previste dalle nuove Indicazioni Nazionali in rete con l I.C. Novio Atellano Di Frattaminore, Direzione Didattica G.Pascoli di Grumo Nevano e L Istituto Comprensivo Matteotti- Cirillo di Grumo Nevano Il progetto è finalizzato alla progettazione e sperimentazione di un curricolo per competenze e alla relative certificazione. Il progetto si svolge second la modalità di ricerca-azione. Progetto Teatro in rete con l I.C. Novio Atellano Di Frattaminore Il progetto prevede un percorso finalizzato al potenziamento delle capacità espressive (linguaggi della mente, della parola e del corpo) attraverso la drammatizzazione. Protocollo di Intesa Scuola Pro Loco Frattaminore Il protocollo di intesa prevede la partecipazione attiva della scuola agli eventi e alle manifestazioni culturali organizzati dalla Pro Loco su l territori, nonché la possibilità di accesso a risorse economiche, umane e strutturali che si rendessero disponibili. Protocollo di Intesa Scuola Associazione Presepi Frattaminore Il protocollo di intesa prevede la realizzazione di laboratori creativi presso la scuola per lo sviluppo ed il potenziamento della creatività e la valorizzazione del patrimonio cultural locale Convenzione per concessione di uso temporaneo della Palestra La Paestra del Plesso di via Manzoni è in concessione in uso temporaneo all associazione sportiva Volley Frattaminore e all ASD KOBUDO CLUB, per lo svolgimento delle proprie attività sportive. Sportello ascolto: Nel circolo è attivo un servizio di consulenza psicologica a sostegno dei genitori di bambini della scuola dell infanzia e primaria. Si tratta di uno spazio di ascolto, di confronto e di consulenza psicologica aperto a genitori (singolarmente o in coppia) e docenti per: prevenire il disagio scolastico e le difficoltà dell'età evolutiva; individuare situazioni problematiche e proporre strategie d'intervento; migliorare la capacità della scuola di accogliere i bisogni delle famiglie. 42

43 Ambiente di apprendimento Premessa Una scuola accessibile, attraente e funzionale all apprendimento anche in termini di ambienti ben attrezzati per la didattica, sicuri e accoglienti, contribuisce ad attenuare gli effetti di quei fattori di contesto che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative dei bambini e delle loro famiglie. Occorre migliorare la qualità delle infrastrutture, per adeguarle ai fini didattici garantendo sicurezza e qualità delle attrezzature, anche in coerenza con gli interventi richiesti per lo sviluppo delle competenze di base. In questa area di processo si costruiscono gli obiettivi in coerenza con quanto descritto nel RAV di Istituto. I riferimenti normativi La legge n 107/2015 su "La Buona Scuola, entrata in vigore il 16 luglio 2015, prevede misure specifiche che riguardano l edilizia scolastica, in particolare Indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali Il piano di edilizia scolastica composto da tre principali filoni: SCUOLE SICURE: Riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole SCUOLE NUOVE: Allentamento del patto di stabilità interno per Comuni, Province, Città Metropolitane SCUOLE BELLE: Opere di tinteggiatura, piccole riparazioni idrauliche, di arredi fissi e mobili, opere nei giardini ATTO DI INDIRIZZO priorità politiche del Miur per l anno 2016 Priorità politica 8- EDILIZIA SCOLASTICA Farne una politica strutturale, efficace e trasparente ( ammodernamento, decoro, funzionalità degli edifici, messa in sicurezza) ; monitoraggio in chiave preventiva incentrata sull anagrafe. 2. Descrizione dinamica delle infrastrutture anche in relazione alle esigenze del Piano dell Offerta Formativa La qualità delle strutture e la dimensione organizzativa La scuola è suddivisa in due plessi: il primo plesso (via Manzoni) ospita le sezioni della scuola dell infanzia e le classi della scuola primaria; l altro plesso (via Sacco e Vanzetti) ospita le classi della scuola primaria e gli uffici della segreteria e della dirigenza. Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli spazi della didattica sono stati subiti, ereditati da tempi in cui metodologie e necessità erano di altra natura. In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati sono stati prevalentemente di tipo conservativo. Per quanto riguarda gli interventi a favore di una nuova edilizia scolastica, occorre che l idea di spazi, includa una riconfigurazione funzionale degli ambienti per l apprendimento, vada nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui spazi comuni e ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare un idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l obiettivo di renderli ambienti associati all innovazione e alla creativita digitale nella scuola primaria e nella scuola dell infanzia. 43

44 La qualità delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilità delle sedi, ecc.). Opportunità: Le sedi sono facilmente raggiungibili in quanto ubicate nel centro del paese. E' in esecuzione la ristrutturazione esterna di un plesso. Vincoli: Esiguità del Fondo d'istituto per una migliore offerta formativa. Presenza di due Plessi differenti La qualità degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.) Opportunità: Sono presenti LIM in 12 aule del Circolo e una palestra per plesso. Vincoli: Presenza di un laboratorio di informatica con un numero di postazioni insufficiente per il numero degli alunni di ogni classe. Assenza di postazioni informatiche in ogni classe Assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti Presenza di spazi ginnici inadeguati. La dimensione organizzativa flessibilità nell utilizzo di spazi e tempi in funzione della didattica ( laboratori, orario scolastico,ecc) Indicatori Punti di forza: Punti di debolezza: Cura degli spazi laboratoriali e dei materiali : presenza di biblioteca di classe, computer numero e tipologia materiali per le attività L'articolazione dell'orario scolastico e la durata delle lezioni rispondono alle esigenze di apprendimento degli Gli spazi laboratoriali sono per numero e capienza inferiori rispetto al numero di alunni. I sussidi didattici sono inferiori rispetto alle 44

