BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 09 aprile 2015 A) CONSIGLIO REGIONALE

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1 Anno XLV N. 089 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 15 Serie Ordinaria - Giovedì 09 aprile 2015 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Commissione consiliare 12 marzo X/657/6001 Deliberazione n. X/657/6001 del 12 marzo 2015 della Commissione consiliare VI (Ambiente e protezione civile) (in sede deliberante ai sensi dell art. 122, comma 6, del Regolamento generale del Consiglio regionale) - Criticità in merito alla realizzazione di un impianto di recupero di pneumatici fuori uso mediante trattamento pirolitico, nel comune di Retorbido Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/658 Ordine del giorno concernente la funzione extraterritoriale della Polizia Locale in caso di opere sovracomunali e sovraprovinciali Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/659 Ordine del giorno concernente l equiparazione della normativa previdenziale della Polizia Locale a quella delle forze di Polizia dello Stato Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/661 Ordine del giorno concernente la campagna informativa sulle principali tecniche di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/662 Ordine del giorno concernente le risorse per i percorsi informativi e formativi sulle tecniche salvavita Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/663 Ordine del giorno concernente i criteri per l erogazione dei contributi a favore delle associazioni sportive Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/665 Ordine del giorno concernente il sostegno finanziario per il rilancio del settore dello spettacolo Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/666 Deliberazione quadro triennale in materia di spettacolo. Triennio (l.r. 21/2008) Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/667 Risoluzione concernente le determinazioni in merito all utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie della Regione Deliberazione Consiglio regionale 24 marzo n. X/668 Mozione concernente l applicazione dei principi richiamati nella sentenza 26 gennaio 2015, n del Consiglio di Stato, ai procedimenti autorizzativi in itinere per gli impianti di gestione dei rifiuti D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente unità organizzativa 3 aprile n Approvazione dell elenco delle nuove candidature di soggetti idonei all inserimento nell elenco regionale di disponibilità dei Presidenti delle commissioni d esame per le prove di accertamento finale dei percorsi di terzo e quarto anno di istruzione e formazione professionale (IeFP) di cui al d.d.s. n. 3857/ D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 3 aprile n Concessione delle agevolazioni ai sensi dell allegato A al decreto n. 6913/ Fondo di rotazione per l imprenditorialità (FRIM) - D.g.r. n. 5130/ XLII provvedimento D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente struttura 3 aprile n Progetto di riorganizzazione del comparto urbanistico attraverso la ristrutturazione del fabbricato produttivo dismesso «ex Cromos» nel comune di Cerro Maggiore (MI) - Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/

2 2 Bollettino Ufficiale E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO Commissario Delegato per l emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto Decreto 27 marzo n. 2 Aggiornamento della composizione del gruppo di lavoro tecnico ristretto a supporto del comitato per gli interventi conseguenti al sisma che ha colpito la Provincia di Mantova, istituito con decreto n del 20 giugno Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto 2012) 27 marzo n. 94 Ordinanze Commissariali nn. 15 e 16 e ss.mm.ii. - Individuazione dell ordine cronologico di validazione delle istanze di contributo per il ripristino di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 per gli Esiti B e C e per gli Esiti E0, E1, E2 ed E Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto 2012) 27 marzo n. 95 Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto 2012) n. 13 del 20 febbraio 2013 e s.m.i. - Concessione del contributo per alcune imprese Agricole e Agroindustriali, provvedimento n Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto 2012) 27 marzo n. 96 Ordinanze Commissariali nn. 15 e 16 e s.m.i. - Istruttorie finalizzate alle assegnazioni di contributi per il ripristino di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 (Esiti B, C, E0, E1, E2, E3) - Attività di supporto tecnico specialistico a favore dei Comuni Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia in qualità di Commissario Delegato per l emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto legge 6 giugno 2012 n. 74 convertito in legge n. 122 del 1 agosto 2012) 27 marzo n. 97 Contributi per spese di trasloco e deposito temporanei di arredi di abitazioni dichiarate totalmente inagibili a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio G) PROVVEDIMENTI ALTRI ENTI CORECOM - Comitato Regionale per le Comunicazioni - Deliberazione n. 9 del 30 marzo 2015 Decreto del Ministro dello Sviluppo economico 7 agosto 2014 «Domanda per l attribuzione dei benefici previsti alle emittenti televisive locali, per l anno 2014 (ex art. 45, legge 448/98)» - Approvazione della graduatoria regionale

3 Bollettino Ufficiale 3 A) CONSIGLIO REGIONALE D.c.c. 12 marzo X/657/6001 Deliberazione n. X/657/6001 del 12 marzo 2015 della Commissione consiliare VI (Ambiente e protezione civile) (in sede deliberante ai sensi dell art. 122, comma 6, del Regolamento generale del Consiglio regionale) - Criticità in merito alla realizzazione di un impianto di recupero di pneumatici fuori uso mediante trattamento pirolitico, nel comune di Retorbido LA COMMISSIONE VI «Ambiente e Protezione Civile» vista la Mozione n. 379 presentata in data 3 febbraio 2015; con votazione palese, per alzata di mano: voti rappresentati 48 voti favorevoli 48 DELIBERA di approvare il testo della Mozione n. 379 concernente criticità in merito alla realizzazione di un impianto di recupero di pneumatici fuori uso mediante trattamento pirolitico, nel comune di Retorbido, nel testo che così recita: LA COMMISSIONE VI «AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE» PREMESSO CHE nel novembre 2014, la Società Italiana Energetica TIRE s.r.l. ha presentato istanza di valutazione di impatto ambientale (VIA) e autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la realizzazione di un impianto di recupero di pneumatici fuori uso mediante trattamento di pirolisi, da realizzarsi sul territorio del comune di Retorbido (PV); il progetto presentato prevede il trattamento per via termica di 100 tonnellate al giorno di pneumatici fuori uso, per un totale di tonnellate all anno, pari a circa il 10% dell intera produzione nazionale con potenziali impatti negativi sull ambiente con particolare riferimento alla qualità dell aria. PREMESSO ALTRESÌ CHE la trattazione dell argomento presenta carattere d urgenza, stante la necessità di dare seguito alle legittime istanze dei Comuni, dei cittadini e delle imprese del territorio, anche mediante espressione di parere formale, in relazione al procedimento di VIA per la realizzazione dell impianto, avviato nel novembre CONSIDERATO CHE l impianto ricadrebbe nell ambito di applicazione del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 «Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose», a causa dello stoccaggio di ingenti quantitativi di sostanze pericolose; l impianto viene presentato come «innovativo» e alcune parti dello studio ambientale e della relazione tecnica sono state secretate per ragioni industriali, con l evidente impossibilità di condurre gli approfondimenti del caso; la realizzazione dell impianto comporterebbe un significativo incremento del traffico di mezzi pesanti, stimati in oltre sessanta transiti al giorno con impatti significativi sulla strada provinciale Bressana-Salice Terme, sulla tangenziale di Voghera, oltre che sulla rete viabilistica locale; l area potenzialmente interessata dalla realizzazione dell impianto si colloca nelle immediate vicinanze del torrente Staffora, con una distanza inferiore a 200 metri, e del torrente Rile, affluente dello Staffora, con una distanza di circa 15 metri. CONSIDERATO ALTRESI CHE l impianto di collocherebbe nelle immediate vicinanze di un area a rischio idrogeologico elevato, come censita dal Piano d Assetto Idrogeologico (PAI), per fenomeni di esondazione e dissesto dovuti alla presenza dei torrenti Staffora e Rile; l area d impianto è ubicata in un corridoio primario della Rete Ecologica Regionale, nelle immediate vicinanze dell area protetta del torrente Staffora; le prime abitazioni sono collocate a una distanza inferiore a 200 metri dall area potenzialmente interessata dalla realizzazione dell impianto, mentre la pista ciclo pedonale Greenway si colloca ad una distanza inferiore a 100 metri. RILEVATO CHE l impianto appare incompatibile con la vocazione termale del territorio collocato tra Rivanazzano Terme e Salice Terme, che accoglie numerosi ospiti e turisti provenienti anche dall estero; l area potenzialmente interessata dalla realizzazione dell impianto si colloca a breve distanza da coltivazioni cerealicole e viticole di pregio, che si inseriscono nella produzione enogastronomica tipica dell Oltrepò pavese. CONSIDERATO INFINE CHE un importante Comitato cittadino ha raccolto oltre firme contro la realizzazione dell impianto in oggetto; sono inoltre pervenuti pareri di forte contrarietà da numerosi commercianti e artigiani del comune di Retorbido. RICHIAMATE INFINE le deliberazioni 16 dicembre 2014, n. 54, del Consiglio comunale di Torrazza Coste (PV), 16 dicembre 2014, n. 36, del Consiglio comunale di Retorbido (PV), 15 dicembre 2014, n. 31, del Consiglio comunale di Rivanazzano Terme (PV), con cui si esprime parere contrario alla realizzazione dell impianto di trattamento di pneumatici; la relazione preliminare del 13 gennaio 2015 della Provincia di Pavia, in cui si rilevano numerose criticità relative alla realizzazione dell impianto in oggetto, in parte riprese nel presente atto. Esprime, per tutto quanto evidenziato nelle premesse, un giudizio negativo sul progetto di cui all oggetto e IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE a recepire tutti gli elementi di criticità, emersi nel corso delle audizioni della Commissione VI del 12 marzo 2015 con associazioni ed enti del territorio, nelle istruttorie VIA/AIA in corso presso le strutture competenti; a informare puntualmente la Commissione VI sugli avanzamenti di dette istruttorie tecniche. Il presidente: Luca Marsico Il consigliere segretario: Andrea Fiasconaro Il dirigente della struttura: Emanuela Pani D.c.r. 24 marzo n. X/658 Ordine del giorno concernente la funzione extraterritoriale della Polizia Locale in caso di opere sovracomunali e sovraprovinciali Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 534 presentato in data 5 marzo 2015, collegato al progetto di legge n. 213 «Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 62 Consiglieri votanti n. 61 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 61 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 534 concernente la funzione extraterritoriale della polizia locale in caso di opere sovracomunali e sovraprovinciali, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che l articolo 4, n. 4, lettera c) della legge 7 marzo 1986, n. 65 prevede la possibilità di realizzare da parte dei Comuni, in forma singola o associata, missioni esterne allo scopo di rinforzare altri Corpi e Servizi in particolari occasioni stagionali o eccezionali, previa esistenza di appositi piani o accordi tra le amministrazioni interessate, e previa comunicazione al Prefetto;