45 scientifiche, materiali per le attività espressive, ecc. Individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali: numero di figure individuate Modalità di fruizione degli spazi laboratoriali: regolamenti calendari L'articolazione dell'orario scolastico e delle lezioni in relazione alle esigenze di apprendimento degli studenti. studenti. esigenze che emergono dalla programmazione curricolare, sufficienti appena per limitati spazi di attività extracurricolari. A causa dell'esiguo fondo d'istituto non è sempre possibile ampliare l'offerta formativa con tempi più lunghi e distesi. Dall analisi dei dati e rilevazione dei punti di forza e di debolezza risultanti dal Rav, occorre lavorare alla ristrutturazione degli spazi di apprendimento incrementando l'utilizzo di nuove tecnologie, attraverso spazi e disposizione degli arredi che favoriscano una didattica laboratoriale e l uso di metodologie didattiche innovative. Finalità ed obiettivi della nostra offerta formativa trovano precisa corrispondenza con finalità ed obiettivi della nuova Programmazione PON2014/2020FESR. In particolare la progettualità dell Istituto agisce nell ottica ed in linea con obiettivi di miglioramento della qualità dell istruzione e dell attrattività della scuola anche in vista della lotta alla dispersione, attraverso il potenziamento degli ambienti per l apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Tale Processo in coerenza con l Obiettivo generale di migliorare l'alfabetizzazione digitale, le competenze e l'inclusione dell Agenda Digitale per l Europa viene implementato anche attraverso la partecipazione a tutte le opportunità di finanziamento che dovessero presentarsi, nell ottica di prevenire il rischio di esclusione digitale. Si procederà, dunque, con una progettualità che preveda azioni specifiche su competenze digitali, formazione in tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), acquisizione di strumenti digitali necessari. Pianificazione degli interventi Rinnovamento spazi Obiettivi Progetti/azioni Risorse Umane/Finanziarie Cablaggio degli Cablaggio Imparare- PON edifici WAN/wireless documentarecomunicare Rete valutazioneasse II

46 Aule "aumentate" dalla tecnologia Postazioni informatiche per l'accesso dell'utenza Recupero e valorizzazione di spazi comuni per la realizzazione di laboratori dì lettura e scrittura creativa, scientifico, artistici - manuali, pedagogico - musicale, motorio AULE AUMENTATE dalla tecnologia per una visione leggera ed economicamente sostenibile di classe digitale. Si tratta di assicurare ad maggior numero di aule tradizionali le dotazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e di contenuti, per un integrazione quotidiana del digitale nella didattica, per l interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired e wireless. Accesso dell'utenza ai dati e a servizi digitali della scuola Ridurre la dispersione scolastica. Promuovere l integrazione sociale delle persone di diversa etnia, in un ottica di rispetto delle differenze e di tolleranza Colombo@ digitallearning : oggi, la scuola di domani Colombo@ digitallearning : oggi, la scuola di domani Lo spazio che educa : la scuola accogliente PON "Ambienti digitali" Docente di classe PON "Ambientidigitali" Pro loco Frattaminore Associazione Presepi e dintorni La dimensione relazionale La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Insegnare le regole del vivere e del convivere è un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. 46

47 Le regole di comportamento devono essere definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti devono essere gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilità. Dimensione relazionale Indicatori Punti di forza: Punti di debolezza: Modalità per la promozione di regole di comportamento tra gli studenti. Azioni previste in caso di comportamenti problematici da parte degli studenti. La scuola promuove progetti curricolari e partecipazioni a concorsi per interiorizzare le regole del vivere sociale e sviluppare il senso di responsabilità e legalità. Difficoltà di coinvolgimento e di condivisione delle regole da parte degli alunni con contesto socio-culturale più disagiato Difficoltà di condivisione del patto formativo con alcune famiglie ai fini della realizzazione di azioni condivise scuolafamiglia Se al centro della sfida di innovazione del sistema pubblico si pone l'innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell'educazione digitale, allora per il Circolo Didattico di Frattaminore è fondamentale investire prima nella dimensione epistemologica e culturale e poi in quella tecnologica: si tratta quindi di rivedere l'educazione nell'era digitale. Si tratta prima di tutto di un azione culturale, che parte da un idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli alunni nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita. L ambiente di apprendimento riveste una funzione fondamentale nell apprendimento efficace. In nessun altro luogo [tranne che nella scuola] a individui ammassati per molte ore si richiede la massima efficienza in compiti difficili e una armoniosa interazione (Amstrong, 1999). L uso di strategie diversificate e attive, di appropriate tecniche di ascolto e di osservazione diventa così fondamentale per creare un ambiente di apprendimento positivo. Il tipo di attività e le modalità di lavoro vanno anch esse bilanciate: i tempi dedicati alle attività cooperative, individuali e competitive vanno integrati e calibrati. L attenzione all ambiente può comprendere anche l uso di supporti che stimolino la cooperazione e l attenzione ai diversi canali di accesso nell ambiente fisico. Ad esempio, l ascolto di determinati brani musicali durante le attività non solo stimola il collegamento fra i due emisferi, ma aiuta gli studenti con sviluppata intelligenza musicale; il canale visivo può essere stimolato tramite l uso di opportuni supporti visivi /cartelloni, che rimangono poi nell aula e vengono regolarmente sostituiti, l uso della lavagna/lavagna luminosa/videoproiettore, di mappe concettuali sia di gruppo che 47

48 individuali, ecc. Il variare delle attività proposte in classe è un ulteriore strumento che garantisce lo stimolo multisensoriale per raggiungere un maggior numero di studenti possibile. (Il modello BASIS). Anche in termini di psicogeografia la sistemazione dei banchi nello spazio aula dovrebbe variare a seconda delle attività proposte. Per un riconoscimento delle differenze individuali, siano esse relative a stili cognitivi, intelligenze o preferenze di modalità di apprendimento, oppure derivanti da contesti educativi di provenienza, è invece necessario introdurre una varietà di approcci che possano coinvolgere da un lato il maggior numero di diversità possibili, e dall altro la persona nella sua interezza. In questo senso una didattica per progetti può ben rispondere a questa esigenza, in quanto si fonda su principi quali l insegnamento come creazione di opportunità e utilizzo di mezzi e risorse diversi, modelli di interazione in classe non solo simmetrici, condivisione di progettazione tra allievi e insegnanti, coinvolgimento delle sfere cognitive e affettivo-relazionali, nonché metacognitive.(didattica per progetti) La realizzazione di modalità didattiche laboratoriali, è condizione ideale per promuovere la personalizzazione dei percorsi di studio finalizzati all apprendimento di specifiche competenze. Attraverso la didattica laboratoriale è possibile coniugare sapere e saper fare in un esperienza di apprendimento consapevole. Infatti l alunno prende atto, facendo leva sulle sue capacità e sviluppa progressivamente un progetto di vita individuale adeguato alle sue attitudini e ai suoi interessi. In questo modo si arricchiscono le relazioni interpersonali e la collaborazione costruttiva tra pari e tra alunni e docenti dinanzi a progetti da realizzare e compiti comuni da svolgere. Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli alunni, i loro apprendimenti, i loro risultati, e l impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale e competenze trasversali. In conclusione: l'educazione nell era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano. 48

49 Pianificazione degli interventi Sviluppo della relazione educativa tra pari, salute, cittadinanza Ambiente Salute Cittadinanza: legalità ed etica della responsabilità Obiettivi Progetti/azioni Risorse Umane/Finanziarie -Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. -Sentirsi rassicurati e responsabili. -Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. -Saper individuare e praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi, gli altri e l ambiente -Educare alla salute promuovendo la salute: una scuola che forma per la vita. -"Life skills training: promozione della salute e prevenzione di comportamenti a rischio" I conflitti con gli studenti devono essere gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalita che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilità. LA SCUOLA SI CURA DI ME Docenti esperti Regista Sergio Bilotta - Borgoitalia - Dreamlightsrl Ing. Bufalo Gennaro, presso INAIL (Ministero del Lavoro) / ex ISPESL (Ministero della Salute) 49

50 Assetti organizzativi 1. Premessa La legge 107/2015 fornisce alcune indicazioni anche relativamente a quest area: Il piano e' il documento fondamentale costitutivo dell'identita' culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia (comma 14) Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell ambito dell organico dell autonomia, docenti cui affidare il coordinamento di attività di cui al comma 28(insegnamenti opzionali della scuola secondaria) (comma 31) Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell ambito dell organico dell autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle azioni coerenti con PNSD (commi 57 e 59), affiancati da un ITP. 50

51 2. Orientamento strategico e organizzazione della scuola PERSONALE DOCENTE Organigramma 51

52 Funzionigramma DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Silvia Rosati COMPITI - Assicura la gestione unitaria dell istituzione - È il rappresentante legale dell istituzione - È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio - Organizza l attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative - È titolare delle relazioni sindacali - Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi - Promuove la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio - Adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO INSEGNANTI FUNZIONE Docente 1 Collaboratore vicario Docente 2 Collaboratore COMPITI sostituisce il D.S., in caso di assenza o di impedimento o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, e redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l'esterno; partecipa alle riunioni di staff; redige il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti; coadiuva il Dirigente nella tenuta della documentazione cartacea e informatica; supervisiona l orario di servizio dei docenti stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto; coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola; coordina degli atti relativi all adozione e/o conferma dei libri di testo; Si occupa della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le famiglie della scuola primaria; vigila sull orario di servizio del personale; predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; opera il controllo del rispetto del Regolamento d Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti; mantiene contatti con le famiglie; 52

53 collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non previste; collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio; ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici; in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni; segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro; collabora nella compilazione e trasmissione dell Organico dell autonomia; fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'istituto; collabora con il D.S.G.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell'istituto svolge funzioni di rappresentanza dell Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del Dirigente coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola; partecipa alle riunioni di staff vigila sull orario di servizio del personale; predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; opera il controllo del rispetto del Regolamento d Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti; si occupa dei contatti con le famiglie; collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non previste; collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio; ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici; in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni; Segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro; fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'istituto INSEGNANTI FUNZIONE Docente 1 Responsabile di plesso Docente 2 Responsabile di plesso COMPITI Collaborazione per tutto quanto attiene alle attività organizzative, didattiche e di formazione; - e in assenza del collaboratore del Dirigente Scolastico: Vigilanza sul rispetto dell orario di servizio e tenuta del registro delle firme di presenza; Sostituzione degli insegnanti assenti e recupero degli eventuali permessi brevi fruiti; Concessione di permessi per l uscita anticipata degli alunni; Comunicazione di eventuali disfunzioni e problemi inerenti la sicurezza, il trasporto e 53