4 4 Bollettino Ufficiale la legge regionale 4/2003, all art. 15, comma 2 consente alla Polizia locale, in caso di esigenze di natura temporanea e previo accordo tra le amministrazioni interessate, di svolgere le proprie funzioni in ambiti territoriali diversi da quelle dell Ente di appartenenza, nell esecuzione di attività di ausilio e soccorso in materia di sicurezza, di tutela dell ambiente e del territorio; nel Piano d Azione «Expo Milano 2015 Mafia Free», firmato nel gennaio 2014 tra Ministero dell Interno, Regione Lombardia, Comune di Milano e la società Expo 2015 s.p.a., tra gli impegni che la Regione Lombardia assume all art. 2 sono compresi: «favorire la realizzazione dell interconnessione delle Sale Operative delle Forze di Polizia e dei Corpi di Polizia locale; favorire la realizzazione del piano di coordinamento della dislocazione dei presidi delle Forze dell ordine e delle Polizie locali; agevolare il coordinamento regionale per un servizio efficiente dei Corpi di Polizia locale in area metropolitana con competenze sovra comunali e la promozione delle gestioni associate obbligatorie previste dall art. 19 della legge 135/2012»; considerato che nel febbraio 2013 è stato firmato un Protocollo d Intesa tra le polizie locali dei comuni di Milano, Rho, Pero e Baranzate che prevede una collaborazione per rafforzare l attività di controllo e intervento per Expo L accordo prevede un azione congiunta senza vincoli territoriali che permette d integrare la vasta e articolata attività di vigilanza e di controllo del cantiere di Expo 2015 in collaborazione con la società organizzatrice dell evento e con tutte le altre istituzioni coinvolte; l intesa riguarda i settori ambiente e sicurezza del lavoro nei cantieri, compresa la movimentazione delle terre e del materiale di risulta, nonché il corretto conferimento degli stessi e anche lo svolgimento dei servizi di Polizia stradale nelle strade adiacenti e adducenti alle aree interessate; considerato, anche, che il 2 ottobre 2014 il suddetto Protocollo d intesa è stato esteso anche alle Polizie locali di 14 comuni dell aggregazione dell Asse del Sempione: Legnano, Arese, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Cerro Maggiore, Lainate, Nerviano, Parabiago, Pogliano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Villa Cortese; impegna il Presidente e la Giunta regionale a promuovere con tutte le istituzioni competenti per tutte le opere sovracomunali e sovraprovinciali analoghi Protocolli per garantire: la funzione di extraterritorialità della Polizia locale ai fini di una maggiore efficacia e controllo sul territorio lombardo; un maggiore potere di controllo del territorio della Polizia locale soprattutto là dove opere infrastrutturali determinano movimento di terra e infiltrazioni della criminalità organizzata.. Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/659 Ordine del giorno concernente l equiparazione della normativa previdenziale della Polizia Locale a quella delle forze di Polizia dello Stato Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 542 presentato in data 24 marzo 2015, collegato al progetto di legge n. 213 «Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 65 Consiglieri votanti n. 64 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 48 Voti contrari n. 16 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 542 concernente l equiparazione della normativa previdenziale della polizia locale a quella delle forze di polizia dello Stato, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che nel corso degli ultimi anni le funzioni degli agenti di polizia locale si sono notevolmente ampliate, rendendo il carico di lavoro in capo agli stessi particolarmente variegato e spesso rischioso; il Governo Monti cancellava con proprio provvedimento per tutti gli agenti e ufficiali della polizia locale, l Istituto dell Equo Indennizzo, inerente gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, gli incidenti sul lavoro e la pensione privilegiata per causa di servizio. Difatti la legge 22 dicembre 2011, n. 214 recante disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici, recita: «Ferma la tutela derivante dall assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti di accertamento della dipendenza dell infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico»; la polizia locale non fa parte delle forze di polizia che sono espressamente elencate all art. 24 della legge 1 aprile 1981, n. 121; osservato che successivamente all emanazione della legge 214/2011, in data 17 dicembre 2013, l Assemblea regionale lombarda approvava l ordine del giorno n. 212, con il quale si impegnava il Presidente della Giunta regionale a farsi interprete presso il Governo, affinché gli agenti di polizia locale potessero usufruire delle stesse agevolazioni contrattuali della polizia di Stato, rientrando cosi a pieno titolo nel comparto sicurezza; considerato che risulta necessario equiparare il trattamento contrattuale della polizia locale a quello di tutto il comparto sicurezza anche al fine di aderire al principio di equità ed uguaglianza, costituzionalmente garantito; valutato che con la norma attualmente in vigore, il governo Monti intendeva contrastare ogni forma di perequazione giuridica, economica e previdenziale tra i vari corpi di polizia, sarebbe tuttavia auspicabile che, a tutela del personale di polizia locale, l agente che abbia perso anche temporaneamente la propria integrità fisica a causa di eventi legati alla propria attività professionale e lavorativa possa essere ricompensato con un equo indennizzo, al pari delle forze armate statali; sottolineato che è necessario assicurare i medesimi diritti a soggetti che pongono in essere funzioni assimilabili, nel caso di specie di tutela della sicurezza dei cittadini; invita il Presidente della Giunta regionale e l Assessore competente ad attivarsi presso il Governo affinché la polizia locale ottenga un inquadramento contrattuale che equipari la normativa previdenziale degli agenti di polizia locale a quella delle forze di polizia di Stato, novellando la legge 214/ Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/661 Ordine del giorno concernente la campagna informativa sulle principali tecniche di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 541 presentato in data 24 marzo 2015, collegato ai progetti di legge abbinati n. 184 e n. 224 «Diffusione delle tecniche salvavita, della prevenzione primaria,

5 Bollettino Ufficiale 5 della rianimazione cardiopolmonare con disostruzione delle vie aree in ambito pediatrico e degli elementi di primo soccorso, con particolare riferimento alle funzioni vitali»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 61 Consiglieri votanti n. 60 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 60 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 541 concernente la campagna informativa sulle principali tecniche di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia preso atto che secondo le statistiche, tra gli incidenti domestici, l inalazione di corpo estraneo in età pediatrica, rappresenta un evento che figura, ancora oggi, ai primi posti tra quelli che avvengono entro i primi 4 anni di vita: più del 90 per cento delle morti per soffocamento da inalazione di corpo estraneo si verifica prima dei 5 anni di età e il 65 per cento delle vittime ha meno di 12 mesi di vita; la perdita di vita per soffocamento da corpo estraneo, non dipende solo dal «corpo estraneo» che viene ingerito accidentalmente (palline di gomme, prosciutto crudo, insalata, caramelle gommose, noccioline, giochi etc.), ma soprattutto perché chi assiste i bambini nei primi drammatici momenti di solito non è «formato» a queste manovre; considerato che risulta di fondamentale importanza educare la maggior parte delle persone ad avere cognizione delle corrette manovre di rianimazione e di disostruzione delle vie aeree, attraverso la massima diffusione di percorsi formativi e informativi e l attivazione di una capillare campagna di comunicazione rivolta a tutta la cittadinanza; ritenuto che nell ambito della campagna di comunicazione, l affissione presso le farmacie, gli ambulatori pubblici di ginecologia e ostetricia, gli studi medici pubblici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta di una apposita cartellonistica, che illustri e insegni le principali tecniche di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare, costituisca uno strumento utile ed efficace per raggiungere gran parte della cittadinanza; invita la Giunta regionale a promuovere, nell ambito della campagna di comunicazione diretta alla cittadinanza, l affissione, da parte delle farmacie, degli ambulatori pubblici di ginecologia e ostetricia, degli studi medici pubblici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta di una apposita cartellonistica che illustri e insegni le principali tecniche di disostruzione e rianimazione cardiopolmonare, utilizzando anche, a tal fine, il materiale didattico predisposto dai centri di formazione a supporto dei corsi formativi.». Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/662 Ordine del giorno concernente le risorse per i percorsi informativi e formativi sulle tecniche salvavita Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 543 presentato in data 24 marzo 2015, collegato ai progetti di legge abbinati n. 184 e n. 224 «Diffusione delle tecniche salvavita, della prevenzione primaria, della rianimazione cardiopolmonare con disostruzione delle vie aree in ambito pediatrico e degli elementi di primo soccorso, con particolare riferimento alle funzioni vitali»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 58 Consiglieri votanti n. 57 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 57 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 543 concernente le risorse per i percorsi informativi e formativi sulle tecniche salvavita, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia visti i contenuti dei progetti di legge abbinati n. 184 e n. 224 «Diffusione delle tecniche salvavita, della prevenzione primaria, della rianimazione cardiopolmonare con disostruzione delle vie aeree in ambito pediatrico e degli elementi di primo soccorso, con particolare riferimento alle funzioni vitali»; considerato che nel gennaio 2014, al fine di sviluppare competenze in materia di primo soccorso e manovre salvavita nelle scuole, è stato sottoscritto un Protocollo d Intesa tra Miur, Autorità Garante per l Infanzia e l Adolescenza e Federazione Italiana Medici Pediatri con cui si è avviato il Piano nazionale di formazione «A scuola si cresce sicuri», destinato al personale scolastico in particolare nelle scuole dell infanzia e negli istituti comprensivi; il Piano prevede corsi di formazione DPPS (Disostruzione, Prevenzione, Primo soccorso in età pediatrica) destinati a dipendenti su tutto il territorio nazionale e che in Lombardia sono già stati attivati 5 corsi che hanno formato circa 150 docenti; Regione Lombardia con la deliberazione della Giunta regionale 6 marzo 2015, n ha approvato il documento «La scuola sicura», un progetto formativo condiviso dalle Direzioni Generali Salute e Istruzione e formazione e Lavoro e dall Ufficio scolastico regionale della Lombardia rivolto sia ai docenti sia agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, che mira a diffondere l educazione e la cultura per la salute e la prevenzione; invita la Giunta regionale a farsi promotrice presso i centri di formazione BLSD riconosciuti da AREU, affinché i percorsi formativi e informativi possano essere resi in modo gratuito; a continuare a sostenere il protocollo nazionale «A scuola si cresce sicuri» e il progetto formativo regionale «La scuola sicura», garantendo un numero sempre maggiore di soggetti formati sulle tecniche salvavita; a sollecitare il governo nazionale affinchè modifichi la normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (Testo Unico sulla sicurezza del lavoro - decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) introducendo l obbligo, per coloro che lavorano nei servizi per l infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, di frequentare corsi inerenti le tecniche salvavita, la prevenzione primaria e la rianimazione cardiopolmonare con disostruzione delle vie aeree in ambito pediatrico.». Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/663 Ordine del giorno concernente i criteri per l erogazione dei contributi a favore delle associazioni sportive Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 544 presentato in data 24 marzo 2015, collegato ai progetti di legge abbinati n. 184 e n. 224 «Diffusione delle tecniche salvavita, della prevenzione primaria, della rianimazione cardiopolmonare con disostruzione delle vie aree in ambito pediatrico e degli elementi di primo soccorso, con particolare riferimento alle funzioni vitali»;

6 6 Bollettino Ufficiale a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 53 Consiglieri votanti n. 52 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 52 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 544 concernente i criteri per l erogazione dei contributi a favore delle associazioni sportive, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge regionale 1 ottobre 2014, n. 26 (Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell impiantistica sportiva e per l esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna); considerato che in Lombardia sono presenti circa società sportive; valutato il rischio durante l attività fisico/sportiva di possibili avvenimenti di arresto cardiaco; il rischio per le strutture che si occupano di minori di poter incorrere in incidenti di ostruzioni delle vie aeree; visto l articolo 4 della l.r. 26/2014 «Finanziamenti e strumenti attuativi»; impegna l Assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani a introdurre una specifica valutazione di merito nei criteri definiti per i bandi e per l erogazione di contributi a favore delle associazioni e società sportive che abbiano svolto o svolgano a favore dei propri tesserati percorsi di formazione sulle tecniche salvavita, la prevenzione primaria, la disostruzione delle vie aeree in ambito pediatrico con rianimazione cardiopolmonare e gli elementi di primo soccorso con particolare riferimento alle funzioni vitali, tenuti da centri di formazione BLSD riconosciuti da AREU.». Il presidente: Raffaele Cattaneo I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/665 Ordine del giorno concernente il sostegno finanziario per il rilancio del settore dello spettacolo Presidenza del Vice Presidente Valmaggi IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Visto l Ordine del giorno n. 540 presentato in data 23 marzo 2015, collegato alla proposta di atto amministrativo n. 25 «Deliberazione quadro triennale in materia di spettacolo. Triennio (l.r. 21/2008)»; a norma dell art. 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 51 Consiglieri votanti n. 49 Non partecipano alla votazione n. 2 Voti favorevoli n. 49 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare l Ordine del giorno n. 540 concernente il sostegno finanziario per il rilancio del settore dello spettacolo, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia considerata la delibera quadro in materia di spettacolo, che prevede la programmazione per il triennio , che include gli obiettivi e le priorità su cui investire in questo settore, dallo spettacolo dal vivo all attività cinematografica e audiovisiva; rilevato che il nuovo triennio di programmazione si avvia in un contesto di grande incertezza sia per il perdurare della crisi economica, che ha investito il settore, con diminuzioni del volume d affare delle imprese e del numero di spettatori, sia per un mancato sostegno finanziario agli enti per iniziative e manifestazioni e per la produzione e promozione dello spettacolo; costatato che nel triennio precedente c è stata una diminuzione del 20,79 per cento del finanziamento dedicato a questo settore e che Regione Lombardia sta attuando una politica di esclusivo «contenimento» dei tagli delle risorse e che le risorse disponibili sul bilancio regionale da destinare allo sviluppo delle politiche non vedranno un aumento significativo; impegna la Giunta regionale a riconoscere al settore dello spettacolo maggiore sostegno, salvaguardando i numerosi soggetti che operano nel settore, impegnandosi a investire economicamente le risorse necessarie non solo per garantire l esistente ma per rilanciare le realtà del settore dello spettacolo.». Il vice presidente: Sara Valmaggi I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/666 Deliberazione quadro triennale in materia di spettacolo. Triennio (l.r. 21/2008) Presidenza del Vice Presidente Cecchetti IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la l.r. 30 luglio 2008 n. 21 «Norme in materia di spettacolo» ed in particolare l articolo 3 che prevede che il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, approvi una deliberazione quadro triennale, quale strumento di programmazione degli interventi nel settore dello spettacolo; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura approvato con d.c.r. 9 luglio 2013, n. X/78 ed il suo successivo aggiornamento; Vista la proposta avente ad oggetto «Delibera quadro triennale in materia di spettacolo. Triennio » (l.r. 21/2008) nel testo allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale («Allegato «A»), approvata con d.g.r. n. X/3092 del 30 gennaio 2015; Sentita la relazione della Commissione consiliare competente; con votazione finale per appello nominale che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti: n. 58 Non partecipano alla votazione: n. 2 Consiglieri votanti: n. 56 Voti favorevoli: n. 33 Voti contrari: n. 1 Astenuti: n. 22 DELIBERA 1. di approvare la «Deliberazione quadro triennale in materia di spettacolo. Triennio »(l.r. 21/2008) - Allegato «A» - parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il vice presidente: Fabrizio Cecchetti I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini

7 Bollettino Ufficiale 7 ALLEGATO A DELIBERAZIONE QUADRO TRIENNALE IN MATERIA DI SPETTACOLO (Ai sensi della l.r. 30 luglio 2008 n. 21 «Norme in materia di spettacolo) INDICE 1. IL QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Il quadro normativo e finanziario 2. ESITI DELLA PROGRAMMAZIONE I numeri 2.2 Spettacolo dal Vivo a. Sostegno al sistema produttivo dello spettacolo dal vivo b. Sostegno alla produzione, distribuzione, promozione e circuitazione dello spettacolo dal vivo realizzato in particolar modo in forme di partenariato c. Forme addizionali di finanziamento, progetti e forme di raccordo inter-istituzionale, progetti integrati con altri programmi regionali d. Formazione degli operatori e educazione allo spettacolo 2.3 Attività Cinematografiche ed Audiovisive a. Sostegno all alta formazione e all aggiornamento del personale del settore e promozione del Polo di eccellenza della ex Manifattura Tabacchi b. Sostegno alla competitività del distretto regionale cine-audiovisivo e multimediale 2.4 Interventi infrastrutturali 2.5 Misure a sostegno dell accesso al credito 2.6 Monitoraggio del settore 3. OBIETTIVI E LE PRIORITÀ PER IL TRIENNIO Spettacolo dal Vivo 3.2 Attività Cinematografiche ed Audiovisive 3.3 Interventi infrastrutturali 3.4 Misure a sostegno dell accesso al credito 4. STRUMENTI DI MONITORAGGIO 5. MODALITÀ E STRUMENTI FINANZIARI DI INTERVENTO 1. IL QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Il quadro normativo e finanziario Il nuovo triennio di programmazione regionale nell ambito dello Spettacolo si avvia in un contesto di grande incertezza. Il settore, con il perdurare della crisi economica, ha subito dei notevoli contraccolpi. I fattori principali che hanno portato alla fine del triennio ad una diminuzione del volume d affari delle imprese che operano nel settore - i dati SIAE del primo semestre 2014 raffrontati al medesimo semestre del 2013 vedono un calo del 23,39% del volume d affari per le sole attività teatrali - sono stati: il calo del numero degli spettatori, la cui causa è anche da ricondurre alla crisi generalizzata dei consumi e la diminuzione degli interventi pubblici, sia quelli diretti - l erogazione di contributi ai soggetti per le loro attività - sia quelli indiretti - ossia il venir meno del sostegno degli Enti Locali all organizzazione di iniziative e manifestazioni sul territorio. Il tutto ha fortemente ridotto le potenzialità produttive e distributive dei soggetti che operano nel settore. La crisi ha fatto affiorare alcune debolezze organizzative e finanziarie delle piccole e medi imprese che dovranno necessariamente analizzare la sostenibilità del loro modello organizzativo e gestionale e, laddove necessario, riorganizzarsi per poter rimanere sul mercato nei prossimi anni. Permane ormai da anni l assenza di una Legge Quadro nazionale, che individui regole organiche che normino il settore e le politiche pubbliche rivolte ad esso. E un vuoto normativo che penalizza il settore: nonostante i dati mostrino la sua rilevanza economica, anche in termini di addetti, lo spettacolo non viene percepito a tutti gli effetti come un settore produttivo e non trova nelle normative vigenti in materia previdenziale, assistenziale e del lavoro una risposta alle sue peculiarità e necessità. Lo spettacolo rimane ancora nell immaginario collettivo, come del resto tutto il settore della produzione culturale, relegato ad un ruolo marginale rispetto alle sue potenzialità di contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese. Nel contesto sopra illustrato, per il prossimo triennio sarà necessario tener conto per lo spettacolo dal vivo dell esito dell attuazione del decreto ministeriale 1 luglio 2014, con il quale il MiBACT ha riformato i criteri e i parametri di valutazione per accedere ai contributi del Fondo Unico dello Spettacolo. Riforma che, negli intenti del Ministero, dovrebbe indurre gli operatori a riorganizzarsi, individuando anche nuovi modelli gestionali che dovrebbero ridurre la platea dei potenziali beneficiari e favorire l accesso al Fondo delle giovani realtà emergenti. L impatto dell applicazione dei suddetti criteri sui territori non è da sottovalutare, poiché se da un lato il decreto prevede esplicitamente, per alcune categorie di Teatri, il cofinanziamento obbligatorio da parte degli enti territoriali chiedendo un maggiore sforzo economico, dall altro esclude nei fatti molte realtà più piccole che inevitabilmente si rivolgeranno alle istituzioni locali chiedendo un maggiore sostegno. Per quanto riguarda il settore cine-audiovisuale il triennio appena concluso è stato contrassegnato dall avvento a pieno regime della proiezione digitale. Le sale cinematografiche per poter restare sul mercato hanno dovuto adeguare gli impianti e le attrezzature adibite alla proiezione. In Lombardia è ancora attiva la più articolata rete di sale cinematografiche con attività continuativa (155 strutture per un totale di 483 schermi). La digitalizzazione delle sale costituisce un vantaggio economico per tutta la filiera cinematografica e audiovisiva. Per la produzione comporta un abbattimento dei costi di stampa delle pellicole che riduce del 70/80% il costo industriale del film; per la distribuzione permette una gestione più agile delle copie, soprattutto nel passaggio dal driver al satellite; per l esercizio permette una

8 8 Bollettino Ufficiale rimodulazione dei costi di gestione e un opportunità di flessibilità della programmazione per rispondere meglio, soprattutto in ambiti territoriali ristretti, alle diverse tipologie di pubblico. La sala cinematografica è uno snodo fondamentale di congiunzione tra la fase produttiva/ideativa del «prodotto culturale film» e le successive modalità di diffusione e di utilizzazione. Il settore, che rientra appieno nell industria culturale creativa, può svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo del territorio. In tale senso è necessario che le Istituzioni pubbliche, ciascuno al proprio livello di responsabilità, intervengano a sostegno di tutta la filiera (produzione, distribuzione e esercizio), individuando gli strumenti più idonei per fare in modo che ciascun segmento trovi risposte adeguate alla propria peculiarità. Gli enti territoriali possono trovare negli operatori di questo settore dei partner importanti per la diffusione e la promozione della Cultura. Nel prossimo triennio Regione Lombardia, nelle more della riduzione delle risorse finanziarie, dovrà cercare di sostenere il ricco tessuto produttivo delle imprese lombarde anche incentivandole a dotarsi di strumenti innovativi (modelli di gestione anche in rete, formazione ed aggiornamento del personale, etc.) che aiutino a restare sul mercato per continuare a diffondere la Cultura nelle comunità del territorio regionale. 2. ESITI DELLA PROGRAMMAZIONE I numeri Il triennio di programmazione , connotato da un forte ridimensionamento della spesa complessiva regionale per la cultura a causa dei vincoli imposti dalle diverse leggi di stabilità, è stato caratterizzato dallo sforzo costante di «contenere» gli effetti della decrescita delle risorse pubbliche a sostegno del settore. Anticipato nel 2011 da una riduzione di circa il 30% del FURS (Fondo Unico Regionale per lo spettacolo) 1, nel triennio le risorse complessive - FURS e Fondo Unico di Investimento per lo spettacolo - destinate all intero comparto regionale dello spettacolo (spettacolo dal vivo e cinema) sono state pari a ,50 euro con un decremento tra il 2012 e il 2014 nell ordine del 19%: dai circa 13 milioni di euro nel 2012 si è scesi agli oltre 10 milioni del A queste risorse si devono sommare: 1 milione e euro destinato nel 2013 e 2014 alla realizzazione di progetti speciali quali Next, Meeting the Odyssey - an Adventure Beyond Arts, Myths and Everyday Life, Teatri del Tempo Presente, di cui si tratterà nel corso della relazione. La politica di «contenimento» degli effetti dei tagli alla spesa regionale per lo spettacolo ha permesso: di «tenere» sul fronte delle risorse di parte corrente destinate alla produzione, distribuzione e promozione dello spettacolo dal vivo e di riaprire nel 2014, a distanza di 4 anni seppur con risorse modeste, un bando pubblico per il sostegno della promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva e la formazione del pubblico; di mantenere nel corso del triennio gli stanziamenti a favore delle Fondazioni di spettacolo partecipate da Regione Lombardia; di proseguire nella politica di investimento a favore della ristrutturazione e adeguamento tecnologico di sale destinate ad attività di spettacolo e di attivare nel 2013 una misura specifica a sostegno delle produzioni cinematografiche e dell audiovisivo realizzate sul territorio regionale. Tabella 1. Andamento risorse nel triennio RISORSE BILANCIO 2012 BILANCIO 2013 BILANCIO 2014 Fondo Unico Regionale dello Spettacolo Fondazioni dello spettacolo partecipate Fondo Unico di Investimento per lo Spettacolo VARIAZ. ASS. 2012/2014 VARIAZIONE % , , , ,00 24, , , ,50-0, , , , ,00-76,24 TOTALE , , , ,00-20,79 Grafico 1. Risorse triennio 2012/2014 Fondo Unico Regionale dello spettacolo, Fondazioni partecipate, Investimenti Anno 2012 Anno 2013 Anno Le risorse FURS dai 3 milioni e euro del 2010 sono scese ai 2 milioni e ,00 euro del 2011.

9 Bollettino Ufficiale 9 Grafico 2. Dettaglio Fondo Unico Regionale dello Spettacolo nel triennio 2012/2014 Anno 2012 Anno 2013 Anno Convenzioni con soggetti di produzione teatrale 2. Protocolli Circuiti Teatrali Lombardi 3. Teatri di tradizione e Pomeriggi Musicali (Circuito Lirico Lombardo e attività di alto valore artistico) 4. Bando per il sostegno delle attività di musica e danza 5. Bando per il sostegno di attività cinematografiche e audiovisuali 6. Convenzione con Fondazione Cineteca Italiana 7. Contributo di gestione al Centro Teatrale Bresciano 8. Contributo per il progetto NID - Nuova Piattaforma Italiana della Danza 9. Convenzione con Centro Sperimentale di Cinematografia. Grafico 3. Finanziamenti Fondazioni Partecipate nel triennio 2012/