54 segnalazione di eventuali infortuni alle persone, di danni alla struttura scolastica, alle attrezzature, ai sussidi o di furti. Altre figure di Staff COORDINATRICE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Compiti Rappresentanza dell Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del Dirigente Programmazione ed organizzazione di orari e servizi della Scuola dell Infanzia Coordinamento delle attività relative alla scuola dell infanzia Vigilanza sull orario di servizio del personale; Predisposizione delle sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità Controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; Partecipazione alle riunioni di staff Coordinamento incontri scuola-famiglia della scuola dell infanzia Vigilanza sul regolare andamento dell attività scolastica quotidiana e progettuale della scuola Controllo del rispetto del Regolamento d Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). Gestione dei permessi di entrata e di uscita degli studenti Verifica della puntualità e delle assenze degli alunni in collaborazione con i docenti di classe Contatti con le famiglie; In assenza del Dirigente, assicurazione di interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni. Segnalazione al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Verbalizzazione delle riunioni collegiali, verifica dei registri personali della Scuola dell Infanzia. Altre figure di Staff ANIMATORE DIGITALE Bonarrivo Maria Grazia COMPITI Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l organizzazione di laboratori formativi, favorendo l animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. 54

55 Altre figure di Staff Referente GLH Compiti è referente di tutti gli ambiti legati alla funzione; coordina il gruppo di lavoro docenti di sostegno e il GLH in sostituzione del DS; rileva le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere; cura e monitora la documentazione degli alunni disabili; collabora con il referente Bes e partecipa al GLI; collabora alla stesura, realizzazione e monitoraggio del Piano per L Inclusione, cogliendo anche le opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in situazione di svantaggio; mantiene relazioni con gli EE.LL. di riferimento ; fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI per gli alunni diversamente abili; fornisce supporto ai docenti degli alunni con disabilità; rileva i bisogni formativi da parte dei docenti, valuta le opportunità formative che si propongono di volta in volta e pianifica percorsi di formazione relativi alla disabilità; diffonde materiali utili alle attività didattiche degli alunni diversamente abili; si interfaccia con la Dirigenza Altre figure di Staff Referente BES Compiti è referente di tutti gli ambiti legati alla funzione; coordina la commissione Bes; rileva le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere; cura e monitora la documentazione degli alunni BES; collabora con il referente GLH e partecipa al GLI; collabora alla stesura, realizzazione e monitoraggio del Piano per L Inclusione, cogliendo anche le opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in situazione di svantaggio; mantiene relazioni con gli EE.LL. di riferimento ; fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del P.D.P. per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES); fornisce supporto ai docenti degli alunni BES; rileva i bisogni formativi da parte dei docenti, valuta le opportunità formative che si propongono di volta in volta e pianifica percorsi di formazione relativi alla disabilità; diffonde materiali utili alle attività didattiche degli alunni in situazione di svantaggio; si interfaccia con la Dirigenza 55

56 Altre figure di Staff Referente alla Salute Compiti programmare, progettare e pianificare azioni per promuovere sani stili di vita, favorire il benessere psichico e relazionale (life skills), favorire il rinforzo dei fattori protettivi (fondamenti delle attività di prevenzione ); stimolare il valore delle tematiche della salute in ogni singola disciplina; promuovere e coordinare le iniziative interne ponendo intenzionalmente l accento sulla valorizzazione dell esistente con la creazione di una cornice di senso ampia in cui gli interventi siano collocati in modo chiaro, sinergico e coordinato rispetto ai bisogni e al contesto; fornire supporto ai docenti in merito; fornire materiale inerente alle attività svolte; stimolare la nascita di gruppi di lavoro in cui siano presenti insegnanti, personale ATA, genitori, studenti, rappresentanti del territorio; curare i rapporti con Enti e Associazioni (Azienda Sanitaria locale, Forestale, Legambiente, ecc).: curare i rapporti tra l interno e l esterno della scuola, formalizzare accordi e convenzioni, raccogliere ed aderire alle proposte progettuali e di collaborazione che provengono dall esterno; predisporre attività e strumenti di monitoraggio del benessere nell ambiente di lavoro; predisporre attività e strumenti di monitoraggio delle attività intraprese (I vantaggi della promozione della salute a scuola e le ricadute sulla didattica) interfacciarsi con la Dirigenza Docente 1 Docente 2 AREA 1 FUNZIONI STRUMENTALI FUNZIONE Elaborazione e gestione PTOF COMPITI Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del POF Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del PTOF Coordinamento, gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione curriculare Coordinamento, gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione Extracurricolare Collaborazione con commissioni, dipartimenti, consigli di classe e gruppi di progetto relativamente a tutte le attività di cui ai punti precedenti (attività connesse allo sviluppo e all integrazione dei curricoli,flessibilità, attività integrative facoltative, corsi di formazione, ecc) Comunicazione interna relativa agli ambiti di competenza Comunicazione e pubblicizzazione dei contenuti del Piano dell offerta formativa Interfaccia con la Dirigenza 56