10 10 Bollettino Ufficiale 1. Fondazione Lombardia Film Commission 2. Fondazione I Pomeriggi Musicali 3. Fondazione Teatro alla Scala 4. Ente Autonomo del Piccolo Teatro della Città di Milano - Teatro d Europa 5. Sostegno alla gestione del Teatro Arcimboldi di Milano e all attività de I Pomeriggi Musicali Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Grafico 4. Fondo unico investimento nel triennio 2012/2014 Anno 2012 Anno 2013 Anno Spettacolo dal Vivo Di seguito si riportano i risultati raggiunti rispetto alle priorità di intervento indicate nella Delibera Quadro Triennale in materia di spettacolo , così sintetizzate: mantenimento della sostenibilità del sistema dello spettacolo, attraverso la salvaguardia dell attività di produzione dei soggetti caratterizzati da maggior stabilità in campo teatrale e musicale (solo lirica), cercando nel contempo di promuovere l innovazione e la promozione di nuove realtà giovani; sostegno alla produzione, promozione e distribuzione dello spettacolo sul territorio; ricerca di forme addizionali di finanziamento, perseguimento di partnership istituzionali e realizzazione di progetti integrati con altri programmi regionali ed europei. L Expo 2015 a Milano è stato inoltre l occasione per la programmazione di progetti «speciali», inseriti nel palinsesto degli eventi a rilevanza regionale che si realizzeranno nel periodo espositivo: 3 edizione della N.I.D. - Nuova Piattaforma della Danza Italiana, vetrina di promozione della danza italiana alla presenza di operatori nazionali e internazionali, che si terrà a Brescia nella prima decina di ottobre 2015; realizzazione dello Spring Meeting di «IETM - International Network for Contemporary Performing Arts», che si terrà a Bergamo nel mese di aprile 2015 (entrambi questi progetti sono promossi e cofinanziati con il MiBACT); «Meeting The Odyssey - an Adventure Beyond Arts, Myths and Everyday Life», progetto di produzione di spettacoli itineranti in Europa partecipato da Regione e cofinanziato dal programma comunitario Cultura , che vedrà la realizzazione di spettacoli sui Navigli a Milano, nella zona dell Adda e dell alta Brianza durante il periodo Expo. a. Sostegno al sistema produttivo dello spettacolo dal vivo. Nell ambito dello spettacolo dal vivo, la salvaguardia dell attività di produzione è stata condotta attraverso il sistema delle Convenzioni con i soggetti produttivi di teatro dotati di un organizzazione stabile e continuità nella programmazione, che rappresentano le strutture portanti del sistema dello spettacolo dal vivo lombardo. Le Convenzioni triennali, strumento con cui Regione Lombardia riconosce la funzione pubblica e sociale delle imprese di teatro lombarde, sono state rinnovate e ampliate, non solo ai soggetti di teatro riconosciuti, come nella precedente programmazione, ma anche ai soggetti di teatro in via di consolidamento che nel triennio hanno dimostrato buone capacità gestionali e produttive. Sono stati definiti, anche a seguito del tavolo di lavoro aperto nel 2011 con Agis Lombarda, i nuovi requisiti di accesso e i criteri di valutazione dei soggetti produttivi che operano in campo teatrale (comma 2, art. 13, l.r. 21/2008), tra cui: la buona gestione, il raggiungimento di un buon equilibrio di bilancio, la riconosciuta e mantenuta qualità artistica nella programmazione, la capacità di radicamento sul territorio 2. I soggetti di teatro convenzionati con Regione Lombardia per il triennio sono stati 21, di cui 12 per il percorso a) e 9 per il percorso b). 2. Le convenzioni prevedevano due percorsi: a) imprese di produzione consolidate in possesso del riconoscimento regionale per organismo di teatro e di un volume di affari non inferiore a ,00 euro; b) imprese in via di consolidamento in possesso di un volume di affari non inferiore a ,00 euro e con almeno una nuova produzione per l anno 2011.

11 Bollettino Ufficiale 11 Tabella 2. Dati relativi alle Convenzioni teatrali. SOGGETTI DI PRODUZIONE TEATRALE CHE HANNO SOTTOSCRITTO CONVENZIONI TRIENNALI 2012/ * VARIAZ. % Totale volume d affari Totale numero repliche Totale numero spettatori *Dati a preventivo In campo musicale si è mantenuto il sostegno alla produzione del Circuito Lirico Lombardo, modello unico a livello nazionale di coproduzione e circuitazione della lirica sul territorio regionale cui partecipano i Teatri di Tradizione lombardi convenzionati 3, Fondazione Teatro alla Scala per il sostegno agli allestimenti e la Fondazione I Pomeriggi Musicali per l orchestra. Programmazione comune tra i quattro teatri di tradizione aderenti, ottimizzazione delle risorse, realizzazione di sinergie ed economie di scala, sono la formula del Circuito Lirico Lombardo che coproduce stabilmente cinque opere liriche all anno con costi estremamente contenuti rispetto ai costi standard della lirica. Nel triennio il Circuito lirico è stato in grado di garantire un numero importante di repliche annuali con una presenza costante di spettatori nell ordine di persone, favorendo l accesso all opera lirica ad un numero significativo di cittadini, oltre che la valorizzazione di giovani interpreti selezionati dal concorso annuale As.Li.Co 4. Segnali di crisi si sono aperti nel 2014 per effetto della contrazione dei contributi di altre istituzioni pubbliche, la difficoltà degli sponsor, cui si devono aggiungere dal 2015 i nuovi criteri di finanziamento FUS per i teatri di tradizione che penalizzano l attività di coproduzione. Ciò comporterà una revisione degli accordi di collaborazione nella direzione di una più attiva compartecipazione degli enti pubblici che partecipano alle Fondazioni. Tabella 3. Dati relativi alle risorse del Circuito Lirico Lombardo. Anno Costi di produzione Risorse regionali % risorse regionali su costi , ,00 15, , ,00 15, , ,00 16,2 Tabella 4. Dati relativi alle attività del Circuito Lirico Lombardo. Anno N. Spettacoli coprodotti N. Repliche N. spettatori (di cui 14 fuori regione) (di cui 11 fuori regione) Altro intervento significativo a sostegno della produzione è stato il progetto Next - laboratorio di idee per lo spettacolo, programma di valorizzazione della creatività artistica attraverso il quale i soggetti regionali di produzione teatrale e di danza presentano le anteprime dei loro nuovi spettacoli in una vera e propria «borsa del teatro lombardo», ad una platea di operatori culturali lombardi, nazionali e internazionali, rafforzando le possibilità di circuitazione dei propri spettacoli. I dati delle edizioni ne hanno confermato la validità in termini di ricaduta economica e di promozione. Tabella 5. Dati relativi al progetto Next * N. soggetti di spettacolo partecipanti N. operatori presenti * i dati 2014 relativi alla circuitazione degli spettacoli saranno rilevati nel corso del In riferimento alle edizioni 2012 e 2013 si segnala che le compagnie partecipanti hanno realizzato recite in 405 piazze, di cui 258 sul territorio lombardo e 147 in altre regioni italiane e all estero, per un totale di biglietti venduti. Rispetto a questo progetto Regione Lombardia ha percorso la ricerca di forme addizionali di finanziamento trovando nella Fondazione Cariplo un interlocutore interessato che si è riconosciuto negli obiettivi del progetto I teatri di tradizione hanno il compito di promuovere, agevolare e coordinare le attività musicali, in particolare liriche, nel territorio delle rispettive province (art. 28, legge 14 agosto 1967 n. 800). Presentano la caratteristica comune di un radicamento in aree del territorio dove è forte una tradizione artistico-culturale. I teatri di tradizione lombardi convenzionati sono: il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como. 4. As.Li.Co., che gestisce il Teatro Sociale di Como, promuove la crescita professionale di giovani cantanti lirici attraverso il Concorso per Giovani Cantanti Lirici d Europa, che offre l opportunità a molte delle voci esordienti di formare il cast delle opere in programma nelle stagioni del Circuito Lirico. 5. Nel 2014 Fondazione Cariplo ha sostenuto il progetto Next con un contributo straordinario di euro.

12 12 Bollettino Ufficiale b. Sostegno alla produzione, distribuzione, promozione e circuitazione dello spettacolo dal vivo realizzato in particolar modo in forme di partenariato. Nel merito la politica regionale si è caratterizzata da un azione di «tenuta» delle reti e dei circuiti dello spettacolo lombardi che svolgono un significativo ruolo di promozione e diffusione dello spettacolo sul territorio regionale. L obiettivo è stato quello di mantenere un offerta di spettacolo equilibrata territorialmente, valorizzare le sale e i luoghi di spettacolo più decentrate, attraverso il sostegno ai progetti di promozione e diffusione dello spettacolo realizzati d intesa con gli Enti Territoriali, gli operatori dello spettacolo, le strutture di spettacolo. In campo teatrale, a seguito del rinnovo delle Linee Guida per la programmazione e la gestione delle attività dei Circuiti Teatrali Lombardi, sono stati sostenuti 14 Circuiti Teatrali Lombardi con una programmazione, che oltre a coprire parte del territorio di tutte le province lombarde si è caratterizzata per un offerta diversificata di tipologie di spettacoli (prosa, teatro di ricerca e d innovazione, danza), un attenzione a nuove forme di contaminazione dei linguaggi e la programmazione di spettacoli proposti in anteprima nel progetto NEXT. Nel triennio con un contributo regionale complessivo pari a ( nel 2012, nel 2013 e 2014), i Circuiti Teatrali hanno mobilitato una media annuale di volume d affari di oltre 2 milioni e mezzo, hanno proposto quasi 300 rappresentazioni annuali per un numero medio di spettatori pari a Tabella 6. Dati relativi ai Circuiti Teatrali Lombardi. CIRCUITI TEATRALI LOMBARDI CHE HANNO SOTTOSCRITTO PROTOCOLLI D INTESA TRIENNALI * VARIAZIONE % Totale volume d affari Totale numero spettatori Totale numero spettacoli Totale numero compagnie coinvolte Totale numero enti partecipanti *Dati a preventivo In campo musicale si è mantenuto il sostegno al Circuito Lirico Lombardo, illustrato più sopra. Le limitate risorse finanziarie del triennio hanno impedito di attivare convenzioni triennali con soggetti produttivi di musica e danza di particolare rilevanza regionale, come fatto con il teatro. Si è optato per il mantenimento di bandi annuali rivolti esclusivamente alla musica e alla danza (cui si è affiancato nel 2014 il bando per il sostegno di attività cinematografiche) attraverso i quali si sono sostenuti i soggetti maggiormente consolidati nella produzione, promozione e distribuzione musicale e della danza lombarda, aprendo nel 2014 un focus ai soggetti impegnati nella formazione dei giovani artisti e nell educazione del pubblico giovanile. Tabella 7. Dati relativi ai bandi a sostegno di attività di musica, danza e cinema. PROGETTI PRESENTATI PROGETTI FINANZIATI Numero Costo totale Numero Costo totale % finanziati MUSICA e DANZA , , ,11 21 (di cui 6 di danza) 31 (di cui 6 di danza) 43 (di cui 9 di danza ) , , ,38 79,6 CINEMA , ,91 81 Tabella 8. Dati relativi ai bandi a sostegno di attività di musica, danza e cinema. ANNO NUMERO PROGETTI COSTO TOTALE IMPORTO CONTRIBUTI % , ,44 MUSICA DANZA , , , ,7 CINEMA ,

13 Bollettino Ufficiale 13 Una nota particolare rispetto alla danza. Nel 2012 la Direzione ha aperto un tavolo di confronto con il comparto danza di Agis Lombarda e gli operatori professionisti del settore rappresentativi in regione di diverse tipologie di attività - produzione, circuitazione, rassegne e festival, promozione, formazione - in vista di un rilancio del settore e per individuare possibili linee di intervento per la valorizzazione e messa a sistema del settore in Lombardia. Si sono poste le basi per la creazione di un sistema danza lombardo rispetto al quale dovrà proseguire l impegno di Regione Lombardia anche in questa programmazione. Rispetto al sostegno e promozione delle giovani compagnie: attraverso la partecipazione nel 2013 al progetto interregionale 6 «Teatri del tempo presente», promosso e cofinanziato dal MiBACT e dedicato alla creatività contemporanea e alla promozione di giovani talenti under 35, sono stati fatti circuitare sul territorio regionale otto spettacoli prodotti da giovani under 35 selezionati a livello interregionale nella programmazione del Teatro Elfo-Puccini di Milano, dei Teatri Laba e San Barnaba di Brescia e del Teatro San Domenico di Crema. Rispetto alla circuitazione degli spettacoli di danza, fattore critico del settore in regione, è stata incentivata la presenza della danza nella programmazione dei Circuiti Teatrali Lombardi e realizzato il Catalogo Danza, vetrina on line delle nuove produzioni di danza attiva dal 2014 sul sito della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie. Rispetto la promozione si è lavorato per la realizzazione di un grande evento di promozione della danza in occasione di Expo 2015: la terza edizione della N.I.D. - Nuova Piattaforma della Danza Italiana, evento biennale di presentazione della più significativa produzione coreutica italiana a operatori del settore nazionali e internazionali, promosso in collaborazione con A.D.E.P. (Associazione Danza Esercizio e Promozione/Federdanza Agis) e il MiBACT, che si terrà a Brescia dall 8 all 11 ottobre c. Forme addizionali di finanziamento, progetti e forme di raccordo inter-istituzionale, progetti integrati con altri programmi regionali. Nel triennio è stata costante la ricerca di forme addizionali di finanziamento allo spettacolo, anche se non sempre con gli esiti sperati. A fronte della presentazione del progetto Next - edizione 2014, Fondazione Cariplo ha concesso un contributo straordinario pari a euro che ha consentito la selezione delle compagnie da parte di una Commissione artistica appositamente costituita e la conferma di una vetrina per le giovani compagnie. E stato aperto un positivo rapporto di collaborazione col MiBACT - Direzione per lo spettacolo dal vivo, che ha prodotto la realizzazione congiunta del progetto di sostegno alla creatività giovanile «Teatri del tempo presente» e la progettazione comune dei due eventi speciali programmati in occasione di Expo 2015, di cui si è parlato più sopra: la terza edizione della N.I.D. - Nuova Piattaforma della Danza Italiana e lo Spring Meeting di «IETM - International Network for Contemporary Performing Arts». Entrambi questi eventi saranno un occasione significativa di promozione della scena artistica italiana alla presenza di numerosi operatori della danza e del teatro internazionali, oltre che rappresentare una vetrina importante di promozione culturale e turistica per le due città ospitanti Brescia e Bergamo. Si è perseguita la ricerca di cofinanziamenti europei sostenendo un progetto nell ambito del programma europeo Cultura 2007/2013: «Meeting the Odyssey - an Adventure Beyond Arts, Myths and Everyday Life», che prevede attività di teatro itinerante in Europa con spettacoli sui Navigli, nella zona dell Adda e dell alta Brianza durante il periodo Expo. E stato acquisito l inserimento delle imprese di spettacolo tra i soggetti cui si sono rivolti i bandi delle DD.GG. Industria, Artigianato e Cooperazione e Commercio e Turismo a sostegno dell attività di impresa, si è in attesa degli esiti del bando InnovaCultura realizzato in collaborazione tra Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Unioncamere finalizzato a sostenere istituzioni e associazioni culturali di vario tipo, anche di spettacolo, per l acquisto di prodotti e servizi forniti da imprese culturali e creative per l innovazione della propria offerta culturale. d) Formazione degli operatori e educazione allo spettacolo. Nel campo dello spettacolo dal vivo l intervento realizzato ha riguardato la questione del profilo del docente della danza, richiesta emersa dal tavolo danza del 2012, rispetto al quale è necessaria una revisione normativa a livello nazionale, col riconoscimento del valore dei titoli rilasciati dalle realtà regionali che operano con professionalità in Lombardia. Sono stati riviste le componenti del profilo professionale del docente di danza dal punto di vista delle conoscenze e delle competenze e presentate alla Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro per l iter di approvazione nel quadro regionale degli standard professionali (Q.R.S.P.). Il tema dell educazione allo spettacolo, non è stato oggetto di un adeguata progettualità strategica a causa delle limitate risorse a disposizione e del venir meno su questo tema (e non solo) della collaborazione istituzionale con le Province con cui, negli anni precedenti, sono state realizzati progetti importanti in tal senso anche in collaborazione con gli uffici scolastici provinciali (in particolare di avvicinamento ed educazione al linguaggio cinematografico e teatrale in collaborazione con le scuole). E stato mantenuto il sostegno ai progetti specifici realizzati dai diversi soggetti di spettacoli attraverso i bandi, in particolare col bando 2014, le convenzioni teatrali e attraverso i finanziamenti della l.r. 9/1993. Un sostegno all educazione allo spettacolo è avvenuto attraverso l utilizzo dei fondi del Fondo Sociale Europeo, in particolare con l iniziativa Nuova Learning Week (anni 2013 e 2014). Il progetto prevede la realizzazione di percorsi formativi ed educativi a carattere innovativo rispetto alla normale didattica, con l obiettivo di rafforzare le competenze degli studenti. Tali percorsi sono stati selezionati dando priorità ai progetti relativi all ambito culturale, tra cui l educazione ai linguaggi ed alle pratiche di spettacolo dal vivo e cine-audiovisuale. 2.3 Attività Cinematografiche ed Audiovisive a. Sostegno all alta formazione e all aggiornamento del personale del settore e promozione del Polo di eccellenza della ex Manifattura Tabacchi. E stato completato l insediamento del Polo cine-audiovisuale della Lombardia presso ex Manifattura Tabacchi: si sono conclusi i lavori di recupero e di allestimento dell Edificio 4, nel quale si è insediata nel 2014 la Fondazione Milano - Scuola Civica di cinema. La presenza nello stesso complesso di ex Manifattura Tabacchi della Scuola Civica di Milano insieme a Dipartimento Lombardia della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Cineteca Italiana, già insediati da alcuni anni presso l edificio 14, nonché del Museo Interattivo del Cinema M.I.C., ha reso fattibili importanti sinergie didattiche e operative nell ottica di rafforzare sempre più il carattere di eccellenza del Polo cine-audiovisuale. Nel triennio Regione Lombardia ha inteso consolidare la collaborazione e il sostegno alle due Fondazioni citate che, a diverso titolo e sulla base delle rispettive finalità statutarie, operano sul territorio lombardo per la promozione e lo sviluppo del settore cinematografico e dell audiovisivo. Con riferimento alla formazione di professionisti altamente qualificati nel settore cine-audiovisuale, con il Centro Sperimentale di Cinematografia si è chiusa la convenzione relativa al triennio 2010/2012 che regolava i rapporti con Regione Lombardia per il sostegno delle attività formative avviate con i corsi biennali di Fiction e di Cinema di impresa. Nel 2013 è stato assegnato un contributo straordinario di euro per garantire continuità alle attività di formazione ed è stata successivamente sottoscritta una nuova convenzione per il triennio 2013/2015, che ha assegnato un contributo di euro nel 2013 e di nel 2014 per sostenere l avvio e la 6. Le altre regioni aderenti sono state: Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Toscana, Puglia.

14 14 Bollettino Ufficiale realizzazione del nuovo corso triennale di regia e produzione per cinema di impresa, destinato a formare 16 studenti, e per rinnovare le attrezzature e gli strumenti tecnologici destinati all attività didattica. Nel triennio sono stati inoltre realizzati nell ambito delle attività formative del Centro Sperimentale alcuni prodotti audiovisivi con finalità artistico-culturali di valorizzazione e promozione del territorio lombardo (spot sui 9 Siti Unesco, video sulla Fabbrica del Duomo, video promozionale sulla manifestazione Next). Fondazione Cineteca Italiana si è dimostrata particolarmente attiva nelle azioni di formazione rivolte ad un nuovo pubblico di giovani e nel coinvolgimento degli istituti scolastici. Questo ente è stato individuato come affidatario dei beni di Regione Lombardia destinati all allestimento del Museo Interattivo del Cinema M.I.C. e delle attrezzature per la proiezione della saletta cinema presso il complesso ex Manifattura Tabacchi. Con una convenzione triennale, sottoscritta nel 2013 e regolante i rapporti fino al 2015, Regione ha assegnato a Fondazione Cineteca Italiana un contributo annuale di euro per ognuna delle annualità 2013 e 2014, destinati a sostenere e cofinanziare il festival per scuole e ragazzi (VI e VII edizione Festival Piccolo Grande Cinema), le attività di promozione del cinema nell ambito delle attività del Museo Interattivo del Cinema M.I.C. e le azioni di valorizzazione del patrimonio storico (archivio film, restauri filmici e pubblicazioni). b. Sostegno alla competitività del distretto regionale cine-audiovisivo e multimediale. Con Fondazione Lombardia Film Commission Regione ha sottoscritto nel luglio 2012 una convenzione quadro pluriennale , assegnando per ogni annualità un contributo di euro a sostegno della realizzazione dei programmi annuali di attività. Questo contributo ha determinato la possibilità di aumentare i servizi e le consulenze che Fondazione Lombardia Film Commission ha erogato gratuitamente alle produzioni e di mettere on line il nuovo portale: nel 2012 sono state così supportare 100 produzioni, circa lo stesso numero è stato raggiunto 2013 e nel 2014, anche avvalendosi del supporto e delle collaborazioni delle Film Commission locali. Nel triennio di riferimento per sostenere le produzioni cinematografiche che realizzano una spesa significativa del budget complessivo e rilevanti parti delle riprese in Lombardia, sono stati stanziati da Regione complessivi 1,5 milioni di euro. Le risorse sono state destinate all emanazione di un Bando per l erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno delle produzioni cinematografiche e dell audiovisivo realizzate in Lombardia (Lombardia Film Fund). Il bando, regolato da apposita convenzione sottoscritta nel 2013 tra Regione e Fondazione, è stato gestito direttamente da Fondazione Lombardia Film Commission. Il bando è stato articolato in due differenti misure. La prima misura (misura A) prevedeva l erogazione di contributi a sportello e disponeva di risorse pari a euro. Lo sportello è stato aperto da gennaio fino al 31 dicembre 2014: sono state finanziate 12 produzioni e assegnati contributi per complessivi ,00 euro, a fronte di budget complessivi che ammontavano a circa 1,7 milioni di euro, dei quali oltre 1,1 milione di euro spesi in Lombardia. La seconda misura (misura B1 e misura B2) prevedeva un bando a valutazione comparativa. La scadenza per la presentazione dei progetti era fissata al 28 febbraio Sulla misura B1 sono risultati finanziabili 19 imprese, a cui sono stati assegnati contributi complessivi pari a euro, a fronte di budget di spesa che ammontano a oltre 11 milioni di euro, dei quali oltre 7 milioni di euro spesi in Lombardia. Sulla misura B2, che finanziava solo corti e mediometraggi realizzati in collaborazione con scuole, accademie, istituti pubblici e Università, sono state finanziate 4 produzioni e assegnati contributi complessivi pari a euro. 2.4 Interventi infrastrutturali Il Fondo di Rotazione, istituito dall art. 5 della legge regionale del 30 luglio 2008 n. 21, è finalizzato a sostenere progetti inerenti la ristrutturazione e l adeguamento tecnologico di sale destinate ad attività di spettacolo. Svolge uno ruolo fondamentale per sostenere il radicamento territoriale delle sale da spettacolo, che rappresentano centri di aggregazione sociale e fattori di sviluppo sociale ed economico, oltre che promuovere una diffusione equilibrata dell offerta di attività di spettacolo in Lombardia. Il Fondo, gestito da Finlombarda s.p.a., concede un intervento finanziario fino ad un massimo del 70% del costo del progetto a fronte di un cofinanziamento del soggetto richiedente non inferiore al 30%. L intervento finanziario si compone di una quota pari al 75%, a titolo di finanziamento agevolato, ed una quota pari al 25%, a titolo di contributo a fondo perduto. Le condizioni agevolative del finanziamento riguardano il tasso di interesse applicato e la durata del finanziamento. Il finanziamento viene erogato applicando un tasso d interesse pari a 0,5% fisso nominale annuo nel caso di soggetti beneficiari che agiscono in regime d impresa oppure un tasso pari a 0% per tutti gli altri soggetti beneficiari. La durata del finanziamento risulta variabile a seconda del valore del finanziamento stesso, fino ad un massimo di sette anni con la possibilità di un periodo di preammortamento massimo di tre anni. Le priorità delle linee di intervento sono state declinate bando per bando e, nel triennio 2012/2014, hanno riguardato in particolare: 1. il passaggio della proiezione cinematografica dall analogico al digitale; 2. la messa in sicurezza delle sale; 3. l aggiornamento ed ampliamento del dotazioni tecniche delle sale; 4. l aumento del confort per il pubblico; 5. la possibilità della fruizione dello spettacolo da parte di persone con disabilità sensoriale. Il primo punto ha interessato il sostegno alle sale cinematografiche e, nel bando 2013, anche alle arene e agli spazi all aperto per l acquisto e l installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione. La rivoluzione tecnologica legata alla fine della produzione su pellicola da parte delle majors a livello mondiale rischiava di provocare l uscita dal mercato di un alta percentuale di esercizi cinematografici, in particolar modo le sale della comunità di proprietà parrocchiale e le monosale di paese, non in grado di sostenere le alte spese di adeguamento, in presenza anche di un periodo di forte crisi del settore. Il secondo punto ha riguardato tutti gli interventi necessari per l adeguamento alle normative in materia di sicurezza, in particolare per l ottenimento o il rinnovo del certificato di prevenzione incendi delle sala da spettacolo: rilevatori di fumo, segnaletica visuale e acustica, uscite di sicurezza, messa a norma di impianti elettrici, utilizzo di materiali ignifughi, etc. Il terzo intervento riguardava gli acquisti di attrezzature, arredi e apparecchiature tecnologiche (luci, audio, dotazioni di palcoscenico) per consentire l ammodernamento e il miglioramento delle schede tecniche delle sale al fine di poter incrementare l offerta delle tipologie di spettacoli e diminuire i costi delle rappresentazioni ospitate legati a noleggi o service esterni. Il quarto punto ha riguardato le azioni volte a rendere maggiormente accoglienti le strutture di spettacolo al fine di un incremento del pubblico, attraverso, ad esempio, la sostituzione delle poltrone, l installazione di nuovi sistemi di climatizzazione, il rifacimento di impianti sanitari. L ultimo intervento concerne la possibilità da parte delle persone con disabilità sensoriale di usufruire di attività di spettacolo attraverso l utilizzo di strumenti tecnologici, quali la sottotitolazione proiettata, la sovra-titolazione di spettacoli dal vivo, i sistemi di integrazione del doppiaggio per ipovedenti, la facilitazione dell ascolto da parte di ipoacusici, gli apparecchi di amplificazione a induzione magnetica per gli ipoacusici.