57 AREA 2 FUNZIONE Docente 1 Sostegno al lavoro dei docenti- Progettazione - Cura della documentazione COMPITI Fornire ai docenti, in particolare ai docenti neoassunti, informazioni e supporto in merito alle finalità, alla struttura organizzativa e alle modalità operative dell istituzione scolastica Predisporre materiali e percorsi di supporto all attività dei docenti Programmare attività di rilevazione dei bisogni formativi dei docenti Promuovere, pianificare e coordinare le attività di formazione dei docenti Monitorare e valutare i processi formativi interni ed esterni e predisporre interventi di miglioramento. Coordinare la Progettazione europea Progettare e realizzare specifici Progetti nell ambito della Programmazione Europea Fornire ai docenti supporto alla partecipazione, progettazione e realizzazione dei Progetti nell ambito della Programmazione Europea Gestire e coordinare i progetti realizzati in collaborazione con soggetti esterni alla scuola Coordinare i progetti in rete con scuole e/o enti esterni Coordinare il monitoraggio e la valutazione dei Progetti curricolari ed exrtracurricolari Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza Interfacciarsi con la Dirigenza Docente 1 Docente 2 AREA 3 FUNZIONE Interventi e servizi per gli studenti COMPITI Recepire le esigenze e le proposte degli studenti Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti Predisporre e/o coordinare attività di orientamento in ingresso Predisporre e/o coordinare attività di orientamento e riorientamento Predisporre orientamento in itinere ed eventuale gestione di interventi didattici per il miglioramento e superamento delle criticità Progettare, pianificare e monitorare, in accordo con i GLH e GLI, gli interventi e delle azioni contro la dispersione scolastica e per la prevenzione del disagio. Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle Rilevazione degli Apprendimenti previste dal SNV (Prove Invalsi) Sostegno e tutoraggio ai docenti impegnati nella somministrazione, correzione e registrazione delle Prove Invalsi Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle altre Rilevazioni da parte del SNV (Prove Ocse-Pisa ecc) Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione dei Documenti d Istituto: Regolamento di Istituto, Regolamento Visite guidate, Patto Educativo di Corresponsabilità Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia Interfaccia con la Dirigenza 57

58 Docente 1 Docente 2 AREA 4 FUNZIONE Rapporti con il territorio - Nuove tecnologie COMPITI Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione delle risorse economiche, culturali ed umane offerte dal territorio all istituzione scolastica (ad es. anagrafe delle Associazioni, delle Strutture sportive, delle Associazioni) Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione dei bisogni del territorio rispetto all istituzione scolastica (ad es. questionari di rilevazione dei bisogni da sottoporre ai principali stakeholders) Curare i Rapporti con gli Enti locali, le Università, gli enti di formazione e soggetti esterni alla scuola per opportunità di formazione per gli studenti e per il personale, per la realizzazione di progetti e collaborazioni, partecipazione a concorsi, allestimento mostre e spettacoli Predisporre e/o coordinare le azioni necessarie alla stipula di Protocolli d Intesa, Convenzioni, Accordi di rete Predisporre forme di informazione e sensibilizzazione sulle iniziative della scuola anche a mezzo Sito web Favorire e curare la condivisione di materiali ed in generale delle esperienze di attività didattiche attraverso l uso di strumenti multimediali Curarel archiviazione su supporto informatico della documentazione prodotta dai dipartimenti, dai gruppi di lavoro, dagli interclasse Organizzazione degli spazi destinati ad accogliere le dotazioni tecnologiche e pianificazione dell uso degli stessi (Regolamento laboratori, Organizzazione e pianificazione dell utilizzo degli stessi e delle dotazioni informatiche, ecc.) Supporto ai docenti della scuola per l uso degli strumenti tecnologici Partecipazione ad iniziative istituzionali riguardanti le nuove tecnologie e relative applicazioni didattiche Ristrutturazione, manutenzione e aggiornamento periodico del sito Internet della scuola Consulenza e supporto per l'utilizzo del sito web della scuola per fini comunicativi, educativi e formativi Frequenza corsi di aggiornamento e di qualificazione inerenti l espletamento della funzione Collaborazione e supporto all Animatore Digitale Interfaccia con la Dirigenza AREA 5 FUNZIONE Docente 1 Valutazione COMPITI Pianificare, coordinare e monitorare le azioni prescritte dal DPR 80/2013 Regolamento sulla Valutazione (Rilevazione degli Apprendimenti, Autovalutazione e Miglioramento delle Istituzioni Scolastiche) Pianificare, coordinare e monitorare i processi di Autovalutazione e Valutazione messi in atto dall Istituzione scolastica Coordinare i Gruppi di Autovalutazione e Miglioramento Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la rilevazione della customer satisfaction Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per il 58

59 monitoraggio e valutazione dei principali processi dell Istituzione scolastica Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la verifica e valutazione degli apprendimenti Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi finalizzati alla lettura, interpretazione e condivisione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti (Prove Invalsi) Coordinare e pianificare le azioni per la redazione dei documenti inerenti i processi di cui sopra (RAV e PdM) Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza Interfaccia con la Dirigenza COMMISSIONI COMMISSIONE ELABORAZIONE POF E REGOLAMENTI La Commissione Elaborazione PTOF e Regolamenti individua strategie e strumenti per l identificazione dei principali stakeholders e per la rilevazione dei bisogni di questi ultimi; collabora alla progettazione, pianificazione e alla verifica della congruenza degli interventi inseriti nel PTOF anche in rapporto alle evidenze emerse dai processi di autovalutazione. Si occupa della redazione dei regolamenti interni. La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Docente 1 Docente 2 Referente Componente commissione COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di raccordo con la corrispondente Funzione Strumentale e di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. COMMISSIONE BES La Commissione BES rileva le situazioni di disagio a livello di Istituto e segue il monitoraggio in itinere ; fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI e dei progetti di continuità per alunni in disagio, con disturbi specifici dell apprendimento e diversamente abili ; rileva i bisogni formativi e propone attività formative relative all'area di riferimento; coordina e formula piani per il recupero degli alunni e per l inclusione degli alunni stranieri ; diffonde i materiali utili per l attività didattica; effettua un indagine sulle offerte formative che il territorio offre per questi alunni. La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. 59

60 Docente 1 Docente 2 Docente 3 Docente 4 Docente 5 COMPITI DOCENTE REFERENTE Referente Componente commissione - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali interessate, con il GLH di istituto e di interfaccia con la Dirigenza; - Mantiene relazioni con gli EE. LL. - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. COMMISSIONE CONTINUTA, ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE La Commissione Continuità, accoglienza ed inclusione lavora alla progettazione e pianificazione delle azioni di accoglienza per gli alunni; alla stesura del piano annuale delle azioni di Continuità; all organizzazione degli incontri tra docenti della scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado per il passaggio delle informazioni relative agli alunni e per la progettazione di un curricolo verticale ; partecipa ad azioni di formazione informazione riguardanti l area.la Commissione ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Docente 1 Docente 2 si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di Referente Componente commissione COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; Verbalizza gli incontri e registra le presenze COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI 60

61 individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte COMMISSIONE ELETTORALE La Commissione Elettorale organizza e coordina le attività previste dalla normativa in materia di votazioni scolastiche ; provvede alla quantificazione del materiale necessario per lo svolgimento delle votazioni e ne fa richiesta per l approvigionamento. La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Docente 1 Docente 2 Docente 3 COMPITI DOCENTE REFERENTE Referente Componente Commissione - Svolge funzione di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. GRUPPO VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Il Gruppo Valutazione e Miglioramento lavora alla predisposizione di strumenti e modalità di raccolta di dati ed evidenze relativi a risorse, processi ed esiti dell organizzazione; alla costruzione di un sistema di indicatori quantitativi e qualitativi per la categorizzazione e valutazione di risorse, processi ed esiti; organizza il sistema di Gestione della Qualità; lavora alla redazione e revisione del RAV ; alla definizione di un congruente Piano di Miglioramento. Il Gruppo si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Docente 1 Docente 2 Docente 3 COMPITI DOCENTE REFERENTE Referente Componente Commissione 61

62 - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. Curricolo, progettazione e valutazione: nuovi assetti organizzativi e valorizzazione delle risorse umane. Assi culturali, aree disciplinari, dipartimenti La costruzione del curricolo secondo assi culturali declinati in competenze, conoscenze ed abilità, sia in un ottica di continuità nell ambito dell obbligo dell istruzione, sia in una prospettiva di raccordo e di integrazione dei diversi insegnamenti, ci appare come presupposto fondamentale per la promozione di apprendimenti significativi e come strumento per favorire il successo formativo degli alunni. Gli assi culturali costituiscono, dunque, per i docenti l elemento unificante nella diversità e nell integrazione, su cui tracciare dei percorsi di apprendimento orientati all acquisizione delle competenze chiave (Comunicazione nella madrelingua, Comunicazione nelle lingue straniere, Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, Competenza digitale, Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale) che realizzano la base per consolidare e accrescere saperi e abilità in un processo di apprendimento permanente per preparare i giovani alla vita adulta. La ristrutturazione del Curricolo di scuola in tal senso, con una programmazione, progettualità e valutazione che sia coerente con tale impostazione impone necessariamente una revisione di alcuni assetti organizzativi. L istituzione di Dipartimenti, come articolazioni del Collegio, assume, pertanto, valenza strategica per favorire l integrazione di discipline afferenti agli stessi Assi Culturali, ma anche è anche lo strumento per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti in gruppi che lavorino in maniera più efficace progettazione, programmazione e valutazione nell ambito dei singoli assi. Rispetto ed in aggiunta ai gruppi di programmazione e progettazione rappresentati dagli interclasse, i Dipartimenti per assi culturali garantiscono, inoltre, la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilano sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e da un articolazione flessibile. 62