15 Bollettino Ufficiale 15 Tabella 10. Tipologia bandi nel triennio 2012/2014 sul Fondo di rotazione. BANDO 2011/2012 BANDO 2011/2012 BANDO 2012/2013 BANDO 2013/2014 Ambiti di intervento Acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione Ristrutturazione e adeguamento tecnologico Acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione Ristrutturazione, adeguamento tecnologico, acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione Totale N. domande presentate N. domande finanziate N. domande ammesse ma non finanziate N. domande non ammesse Tot. risorse regionali erogate Totale costi dei progetti Tabella 11. Distribuzione territoriale dei finanziamenti sul Fondo di rotazione (bandi 2012/2014) Provincia N. sale finanziate Bando 2011/2012 Acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione N. sale finanziate Bando 2011/2012 Ristrutturazione e adeguamento tecnologico N. sale finanziate Bando 2012/2013 Acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione N. sale finanziate Bando 2013/2014 Ristrutturazione, adeguamento tecnologico, acquisto e installazione di apparecchiature digitali adibite alla proiezione Totale sale finanziate Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Misure a sostegno dell accesso al credito Il Fondo di Garanzia, istituito dall art. 6 della legge regionale del 30 luglio 2008 n. 21, è finalizzato a favorire l accesso al credito delle imprese che operano nel settore dello spettacolo. Il Fondo, gestito da Finlombarda s.p.a., interviene mediante la concessione di garanzie a fronte di finanziamenti erogati dagli Istituti di credito aderenti allo strumento regionale. Soggetti beneficiari di tale Fondo possono essere i soggetti che operano in Lombardia nel settore dello spettacolo e che siano, in alternativa: convenzionati con Regione Lombardia ai sensi dell art. 13, comma 2 della l.r. 21/2008, riconosciuti di rilevanza regionale ai sensi dell art. 8, comma 2 della l.r. 21/2008, ammessi ai bandi regionali ai sensi della l.r. 21/2008. Il Fondo assiste i finanziamenti concessi dagli Istituti di credito convenzionati con Finlombarda s.p.a. ai soggetti beneficiari, secondo le seguenti formule tecniche: (a) finanziamenti per anticipazioni di cassa (linee di credito autoliquidanti con scadenza massima pari a 18 mesi meno un giorno); (b) finanziamenti a breve termine (linee di credito in conto corrente con scadenza massima pari a 18 mesi meno un giorno); (c) finanziamenti a medio termine (finanziamenti con rimborso amortizing o bullet, con durata compresa tra i 18 mesi ed i 5 anni).

16 16 Bollettino Ufficiale L intervento finanziario è rappresentato dall emissione di una garanzia a valere sul Fondo: la garanzia potrà essere concessa fino ad un massimo dell 80% del credito in linea capitale concesso ed erogato dall Istituto di credito. Dalla sua istituzione il Fondo, a fronte di una dotazione finanziaria pari a euro ha concesso garanzie per euro a 6 soggetti, grazie alla possibilità di rilasciare garanzie pari ad un massimo di 8 volte la disponibilità finanziaria del Fondo stesso. Le cause del numero esigue di garanzie concesse possono essere ricercate, non solo in una scarsa abitudine delle imprese dello spettacolo ad usufruire di questo strumento, ma soprattutto al periodo di stretta creditizia che sta colpendo maggiormente un settore da sempre considerato «a rischio» per la fragilità strutturale e manageriale dei soggetti, la scarsa rispondenza agli indicatori relativi alla sostenibilità economico-finanziaria e la forte dipendenza dai contributi pubblici. 2.6 Monitoraggio del settore Proseguendo nel percorso intrapreso nella precedente programmazione, è stato sviluppato il sistema di valutazione dei soggetti e delle attività di spettacolo. Criteri e indicatori sono stati applicati ai soggetti di spettacolo convenzionati con Regione Lombardia per valutarne la capacità gestionale, in particolare la capacità di mantenere un buon equilibrio di bilancio e un buon rapporto tra il valore della propria produzione, dell ospitalità e delle altre entrate, la qualità artistica della programmazione, la capacità di circuitazione e di promozione e lo sviluppo del rapporto con il pubblico. Criteri e indicatori sono adottati anche per la valutazione del Circuito Teatrale e per la selezione dei soggetti nei bandi per la musica danza e cinema. Ai fini del monitoraggio del settore, a ottobre è stata avviata la Cabina di regia dello spettacolo, piattaforma informatica realizzata in collaborazione con Lombardia Informatica s.p.a. per la rilevazione dei dati relativi ai soggetti e alle sedi di spettacolo presenti in regione e finalizzata a: supportare la governance del sistema regionale dello spettacolo; costruire una banca dati regionale dello spettacolo che permetta di conoscere e analizzare la dinamica del settore attraverso operazioni di consultazione, analisi territoriali, elaborazioni statistiche; sviluppare un luogo di condivisione delle informazioni relative alle strutture e ai soggetti dello spettacolo tra tutti gli attori del sistema culturale regionale per facilitarne la reciproca conoscenza. Da fine ottobre 2014, dopo la conferenza stampa di Milano del 2 ottobre 2014, è partita una campagna di promozione presso le associazioni di categoria, la stampa specializzata, le sedi territoriali regionali per promuoverne la conoscenza presso gli operatori dello spettacolo che operano in regione. 3. OBIETTIVI E PRIORITÀ PER IL TRIENNIO Le risorse disponibili per il triennio di programmazione appena concluso hanno consentito di garantire in minima parte le politiche a sostegno del settore, ma permane la non completa applicazione di quanto previsto dalla l.r. 21/2008, ad esempio per quanto riguarda il sostegno alla promozione dell educazione allo spettacolo, sopperita solo in parte attraverso l utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Realisticamente nel prossimo triennio le risorse disponibili sul Bilancio regionale da destinare allo sviluppo delle politiche non vedranno nessun aumento significativo, visto il perdurare della congiuntura economica negativa. Le maggiori risorse che si riusciranno ad appostare dovranno far fronte agli obblighi diretti ed indotti derivanti dalla riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo. La Regione, insieme agli altri Enti del territorio, dovrà garantire, da un lato, il cofinanziamento ai soggetti riconosciuti a livello nazionale (Teatri Nazionali e Teatri di rilevante interesse culturale) e, dall altro, dovrà farsi carico, per evitare la loro scomparsa, di quelle realtà significative presenti sul territorio regionale che, a causa dell applicazione dei nuovi criteri del FUS, rischiano di perdere il contributo che ricevevano dallo Stato. Un altra novità prevista dal Decreto Ministeriale è quanto previsto dall art. 45 sulle Residenze Artistiche, che consente di mettere in atto azioni innovative da attuarsi sulla base di Accordi di Programma interregionali: i costi di realizzazione di queste attività saranno cofinanziate per il 60% dalle Regioni e per il 40% dallo Stato. In questo contesto, nonostante il perdurare della scarsità di risorse disponibili, diventa importante individuare forme e modalità di sostegno innovative che consentano di mettere a sistema le azioni che sono state già in parte intraprese negli anni scorsi con lo scopo di mantenere, e se possibile, incrementare i livelli qualitativi e quantitativi dell offerta diffusa sul territorio, arginando il rischio della desertificazione della proposta culturale. Le iniziative che saranno intraprese dovranno salvaguardare i soggetti con attività più consolidata, ma dovranno nel contempo aiutare a far emergere le realtà più giovani, favorendo il rinnovamento e il miglioramento delle professionalità dello spettacolo (artistiche, tecniche, gestionali ed amministrative), tenendo conto anche della promozione dello spettacolo a favore del nuovo pubblico. Per quanto in premessa, gli obiettivi e le priorità individuate per il triennio sono: la produzione, la promozione e la diffusione dello spettacolo, all interno delle politiche culturali della Regione, quale elemento fondamentale sul piano dell identità culturale, della crescita individuale e della coesione e aggregazione sociale, come fattore di sviluppo economico-sociale territoriale; valorizzazione delle identità locali lombarde; favorire la promozione di territori svantaggiati sul versante dell offerta culturale grazie a proposte di spettacoli da realizzarsi anche in luoghi non tradizionalmente deputati; sostegno ai soggetti con capacità produttive e distributive e con qualità della programmazione, anche in funzione di una diffusione e circuitazione di spettacolo sul territorio regionale; sostegno ai circuiti di spettacolo che vedano coinvolti anche gli Enti Territoriali; sostegno a nuovi soggetti emergenti in funzione anche del ricambio generazionale attraverso strumenti quali la promozione di residenze artistiche; promozione di rassegne e festival che si qualificano per il valore artistico delle proposte, la capacità organizzativa e realizzativa attraverso forme di collaborazione con qualificati soggetti del settore; promozione dello spettacolo prodotto in Lombardia a livello nazionale e internazionale attraverso lo sviluppo di progetti e forme di collaborazione con il MiBACT e l Unione Europea ed il coinvolgimento di qualificate realtà istituzionali italiane ed europee; formazione e diffusione dello spettacolo presso il pubblico giovane; formazione e aggiornamento degli operatori del settore attraverso l utilizzo dei fondi europei; promozione e sostegno a nuovi modelli e forme gestionali delle imprese di spettacolo; individuazione di forme di collaborazione con Accademie, Conservatori, Scuole e Università per un alta qualificazione delle pro- 7 Nel 2012 non sono state previste risorse a bilancio per la sua realizzazione.