63 In tale ottica i Dipartimenti lavoreranno alla progettazione annuale ristrutturandola per assi per il raggiungimento delle competenze di base e le competenze chiave. Dalla programmazione annuale dipartimentale, per assi e nell ambito degli assi per aree disciplinari, discenderà la programmazione annuale disciplinare dei singoli docenti Anche i processi di valutazione saranno congruenti alla progettazione così stilata. Gli assi disciplinari sono declinati in discipline afferenti alle medesime aree disciplinari aventi specifiche finalità secondo lo schema di seguito riportato: Assi culturali Aree Discipline Asse dei Linguaggi LinguisticoArtisticoEspressiva Italiano Inglese Musica Arte- Immagine Corpo- Movimento- Sport Asse Storico-sociale Storico -geografica Storia Cittadinanza Costituzione AsseMatematico- Scientifico- Tecnologico Matematico scientifico - tecnologica Matematica Scienze Informatica L area linguistico-artistico-espressiva: Le discipline dell area mirano a consentire all alunno di acquisire la padronanza della lingua italiana nella ricezione e come produzione scritta e orale, indispensabile per comprendere e relazionarsi, insieme alla competenza comunicativa di una lingua straniera, necessaria alla comprensione di altre culture. La capacità comunicativa è altresì arricchita dall uso consapevole di varie forme espressive non verbali che sono conoscenze fondamentali del patrimonio personale di ciascuno, nonché da un adeguato utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. L area matematico-scientifico-tecnologica Attraverso le discipline dell area agli alunni acquisiscono gli strumenti necessari per orientarsi nei diversi ambiti cognitivi del mondo contemporaneo caratterizzato sempre più da situazioni problematiche che richiedono un approccio di tipo scientifico, attraverso lo sviluppo delle capacità astrattive. Inoltre tale area ha l obiettivo di stimolare gli alunni all esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni. Area storico-geografico-sociale Le discipline di tale area costituiscono consentono di imparare ad operare in maniera consapevole all integrazione trasversale dei saperi attraverso la quale sviluppare la consapevolezza del sapere, saper fare e saper essere. Le discipline di tale area costituiscono anche il terreno privilegiato per l educazione alla legalità, l educazione alla socialità e l educazione verso una cittadinanza responsabile. 63

64 Dipartimenti COMPOSIZIONE I Dipartimenti articolazioni del collegio in cui i docenti sono raggruppati, sulla base delle discipline di insegnamento, per assi culturali e/o per aree disciplinari di cui indirizzano e sistematizzano le finalità. I lavori vengono coordinati da un docente eletto dal Dirigente Scolastico. FINALITA Scopo principale è di garantire degli standard disciplinari e formativi comuni a tutte le classi attraverso una progettazione condivisa e coerente, di favorire la verticalizzazione e la continuità dei processi e dei percorsi, attraverso l individuazione degli obiettivi specifici e trasversali degli assi culturali COMPITI SPECIFICI Definire il valore formativo dell area disciplinare per assi culturali. Individuare le conoscenze, abilità e le competenze in uscita dei vari ordini di scuola. Definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze. Indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe. Definire i criteri di valutazione per competenze. Progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso, in itinere e in uscita. Proporre l adozione dei libri di testo, di sussidi e di materiali didattici atti a favorire l integrazione disciplinare Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale. Proporre eventuali iniziative sperimentali relative all insegnamento di una data disciplina o coinvolgenti più discipline, eventuali attività multidisciplinari e extracurriculari e percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione. Progettare interventi di prevenzione dell insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze. NOMINA E COMPITI DEL COORDINATORE DI DIPARTIMENTO Il coordinatore di ciascun dipartimento viene nominato dal Dirigente Scolastico. Convoca e presiede le riunioni del dipartimento 64

65 programmate secondo il piano delle attività e qualora ne emerga la necessità ; Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico; Fissa l ordine del giorno, sulla base delle necessità e delle richieste presentate dai singoli docenti; Presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale una volta approvato e firmato dal Coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del dipartimento; E il punto di riferimento dei docenti del proprio Dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente (relativamente alle competenze del Dipartimento) garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento; Coordina la programmazione didatticoeducativa di area disciplinare Coordina la produzione di prove di verifica Formula proposte d acquisto di materiali didattici Formula proposte di aggiornamento Pianificazione delle attività dei dipartimenti 1 riunione SETTEMBRE: prima dell inizio delle attività didattiche e successivamente all incontro dei Per Assi Culturali Definire gli obiettivi partendo dall analisi delle competenze per approdare all individuazione delle abilità e delle conoscenze Definire gli obiettivi partendo dall individuazione delle conoscenze per approdare alle competenze. Definire i livelli di apprendimento 2 riunione responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle riunioni Per Aree Disciplinari 3 riunione NOVEMBRE: prima delle programmazioni dei consigli di interclasse e di quelle disciplinari Stabilire le linee generali della programmazione annuale per aree in verticale, alla quale dovranno rifarsi la programmazioni di interclasse Progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso Per Aree Disciplinari Concordare l organizzazione generale del Dipartimento Proporre progetti da inserire nel PTOF da realizzare e/o sostenere Discutere circa gli esiti delle prove 65

66 4 riunione 5 riunione GENNAIO APRILE - MAGGIO d ingresso Per Assi Culturali Valutare e monitorare l andamento delle varie attività ed apportare eventuali elementi di correzione anche dei criteri di valutazione adottati Individuare le tipologie di prove adeguate alla verifica delle singole competenze Progettare interventi di recupero e sostegno didattico Per Aree Disciplinari Effettuare il monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi Proporre l adozione dei libri di testo, di sussidi e di materiali didattici Documentazione e produzione dei materiali I Dipartimenti eventualmente articolandosi in gruppi di lavoro: stilano all inizio dell anno scolastico una programmazione per assi in verticale, da cui discenderà la programmazione dell interclasse; elaborano schede di progettazione e valutazione delle competenze acquisite con rubriche e griglie utilizzate per le prove disciplinari, interdisciplinari, di asse al termine delle UdA; favoriscono la produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti; sviluppano lavori tematici in relazione alle aree di competenza. stilano verbali delle riunioni, relazioni finali e un diario di bordo su cui saranno registrate le attività del dipartimento Criteri di formazione delle classi e di attribuzione dei docenti alle classi Su parere del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti sono stati individuati i seguenti criteri per la formazione delle classi prime: equa distribuzione maschi e femmine, eterogeneità dei livelli di valutazione, equa distribuzione alunni con disagio socio-relazionale ed extracomunitari, equa ripartizione alunni diversamente abili, frequenza del corso dei germani, anche di coloro i cui germani hanno conseguito la licenza nell a.s. scorso, tener conto, in linea di massima dei desiderata dei genitori. L assegnazione dei docenti alle classi sarà svolta in un ottica gestionale complessiva di equilibrio, efficacia ed efficienza, secondo i seguenti criteri: - Rotazione sugli ambiti disciplinari - Valorizzazione delle risorse umane 66