17 Bollettino Ufficiale 17 fessionalità del settore. Gli obiettivi sopra descritti saranno perseguiti attraverso il consolidamento ed il rilancio di progetti che rivestono rilevanza a livello regionale e nazionale, individuando nel contempo spazi per il lancio di nuove progettualità. Al fine del raggiungimento degli obiettivi e delle priorità sopra elencati sono individuate specifiche azioni per il settore dello Spettacolo dal Vivo e per il Settore Attività Cinematografiche ed Audiovisive. 3.1 Spettacolo dal Vivo 1) Rinnovo del sistema delle convenzioni triennali con le imprese di produzione di spettacolo lombarde che hanno dimostrato buona capacità gestionale, organizzativa, programmatoria e promozionale. Lo strumento delle convenzioni triennali sarà adottato anche per la musica e la danza per sostenerne gli organismi produttivi e distributivi e i soggetti organizzatori di festival. Si intende rispondere in tal modo ad una richiesta di maggiore stabilità proveniente da tempo da questi due ambiti dello spettacolo dal vivo. Le convenzioni saranno, in particolare, lo strumento che favorirà il sostegno a festival di musica e di danza che si qualificano per il valore artistico delle proposte, la capacità organizzativa e di realizzazione attraverso forme di collaborazione con qualificati soggetti del settore. 2) Sostegno delle nuove produzioni di spettacolo dal vivo lombarde. Si intendono sviluppare forme di collaborazione con altre Regioni per intessere scambi di esperienze e realizzare progetti in rete finalizzati al sostegno di nuove produzioni nell ambito dello spettacolo dal vivo, anche attraverso il reperimento di risorse aggiuntive provenienti da soggetti privati. A tal fine potrà essere rivisto il modello del progetto NEXT - Laboratorio di idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo, che ha rappresentato l intervento più significativo a sostengo delle nuove produzioni teatrali e di danza lombarde. La manifestazione, che si è caratterizzata nel tempo per essere una vera e propria «borsa del teatro lombardo, sarà proposta nel 2015 con una formula pensata per l occasione di Expo. 3) Rinnovo del modello dei Circuiti Teatrali Lombardi. I circuiti Teatrali rappresentano un esempio d intervento pubblico in campo teatrale attuato da diversi anni da parte Regione Lombardia e caratterizzato, fin dalla sua origine, come ambito di coordinamento e di mediazione tra produttori, consulenti, operatori teatrali e amministratori. Nato con l obiettivo di valorizzare e promuovere il teatro di ricerca e la sperimentazione attraverso l offerta al territorio di proposte teatrali che rappresentassero l innovazione rispetto alla programmazione così detta «tradizionale» dei teatri pubblici e privati, nel corso degli anni ha visto trasformarsi l originaria identità a favore di una maggiore contaminazione tra le diverse intersezioni produttive. Nel triennio 2015/2017 Regione Lombardia intende ampliare l offerta del Circuito anche ad altre forme di spettacolo dal vivo, in parallelo all apertura da parte del MiBACT a favore dei circuiti territoriali multidisciplinari. Si confermano gli obiettivi già perseguiti nella precedente programmazione, in particolare: a) offrire nei grandi e piccoli spazi teatrali della Lombardia una produzione in grado di ampliare, sul piano drammaturgico, l offerta di spettacoli sul territorio regionale con altre tipologie di proposte che vedano l innovazione nei linguaggi, la contaminazione tra diverse forme di spettacolo (prosa, teatro per ragazzi, danza, arti performative, concerti di musica popolare e «altra» rispetto alla musica colta); b) sostenere la distribuzione delle produzioni di compagnie lombarde attraverso il loro inserimento nelle programmazioni; c) individuare forme di agevolazioni e promozioni per attrarre nuovo pubblico; d) favorire la promozione culturale di territori svantaggiati sul versante dell offerta culturale grazie a proposte teatrali da realizzarsi anche in luoghi non tradizionalmente deputati. Interlocutori diretti saranno gli Enti Pubblici che manifestino la volontà di assumere il ruolo di Capofila aggregando i Comuni attraverso un accordo formale. 4) Consolidamento e rilancio del Circuito Lirico Lombardo. Il Circuito Lirico sarà ampliato alla partecipazione del Teatro Donizetti di Bergamo (già aderiscono i quattro Teatri di Tradizione: Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona e Teatro Fraschini di Pavia). Il Circuito sarà rafforzato attraverso la sottoscrizione di un protocollo d intesa triennale tra Regione Lombardia e i Comuni di Bergamo, Brescia, Como, Cremona e Pavia. Sarà rivista la comunicazione e l immagine del Circuito Lirico Lombardo in ottica di promozione e rilancio dello stesso anche attraverso un azione di rilancio del progetto a livello nazionale. 5) Avvio del progetto di sostegno alle residenze artistiche in collaborazione con il MiBACT, le Regioni e Fondazione Cariplo. L art. 45 del decreto ministeriale 1 luglio 2014 sul nuovo FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) prevede accordi di programma triennali tra Stato e Regioni, le cui finalità e i cui obiettivi sono stabiliti previa intesa con la Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e le province autonome, per sostenere le attività delle residenze artistiche. L articolo in questione stabilisce che potranno essere sostenuti progetti relativi all insediamento, alla promozione e allo sviluppo del sistema delle residenze artistiche, quali esperienze di rinnovamento dei processi creativi, della mobilità, del confronto artistico nazionale e internazionale, di incremento dell accesso e di qualificazione della domanda. L intesa, sancita in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 18 dicembre 2014, prevede un unico accordo di programma interregionale da sottoscrivere tra Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo del MiBACT e le Regioni interessate per il triennio 2015/2017 avente ad oggetto le residenze artistiche. Fino ad oggi Regione Lombardia non aveva definito il proprio concetto di «residenza artistica» e non prevedeva riconoscimenti né forme di sostegno specifiche per questa tipologia di soggetti. Alcune residenze hanno partecipato ai precedenti bandi regionali dello spettacolo dal vivo (l.r. 21/2008) e della promozione educativa e culturale (l.r. 9/1993), ma non era prevista una linea di finanziamento ad hoc. In particolare Regione Lombardia intende perseguire, in attuazione dell accordo interregionale con il MiBACT, gli obiettivi relativi alla mobilità ed alla permanenza degli artisti e la valorizzazione delle giovani generazioni e degli artisti emergenti. Si prevede il coinvolgimento della Fondazione Cariplo, che ha sostenuto a partire dal 2007 forme di residenze sul territorio lombardo, per verificare l attivazione di sinergie e la collaborazione, anche dal punto di vista finanziario, per il sostegno di progetti condivisi. 6) Formazione e aggiornamento degli operatori del settore attraverso l utilizzo dei Fondi Europei. La difficile situazione congiunturale, come già detto, ha fatto affiorare alcune debolezze organizzative e finanziarie dei soggetti e delle imprese di spettacolo che devono necessariamente verificare la sostenibilità dell attuale modello organizzativo e gestionale e riorganizzarsi per poter rimanere sul mercato nei prossimi anni. La formazione e aggiornamento degli operatori dello spettacolo in tal senso rappresenta un asset strategico per supportare i cambiamenti in atto. Si intende pertanto esperire le opportunità offerte dalle risorse FSE per la formazione e aggiornamento degli operatori, promuovendo azioni attraverso le quali gli operatori dello spettacolo possano acquisire le capacità, le competenze e il know- how che contribuiscano al rafforzamento del settore e favoriscano l adeguamento alle tecnologie digitali, la sperimentazione di approcci innovativi in relazione allo sviluppo del pubblico e la sperimentazione di nuovi modelli di business e di gestione. 7) Individuazione di forme di collaborazione con Accademie, Conservatori, Scuole, Università per un alta qualificazione delle professionalità del settore. In Lombardia sono presenti quattro Conservatori musicali (Como, Milano, Mantova, Brescia), quattro Istituti superiori di studi musicali (Bergamo, Cremona, Gallarate, Pavia), ad essi si affianca la Fondazione Milano - Scuole Civiche, articolata in quattro dipartimenti per la formazione di professionisti nelle discipline della musica, teatro, cinema e televisione. Queste istituzioni formative costituiscono il nucleo dei centri di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica presenti in regione 8.. Ad essi si affiancano 8 La Fondazione Milano - Scuole Civiche è autorizzata a rilasciare titoli di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (art. 11 d.p.r. 8 luglio 2005, n. 212).

18 18 Bollettino Ufficiale i neo costituiti Licei Musicali e Licei Coreutici 9, indirizzati, nelle rispettive sezioni, all apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura, senza scordare l importanza formativa della Scuola del Piccolo Teatro di Milano fondata da Giorgio Strehler nel 1986 che, nel panorama dei progetti didattici d arte drammatica in Italia, si distingue per essere diventata parte integrante e funzione del Teatro stesso. Nel settore della danza, pur in presenza di alcune realtà formative al professionismo di ottimo livello, l unica Istituzione accredita da Regione Lombardia al rilascio di titoli riconosciuti a livello regionale è l Accademia Teatro Alla Scala organizzata in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico - Laboratori, Management), che coprono tutti i profili professionali legati al teatro musicale, con un ampia offerta didattica articolata in corsi di formazione, specializzazione e workshop. Con queste istituzioni formative Regione Lombardia intende aprire un tavolo di confronto per definire modalità di valorizzazione dei giovani artisti e promuovere iniziative di educazione allo spettacolo, rivolte anche al mondo scolastico e finalizzati alla crescita di nuovo pubblico. Un Documento MIUR sullo stato dell arte delle AFAM - dicembre solleva la necessità di rilanciare la formazione artistica e musicale italiana attraverso l internazionalizzazione, il rinnovo e la riqualificazione dell offerta formativa 10 e una maggiore integrazione tra formazione e mondo del lavoro (con stage, borse di studio, etc.). 3.2 Attività Cinematografiche ed Audiovisive 1) Collaborazione con i soggetti presenti presso il Polo Cine-Audiovisivo di Manifattura Tabacchi (Milano). Proseguirà la collaborazione con i soggetti presenti presso il Polo, in particolare si rinnoveranno le convezioni con Fondazione Cineteca Italiana e Centro Sperimentale di Cinematografia Dipartimento Lombardia (convenzioni in scadenza nel 2015). Con Fondazione Cineteca Italiana si collaborerà per la realizzazione di progetti e attività di conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio cinematografico e della cultura cinematografica in Lombardia, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Con il Centro Sperimentale di Cinematografia si intende sostenere la promozione della cinematografia in Lombardia attraverso l attuazione di percorsi didattici mirati alla formazione di professionisti altamente qualificati, da inserire nel mondo produttivo nazionale e internazionale e la realizzazione di prodotti audiovisivi con finalità artistico culturali per la valorizzazione e la promozione del territorio lombardo. Nel corso del triennio si intende insediare un ufficio di rappresentanza di Fondazione Lombardia Film Commission presso il Polo Cine-Audiovisivo di Manifattura Tabacchi, così da creare sinergie con tutti i soggetti presenti presso la sede. 2) Convezione con Fondazione Lombardia Film Commission. La convenzione, in scadenza nel 2015, sarà rinnovata per sostenere l attività di produzione cinematografica ed audiovisiva, con una particolare attenzione alle produzioni indipendenti, innovative e di qualità; alle produzioni realizzate da giovani registi e autori; ai prodotti da distribuire nei circuiti culturali, didattico/educativi; alla promozione del territorio sotto il profilo turistico e di indotto economico locale, cercando la collaborazione e l integrazione con i diversi soggetti che operano nel settore dell audiovisivo in Lombardia. Inoltre sarà rafforzato il ruolo della Fondazione come referente per lo sviluppo dei progetti del settore cine-audiovisuale in Lombardia, in collaborazione con gli enti locali. 3) Promozione della cultura cinematografica. Sarà attuata con particolare attenzione ai festival, alle rassegne ed ai circuiti che siano destinati: alla formazione del pubblico giovane con iniziative mirate anche al mondo della scuola; alla proposta di forme innovative di fruizione e comunicazione della programmazione; alla diffusione ed alla distribuzione del cinema di qualità e delle produzioni indipendenti. Inoltre sarà data particolare attenzione alla valorizzazione delle identità culturali locali e alla promozione dei valori tradizionali. 4) Azioni a sostegno della sale cinematografiche. Saranno individuati ed attuati interventi mirati al sostegno del ruolo e della funzione di presidio culturale svolto dalle sale cinematografiche sui territori lombardi, anche attraverso il confronto con le Associazione di Categoria ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici) e ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinematografici). Sarà valorizzato il rapporto intrapreso con le sale che hanno ottenuto il finanziamento regionale per l adeguamento tecnologico. 5) Formazione e aggiornamento degli operatori del settore attraverso l utilizzo del Fondo Sociale Europeo. La difficile situazione congiunturale, come già detto, ha fatto affiorare alcune debolezze organizzative e finanziarie delle imprese che operano nella filiera del settore cine-audiovisuale che per poter rimanere sul mercato nei prossimi anni devono rivedere l attuale modello organizzativo e gestionale e, laddove necessario, riorganizzarsi prossimi anni. La formazione e aggiornamento degli operatori in tal senso rappresenta un asset strategico per supportare i cambiamenti in atto. Si intende pertanto esperire le opportunità offerte dalle risorse FSE per la formazione e aggiornamento degli operatori del settore per acquisire le capacità, le competenze e il know- how che contribuiscano al rafforzamento del settore e favoriscano alla sperimentazione di approcci innovativi in relazione allo sviluppo del pubblico e la sperimentazione di nuovi modelli di business e di gestione. 3.3 Interventi infrastrutturali Nella prossima programmazione triennale si intende confermare e dare continuità alle linee di intervento già intraprese del Fondo di rotazione per la ristrutturazione e l adeguamento tecnologico di sale destinate ad attività di spettacolo (art. 5 l.r. 21/2008), ponendo attenzione al tema dell apertura di nuove sale e alla riapertura di sale chiuse situate in territori privi di luoghi in grado di ospitare una diversificata offerta culturale. Le priorità delle linee di intervento riguarderanno in particolare: a. l aggiornamento delle nuove tecnologie relative alla proiezione cinematografica in digitale; b. la messa in sicurezza delle sale; c. l aggiornamento ed ampliamento del dotazioni tecniche delle sale; d. l aumento del confort per il pubblico; e. la possibilità della fruizione dello spettacolo da parte di persone con disabilità sensoriale. Questi obiettivi saranno perseguibile attraverso il sempre più difficile reperimento di nuovi stanziamenti per gli investimenti nei bilanci regionali del prossimo triennio e il recupero di risorse derivanti da un efficiente gestione del Fondo di Rotazione. Potranno infatti essere messi a disposizione per i futuri bandi le risorse provenienti da rinunce, revoche e rideterminazioni degli interventi finanziari, rientri delle rate dei finanziamenti, interessi maturati sulle giacenze del Fondo stesso. Misure a sostegno dell accesso al credito Per il prossimo triennio di programmazione 2015/2017 si intendono attuare azioni volte al rilancio del Fondo di garanzia per l accesso al credito delle imprese che operano nel settore dello spettacolo (art. 6 l.r. 21/2008) al fine di rendere consapevoli i soggetti in merito alle potenzialità dello strumento e di ampliare il numero di garanzie concesse ai beneficiari. Il perseguimento di questa finalità potrà avvenire attraverso un lavoro di relazione per promuovere nuove adesioni al Fondo da parte di Istituti di Credito particolarmente qualificati in relazione all erogazione di finanziamenti al settore degli operatori culturali. 9 In Lombardia dall anno accademico sono presenti 11 Licei Musicali, di cui 2 a Milano e 1 solo Liceo Coreutico a Busto Arsizio 10 Rilanciando in tal senso anche il progetto previsto dalla legge di Riforma 508/1999 dei Politecnici delle Arti, aggregazione di soggetti formativi sul territorio (accademie, conservatori, atenei), rimasto fondamentalmente sulla carta.

19 Bollettino Ufficiale 19 Rilevando l aggravarsi dei problemi legati alla mancanza di liquidità per le imprese di spettacolo a causa delle sempre maggiori difficoltà relative alla riscossione dei crediti per le prestazioni effettuati e ai tempi di erogazione dei contributi annuali da parte delle amministrazioni pubbliche, che risultano spesso poco compatibili con le esigenze di spese, si lavorerà per facilitare l emissione di garanzie relativamente ai finanziamenti per anticipazioni di cassa per far fronte in maniera puntuale alle scadenze di pagamento. Si intende inoltre orientare lo strumento del Fondo di garanzia per sostenere processi di fusioni, collaborazioni e aggregazioni tra soggetti che favoriscano il rafforzamento strutturale delle imprese, l abbassamento di costi di gestione e la condivisione di professionalità. 4. STRUMENTI DI MONITORAGGIO Nel triennio sarà a regime lo strumento della Cabina di regia dello spettacolo, la piattaforma informatica realizzata nel 2014 in collaborazione con Lombardia Informatica s.p.a. per la rilevazione dei dati relativi ai soggetti e alle sedi di spettacolo presenti in regione e finalizzata a supportare la governance del sistema regionale dello spettacolo attraverso la rilevazione e l aggiornamento annuale dei dati riferiti ai soggetti che operano nello spettacolo a livello professionistico e la rilevazione e l aggiornamento delle sedi di spettacolo. Si prevede di sviluppare la visibilità dei dati e di renderli accessibili su diverse piattaforme di consultazione a tutti i soggetti interessati, in primis i dati delle sedi di spettacolo rendendoli fruibili anche in forma georeferenziata. Compatibilmente con le risorse che saranno dedicate allo sviluppo del progetto, si prevede di integrare il set di dati relativi all anagrafica dei soggetti e alla dotazione infrastrutturale delle sedi presenti nella Cabina di regia con gli applicativi gestionali finalizzati all azione amministrativa delle politiche regionali nel settore. 5. MODALITÀ E STRUMENTI FINANZIARI DI INTERVENTO Nel quadro degli obiettivi e delle azioni prioritarie sopraindicate per il sostegno e la valorizzazione delle attività di spettacolo, Regione Lombardia opererà in particolare attraverso le seguenti modalità e strumenti finanziari quali: a) Riconoscimenti di rilevanza regionale dei soggetti che svolgono attività di spettacolo; b) Convenzioni; c) Forme di collaborazione con i soggetti pubblici; d) Avvisi e Bandi. a) Riconoscimento di rilevanza regionale dei soggetti che svolgono attività di spettacolo: ai sensi dell art. 8 della l.r. 21/2008, Regione Lombardia manterrà la possibilità di intraprendere in via prioritaria con i soggetti coinvolti, forme di collaborazione in un ottica di qualificazione e razionalizzazione dell offerta e di utilizzo ottimale delle risorse. I criteri e i requisiti per ottenere il riconoscimento sono stabiliti attraverso un atto deliberativo e l accesso al riconoscimento avviene attraverso un Avviso Pubblico. Con d.g.r. n del 12 dicembre 2014 sono stati approvati i nuovi requisiti e le linee guida per il riconoscimento per il triennio 2015/2017, con d.ds n del 17 dicembre 2014 è stato approvato l Avviso Pubblico per fare domanda di riconoscimento per l anno b) Convenzioni triennali: costituiscono lo strumento mediante il quale Regione Lombardia attiva un rapporto diretto di negoziazione con i maggiori soggetti produttivi dello spettacolo per il sostegno delle attività di produzione e distribuzione, come espressamente individuato negli obiettivi specifici riferiti ai diversi settori. Nei contenuti delle convenzioni saranno concordate inoltre forme di collaborazione con altri organismi del settore, azioni a sostegno della formazione e ampliamento del pubblico, soprattutto giovanile, e della promozione delle nuove generazioni artistiche. Attraverso le convenzioni Regione intende rafforzare il riconoscimento della funzione pubblica e sociale dei soggetti di spettacolo. Con apposita delibera di Giunta saranno approvati i nuovi requisiti di accesso e i criteri di valutazione dei soggetti produttivi che operano nell ambito teatrale, musicale e della danza. Sulla base di quanto stabilito dalla delibera, sarà adottato uno specifico Avviso Pubblico per la selezione dei soggetti da convenzionare. Le convenzioni manterranno una durata triennale al fine di garantire in tal modo una stabilità al settore. c) Forme di collaborazione con i soggetti pubblici: per la promozione, la distribuzione e la circuitazione delle attività di spettacolo sul territorio regionale saranno promosse forme di partnership istituzionali attraverso la sottoscrizione di Accordi e Protocolli d intesa con gli Enti Territoriali e il MiBACT. d) Avvisi e bandi annuali: saranno utilizzati per sostenere e promuovere progetti annuali presentati dai soggetti che operano nel campo dello spettacolo. Realisticamente nel prossimo triennio le risorse disponibili sul Bilancio regionale da destinare allo sviluppo delle politiche non vedranno nessun aumento significativo, visto il perdurare della congiuntura economica negativa. In particolare il contenimento delle risorse di parte corrente imporrà la necessità di affiancare agli strumenti finanziari previsti dalla l.r. 21/2008 per l attuazione delle politiche di settore, forme integrative e addizionali di finanziamento. Dovranno essere individuate, nel quadro delle compatibilità economiche del bilancio regionale, adeguate disponibilità per il finanziamento del FURS - Fondo unico regionale per lo spettacolo - per l attuazione delle azioni prioritarie di intervento finalizzate al sostegno del settore attraverso gli strumenti sopra descritti. Sarà necessario per il prossimo triennio esperire tutte le forme di cofinanziamento e addizionalità finanziarie che possano permettere di sostenere i progetti di rilevanza regionale attraverso nuove modalità progettuali che permettano l utilizzo delle risorse dei Fondi Europei e l attivazione di specifiche campagne di fund raising. Particolare attenzione dovrà essere posta inoltre alla realizzazione di forme di partnership col MiBACT. Il Fondo di Rotazione, fondamentale strumento finanziario per il sostegno degli interventi di ristrutturazione e adeguamento tecnologico delle sale di spettacolo che ha una significativa ricaduta sul territorio, dovrà trovare nuove risorse nel quadro delle compatibilità economiche del bilancio regionale, così come il Fondo di Garanzia, finalizzato a facilitare l accesso al credito delle imprese che operano nel settore.

20 20 Bollettino Ufficiale D.c.r. 24 marzo n. X/667 Risoluzione concernente le determinazioni in merito all utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie della Regione Presidenza del Vice Presidente Cecchetti IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la proposta di Risoluzione n. 29 approvata dalla Commissione III in data 28 gennaio 2015; a norma dell articolo 38, comma 2 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 58 Consiglieri votanti n. 48 Non partecipano alla votazione n. 10 Voti favorevoli n. 38 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 10 DELIBERA di approvare la Risoluzione n. 29 concernente le determinazioni in merito all utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitare della Regione, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che la Regione promuove e coordina, per fini umanitari in Italia e all estero, l utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private operanti sul territorio regionale; coerentemente alla finalità di destinare tali beni a iniziative umanitarie e filantropiche, si deve garantire concretamente che l attribuzione di tali beni sia rivolta a iniziative che hanno l obiettivo di migliorare le condizioni economiche e sociali dei paesi e/o delle realtà cui sono destinati tali beni senza, comunque, creare nocumento o detrimento al SSR; considerato che la nuova disciplina, introdotta con la l.r. 19/2014 all articolo 18, si propone di semplificare le procedure per l utilizzo del patrimonio dismesso e/o obsoleto, con l intento di ampliare la categoria dei soggetti che intendevano usufruire anche gratuitamente dei predetti beni, estendendo quindi la platea dei beneficiari che destinano tali beni a fini filantropici e umanitari; la procedura prevista dalla deliberazione della Giunta regionale 14 novembre 2014, n stabilisce l obbligatorietà della valutazione economica dei beni (anche a fronte di beni già ammortizzati nei bilanci o per i quali residua un valore irrisorio); tale obbligo non rientra tra i criteri fissati dal citato articolo 18, l.r. 19/2014 e, pertanto, collide con l intento di favorire la riallocazione gratuita dei beni mobili in argomento; la previsione, in ogni caso, di indire gare pubbliche per la cessione dei beni mobili al fine di marginalizzare il residuo valore dei medesimi, realizza l effetto di imporre la partecipazione alle gare ai soggetti interessati all assegnazione di tali beni; gli enti di volontariato e/o con fini filantropici non avendo scopo di lucro e non svolgendo attività d impresa, verosimilmente nella maggior parte dei casi, non sarebbero in condizione di poter competere per l assegnazione dei beni mobili oggetto del predetto provvedimento; visto l articolo 38 del Regolamento generale del Consiglio regionale; sentita la relazione della III Commissione «Sanità e politiche sociali»; impegna la Giunta regionale a introdurre una modifica alla deliberazione X/2637/2014 in premessa citata nella quale si precisi che: a) l esperimento della gara di assegnazione con procedura di evidenza pubblica dei beni mobili dismessi sia successiva al decorso di un periodo di tempo non inferiore a novanta giorni, decorrente dalla pubblicazione di un avviso che dia notizia della volontà di dismissione del bene mobile; b) a seguito dell avvenuta regolare pubblicazione dell avviso, di cui al precedente punto a), sia data ampia pubblicità, anche a mezzo degli organi di comunicazione di massa e della rete internet della disponibilità dei beni in dismissione; c) sia verificato, in via prioritaria, che nessuna delle associazioni od organizzazioni, in possesso dei requisiti previsti, abbia inoltrato la formale richiesta di assegnazione gratuita dei beni in dismissione, entro il termine durante il quale è rimasto pubblicato il predetto avviso di dismissione; d) si procederà, pertanto, alla dismissione dei beni mobili delle aziende sanitarie, tramite le procedure di evidenza pubblica, solo nel caso in cui gli stessi beni non siano già stati assegnati a titolo gratuito alle associazioni od organizzazioni che ne abbiano fatto richiesta, nel termine loro assegnato, decorrente dalla data di pubblicazione dell avviso di dismissione; e) sia attuato un rigoroso sistema di controllo preventivo sulla funzionalità dei beni dismessi e sulla loro successiva destinazione e relativo utilizzo, fermo restando che da questo provvedimento non derivi un danno erariale a Regione Lombardia; f) le attività di cui ai punti b) ed e) siano affidate da Regione Lombardia a un ente terzo competente, tramite regolare bando.». Il vice presidente: Fabrizio Cecchetti I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino Il segretario dell assemblea consiliare: Mario Quaglini D.c.r. 24 marzo n. X/668 Mozione concernente l applicazione dei principi richiamati nella sentenza 26 gennaio 2015, n del Consiglio di Stato, ai procedimenti autorizzativi in itinere per gli impianti di gestione dei rifiuti Presidenza del Presidente Cattaneo IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Vista la Mozione n. 407 presentata in data 3 marzo 2015; a norma degli artt. 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 47 Consiglieri votanti n. 46 Non partecipano alla votazione n. 1 Voti favorevoli n. 46 Voti contrari n. 0 Astenuti n. 0 DELIBERA di approvare il testo della Mozione n. 407 concernente l applicazione dei principi richiamati nella sentenza 26 gennaio 2015, n del Consiglio di Stato, ai procedimenti autorizzativi in itinere per gli impianti di gestione dei rifiuti, nel testo che così recita: Il Consiglio regionale della Lombardia premesso, innanzitutto, che la trattazione del presente atto assume carattere d urgenza, riferendosi all applicazione di criteri e vincoli a procedimenti autorizzativi in itinere per impianti di gestione rifiuti, la cui conclusione potrebbe risultare imminente; premesso che la recente sentenza 26 gennaio 2015, n del Consiglio di Stato, sui ricorsi in appello n /2013 e 05185/2013, per la riforma della sentenza del TAR di Brescia n. 395/2013, concernente l ampliamento della discarica di Malagnino (CR), sancisce l applicabilità, nell ambito dei procedimenti autorizzativi tipici degli impianti di gestione rifiuti, delle disposizioni normative vigenti al momento dell adozione del provvedimento conclusivo, seppur intervenute successivamente alla data di presentazione dell istanza; nel caso di specie, la citata sentenza del Consiglio di Stato ha confermato l applicabilità di un vincolo introdotto con la deliberazione della Giunta regionale 21 ottobre 2009, n , nelle procedure di Valutazione d Impatto Am-

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