67 - Analisi delle criticità emerse nei risultati degli apprendimenti delle prove INVALSI Processi per la pianificazione delle azioni per i raggiungimento degli obiettivi dell istituto. Nella presente sezione sono descritte le modalità con le quali l Istituzione Scolastica gestisce i processi specifici funzionali al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi individuati. Finalità delle azioni descritte è quella di garantire e di migliorare l efficacia e l efficienza delle prestazioni dell Istituto: nell ambito di esse si identifica come area prioritaria ed orientante quella riguardante le azioni didattiche e formative. Per garantire una gestione proattiva, orientata all efficacia ed all efficienza ed al miglioramento continuo, la scuola adotta un approccio per processi in ottica sistemica. L approccio per processi prevede le seguenti azioni: vengono individuate delle sequenze di attività (processi) finalizzate a realizzare specifici servizi (output), attraverso la trasformazione di elementi in ingresso (input); in particolare, vengono identificati i processi di realizzazione dei servizi finali rivolti agli utenti della scuola ed i processi ausiliari o trasversali, tipicamente rivolti al personale interno, comunque necessari per garantire la qualità progettata dei servizi finali e soddisfazione di tutte le PI; vengono identificati i collegamenti tra i processi identificati; tali processi vengono descritti e regolati (quando occorre, attraverso apposite procedure o istruzioni), per garantirne un adeguata efficacia, efficienza e qualità; viene attribuita una specifica responsabilità dell efficacia, efficienza e qualità di ciascun passo del processo, ma anche dell intero processo, a persone adeguatamente formate e qualificate; a tal fine, viene garantito, a cura del responsabile della qualità, un adeguato insieme di azioni programmate di verifica e di monitoraggio, anche tramite la misurazione di specifici indicatori statistici, e la comunicazione dei risultati a coloro che operano lungo il processo; vengono effettuate prontamente azioni di trattamento delle non conformità e di prevenzione eventualmente emerse da reclami, verifiche e monitoraggi interni e da verifiche ispettive esterne al processo, al fine di correggere gli errori e conseguire al meglio possibile gli obiettivi di qualità del processo; vengono attivate azioni di miglioramento - in particolare, ove reclami e/o monitoraggi interni ed esterni rivelino carenze significative di qualità o di efficienza ed al fine di evitare il ripetersi o l insorgenza di non conformità - attraverso processi di problem solving, effettuati competentemente e con il coinvolgimento di coloro che operano lungo il processo. Per ottenere, mantenere e migliorare una integrazione costante e coerente dei processi e la loro gestione unitaria l Istituto adotta un approccio sistemico alla gestione, che garantisce flessibilità e capacità di intervento mirata. Nell approccio sistemico alla gestione: I processi individuati sono messi in relazione fra di loro, analizzandone la sequenzialità, l interdipendenza e l interazione. 67

68 PROCESSI DI SUPPORT O PROCESSI PRINCIPALI La rete di rapporti tra i processi è rappresentata da una mappa che ne evidenzia le relative interfacce. Finalità principale della gestione sistemica è per il Circolo didattico C. Colombo quella di aumentare la capacità di concentrare gli sforzi sul processo chiave, quello di insegnamentoapprendimento. L approccio di gestione sistemica viene applicato a tutti i processi gestionali, sia principali e di supporto proprio nell ottica di focalizzazione sul processo chiave. Per costruire l approccio sistemico per processi il Circolo didattico C. Colombo ha intrapreso le seguenti azioni: Analisi del contesto Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti) Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio Analisi delle non conformità effettive e potenziali Individuazione delle azioni correttive e preventive Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni relative ad ogni processo. Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi costitutivi del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie a breve, medio e lungo termine dell Istituto. I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati: Macroprocesso PROGETTAZIONE PIANIFICAZIONE SERVIZIO FORMATIVO E DEL EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO GOVERNANCE DEL SISTEMA processo INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI INTERESSATE DECLINAZIONE DEGLI INPUT DELLA NORMATIVA ITALIANE ED EUROPEA STESURA DEL POF PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO ALLOCAZIONE DELLE RISORSE IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA DI DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME DEGLI ESITI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D ISTITUTO RIESAME E MIGLIORAMENTO RICERCA E SVILUPPO 68

69 ATTIVITA AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE RISORSE GESTIONE STUDENTI, PERSONALE E FORNITORI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE ESTERNA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE GESTIONE RAPPORTI CON L UTENZA Personale assistente amministrativo Organigramma DSGA Direttore dei SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI DOTT. DARIO ESPOSITO Assistenti amministrativi Area didattica Annalisa Di Pinto Area Personale docente scuola primaria Caterina Romano Area Personale docente scuola dell'infanzia Dora Crispino Area Personale docente a tempo indeterminato Rocco Papa 69

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